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1,687,622 | http://it.wikipedia.org/wiki/Bruna_Lelli | Bruna Lelli.BiografiaDopo aver iniziato a cantare nelle balere della sua regione, nel 1957 vince la prima edizione del Concorso per Voci Nuove di Castrocaro; entra quindi per qualche tempo nell'orchestra del maestro Cinico Angelini.Ottenuto un contratto discografico con la Cetra, incide nel 1959 "Tanto da morire", scritta da Alberto Testa per le parole e da Franco Pisano per la musica.Nel 1961 partecipa alla manifestazione Sei giorni della canzone, che si svolge a Milano, con il brano "Un whisky e un blues".Viene scelta poi da Mike Bongiorno come valletta per il programma "La fiera dei sogni", continuando comunque l'attività di cantante.Nel 1962 partecipa al Festival di Sanremo con "L'ultimo pezzo di terra", in coppia con Nunzio Gallo, non riuscendo però a entrare in finale.L'anno successivo partecipa al Cantagiro con "Verrai verrai verrai" e vince in Messico il premio "Leopardo d'oro" al Festival di Acapulco: Bruna Lelli ha avuto infatti negli anni precedenti un buon successo in America latina, in particolare con "Mi burbuja azul", versione in spagnolo di "Le mille bolle blu", successo di Mina.Nel 1965, pur essendo di cittadinanza italiana, partecipa con "Tu sei" alla Selezione Svizzera per l'Eurofestival 1965: il suo nuovo discografico (è passata dalla Cetra alla Jolly), Walter Guertler, è cittadino svizzero, e in qualche modo riesce a farle rappresentare la Svizzera italiana insieme a Wilma Goich (altra cantante della stessa etichetta).Nel 1967 ottiene un buon successo con "Che vita la mia", canzone che viene presentata in molti programmi televisivi come "Eccetera eccetera" (presentato da Pippo Baudo e Gino Bramieri) e "Emiliana" (condotto da Raffaele Pisu).Nel 1970 incide "Ciao, devo andare" (canzone scritta da Giorgio Calabrese per il testo e da Pino Calvi per la musica), sigla del programma televisivo Senza rete, interpretato nella versione originale da Annamaria Baratta.L'anno successivo incide una riedizione in italiano di "House of the king" per la piccola etichetta Jet, distribuita dalla Ariston Records.Passa poi alla Fonit Cetra, per la quale incide alcuni dischi in cui si avvicina al liscio; entra quindi come cantante nell'orchestra di Vittorio Borghesi, continuando l'attività negli anni successivi.Nel 1976, insieme a Bruno Lauzi e Peppino Gagliardi, conduce il programma televisivo "Bim bum bam" su Rai due.Nel 2002 il suo paese natale, Meldola di Forlì, l'ha insignita del "Premio Hesperia" per la carriera.Discografia33 giri45 giri45 giri esteroCompilationBibliografiaNoteCantanti italianiGruppi e musicisti dell'Emilia-RomagnaVincitori del Festival di Castrocaro |
1,657,272 | http://it.wikipedia.org/wiki/Traian_Vuia | Traian Vuia.Si trattò in effetti del primo veicolo che riuscì a decollare senza alcun aiuto esterno: infatti il veicolo di Traian Vuia si staccò da terra il 18 marzo 1906, mentre il velivolo dei fratelli Wright, il cui primo volo era avvenuto tre anni prima, decollò con l'ausilio di una catapulta, mentre il volo di Alberto Santos-Dumont avvenne qualche mese dopo.Dopo essersi diplomato a Lugoj nel 1892, Vuia frequento la Scuola Politecnica di Bucarest, laureandosi in ingegneria, e quindi la Facoltà di Giurisprudenza all'Università di Budapest, laureandosi anche in legge.Tornato a Lugoj, continuò ad interessarsi al problema del volo umano, che già aveva iniziato a studiare quando era alla Scuola Politecnica, progettò la sua prima "macchina volante" e tentò di costruirla; non avendo sufficienti disponibilità finanziarie, nel luglio 1902 si recò a Parigi, dove cercò un finanziatore, in particolare tra gli appassionati di mongolfiere, ma quasi tutti costoro non credevano alla possibilità di far volare un veicolo più pesante dell'aria. Si rivolse quindi a Victor Talin, noto teorico e sperimentatore che già nel 1879 aveva costruito un aeromodello; egli si dimostrò interessato al progetto di Vuia, ma tentò comunque di farlo desistere, ritenendo che la sua macchina non potesse disporre di un motore adatto e non fosse sufficientemente stabile.Traian Vuia tuttavia continuò a credere nel progetto e lo mandò all'Accademia delle scienze francese il 16 febbraio 1903, presentando la possibilità di volare con un mezzo più pesante dell'aria: il progetto venne rifiutato come utopico, con aggiujnto il commento:Nonostante tutti questi rifiuti, Vuia non si arrese e presentò la richiesta per il brevetto, che gli venne concesso il 17 agosto 1903. Nel frattempo, già nell'inverno precedente aveva iniziato a costruire la sua macchina. I problemi finanziari rimanevano, ma riuscì comunque a superarli: nell'autunno del 1904 iniziò finalmemnte a costruire il motore, anch'esso un suo progetto, e nello stesso anno ottenne il brevetto anche nel Regno Unito.L'aereo, chiamato "Vuia I", era un monoplano con un'ampia ala posta in alto e venne completato nel dicembre 1905. Vuia trovò un'area a Montesson, vicino a Parigi, dove poter fare i primi esperimenti e per qualche mese usò la macchina senza le ali, come un'automobile, in modo da impratichirsi bene nella sua guida. Infine, il 18 marzo 1906, la macchina era pronta a tentare il decollo: l'esperimento riuscì, anche se in effetti non volò, ma si staccò da terra di pochi centimetri, il che fu comunque sufficiente a molti giornali dell'epoca per celebrare l'impresa, mettendo soprattutto in luce il fatto che la macchina era riuscita a decollare con i suoi propri mezzi e su un terreno piatto, senza l'aiuto di rampe, rotaie o catapulte.Dopo questo successo, Vuia continuò a sperimentare e migliorare la propria macchina: nell'agosto dello stesso 1906 costruì una versione più aggiornata che chiamò "Vuia I bis", mentre il suo aereo successivo, il "Vuia II", equipaggiato con un motore Antoinette da 25 CV (19 kW), venne esposto nel 1907 al primo Salone Aeronautico di Parigi.Traian Vuia non si occupò comunque soltanto di aerei: tra il 1918 ed il 1921 costruì infatti due prototipi di elicottero, dando un contributo non trascurabile allo sviluppo del decollo verticale, mentre un'altra sua invenzione, un generatore di vapore a combustione interna in grado di produrre vapore ad oltre 100 atmosfere, è alla base dei generatori di vapore tuttora utilizzati.Nominato membro d'onore dell'Accademia di Romania, morì a Bucarest, dove è sepolto nel Cimitero Bellu.In suo onore è stata cambiata la denominazione del suo paese natale e l'Aeroporto Internazionale di Timişoara porta il suo nome.Traian Vuia |
285,640 | http://it.wikipedia.org/wiki/Osto_Ostilio | Osto Ostilio.Osto Ostilio'" ("Hostus Hostilius"), conosciuto anche come "Ostio", è un personaggio semileggendario della prima storia di Roma, membro dell'antica gens Hostilia.Secondo lo storico Tito Livio fu compagno del primo re di Roma Romolo e nonno del futuro re Tullo Ostilio; sarebbe inoltre stato sposo di una delle Sabine rapite nel famoso ratto delle sabine, la bella Ersilia, e suo sarebbe stato il primo bambino nato da tali unioni.Secondo il racconto di Livio, Osto Ostilio sarebbe stato ucciso durante la guerra contro i Sabini seguita al ratto: mentre i Romani si difendevano da un attacco sabino sul Campidoglio, Osto Ostilio ingaggiò un duello con il comandante sabino Mettio Curzio, che lo sconfisse ed uccise. Romolo, desideroso di vendicarsi dell'amico, fece una sortita e inseguì Mettio Curzio, che non avendo altro scampo, si impantanò con il cavallo in una palude. L'episodio è una delle spiegazioni storico-mitiche sull'origine del Lacus Curtius nel Foro Romano.Il personaggio sarebbe legato anche ad un altro luogo del Foro, il "Lapis niger", e il tratto di pavimentazione in pietra scura ne segnerebbe infatti la tomba (in alternativa attribuita allo stesso Romolo ovvero al pastore Faustolo che l'aveva allevato).Secondo alcuni studiosi questa figura sarebbe stata creata da Livio stesso per attribuire al re Tullo Ostilio ed alla sua gens origini illustri. Giova tuttavia precisare che lo storico attinse ad antichissime tradizioni del popolo romano tramandate oralmente, o riportate da fonti scritte a noi sconosciute o andate perdute, e pertanto la reale esistenza di Osto Ostilio, così come il suo rapporto di ascendenza nei confronti del re Tullo Ostilio non possono essere ritenute realtà storica, ma neppure esclusi a priori.NoteBibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniPersonaggi della storia romanaHostilii|Osto |
2,411,709 | http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Kelly | Robert Kelly.Robert Kelly'" è un personaggio dei fumetti Marvel Comics, creato da Chris Claremont e John Byrne. È un senatore degli Stati Uniti d'America, caratterizzato da una fortissima avversione per i mutanti, che sconfina nell'odio razziale.Altri mediaCinemaRobert Kelly compare sia in "X-Men" sia in "X-Men 2" (in cui in realtà è impersonato da Mystica). Uomo di successo e molto rispettato da gran parte dei suoi colleghi, famoso soprattutto per la sua avversione verso i mutanti, che considera un potenziale pericolo per la nazione e il mondo intero.Le sue argomentazioni trovano sempre accoglimento in tutti gli ambienti, anche presso i governi stranieri e l'Onu.Dopo un lungo lavoro di preparazione e numerose arringhe appassionate in Congresso e nei maggiori ambienti diplomatici, presenta una legislazione in virtù della quale ogni mutante sarà tenuto a uscire allo scoperto e dichiarare i propri poteri alle autorità. In realtà, se dovesse entrare in vigore, questo provvedimento sancirà un periodo oscuro nella storia dei mutanti statunitensi, poiché verranno di fatto costretti a una prigionia e a uno stato di emarginazione umiliante.Eric Lensherr, alias Magneto, è un mutante convinto che il futuro dell'umanità siano i mutanti. Fin dalla difficile infanzia nei Lager polacchi odia e accusa gli uomini comuni di discriminazione nei confronti delle persone diverse da chi è al potere, e ora contro quelle dotate di superpoteri dalla nascita. Tramite un mutante ai suoi ordini, riesce a catturare l'illustre senatore, e lo sottopone per scherno a un brutale esperimento durante il quale usa una macchina radioattiva facendo di lui un vero e proprio mutante.Ciò che Magneto non sa è che la mutazione indotta artificialmente provoca uno stato di rigetto che porta alla morte. Dopo essere sfuggito alla prigionia, Kelly incomincia infatti un' atroce agonia fisica, e trova rifugio alla scuola del professor Charles Xavier, guida morale degli X-Men, mutanti che lottano per la pacifica convivenza tra umani e mutanti, e capo di una scuola per giovani dotati in cui insegna ai mutanti a governare coscientemente i propri poteri.Soccorso e sottoposto a grandi e attente cure, il senatore muore nell'infermeria della scuola, letteralmente sciogliendosi di fronte a Tempesta. La sua morte viene astutamente tenuta nascosta da Magneto, il quale si serve di Mystica, una mutante capace di assumere le sembianze e la voce altrui, per impedire la ormai certa entrata in vigore della legge.Politici immaginariPersonaggi Marvel ComicsRobert Kelly (comics) |
7,104,893 | http://guide.supereva.it/modellismo_statico/interventi/2007/03/290598.shtml | Evidentemente anche carri armati non perfettamente riusciti hanno il loro fascino, uno di essi è il primo carro ‘medio ‘ italiano, che con le sue 11 tonnellate e l’armamento disposto non razionalmente, privo di radio e meccanicamente non a punto, non potè certo scrivere la sua parte di storia.E’ vero che è uscito un kit molto bello più recentemente, ma con un po’ di lavoro si può ottenere una discreta replica anche con la vecchia opera di Luigi Zava, un intelligente stampista che all’epoca si era lanciato in tutta una serie di soggetti italiani non reperibili altrimenti.Sottoforma di una poco costosa conversione, su base del leggendario kit Italeri dello M13/40, potremo imbastire il lavoro tagliando ad hoc lo scafo in plastica per applicare la nuova sovrastruttura, rifinendola con l’aggiunta delle varie strisce antischegge e di qualche bullone mancante.Altri dettagli che non erano proprio uguali a quelli dello M13/40 sono per esempio le marmitte, parte del treno di rotolamento ed il cofano motore, ma non è nulla di particolarmente faticoso da mettere a posto.Le colorazioni possibili sono almeno tre, ma dieci anni fa – a tanto risale il kit – non volendo rischiare troppo su quella ‘a splinter’ che solo da pochi anni è conosciuta a fondo o su quella a strisce verticali verdi e marrone, mi ero tenuto sulla più piacevole livrea in giallo sabbia unico, più rara ma presente sia in Africa Settentrionale che in Etiopia, quest’ultima con l’aggiunta di rettangoli tattici disegnati col fango – quando si dice l’italica arte d’arrangiarsi – testimoniata da un filmato che avevo guardato e riguardato usando il fermo immagine. |
1,447,048 | http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_di_Hammurabi | Codice di Hammurabi.Il Codice di Hammurabi'" è una fra le più antiche raccolte di leggi conosciute nella storia dell'umanità. Venne stilato durante il regno del re babilonese Hammurabi (o Hammu-Rapi), che regnò dal 1792 al 1750 a.C., secondo la "cronologia media".Il repertoQuesta raccolta di 282 sentenze del re Hammurabi di Babilonia fu scolpita su di una stele in diorite, roccia molto resistente, alta circa 204 cm, e venne rinvenuta verso la fine dell'Ottocento nella città di Susa [(Shush) capitale amministrativa della Contea di Shush, nella provincia iraniana di Khūzestān]. Si ritiene che fosse originariamente esposta nella capitale, e che sia stata trasportata sul luogo del ritrovamento come bottino di guerra dall'esercito elamita.Attualmente si trova a Parigi, nel Museo del Louvre.Commento storico-criticoIl "corpus" legale è suddiviso in capitoli che riguardano varie categorie sociali e di reati, e abbraccia in pratica tutte le possibili situazioni dell'umano convivere del tempo, dai rapporti familiari a quelli commerciali ed economici, dall'edilizia alle regole per l'amministrazione della cosa pubblica e della giustizia.Le leggi sono notevolmente dettagliate, e questo ha fornito un aiuto prezioso agli archeologi, consentendo loro di ricostruire importanti aspetti pratici della società mesopotamica.L'importanza del codice di Hammurabi risiede certo nel fatto che si tratta di una delle prime raccolte organiche di leggi a noi pervenuta, ma soprattutto nel suo essere pubblico, o per meglio dire pubblicamente consultabile, esplicitando il concetto giuridico della conoscibilità della legge e della presunzione di conoscenza della legge.Il cittadino babilonese aveva perciò la possibilità di verificare la propria condotta secondo le leggi del sovrano, e quindi di evitare determinati comportamenti, o di scegliere di attuarli a suo rischio e pericolo. Per la prima volta nella storia del diritto, i comportamenti sanzionabili e le eventuali pene vengono resi noti a tutto il popolo (o almeno a chi fosse in grado di leggere).Il codice fa un larghissimo uso della "Legge del taglione", ben nota nel mondo giudaico-cristiano per essere anche alla base della legge del profeta biblico Mosè. La pena per i vari reati è infatti spesso identica al torto o al danno provocato: occhio per occhio, dente per dente. Ad esempio la pena per l'omicidio è la morte: se la vittima però è il figlio di un altro uomo, all'omicida verrà ucciso il figlio; se la vittima è uno schiavo, l'omicida pagherà un'ammenda, commisurata al "prezzo" dello schiavo ucciso.Il codice suddivide la popolazione in tre classi:Le varie classi hanno diritti e doveri diversi, e diverse pene che possono essere corporali o pecuniarie. Queste ultime sono commisurate alle possibilità economiche del reo, nonché allo status sociale della vittima.Non viene riconosciuto nel Codice il diritto di responsabilità personale, ossia la pena non è differente a seconda che il danno commesso sia volontario o colposo. Un esempio classico è l'architetto che progetta una casa; se essa crolla e uccide coloro che vi abitano, la colpa è di chi l'ha progettato, e la pena è come se egli avesse ucciso di persona le vittime.Il Codice di Hammurabi sembra crudele alla nostra sensibilità e al nostro senso di giustizia, ma dobbiamo ricordare che rappresenta comunque un enorme passo avanti per l'umanità per uscire dalla sua originaria oralità-auralità mnemonica poco precisa e poco definita, sia verso una primitiva democratizzazione della società, sia come testimonianza storica, che per il riconoscimento intrinseco delle disparità socio-economiche esistenti già all'epoca fra le varie classi, sanzionate nello stato di diritto.L'impostazione basata sulla legge del taglione modifica il pensiero giuridico dominante nel periodo precedente, attestato dal Codice di Ur-Namma, che prevedeva per alcuni reati semplici sanzioni pecuniarie invece di quelle fisiche. È possibile che questo cambiamento sia da attribuire alla diversa composizione della popolazione sud mesopotamica del periodo: nel XXI secolo a.C., data a cui risale il codice di Ur-Namma, i sovrani erano ancora di origine sumerica e la popolazione accadica era solo una parte, sebbene importante, del totale; nel XVIII secolo a.C. gli Accadi, semiti, erano ormai la maggioranza e le stesse leggi vennero scritte in akkadico anziché in sumerico.Altri progettiCollegamenti esterniBabiloniaStoria del dirittoCodici (diritto)Reperti archeologici mesopotamiciLetteratura accadicaCode of Hammurabi |
7,021,973 | http://guide.supereva.it/druidismo/interventi/2005/07/219553.shtml | Françoise Le Roux e Christian J. Guyonvarc’h, scrivono della celebrazione di Lugnasad che «è la festa di Lug sotto l’aspetto regale, la festa del re distributore di ricchezze ed equilibratore, festa dell’autunno e dei raccolti». A queste funzioni “principali” si associano poi le caratteristiche concrete della festa: «Viene segnata da giochi, concorsi, corse, e assemblee legali e giuridiche». È dunque sia una festa regale che una una festa di popolo, una grande e corale celebrazione dell’estate nel suo pieno splendore.In Irlanda, dove per ragioni storiche, geografiche e sociali le tradizioni si sono preservate sotto molti aspetti più che da noi il primo agosto ha avuto sino a poco tempo fa, e conserva ancora - seppure in modo più marginale - aspetti assai interessanti, che possono illuminarci sulla celebrazione antica. Kevin Danaher, che ha scritto - tra le altre cose - un libro sul ciclo dell’anno, che si intitola The Year in Ireland, pubblicato dalla Mercier Press. Il Danaher riferisce come caratteristici di questa festa i “raduni”: raduni fuoriporta, sulle colline, su laghi e fiumi.Scrive il nostro: «In parecchie località l’evento principe della festa non era tanto il pranzo, quanto piuttosto il raduno festivo fuoriporta. Questo prendeva la forma di un’escursione verso diversi siti tradizionali, di norma una collina o la vetta di un monte, o i pressi di un lago o di un fiume, ove un ampio numero di persone dell’area circostante si riunivano», viaggiando in modi vari. Per la giornata all’aria aperta la gente portava con sé, oltre al pranzo, strumenti musicali, per suonare e danzare; e mentre i giovani si sfidavano in prove di abilità, di forza e di coraggio, le fanciulle raccoglievano fiori selvatici e intrecciavano ghirlande e composizioni. |
7,210,322 | http://switzerland.indymedia.org/frmix/eco/archive65.shtml | [an error occurred while processing this directive]COMUNICATO STAMPACoordinamento dei Comitati NO TAV Val Susa, Val Sangone, Torino e CinturaIl Coordinamento dei Comitati NO TAV Val di Susa, Val Sangone, Torino e Cintura, ribadisce in maniera unanime la netta contrarietà ad ogni ipotesi di accordo sulla realizzazione della Torino-Lione, qualsiasi sia il nome, le "suggestioni" ad essa collegate o il proponente.Le nostre motivazioni si basano su dati concreti e studi non asserviti ai proponenti dell'opera, dati e studi che riempiono di "scientificità " la nostra lotta.L'infrastruttura ferroviaria attuale è ampiamente sottoutilizzata (Quaderno 1 - Osservatorio Torino-Lione - Presidenza del Consiglio dei Ministri).Il calo costante del trasporto merci indica inequivocabilmente l'inutilità di prevedere nuove infrastrutture o tunnel ferroviari in Val di Susa, Val Sangone, Torino e Cintura.L'esorbitante costo, che grazie al sovvenzionamento alla mafia ed ai partiti, risulta essere il maggiore in Europa.Il lavoro che continuerà a calare grazie alla delocalizzione resa più facile da queste infrastrutture.L'aggressione al territorio che viene utilizzato come bene di consumo, facendo perdere risorse preziose e irrinunciabili come l'acqua (rapporto COWI - Commissione Trasporti U.E. 2006).I rischi legati alla salute pubblica, invano sanciti dalla Costituzione ed elusi dagli studi dei proponenti dell'opera e dall'ARPA Piemonte.Questi ci sembrano motivi più che sufficienti per continuare ad essere contrari al TAV e a non accettare nessuna logica di compensazione.La popolazione continuerà ad opporsi, indipendentemente da veri o presunti accordi con gli amministratori locali, anche perché non accetterà mai latrasformazione dei propri territori e delle proprie valli in invivibili corridoi di transito.La nostra ferma opposizione è immutata da ben 18 anni e tutti avranno modo di ribadirla ancora una volta alla manifestazione nazionale prevista per l'inizio dell'autunno; la prossima riunione del Coordinamento dei Comitati ne deciderà e renderà nota la data da sottoporre, come di prassi, all'assemblea popolareCoordinamento dei Comitati NO TAV Val Susa, Val Sangone, Torino e Cintura29 giugno 2008Per l'Ufficio Stampa del Coordinamento dei Comitati NO TAVCapellaLeonardo@yahoo.it - cell. 380.4191948A Torino vogliono bloccare il traffico per 30 anni e allora vietano di bloccarlo per 30 minuti.Sabato 28, in occasione della giornata No Tav torinese, la questura di Torino ci ha comunicato che per motivi di viabilità dobbiamo fermare la nostra camminata in piazza Statuto.Forse preferiscono che prendiamo il treno alla più vicina stazione?Confermiamo il programma della giornata No Tav di sabato 28, invitando tutti ad essere presenti con tante bandiere NO TAV.250.000 torinesi verranno investiti dal Tav. Per quest’opera inutile e devastante verranno spesi miliardi di soldi pubblici, sottratti a sanità, trasporti, istruzione.Giornata No Tav sabato 28 giugno, in occasione della conclusione dei lavori dell’osservatorio Virano e della prossima presentazione dei tracciati.- Porta Susa ore 16: assemblea di piazza.- Ore 17,30/18 si parte! "camminata" fino a corso Francia e ritorno a Porta Susa per via Cernaia e piazza Solferino.Saremo dotati di carriole di sabbia e badili per l’allestimento di un cantiere. Interverranno anche numerosi sindaci con la fascia per la posa della prima pietra.Invitiamo tutti a portare caschetti da cantiere, giacche gialle e arancio, secchi, pale e… tutto quello che la fantasia vi suggerisce.Al termine, a Porta Susa, merenda sinoira con toma, birra, musica e interventi di chiusura.Ci saranno banchetti informativi, banda musicale, teatranti e uno spazio allestito per far giocare i bambini.Il governo, si sta preparando a far partire i lavori cominciando da Torino: fermarli è possibile, fermarli è necessario.La marcia del popolo No Tav non si ferma né in piazza Statuto né a Porta Susa.Per info: 338 6594361Di seguito il volantino che stiamo distribuendo in questi giorni a Torino250.000 torinesi a rischio TAV... il super treno investirà anche teIn questi giorni il governo ha dichiarato che l’accordo per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Torino e Lyon è ormai alle sue fasi conclusive, perché le popolazioni interessate approvano il Tav e “l’anomalia” No Tav ormai riguarda solo pochi irriducibili estremisti.Gran parte degli amministratori della Val Susa si è schierata sul fronte del “come Tav”, rinunciando all’opposizione all’opera e schierandosi con il sindaco di Torino che pretende che i lavori comincino dal capoluogo. Ma hanno fatto i conti senza le popolazioni interessate che in Val Susa e, in maniera crescente anche a Torino, si oppongono al Tav.I nuovi progetti che vengono presentati come “novità” non sono altro che ipotesi scartate in passato perché ancor più devastanti e assurde di quelle del 2005.Un inganno che si unisce alla truffa del Tav, un’opera che non serve, un’opera dannosa per l’ambiente e dispendiosissima per noi tutti, perché interamente pagata con denaro pubblico.Quest’opera, oggi come quindici anni fa, serve solo agli interessi di chi la costruisce, una lobby politico affaristica, che, dopo tangentopoli, ha trovato nelle grandi opere il modo assicurarsi ingenti quote di denaro pubblico senza dover inciampare nelle maglie della legge. Il Tav non è altro che una truffa legale. Una truffa voluta da tutti i governi che si sono succeduti in questi anni, tutti interessati a dividere una ricca torta.In molti credono che il TAV Torino-Lyon sia solo un affare valsusino ma si sbagliano: l’impatto dell’opera e dei cantieri che per 30 anni sventreranno la nostra città sarà fortissimo.Secondo il commissario straordinario per la Torino Lyon, Mario Virano, ben 250.000 torinesi dovranno fare i conti con i cantieri del Tav. Uno su 4 di noi. Per 30 anni.Cagnardi, l’architetto che ha preparato il progetto per Torino, ha chiamato “birillo” una casa ad otto piani che si troverà sul percorso del Tav a Torino. Che fine fanno i birilli lo sanno anche i bambini. Peccato che in questo, come nei tanti altri “birilli” che il Tav incontrerà sulla sua strada, ci abitino uomini, donne e bambini, gente che magari ha fatto fatica a mettere insieme i soldi per una casa che verrà espropriata a basso costo. E parliamo dei “fortunati”, perché gli altri, quelli cui la casa non la tireranno giù, il Tav se lo vedranno (e sentiranno) sfrecciare sotto il naso.La retorica di chi vuole l’opera ad ogni costo è piena di due parole ripetute come una pubblicità ossessiva perché entrino nelle teste di ciascuno di noi.Le parole sono progresso e collegamento con l’Europa: l’immagine è quella della piccola Italia schiacciata dietro la catena alpina, mentre fuori corrono veloci treni e autostrade: camion e vagoni pieni di biscotti, caramelle e copertoni che vanno in Francia mentre dalla Francia arrivano biscotti, caramelle e copertoni: in entrambe le direzioni viaggiano le merci prodotte con il sudore e il sangue dei lavoratori dei mille sud di un mondo dove la globalizzazione della miseria va di pari passo con la globalizzazione delle merci.Ma a noi, alla nostra vita, serve tutto questo?I dati, confermati anche dai tecnici governativi, dicono di no. Una linea che collega Torino alla Francia c’è già e basta e avanza. Far circolare sempre più merci non migliora le nostre vite ma aumenta i profitti dei soliti pochi.Chi ogni giorno prende il treno per andare al lavoro o a scuola vorrebbe carrozze pulite, treni in orario, gabinetti nelle stazioni, e magari non rischiare la pelle su treni vecchi, dove negli ultimi anni si sono moltiplicati gli incidenti mortali. Ma queste “piccolezze” poco importano a chi ci governa, a chi ci governa oggi e a chi ci governava ieri.Inoltre il TAV sarebbe dannoso alla salute a all’ambiente: presenza di uranio e radon, rumori, vibrazioni, polveri durante il mastodontico cantiere che durerà più di 30 anni, inaridimento della valle (verranno prosciugate falde acquifere disperdendo tra i 60 e i 125 milioni di metri cubi all’anno - dati LTF e “Rapporto Europeo COWI”).Fare il Tav (cioè costruire una nuova linea) rende una montagna di soldi ai soliti noti che hanno saccheggiato e devastato mezza penisola, serve a finanziare i partiti (di tutto l’arco parlamentare) e ad arricchire le lobby del tondino&cemento e le banche, a spese della collettività.Il TAV in Italia è assurdamente costoso: dagli studi comparati dell’economista Ivan Cicconi, (reperibili nel sito www.notav-valsangone.eu), il costo effettivo delle tratte Torino-Milano-Napoli ancora incomplete, già ha raggiunto mediamente i 61 milioni di euro al Km, contro i 10 della Francia e i 9 della Spagna. La nuova linea Torino-Lyon avrà costi facilmente superiori a 40-50 miliardi di euro.Impediamo che saccheggino e devastino ulteriormente la nostra città.In Val Susa lo hanno già fatto e lo rifaranno. Adesso tocca anche a noi di Torino metterci di traverso, e dire no ad un’opera inutile, dannosa, costosa!Dire no a chi pretende di decidere sulle nostre teste e sul nostro futuro.Progetto edilizio, Arigoni interroga il Governo: "Conflitto d'interessi tra Giudici sindaco e Giudici architetto?"Le domande di Arigoni al CdS- Non c'è un conflitto d'interessi tra Giudici Sindaco e Giudici architetto?- Come pensa di intervenire per bloccare questo possibile ulteriore intervento che andrebbe a rovinare il paesaggio lacustre già abbastanza degradato?- Non ritiene che il villaggio/quartiere di Gandria debba mantenere la sua caratteristica tanto apprezzata non solo dai ticinesi, ma da molti turisti?- Che senso ha votare degli indirizzi che valorizzano il nostro territorio se poi ci sono autorità comunali che pensano solo a piccoli interessi senza una visione globale del territorio?Nel nostro cantone, sempre più spesso, gruppi di cittadini si mobilitano, organizzandosi dal basso per opporsi alle poco oculate scelte in campo ambientale dei governanti.Lotte molto diverse che hanno però in comune il desiderio di intendere la gestione del territorio e dell'ambiente che ci circonda in maniera più dolce e vicina alle esigenze dell'essere umano e non, ce lo auguriamo, semplici sintomi della sindrome NIMBY.Grande eco mediatico hanno avuto le resistenze popolari nei confronti del sovradimensionato stand di tiro sul Monte Ceneri (che aprirebbe le porte a redditizie speculazioni su cui sorgono oggi gli stand regionali), la grande opposizione che ha fermato la deleteria "Variante 95" che avrebbe tagliato a metà il piano di Magadino e l'infruttuoso tentativo di evitare la costruzione di un gigantesco ed inquinante inceneritore per i rifiuti a Giubiasco.Dalla Capriasca sono state raccolte oltre 1'500 firme proponendo una moratoria sulla costruzione di antenne di telefonia mobile. L'elettrosmog preoccupa anche i cittadini di Bellinzona, di Melide di Novazzano e di Novaggio che, in maniera diversa si sono mobilitati contro questa nuova fonte di inquinamento su cui ancora si sa poco.Nei paesi attorno a Sonvico-Dino, si è costituita nelle scorse settimane l'associazione "Territori vivibili" che vuole contrastare la posa di una nuova antenna UMST che irradierebbe tutti i comuni circostanti (vedi mappa). Ne è nata una vera e propria battaglia con Swisscom e Orange. Anche in questo caso oltre 1500 firme sono state raccolte.> Mappa delle antenne in TicinoGli abitanti della Val Onsernone (storica valle popolata da neorurali) si stanno ribellando alla costruzione di una diga, su territorio italiano, che prosciugherebbe le acque del torrente Isorno. Le acque del Ceresio sono invece solcate da Pirati che navigano e praticano arrembaggi per rivendicare l'accesso alle rive sempre più spesso occupate da scempi edilizi.Nel mendrisiotto si è creato il "comitato contro la superstrada" per evitare la costruzione di un nastro d'asfalto a scorrimento veloce che collegherebbe, con danni evidenti, Mendrisio e Varese.Per tutte le persone in lotta per dei territori vivibili nel nostro cantone, non possono che suonare familiari le parole dell'EZLN da una presa di posizione (2) dello scorso anno: "La terra ed il territorio non sono solo fonti di lavoro e di alimenti, sono pure cultura, comunità, storia, origine, sogni, futuro, vita e madre." |
1,860,491 | http://it.wikipedia.org/wiki/H.Emilie_Cady | H.Emilie Cady.H. Emilie Cady'" (1848 Syracuse, New York - 1941) è stata un'omeopata ed esponente del New Thought di nazionalità statunitense.Il suo libro del 1896 "Lessons in truth" è oggi considerato il testo fondamentale della Unity Church e dalla sua prima pubblicazione è stato tradotto in undici lingue (tra cui l'italiano, con 6 edizioni tra il 1920 e il 1939) e diffuso in oltre un milione e mezzo di copie.BiografiaNata nel 1848 a Syracuse, nello stato del New York, svolse inizialmente la professione di maestra elementare nella sua città natale. Negli anni '80 decise di dedicarsi alla medicina: studiò omeopatia e iniziò a esercitare a New York City.In seguito la Cady sviluppò un interesse sempre più forte verso le tematiche religiose e spirituali e fu profondamente ispirata dagli insegnamenti biblici e dalla filosofia di Ralph Waldo Emerson. Entrò in contatto con numerosi esponenti di primo piano del New Thought di allora, come Emma Curtis Hopkins, Emmet Fox (pastore della Chiesa di Scienza Divina), Ernest Holmes (inizialmente pastore della Chiesa di Scienza Divina e in seguito fondatore di Scienza religiosa) e Charles e Myrtle Fillmore, fondatori di Unity Church.Nel 1891 la Cady invia ai coniugi Fillmore, di sua spontanea iniziativa, un pamphlet dal titolo "Finding The Christ in Ourselves" e i due decidono di pubblicarlo su "Thought", la rivista della chiesa. Inizia quindi una collaborazione regolare tra la Cady e Unity, fino alla pubblicazione di "Lessons in truth", diventato come si è detto il testo chiave della Unity Church.Collegamenti esterniEsponenti del New ThoughtH. Emilie Cady |
1,999,656 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ochotona_macrotis | Ochotona macrotis.Il pica dalle orecchie grandi'" ("Ochotona macrotis" Günther, 1875) è un mammifero lagomorfo della famiglia degli Ocotonidi.DistribuzioneCon cinque sottospecie ("Ochotona macrotis auritus", "Ochotona macrotis chinensis", "Ochotona macrotis macrotis", "Ochotona macrotis sacana" e "Ochotona macrotis wollastoni"), la specie è diffusa sull'altopiano del Tibet, sul Tien Shan, sul Pamir, sull'Himalaya (Nepal, Punjab e Kashmir) ed in alcune aree boscose del Turkestan orientale. Predilige le aree rocciose di origine glaciale, ricche di anfratti, ad altezze superiori ai 2000 m.DescrizioneDimensioniMisura circa 20 cm di lunghezza, per un peso di 120 g.AspettoIl nome comune e quello scientifico della specie derivano, come intuibile, dalle orecchie, che in questi animali sono le più grandi (sia come dimensioni effettive, che in rapporto alle dimensioni della testa) di tutto il genere "Ochotona": per il resto, la specie presenta le caratteristiche proprie di tutto il genere, ossia un aspetto generale simile a quello di un grosso criceto con corporatura massiccia e pelo di color sabbia, più chiaro sul ventre. In particolare, la specie somiglia molto alla congenere "Ochotona roylei", dalla quale si differenzia per le orecchie di maggiori dimensioni.AbitudiniSi tratta di animali assai attivi, di abitudini diurne: in particolare, questa specie sembra preferire le ore centrali della giornata per nutrirsi, mentre passa il resto del tempo a prendere il sole ed a fare la guardia al territorio da postazioni sopraelevate. Pur non andando in letargo, questa specie non accumula provviste per l'inverno come le congeneri.Pare esservi una correlazione fra l'aggressività degli animali e la stagione presa in esame, poiché molti parametri comportamentali di questa specie (primo fra tutti la territorialità) si acuiscono in alcuni periodi e si affievoliscono in altri: durante il periodo degli amori, infatti, i maschi sono sorprendentemente tolleranti, per poi divenire improvvisamente aggressivi e territoriali in estate, quando i cuccioli sono stati svezzati.AlimentazioneSi tratta di animali erbivori, che si nutrono di qualsiasi materia vegetale riescano a trovare nel proprio territorio: per alimentarsi, tendono a seguire percorsi sempre uguali, ed in particolare in primavera la competizione per il cibo è molto serrata, in quanto gli animali cercano di riprendersi dal periodo di magra invernale. Quando d'inverno le forti nevicate ricoprono il terreno con uno spesso manto nevoso, i pica dalle orecchie grandi sono soliti scavare al di sotto di esso alla ricerca di piante, a volte allontanandosi anche molto dalla propria tana (solitamente non se ne allontanano a più di due metri di distanza) ed arrivando a mangiare anche la corteccia degli alberi.RiproduzioneFatto inusuale fra i pica, questi animali si riproducono una sola volta l'anno, col maschio che tende ad accoppiarsi con più femmine possibile: la femmina partorisce fra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, dopo una gestazione di un mese. La nidiata conta generalmente quattro cuccioli, che vengono svezzati a un mese d'età, ma restano coi genitori per un altro mese ancora: la maturità sessuale viene invece raggiunta ad un anno. I maschi girovagano fino a quando non sono in grado di stabilirsi in un proprio territorio e di difenderlo da altri maschi, mentre le femmine sono solite restare nel territorio natio fino a quando non trovano un compagno.BibliografiaLagomorfiFauna asiaticaLarge-eared Pika |
7,721,817 | http://www.soundsblog.it/tag/boosta | Inizierà ad essere programmato dalle radio oggi, venerdì 27 novembre, il nuovo singolo di Mina “Adesso è facile”, frutto di una delle collaborazioni proposte nel nuovo album Facile. Dopo l’uscita del disco anche in vinile, che include 12 brani più una ghost-track (”Questa vita loca”, in una versione diversa), è stato scelto il suggestivo -e bellissimo- duetto con Manuel Agnelli degli Afterhours. Non è la prima volta che i due mostrano di essere in sintonia.Nel 1995 gli Afterhours pubblicarono “Dentro Marilyn” che Mina decise di reinterpretare due anni dopo con il titolo “Tre volte dentro me”. Poi l’attestato di stima per il brano presentato alla scorsa edizione di Sanremo e, infine, Agnelli che prende coraggio e decide di sottoporre una sua canzone alla signora della musica italiana.Il risultato è un brano perfettamente nelle corde di entrambi. Una canzone che, pure se arrangiata ‘classicamente’, non perde nulla della capacità del leader degli Afterhours di raccontare atmosfere complesse. Giudicatelo voi stessi ascoltandola nel video. Dopo il salto, la tracklist completa dell’album e il brano “Carne Viva”, sempre dall’album.Si terrà giovedì 3 dicembre all’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, Musica Che Cura: un grande concerto benefico voluto da Davide Dileo -Boosta dei Subsonica- per raccogliere fondi da destinare all’associazione CasaOz. La onlus si occupa di fornire supporto e aiuto a tutte le famiglie in cui c’è un bambino provato da gravi malattie.Tutti gli artisti partecipano gratuitamente in supporto a CasaOz e si esibiranno in personali interpretazioni del repertorio di Mina. L’idea è di Boosta, che ha recentemente scritto la splendida “Non ti voglio più” proprio per il nuovo disco della cantante e curerà la direzione artistica questo grande evento benefico. Dileo si occuperà anche degli arrangiamenti in collaborazione con lo Gnu Quartet (violino, viola, violoncello e flauto traverso): insieme a loro, inoltre, accompagnerà gli artisti al pianoforte, tastiere e inserti elettronici.Mina ritorna all’attacco! Il nuovo prodotto discografico, che prende il nome di “Facile”, esce nei negozi proprio oggi. Dopo due anni di assenza la cantante più famosa della nostra penisola torna con un nuovo album in cui sono previste collaborazioni con personaggi del calibro di Cristiano Malgioglio, Manuel Agnelli degli Afterhours e Boosta dei Subsonica.Il singolo apripista, già in rotazione nelle radio da un pò, si chiama “Il Frutto Che Vuoi” e presenta la cantante in una veste “acustica” (nella prima parte) alquanto insolita. Vi mostriamo il contributo audio relativo dopo il salto. Ovviamente sono graditi i vostri commenti.Gli mancava darsi al mondo della televisione e quello del cinema…beh, ora si potrà dire che in un certo senso ha spuntato anche queste due caselle: lo scorso week-end sono andate in onda le prime puntate del nuovo ciclo de “La 25a Ora- Il cinema espanso”, e un po’ a sorpresa gli spettatori hanno trovato il suo faccione da canaglia in primo piano a condurre.Non me ne vogliano i colleghi di TvBlog e CineBlog, non voglio rubargli il lavoro. Ma qui nella nostra community in tanti apprezzate i Subsonica e questa segnalazione andava proprio fatta! Che dire…a me la performance di Boosta davanti alla telecamera è parsa buona quanto quelle che da 10 anni e più offre dietro la sua mitica tastiera molleggiata.Se invece siete dalle parti di Torino, la notte del 31 è tutta Subsonica. All’Oval Lingotto Olimpico la band terrà un grande concerto nella loro città dove, oltre al gruppo, saliranno sul palco i Motel Connection di Samuel. Si continuerà poi a ballare tutta la notte con Mauro Picotto, Josh Wink e Boosta Dj.Ha dato a tutti una stessa base e un’idea - il tema da sviluppare era la violenza - e ognuno separatamente ha composto, improvvisato, lavorato con il suo stile e la propria personale visione, senza sapere cosa avrebbero creato gli altri. Solo alla fine si sono incontrati, confrontati e hanno unito tutto quanto insieme sotto il titolo “Violenza 124“. Così Fabi spiega il progetto:Quando l’ho letto quasi non ci credevo: gli instancabili Subsonica sono partiti per una nuova serie di concerti, ennesima tranche del fortunatissimo “L’Eclissi Tour”. Dopo la prima tornata invernale post-release, dopo quella primaverile e quella estiva, la band di Torino ha infatti deciso di animare anche qualcuna delle serate autunnali di questo 2008 dei numerosi fan sparsi in giro per la penisola. Ma non solo: sono stati previsti infatti 2 sconfinamenti, a Londra (ieri l’altro) e Bruxelles (stasera). |
103,405 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo_di_Stato | Ateismo di Stato.L'ateismo di Stato è il rifiuto ufficiale da parte di uno Stato di qualsiasi tipo di religione in favore dell'ateismo.Distinzione tra ateismo di stato e governo laicoL'ateismo di stato non va confuso con l'anticlericalismo, lo sforzo di ridurre il potere economico e politico del clero in politica. Non va ugualmente confuso con la neutralità religiosa, nella quale un governo riconosce la necessità legale della separazione tra stato e chiesa. Uno stato che "sponsorizza" una religione implica un sistema politico che favorisce una tradizione a danno delle altre; dove viene invece separato lo Stato dalla Chiesa vengono protetti i gruppi religiosi minori. Infine, lo Stato ateo non va confuso con stati dove c'è una persecuzione di certe religioni a favore di altre. Lo Stato ateo si oppone in modo uguale a tutte le religioni.Pertanto, l'ateismo di stato implica che il governo si opponga attivamente alla professione di ogni forma di religione, mentre il governo laico implica che il governo abbia un punto di vista neutrale sulle questioni religiose.L'ateismo di Stato nel mondoL'unico stato ateo per legge fu l'Albania dove Enver Hoxha nel 1967 dichiarò l'ateismo di stato introducendo una legge che vietava la creazione di associazioni religiose, la presenza di luoghi di culto (ordinando la distruzione o la riconversione di quelli esistenti), la vendita o la pubblicazione di materiale religioso e l'insegnamento religioso. Tutte le pratiche religiose furono vietate. Queste disposizioni furono confermate nella Costituzione del 1976 dagli articoli 37 e 55 che stabilivano rispettivamente che lo Stato non riconosceva alcuna religione e che erano vietate le associazioni, la propaganda e le attività religiose.In altri stati l'ateismo di stato non è per legge ma per politica governativa: infatti questi stati hanno supportato (e supportano) la propaganda atea e si dichiarano atei. Precisamente ciò avvenne in:ovvero nei paesi basati (in passato o tuttora) sul socialismo reale.Voci correlateAteismoReligione e politicaComunismoStoria contemporaneaState atheism |
2,702,246 | http://it.wikipedia.org/wiki/Quaternario | Quaternario.Quaternario'" (o "'Neozoico'") sono due termini per definire il periodo geologico più recente, quello in cui viviamo, l'ultimo dell'eone Fanerozoico.Il Quaternario è il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l' era geologica del Cenozoico. Ha inizio alla fine del Pliocene, l'ultima epoca geologica del Neogene, 2,588 milioni di anni fa (Ma) ed è tuttora in corso.Questa era è stata in principio definita come l'ultimo periodo di estrema variabilità climatica nella storia della Terra, marcata da numerose glaciazioni.EtimologiaIl termine Quaternario fu introdotto nella letteratura scientifica da Giovanni Arduino nel 1760, come quarto periodo della suddivisione delle ere del pianeta dopo il Primario, il Secondario e il Terziario.Il concetto fu ripreso dal francese Jules Desnoyers nel 1829, in occasione di un'analisi effettuata nel bacino della Senna. Egli constatò che l'età di quei sedimenti era di molto inferiore rispetto alle rocce del Terziario.Evoluzione del termine nel pensiero scientificoAgli inizi degli anni novanta si erano contrapposte due scuole di pensiero principali:La questione è stata risolta dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia nel 2009 con la conferma del periodo Quaternario.SuddivisioniLa Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce per il Quaternario la suddivisione in due epoche, secondo il seguente schema, ordinato dalla più recente alla più antica:ClimaDurante i massimi glaciali la temperatura superficiale dell'acqua oceanica era di 4-5 °C inferiore a quella attuale (attualmente è di circa 18 °C per le acque subtropicali e di 14 °C per le acque subpolari), mentre aveva valori simili per le acque tropicali. Durante gli interglaciali, la temperatura si situava 1-2°C al di sopra dell'attuale.La presenza di ghiaccio in gran parte dei continenti modificò in larga misura il modello della circolazione atmosferica. I venti ai bordi dei margini glaciali erano forti e persistenti, a causa della grande abbondanza di aria densa e fredda proveniente dai ghiacciai. Questi venti raccoglievano e trasportavano grandi quantità di sedimenti fini erosi dai ghiacciai, accumulatisi come loess, che hanno formato depositi irregolari in varie zone del pianeta come nella valle del Missouri, in Europa centrale e in Cina.Le dune di sabbia erano più ampie ed estese all'inizio del Quaternario; un buon esempio ne sono le colline di sabbia del Nebraska, che coprono un'area di 60.000 km2 e che sono oggi in gran parte ricoperte di pascoli.Nel Pacifico del Sud il clima del Pleistocene era caratterizzato dal fenomeno del El Niño e da forti alisei.Durante i periodi glaciali le piogge erano meno abbondanti a causa della diminuzione dell'evaporazione acquea dagli oceani.Di conseguenza i deserti erano più estesi e più aridi.GlaciazioniQuest'era ha attraversato almeno cinque fasi glaciali principali:Questo modello, proposto agli inizi del secolo scorso da Penck e Brückner, che prevedeva inizialmente quattro glaciazioni denominate Wurm, Riss, Mindell e Gunz, è ormai considerato ampiamente superato e vale solo come testimonianza dell'evolversi delle Scienze Geologiche.A partire dagli anni settanta del XIX secolo infatti i ricercatori italiani hanno iniziato ad applicare i criteri già largamente in uso all'estero, che distinguono fra "clima" e "avanzata di ciascun ghiacciaio vallivo". L'avanzata di un ghiacciaio è infatti la risposta complessa ad una serie di parametri, fra cui quello climatico.A parità di periodo climatico freddo infatti, entra in gioco l'umidità e quindi le precipitazioni: se non nevica, nanche al polosi possono formare ghiacciai. La barriera orografica delle Alpi influenza le precipitazioni nei due versanti opposti; le masse d'aria umide infatti tendono a scaricare tale umidità sul versante che incontrano, e quindi a giungere dall'altra parte come aria "secca" o "bel tempo". Una generalizzata nevicata su tutte le Alpi, versante settentrionale e versante meridionale, tale da creare grandi ghiacciai dappertutto nello stesso tempo è pertanto poco usuale.Ogni vallata ha le sue avanzate e i suoi ritiri dei ghiacciai, ed esse non sono contemporanee. Anche a parità di quota le valli attuali che ospitano ghiacciai sono poste a nord. Ma i ricercatori hanno anche "osservato", attraverso misurazioni protratte negli anni, ghiacciai attuali in avanzata a fianco (cioè in valli limitrofe) di ghiacciai contemporaneamente in ritiro.Non è corretto quindi parlare di "glaciazioni" in senso generale, fissando date e nomi validi per tutta l'Europa. Würm e gli altri erano termini validi per le avanzate glaciali individuate a nord delle Alpi, dove lavoravano Penck e Bruckner; sul versante meridionale, cioè in Italia, la storia è stata diversa, e la sua "scrittura" è ancora in corso.In Italia settentrionale ad esempio l'ultima avanzata glaciale è denominata "glaciazione Cantù" per il ghiacciaio del Ticino, dell'Adda e dell'Oglio, e il suo massimo è datato attorno a 18000 anni fa; prima di questa si individuano le tracce di almeno una decina di altre avanzate glaciali e successivi completi ritiri, più una glaciazione alla fine del Terziario, nel Pliocene. Per tale motivo anche la definizione di Quaternario come era delle glaciazioni sta lasciando il posto a modelli più complessi.In Italia e nell'Egeo l'attività vulcanica è intensa, con la formazione di tufi e l'effusione di magmi a composizione da basaltica ad alcalino-potassica, come le trachiti e le lipariti.PaleogeografiaIn questa era i continenti e i mari assunsero la forma che oggi troviamo: l'Inghilterra si divise dall'Europa, la Sicilia si allontanò dall'Africa e dalla Calabria, il Mar Nero entrò in contatto col Mar Egeo.Nel breve periodo di tempo del Quaternario, la deriva complessiva dei continenti fu inferiore ai 100 km, una distanza pressoché irrilevante per la Paleontologia. Tuttavia gli aspetti geologici sono conservati con un dettaglio maggiore che per le altre epoche e sono facilmente riconducibili alle posizioni attuali, rivelando una serie di cambiamenti importanti per la geografia del pianeta.Durante il Pleistocene, come già era successo nel Pliocene, l'Antartide fu sempre ricoperto dal ghiaccio. Non è chiaro sela Groenlandia rimase sempre ghiacciata anche durante gli integlaciali. Nei periodi glaciali, i ghiacciai si estesero in alcune zone fino al 40° parallelo ricoprendo gran parte del Nord America, dell'Europa e della Siberia.Durante l'ultimo massimo glaciale, circa 20.000 anni fa, il manto Laurentino ricopriva completamente il Canada, la Groenlandia e la parte settentrionale degli Stati Uniti ad eccezione dell'Alaska, che rimase libera dai ghiacci a causa della scarsità delle precipitazioni. La superficie coperta dai ghiacci in questa zona è stimata in 13-16 milioni di km2, con uno spessore di 4 km e un volume di 30 milioni di km3, cioè più dell'attuale Antartide.In Eurasia, il manto Finnoscandinavo ricopriva l'Europa settentrionale includendo le Isole britanniche, il Mare del Nord, il Mar Baltico, la Germania, la Polonia, la Russia e la parte occidentale della Siberia. La parte centrale e orientale della Siberia era probabilmente libera dai ghiacci a causa della scarsità di precipitazioni. In totale la superfice coperta dai ghiacci è stimata in 6,7 milioni di km2, con uno spessore di 2 km e un volume di 7 milioni di km3, cioè circa un quarto della situazione americana.Nell'emisfero Sud, la coltre ghiaccata dell'Antartide non era molto diversa dall'attuale. Le Ande erano ghiacciate a sud della Patagonia e c'erano ghiacciai anche in Nuova Zelanda e Tasmania. In Africa orientale e centrale i ghiacciai del Monte Kenya, Kilimanjaro e Ruwenzori erano più estesi degli attuali e se ne trovavano anche nelle montagne dell'Etiopia e nella catena dell' Atlante.Al di fuori di queste zone si formarono ghiacciai anche nelle Alpi e nell'Himalaya. In totale si stima che alla massima estensione, quasi il 30% dell'intera superficie terrestre fosse coperta dal ghiaccio, per circa 44,4 milioni di km2, contro il 10% della situazione attuale, corrispondente a 14,9 milioni di km2. Inoltre al bordo dei ghiacciai si estendeva una cappa di permafrost di alcune centinaia di kilometri. La temperatura media al bordo dei ghiacciai era di -6 °C, mentre al bordo del permafrost rimaneva attorno allo 0 °C.Le glaciazioni produssero anche una serie di effetti correlati, tra cui i principali furono l'erosione e la deposizione di materiali su grandi aree dei continenti, la modifica dei bacini fluviali, la creazione di migliaia di laghi, la variazione del livello dei mari, aggiustamenti isostatici della crosta terrestre e anomalie nella circolazione dei venti. Ad ogni avanzamento dei ghiacci, enormi quantità di acqua venivano intrappolate nei ghiacciai, provocando variazioni del livello dei mari che potevano superare anche i 100 metri; questa enorme quantità d'acqua, dello spessore fino a 3-4 km, veniva poi liberata durante i periodi interglaciali, come quello in cui ci troviamo ora, facendo retrocedere la linea di costa a cui siaccompagnacano i movimenti isostatici di aggiustamento di alcune regioni.Nel corso di queste oscillazioni emergeva il tratto del Canale della Manica, formando un ponte terrestre tra il continente europeo e la Gran Bretagna; si formava anche la Beringia, il ponte di terra tra Asia e Nordamerica; il continente asiatico era unito via terra con le isole dell'Indonesia, della Nuova Guinea, del Giappone e di Taiwan; l'Australia era collegata con la Nuova Zelanda e la Tasmania. L'abbassamento del livello del mare trasformava il Mar Nero e il Mar Baltico in laghi di acqua dolce, che venivano poi inondati di nuova acqua salata quando si riaprivano lo stretto del Bosforo e lo Skagerrak. I Grandi Laghi americani e canadesi sono il risultato dell'ultimo ciclo di glaciazione.Nei vari cicli glaciali e interglaciali si ebbero varie disposizioni di laghi e baie. Lo studio dei depositi continentali, costieri e dei fondi marini ci permette oggi una buona conoscenza dei fenomeni che si sono succeduti e che hanno portato allo sviluppo delle colline moreniche, dei bacini fluviali, lacustri, dei depositi eolici (loess) e alla formazione degli ultimi rilievi alpini.FloraI severi cambiamenti climatici durante i cicli di glaciazioni ebbero importanti conseguenze anche sulla flora e la fauna. Ad ogni avanzata dei ghiacci, grandi estensioni continentali si spopolavano completamente e le piante e gli animali si ritiravano verso sud mano a mano che il fronte ghiacciato progrediva. Furono situazioni di forte stress assommate alla riduzione di spazio vitale e alla scarsità delle fonti di alimentazione. I fossili mostrano tuttavia una flora non molto dissimile dalle forme attuali.FaunaLa fauna fu fortemente influenzata dai cicli delle glaciazioni, molto più della flora. Verso la fine del Pleistocene si produsse un grande evento di estinzione dei grandi mammiferi: in tutti i continenti, ad eccezione dell'Africa e dell'Asia, scomparvero gli animali del peso superiore alla tonnellata. Tra le specie scomparse sono da annoverare i mammut, l' orso delle caverne, il megaterio, il gliptodonte, lo "Smilodon" e il megacero. Anche l' Uomo di Neanderthal scomparve in questo periodo.Le estinzioni sono continuate anche nell'Olocene e per la prima volta alcune di esse possono essere attribuite anche all'intervento dell'Uomo. L'evento di estinzione dell'Olocene viene definito come la sesta estinzione di massa.Evoluzione dell'UomoIl Quaternario è soprattutto caratterizzato dalla grande evoluzione del genere Homo che ha portato all' "Homo sapiens", la specie a cui apparteniamo noi.Gli ultimi Australopitechi (attivi nell'intervallo di tempo da 4 a 1,1 milioni di anni fa) vivevano durante la prima metà del Pleistocene. Avevano già un'andatura bipede anche se il loro cervello aveva le dimensioni di quello delle grandi scimmie odierne. Il genere "Homo" fece la sua comparsa nel Pleistocene, sviluppandosi presto attraverso una serie di adattamenti sempre più evoluti che comprendono l' "Homo habilis", l' "Homo erectus", linee collaterali come l' "Homo neanderthalensis", fino alla comparsa in Africa dell' "Homo sapiens", la specie più evoluta e che ha rimpiazzato tutte le altre. Attraverso successive migrazioni, rese possibili anche dal basso livello dei mari che permise di raggiungere via terra tutti i continenti (ad esclusione dell'Antartide), l' "Homo sapiens" ha attualmente colonizzato tutto il pianeta.NoteSchemiVoci correlateFanerozoicoQuaternary |
7,102,415 | http://guide.supereva.it/latino/interventi/2008/11/il-lapis-niger-la-pietra-nera-dei-romani-torna-alla-ribalta | Un articolo apparso qualche giorno fa sul MESSAGGERO di Roma, dà la notizia che la misteriosa LAPIS NIGER sarà posta in mostra al pubblico nei prossimi mesi nello stesso luogo dove per anni è rimasta chiusa e recintata, insieme ad altri monumenti, ovvero residui dell'antica grandezza, trattandosi, in base alle ipotesi degli esperti, di un luogo sacro dove si elevava un tempio dedicato forse a Romolo. L'articolo ne illustra chiaramente la storia che i libri di letteratura latina spesso sorvolano.Tradizionalmente la LAPIS NIGER era considerata una delle più antiche testimonianze della scrittura latina, così come l’ha appreso da ragazzo chi vi scrive, alle prime lezioni di letteratura latina seguite al liceo classico. Testimonianza di cui era rimasto ben poco nel ricordo di noi liceali, confusa nella massa di notizie che il nostro docente di latino cercava di imprimerci con tutto l’entusiasmo che riusciva a trasmetterci. Per di più, il buon Concetto Marchesi, ancora esistente in un fondo alla mia libreria conserva le tracce degli appunti che tutti noi prendevamo religiosamente, soprattutto quando si trattava di citazioni latine per le quali c’era l’obbligo di impararle a memoria.Ciò che più ci colpì allora fu la spiegazione della scrittura “bustrofedica” della pietra nera, ossia l’andamento particolare per cui il testo non è scritto con continuità, ma con un movimento di andata e ritorno. Ed il nostro professore si affannava a farci capire che qui c’era la presenza del sacro, del divino, cioè il testo doveva rimanere un segreto per la massa, per cui doveva essere noto soltanto agli adepti. Nessuno, però, ci spiegò mai, nè al liceo, nè durante le lezioni universitarie che il LAPIS NIGER non era un frammento del passato del tutto isolato dal resto dei monumenti esistenti nello stesso luogo, cioè il Foro Romano. Ed ecco che un articolo apparso qualche giorno fa sul MESSAGGERO di Roma, inaspettatamente dà la notizia che questa pietra misteriosa sarà posta in mostra al pubblico nei prossimi mesi nello stesso luogo dove per anni è rimasta chiusa e recintata, insieme ad altri monumenti, ovvero residui dell’antica grandezza, trattandosi, in base alle ipotesi degli esperti, di un luogo sacro dove si elevava un tempio dedicato forse a Romolo.L’accesso, infatti, da anni, cioè dagli anni ‘50, allorché si creò un recinto per protezione, non è molto agevole, tanto che normalmente i visitatori, inclusi studenti e gli studiosi, dovevano limitarsi ad una visita alquanto sommaria e veloce a causa della ristrettezza degli spazi. La foto allegata ne è una testimonianza, documentando una lezione svolta all’aperto da un docente di una università americana.Il programma dei lavori «prevede innanzitutto la rimozione della vecchia copertura del complesso del Lapis Niger - dice Bottini - una struttura ormai logora e deteriorata che sta crollando, fatta di putrelle di ferro e cemento, creata negli anni Cinquanta. In questo modo potremo avviare un intervento importante per recuperare testimonianze fino ad oggi rimaste nascoste. Al posto della vecchia copertura erigeremo un capannone, una struttura studiata appositamente per coprire l’area interessata dai lavori, ma allo stesso tempo per consentire l’accesso al pubblico che potrà seguire in diretta i lavori degli archeologi».Già stanziato un milione di euro. «Per iniziare i lavori a dicembre - dice Bottini - la soprintendenza ha già stanziato un milione di euro». I lavori al Comitio rientrano in un programma più ampio di interventi messi a punto dalla soprintendenza archeologica di Roma in occasione del bimillenario anniversario della nascita di Vespasiano, che si celebrerà nel 2009. Si parte con un finanziamento di circa 5 milioni di euro da parte della soprintendenza: «Stiamo mettendo in campo risorse per migliorare tutto il sistema di fruizione dell’intera area archeologica - avverte Bottini - In occasione delle celebrazioni di Vespasiano, tutto il percorso di visita tra Colosseo, Palatino e Foro Romano avrà un apparato segnaletico e didattico nuovo. Sarà una forma di sperimentazione che se risulterà efficiente per il pubblico diverrà permanente. Inoltre, punteremo ad allestire un percorso didattico nell’area archeologica dedicato alla dinastia flavia. |
2,599,970 | http://it.wikipedia.org/wiki/M%C3%A9daille_militaire | Médaille militaire.La Médaille militaire'" (Medaglia militare) è una decorazione francese istituita il 22 gennaio 1852 dal Capi di stato francesi Louis Napoléon Bonaparte.StoriaIl creatore della "médaille" fu l'Imperatore Napoleone III, che avrebbe preso ispirazione da una medaglia simile coniata da suo padre Luigi Bonaparte quando era Re d'Olanda. La Medaglia Militare veniva concessa a quel personale che si era distinto per atti di coraggio in azioni contro il nemico, ma poteva essere concessa anche ai capi supremi, come generali od ammiragli, nominati comandanti in capo delle diverse forze. Questa medaglia particolare era considerata addirittura superiore alla Gran croce della Legion d'Onore. Dopo la Prima Guerra mondiale la medaglia venne concessa anche a quanti avevano ricevuto ferite in combattimento.Solo raramente questa decorazione era concessa agli stranieri. Durante la Seconda Guerra mondiale la medaglia ottenne il numero massimo decorazioni concesse agli stranieri, in gran parte inglesi e statunitensi facenti parte delle forze d'esercito alleate, tra cui spiccavano Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Josip Broz Tito (quest'ultimo la ottenne come supremo comandante delle forze militari Yugoslave, e non come capo militare). Dwight Eisenhower la ricevette come Presidente degli Stati Uniti nel 1952.Insigniti notabiliVoci correlateCollegamenti esterniOnorificenze francesiMédaille militaire |
766,312 | http://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_contro_la_desertificazione | Convenzione contro la desertificazione.La Convenzione per Combattere la Desertificazione in quei Paesi che soffrono di Gravi Siccità, particolarmente in Africa'", o "'Convenzione contro la desertificazione'" (UNCCD), viene aperta alla firma dei Paesi il 17 giugno 1994 a Parigi, ed è entrata in vigore a dicembre 1996, 90 giorni dopo la ratifica del cinquantesimo paese. Ma la sua storia è lunga e tortuosa.Storia e generalitàLa Comunità Internazionale aveva da tempo riconosciuto la desertificazione come uno dei maggiori problemi economici, sociali e ambientali in vari paesi del mondo, e nel 1977 la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Desertificazione (UNCOD) adottò il Piano d'Azione per Combattere la Desertificazione (PACD). Nonostante questo piano, uno studio dell'UNEP del 1991 concluse che, "malgrado si possano registrare alcuni esempi localizzati di successo, il processo di degrado della terra in zone aride, semi-aride e subumide si è generalmente intensificato".Quindi, la desertificazione rappresentava ancora un argomento di grande preoccupazione nel giugno successivo quando i governanti di molti paesi del mondo si riunirono a Rio de Janeiro per il Summit Mondiale dei Capi di Stato di Rio de Janeiro (UNCED).A Rio de Janeiro furono presentate la Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), ma si stabilì anche che contro la desertificazione si sarebbero dovute sviluppare attività nuove, con un approccio integrato ai problemi enfatizzando le azioni che promuovessero lo sviluppo sostenibile a livello di comunità, quindi un approccio che cerca di bloccare il grande fenomeno della desertificazione attraverso la somma di tanti piccoli interventi.A Rio de Janeiro si decise inoltre di istituire un Comitato di Negoziazione Intergovernativo per preparare, entro giugno 1994, una convenzione per combattere la desertificazione in quei paesi che soffrono di gravi siccità, particolarmente in Africa. Il 17 giugno 1994, a Parigi, la "Convenzione per Combattere la Desertificazione in quei Paesi che soffrono di Gravi Siccità, particolarmente in Africa" viene adottata ed aperta alla firma dei Paesi. La Convenzione conta più di 170 Parti e la prima Conferenza delle Parti si tenne nell'Ottobre 1997 a Roma.La Convenzione contro la Desertificazione viene considerata, insieme a CBD e UNFCCC una delle tre Convenzioni di Rio.DefinizioniLa desertificazione'" è identificata dalla Convenzione come la "degradazione delle terre in aree aride, semi aride, e subumide principalmente causata dalle attività umane e dal cambiamento climatico".Il nuovo concetto di "desertificazione" non si riferisce più quindi al "processo di espansione dei deserti esistenti" ma al processo di degrado, più o meno lento e più o meno volontario, di terre soggette a "sovrasfruttamento" e a "uso non appropriato". Tale degrado risulta maggiormente irreversibile in zone già in origine aride o semi-aride.Circa un terzo delle terre emerse, in più di cento paesi e popolate da circa un miliardo di persone sono da considerarsi aride, semi-aride o subumide e sono quindi potenzialmente in pericolo di desertificazione. Molte aree sono gia' vittime di questo fenomeno.Cause e obiettiviLe cause maggiori di desertificazione sono state identificate in deforestazione, sovrapascolo, e cattive pratiche di irrigazione; ma anche povertà e instabilità politica sono considerate contribuire significativamente.Combattere la desertificazione diventa quindi essenziale per assicurare una produttività, immediata e nel lungo termine, per le popolazioni che vivono nelle aree interessate. Visti i fallimenti che si sono avuti in passato, la Convenzione sta cercando di sviluppare un approccio innovativo al problema. Il problema è difficile e si prevede che non ci saranno soluzioni in tempi brevi in quanto le cause sono molte e complesse e spaziano dai meccanismi del commercio internazionale alle pratiche di uso del suolo non sostenibili.La Convenzione quindi ha adottato una strategia basata sulla promozione di tante azioni locali, spesso piccole ma spesso con idee nuove ed approcci innovativi e che prediligano il partenariato internazionale. Questo perché i cambiamenti da effettuare sono sia a livello locale che internazionale.La Convenzione cerca di fermare il processo di desertificazione e di restaurare parte dei terreni degradati anche per contribuire al raggiungimento di una sicurezza alimentare nelle aree affette, ossia per "contribuire a creare le basi per uno sviluppo sostenibile nei paesi affetti da desertificazione" è il fine ultimo della Convenzione.I provvedimenti della ConvenzioneI paesi afflitti dai problemi di desertificazione stanno mettendo in pratica le linee guida della Convenzione attraverso l'identificazione e la messa in opera di programmi d'azione nazionali, sub-regionali e regionali. I programmi sono sviluppati seguendo gli specifici criteri regionali (diversi da regione a regione) descritti negli Annessi della convenzione. L'Africa, la regione dove i processi di desertificazione sono i più drammatici, è considerata una priorità a livello globale, ma anche per Asia, America Latina e Caraibi, Mediterraneo Settentrionale, ed Europa Orientale e Centrale esistono delle linee guide specifiche per lo sviluppo dei programmi.In tutte le regioni i programmi e le attività devono comunque svilupparsi secondo i seguenti criteri:Un altro criterio importante nella creazione di programmi contro la desertificazione è quello della "cooperazione tra i paesi afflitti dallo stesso problema", soprattutto se confinanti. È infatti molto importante che le azioni vengano concertate in maniera da offrire un fronte, più forte possibile, e da potere sommare gli effetti positivi.Quello di "coordinare le azioni" è anche un tema molto importante per riuscire più facilmente a canalizzare su tali attività i finanziamenti da parte di agenzie bilaterali o multilaterali di cooperazione.I paesi cosiddetti sviluppati rivestono un ruolo importante anche nello sviluppo di attività di ricerca e delle tecnologie più adatte a fronteggiare i problemi di desertificazione.La Convenzione inoltre pone una enfasi particolare nella sensibilizzazione, l'educazione e la formazione riguardo le problematiche, le cause e le possibili attività di difesa dai problemi derivanti dalla desertificazione.Collegamenti esterniTrattati sull'ambienteDiritto ambientaleUnited Nations Convention to Combat Desertification |
443,642 | http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Bartolini_Salimbeni | Palazzo Bartolini Salimbeni.Palazzo Bartolini Salimbeni'" è uno dei più importanti palazzi tardorinascimentali della città di Firenze e italiani in generale. È situato fra Piazza Santa Trinita e Via Tornabuoni, davanti alla Colonna della Giustizia.La sua facciata ha rappresentato un punto di svolta nell'architettura residenziale rinascimentale, di notevole originalità, i cui spunti, sebbene in un primo momento fortemente criticati, vennero poi ampiamente riutilizzati e sviluppati nei secoli successivi.StoriaAnticamente qui si trovavano le case dei Soldanieri, che vi tenevano una locanda, passate poi alla famiglia Dati, dai quali vennero acquistate da Bartolomeo Bartolini, che aveva nel cognome anche Salimbeni per ricordare la discendenza dall'antica famiglia di Siena.Il palazzo odierno fu edificato da Baccio d'Agnolo tra il 27 febbraio 1520 ed il maggio 1523, come ci informa il "Libro della muraglia", un codice cartaceo dove il committente Giovanni Bartolini annotò tutte le spese sostenute per la realizzazione del palazzo di famiglia; si regista anche come l'architetto venne retribuito con due fiorini d'oro al mese.I Bartolini-Salimbeni vi abitarono fino ai primi anni dell'Ottocento. Affittato a due coniugi stranieri, vi venne aperto nel 1839 l'Hotel du Nord, dove soggiornarono alcune personalità illustri in visita a Firenze, tra le quali Herman Melville. Nel 1863 il palazzo fu acquistato dai Principi Pio di Savoia e diviso in più proprietà, che vennero in seguito riunificate nel secolo successivo.Fu restaurato a fondo nel 1961 ed oggi è di proprietà privata.ArchitetturaIl palazzo è importante per lo sviluppo dell'architettura residenziale fiorentina (e non solo) perché fu il primo costruito in stile rinascimentale "alla romana": inizialmente criticatissimo fu poi in seguito copiato e segnò un fondamentale momento di passaggio dall'arte rinascimentale a quella del manierismo.Nella facciata sono presenti numerose novità, sconosciute ai palazzi precedenti: il portale con le colonne ai lati e le finestre rettangolari sormontati da timpani con fontone triangolare o ad arco, al posto delle coperture ad arco tradizionali; la divisione della aperture in riquadri con divisioni in pietra cruciformi con colonnine scolpite sopra; l'uso delle paraste ai bordi delle finestre; la movimentazione dei volumi tramite il ricordo a membrature sporgenti bilanciate da nicchie al primo piano (dove un tempo erano collocate statue, rimosse per le feroci critiche che le ritenevano più adatte alla facciata di una chiesa) e rientranze rettangolari al secondo; gli spigoli rinforzati da pietre a bugnato, intorno ai quali sporgono ulteriormente le già consistenti cornici marcapiano, dotate di fregio e il cornicione fortemente sporgente, che presenta dentelli di reminiscenza classica. Si creano così zone di luci ed ombre molto nette, a causa delle sporgenze e rientranze, che danno un effetto plastico sconosciuto ai palazzi del Quattrocento.Il portale è impostato secondo l'architettura classica, con due colonne ai fianchi e una trabeazione con architrave, fregio, cornice e timpano. Completa l'insieme la "panca di via".La facciata è movimentata anche dall'uso di pietre diverse (quella "forte", giallognola, su piazza Santa Trinita, "serena", grigio scuro, e "bigia", grigio chiaro, su via Porta Rossa) e assieme al gioco dei volumi creano nel complesso originali effetti di chiaroscuro.Il suo stile, così originale per Firenze (basti confrontare l'attiguo e di pochi anni antecedente Palazzo Buondelmonti), non riscosse successo fra i contemporanei, anzi su Baccio d'Agnolo piovvero numerose le critiche, come ci riporta il Vasari nelle "Vite". L'architetto arrivò a far incidere sopra il portale la scritta "Carpere promptius quam imitari", cioè "Criticare è più facile che imitare".Sulle finestre invece, un'altra iscrizione in italiano, "Per non dormire", è il motto della famiglia Salimbeni ripreso anche da Gabriele D'Annunzio. Una spiegazione del motto è il tributo alla sollecitudine con la quale i componenti della famiglia si recavano agli appuntamenti d'affari sacrificando anche il sonno. Un altro aneddoto tramanda invece come, con l'astuzia tipica dei mercanti, nel medioevo un membro della casata riuscì a fare fortuna grazie ad uno stratagemma: per accaparrarsi per primo una grossa partita di merce offrì un banchetto ai compratori concorrenti, drogandolo con sostanze sonnifere in modo da essere l'unico a presentarsi all'asta la mattina successiva.Sulla fregio al primo piano è presente lo stemma dei Bartolini-Salimbeni con tre papaveri, un richiamo al tema del "sonno".Il lato su via delle Terme è spoglio e vi è presente solo una parte della "panca di via".Attraverso un androne con volta a botte si accede al contrile centrale, di elegante classicismo, dove la decorazione si stende in ritmi più pacati rispetto alla facciata. Consiste in un portico su tre lati chiuso da colonne e archi a tutto sesto; nel un lato ed una campata ad ovest sono stati chiusi per ricavare altri ambienti; il quarto lato presenta un arco a sbarra che sorregge i piani superiori. Le decorazioni con graffiti e grottesche a monocromo di questo ambiente arrivano fino al secondo piano. Sul fregio si aprono anche alcuni "oculi" destinati anticamente ospitare medaglioni a bassorilievo. Sopra gli archi corre una serie di finestre in pietra, con lo stesso motivo incrociato di quelle in facciata e sovrastate a loro volta da altri oculi. I preziosi capitelli e peducci hanno una decorazione a foglie d'acanto con due fasce a perlinatura e a treccia, oltre a una fascia scanalata.Al primo piano si pare una loggetta sul cortile con tre arcate sostenute da sottili archetti ed un soffitto ligneo a cassettoni. Una seconda loggetta, forse eseguita in un secondo tempo, domina il palazzo ed è in posizione arretrata per non essere visibile dal cortile o dall'esterno.Le sale interne del palazzo sono oggi private. Alcuni saloni sono particolarmente interessanti, con un'estensione pari all'intera lunghezza della facciata.Altre immaginiCuriositàNoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiPalazzi di Firenze|Bartolini Salimbeni |
7,016,688 | http://guide.supereva.it/cinema_comico_/interventi/2010/04/unestate-al-mare-di-carlo-vanzina-2008 | Il film è capeggiato da una fitta nebbia di irrealtà che calpesta i protagonisti insoliti e bizzarri. Il film fotografa l’estate italiana, come gli italiani vivono l’estate, la vacanza top dopo un anno di duro lavoro.Nicola, di ritorno dalla Svizzera, fuggito via dal suo paese natio a causa della moglie che troppo si era divertita alle sue spalle con altri uomini, ora vuole la sua rivincita soprattutto vuole il rispetto di chi l’aveva soprannominato “il cornuto”. Nicola ora ha una nuova vita, è ricchissimo e si è sposato con una biondissima donna svedese. I compaesani lo invidiano ma è una bufala. In realtà Nicola non ha un soldo e la bionda non è sua moglie ma una donna a pagamento che finge di esserlo. Lavorava infatti come cameriere e sta utilizzando tutti i suoi risparmi per una nuova reputazione nel suo paese, una reputazione fittizia.Pubblicato il 28 aprile 2010 in: LINO BANFI Commedia Italiana |
820,336 | http://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_II_Gonzaga | Vincenzo II Gonzaga.BiografiaMorto senza eredi nel 1626 il fratello Ferdinando, Vincenzo, figlio terzogenito di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici, gli successe al governo del ducato di Mantova, ottenendo l'investitura imperiale l'8 febbraio 1627.Sono questi i tempi più bui della dinastia gonzaghesca, e forse dell’intera storia della città di Mantova; Vincenzo era l'ultimo erede della linea dinastica principale della famiglia, tanto che già sotto il governo del fratello erano stati avviati contatti col ramo francese dei Gonzaga-Nevers, per assicurare la continuazione della dinastia.Vincenzo, che dopo la salita al potere del fratello, aveva da lui ereditato la porpora cardinalizia, con un colpo di testa l'aveva smessa, sposando nel 1616 una congiunta molto più anziana di lui (aveva 40 anni contro i suoi 22), Isabella Gonzaga di Novellara, figlia di Alfonso Gonzaga, Marchese di Novellara. Queste nozze vennero osteggiate dal fratello che tramò per l'annullamento del matrimonio. Dopo un'iniziale tentennamento anche Vincenzo si unì alle trame del fratello, e venne inscenata una falsa accusa di stregoneria ai danni della donna. Questa però, intelligentemente, anziché rispondere alle accuse rimanendo a Mantova (dove temeva di essere assassinata), si consegnò al papa. Il successivo processo ristabilì la verità e Isabella venne prosciolta da ogni accusa.Quando, nel 1626, Ferdinando Gonzaga morì, la situazione della famiglia era tragica: Vincenzo salì al potere conscio di essere l'ultimo membro maschio della famiglia principale, il suo matrimonio precedente non era ancora stato annullato (cosa che rendeva impossibili nuove nozze) mentre contro di lui pendeva una possibile condanna da parte della Sacra Rota. In più la sua salute era cagionevole, nonostante avesse solamente 33 anni. Bisognava così designare un ramo cadetto della famiglia che succedesse a quello principale. Le maggiori potenze europee guardavano con attenzione a questa scelta, premendo ognuna per il proprio favorito: Spagna e Impero per il ramo dei Gonzaga di Guastalla, la Francia, per quello di Nevers. La scelta ricadde su Carlo Gonzaga-Nevers, cugino del padre, alla cui famiglia, nonostante il parere contrario dell'imperatore, fu affidata la successione dinastica. Il giorno di Natale del 1627, ormai in punto di morte, Vincenzo acconsentì al matrimonio tra Carlo di Rethel (figlio di Carlo Gonzaga-Nevers) con la propria nipote Maria Gonzaga, figlia del defunto duca Francesco IV e di Margherita di Savoia. Celebrate le nozze Vincenzo II spirò: il rifiuto dell'imperatore Ferdinando II di approvare la successione di Carlo Gonzaga-Nevers causerà lo scoppio della guerra.Nel breve periodo del suo ducato Vincenzo II viene ricordato soprattutto per la vendita di parte della famosa collezione d'arte gonzaghesca, ceduta per una cifra irrisoria al re d'Inghilterra.OnorificenzeBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniDuchi di MantovaGonzagaVincenzo II Gonzaga, Duke of Mantua |
595,151 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ezio_Sclavi | Ezio Sclavi.CarrieraOriginario di Stradella, esordì come portiere a livello amatoriale, prima di essere chiamato a Roma per svolgere il servizio militare: durante un torneo estivo fu notato da osservatori della Lazio, che lo tesserarono e, nel settembre del 1923, lo fecero esordire in prima squadra senza che in precedenza avesse mai giocato una vera partita.Nel 1925 lasciò per un breve periodo la squadra biancoceleste, divisa in una fazione fautrice del professionismo, guidata da Olindo Bitetti, e in una che aspirava a salvaguardare lo spirito dilettantistico, facente capo dagli eredi del grande presidente Ballerini, per accasarsi alla Juventus, squadra in cui trovò poco spazio per la "leadership" di Gianpiero Combi. Fece dunque ritorno alla Lazio, e diventò presto uno dei giocatori biancocelesti più amati, per l'abnegazione e l'attaccamento alla maglia; su di lui sono ricordati diversi episodi. In una gara disputata ad Alessandria, il 10 maggio 1931, nel corso di un'azione Sclavi si scontrò con un avversario e svenne; rientrato in campo fasciato per una ferita all'orecchio, ricevette un calcio sul volto e, ricondotto fuori dal terreno di gioco, rientrò con la testa fasciata, non volendo lasciare con un uomo in meno la sua squadra. La Lazio vinse la gara e i soci gli regalano una medaglia d'oro per il suo coraggio. Personaggio d'altri tempi, una volta ricevette una sfida a duello da un giornalista, Eugenio Danese, per un insulto; i due diventarono poi amici.Il 13 dicembre 1931 esordì in Nazionale in una gara di Coppa Internazionale disputata a Torino contro l'Ungheria. Durante il campionato 1933-34 fu operato per due volte al menisco e fu sostituito da Giacomo Blason, che mantenne la maglia da titolare anche dopo la riabilitazione di Sclavi; la Lazio lo svincolò e, dopo un breve periodo in Serie B al Messina, scelse di partire volontario per la Guerra d'Etiopia; fu fatto prigioniero in Tanganica.Ritornò in Italia dopo tredici anni e si stabilì in Liguria, dove riscosse un discreto successo come pittore e dove rimase fino alla morte, che lo colpì nel 1968, a 65 anni.Collegamenti esterni |
7,216,598 | http://www.06blog.it/post/2055/la-foto-del-lunedi-il-cimitero-delle-bottiglie/1 | Non è l’ambiente pulito e curato il deterrente a non sporcare……ah no!?!? bene, allora se ti becco a buttare in terra qualcosa o a non raccogliere le feci del cane, ti faccio una bella multa di 100 euro…vedi come funziona poi il tutto e come la città è pulita…come fu per la legge sul fumo…ma copme mai che la rispettano tutti???? e tutti i commercianti ci tengono a farla rispettare??? perchè almeno i primi tempi passavano i controlli e facevano multe a raffica…e adesso anche i più scettici si sono convinti che così nei luoghi chiusi si vive meglio e non si torna a casa puzzolenti…ma per la sporcizia non si puiò fare lo stesso????? spiegatemi perchè no…ve lo dico io…perchè chi vive in certe zone, come i nostri bei politici, questi problemi non ce l’hanno…andate a vedervi le frequenze di spazzamento sul sito dell’ AMA…le vie del centro (dove usano anche le nuove macchinine per pulire i marciapiedi), hanno frequenze di 4 volte a settimana…fuori dalle mura, passiamo ad 1/2 volte al mese…in alcune vie SOLO SU SEGNALAZIONE!!!!! Quindi della serie o hai i soldi per permetterti un appartamento in certe zone oppure sei solo UN CITTADINO DI SERIE “B”!Molto carina la storiella Andy, rende proprio l’idea di come siano incivili e menefreghiste la maggiorparte delle persone. Ma come la vedi andare da ognuno a dirgli come ci si deve comportare? No! La scatola delle sigarette non si butta in terra! Non faccia cacare il suo cane sul pratino dell’aiuola davanti casa dove poi i bimbi vanno a sedersi e a giocare! (Che poi ho scoperto che i lampioni che insistono sullo stesso non avevano i fili schermati antipioggia e con l’umidità dell’innaffiatura automatica hanno preso fuoco. Chissà se ci hanno messo la messa a terra almeno). Non faccia pisciare il suo cane sul portone d’ingresso che per sei mesi sentiamo la puzza della pipì! Non prenda l’ascensore con il cane bagnato e puzzolente, qualcuno allergico al pelo potrebbe sentirsi male per questo! Perchè prende un cane se poi lo lascia piangere tutto il giorno da solo chiuso fuori al balcone, che povera bestia non ce la fà a trattenerela e la fà sgocciolare giù per tutti i balconi? Per favore può evitare di bestemmiare? Di sputare sullo specchio dell’ascensore? Di scrivere sui muri? Di suonare più volte il clacson dell’auto per farsi aprire il cancello automatico all’una di notte? Di parcheggiare dove capita? Di sventrare le cabine telefoniche? Di incendiare i cassonetti? GRAZIE!!!! Non è facile perchè in genere queste sono persone che non accettano critiche e come tali se anche gli fai notare qualcosa anche in modo gentile e con il sorriso sulle labbra, poi sentono il bìsogno di sfogarsi facendoti qualche dispetto. Cmq ci si può provare, almeno in qualche caso.Credo che per Roma si possano e si debbano trovare tante soluzioni per ovviare a questi problemi della raccolta dei rifiuti. Però ci vuole anche volontà da parte della gente a sprecare di meno e a fare la raccolta. Anche io che prima non ero convinta mi stò impegnando. Credo che gettare una bottiglia di vetro o plastica nei rifiuti normali sia un vero scempio. Certo di problemi ce ne sono molti, ma se ci impegnamo ad essere più attenti e civili e meno SPRECONI, facciamo funzionare tutto meglio. Anche sprecare troppa acqua quando ci si lava. Proviamo a chiudere il rubinetto tra una “sciacquatina” e l’altra. Applichiamo i miscelatori ai rubinetti che incorporano aria e fanno risparmiare H2O. Si risparmia tanto anche a lavarsi con l’H2O fredda. Piano piano, magari nei giorni che ci laviamo a pezzetti perchè abbiamo già fatto la doccia. Io poi ho messo lampade a basso consumo ovunque e specialmente dove ho osservato prima un utilizzo molto elevato della luce, tipo nelle camere da letto e nei bagni. Si devono spegnere tutte le luci che non servono. Stacco anche gli apparecchi con la spia rossa in stand-by. La lavatrice si fà solo a pieno carico e dosando bene il sapone senza esagerare. Idem la lavastoviglie. I condizionatori nonostante il caldo li ho accesi pochissimo chiudendo le finestre e le persiane e tirando giù le tende dove batte il sole per non far entrare aria calda. Cerco di utilizzare anche poco sapone mentre mi lavo, anche se mi insapono più volte, per non inquinare troppo. I saponi sono concentrati e ne basta poco per fare una bella schiuma. Poi l’inverno mettete il termostato basso, sia alla caldaia che all’H2O calda. Mi meraviglio quando vedo 25 gradi!!! Ma se fosse estate accenderemmo subito il condizionatore! Basta coprirsi un pò meglio, con maglioni e calze calde e non quelle magliettine di plastica che ti spacciano per vestiti invernali che se li metti in montagna ti prendi la polmonite! Se vi comprate quelle belle maglie lana fuori e cotone sulla pelle della LIABEL, starete caldissimi e non prenderete più un raffreddore. |
1,356,358 | http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_C | Gruppo C.Nell'ambito degli sport automobilistici gestiti dalla FIA, il Gruppo C'" è stata una categoria di autovetture da corsa nella quale gareggiavano sport prototipi coupé e venne introdotta nel 1982, assieme al Gruppo A per le automobili da turismo ed il Gruppo B per GT sportive.Fu istituita per sostituire sia il Gruppo 5 (automobili coupé come la Porsche 935) che il Gruppo 6 (sport prototipi aperti come la Porsche 936). Il regolamento tecnico di Gruppo C venne utilizzato nel Campionato Mondiale Sportprototipi come classe regina e nell'altre corse di sport-prototipi intorno al globo. L'anno finale di questa categoria fu il 1993.Regolamento tecnicoPer vettura di Gruppo C si intende: automobile coupé biposto costruita all'unità, destinata alle corse in circuito, la cui cilindrata non ha un'incidenza.Le dimensioni di un prototipo sono le seguenti: lunghezza massima 480 cm, larghezza massima 200 cm, mentre l'altezza va da un minimo di 100 cm a un massimo di 110 cm (al vertice del parabrezza). Il peso minimo senza combustibile da parte sua è fissato a 800 kg.Per quanto riguarda il motore, deve provenire da un produttore che ha costruito vetture approvate in "Gruppo A" (turismo di grande produzione) o "Gruppo B" (Gran turismo).La capacità massima di combustibile stivato nel serbatoio è di 100 litri, il limite sul consumo di carburante è di 60 litri ogni 100 km (35 litri per il C-Junior/C2), a seconda del tipo di gara (500 km, 1000 km, 12 ore o 24 ore) vi è un numero massimo di rifornimenti consentiti (a Le Mans massimo 24 nell'arco della corsa).Sul piano puramente aerodinamico, l'effetto suolo è limitato dall'esistenza sotto l'automobile di una superficie piana di 80 cm di lunghezza e di 100 cm di larghezza posizionata subito dopo l'asse anteriore. Bisogna anche precisare che nessuna parte sospesa può trovarsi più in basso di questo piano di riferimento.Le porte sono due, devono avere una larghezza minima di 50 cm e una altezza minima di 30 cm. L'abitacolo per due persone affiancate non è poi cosi grande poiché la sua larghezza minima all'altezza dei gomiti è di 130 cm.Per finire, se il diametro delle ruote è libero, la loro larghezza massima (ruota completa) non deve eccedere i 16 pollici, cioè 40,64 cm.Naturalmente, queste norme stabilite nel 1982 evolveranno nel corso delle stagioni e secondo criteri diversi.Classi C1 e C2In un contesto che vedeva: da una parte grandi costruttori e grosse squadre, che gareggiavano per la vittoria assoluta, investendo per questo consistenti risorse economiche, dall'altra piccole squadre private con a disposizione budget di minore entità, le quali schieravano prototipi meno estremizzati spesso guidati da piloti "gentleman" e che gareggiavano per risultati più modesti; allo scopo di favorire la partecipazione alla categoria soddisfando le esigenze sia dei grandi costruttori, sia delle piccole squadre private, il Gruppo C venne suddiviso in due classi di prototipi: la "C" (dal 1985 "C1") e "C-Junior" (poi "C2").Nella classe C1 si confrontavano le grandi scuderie, che nel corso degli anni schierarono prototipi sempre più prestanti con inevitabili aumenti dei costi.La classe C2 (originalmente chiamata C Junior) era concepita per le squadre private ed i piccoli costruttori, la normativa tecnica di questi prototipi era sostanzialmente la stessa delle C1, a parte il peso minimo fissato a 700 kg e ulteriori limiti al consumo di combustibile, massimo 35 litri ogni 100 km. La maggior parte dei prototipi C2 utilizzavano motori come: V8 Cosworth DFL, 6 cilindri in linea BMW e V6 Rover.Le vetture delle squadre: "Alba", "Tiga", "Spice" ed "Ecurie Ecosse", erano fra le più competitive in questa classe minore. Il basso costo di queste automobili, portò al loro utilizzo persino nei campionati nazionali, quale il campionato inglese BRDC C2, che fu di breve durata.StoriaLa "C" potrebbe anche essere interpretata come "consumo", poiché la FIA creò una formula che limitava la quantità di combustibile che un'automobile poteva utilizzare durante la corsa, invece di porre vincoli, come spesso accade, alla cilindrata massima. La FIA sperava che questo impedisse ai grandi costruttori di concentrarsi solamente sullo sviluppo del motore, come avvenne verso la fine degli anni settanta, quando Porsche, Alfa Romeo e Lancia dominarono le corse di sport-prototipi semplicemente aumentando la pressione di spinta del turbocompressore, particolarmente nell'ambito delle qualifiche.L'esistenza di un quantitativo massimo di combustibile imponeva alle vetture di preservare al meglio il carburante durante la corsa, quindi il vero obiettivo dei motoristi non era quello di raggiungere una potenza massima in termini assoluti, ma di avere consumi minori rispetto ai rivali pur mantenendo elevate le prestazioni del motore, perciò anche per i motori di piccola cubatura dotati di alimentazione atmosferica (soprattutto Ford Cosworth DFV) era teoricamente possibile competere con i motori di grossa cilindrata o con quelli sovralimentati. In più, la maggior parte delle corse si disputavano su distanze da percorrere di 500 o 1.000 chilometri (solitamente della durata di tre o sei ore, rispettivamente) in questo modo da era possibile dare risalto alla funzione "di resistenza" dei concorrenti.Le prime auto sviluppate appositamente per gareggiare in questa categoria furono la Ford C100 e la Porsche 956. Il tradizionale motore boxer turbocompresso già montato sulla 936 di "Gruppo 6", era più che collaudato. In seguito, parecchie altre marche entrarono a far parte della serie quali: Lancia, Jaguar, Mercedes, Nissan, Toyota, Mazda ed Aston Martin. Molti di questi inoltre partecipavano contemporaneamente al campionato IMSA, poiché il relativo codice della categoria GTP prevedeva norme molto simili (limitazione dei consumi esclusa).EspansioneFin dalla prima stagione, più di 20 vetture di Gruppo C vengono schierate, la Porsche 956 sembra la più prestante fra di esse. Questa constatazione non ritarderà a verificarsi, in particolare alla 24 Ore di Le Mans, dove le automobili messe in pista dalla casa automobilistica di Stoccarda danno prova di una netta superiorità.Benché contrastata dalla Lancia LC2, fino ad un certo punto, l'egemonia Porsche incontra soltanto poca resistenza. Tuttavia nel 1985, l'ingresso nella serie della Jaguar porterà infine a Porsche un concorrente alla sua altezza. La casa tedesca risponderà con una nuova biposto, la 962. Quanto a Mercedes-Benz, i buoni risultati delle automobili preparate da Peter Sauber finiranno per convincere la stella a tre punte ad impegnarsi ufficialmente fin dal 1987. Mentre le case giapponesi Toyota, Nissan e Mazda aumentano il loro interesse e impegno considerevolmente, l'anno successivo, le Porsche da anni mattatrici della serie, cominciano a mostrare il loro limite di fronte alla Jaguar e soprattutto alla Sauber-Mercedes, e presto si disimpegna dalle competizioni, assistendo solo le sue vetture schierate da clienti.I motori divennero sempre più potenti e parchi nei consumi grazie all'impiego di tecnologie avanzate superando anche i 1.000 CV in qualifica, di pari passo anche l'efficienza aerodinamica estremizzata e i componenti in generale, in questo modo aumentarono le prestazioni dei prototipi.Fino al 1989, la popolarità del Gruppo C era quasi grande quanto la Formula Uno. Quando i prototipi C1 cominciarono a sprigionare potenze enormi e a raggiungere velocità spropositate, come accadde a Le Mans sul rettilineo dell'Hunaudières -- la WM-Peugeot registrò una punta di 405 km/h -- la FIA iniziò a studiare delle modifiche.Classe Sport 3,5 litriMentre tutti i costruttori sembrano soddisfatti di questa formula, la FIA traendo spunto dai prototipi di classe C2, introduce nel 1990 le nuove vetture Sport 3.500 cc, prototipi praticamente quasi monoposto e la cui meccanica è limitata in cilindrata a 3,5 litri, il peso minimo è fissato a 750 kg e non vi sono vincoli inerenti al consumo carburante.Toyota TS010 classe "Sport 3,5 L"La nuova formula limitava le prestazioni dei prototipi prima maniera costruiti in base alle regole originali (come la 962 usata da molti privati) ed avvantaggiava le squadre ufficiali, le quali schieravano nuovi prototipi equipaggiati con motori atmosferici di 3,5 litri, in tutto e per tutto simili ai propulsori montati sulle Formula Uno contemporanee, ampliando il divario con i team privati e soprattutto i costi della categoria crebbero a dismisura. Grazie a questo regolamento tecnico vengono concepiti i più prestanti prototipi di Gruppo C, nonostante disponessero di potenze nettamente inferiori alle precedenti vetture degli ottanta, il minor peso e soprattutto nuove e più spinte soluzioni aerodinamiche, consentivano tempi sul giro più veloci.Se Mercedes, Jaguar, Mazda e Peugeot come pure Lola, Nissan e Toyota sono della partita, questo campionato mondiale sport perde sempre più interesse presso il pubblico poiché la nozione di durata è completamente scomparsa, in quanto la lunghezza delle gare è stata ridotta a soli 480 km.DeclinoIn breve, si arriva al declino del Gruppo C, con Ford, Mercedes e Peugeot costrette a scegliere se investire ingenti capitali per una macchina completa o indirizzarsi direttamente verso la F1, esclusivamente come fornitori di motori. La carenza del parco vetture in vista della stagione 1993, indurrà la FIA alla soppressione del Campionato Mondiale Sportprototipi; tuttavia, poiché la 24 Ore di Le Mans era diventata una corsa extra campionato l'anno precedente, l'Automobile Club de l'Ouest permise ancora alle automobili del Gruppo C di competere (anche se con limitazioni). Con grande disappunto degli spettatori e di tutti gli appassionati della categoria, veniva a mancare una delle formule più avvincenti e suggestive di sempre.La 24 Ore di Le Mans 1994 fu l'ultima edizione in cui le macchine del Gruppo C parteciparono, fra le quali una mascherata da automobile stradale di tipo Gran Turismo che venne inserita nella categoria GT1 grazie a una falla nel regolamento, si trattava della Dauer 962 Le Mans, la quale aggiudicandosi la corsa fece sfumare l'ultima vittoria di una Gruppo C a tutti gli effetti dato che problemi alla trasmissione rallentarono la Toyota 94CV.Successivamente venne a costituirsi una nuova categoria di sportprototipi, utilizzando telai di vetture Gruppo C modificate, privandole del tetto, furono convertite in versione spyder, barchetta e continuarono a competere per alcuni anni; da notare fra queste la Porsche WSC-95 che ha vinto le edizioni 1996 e 1997 della 24 Ore di Le Mans, utilizzando la monoscocca della Jaguar XJR-14 e la meccanica della Porsche 962 (motore, trasmissione, ecc.).In seguito, i prototipi quasi scomparvero dalle competizioni endurance in Europa, venendo poi rivalutati grazie allo sforzo dell'ACO, la quale istitui i nuovi Le Mans Prototype (LMP) e creando i campionati AMLS e LMS riportando la classe prototipi al vertice in questo tipo di competizioni.Recentemente, l'interesse per i "mostri" del Gruppo C è rifiorito tramite l'organizzazione di corse storiche riservate a queste auto che sono ancora l'emblema delle gare di durata e delle altissime velocità nella mente di molti appassionati.Vetture del Gruppo CEcco alcuni dei più importanti prototipi della categoria:Collegamenti esterniVoci correlateClassi di vetture da competizioneGroup C |
643,412 | http://it.wikipedia.org/wiki/Gaio_Plinio_Secondo | Gaio Plinio Secondo.Era proprio del suo stile descrivere le cose in diretta, dal vivo, ed egli è per noi un vero cronista dell'epoca. Morì infatti tra le esalazioni sulfuree dell'eruzione vulcanica del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei, mentre cercava di osservare il fenomeno vulcanico più da vicino. In suo onore viene usato il termine di "eruzione pliniana" per definire una forte eruzione esplosiva, simile appunto a quella del Vesuvio in cui perse la vita.La "Naturalis Historia", che conta 37 volumi, è il solo lavoro di Plinio il Vecchio che si sia conservato. Quest'opera è stata il testo di riferimento in materia di conoscenze scientifiche e tecniche per tutto il Rinascimento e anche oltre. Plinio vi ha infatti registrato tutto il sapere della sua epoca su argomenti molto diversi, quali le scienze naturali, l'astronomia, l'antropologia, la psicologia o la metallurgia.BiografiaPlinio il Vecchio nacque sotto il consolato di Gaio Asinio Pollione e di Gaio Antistio Vetere fra il 23 e 24 d.C.. Discusso è il luogo della sua nascita: Verona per alcuni, Como (Novo comum) per altri. A sostegno della tesi veronese ci sono dei manoscritti in cui è possibile leggere "Plinius Veronensis" e il fatto che Plinio stesso, nella sua prefazione, citi Gaio Valerio Catullo come proprio "conterraneus" (e Catullo era di Verona). Ad avvalorare l'idea di Como come luogo di nascita, si osserva invece che Eusebio di Cesarea, nella sua cronaca, unisce in nome di Plinio con l'epiteto di "Novo comensis". Eusebio e gli autori successivi hanno però a lungo confuso Plinio, l'autore di Naturalis Historia, e Plinio il giovane, suo nipote, l'autore delle lettere e del Panegirico di Traiano. L'argomentazione più considerevole a favore di Como sono le iscrizioni presenti in questa città, nelle quali il nome di Plinio ritorna spesso: non sono evidentemente relative al nostro Plinio, ma almeno mostrano che a Como questo nome era comune.Plinio il Vecchio riveste cariche quali Ufficiale di cavalleria ("eques") in Germania, grazie a sua madre, compagna di Gaio Cecilio di Novum Comum, senatore e procuratore in Gallia e Spagna. Prima del 35 suo padre lo portò a Roma, dove affidò la sua istruzione ad uno dei suoi amici, il poeta e generale Publio Pomponio Secondo. Plinio vi acquisì il gusto di apprendere. Due secoli dopo la morte dei Gracchi, il giovane ammirò alcuni dei loro manoscritti conservati nella biblioteca del suo tutore e dedicò loro più tardi una biografia.Plinio cita i grammatici e retori Quinto Remmio Palemone ed Arellio Fusco nella sua "Naturalis historia" (XIV, 4; XXXIII, 152) e fu certamente loro seguace. A Roma studiò botanica: l'arte topiaria di Antonio Castore e vede le vecchie piante di loto che un tempo erano appartenute a Crasso.Poté anche contemplare la vasta struttura costruita da Caligola (XXXVI, 3) ed assistette probabilmente al trionfo di Claudio sulla Gran Bretagna nel 44 (III, 119). Sotto l'influenza di Lucio Anneo Seneca, diventa uno studente appassionato di filosofia e di retorica ed inizia ad esercitare la funzione d'avvocato.Plinio ricoprì cariche civili sotto Vespasiano e Tito. Comandante della flotta tirrenica di stanza a Miseno, morì durante l'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei, Ercolano e Stabia.Plinio il Giovane, suo nipote, ce lo rappresenta come un uomo dedito allo studio ed alla lettura, intento ad osservare i fenomeni naturali ed a prendere continuamente appunti, dedicando poco tempo al sonno ed alle distrazioni.Il racconto della sua morte, contenuto in una lettera del nipote Plinio il Giovane, ha contribuito all'immagine di Plinio come "protomartire della scienza sperimentale" (definizione di Italo Calvino), anche se, sempre secondo il resoconto del nipote, si espose al pericolo anche per recare soccorso ad alcuni cittadini in fuga dall'eruzione.Carriera militarePrestò servizio in Germania nel 47 agli ordini di Gneo Domizio Corbulone, partecipando alla sottomissione dei Cauci ed alla costruzione del canale tra il Reno e la Mosa. Da giovane comandante di un corpo di cavalleria ("praefectus alae"), redasse nel corso degli stazionamenti invernali all'estero una prova sull'arte del lancio del giavellotto a cavallo ("de iaculatione equestri"). In Gallia ed in Spagna annotò il significato di un certo numero di parole celtiche. Notò le località associate alle campagne militari di Germanico; sui luoghi delle vittorie di Druso, sognò che il vincitore lo pregava di trasmettere alla posterità le sue imprese (Plin. Ep., III, 5,4).Accompagnò probabilmente Pomponio, amico di suo padre, in spedizione contro i Catti nel 50.RicercheSotto Nerone, vive soprattutto a Roma. Cita la carta d'Armenia e gli accessi del mar Caspio che fu ceduto a Roma dal personale di Corbulo in 59 (VI, 40). Assiste anche alla costruzione della Domus Aurea di Nerone dopo il grande incendio del 64 (XXXVI, 111). Nel frattempo, completa i venti libri della sua "Storia delle guerre germaniche", solo lavoro di riferimento citato nei primi sei libri degli annali di Tacito (I, 69). Questo lavoro è probabilmente una delle principali fonti di informazioni sul germanico. All'inizio del V secolo, Simmaco ebbe una piccola speranza di trovarne una copia (Epp., XIV, 8). Plinio dedica molto tempo ad argomenti relativamente più sicuri, come la grammatica e la retorica.Al servizio di RomaSotto il regno del suo amico Vespasiano, torna al servizio di Roma come procuratore nella Gallia narbonense (70) e nella Spagna romana (73). Visita anche Gallia Belgica (74). Durante il suo soggiorno in Spagna, si dedica all'agricoltura e alle miniere del paese, oltre a visitare l'Africa (VII, 37). Al suo ritorno in Italia, accetta un incarico di Vespasiano, che lo consulta alle albe prima di partecipare alle sue occupazioni ufficiali. Alla fine del suo mandato, dedica la maggior parte del suo tempo ai suoi studi (Pun. Epp., III, 5,9).Completa una storia del suo tempo in 31 libri, che tratta del regno di Nerone fino a quello di Vespasiano (N.H., Praef. 20). Quest'opera è citata da Tacito (Ann., XIII, 20; XV, 53; Hist. III, 29), ed influenza Gaio Svetonio Tranquillo e Plutarco. Porta a termine il suo grande lavoro: la "Naturalis historia", un'enciclopedia nella quale Plinio raccoglie una grande parte della conoscenza della sua epoca, lavoro progettato sotto la direzione di Nerone. Le informazioni che raccoglie non riempiono meno di 160 volumi nell'anno 73, quando Larcio Licino, il legato pretore di Spagna Tarraconense prova invano a comperarli con una somma notevole. Dedica una sua opera a Tito Flavio nel 77.In occasione dell'eruzione del Vesuvio del 79 che seppellisce Pompei ed Ercolano si trova a Miseno. Volendo osservare il fenomeno il più vicino possibile e volendo aiutare a alcuni suoi amici in difficoltà sulle spiagge della baia di Napoli, parte con le sue galee, che attraversano la baia fino a Stabiae (oggi Castellammare di Stabia) dove muore, probabilmente soffocato, a 56 anni. l'eruzione è stata descritta dal suo nipote Plinio il giovane il cui nome è stato preso in considerazione nella vecchia vulcanologia: "eruzione pliniana". Il resoconto delle sue ultime ore è riferito in una lettera interessante che Plinio il giovane indirizza, 27 anni dopo l'accaduto, a Tacito (Epp., VI, 16). Invia anche, ad un altro corrispondente, una relazione sugli scritti ed il modo di vita di suo zio (III, 5):Era occupato su i suoi manoscritti per venti ore su ventiquattro, non risparmiandosi neppure nel tempo più caldo. Talora lo si trovava impegnato all'una del mattino a leggere e scrivere a lume di candela. Dopo aver fatto visita a corte tornava a lavorare sino a mezzogiorno quando interrompeva per una breve pausa per un pranzo molto leggero al cui termine si riposava prendendo il sole mentre un segretario gli faceva ad alta voce l'ultima lettura della giornata. Dopo un bagno freddo, seguito da un breve riposo e da una merenda ricominciava a lavorare, quasi che fosse all'inizio del giorno, sino all'ora della cena.Il solo frutto del suo instancabile lavoro che persiste al giorno d'oggi è la sua Naturalis Historia che fu utilizzata come riferimento durante numerosi secoli da innumerevoli allievi.OpereL'elenco delle opere di Plinio ci è fornito dal suo stesso nipote:La "Naturalis historia"La "Naturalis historia" fu pubblicata nell'anno 77; già nel titolo l'opera si presenta come ricerca a carattere enciclopedico sui fenomeni naturali: il termine "historia" conserva il suo significato greco di "indagine", e va notato che la formula ha dato la denominazione alle scienze biologiche, cioè alla "storia naturale" nel senso moderno della locuzione.Il primo libro fu completato dal nipote Plinio il Giovane dopo la morte dello zio, contiene la dedica a Tito, il sommario dei libri successivi ed un elenco delle fonti per ciascun libro. Partendo dal lavoro di Lucrezio, l'autore vuole far conoscere all'uomo i vari aspetti della natura, perché possa elevarsi dalla sua condizione animale. L'informazione tratta svariati temi:L'ultima parte, trattando della lavorazione dei metalli e delle pietre, contiene anche una sorta di storia dell'arte dell'antichità.In sostanza si tratta di un'opera che risente della fretta di chi legge e registra tutto quanto va apprendendo; dello sforzo di mettere ordine nell'immensa materia. Sebbene non si possa chiedere all'autore originalità ed esattezza scientifica, si deve riconoscere l'altissimo valore antiquario e documentario dell'opera, e l'enciclopedismo pratico dell'autore, spesso soffermatosi in credenze superstiziose e gusto del fantastico.FilosofiaCome molta gente colta all'inizio dell'impero romano, Plinio segue lo stoicismo. È anche influenzato dall'epicureismo, dall'accademismo e dalla reviviscente scuola pitagorica. Ma la sua visione della natura e degli dèi resta principalmente stoica. Secondo lui, c'è la debolezza dell'umanità che chiude la divinità sotto forme umane falsate dai difetti e dai vizi (II, 148). La divinità è reale: è il cuore del mondo eterno, che dispensa la sua beneficenza sulla Terra, sul sole e le stelle (II, 12 sqq., 154 sqq.).l'esistenza della divina provvidenza è dubbia (II, 19) ma la credenza nella sua esistenza ed alla punizione dei reati è salubre (II, 26); la virtù apparteneva alle divinità, cioè a quelli che somigliavano ad un dio facendo il bene per l'umanità (II, 18, "deus est mortali juvare mortalem, et haec ad aeternam gloriam via"). È opera maligna informarsi sul futuro e forzare la natura ricorrendo alle arti della magia (II, 114; XXX, 3) ma l'importanza dei prodigi e dei presagi non è trascurata (II, 92,199,232). La visione che Plinio ha della vita è oscura: vede la razza umana immersa nella rovina e nella miseria (II, 24; VII, 130).Contro il lusso e la corruzione morale, si consegna a declamazioni così frequenti (come quelle di Seneca) che finiscono per stancare il lettore. La sua retorica fiorisce praticamente contro invenzioni utili (come l'arte della navigazione) in l'attesa del buon senso e del gusto (XIX, 6). Con lo spirito d'orgoglio nazionale del Romano, forma l'ammirazione delle virtù che hanno condotto la repubblica alla sua dimensione (XVI, 14; XXVII, 3; XXXVII, 201).Egli non dimentica i fatti storici sfavorevoli a Roma (XXXIV, 139) e, anche se onora i membri eminenti delle case romane distinte, è libero dalla parzialità eccessiva di Tito Livio per l'aristocrazia. Le classi agricole ed i vecchi signori della classe equestre (Cincinnato, Curio Dentato, Serrano e Catone il Vecchio) sono per lui i pilastri dello Stato romano e si deplora amaramente del declino dell'agricoltura in Italia (XVIII, 21 et 35, "latifundia perdidere Italiam"). Inoltre, preferisce seguire gli autori pre-augustiani; tuttavia vede il potere imperiale come indispensabile al governo dello Stato e saluta il salutaris exortus di Vespasiano (XXXIII, 51).Letteratura e scienzeAlla fine dei suoi lunghi lavori letterari, il solo Romano ad avere scelto come tema la totalità del mondo della natura, implora la benedizione della madre universale su tutto il suo lavoro. In letteratura, attribuisce il più alto posto ad Omero ed a Cicerone (XVII, 37 sqq.) quindi in secondo luogo Virgilio. È stato influenzato dalle ricerche del re Giuba II di Numidia che chiamava "mio padrone".Dedica un interesse profondo alla natura ed alle scienze naturali. Nonostante la poca stima che uno porta per questo genere di studio, egli si sforza sempre di essere al servizio dei suoi concittadini (XXII, 15). La portata della sua opera è vasta e completa, un'enciclopedia di tutte le conoscenze. A questo scopo, studia tutto ciò che fa autorità in ciascuno di quest'argomenti e non si astiene a citare estratti.I suoi "indices auctorum" sono, in alcuni casi, le autorità che lui stesso ha consultato (benché ciò non sia esauriente) e a volte questi nomi rappresentano gli autori principali sull'argomento, che sono conosciuti soltanto di seconda mano. Riconosce sinceramente i suoi obblighi a tutti i suoi predecessori in una frase che merita d'essere proverbiale (Pref. 21, "plenum ingenni pudoris fateri per quos profeceris"). Ma c'è la sua curiosità scientifica per i fenomeni dell'eruzione del Vesuvio che porta la sua instancabile vita di studio alla fine prematura. Ogni testimonianza dei suoi difetti d'omissione è disarmata dal candore della sua confessione nella sua prefazione: "nec dubitamus multa esse quae ed i nostri praeterierint; homines enim sumus ed occupati officiis". Il suo stile denuncia un'influenza di Seneca.Mira meno alla chiarezza che all'epigramma. È pieno d'antitesi, di questioni, d'esclamazioni, di tropi, di metafore, e d'altri manierismi dell'età del denaro della letteratura latina (primi due secoli). La forma ritmica ed artistica della frase è sacrificata da una passione per l'enfasi che delizia con il riporto dell'argomentazione verso la fine. La struttura della frase è molto spesso irregolare. Si nota anche un utilizzo eccessivo dell'ablativo assoluto, spesso messo in apposizione per esprimere l'opinione dell'autore su un enunciato che precede immediatamente. Ad esempio: XXXV, 80," dixit... uno se praestare, quod manum de tabula sciret tollere, memorabili praecepto nocere saepe nimiam diligentiam".Le sue fonti sono i trattati persi sulla scultura in bronzo e sulla pittura dello scultore Senocrate d'Atene (III secolo a.C.). All'entrata principale della cattedrale di Como è possibile vedere statue di Plinio il Vecchio e suo nipote Plinio il giovane in posizione seduta, e indossanti abiti degli eruditi del XVI secolo. Gli aneddoti di Plinio il Vecchio per quanto riguarda gli artisti greci hanno ispirato Giorgio Vasari sui temi degli affreschi che decorano ancora oggi le pareti della sua vecchia casa ad Arezzo.GastronomiaPlinio è una miniera inesauribile di informazioni sui prodotti alimentari e sui costumi Romani. Dopo Columella Plinio è, tra tutti gli autori latini, quello al quale dobbiamo maggiori informazioni sulle varie specie di viti e di vini conosciuti.Il libro XIV della Naturalis Historia è dedicata a questo tema; conta 22 capitoli che trattano dell'argomento nei suoi minimi dettagli, dalle varie specie di viti, la natura del suolo, il ruolo che gioca il clima, il vino in generale, i vari vini d'Italia e d'oltremare conosciuti dai tempi più arretrati, all'enumerazione dei più famosi consumatori della Grecia e di Roma. Fornisce anche informazioni preziose sulle piante odorose, gli alberi da frutto, il grano, l'agricoltura, il giardinaggio, le piante medicinali, le carni, pesci, selvaggina, l'apicoltura, la panetteria e le verdure.l'ornitologiaIl libro X è dedicato agli uccelli e si apre con informazioni sullo struzzo. Plinio lo considera come il punto di passaggio dagli uccelli ai mammiferi. Inserisce numerose specie e si sofferma particolarmente sulle aquile e altri rapaci come gli sparvieri.La fisiologiaPlinio il Vecchio fu uno studioso interdisciplinare e si occupò anche di fisiologia e di ricerche sui problemi di natura sessuale; infatti consigliò "l'uso di pene di lerch intriso di olio o di quello di iena trattato con il miele", per rafforzare la sessualità.Storia dell'operaVerso la metà del III secolo, un riassunto delle parti geografiche delle opere di Plinio è realizzata da Solino ed all'inizio del IV secolo, i passaggi medici sono riuniti nella "Medicina Plinii". All'inizio del VIII secolo, Beda il Venerabile possiede un manoscritto di tutte le opere. Nel IX secolo, Alcuino invia a Carlo Magno una copia dei primi libri (Epp. 103, Jaffé) e Dicuilo riunisce estratti delle pagine di Plinio per la sua Mensura orbis terrae (C, 825). I lavori di Plinio acquisiscono grande stima nel Medioevo. Il numero di manoscritti restanti è d'circa 200, ma il più interessante e tra i più vecchi è quello di Bamberg, contenente soltanto i libri dal XXXII al XXXVII. Roberto di Cricklade, superiore del St Frideswide a Oxford, indirizza al re Enrico II un "Defloratio", contenente nove volumi di selezioni prese da uno dei manoscritti di questa. Fra i manoscritti più vecchi, il "codex Vesontinus", precedentemente conservato a Besançon (XI secolo), è oggi sparso in tre città: a Roma, a Parigi, e l'ultimo a Leida (dove esiste anche una trascrizione del manoscritto totale).NoteAltri progettiCollegamenti esterniPersonalità legate ai Campi FlegreiPersonalità legate a ComoPersonalità legate a Castellammare di StabiaPliny the Elder |
2,103,766 | http://it.wikipedia.org/wiki/Mais_%28album%29 | Mais (album)."'Mais"' è un album (il primo registrato in studio) della cantante brasiliana Marisa Monte, pubblicato nel 1991 dalla Odeon EMI.Il discoLa storiaDopo "Marisa Monte" fu necessario aspettare due anni per la pubblicazione del primo album in studio della cantante di Rio de Janeiro."Mais" fu registrato tra Rio e New York e fu prodotto da Arto Lindsay. Fu pensato come una grande produzione anche per soddisfare l'attesa del pubblico e della critica di poter finalmente ascoltare un lavoro in studio di Marisa.Marisa e Lindsay riunirono una formazione di musicisti e di session man di grande livello ed esperienza. Tra questi il tastierista Bernie Worrell, il chitarrista Marc Ribot e il sassofonista John Zorn. Alle percussioni grandi nomi della musica brasiliana come Marçal, Cyro Baptista e Naná Vasconcelos. Altro brasiliano d'eccezione in chitarrista Robertinho de Recife. Ospiti il cantante Ed Motta e il batteria Gigante Brazil e le "pastoras" della Velha Guarda da Portela, il gruppo dei veterani della scuola di samba della cantante. Altro grande nome della musica internazionale presente fu il giapponese Ryuichi Sakamoto.Il risultato fu un disco di grande atmosfera, elegante e "cool", che coniuga atmosfere pop sofisticate a ritmi funk e soul, pur senza dimenticare il Brasile e il samba. Alcune cover di vecchi pezzi brasiliani, ma anche canzoni nuove, scritte per l'occasione e pensate su misura per la voce e lo stile di Marisa.Un lavoro che dimostra la vocazione globale di Marisa Monte come artista, ma anche l'inizio di una esplorazione approfondita nella cultura musicale del suo paese alla riscoperta dei classici "verde-rosa-amarelho".Il disco segnò l'inizio della collaborazione tra Marisa Monte, Nando Reis e Arnaldo Antunes, di cui la cantante brasiliana aveva già interpretato una canzone nel suo disco di esordio. Tra Marisa e i due ex-Titãs, ma soprattutto con Antunes, la collaborazione continuò anche nei dischi successivi. "Mais" segnò anche l'inizio dell'attività di Marisa come compositrice delle sue canzoni. Col tempo Marisa Monte, da coinvolgente interprete, si trasformerà in sensibile e sofisticata cantautrice.La musicaL'album inizia con la "hit" "Beija eu", una sofisticata e leggera ballata in tempo dispari scritta da Marisa con Lindsay e il futuro "parceiro" Arnaldo Antunes, che diventerà uno dei classici del suo repertorio. Sempre di Antunes sono "Volte para o seu lar", un bel pezzo funk di sapore "afro", e "Eu não sou da sua rua", una dolce canzone che già rimanda ai Tribalistas.In "Ainda lembro" Marisa duetta con l'autore Ed Motta in un brano soul che diventerà un altro successo del disco. "De noite na cama" è un omaggio in chiave vagamente reggae e funky a Caetano Veloso e al tropicalismo. Le ultime canzoni del disco sono scritte da Marisa e da Nando Reis (da soli o insieme) e sembrano fatte apposta per sottolineare la duttilità vocale della cantante.La parte centrale del disco è decisamente brasiliana. "Rosa" è un vecchio pezzo scritto dal grande Pixinguinha interpretato da Marisa con un bellissimo accompagnamento di Ryuichi Sakamoto al pianoforte e di Marçal alle percussioni. "Borboleta" ("farfalla") è una canzone/filastrocca natalizia della tradizione del Nord-Est brasiliano. "Ensaboa" è un omaggio in chiave reggae a Cartola, uno dei grandi del samba, nel quale Marisa è accompagnata dal percussionista Gigante Brazil e dal coro della Velha Guarda da Portela di cui Marisa Monte produrrà un disco alla fine degli anni novanta e un film/documentario nel 2008.TracceFormazioneNoteVoci correlateCollegamenti esterni |
1,184,981 | http://it.wikipedia.org/wiki/Tropaeolaceae | Tropaeolaceae.Le Tropaeolaceae'" sono una piccola famiglia di piante alla classe delle Rosopsida. Si tratte di piante originarie dell'America centrale e dell'America meridionale, dove prediligono in genere il clima montano. Come piante ornamentali, alcune specie sono conosciute anche nel vecchio mondo.Viene tradizionalmente attribuita all'ordine Geraniales (Brassicales secondo la classificazione APG II).DescrizioneSi tratta di piante erbacee a portamento scadente il cui fusto cresce normalmente in posizione strisciante: intorno ad esso, le foglie sono disposte in maniera alterna. Sono foglie peltate, dunque il picciolo è attaccato al centro della loro superficieIl calice del fiore è composto da cinque sepali, dei quali uno è caratterizzato da un allugamento a sperone. Similmente, anche la corolla è composta da cinque petali, tra i quali i due superiori sono in genere più piccoli dei tre inferiori. Ogni fiore è dotato di tre stami e ovario supero, composto da tre carpelli.GeneriLa famiglia è suddivisa in pochissimi generi: si tratta innanzitutto di "Tropaeolum" (ca. 90 specie) e "Magellana" (questo genere ha soltanto una specie, che vive in Patagonia e che è stata dedicata al famoso esploratore). Esisterebbe anche un terzo genere, "Tropaeastrum"Alcune specieLe specie più conosciute sono senza dubbio "Tropaeolum majus" (L., 1753), il comune nasturzio, e "Tropaeolum tuberosum" (Ruíz e Pavón, 1802).Altri progettiTropaeolaceae| |
7,121,588 | http://italy.indymedia.org/news/2005/06/813529.php | Warning: mysql_connect() [function.mysql-connect]: Access denied for user 'imc_italy'@'localhost' (using password: YES) in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 28Warning: mysql_select_db(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 29Warning: mysql_query(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 40Warning: mysql_errno(): supplied argument is not a valid MySQL-Link resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 115Warning: mysql_fetch_array(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /imc/sf-active/shared/classes/db_class.inc on line 50L’attacco alla previdenza pubblica in ItaliaÈ da oltre dieci anni che il sistema previdenziale pubblico italiano, frutto della straordinaria stagione di lotte degli anni ’60 e ‘70, è posto sotto attacco da tutti i governi che si sono succeduti alla guida del paese, a prescindere dal loro colore politico. La riforma Amato prima (D.lgs. 503/1992) e quella Dini poi (L. 335/1995) hanno già ampiamente intaccato in più punti quel sistema attraverso lo sgancio delle pensioni dalla dinamica salariale, l’innalzamento dell’età pensionabile, la cancellazione di fatto delle pensioni di anzianità, l’aggancio della pensione all’andamento del P.I.L. e all’attesa di vita dei lavoratori (criterio tipico delle polizze vita private), la previsione di forme pensionistiche integrative (fondi pensione). Il governo Berlusconi dal canto suo si appresta ad assestare un’ulteriore mazzata al sistema con la legge 243/2004, che prevede la liberalizzazione dell’età pensionabile, varie forme di decontribuzione, ulteriore ampio spazio alla previdenza integrativa, la brusca interruzione dal 2008 del sistema delle “finestre” (stabilito dalla legge Dini) per accedere alla pensione di anzianità: da quell’anno saranno necessari, con 35 anni di contributi, non meno di 60 anni per andare in pensione, con grave lesione delle aspettative maturate in questi anni da tanti lavoratori.Le bugie che ci raccontanoSi è detto e si continua a ripetere che queste misure sono imposte dal deficit degli enti previdenziali, dal fatto che con l’allungamento della vita media oggi ci sono più pensionati che lavoratori attivi, dalla conseguente impossibilità a garantire sufficienti livelli di reddito ai futuri pensionati. Tutto ciò ha il ben noto acre sapore della profezia che si autoadempie, ovvero della beffa.Intanto non è vero che i conti degli enti previdenziali siano in rosso (nel 2001 l'INPS presentava un avanzo economico netto di 2.645 miliardi di lire; l'INPDAP nel 2003 ha realizzato un avanzo di copertura di 5,24 miliardi di euro), ma certo lo saranno presto se si proseguirà sulla strada della decontribuzione e della svendita del patrimonio immobiliare degli enti, che si troveranno nella situazione paradossale di dover pagare salati affitti ai nuovi proprietari degli edifici che già li ospitano!Non è poi accettabile il discorso dello squilibrio tra lavoratori attivi e pensionati, che renderebbe insostenibili i costi delle pensioni future. Gli enormi aumenti della produttività del lavoro ottenuti attraverso le ristrutturazioni produttive e l’impiego massiccio di tecnologia fanno sì che il più esiguo contingente dei lavoratori attivi oggi produca molta più ricchezza rispetto al passato. Occorre piuttosto chiedersi che fine fa questa ricchezza! Perché si finge che non esista mentre si racconta ai lavoratori la favola della scarsità di risorse?Contemporaneamente, nessuno dei veri mali storici del sistema pensionistico italiano viene invece affrontato: la separazione tra previdenza e assistenza, fonte negli anni di sprechi e favoritismi a beneficio di questa o quella categoria professionale “amica”, non è mai stata pienamente realizzata, mentre si continua a non fare nulla per combattere il gravissimo e scandaloso problema dell’evasione contributiva (gli ispettorati del lavoro hanno registrato quest’anno irregolarità nel 75% delle aziende ispezionate).La vera posta in gioco: largo ai privati e al capitale finanziario globaleQual è allora verosimilmente il disegno complessivo che sta dietro questo stillicidio di controriforme? Lo smantellamento di uno degli ultimi pilastri del sistema di welfare pubblico italiano, allo scopo di creare nuovi spazi ai privati (banche, compagnie assicurative, società finanziarie) che notoriamente operano in base alla logica del profitto e non dell’interesse pubblico. L’intento è quindi quello, secondo i dettami della più bieca ideologia neoliberista, di ridurre ulteriormente il ruolo dello stato nell’economia, di picconare tutto ciò che è pubblico, di privatizzare lo stato sociale. In paesi come gli Stati Uniti, dove il privato occupa storicamente un posto centrale nel sistema di welfare, lo strumento dei fondi pensione è servito negli anni a drenare cospicue risorse monetarie dalle tasche dei lavoratori per metterli nelle mani di compagnie assicurative e società finanziarie. I soldi dei lavoratori sono così serviti per costituire masse ingenti di capitale da far fruttare gettandoli nella roulette russa del mercato della finanza globale. Quei soldi sono quindi serviti e servono tuttora a realizzare ogni tipo di “investimento”, poco importa se effettivo o meramente speculativo, se buono o cattivo per le popolazioni e i territori coinvolti, se destinato a creare sviluppo o azioni di rapina. La casistica è virtualmente infinita: fabbriche “fluttuanti” che non mettono radici nei territori ma ne sfruttano le risorse (umane e naturali) fino all’osso per poi “volare” altrove; grandi opere dannose all’ambiente e alle popolazioni quali la diga sul fiume Yang-Tze in Cina, che costringerà all’esodo forzato milioni di residenti, o lo stesso sciagurato progetto del ponte sullo Stretto di Messina; per finire con le guerre di tutti i generi (“etniche”, “preventive”, “umanitarie”...).I fondi pensione e la “torta” delle liquidazioniQuello dei fondi pensione è un sistema operante da lungo tempo in diversi paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Olanda). In Italia esso è stato introdotto solo nel 1993. In sintesi, esso funziona così: il lavoratore che aderisce al fondo pensione versa un contributo periodico all’ente che lo gestisce, che si impegna a investirlo al meglio per far lievitare il capitale complessivo accumulato. Al momento di andare in pensione il lavoratore riceverà l’intero capitale versato o una rendita vitalizia. I fondi possono essere “aperti” (nel senso che vi può aderire chiunque, rivolgendosi a banche o compagnie di assicurazione) o “chiusi” (in questo caso vi accedono solo i lavoratori di una determinata azienda o territorio e si tratta di fondi istituiti tramite accordi collettivi).In Italia esistono oggi 42 fondi privati, mentre si sta lanciando proprio in questi giorni il fondo Espero per il settore della scuola. I fondi si finanziano mediante trattenute in busta paga e soprattutto attraverso la cessione di quote o dell’intero ammontare del TFR (Trattamento di Fine Rapporto), ovvero la liquidazione.È proprio sulla possibilità di utilizzare il TFR dei lavoratori per finanziare i fondi pensione che si sta giocando oggi in Italia una pericolosissima partita, nella quale i lavoratori hanno tutto da perdere. Vediamo perché:ß Il TFR si rivaluta oggi dello 0,75% del tasso d’inflazione dell’anno di riferimento più un 1,5% fisso (esempio: con un’inflazione al 3%, il TFR si rivaluta del 2,25% – 0,75 x 3 – più l’1,5% fisso, per una rivalutazione annua pari al 3,75%). Nessun fondo pensione, i cui rendimenti sono legati agli alti e bassi del mercato e in più soggetti alle spese di gestione del fondo stesso, sarà mai in grado di garantire un rendimento superiore a quello del TFR.ß Per la stessa ragione, nessuno è allo stato in grado di garantire che al momento di andare in pensione la somma che il lavoratore riceverà sarà congrua rispetto ai versamenti effettuati.ß Se l’azienda poi va in crisi (circostanza oggi frequentissima) il lavoratore può dire addio al proprio gruzzoletto: le aziende che falliscono non sono infatti più in grado di restituire quanto versato dal lavoratore, e dovrà ancora una volta pensarci “papà stato” (come nella recentissima vicenda della statunitense United Airlines, che è riuscita a far fallire ben quattro fondi pensione, costringendo lo stato a pagare le pensioni a circa 130 mila dipendenti, peraltro con tagli fino al 50% – da Il Sole 24 ore, 12 maggio 2005).ß Infine, l’istituzione dei fondi pensione crea formidabili meccanismi di divisione e desolidarizzazione tra lavoratori, a tutto svantaggio di quelli che optano per il fondo pensione: di fronte alla necessità di licenziare, l’azienda licenzierà gli aderenti al fondo più facilmente degli altri, ai quali dovrebbe versare la liquidazione.Lo scippo del TFRMalgrado l’assenza di informazioni adeguate, in presenza anzi di una martellante campagna pubblicitaria che insiste solo sui presunti vantaggi dei fondi e tace invece sui vistosi svantaggi di cui si è detto, i lavoratori italiani dimostrano di essere meno ingenui di quanto lor signori li vorrebbero fare, e i fondi pensione, con pochissime eccezioni, stentano a decollare. In un clima di incertezza economica e lavorativa a tutto campo, col sistema pensionistico continuamente strapazzato all’insegna di sempre minori garanzie per il futuro, i lavoratori italiani si tengono stretto il proprio TFR e non aderiscono se non in piccoli numeri ai fondi pensione, che per decollare hanno invece bisogno di adesioni massicce.Ecco quindi che lo stato, di concerto con le associazioni datoriali e con le maggiori organizzazioni sindacali, ha pensato bene di ricorrere a un’ennesima truffa per costringere i lavoratori ad aderire ai fondi pensione mediante la cessione del TFR: il meccanismo truffaldino del silenzio-assenso. Appena il governo varerà i decreti attuativi di sua competenza, a partire dall’1 gennaio 2006 il lavoratore avrà sei mesi di tempo per dichiarare la non volontà di cedere il proprio TFR al fondo pensione. In caso contrario varrà il principio del “chi tace acconsente”, e il TFR finirà nel fondo pensione anche contro la volontà dell’ignaro lavoratore. Si tratta di un meccanismo particolarmente odioso perché gioca sfacciatamente da un lato sulla disinformazione , dall’altro su una “campagna di comunicazione istituzionale” tutta a favore dei fondi già annunciata dal ministro del Welfare Maroni. Un’anticipazione di cosa potrà verosimilmente essere questa sorta di “pubblicità progresso” per gonzi è già in atto nel caso del fondo Espero della scuola. In questo caso si è giunti addirittura a inserire la pubblicità del fondo in calce alle buste-paga degli insegnanti e si è provveduto, tramite circolari ministeriali, a chiedere che il personale amministrativo delle scuole si adoperi in campagne promozionali del tutto simili a quelle che fanno i promoter delle società finanziarie private.Una sinistra alleanza neocorporativaLe responsabilità di questo disegno non stanno però solo in capo ai governi ma coinvolgono a pari titolo le associazioni datoriali (Confindustria in testa ma anche Confcommercio, Confartigianato, Confapi) e i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e svariate altre sigle), tutti insieme appassionatamente in vista soprattutto della gestione congiunta dei fondi chiusi, una torta di svariati miliardi di euro. Assistiamo quindi a un’indecorosa ammucchiata di stampo neocorporativo che rischia di ridurre il già martoriato welfare italiano al far west ultraliberista che caratterizza il modello statunitense.Particolarmente grave appare a riguardo la posizione delle grandi organizzazioni sindacali. Incuranti del fatto che il sistema che si vuole introdurre sarebbe iniquo e comunque inefficace a garantire pensioni dignitose, esse sembrano muoversi solo in base a ragionamenti “di bottega”, senza farsi troppi scrupoli per il modo ingannevole con cui l'operazione fondi pensione viene sottoposta ai lavoratori (a riguardo, giova ricordare come la Cisl fosse addirittura favorevole al prelievo forzoso del TFR, senza lasciare alcuna possibilità di scelta al lavoratore).Difendiamo le liquidazioni e rilanciamo la battaglia sulle pensioniDi fronte a questo scenario, si rende urgente la costruzione di una campagna di controinformazione per far conoscere ai lavoratori come stanno realmente le cose, la messa in campo di azioni concrete a difesa delle liquidazioni dallo scippo perpetrato attraverso la truffa del silenzio-assenso, la costruzione di una battaglia più generale per il rilancio del sistema previdenziale pubblico.Occorrerà innanzitutto attrezzarsi per diffondere in ogni posto di lavoro del settore privato e della scuola (ma, in prospettiva, anche nelle altre realtà del pubblico impiego) le giuste informazioni sulla truffa dei fondi pensione, nonché una campagna di rottura di massa del meccanismo del silenzio-assenso attraverso la diffusione di moduli prestampati con cui il singolo lavoratore potrà dichiarare la propria indisponibilità a cedere il proprio TFR. A tal proposito sarà necessario promuovere la costituzione di comitati unitari di lavoratori per la difesa del TFR in tutte le realtà occupazionali ove questo sarà possibile.Sarà poi necessario suscitare un dibattito più generale al fine di mettere in discussione la stessa riforma Dini del ‘95. Le premesse per rendere inevitabile il ricorso ai fondi pensione sono state create infatti proprio da quella legge. È grazie ad essa, che ha sostituito in via definitiva il metodo di calcolo retributivo della pensione con quello contributivo (totale per i neoassunti dall'1 gennaio 1996, parziale per chi alla stessa data aveva meno di 18 anni di contributi), se le pensioni del futuro saranno pari a circa il 40 o 50% dell'attuale salario (le cose stanno peggio per gli ex co.co.co., oggi lavoratori a progetto: dopo 40 anni di lavoro la loro pensione sarà pari al 30% del salario attuale).Se l'operazione fondi pensione fallirà per il massiccio rifiuto dei lavoratori a cedere le proprie liquidazioni, sarà giocoforza imporre l'abolizione della legge Dini, vero architrave di tutta l'operazione nonché pietra miliare del percorso di demolizione del sistema previdenziale pubblico in Italia.Occorre pertanto pretendere il ripristino del sistema retributivo, unica garanzia per una pensione dignitosa e che, assieme al mantenimento e rafforzamento del sistema a ripartizione, costituisce un importante collante solidaristico tra i lavoratori vecchi e i giovani.Altri elementi qualificanti per riaprire una battaglia generale sulle pensioni dovranno essere:∑ la netta separazione tra previdenza e assistenza;∑ l'opposizione radicale ad ogni forma di decontribuzione;∑ una lotta intransigente all'evasione contributiva;∑ l'istituzione di un meccanismo di contribuzione figurativa per tutti i lavoratori precari che si trovano scoperti nei periodi di disoccupazione.Chi siamoIl Comitato per la difesa delle liquidazioni (TFR/TFS) e delle pensioni pubbliche è costituito da organizzazioni sindacali di base (Confederazione Cobas, Cobas Scuola), circoli del PRC (Cosenza) e da singoli esponenti della Cgil. Scopo del Comitato è organizzare momenti di controinformazione e iniziative di lotta sugli obiettivi sopra elencati in forma unitaria, nel rispetto delle differenze dei percorsi di ciascuna realtà, con la chiara consapevolezza che la posta in gioco è troppo alta per lasciarsi ingabbiare da rigidi steccati ideologici o di sigla di appartenenza.Comitato per la difesa delle liquidazioni (TFR/TFS) e delle pensioni pubblicheLUNEDI 20 alle 18 presso i COBAS si discuterà del documento e delle iniziative da effettuare a settembre |
1,621,211 | http://it.wikipedia.org/wiki/Feij%C3%B3_%28Almada%29 | Feijó (Almada).Feijó è una freguesia portoghese del comune di Almada, con un'area di 4,20 km² e 15.418 abitanti (2001). La densità è pari a 3.826,7 ab/km².LocalizzazioneIl territorio di Feijó è limitato a nord dalla città di Caparica e dalla freguesia di Pragal; a ovest dalle freguesias di Cova da Piedade e Laranjeiro; a sud dal Comune di Seixal; a est da Sobreda.StoriaIl locale fu abitato sin dall'antichità, come testimonia il toponimo della zona di Algazarra (dove il prefisso Al- indica l'articolo arabo "il "o "la"); ma le notizie storiche appaiono intorno al XVI secolo ed indicano una zona di intenso sfruttamento agricolo. In questo periodo Feijó ospitava tenute di personaggi illustri, quali i Conti di Monsanto e i Conti di Aveiras.Il nucleo inizialmente denominato "Feijó" appare solo nel 1813 ed il termine stava ad indicare una tenuta.L'espansione della zona inizió solo nel XX sec., provocata dalla pressione demografica che ricadeva su Almada.La nomina a freguesia fu abbastanza complicata.Nel 1953 alcuni padri di famiglia manifestarono la necessità di dotare la zona di un polo amministrativo decentrato, dal momento che la sua inesistenza obbligava gli abitanti di Feijó a percorrere lunghe distanze, fino alla fregusia di Cova da Piedade.Dopo la Rivoluzione dei Garofani il desiderio di autonomia si accentuò e neppure la creazione della più vicina freguesia di Laranjeiro risolse definitivamente i problemi.Finalmente, il giorno 11 di giugno del 1993 la Freguesia di Feijó vide la luce, dopo 40 anni di attesa.Evoluzione demograficaNota: la freguesia venne creata nel 1993.EconomiaLe principali attività economiche di Feijó sono l'industria, il commercio ed i servizi.Da notare che tutte le industrie di questa freguesia sono considerate non inquinanti.AssociazioniLe principali associazioni di Feijó sono:FesteFreguesia del Portogallo |
754,588 | http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89tienne_Cabet | Étienne Cabet.Tradizionalmente collocato fra gli utopisti, dedicò concretamente la propria vita alla lotta per la repubblica e una "società nuova". Fu il primo a utilizzare sistematicamente il termine comunismo.La formazione politicaSuo padre era un artigiano ma, invece di allevarlo a bottega come a quel tempo facevano tutti, lo fece studiare. Fu giovane insegnante, ma lasciò presto la scuola per studiare giurisprudenza e diventare avvocato. La strada della professione fu però sbarrata dal clima della Restaurazione. Si trasferì a Parigi, dove era più facile passare inosservati. Nel 1828 incominciò la sua attività politica fra i gruppi repubblicani, fino ad assumere responsabilità di comando nei moti del 1830 durante i quali partecipò fisicamente alla rivolta.Trasferitosi in Corsica come Procuratore Generale, frequentò i circoli democratici, distinguendosi per la difesa di numerosi prigionieri politici. Dopo qualche anno si trasferì nuovamente a Parigi dove continuò la professione e iniziò la pubblicazione di vari scritti politici. Fu eletto alla Camera dei deputati conquistando una popolarità che ne fece uno dei più conosciuti autori francesi di libelli politici e sociali (il suo periodico, "Le Populaire", raggiunse la tiratura, incredibile per l'epoca, di 28.000 copie, attaccando violentemente il governo di Luigi Filippo).Le radici del comunismo "francese"La situazione che portò ai moti sociali del 1830 e del 1848 fece emergere il ricordo delle esperienze comunistiche sorte con la Grande Rivoluzione del 1789. La congiura degli Eguali del 1798-96 guidata da Gracchus Babeuf fu riportata alla memoria da Filippo Buonarroti che nel 1828 pubblicò la "Conspiration pour l'égalité, dite de Babeuf", in cui gli aspetti politici erano collocati anche in squarci di progetto sociale, produttivo e urbanistico. Gli altri riferimenti per Cabet, oltre all'illuminismo francese che precedette e improntò la rivoluzione, furono Robespierre e Saint-Simon. Di qui il connubio contradditorio fra i primi esempi di concezione classista (o perlomeno anti-borghese), il rifiuto della violenza e una finalità comunistica, espressa per la prima volta con i termini classici ripresi da molti in seguito: "Ciascuno ha il dovere di lavorare lo stesso numero di ore al giorno, secondo i propri mezzi, e il diritto di ricevere una parte eguale di tutti i prodotti, secondo i propri bisogni" ("Voyage en Icarie", Paris, 1840).L'utopismo riformista e pragmaticoNel 1832 pubblicò una storia dei moti del 1830, giudicata severamente dalla critica per la sua incoerenza interna. Nello stesso periodo pubblicò una storia popolare della Rivoluzione francese, opera più matura che, insieme con il resto della sua attività di pubblicista, gli valse una condanna per reati politici tramite stampa (1834). Piuttosto di sopportare il clima soffocante della Parigi reazionaria, emigrò in Inghilterra dove, influenzato dalle teorie comunistiche e dalle realizzazioni pratiche di Owen maturò e scrisse la sua opera più importante, "Il Viaggio in Icaria", che fu fatta circolare in edizione clandestina nel 1840. Nel 1842 l'opera fu pubblicata ufficialmente ed ebbe subito successo, tanto che ne furono stampate cinque edizioni e fu tradotta in diverse lingue.Il "romanzo filosofico", come egli stesso definì il suo lavoro, lo distinse da Babeuf e dagli altri rivoluzionari procurandogli fama e benevolenza in quanto "apostolo del comunismo egualitario e pacifico". La "comunità dei beni e degli spiriti" avrebbe dovuto realizzarsi attraverso la pace sociale e soprattutto la convinzione degli altri ottenuta attraverso l'esempio pratico. Icaria, compagine umana comunista e quindi senza proprietà e differenze sociali, doveva attrarre come un potere magnetico elementi da tutte le classi con la sola forza dell'esempio, fornito da struttura e organizzazione. Nel 1840 pubblica un opuscolo intitolato "Il mio credo comunista", in cui dava sistemazione al proprio programma, introducendo per la prima volta il termine comunismo come sinonimo di movimento politico. Nel 1845 riprende le sue tesi nell'opuscolo "Perché io sono comunista".Anticipazione ingenua di teorie e pratiche posterioriLa nuova società comunista si sarebbe elevata su quella vecchia, capitalista, senza tormenti rivoluzionari e senza violenza passando attraverso un periodo di transizione. Questo periodo avrebbe comportato la realizzazione della vera democrazia sotto la guida di una dittatura in grado di ottenere la piena fiducia del popolo. La comunità icariana reale, dunque, e non la teoria politica, avrebbe portato nel mondo l'antica libertà, eguaglianza e fraternità propugnate dalla Rivoluzione Francese ma tradite in seguito. L'assenza della proprietà e la comunità dei beni avrebbero avuto come conseguenza la necessità del lavoro comune, grande fonte di educazione collettiva. Non ci sarebbe stato bisogno di eliminare matrimonio e famiglia, religione e politica, in quanto il progresso sociale avrebbe armonizzato il tutto e anzi, anche queste categorie sarebbero state fonte di ulteriore progresso.Il movimento icarianoConvinto di poter dar vita a un processo reale in seguito all'esito della raccolta di pochi seguaci, Cabet ritornò in Francia con l'intenzione di allargare il movimento. Riprese la pubblicazione di "Le Populaire" e cercò elementi disposti a fondare una comunità che doveva essere punto di partenza per un vasto movimento. Negli anni che precedettero la rivoluzione del 1848, diffuse un gran numero di testi e opuscoli, tra i quali si segnalò il "Vero Cristianesimo secondo Gesù Cristo". Sulla falsariga della già famosa opera di Saint Simon ("Nuovo cristianesimo"), Cabet riaffermava il ruolo del Cristo come massimo esponente del comunismo, di sé stesso come apostolo e degli icariani come discepoli, tutti in grado di guidare gli uomini verso la redenzione sociale, cioè verso la nuova forma di comunità.Il progetto realistico di una comunità icariana fu pronto nel 1847 e la fondazione della prima colonia era previsto su terreni acquisiti negli Stati Uniti. Il progetto non poteva essere di tipo nazionalistico e perciò, oltre alla scelta del territorio, fu scelto anche di prendere accordi con le società operaie internazionaliste. Il progetto fu presentato quindi come programma politico alla società degli esuli tedeschi a Londra. Il suo organo, la "Komministische Zeitschrift" (Rivista Comunista), su cui scrivevano anche Karl Marx ed Friedrich Engels, considerò seriamente l'autore del programma per la sua azione in campo sociale, ma criticò la sua mancanza di fondamenti teorici e soprattutto il legame con l'utopismo classico, che non concepiva il comunismo come una reale trasformazione in corso nella società coinvolgendo masse di uomini ma come un modello da raggiungere attraverso la volontà di pochi.Cabet, scrissero Marx ed Engels, non doveva essere affatto giudicato "dal suo sistema, ma dagli scritti polemici e in genere da tutta la sua attività come capo di partito" ("Opere complete", vol. V pag. 483). Nel 1846 c'era ancora spazio per giudicare positivo l'apporto dei precursori del comunismo, cosa che dopo la rivoluzione del 1848 non fu più possibile fare, dato che il movimento reale aveva già consegnato le utopie alla storia.Icaria, Nauvoo e altre comunitàSpronato dal successo della propria propaganda e dall'arrivo di nuovi proseliti, Cabet pubblicò un manifesto dal titolo "Allons en Icarie" per organizzarne ancora di più (maggio 1847). Nello stesso tempo pubblicò "Réalisation de la communauté d'Icarie", un opuscolo nel quale comunicava di aver raccolto da 10.000 a 20.000 seguaci in grado di attuare il progetto. Ciò gli permise di annunciare il luogo prescelto e i particolar organizzativi (dicembre 1847), tanto che 69 tra i cinquecento seguaci pronti a partire non se la sentirono di aspettare ulteriormente e salparono da Le Havreper Saint Louis contro gli ordini dello stesso Cabet. Così, proprio alla vigilia della rivoluzione (3 febbraio 1848), una prima pattuglia di icariani attraversò l'Atlantico per approdare in America e stabilirsi sul terreno prescelto, in Texas a Nauvoo (Illinois).Cabet, rimase in Francia per motivi organizzativi e diede un contributo cospicuo alla rivoluzione con il grosso dei seguaci. Cabet sosteneva che la "causa delle rivoluzioni è la miseria" e malgrado fosse teoricamente contrario alla rivoluzione si trovò a essere rivoluzionario suo malgrado. Partì per raggiungere gli icariani in America nel dicembre del 1848. La colonia ebbe fin dall'inizio problemi di convivenza fra i suoi membri e condusse una vita difficile anche per i problemi che nascevano dal fatto che la colonia era inserita nel bel mezzo della cittadina, in interazione con gli abitanti "normali" di Nauvoo. Nonostante tutto, fu l'unico esperimento pratico di comunismo utopista realizzato nelle Americhe capace di durare a lungo. In Francia, nel suo momento di maggiore espansione (fra il 1844 e il 1847), il movimento cabetiano poteva contare su circa 400.000 militanti, ma la trasferta negli Stati Uniti non riscosse altrettanto successo e le colonie icariane che all'inizio erano composte di circa duemila cittadini si ridussero ben presto a poche centinaia e infine a poche decine di individui.Pur decimato dalla realtà e dalle secessioni l'esperimento sociale di Icaria durò cinquant'anni (1848-98) durante i quali non solo gli icariani, o meglio alcuni di loro, parteciparono alla guerra di secessione americana, ma dal ceppo iniziale figliarono altre sette comunità. La partecipazione alla guerra civile fu preceduta da un dibattito interno perché Cabet sosteneva (come Marx) che la condizione dell'operaio era peggiore di quella dello schiavo. La seconda sede fu Nauvoo (Illinois, 1849), dalla quale nacquero Cheltenham (Missouri, 1858) e Corning (Iowa, 1860). Da quest'ultima si staccarono gli icariani fondatori di New Icaria (Iowa, 1878) e Jeune Icarie (Iowa, 1878). Da quest'ultima nacque Icaria Speranza (California, 1881). Cabet era morto il 7 novembre 1856 alle cinque del mattino per una congestione cerebrale. Aveva dovuto ripare a Saint Louis il giorno prima, con i suoi 74 fedelissimi a causa degli scontri fisici fra le due fazioni interne della colonia di Nauvoo. Scompare così, all'età di sessantotto anni, il capo di quello che può venire considerato il primo partito operaio moderno, circondato dagli ultimi fedeli, protagonista e vittima della sua utopia.BibliografiaLe OpereÉtienne Cabet |
7,706,492 | http://www.polisblog.it/post/1976/le-ricette-del-papa-per-l%E2%80%99immigrazione-tutto-sbagliato | Ma la perla migliore il Papa tedesco la riserva per il finale, quando sostiene che gli immigrati irregolari “vanno pure sensibilizzati sul valore della propria vita, che rappresenta un bene unico, sempre prezioso, da tutelare di fronte ai gravissimi rischi a cui si espongono”. Come se decidere di attraversare il canale di Sicilia in gommone fosse qualcosa che si decide di fare per amore del rischio, come scalare il K2. Forse qualcuno potrebbe provare a spiegare a questi migranti mattacchioni che la loro vita, in fin dei conti, non appartiene a loro ma a un’entità superiore, e che quindi non hanno diritto a metterla a repentaglio in questo modo: meglio crepare ognuno a casa propria. |
3,014,523 | http://it.wikibooks.org/wiki/Greco_antico/Introduzione | Greco antico/Introduzione.Il greco antico è lo stadio storico del processo evolutivo della lingua greca. Tale stadio dello sviluppo della lingua greca viene comunemente compreso tra il periodo arcaico (circa tra il IX ed il VI secolo a.C.) ed il periodo classico (all'incirca fino al IV secolo a.C.)Il greco antico è preceduto, nel II millennio a.C. dal Miceneo ed è invece seguito dal greco ellenistico, definito Koiné o greco biblico la cui evoluzione porterà al greco bizantino.Il greco antico è stata una delle lingue più importanti nella storia della cultura dell'umanità: è stata la lingua di Omero ed è stata la lingua dei primi filosofi e dei primi scrittori dell'occidente.Termini del greco antico sono stati utilizzati dai romani e attraverso questi sono arrivati fino ai nostri giorni. La Nomenclatura binomiale, sebbene sia espressa in latino, attinge fortemente nel vocabolario del greco antico. Numerosi concetti, come quello di democrazia, sono nati in Grecia antica e sono pervenuti ai nostri giorni.Il greco antico era, come il greco moderno che ne è la naturale evoluzione, una lingua indoeuropea le cui origini sono ancora oggi difficili da chiarire: le diverse tipologie di linguaggi greci che venivano parlati in Grecia, avevano una comune radice che i linguisti hanno definito Protogreco diffuso, prima della migrazione dorica, in area balcanica. Rintracciare un antenato precedente risulta, causa la mancanza di testi scritti, molto difficoltoso, ma sembra poter affermare una stretta comunione di radici del greco antico con la lingua armena, parlando così di un progenitore chiamato greco-armeno.Si può pensare che il protogreco abbia perso la propria unità linguistica al tempo della invasione dorica a seguito della quale, in un periodo compreso all'incirca fra il 1200 ed 1000 a.C., si ha avuto lo sviluppo di numerose varianti di greco antico, ricordati come dialetti greci. Le prime attestazioni del greco antico compaiono circa nell'8° secolo a.C. con lo sviluppo di un definito alfabeto.La perdita dell'unità linguistica porta allo sviluppo di diverse varietà di greco che corrisponde alla suddivisione del popolo greco antico: Dorici, Eolico e Ionici, ognuno dei quali con uno specifico dialetto, con caratteristiche peculiari, ma talmente affini da essere intellegibili tra loro.In Italia il greco antico è studiato, insieme al latino, nel liceo classico.Dialetti.Dopo le conquiste di Alessandro Magno il greco antico si evolverà in una forma unitaria, definita koiné, dando origine ad un greco comune, largamente basato sul dialetto attico ma con importanti influenze provenienti dagli altri dialetti.Morfologia.Il greco, come molte altre lingue indoeuropee, è una lingua inflessa. È fortemente arcaica nella conservazione delle forme dell'indoeuropeo. Nel greco antico i nomi (inclusi i nomi propri) hanno 5 casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo e vocativo), 3 generi (maschile, femminile e neutro) e 3 numerali (singolare, duale e plurale). I tempi hanno 4 modi (indicativo, imperativo, congiuntivo, e ottativo), 3 diatesi (attiva, media e passiva) e 3 persone (prima, seconda e terza). |
7,806,187 | http://www.tvblog.it/post/1696/anche-gene-gnocchi-lascia-lele-mora | pubblicato: venerdì 17 febbraio 2006 da MalaparteLa notizia è passata quasi in sordina, uscita su Dagospia l’altro ieri e già riassorbita nell’archivio del sito di D’Agostino. Gene Gnocchi - come Simona Ventura, notizia che fece ben più rumore, quando la Super Simo, vincitrice del Telegatto, decise di assumere come propria rappresentante l’avvocato divorzista Annamaria Bernardini De Pace, che fra l’altro ha seguito la pratica della separazione della presentatrice da Bettarini - abbandona l’agente Lele Mora e sceglie di ritornare dal suo agente storico, Cencio Marangoni.E’ il terzo abbandono illustre che colpisce Lele e la LM Management: la prima a divorziare dall’agenzia fu Cristina Parodi.Che sia il segno dei tempi che cambiano? Di qualcosa che comincia a scricchiolare nell’impero mediatico di Lele Mora? Si sa, quando la nave inizia ad affondare i pezzi da novanta scappano per primi. Staremo a vedere.Articoli similiFrancesco Facchinetti amava la Marcuzzi già durante il Grande Fratello (chicca "esclusiva" di TvBlog) del 23 ago 2010Francesca Lodo: "Io e Belen, due vecchie amiche gasate dalla notorietà" del 05 ago 2010Uno Scandalo al Sole per Platinette e Melissa Satta del 29 lug 2010Flo Marincea si spoglia a Mitici '80. Ma non conosce Sabrina Salerno del 25 lug 2010Bikini - La Zanzara "ignora" Veronica Maya (che degenera con l'Arcuri). E umilia Pasqualina Sanna del 11 lug 2010CategorieGallerie CorrelateCommenti dei lettori(Inserisci un commento - Nascondi commenti anonimi)18 feb 2006 - 10:01 - #1Sono d’accordo che l’impero comincia a scricchiolare,ma l’erba cattiva é dura a morire, ci vorrà dell’altro prima di abbatterlo come un cinghiale. Per la precisione gli abbandoni illustri sono stati 4, dopo la Parodi se ne é andato anche Stefano Bettarini!18 feb 2006 - 10:59 - #2Uhm, a me risulta che Bettarini sia - da quando è approdato in tv, ahinoi - con Lucio Presta.26 feb 2006 - 15:59 - #3Non è che guardi molto la TV di stato e no .Non amo di certo il calcio che da tempo ha perso lo smalto di una ludicità vera ed onesta , e non dico oltre su ciò ..La Ventura .. povera ” tusa ” ..che a quanto sembra ha fatto innesti midollari per tentare di mutare almeno in parte il suo DNA ..visto che ora metabolizza billioni ..e schizzi vernicei di FIAT con questo suo ” cicisbeo ” ( dal grande Goldoni ..ed oltre …) d’un’arguzia..che lascia molto ma molto a desiderare..per chiudere con il buon il Bettarini ” sotto la la teca ..dura pia mater ed aracnoide ..il nulla..: Possono fare ciò che vogliono e desiderano ..Anche d’andarsene da un cortile ove razzolano molte galline che certo nelle prossime stagioni disturberanno la produzione dei finocchi ..19 feb 2007 - 18:27 - #4[…] Lele Mora ha dato un riverniciata al suo sito ufficiale, considerato che gran parte dei suoi assistiti aveva spiccato il volo verso altri lidi (da Simona Ventura a Gene Gnocchi passando per Elena Santarelli, Manuela Arcuri, Melissa Satta e dulcis in fundo anche Antonella Clerici, di recente passata con Lucio Presta).Già la colonna sonora , sostituita al precedente stacchetto glamour, denuncia una voglia di riabilitazione (l’angelica Vola colomba di Nilla Pizzi). Ma scopriamo insieme la lista degli “artisti” di nuova generazione confluiti nella corte del re Lele: […]Gene Gnocchi e il miraggio del "nuovo"27 mag 2007 - 16:09 - #5[…] Ora, perchè propinarci la stessa solfa del restyling tutti gli anni, quando non basta un’aggiunta della e congiunzione o l’eclissi del calcio dal titolo per omettere una realtà inconfutabile: anche Quelli che ha fatto il suo tempo. I collegamenti demenziali, i filmati triti e ritriti, le voci fuori campo di impronta derisoria hanno subito l’usura del tempo. Non entusiasmano più. Non reggerebbero da soli l’impianto di uno show che è nato nel pallone e di questa morte dovrebbe perire, anzichè spremere le briciole di un fenomeno epocale ma ormai datato. PUBBLICITÀ PUBBLICITÀ Sarà, forse, per questo che lo stesso Gene si sta guardando attorno e, come annunciato a Silvia Fumarola, questa volta su Repubblica, sarà il protagonista di una nuova sitcom Magnolia, I cavalieri della tavola rotonda. Per quanto riguarda, invece, le voci di un’ipotetica rottura tra lui e la Ventura, il diretto interessato ci ha tenuto puntualmente a smentirle, visto che rimane la sua compagna di lavoro ideale per il grande affiatamento consolidato nel corso degli anni (e a tal proposito auspica anche di tornare a lavorare con Teo Teocoli, partner storico degli esordi). Per quanto riguarda, invece, il suo allontanamento ufficiale dall’entourage di Lele Mora lo ha così motivato: […]PUBBLICITÀL'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori.Registrati per commentare e per entrare nella community di tvblog. Potrai inserire immagini, video, partecipare alle discussioni nei vari gruppi o crearli e inviare messaggi privati agli altri utenti registrati. Se sei già registrato, effettua il login per usare il tuo nickname.Nome (richiesto): Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori): URL del vostro sito (opzionale): Volete salvare le informazioni per la prossima volta? Si NoI commenti sono sottoposti alle linee guida per la moderazione.L'Isola dei Famosi 7tvblog è un supplemento alla testata Blogo.it registrata presso il Tribunale di Milano n. 487/06, P. IVA 04699900967. Contatti, chi siamo© 2004-2010 Blogo.it, alcuni diritti riservati sotto licenza Creative Commons. |
1,476,992 | http://it.wikipedia.org/wiki/Gamba_Osaka | Gamba Osaka.Il è una società calcistica giapponese con sede nella città di Osaka. Attualmente milita in J League 1, la massima serie del calcio nipponico.Il nome del club deriva dalla parola italiana "gamba" e dal giapponese, che significa "fa del tuo meglio".Lo stadio di casa del Gamba è l'Osaka Expo '70 Stadium.La compagine di Osaka è una delle sei squadre ad aver sempre militato nella J League 1 sin dalla sua creazione, avvenuta nel 1993.StoriaIl club fu fondato nel 1980 come squadra della Matsushita Electric Industrial Co., Ltd. Aveva la propria sede nella Prefettura di Nara e fu fin dall'inizio membro della Nihon Sakkā Rīgu (Japan Soccer League 日本サッカーリーグ), la massima serie calcistica giapponese dal 1965 al 1992. La squadra era composta dai giocatori e dallo staff del non più attivo "Yanmar Club", la squadra riserve dello "Yanmar Diesel F.C" (ora noto come Cerezo Osaka).In origine nota come Panasonic Gamba Osaka'", questa fu una delle squadre a fondare nel 1992 la J League.Durante gli anni Novanta, se si esclude la Coppa dell'Imperatore vinta nel 1990, il Gamba fu poco più di una onesta comparsa nel calcio nipponico. Con il nuovo millennio avvenne un cambio di rotta, e il team di Osaka si classificò terzo nei campionati del 2002 e del 2004, preludio alla vittoria in J League del 2005.A livello di coppe, il Gamba può vantare una Supercoppa del Giappone, ottenuta battendo per 4-0 in finale l'Urawa Red Diamonds, e una J League Cup vinta col punteggio di 1-0 contro il Kawasaki Frontale; entrambi questi trofei furono conquistati nel 2007.Nel 2008, la compagine di Osaka si è aggiudicata la prima edizione del trofeo internazionale noto come Pan-Pacific Championship.Recentemente la squadra si è resa protagonista della vittoria più ampia nella AFC Champions League battendo per 15-0 i vietnamiti del Da Nang FC.La squadra nerazzurra ha conquistato il titolo continentale della ACL, battendo gli australiani dell'Adelaide United per 2 a 0, dopo che all' Expo '70 Stadium avevano messo in cassaforte il torneo vincendo per 3 a 0.È la prima squadra ad aver vinto il primo titolo calcistico nel 2010, grazie alla vittoria in finale nella Coppa Imperatore vinta per 4-1 contro i Nagoya Grampus Eight. Inoltre si è registrato anche il primo gol del 2010 realizzato al 6' dl brasiliano Lucas (Gamba Osaka).Risultati del clubJ.LeagueAltre competizioni nazionaliCompetizioni internazionaliRosa 2010.PalmarèsCome MatsushitaCome Gamba OsakaCollegamenti esterniGamba Osaka|OsakaGamba Osaka |
55,611 | http://it.wikipedia.org/wiki/John_F._Kennedy_Space_Center | John F. Kennedy Space Center.Lo Space Shuttle Atlantis trasportato alla rampa 39A il 25 gennaio 1990Il John F. Kennedy Space Center'" (KSC) è la struttura per il lancio di veicoli spaziali (spazioporto) della NASA e si trova a Cape Canaveral sull'isola Merritt in Florida, USA. È situato a metà strada tra Miami e Jacksonville. Lunga 55 km e larga mediamente 10, copre in tutto un'area di 567 km².Nel complesso lavorano circa 17000 persone. C'è un centro visitatori e molti tour turistici, infatti il KSC è la maggiore destinazione turistica della Florida. Siccome buona parte del KSC non presenta costruzioni, ospita una importante riserva faunistica.Le operazioni vengono costantemente controllate dal "Launch Complex 39" (complesso di lancio 39), nel "Vehicle Assembly Building" (edificio di assemblaggio dei veicoli). A 6 km a est dal palazzo, ci sono le due rampe di lancio.Mentre il centro amministrativo e le strutture di supporto si trovano a 8 km a sud, nell'area industriale del KSC.Solo le operazioni di lancio del KSC si effettuano al Launch Complex 39.Tutte le altre operazioni di lancio, vengono effettuate al "Cape Canaveral Air Force Station" (CCAFS), gestita dall'Aeronautica americana (U.S. Air Force).Storia del centroL'area occupata del centro è utilizzata dal governo fin dal 1949 quando il presidente Harry Truman istituì a Cape Canaveral un sito per i test sui missili a lungo raggio. La posizione era ideale perché vicina all'Oceano Atlantico (i test erano diretti in mare), e perché era una delle zone degli USA più vicine all'equatore, in modo da poter sfruttare al meglio la spinta dovuta alla rotazione terrestre.Nel 1951 l'Aeronautica degli Stati Uniti vi stabilì l'"Air Force Missile Test Center". Il primo razzo sub-orbitale fu lanciato da Cape Canaveral nel 1957. Dopo il lancio dello Sputnik 1 da parte dell'Unione Sovietica, venne effettuato qui il primo tentativo americano di mettere in orbita un satellite artificiale, era il 6 dicembre 1957. Quando nel 1958 venne costituita la NASA, il sito venne trasformato in un centro di lancio principale. Molti dei razzi e dei missili finora costruiti sono stati testati qui: PGM-11 Redstone, PGM-19 Jupiter, Jupiter-C, MGM-31 Pershing, UGM-27 Polaris, PGM-17 Thor, HGM-16 Atlas, LGM-25 Titan I e LGM-30 Minuteman.L'annuncio dell'inizio del programma lunare fece ampliare il centro da Cape Canaveral fino all'isola Merritt. La NASA iniziò le acquisizioni del terreno nel 1962, prendendo possesso di 340 km² e negoziando con lo stato della Florida acquisti per altri 226 km². Nel giugno 1962, il centro fu rinominato in "Launch Operations Center", ma immediatamente dopo l'assassinio di John F. Kennedy avvenuto il 22 novembre 1963, fu a lui dedicato, diventando il "John F. Kennedy Space Center". Anche Cape Canaveral fu rinominato in Cape Kennedy, ma l'idea non piacque alla popolazione locale, così riprese il nome di Cape Canaveral nel 1973.Il programma lunare previde tre livelli: Mercury, Gemini e Apollo. L'obiettivo del Mercury fu quello di entrare in orbita e riportare sulla Terra degli esseri umani. Il programma inizio nell'ottobre del '57, utilizzando l'Atlas ICBM per trasportare la capsula Mercury, anche se i primi test furono eseguiti con razzi Redstone (ad esempio per il volo di 15 minuti del primo americano nello spazio, Alan Shepard il 5 maggio 1961). Il primo essere umano trasportato dall'Atlas fu John Glenn il 20 febbraio 1962.La rampa di lancio 39B (identica in tutto e per tutto alla 39A). Il suo aspetto è stato modificato dai tempi del Progetto Apollo, per permettere il lancio degli ShuttleL'esperienza ottenuta grazie al Mercury, portò alla concezione di una capsula più complessa e in grado di trasportare due esseri umani, la Gemini, lanciata dai Titan II ICBM. Il primo volo umano fu effettuato il 23 marzo 1965 con a bordo John Young e Virgil Grissom. Con Gemini 4 si registrò la prima attività extra-veicolare (EVA), eseguita da Edward H. White. Dal KSC furono lanciate 12 navicelle Gemini.Il Programma Apollo ebbe un nuovo razzo vettore: il multistadio Saturn V (alto 111 m e con un diametro di 10). Fu costruito dalla Boeing (primo stadio), dalla North American Aviation (secondo stadio e motori) e dalla Douglas Aircraft (terzo stadio). La Grumman Aircraft Engineering costruì il Modulo Lunare, e in collaborazione con la North American Aviation, costruì anche il Modulo di Servizio e Comando.Al KSC fu costruito un nuovo centro di lancio per il Saturn V: il Launch Complex 39, costato 800 milioni di $. Esso include un hangar per 4 Saturn V, il Vehicle Assembly Building (VAB, con un volume di 3,68 milioni di m³); un sistema di trasporto dall'hangar alla rampa di lancio in grado di trasportare ben 5440 tonnellate; una struttura di servizio mobile di 136 m e un centro di controllo. La costruzione ebbe inizio nel novembre del 1962 e venne completata nel 1966. Dal 1967 al 1973, furono lanciati dal Complex 39 ben 13 Saturn V.Prima dei lanci del Saturn V, ci fu una serie di test con i più piccoli Saturn I e i Saturn IB dal Complex 34, sempre nel complesso di Cape Canaveral. Fu proprio nel Complex 34 che i tre astronauti dell'equipaggio dell'Apollo-Saturn 204 (poi rinominato Apollo 1) perirono in un incendio il 27 gennaio 1967.Il primo test di lancio del Saturn V (missione Apollo-Saturn 501, nota come Apollo 4) fu effettuato dopo ritardi il 9 novembre 1967. Il primo lancio di un Saturn V con a bordo un equipaggio fu l'Apollo 7, l'11 ottobre 1968. La missione Apollo 11 fu lanciata il 16 luglio 1969 e portò per la prima volta un uomo sulla Luna. Il Programma Apollo continuò sempre al KSC, fino alla conclusione anticipata con la missione Apollo 17 nel 1972.L'Aeronautica Americana decise di espandere il proprio programma di razzi Titan costruendo i Launch Complex 40 e 41, per lanciare i Titan III e IV, al CCAFS, poco a sud del Kennedy Space Center. Un razzo Titan III ha quasi la stessa capacità di carico di un Saturn IB, ma costa molto meno. Dai complessi di lancio 40 e 41 furono lanciate molte missioni per la Difesa, satelliti meteorologici, satelliti per comunicazioni, e alcune sonde planetarie della NASA. L'Aeronautica progettò anche due missioni spaziali con equipaggio umano (la Dyna-Soar) che si sarebbero dovute lanciare dai Complex 40 e 41. La missione fu però cancellata nel 1963.Anche lo sviluppo dei razzi Expendable Launch Vehicle (ELV) avvenne al KSC, infatti, prima dell'Apollo, un Atlas lanciato dal Complex 36, portò in orbita il Surveyor, il primo "lander" americano che abbia effettuato un atterraggio dolce sulla Luna, il 30 maggio 1966. Ben cinque Surveyor su sette raggiunsero con successo la Luna. Tra il 1974 e il 1977, il Titan divenne il razzo utilizzato dalla NASA per la messa in orbita dei Viking e dei Voyager, lanciandoli dal Complex 41, prestato alla NASA dall'Aeronautica. Per gli Skylab dall'1 al 4, fu scelto il Saturn V, che li portò in orbita tra il 1970 e il 1973.Il VAB con gli evidenti danni riportati al passaggio dell'uragano FrancesIl KSC è inoltre il luogo da cui vengono lanciati gli Space Shuttle, per i quali fu riciclato il Complex 39 utilizzato dagli Apollo e in cui atterrano, grazie alla costruzione di una pista di 4,6 km detta "Shuttle Landing Facility". Il primo lancio fu del Columbia il 12 aprile 1981. Fino al settembre 1988 furono effettuati 25 voli, con una pausa dal 28 gennaio 1986 al 29 settembre 1988, dovuta al disastro del Challenger.Nel settembre 2004, una parte del KSC fu danneggiata dall'uragano Frances. Il Vehicle Assembly Building perse circa 1000 pannelli esterni delle dimensioni di 1,2X3 m. Questo portò all'esposizione agli elementi di un'area di circa 3700 metri quadrati, localizzata nel settore sud-orientale del VAB. Anche le strutture per la manutenzione dello Space Shuttle sono state danneggiate.A seguito del disastro del Columbia avvenuto il 1º febbraio 2003, gli Space Shuttle sono rimasti a riposo per una ristrutturazione fino alla missione STS-114 del 26 luglio 2005.Modifiche per il Programma ConstellationIl nuovo Programma Constellation richiederà delle modifiche alle strutture del Kennedy Space Center, tuttora utilizzate per il Programma Space Shuttle. In particolare:NoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniCentri spaziali NASAKennedy Space Center |
262,141 | http://it.wikipedia.org/wiki/Metriche_software | Metriche software.Una metrica software'" è lo standard per la misura di alcune proprietà del software o delle sue specifiche.I metodi quantitativi si sono dimostrati strumenti potenti in altri campi della scienza, per questo motivo per la scienza dei computer pratici e teorici si sono impegnati a fondo per mettere a punto un simile approccio nello sviluppo di software. Tom DeMarco ha asserito che "non puoi controllare ciò che non sai misurare".metriche software ampiamente utilizzateLe metriche software comunemente adottate sono:UtilizzoLe metriche software possono essere utilizzate per:LimitazioniLa valutazione di "quanto" software è presente in un programma è molto difficoltosa da soddisfare, definire o misurare, specialmente se è necessario fare previsioni antecedenti la progettazione di dettaglio. L'utilità pratica delle metriche "software" è così limitata a domini ristretti dove cioè è possibile stabilire il processo di misura.Le metodologie di gestione come il Modello di maturità e capacità o anche l'ISO 9000 si sono quindi concentrati maggiormente sulle metriche di processo che assistono nel monitoraggio e nel controllo del "processo" di produzione del software.Esempi di metriche di processo che riguardano il software:CriticheDebolezze potenziali e critiche dell'approccio tramite metriche:Voci correlateCollegamenti esterniMetodologie di sviluppoMisure nell'informaticaSoftware metric |
2,424,021 | http://it.wikipedia.org/wiki/Fattoria_della_bile | Fattoria della bile.Fattoria della bile è il nome con cui vengono comunemente chiamati gli allevamenti intensivi di orsi nel sudest asiatico dove tali animali vengono rinchiusi in delle gabbie strettissime per estrarne la bile, ingrediente utilizzato nelle medicine locali.Le dimensioni medie delle gabbie sono di 0.8m x 1.3m x 2m dove i movimenti degli animali sono ridotti al minimo fino a raggiungere, nel giro di qualche anno, la completa immobilità e paralisi degli arti oltre alla deformazione delle ossa. Gli orsi vengono "munti" quotidianamente attraverso rudimentali cateteri di metallo conficcati nella loro cistifellea.Il trattamento è molto doloroso per l'animale che, se non muore prima per il trattamento e le torture, tenta il suicidio. Per evitare ciò, i fattori strappano via dall'animale i denti e gli artigli.Il cibo più comune è un pastone di grano, mele, pomodori, zucchero e acqua, che è insufficiente, se non integrato con minerali e vitamine. Per stimolare la produzione di bile, gli orsi vengono nutriti due volte al giorno.StoriaDa sempre considerata un ingrediente importante per la medicina tradizionale cinese, la bile era un tempo estratta da orsi precedentemente uccisi. Durante gli anni settanta l'orso tibetano (principale specie che viene utilizzata per l'estrazione) divenne specie protetta in quanto in via d'estinzione e se ne proibì la caccia. Fu allora ideato questo processo più economico e veloce in quanto un singolo orso durante tutto l'arco della sua vita produce molto più materiale sfruttabile di un esemplare ucciso.Cause di morteGli orsi subiscono quotidianamente l'estrazione effettuata per mezzo di cateteri di metallo in condizioni igieniche pessime. Le infezioni e i tumori causate da questi oggetti sono una delle cause della morte. Altre cause sono la denutrizione, le deformazioni e le piaghe causate dallo scarso spazio tra le sbarre di ferro. Gli orsi che riescono a sopravvivere impazziscono e restano paralizzati per il resto della loro vita, circa vent'anni.IniziativeNel 1993, la prima persona ad interessarsi attivamente alla questione degli "orsi della luna" fu l'inglese Jill Robinson che nel 1998 fonda l'AAF (Animal Asia Foundation) e successivamente nel 1999 il Centro di Recupero degli orsi salvati. Le trattative con il governo cinese per la completa e definitiva chiusura di questi luoghi sono tutt'ora in fase di realizzazione.Voci correlateCollegamenti esterniDiritti degli animaliBile bear |
1,164,892 | http://it.wikipedia.org/wiki/Voluta | Voluta.Per voluta'" si intende un elemento di forma a spirale utilizzato primariamente in architettura a fini decorativi. Dal punto di vista geometrico, si ottiene facendo girare idealmente una linea, il cosiddetto "nastro", intorno ad un punto centrale chiamato "occhio" della voluta.Tutto ciò spiega l'etimo del termine, che proviene dal latino "volutum" (che significa 'girato', 'arrotolato').L'esempio più classico di voluta si ritrova nella decorazione del capitello ionico,laddove le volute sono raggruppate a coppie. I due elementi a spirale vengono spesso formati senza soluzione di continuità, dunque sono composti da un unico nastro: in questo caso il tratto di nastro che li collega viene chiamato "canale" (vedi immagine a sinistra).Introdotta dai Greci ed in seguito teorizzata da Vitruvio, la voluta non costituisce un elemento il cui uso fosse limitato all'architettura, dato che venne sempre usata in molteplici forme di arte. Già dai tempi antichi, per esempio, si ritrovava nella lavorazione della ceramica; i manici dei crateri attici erano infatti a forma di voluta. Sempre nell'antichità greca, alcune acconciature femminili dell'epoca sembrano ricordare le volute del capitello ionico.Dato che l'ornamento si ritrova nell'antichità classica, è chiaro che è stato molto diffuso anche nelle architetture direttamente o indirettamente ad essa ispirate, come il Rinascimento, il Barocco e il Neoclassicismo: in questi stili dell'età moderna, poteva essere usato in qualsiasi struttura dove fosse desiderato un qualche elemento di transizione tra linee orizzontali e verticali o comunque perpendicolari tra di loro. È questo il caso - ad esempio - della cupola costruita per la Santa Maria della Salute a Venezia, oppure delle facciate di chiese come quelle di Santa Maria Novella o del Duomo di Torino, dove il canale è arricciato da ambo le parti e nei due sensi opposti, formando quindi una struttura a S.A partire dall'epoca del liberty, la voluta è soggetta a trasformazioni di vario tipo: spesso, la spirale viene appena accennata nella sua sagoma; altre volte, la forma a riccio perde le sue fattezze tondeggianti per assumere una struttura quadrangolare. In seguito, l'uso della voluta viene più o meno abbandonato dai movimenti architettonici tipicamente novecenteschi (vedi movimento moderno).La forma costituisce tutt'oggi un elemento di discreta importanza nella costruzione dei mobili più tradizionalisti ed è un elemento di primo piano nella costruzione degli strumenti ad arco, dove la voluta corrisponde al "riccio", ossia la decorazione della cassetta dei piroli.NoteElementi architettonici decorativiVolute |
1,182,402 | http://it.wikipedia.org/wiki/Morgoth%27s_Ring | Morgoth's Ring."'Morgoth's Ring"' ("L'Anello di Morgoth") è il titolo del decimo volume, inedito in Italia, di The History of Middle-earth un'opera postuma di J.R.R. Tolkien, curata dal figlio Christopher Tolkien. Questo volume, così come "The War of the Jewels", fornisce appunti e scritti dettagliati riguardo alla cosmologia tolkieniana che è redatta nella sua forma finale nel "Silmarillion". Questo libro menziona alcuni personaggi che non compaiono altrove, come Findis e Irimë, le figlie di Finwë.Il titolo di questo volume viene da una frase scritta su uno dei quaderni da cui è tratto: " così come Sauron concentrò il suo potere nell'Unico Anello, Morgoth disperse il suo potere nella materia prima di Arda, cosicché "tutta la Terra di Mezzo era l'anello di Morgoth". Essendo il ribelle originario contro Ilúvatar (Dio), Morgoth è visto come la fonte e l'autore di tutto il male di Arda.Il volume contiene brani riguardanti le seguenti tematiche:Opere di J. R. R. Tolkien su ArdaMorgoth's Ring |
2,079,001 | http://it.wikipedia.org/wiki/Solfocarbonismo | Solfocarbonismo.Il solfocarbonismo è un'intossicazione da solfuro di carbonio, dovuta ad una prolungata esposizione, tipica per motivi lavorativi.EpidemiologiaIn passato data la sua diffusione, assunse fino alla metà del XX secolo una grave rilevanza sociale, fu infatti una delle prime malattie "tabellate" dall'INAIL. Attualmente la sua diffusione è notevolmente diminuita.In Italia si cominciano a notare disturbi correlati al contatto occupazionale con solfuro di carbonio (soprattutto manifestazioni psichiatriche) a partire dagli anni '30-'40, mentre la dicitura solfocarbonismo in una cartella clinica è nel 1940. (°)SintomatologiaSi possono mostrare irritazioni della membrana mucosa, emicranie, perdita di coordinazione, nausea e danni al fegato.Vanno distinte in base all'intossicazione acuta o cronica.Sintomi e segni interessano soprattutto la cute con fenomeni irritativi, e il sistema nervoso centrale con manifestazioni allucinatoria, paranoia, ipereccitabilità, cefalea, obnubilamento del sensorio fino al coma...Se i sintomi sono lievi, spesso è sufficiente la completa astensione dall'esposizione per un variabile periodo di tempo affinché le manifestazioni cessino.Sono sufficienti spesso pochi mesi di esposizione per causare un'intossicazione cronica.- Encefalopatia solfocarbonica (sembra ad eziologia arteriosclerotica, o da tossicità diretta); i segni includono alterazioni del tono dell'umore (sembra correlato ad accumulo di serotonina), sindrome psicorganica, sindrome pseudobulbare, emiparesi o emiplegia per ripetuti ictus, sindormi extrapiramidali Parkinson simili.- Polineuropatia sensitivo - motoria a carico del sistema nervoso periferico (°)- Miopatia in particolare a carico della muscolatura dei polpacci- Arteriopatia obliterante, in particolare degli arti inferiori- Glomerulosclerosi (per tossicità diretta o arteriosclerosi)- Epatopatia a tipo fibrosi diffusa- Alterazioni dell'asse ipotalamo/ipofisario con conseguente astenia e in particolare impotenza sessuale°Bibliografia(1) Br J Ind Med. 1970 October; 27(4): 313–325. Coronary heart disease among workers exposed to carbon disulphide(2) Crit Rev Toxicol. 2009 Oct;39 Suppl 2:1-126.A review of health effects of carbon disulfide in viscose industry and a proposal for an occupational exposure limit.Intossicazioni |
84,238 | http://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_europea | Convenzione europea.La Convenzione europea'" è stato un organo straordinario e temporaneo dell'Unione europea, istituito con la Dichiarazione di Laeken, stesa durante il summit europeo di Laeken (14 - 15 dicembre 2001). Ha concluso i suoi lavori il 10 luglio 2003. Il suo compito era quello di trovare una soluzione ai problemi di natura istituzionale non risolti dal Trattato di Nizza. Frutto dei suoi lavori è stata la stesura del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, quella che comunemente è chiamata Costituzione europea.Composizione e struttura organizzativaPresidente della Convenzione è stato Valéry Giscard d'Estaing. I due vicepresidenti sono stati Giuliano Amato e Jean-Luc Dehaene. La Convenzione era composta da 15 rappresentanti dei governi dei paesi membri (uno per Stato), 13 rappresentanti dei governi dei paesi candidati all'adesione (quelli entrati nel 2004 e quelli previsti per il 2007 e il 2010), 30 rappresentanti dei Parlamenti nazionali dei paesi membri (due per Stato), 26 rappresentanti dei Parlamenti nazionali dei paesi candidati (due per Stato), 16 rappresentanti del Parlamento europeo, 2 rappresentanti della Commissione europea. Osservatori senza diritto di voto sono stati 3 rappresentanti del Comitato economico e sociale, 6 rappresentanti del Comitato delle regioni, 3 rappresentanti delle parti sociali e il Mediatore europeo. I delegati sono stati suddivisi in gruppi di lavoro tematici volti a cercare soluzioni pratiche per i temi in oggetto:I risultati dei lavori dei sei gruppi sono stati poi portati in discussione alle sessioni plenarie (una al mese per un totale di 26 sessioni, ognuna nell'arco di due giornate), emendati, votati e inseriti nel trattato costituzionale.Meccanismo dei lavoriI lavori della Convenzione, durati diciassette mesi, si sono svolti in tre fasi:Risultato dei lavori della ConvenzioneIl 18 luglio 2003 il presidente della Convenzione, Giscard d'Estaing, ha presentato a Roma il frutto dei lavori della Convenzione: il progetto di trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. Da questa bozza si è partiti per una lunga discussione che si è conclusa con lievi modifiche al progetto originale, confluito nella Costituzione europea firmata dagli Stati membri dell'Unione il 29 ottobre 2004.Voci correlateCollegamenti esternidiritto comunitarioConvention on the Future of Europe |
7,115,120 | http://guide.supereva.it/wrestling/interventi/2006/09/267326.shtml | Wrestling sul satellite. La situazione del nostro amato sport-enterteinement su Sky è più rosea che mai, dal momento che Sky Sport trasmette Raw integrale, Raw international, ECW, Heat, Experience, oltre ad uno show di produzione interna curato dalla redazione wrestling, che è stata recentemente ampliata con l’innesto di nuovi collaboratori (in particolare mi piace moltissimo il lavoro di Salvatore Torrisi come commentatore). A questo, possiamo aggiungere l’acquisizione dei diritti per la trasmissione di tutti i Pay Per View, di Saturday Night Main Event (dopo che la prima edizione di quest’anno era stata trasmessa da Italia1), dello special sulle Divas e di WWE 24/7, che non sarà in tutto e per tutto identico a quello statunitense (per i contenuti ridotti e per il fatto che in realtà trasmette quattro giorni a settimana e non sette), ma che rimane una conquista senza precedenti per il mercato ed i fan italiani, che hanno finalmente una possibilità legale ed a prezzi relativamente contenuti per accedere ai dvd monografici ed ai vecchi show WWF/E, WCW, ECW, AWA, ecc.Ai contenuti offerti direttamente da Sky, possiamo poi aggiungere WWE News trasmesso da SportItalia (recentemente costretto a “traslocare” dalle frequenze in chiaro a quelle criptate del satellite e del digitale terrestre), oltre ad Afterburn e Bottom Line trasmessi dal canale per ragazzi GXT, nonché alla TNA trasmessa da Eurosport, che offre agli appassionati la possibilità di seguire sia Impact che i PPV. Tra l’altro un discorso particolare va fatto per i PPV della TNA, dal momento che Eurosport non li veicola a pagamento e che quindi sono già tutti compresi nel prezzo dell’abbonamento. Unica nota negativa, per quel che riguarda Eurosport, è il ritardo siderale con cui gli show vengono trasmessi: si parla di un ritardo di mesi interi rispetto alla programmazione statunitense.E’ inoltre probabile che la NWE, già trasmessa da Canale Italia e quindi irradiata a livello nazionale dal satellite, abbia altri sbocchi televisivi nei prossimi mesi. Come dicevo in apertura, la situazione del wrestling sul satellite è a livelli che mai il sottoscritto avrebbe potuto sperare solo un anno fa. Essendo io un ingordo, attendo la riduzione del ritardo di trasmissione degli show già presenti, nonché l’approdo (preciso che non è in nessun modo un rumor, ma solo una mia speranza personale) del canale inglese “the Wrestling Channel”, con tutto il suo carico di vecchi e nuovi show di varie indy americane, di lucha libre, di puroresu, nonché di federazioni inglesi. Ciononostante, resta il fatto che il wrestling sul satellite attraversa una vera e propria età dell’oro, tanto da poter essere considerato, in termini di esposizione, secondo solo a sua maestà il calcio.Wrestling in chiaro. Ecco l’altra faccia della medaglia: se da un lato abbiamo delle emittenti satellitari pronte a scommettere sul wrestling (Sky, Eurosport e GXT e SportItalia), dall’altro abbiamo che le emittenti in chiaro si stanno un pochino tirando in dietro. Qualche mese fa, per i fan che seguono il wrestling in chiaro è arrivato un primo brutto colpo: con la cessione delle frequenze in chiaro di Sport Italia a Mediaset (che le ha riciclate per la tv tramite telefonino), WWE News, condotto dall’ottimo Stefano Benzi, è scomparso dai teleschermi di quegli utenti (tanti) che non hanno accesso alla tv satellitare o digitale terrestre. Nonostante non sia uno show WWE vero e proprio, ma una produzione italiana (realizzata sotto il patrocinio della WWE) fatta di news, recap ed informazioni, WWE News aveva da subito fatto breccia nel cuore dei fan italiani, anche perché si è trattato dell’unica trasmissione in Italia che abbia mai trasmesso Raw (anche se solo a spezzoni) in chiaro. Come dicevo prima, si è indubbiamente trattato di un brutto colpo.Più di recente è arrivato un colpo ancora più duro ed anche per SmackDown! la situazione si è complicata, dopo alcuni anni di continua escalation. Italia1, infatti, aveva dapprima acquisito i diritti per la trasmissione di Velocity, poi quelli di SmackDown! international ed infine quelli di Smackdown! integrale, passando il wrestling dal time slot della domenica mattina a quelli che precedono il “prime time” del week-end, fino a conquistarsi, per un certo periodo di tempo, la prima serata. Tra l’altro i risultati in termini di ascolti devono essere stati ottimi se l’emittente si è addirittura impegnata per “soffiare” il primo Saturday Night Main Event del 2006 alla concorrenza di Sky, non più di sei mesi fa. In seguito a tale evento, però, SD! si è visto sballottare più volte dal sabato alla domenica, dall’ora di cena alla seconda serata, fino all’apoteosi della caduta libera: da questa settimana, infatti, lo show bianco e blu viene trasmesso nel time slot che possiamo in qualche modo definire il “cimitero degli elefanti” della tv italiana, ovvero alla domenica mattina, momento in cui notoriamente l’italiano medio dorme o va da qualche parte e che difficilmente si mette davanti alla tv.Considerando che la diffusione della tv satellitare in Italia può contare su numeri irrisori in confronto a quelli della tv in chiaro (e questo per ovvi motivi), l’ago della mia personalissima bilancia pende dalla parte del pessimismo: se è vero che sul satellite si è creato uno “zoccolo duro” di appassionati su cui le emittenti possono contare, è anche vero che la grande maggioranza della popolazione vede ridotta drasticamente la presenza del wrestling sui teleschermi delle emittenti in chiaro. In giro mi è capitato di leggere che tanti fan non sono molto preoccupati di questo, data la presenza del web e della possibilità di procurarsi con quel mezzo tutto il wrestling di cui hanno bisogno. Vero, vorrei far presente a questi fan, così come quelli che parlano con nostalgia del periodo di “buio” televisivo del wrestling in Italia, quando i forum ed i siti italiani si contavano sulle dita di una mano ed erano frequentati da poche decine di utenti, che se la disgraziata eventualità della scomparsa del wrestling dai palinsesti di Italia1 diventasse una realtà, allora si ridurrebbe il numero dei cosiddetti “ottenni” che tanto male pare facciano al web e di tutto il merchandising ufficiale e tarocco che a loro è dedicato, ma potremmo anche iniziare a scordarci i tour, la presenza dei wrestler in Italia, i DVD con doppio audio, il prosperare delle federazioni italiane e così via. Soprattutto potremmo scordarci l’approdo di show, trasmissioni e, perché no, eventi live di altre federazioni che non siano la WWE.Pubblicato il 3 settembre 2006 in: Under The Tach Light |
572,126 | http://it.wikipedia.org/wiki/Aisne_%28fiume%29 | Aisne (fiume).L'Aisne è un fiume della Francia settentrionale. Nasce a Sommaisne, scorre poi verso nordovest a dividere i dipartimenti della Mosa e della Marna, per confluire nell'Oise a Compiègne.Tre aspre battaglie della Prima guerra mondiale vennero combattute nella valle dell'Aisne.Nel suo corso tocca i seguenti dipartimenti, e principali città:NavigazioneIl fiume è navigabile da piccoli natanti per gran parte del suo corso. È inoltre unito da canali con la Senna e la Mosa. Insieme col "Canal Latéral à l'Aisne" (Canale laterale dell'Aisne) dà accesso alle città agricole di Soissons e Vailly-sur-Aisne, grandi produttrici di cereali. La via d'acqua unisce inoltre l'Europa del nord col porto fluviale di Reims, le cui industri metallurgiche dipendono dal trasporto per via d'acqua. L'Aisne è poi connesso con la vasta rete fluviale francese dal fiume Oise, dal "Canal de l'Aisne à l'Oise", dal "Canal des Ardennes" e dal "Canal de l'Aisne à la Marne".StoriaSi tratta del famoso fiume Axona'" menzionato da Gaio Giulio Cesare nel suo "De bello Gallico" durante la conquista della Gallia.NoteCollegamenti esterniFiumi della FranciaAisne (river) |
96,682 | http://it.wikipedia.org/wiki/Kult | Kult."'Kult"' è un Gioco di ruolo con ambientazione contemporanea horror.Tutto l'universo di gioco è fortemente influenzata dalle idee dello Gnosticismo, e sono lampanti anche influenze di Clive Barker e di Hans Ruedi GigerAmbientazioneL'ambientazione è estremamente cupa: il mondo non è altro che una prigione per l'uomo, rinchiuso dal Demiurgo (o, se volete, Dio). Il mondo come lo vediamo è reale come potrebbe esserlo un set cinematografico, fatto di fumo e specchi. In realtà, l'intera umanità vive nelle rovine della sua precedente grandezza. Attorno a noi, nell'oscurità, vivono i nostri guardiani, gli Arconti, istruiti dal Demiurgo affinché mantengano l'umanità nell'ignoranza. Gli Arconti hanno varie creature ai loro ordini, e queste sono i nostri carcerieri. La morte è semplicemente uno stratagemma per ripulire le memorie dell'anima e rendere impossibile l'acquisizione di conoscenze sufficienti per evadere dalla prigione.Ci sono similitudini tra Kult e altri giochi svedesi, come salta agli occhi nel gioco di ruolo di "Mutant Chronicles". Alcuni simboli e creature che compaiono in Kult sono presenti in altri giochi svedesi.Alcune sette di magia hanno teorie assimilabili all'ambientazione di Kult. Le credenze magiche del Dragon Rouge si sposano bene con la teoria della magia descritta in Kult, se si ignorano gli aspetti più estremi del gioco, ad esempio le creature che fungono da "nemici" per i giocatori o che il mondo sia solo un'illusione montata per nasconderci la verità.Kult è stato, per qualche tempo, citato dai media per il suicidio di un giovane ragazzo che stava giocando. La televisione svedese "Rapport" si schierò apertamente contro il gioco, ma questo causò solamente un incremento della popolarità del gioco stesso. Più tardi si scoprì che il suicidio non aveva nulla a che fare con "Kult".Sistema di giocoIl sistema è basato su abilità e sfrutta il dado a 20 facce (non è, tuttavia, il D20 system pubblicato dalla Wizards of the Coast), con le caratteristiche dei personaggi basate su punti. Ha uno dei sistemi di combattimento più letali visti finora in un GdR.Edizioni1a edizioneSono tutti stati pubblicati dalla Target Games; data la difficile reperibilità di informazioni riguardo le edizioni originali svedesi, qui sono riportate le versioni (pressoché contemporanee) inglesi.3a edizioneSono tutti stati pubblicati dalla 7eme Cercle in versione inglese e francese.3a edizione italianaSono tutti stati pubblicati dalla Raven Distribution; sono qui riportati perché in parte modificati rispetto alle edizioni originali francesi e inglesi della 7eme Cercle.Collegamenti esterniGiochi di ruolo horrorKult |
2,645,039 | http://it.wikipedia.org/wiki/Lega_Nord_Romagna | Lega Nord Romagna.La Lega Nord Romagna'" è un movimento politico regionalista e autonomista che attualmente è la sezione "nazionale" della Lega Nord in Romagna.StoriaIl movimento venne fondato come "Lega Emiliano-Romagnola" (o "Lega Emilia-Romagna") nel 1989 da Fabio Dosi insieme ad altri tre amici (Orestilli, Grazioli e Croci). In realtà il movimento non nacque spontaneamente, bensì su suggerimento della Lega Lombarda, a cui Dosi si era rivolto in occasione delle elezioni europee del 1989 al fine di portare il movimento anche al di fuori della Lombardia e del Veneto.Nel 1989 partecipò alle elezioni per il Parlamento Europeo nell'ambito della lista Lega Lombarda - Alleanza Nord. In quel periodo lo scopo di Umberto Bossi (leader della Lega) era quello di estendere il suo partito al di fuori della Lombardia, ma, per evitare accuse di egemonia, intendeva farlo cooptando piccoli movimenti autonomisti locali (come in Piemonte) o creando di fatto dei movimenti autonomisti in loco (come appunto in Emilia-Romagna). Ovviamente la Lega Lombarda avrebbe continuato ad essere il movimento di riferimento.A fine 1989 fu creata la Lega Nord (federazione delle leghe "nazionali" di Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia, Romagna e Toscana e successivamente anche Trentino e Friuli) che partecipò alle elezioni amministrative del 1990. Dopodiché la Lega emiliana divenne a tutti gli effetti "Lega Nord Romagna" (di seguito LNR nel testo).Nelle elezioni del 2008 è arrivata all'11,1%, raggiungendo il 10,9% in provincia di Forlì-Cesena, 9,7% in provincia di Ravenna e il 9,0% in provincia di Rimini.È favorevole alla creazione della regione Romagna ed è stata favorevole al passaggio dell'alta Valmarecchia dalla provincia di Pesaro-Urbino (Marche) alla provincia di Rimini.NoteCollegamenti esterniLega NordPartiti politici italiani regionali |
2,238,602 | http://it.wikipedia.org/wiki/Squadro_agrimensorio | Squadro agrimensorio.È uno strumento usato in topografia costituito da una scatola, generalmente di forma cilindrica, ottagonale o sferica, dotata alla base di un manicotto che serve per fissare lo strumento a una palina o a un treppiede. Questo strumento permette l’individuazione di linee sul terreno perpendicolari tra loro o formanti un angolo di 45°. Deriva dalla groma, una coppia di aste alla cui estremità erano legati quattro fili a piombo ed era fissato a terra.Sulla superficie dello squadro sono presenti otto fessure, disposte in direzioni opposte tra loro e formanti un angolo di 45°, entro le quali si possono traguardare i segnali in modo da eseguire allineamenti perpendicolari tra loro.Lo squadro può anche essere graduato. In questo caso è costituito da due scatole cilindriche coassiali; quella inferiore riporta un cerchio graduato e quella superiore una tacca di riferimento. In questo modo è possibile misurare (con scarse precisioni) l’angolo formato tra due direzioni.Condizioni di rettificaAffinché lo squadro sia in condizioni di rettifica, devono essere verificate contemporaneamente tre condizioni di esattezza:Verifica della 1° condizioneGuardando attraverso le fenditure, esse devono risultare parallele e orizzontali.Verifica della 2° condizioneSi colloca una palina puntandola con lo strumento; poi, se ruotando lo squadro di π (180°) la palina si vede dalla fenditura, la condizione è verificata.Verifica della 3° condizioneSi collocano quattro palline e, da una fenditura qualunque, si ruota lo squadro fino alla fenditura successiva; se lo strumento ha ruotato di ½π (90°), la condizione è verificata.Strumenti di misura |
374,990 | http://it.wikipedia.org/wiki/Juninho_Paulista | Juninho Paulista.CarrieraClubJuninho ha iniziato la propria carrera calcistica al São Paulo FC nel 1992 ma raggiunge il successo in Europa quando approda al Middlesbrough FC in Premier League. Qui si fa subito apprezzare dai supporter del "Boro" per la sua classe e la facilità di dribbling, caratteristiche che non impediranno comunque al Middlesbrough di retrocedere nella Football League Championship.Nel 1997 Juninho si trasferisce all'Atlético de Madrid e, grazie ai suoi assist, aiuta Christian Vieri a vincere il titolo di capocannoniere della Liga. L'anno successivo, con la venuta di Arrigo Sacchi, è relegato in pachina a favore dell'allora emergente e giovanissimo Juan Carlos Valerón, anche per via della suo mancato adattamento alle rigorose disposizioni tattiche dell'allenatore italiano. Trascorsa una sola stagione (1999/00) al Middlesbrough, torna poi al Vasco da Gama e al Flamengo e, per la terza volta, rientra in Premier League, ancora al Middlesbrough.Si trasferisce poi in Scozia, al Celtic Glasgow, ma dopo soli otto mesi rescinde il proprio contratto il 5 aprile 2005 per tornare ancora in Brasile, questa volta al Palmeiras. Dal 2006-2007 è al Flamengo, trasferendosi poi in Australia, al Sydney FC, il 1° agosto 2007; otto mesi dopo, il suo contratto viene rescisso. Nel giugno 2009 assume la presidenza dell'Ituano Futebol Clube, decidendo poi nel novembre dello stesso anno di riprendere l'attività calcistica a partire dal campionato Paulista del 2010.NazionaleJuninho è stato convocato più di 50 volte nella Nazionale brasiliana ed è riuscito a vincere i Mondiali del 2002.Nel 1996 ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi ad Atlanta.SoprannomeJuninho è denominato "Paulista" (che significa "proveniente da São Paulo", sua città natale, e più in generale dallo stato di San Paolo) per distinguerlo dall'omonimo Juninho (Pernambucano), attualmente in forza all'Al-Gharafa.In Inghilterra è stato nominato TLF (The Little Fella) dai supporter del Middlesbrough ed è ricordato come il miglior giocatore del "Boro" degli ultimi tempi. Il suo nickname è forse nato dalla sua altezza: appena 1,67 metri.PalmarèsClubCompetizioni nazionaliCompetizioni internazionaliNazionaleCollegamenti esterniCalciatori campioni del mondoBrasiliani vincitori di medaglia di bronzo olimpicaPersonalità legate a São PauloJuninho Paulista |
2,160,839 | http://it.wikipedia.org/wiki/William_Perkins | William Perkins.William Perkins nasce da Thomas e Anna Perkins a Marston Jabbett, nella parrocchia di Bulkington, Warwickshire, Inghilterra, nel 1558, È l'anno in cui la protestante Elisabetta I accede al trono, succedendo alla sorella cattolica Maria come regina d'Inghilterra. Perkins vive l'intera sua vita sotto il regno di Elisabetta I, morendo solo un anno prima della morte della regina stessa, avvenuta nel 1603. Il rapporto del Perkins con la regina Elisabetta I è ambiguo. Da una parte si rallegra che questa Regina abbia riportato finalmente e stabilmente l'Inghilterra alla fede protestante, dall'altra risente del fatto ed è molto frustrato che non l'abbia fatto in modo del tutto coerente con i principi della Riforma, accettando, a suo dire, troppi compromessi con molti aspetti del Cattolicesimo.Infanzia e gioventùSi sa poco dell'infanzia e dell'estrazione sociale del Perkins. La sua famiglia è relativamente benestante, dato che nel giugno del 1577, all'età di 19 anni, il Perkins è registrato come pensionato pagante del Christ's College di Cambridge. Riceve il "Bachelor of Arts" nel 1581 e il "Master of Arts" nel 1584. Per quanto dotato di grande intelligenza e capacità, la giovinezza del Perkins è descritta dagli agiografi come disordinata ed immoderata, data all'alcool. Non è chiaro, però, quanto questo ritratto sia influenzato, da una parte dalle calunnie dei suoi avversari più tardi, dall'altra dalla tendenza dei Puritani ad esagerare i loro "peccati di gioventù" per rendere ancora più impressionante la conseguente conversione. Pare non inverosimile che, come si racconta, egli abbia in questo periodo generato un figlio illegittimo come pure che si sia attivamente interessato di astrologia.Secondo una storia non verificabile, una volta, mentre camminava per la città, ode una giovane madre dire al suo figlioletto che teneva per mano: "Tieni a freno la tua lingua, se no ti porto da quell'ubriacone del Perkins laggiù". Scoprendo di essere diventato occasione di dileggio fra la gente, la sua coscienza comincia a rimordergli fintanto che giunge alla conversione alla fede evangelica. È chiaro che il Perkins abbia avuto un personale risveglio spirituale fra il 1581 e il 1584.Ministero pastorale e docenzaPerkins comincia così a Cambridge ad associarsi ai circoli che, a quel tempo, vorrebbero che la Chiesa d'Inghilterra si riformasse radicalmente secondo i principi del Calvinismo com'era avvenuto, ad esempio, a Ginevra, seguendo la linea tracciata dai teologi continentali Teodoro Beza, Girolamo Zanchi, e Zaccaria Ursino.Sebbene Perkins si si distingua nel sostenere la teologia calvinista più rigorosa, è lungi dall'essere un teologo freddo e distaccato come si descrive talvolta chi segue questa linea, ma si distingue per la sua spiritualità e pietà, il carattere esemplare, la sua predicazione appassionata che richiama da ogni dove folle di persone solo per ascoltarlo, e l'amorevole e compassionevole cura che egli dimostra per accompagnare alla fede in Cristo e seguire pastoralmente persone di estrazione più diversa, compresi gli internati del carcere di Cambridge dove comincia a svolgere un fecondo ministero di cappellania. Una volta, come amano rilevare le sue biografie, Perkins incontra un carcere un giovane condannato a morte per i suoi crimini e che teme di finire ben presto all'inferno. Perkins lo convince che, attraverso Gesù Cristo, Dio può perdonare i suoi peccati, e così questo giovane affronta l'inevitabile sua condanna a morte con dignità, compostezza e serenità, dopo aver affidato la sua vita a Cristo.Nel 1584, poco dopo aver ricevuto il suo "Master of Arts", Perkins diventa professore associati al Christ's College fino al 1594, dopodiché, nel 1595, diventa rettore della chiesa di S. Andrew a Cambridge fino alla sua morte.Come "puritano moderato", Perkins si oppone fermamente ai "non conformisti" ed altri separatisti che rifiutano di conformarsi alla Chiesa d'Inghilterra. D'altro canto, egli pure si oppone al regime elisabettiano di uniformità imposto dalle autorirà politiche alla chiesa. per esempio, quando l'arciverscovo di Canterbury John Whitgift fa arrestare ed imprigionare Francis Johnson per l'appoggio che dava alla forma presbiteriana di governo della chiesa, Perkins difende vivacemente il Johnson.Il 13 gennaio 1587, Perkins predica un sermone che condanna la pratica di inginocchiarsi per ricevere l'Eucaristia (come pure altre formalità religiose che ritiene superstiziose) e, per questo, viene chiamato a rispondere delle sue idee di fronte ai giudici del Regno. Durante l'ultima serie di processi contro i ministri di culto di tendenza puritana, nel 1590-1591 Perkins afferma di non poter rammentare con chi avesse discusso il "Libro di disciplina" della chiesa.Perkins sposa Timothye Cradocke di Grantchester il 2 luglio 1595. La coppia avrà sette figli, tre dei quali nati morti.Perkins aveva un talento sorprendente nel leggere libri. Pare che li sfogliasse così velocemente da apparire quasi non leggervi nulla, eppure registrava ogni cosa accuratamente nella sua mente.Persuasioni teologiche ed influenzaPerkins sostiene la dottrina della "doppia predestinazione" e contribuisce a far conoscere in Inghilterra il pensiero di Teodoro di Beza, di cui pubblica in inglese il famoso grafico che illustra questo concetto.Le concezioni del Perkins sulla doppia predestinazione lo rendono il bersaglio favorito di Arminio l'ecclesiastico olandese che si oppone alla dottrina della predestinazione.Perkins acquisisce fama internazionale come polemista con la pubblicazione di "A Reformed Catholike" (Un cattolico riformato) nel 1597, in cui sostiene che i veri cattolici romani siano solo quelli che sono definiti come "protestanti". Durante la sua vita Perkins consegue enorme popolarità. La vendita delle sue opere sorpassa persino quella delle opere di Giovanni Calvino. Le sue opere sono tradotte in molte lingue.Dalla sua posizione a Cambridge Perkins è in grado di influenzare un'intera generazione di ecclesiastici inglesi. i suoi discepoli includono:MorteSoffrendo di una forma grave di colelitiasi, Perkins muore dopo settimane di sofferenza il 22 ottobre 1602 all'età di 44 anni. James Montagu predica il suo sermone funebre sul testo di Giosuè 1:2 "Mosè, il mio servo, è morto". Viene sepolto a St. Andrew, la chiesa in cui aveva servito come pastore per 18 anni.OpereOltre alla sua attività di insegnante, pastore e predicatore, Perkins produce molti libri di gran valore apprezzati non solo in patria. Tradotti in latino per il pubblico internazionale, alcuni pure in francese, tedesco e spagnolo. Invalido nella mano destra, si dice che li scrivesse tutti e rapidamente con la sinistra.BibliografiaNoteVoci correlateTeologi calvinistiWilliam Perkins (Puritan) |
806,103 | http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_III_di_Aquitania | Carlo III di Aquitania.OrigineNato a Francoforte sul Meno nell'849, secondogenito di Carlo il Calvo e di Ermentrude (825-869), figlia del conte Oddone I d'Orléans.BiografiaDopo che suo padre, nell'852, rinchiuse Pipino II di Aquitania in un monastero, i nobili aquitani, che non gradivano come re Carlo il Calvo, nell'853, inviarono messaggeri a Ludovico II il Germanico, per offrirgli la corona d'Aquitania, minacciando che se avesse rifiutato si sarebbero rivolti ai Vichinghi o ai Saraceni. Ludovico il Germanico designò, come re d'Aquitania, il figlio, Ludovico il Giovane, che attaccò Carlo il Calvo e, nell'855, arrivò sino a Limoges. Lo spodestato re d'Aquitania, Pipino II di Aquitania ne approfittò per lasciare il monastero in cui era stato rinchiuso e raccogliere intorno a lui molti nobili che abbandonarono Ludovico il Giovane, che rientrò in Baviera.In quello stesso anno Carlo il Calvo fece incoronare re d'Aquitania, a Limoges, suo figlio, Carlo III il Bambino. Ma i nobili Aquitani rifiutarono come re un bambino e continuarono ad appoggiare Pipino II; quindi, in pratica, l'Aquitania era governata da due re, Carlo III, quello ufficiale, nel nord e Pipino II, nel sud.Carlo si sposò nell'862 con una vedova di cui non si conosce il nome e da cui non ebbe eredi.Carlo morì il 29 settembre 866 a Buzançais lasciando il trono al fratello Luigi il Balbo.NoteVoci correlateBibliografiaCarolingiRe d'AquitaniaRe di ProvenzaCharles the Child |
7,407,162 | http://www.cineblog.it/post/8120/torino-film-festival-la-nascita-delle-piovre-a-thousand-years-of-good-prayers-viva-garage | E’ un esordio che lascia a bocca aperta: per la capacità di analizzare i temi, per pulizia, per sicurezza. E chissenefrega se l’amore che nasce fra le due protagoniste è omosessuale: la capacità della regista è quella di spiegare l’amore dal punto di vista femminile, indifferentemente dal fatto che sia rivolto verso una persona dello stesso sesso.Poi la storia della terza ragazza, la simpatica cicciotta amica della protagonista, è più spolpata e banale, e la sua è una figura che spesso resta macchiettistica. Ma è un dettaglio di poco conto, perchè la trama principale non dà tregua e non fa mai calare l’attenzione dello spettatore. Grande padronanza dei mezzi, con un uso di colori e musiche da far invidia a registi navigati. E, soprattutto, colpo di fulmine immediato per Adele Haenel: bellissima e incredibilmente superba.Si è poi visto in anteprima il nuovo film del regista orientale più venduto ad Hollywood, quel Wayne Wang che tanto sembrava perso tra amori a cinque stelle e amici a quattro zampe. Va bene, il suo A Thousand Years of Good Prayers (girato quasi in conteporanea con The Princess of Nebraska, che si vedrà a Torino in questi ultimi giorni) rivela un autore ancora non finito, ma l’amaro in bocca resta.Perché far durare il film un’ottantina scarsa di minuti e fare una serie di rivelazioni in cinque? Perché Wang non ha il coraggio di lasciare alcune cose non dette, e sembra avere la furia di dover dire tutto, di dover colmare qualsiasi dubbio -se ce n’è- nello spettatore? Il film presenta le tematiche tanto care al regista de Il circolo della fortuna e della felicità, in primis quella della tradizione che si scontra con la modernità, delle generazioni, e dell’America in contrasto con la Cina.Una storia di padri e figli, ancora, per un film che ha un certo stile e non presenta pecche nè dal punto di vista dei dialoghi nè dal punto di vista registico (per fortuna Wang non ha dimenticato il mestiere…). Adatte le prove di Henry O e Faye Yu (a proposito: non si sono viste ancora attrici orientali brutte; dove sono!?), soprattutto il primo, che si offre con gentilezza anche in scene ironiche. Peccato davvero per il velocissimo finale.In concorso come Naissance des pieuvres troviamo poi l’irlandese Garage di Lenny Abrahamson, un piccolo film che nel suo si fa rispettare. Abbiamo un altro personaggio assurdo, al limite dell’alienato, come tanti se ne sono visti in questa edizione del festival, che lavora in una pompa di benzina: ligio al lavoro, Josie obbedisce senza opporre resistenza al suo capo, un ex-compagno di scuola che, secondo lui, l’avrebbe aiutato proprio dandogli il lavoro.Quando il capo decide di tenere aperto il servizio anche durante il week-end, Josie si vede affiancare David, un quindicenne che lo aiuterà proprio in quei pochi giorni della settimana. Dopo il gelo iniziale da parte del ragazzino, i due diventano amici e la situazione si fa più semplice. Finché, per colpa dell’ingenuità di Josie, la situazione si ribalta in modo inaspettato e crudele. Il film ha ritmo, ha ironia, ma ha anche una sincera visione disillusa e cattiva della vita: ciò che capita a Josie, accusato “ingiustamente” di qualcosa che in effetti ha commesso, sarebbe piaciuto tanto a Von Trier.Magnifico Pat Shortt, un Josie che cerca di relazionarsi come può col mondo, di combattere la sua timidezza, di non sentirsi fuori luogo, di accettare anche gli insulti più gratuiti e cattivi. Come altri film piccoli presentati a Torino, anche Garage aiuta lo spettatore a disintossicarsi con facilità dalle mega-produzioni, dai prodotti inflazionati e surgelati e da nomi fin troppo pompati da pubblicità e riviste.E passiamo ad un vero film culto di questa edizione: Viva di Anna Biller. Che non sfigurerebbe in un Grindhouse 2, se fosse incentrato non più sull’horror ma sui temi della sexploitation. La Biller, che ha all’attivo qualche corto e mediometraggio, esordisce con una parodia-omaggio ai soft-porno che tanto andavano di moda fra i patiti negli indimenticabili anni ‘70.L’operazione, dal punto di vista tecnico, si avvicina più a quello di Planet Terror di Rodriguez che a Death Proof di Tarantino (il vero film teorico dell’anno): ricostruisce passo per passo un vero film della sexploitaion, dalla fotografia iper-colorata alle ambientazioni, dai dialoghi scritti a volte volutamente in modo pessimo ad alcune battute memorabili. Ma, attenzione, lavora moltissimo anche sulla recitazione: che è orgogliosamente invedibile. Come se gli attori aspettassero, mentre sono ripresi, un suggerimento, un gobbo che è stato perso, e la macchina da presa non possa fermarsi per mancanza di pellicola.La Biller, nonostante le due ore potessero essere qua e là davvero accorciate, ha il coraggio di saper dire la sua su temi importantissimi (la femminilità e il femminismo -che non sono la stessa cosa-, la rivoluzione sessuale e la presunta voglia dell’uomo di dominare la donna) in modo brillante e originale. Dal punto di vista tecnico non si può dire nulla. Il resto lo deciderà il pubblico, se mai il film si vedrà in sala (sè, figurati) o in dvd. Fatto sta che siamo davanti ad un oggetto strano, forse non per tutti: e questo è un pregio. |
1,437,206 | http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Diogene | Antonio Diogene.Antonio Diogene'" () è stato uno scrittore greco antico, probabilmente del II secolo a.C.Le sole informazioni che abbiamo su di lui riguardano il suo romanzo in 24 libri "Le incredibili meraviglie al di là di Tule ()".Il romanzoIl romanzo è perduto, ma oltre ad alcuni frammenti ne resta l'epitome che Fozio ne ha fatto nella Biblioteca. La narrazione intreccia storie d'amore con elementi tipici della paradossografia, raccontando un immaginario viaggio attraverso l'Oriente, l'Europa, l'isola di Tule e luoghi ancora più lontani e meravigliosi.I viaggi erano presentati in termini realistici e per rendere il racconto più attendibile l'autore aveva inserito numerose citazioni. Tra le "incredibili meraviglie" che accadono al di là di Tule Fozio cita notti che durano uno o sei mesi e popoli che vivono al di là del circolo polare.Si pensa che il romanzo, che Fozio mostra di apprezzare molto, abbia influenzato La storia vera di Luciano e vari scrittori erotici.EdizioniCollegamenti esterniromanzieri greci antichiAntonius Diogenes |
778,253 | http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_IV_di_Tolosa | Guglielmo IV di Tolosa.OrigineNato verso il 1040 da Ponzio e da Almodis de La Marche (1020-1071, che nel 1053 sposò, in terze nozze il conte Raimondo Berengario I di Barcellona; fu assassinata dal figlio di primo letto del conte, Pietro Raimondo, che fu esiliato ed escluso dalla successione), figlia del conte Bernardo I de La Marche.BiografiaNel 1060, alla morte del padre, ereditò i titolo di conte di Tolosa e d'Albì.Nel 1062, alla morte della nonna, Emma e dello zio Bertrando ereditò il titolo di marchese di Provenza.Nel 1080 sposò Emma figlia del conte di Mortain e Cornovaglia, Roberto di Mortain.Nel 1086 sposò l'unica figlia rimastagli, Filippa (ca. 1080-1117) al re Sancho I d'Aragona (1042-1094), nella speranza che avrebbe fatto valere i propri diritti di successione.Nel 1088 partì per la Terra Santa, cedendo i propri diritti al fratello Raimondo di Saint-Gilles.Morì, ucciso in Terra Santa, nel 1094, i suoi titoli rimasero al fratello Raimondo che interpretò come abdicazione la sua rinuncia del 1088. Il genero Sancho si limitò solo a qualche protesta in quanto impegnato nella guerra contri i Mori, dove morì all'assedio di Huesca.DiscendenzaGuglielmo ebbe due figli da Matilda:ed una sola figlia da Emma:Voci correlateElenco di duchi, re e conti di ProvenzaBibliografia.Conti di TolosaMarchesi di ProvenzaWilliam IV, Count of Toulouse |
2,094,948 | http://it.wikipedia.org/wiki/Bridei_III_dei_Pitti | Bridei III dei Pitti.BiografiaPotrebbe essere nato attorno al 616, ma comunque non dopo il 628. Era figlio di Beli, re di Alt Clut. Reclamò il trono di Fortriu in quanto nipote di Nechtan dei Pitti. Nella "Historia Brittonum" Nennio afferma che Bridei era cugino materno di primo grado di re Ecgfrith di Northumbria. La madre di Bridei era forse figlia di re Edwin di Deira.Fu uno dei sovrani di Fortriu più attivo nell'espandere il regno. Attaccò il castello di Dunnottar nel 680/681 e fece contro il sub-regno delle Orcadi nel 682 una campagna militare così violenta che gli "Annali dell'Ulster" dicono che le Orcadi furono cancellate da Bridei.L'anno successivo Bridei attaccò Dundurn, nel Strathearn. È chiaro che dalle sue basi nel Fortriu (o Moray), Bridei andò stabilendo il suo potere sulle terre a nord e a sud, ponendosi forse nella posizione di attaccare i possedimenti anglosassoni ubicati più a sud. È anche possibile che Bridei fu riconosciuto come sub-re da Ecgfrith.L'interpretazione tradizionale è che Bridei interruppe questo legame, causando la reazione di Ecgfrith. Ciò portò alla battaglia di Dunnichen, combattuta nel 685, in cui gli Anglosassoni di Ecgfrith furono annientati. Ciò provocò l'espulsione dei Northumbriani dalla Pittavia del sud e il permanente dominio di Fortriu sul territorio meridionale dei Pitti. Bridei, secondo gli "Annali dell'Ulster" e quelli di Tigernach, morì nel 693.NoteBibliografiaCollegamenti esterniRe dei PittiBridei III of the Picts |
2,128,395 | http://it.wikipedia.org/wiki/La_solitudine_dei_numeri_primi | La solitudine dei numeri primi."La solitudine dei numeri primi" è il primo romanzo di Paolo Giordano.Edito da Mondadori, ha ricevuto i riconoscimenti letterari del Premio Strega e del Premio Campiello opera prima 2008.Romanzo di formazione, narra le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende spesso dolorose che ne segnano l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta.TramaIl romanzo racconta la storia di due persone, entrambi torinesi sebbene la città non sia mai menzionata (anche se vengono fatti dei riferimenti alla chiesa della Gran Madre, dove si svolge il matrimonio di Viola Bai, ed alla basilica di Superga), le cui vite vengono gravemente segnate da vicende accadute nella loro infanzia.Alice Della Rocca è una bambina di sette anni, odia la scuola di sci e comunque non mostra alcuna attitudine particolare per questo sport; nonostante questo il padre la costringe a frequentarne un corso, nutrendo grandi aspettative nei suoi confronti. Una mattina, Alice si separa dal resto del gruppo e, nel tentativo di tornare a valle, finisce in un dirupo rimanendo gravemente ferita. La ragazza rimarrà zoppa per il resto della vita.Mattia Balossino è un bambino dotato ed intelligentissimo, al contrario della gemella Michela che invece è mentalmente disabile. Isolato dal resto dei coetanei per via della sua "scomoda" sorella, Mattia vive l'infanzia in solitudine. Poi, un giorno, per poter partecipare alla festa di compleanno di un compagno di classe, lascia la sorella in un parco, pensando di andarla a riprendere più tardi. Ma al suo ritorno Michela è scomparsa, probabilmente annegata in un fiume vicino.Questi avvenimenti segnano profondamente la vita dei due ragazzi. Il racconto si sposta nel periodo della loro adolescenza: Alice soffre di anoressia ed è snobbata dai ragazzi per la zoppia. Con una vita sociale pressoché nulla, Alice attira l'attenzione di Viola Bai, compagna di classe molto popolare, che decide di ammetterla nel proprio giro di amicizie. Grazie all'incoraggiamento di Viola, Alice conosce Mattia. Quest'ultimo è un ragazzo problematico: non ha alcun interesse nelle interazioni sociali e ha una malsana attitudine all'autolesionismo.Alice e Mattia stringono un'amicizia particolare: ognuno svolge la propria esistenza autonomamente, ma ogni volta tornano a cercarsi. Continuano a frequentarsi anche dopo il liceo, quando Mattia si iscrive a ingegneria e Alice sviluppa la propria passione per la fotografia. Nel frattempo, Fernanda, la madre di Alice, si ammala di un tumore e viene fatta ricoverare in ospedale. Lì, Alice conoscerà Fabio Rovelli, un giovane medico. Mattia intanto consegue la laurea ed ottiene un prestigioso posto di lavoro in Scandinavia, che non sa se accettare. In questo periodo della sua vita, Mattia racconta per la prima volta ad Alice la storia di Michela, e per la prima volta i due ragazzi si scambieranno un bacio. Ciò nonostante un litigio fra Alice e Mattia convince il ragazzo a partire. Alla fine Fernanda muore ed Alice sposa Fabio, mentre Mattia vive in Scandinavia in solitudine.Il matrimonio tra Fabio ed Alice declina lentamente: Fabio infatti vuole un figlio da Alice, ma lei, non avendo più le mestruazioni da anni per via dell'anoressia, non può restare incinta. La coppia si separa e Alice cade in depressione. Invece Mattia è insegnante di topologia algebrica e conosce un collega, Alberto, anch'esso italiano. I due fanno una scoperta che riguarda l'algebra e vanno a festeggiare a casa di Alberto. Lì, Mattia conosce una donna, Nadia, amica del collega, con cui passerà una notte di sesso. Alice decide di tornare in ospedale a chiarire il rapporto con Fabio. Però vede una ragazza che somiglia molto a Mattia, e che ad Alice fa tornare in mente Michela, la gemella scomparsa. Nonostante non sia sicura di quanto ha visto, Alice decide di avvisare Mattia.Mattia, pur non sapendo di cosa si tratti, accorre all'invito di Alice di raggiungerla e torna in Italia. Alice non trova il coraggio di raccontare a Mattia ciò che credeva di aver visto, ma i due amici passano un pomeriggio insieme e approfittando di un momento, la ragazza lo bacia, scoprendo così di essere ancora innamorata di lui. Nonostante ciò non riescono a superare il muro di solitudine che li separa, e Mattia ripartirà senza che il loro rapporto abbia avuto alcuno sviluppo.I due ragazzi sono infatti paragonati a due numeri primi gemelli (i numeri primi che differiscono tra loro di due): accomunati dalle stesse particolarità, attratti l'uno verso l'altra, non riescono mai ad unirsi, separati da un solo invalicabile ostacolo.Personaggi secondariAdattamento cinematograficoNel 2010 uscirà nelle sale un film tratto dal romanzo, coprodotto dalla "Offside" di Mario Gianani e dalla francese "Les Films des Tournelles", con il supporto della "Film Commission Torino Piemonte". Il film, le cui riprese sono iniziate nell'autunno 2009, è diretto da Saverio Costanzo, curatore della sceneggiatura assieme allo stesso Giordano, autore del libro; nel cast, Alba Rohrwacher nella parte di Alice e Luca Marinelli in quella di Mattia.La pellicola, come la vicenda del libro, sarà ambientata a Torino.EdizioniNoteAltri progettiCollegamenti esterniRomanzi italianiRomanzi di formazione |
1,230,746 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Jonica | Ferrovia Jonica.La Ferrovia Jonica'" è una linea ferroviaria italiana che collega Taranto a Reggio Calabria attraverso la costa ionica di Puglia, Basilicata e Calabria. È gestita da RFI.Costruita nella seconda metà dell'800, è classificata da RFI come complementare e pur avendo le premesse per essere una linea importante è fortemente sottoutilizzata.StoriaIncrocio tra treni sulla ferrovia Jonica a FerruzzanoNel 1865 la Società Vittorio Emanuele, che con la legge di riorganizzazione delle ferrovie aveva ottenuta la concessione per le ferrovie calabro-sicule aveva iniziati i lavori di costruzione della ferrovia Jonica, primo e strategico (soprattutto dal punto di vista militare) collegamento ferroviario nord-sud, inaugurando il 3 giugno 1866 il primo tratto da Reggio Calabria a Lazzaro lungo 16,464 km, prolungato di ulteriori 59 km il 1º ottobre 1868 fino a Bianconovo e il 28 febbraio 1869 il tratto da Taranto a Metaponto di 43,387 km. I lavori per la costruzione della Ferrovia Jonica, si conclusero il 15 novembre 1875, con l'apertura dell'ultimo tratto di 59,75 km tra Crotone (che allora si chiamava Cotrone) e Catanzaro Marina, data in cui i due tronchi già costruiti vennero saldati.L'anno successivo, il 1876 vedeva l'apertura a Sibari della diramazione per Spezzano Albanese, primo tratto della linea per Cosenza.La ferrovia risultò subito di grande importanza perché l'utilizzo del treno per il trasporto degli agrumi, in quegli anni, iniziava ad intensificarsi dato che la tariffa speciale sui trasporti aveva ridato fiato al commercio degli agrumi. Si erano stipulati infatti nuovi accordi con Francia, Austria-Ungheria e Svizzera e il traffico agrumario iniziava a spostarsi dall'America, mercato tradizionale, verso il centro-Europa passando così dal trasporto marittimo a quello con treni merci. Il completamento della tratta ferroviaria avrebbe reso i trasporti ferroviari più rapidi e quindi più convenienti; avvenne tuttavia il fallimento della Società Vittorio Emanuele nel 1872 e l'incarico venne dato dal governo alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali allo scopo di completare la linea calabra.Fino al completamento della linea tirrenica la linea Jonica rappresentò l'unico collegamento dall'estremo sud (e dalla Sicilia) verso il centro e il nord della penisola e a partire dal 1890, data in cui venne completata la linea Metaponto-Potenza-Battipaglia, l'essenziale collegamento con Napoli e Roma. L'apertura della linea Tirrenica dirottò abbastanza presto una certa quantità di traffico sul nuovo itinerario, tuttavia la linea continuò ad avere la sua validità in virtu' del fatto che rappresentava pur sempre un buon collegamento per i numerosi centri costieri attraversati e uno sbocco per i passeggeri provenienti dall'interno con le ferrovie trasversali costruite negli anni successivi. Nel 1923 la stazione di Soverato venne collegata a Chiaravalle, nel 1930 Crotone fu collegato a Petilia Policastro, e Marina di Gioiosa Jonica a Mammola il 1 agosto 1931. Nel 1934 l'apertura della linea Catanzaro Marina -Cosenza dava uno sbocco verso la ferrovia Jonica anche ai molti comuni attraversati. Il traffico ferroviario iniziò la sua flessione più consistente con il raddoppio della linea Tirrenica e l'apertura delle varianti che ne abbreviarono il percorso, e soprattutto a causa della mancata modernizzazione. È infatti solo a partire dagli anni settanta che vengono sostituiti i binari e solo negli anni ottanta e novanta vengono adeguati gli impianti tecnologici con attivazione di impianti ACEI di stazione e più recentemente del Blocco Automatico Conta-assi. Ma sarà soprattutto il permanere della trazione diesel la vera palla al piede della linea a causa della sua bassa capacità di trazione. Le elettrificazioni recenti hanno riguardato infatti solo il tratto da Taranto a Sibari, per formare un itinerario alternativo alla Tirrenica attraverso la nuova tratta San Lucido-Sibari e quello terminale tra Melito Porto Salvo e Reggio Calabria ad uso metropolitana di superficie.Caratteristiche della lineaLa linea venne costruita a semplice binario ed è rimasta tale fino ad oggi eccetto i due tratti terminali Taranto-Bivio Metaponto e Reggio Calabria-Melito Porto Salvo; è interamente attrezzata con BCA e SCMT ed è gestita con il sistema di comando centralizzato del traffico.È dotata di importanti collegamenti trasversali tra il versante ionico e quello tirrenico:La linea ionica è anche collegata al porto di Taranto, al porto di Crotone e a quello di Reggio Calabria.Tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo è stato attivato nel 2007 un servizio ferroviario suburbano, che prevede una corsa ogni 30 minuti.Sono ormai inattivi e sostituiti da autoservizi i vecchi collegamenti a scartamento ridotto delle Ferrovie Calabro Lucane, costruiti per il collegamento della ferrovia costiera ai centri dell'entroterra e progettati a suo tempo dalla stessa "Mediterranea" che aveva completata la linea ionica e che dopo il riscatto della linea da parte delle FS era divenuta "Società Mediterranea Calabro Lucane" (MCL):Depositi LocomotivePercorso, stazioni e fermateVoci correlateLinee ferroviarie in Calabria|JonicaLinee ferroviarie in Basilicata|JonicaLinee ferroviarie in Puglia|Jonica |
7,212,785 | http://www.02blog.it/post/2569/inquinamento-alle-stelle-che-fare | Si persevera a curare ostinatamente con un’aspirina ha dichiarato il direttore dell’osservatorio M. Todisco un malato di una grave forma di polmonite e 40 di febbre, in altri termini si affidano le sorti di una città come Milano che continua ad avere livelli altissimi di inquinamento sia in centro che in periferia (lunedi 25 Milano verziere 102 e Pascal 109) all’ecopass invece di utilizzare gli antibiotici, ovvero di adottare provvedimenti veramente incisivi quali la domenica a piedi e le targhe alterne.“Dovremmo prendere l’esempio di Bergamo ha dichiarato Todisco che continua con tre domeniche a piedi e non ha attuato l’ecopass e nonostante sia una città ancora industriale ha un livello di inquinamento inferiore a quello di Milano, infatti ieri il pm 10 non ha superato 65″.“Continuano a giungere all’osservatorio ha concluso Todisco centinaia di fax e e mail di cittadini non più disponibili a pagare una tassa inefficace e ingiusta e si dichiaranodisponibili ad andare una domenica a piedi o in bicicletta e accettare una settimana di targhe alterne. Un segnale importante questo per la regione e il comune di Milano che devono sapere che i cittadini non accettano più di essere tassati e inquinati allo stesso tempo e sperano ardentemente che il TAR faccia giustizia il 10 marzo bloccando le telecamere della Moratti. |
7,108,328 | http://guide.supereva.it/psicoterapia_ericksoniana/interventi/2007/05/296411.shtml | Possono determinare condizionamenti psichici, possono fotografare delle situazioni, stimolarne altre, le risorse, sublimarle, arricchirle, motivarle, creare dei momenti di riflessione....Quando ti guardi all’indietro ti rivedi come in un film
.. La nostra vita è un film di possibili ed impossibili vite
..Dipende...dal treno perso o preso al volo
.Un film finisce per essere quell’imput per fare quel salto
Per togliere quella siepe che dell’infinito il guardo esclude
.. per fare nascere quel desiderio... o per alimentare quella speranza..... perchè la vera libertà non è esserlo veramente ma sognare di esserlo.... Oltre i nostri limiti
Il sogno è il vero film della nostra vita delle nostre vite probabili
. decifrandolo possiamo comprendere quello che siamo e che non siamo
. realizzare i sogni al di là del buio del ventre materno della notte....Ci sono tante strade per arrivare da qualche parte nella nostra vita. Il viaggio della Speranza e della illusione senza fine. Perché allora come diceva Rosen
. Veramente domani è un altro giorno
.. E la speranza è la e ha i colori dell’arcobaleno
..Su Telesanterno in "Dolce e amaro"al Martedi, Mercoledì, Giovedì ore 13,15 al Venerdì ore 23,15, repliche notturne alle 01,15Pubblicato il 28 maggio 2007 in: 5 Psicoterapia CINEMA TV |
2,572,259 | http://it.wikipedia.org/wiki/Deviazione_del_setto_nasale | Deviazione del setto nasale.La deviazione del setto nasale'" è condizione caratterizzata dal disallineamento del setto nasale rispetto alla linea mediana. Poiché un certo grado di deviazione si inquadra nel normale contesto fisiologico, tale condizione deve essere considerata un'entità patologica soltanto se determina disturbi respiratori conseguenti alla riduzione del volume delle cavità nasali.EziologiaLa deviazione del setto nasale può essere di natura traumatica o congenita. In particolare, la deviazione del setto nasale è spesso associata alla sindrome di Marfan (11% dei nati).Anatomia patologicaNei casi congentiti, l'incurvamento della cartilagine del setto è conseguenza del disarmonico sviluppo delle strutture rigide che compongono la porzione ossea del setto nasale (vomere, lamina perpendicolare dell'osso etmoide, processo palatino e processo mascellare). La deviazione del setto è sovente associata ad ipertrofia dei turbinati e della bulla etmidale contrapposti alla convessità del setto. L'ostruzione fisica provoca dal setto deviato può provocare vizi di flusso con corrente area più intensa in alcune zone delle cavità nasali; in queste sedi l'eccessiva evaporazione può esitare nella formazione di croste e lesioni della mucosa nasale.Profilo clinicoIl paziente lamenta ostruzione al flusso che può essere monolaterale o bilaterale. L'entità di tale ostruzione è in rapporto con il variare del turgore della mucosa che riveste i turbinati. Sinusiti ricorrenti testimoniano l'ostruzione fisica alla clearance sinusale operata dagli speroni ossei o dalla mucosa ipertrofica. La respirazione orale imposta può provocare secchezza delle strutture faringee e laringee, con aumento del rischio per eventi flogistici che possono cronicizzarsi. In seguito alle alterate pressioni che si creano nel cavo rinofaringeo durante gli atti deglutitori è possibile lo sviluppo di otite media siero-mucosa recidivante o cronica.Profilo diagnosticoLa rinoscopia permette l'individuazione della deviazione e della sua entità. È inoltre possibile indagare la sublussazione della cartilagine del setto la cui porzione antero-inferiore può sporgere nel vestibolo nasale. La presenza di ipertrofia, speroni e creste ossee sono reperti che corroborano l'ipotesi di deviazione del setto. Uno studio TC permette di indagare la sede e l'entità della deviazione e di programmare un possibile intervento chirurgico. La rinomanomatria può invece dare utili informazioni per quanto riguarda il profilo funzionale.TerapiaLa "settoplastica" (plastica del setto nasale) rappresenta la metodica chirurgica di elezione. In alcuni casi è possibile associarla ad interventi di rinoplastica al fine di correggere deformità maggiori o per risolvere una deformità estetica. L'intervento di settoplastica viene svolto in anestesia generale con esposizione e modellamento della porzione portante osteo-cartilaginea dopo lo scollamento pericondrale e periostale. In linea generale l'intervento non si applica a soggetti di età inferiore a 15-16 anni, in relazione con il raggiungimento dello sviluppo definitivo delle strutture nasali. Il tamponamento nasale post-operatorio deve durare per circa 48-72, al fine di mantenere in asse in setto e di prevenire e/o drenare eventuali sanguimanti. In caso di presenza di ipertrofia reattiva dei turbinati (soprattutto gli inferiori) si può rendere necessario associare alla settoplastic un intervento di "turbinotomia" al fine di poter garantire un adeguato flusso aereo. Una complicanza rara dell'intervento di settoplastica è la perforazione del setto nasale per lacerazione bilaterale del pericondrio e del periostio.NoteBibliografiaVoci correlateotorinolaringoiatriaNasal septum deviation |
2,797,459 | http://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_One_Piece_%28tredicesima_stagione%29 | Episodi di One Piece (tredicesima stagione).Questa lista comprende la tredicesima stagione della serie anime "'One Piece"' della Toei Animation, diretta da Konosuke Uda e tratta dall'omonimo manga di Eiichirō Oda.La tredicesima stagione è stata solo annunciata sul Data Book relativo al decimo film, la sua pubblicazione in DVD non è ancora cominciata e non ha ancora un titolo ufficiale; raggruppa gli episodi dal 422 in poi ed è ambientata ad Impel Down, la grande prigione dove Monkey D. Rufy si infiltra aiutato da Boa Hancock per cercare di salvare suo fratello Portuguese D. Ace.In Giappone la stagione ha iniziato ad essere trasmessa su Fuji TV nel 2009 con la canzone "Share The World" dei TVXQ come sigla di apertura per gli episodi dal 422 al 425 e con, cantata da Mari Yaguchi del gruppo Yaguchi Mari to Strawhat, per gli episodi successivi. In Italia è inedita.Lista episodiNoteEpisodi di One Piece|13List of One Piece episodes (season 13) |
7,211,651 | http://vitainprovincia.splinder.com/post/18783373 | Ma che bella mostra, quella a Palazzo Sersanti su Imola nei film! Una cosuccia piccolina e semplice ma proprio tanto, tanto carina che fra l'altro mi ha fatto scoprire qualcosa di nuovo sulla mia città. Io lo sapevo, infatti, che avevamo ospitato alcuni set: sapevo di "La Cina è vicina" anche se non l'ho mai visto, sapevo di "Uno su due", sapevo del "Soffio dell'anima". Ma "Ravanello pallido" proprio non me lo aspettavo. Gli altri film, poi, neppure li avevo mai sentiti nominare ed è stata una sorpresa scoprire che li avessero girati qua.postato da: Imolese alle ore 19:57 | Permalink | commenti (5) |
1,896,275 | http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cavaliere_oscuro | Il cavaliere oscuro."Il cavaliere oscuro" ("The Dark Knight") è un film del 2008 diretto da Christopher Nolan e basato su Batman, personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger. La pellicola è il seguito di "Batman Begins" (2005), anch'esso diretto da Nolan, ed è stata preceduta dal DVD "Il cavaliere di Gotham", raccolta di cortometraggi animati realizzati in stile anime, che coprono l'arco temporale tra i due episodi cinematografici.In questo episodio della saga, Bruce Wayne/Batman (Christian Bale), affiancato dal procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart) e dal commissario Jim Gordon (Gary Oldman), si trova ad affrontare l'anarchico criminale Joker (Heath Ledger). Nel cast figurano anche Maggie Gyllenhaal, Michael Caine e Morgan Freeman.Il film è stato girato negli Stati Uniti, in particolare a Chicago, e ad Hong Kong, con molte sequenze realizzate con la tecnologia IMAX. La sua uscita è stata preceduta da un'enorme campagna di marketing virale online. Inoltre, ha destato enorme attenzione nei mass media la morte di Ledger, avvenuta il 22 gennaio 2008, poco dopo il termine delle riprese."Il cavaliere oscuro" è stato distribuito nelle sale USA a partire dal 18 luglio 2008, e ha incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo. La pellicola ha ricevuto numerose nomination e premi, tra cui due premi Oscar, a Richard King per il miglior montaggio sonoro e Heath Ledger come miglior attore non protagonista.TramaGotham City. Una banca che ricicla denaro mafioso è assaltata da rapinatori che indossano maschere da clown, al soldo del Joker, di cui si ignora l'identità. Da quando Batman ha fatto la sua comparsa, Gotham sembrava essere un posto migliore, con la malavita terrorizzata, ma anche con vigilantes improvvisati, che lo stesso Batman disapprova. Harvey Dent, nuovo procuratore distrettuale e nuova speranza per la città, insieme alla fidanzata e assistente Rachel Dawes, amica di infanzia di Bruce Wayne, cerca disperatamente, ma senza successo, di incastrare Sal Maroni, il nuovo boss successore di Carmine Falcone. Anche il tenente James Gordon e la sua unità speciale perseguono lo stesso obiettivo, nonostante Dent nutra perplessità riguardo l'integrità di alcuni suoi poliziotti. Bruce/Batman, tormentato dal rapporto tra Dent e Rachel, decide comunque di fidarsi del procuratore: come Wayne lo appoggia in pubblico, come Batman, collabora con lui e Gordon contro la malavita.Ad una riunione dei capomafia, in cui il contabile Lau Chen informa la sua partenza per Hong Kong per mettere al sicuro i fondi comuni dei mafiosi, si presenta Joker che propone la soluzione di tutti i loro problemi: uccidere Batman. I criminali sono inizialmente scettici, ma cedono quando Batman segue Lau fino in Asia e lo consegna a Gordon, e Dent trova un appiglio legale per incastrare centinaia di criminali. Joker mette allora in atto il suo piano: elimina uno dei vigilanti improvvisati, e accanto al cadavere lascia una carta da gioco e la richiesta che Batman venga allo scoperto, altrimenti continuerà ad uccidere. Sulla carta da gioco la scientifica trova tracce di DNA del giudice Surrilho, del commissario Loeb e del procuratore Dent: la polizia fallisce nel proteggere sia il magistrato che il poliziotto, mentre Dent viene nascosto da Bruce quando il criminale irrompe nell'attico di Wayne durante un party. Nello sventare un attentato contro il successivo bersaglio di Joker, il sindaco Garcia, Gordon resta ucciso nella sparatoria. In quell'escalation di violenza Bruce è pronto ad arrendersi, ma durante una conferenza stampa Dent stesso dichiara di essere lui stesso Batman. Mentre il procuratore viene condotto in carcere, sulla strada il suo veicolo viene attaccato dal Joker, ma Batman interviene e, sacrificando la Tumbler, il Joker viene arrestato da Gordon, che aveva solo inscenato la sua morte.Gordon viene promosso commissario ma, nel frattempo, sia Dent che Rachel vengono rapiti dagli scagnozzi di Joker. Batman interroga duramente il criminale, che rivela l'ubicazione dei due, due diversi magazzini colmi di carburante e esplosivo, invertendo però gli indirizzi: anziché arrivare da Rachel, l'Uomo Pipistrello si trova di fronte a Dent, mentre Gordon non giunge in tempo dalla donna. I magazzini esplodono, e Dent si ustiona metà del volto. Nel frattempo, Joker evade dal commissariato con Lau, e minaccia in seguito la detonazione di un ospedale in città: travestito, si reca infatti al Gotham Hospital per parlare a Dent, e innesca poi l'esplosione che rade al suolo l'edificio.In un ulteriore messaggio, Joker consiglia l'evacuazione della città. Vengono utilizzati dei traghetti, il primo con dei cittadini e il secondo con i criminali catturati da Dent. Le due imbarcazioni sono però imbottite di esplosivo, e Joker che consegna i detonatori della prima barca all'equipaggio della seconda, e viceversa: se entro la mezzanotte una delle due non farà esplodere l'altra, sarà lui stesso a farle esplodere entrambe. Nelle rispettive navi si genera il caos, ma, dopo lunghi minuti di esitazione, entrambe le folle non hanno cuore di trasformarsi in assassini.Con l'aiuto di dispositivo sonar realizzato da Lucius Fox, Batman localizza e neutralizza Joker. Il criminale afferma però di aver dimostrato a Gotham che chiunque può trasformarsi in mostro, anche il "paladino" della città. Infatti, durante la giornata Dent aveva rintracciato e ucciso i responsabili della morte di Rachel: il boss Maroni e i poliziotti corrotti Wuertz e Ramirez, quest'ultima salvata però da un lancio favorevole di una moneta). Aveva infine rapito la famiglia di Gordon, colpevole di essersi fidato degli agenti corrotti, portandola nello stesso magazzino in cui era morta Rachel. Giunge Batman, che convince Dent, ora Due Facce, che i responsabili sono solo lui e Gordon: Due Facce tira allora la moneta per decidere della sorte di Batman, e quest'ultimo gli si getta addosso, facendolo cadere dal palazzo.Batman non permette a Gordon di divulgare la notizia della fine di Dent, simbolo della speranza della città, e decide di addossarsi lui stesso la colpa degli omicidi di Due Facce: sarà braccato come un criminale, ma almeno Gotham avrà in Dent un eroe in cui credere.ProduzioneIl 31 luglio 2006 la Warner Bros. annunciò ufficialmente l'inizio della produzione del sequel di "Batman Begins", intitolato "The Dark Knight", nel cui titolo, per la prima volta nella saga, risultava assente il nome di Batman; la cosa piacque molto a Bale, poiché per lui poneva il film su un piano differente rispetto alle altre pellicole.RegiaCon "Batman Begins" (2005) Christopher Nolan aveva rinnovato con il franchise di uno dei più popolari personaggi della DC Comics, ricreandone le basi dopo i precedenti "Batman Forever" (1995) e "Batman & Robin" (1997). Forte del successo ottenuto, Nolan venne così confermato come regista per il sequel, confermando a sua volta il cast tecnico e artistico della precedente pellicola.In contemporanea con la lavorazione de "Il cavaliere oscuro", si diffusero notizie riguardo sia un possibile terzo episodio della serie, sia riguardo ai possibili legami con ', cross-over cinematografico in seguito sospeso. Nolan comunque dichiarò sempre di essere concentrato in un unico lavoro per volta, senza pensare a sequel o altro. Durante la pre-produzione inoltre, Nolan ha sempre cercato di limitare le anticipazioni al minimo, affermando:Per la realizzazione della pellicola, Nolan si è dichiaratamente ispirato al cinema di Michael Mann, citando ad esempio "Heat - La sfida" (1995).SceneggiaturaSecondo lo sceneggiatore David S. Goyer, se in "Batman Begins" uno dei temi primari era la paura, in questo film è l'escalation, in particolare riguardo all'idea che la presenza di Batman a Gotham City attiri follia, in un crescendo già presente nella scena finale del primo film."The Dark Knight" è anche focalizzato sul come Batman arrivi a spingersi troppo in là, arrivando a rompere le sue stesse regole, un momento che ha il suo fulcro nella scena dell'interrogatorio tra lui e Joker.Nolan e Goyer fanno riferimento principalmente a "Il lungo Halloween", saga realizzata da Jeph Loeb e Tim Sale e pubblicata originariamente dalla DC Comics tra il 1996 e il 1997. Per il personaggio del Joker le fonti principali sono state "The Killing Joke" (1988), scritto da Alan Moore e disegnato da Brian Bolland, e le prime apparizioni del personaggio, negli anni quaranta.Goyer accantonò l'idea di inserire Harvey Dent in "Batman Begins" poiché in quella pellicola non sarebbero «riusciti a rendergli giustizia»; preferì quindi inserire un nuovo personaggio, Rachel Dawes (allora interpretata da Katie Holmes). Lo sceneggiatore aveva inoltre pianificato originariamente che in questo sequel Batman, Gordon e Dent avrebbero affrontato il Joker, e che il criminale sarebbe riapparso nel terzo capitolo, sfigurando Dent al processo, e trasformandolo così solo allora in Due Facce.CastIl cast è in gran parte lo stesso di "Batman Begins", poiché gli attori principali firmarono un contratto per la partecipazione in ben due seguiti per un totale di tre film:Per dedicarsi ad un suo album, il musicista Dwight Yoakam rinunciò ad un cameo nel ruolo di un poliziotto corrotto, mentre rumor diffusi in rete riguardarono Philip Seymour Hoffman nel ruolo del Pinguino, e Sarah Michelle Gellar come Harley Quinn. Durante in un'intervista, Christian Bale citò erroneamente Russell Crowe, coprotagonista con lui di "Quel treno per Yuma" (2007), come scritturato per "Il cavaliere oscuro", una notizia che destò subito l'attenzione dei media, ma l'equivoco venne subito chiarito da Warner Bros.Il 9 novembre 2007 l'attore Jack Nicholson, in un'intervista rilasciata a MTV, criticò in malo modo la nuova versione del Joker, definendolo senza spirito e completamente diverso da quello che interpretò lui nel film diretto da Tim Burton. Affermò inoltre di essere molto arrabbiato con la produzione del film per non averlo nemmeno contattato per chiedergli il suo parere a riguardo. Michael Keaton, suo collega in "Batman" ci scherzò su, dicendosi non più interessato a Batman da quando rifiutò la sceneggiatura di "Batman Forever", e approvando invece "Batman Begins" e la nuova versione del franchise reinventato di Nolan, «esattamente ciò che pensavo si dovesse fare».RipreseLe riprese del film sono ufficialmente iniziate il 18 aprile 2007, dopo che Nolan, suo fratello Jonathan (che già avevano collaborato per lo script di "The prestige" e "Memento") e David S. Goyer (sceneggiatore del primo episodio) hanno terminato la stesura definitiva della sceneggiatura iniziata nel 2006; la pre-produzione del film è ufficialmente iniziata a giugno 2006.Alcune scene d'azione sono state riprese con telecamere IMAX, una tecnologia, secondo Nolan, più immersiva e coinvolgente, che più che dare risultati in termini di denaro, «aiuta a trasformare il film in evento». Proprio la scena iniziale, con l'ingresso di Joker, è stata ripresa in IMAX poiché si voleva che il personaggio avesse «la più grande entrata possibile».Nelle prime tre settimane di lavorazione è stata girata la scena nell'interrogatorio, che Nolan ha definito una scena chiave e la sua preferita. Ledger e Bale si erano esercitati per le scene di lotta, mentre il resto lo si voleva più libero e spontaneo. Il locale era stato curato dal production designer Nathan Crowley, le riprese erano state fatte con una telecamera a mano, e il direttore di fotografia Wally Pfister aveva illuminato il tutto con solo una lampada da tavolo: alla luce si poteva così ammirare con maggiore attenzione il trucco disfatto del Joker e la ridisegnata armatura di Batman, più dettagliata, funzionale e reale rispetto a "Batman Begins". Nolan era soddisfatto, poiché ci si poteva ora buttare nella «brutalità della scena», nel «punto in cui Batman è veramente provato dal Joker, e si vede come il criminale sia realmente capace di insinuarsi nella pelle di chiunque». La scena inizia con riprese ravvicinate per evidenziare la bizzaria del Joker rispetto ad un controllato Batman, ma poi il tutto si rovescia nella violenta fisicità della lotta, dove si comprende che l'eroe «si è spinto troppo in là, arrivando a torturare qualcuno per ottenere informazioni, perché la cosa è diventata personale»: Batman infrange le sue regole, ciò che riteneva lo distinguessero da un comune vigilante, e Joker riesce così a mettere in dubbio il suo stesso approccio e le sue azioni, cosa che si può cogliere anche dallo sguardo finale di Bale, che comprende «l'inutilità della violenza nei confronti di chi [Joker] prospera nel conflitto».Le riprese del film sono terminate l'11 novembre 2007; il budget è stato di circa 185.000.000 $.DesignSecondo quanto affermato da Goyer anche il costume di Batman e la Batmobile sono stati ridisegnati, seppur con lievi modifiche rispetto ai modelli precedenti, ed è stata poi introdotta il Batpod (la Bat-moto). Il 18 giugno 2007 la Warner Bros. ha pubblicato in rete alcune foto del set del film tra queste figuravano la nuova Batmobile, la macchina del Joker e il nuovo costume di Batman.Il Batpod, ideato dal regista Nolan e dal production designer Nathan Crowley, avulsi da conoscenze relative alla meccanica della moto, è stato poi realizzato con soddisfazione dal supervisore agli effetti speciali Chris Corbould, in sei differenti copie; Corbuld l'ha definito «strambo e meraviglioso»: estremamente difficile da controllare, come dichiarato dallo stesso Bale, l'unico in grado di governarlo è stato lo stuntman professionista Jean Pierre Goy, tra i migliori motociclisti al mondo secondo Corbuld.Per il look del Joker, la costumista Lindy Hemming ha avuto come fonte d'ispirazione sia le varie incarnazioni del personaggio nei fumetti, sia icone punk rock come Johnny Rotten dei Sex Pistols.LocationCome per la precedente pellicola, alcune scene, come quella della rapina iniziale, sono state girate a Chicago, e il sindaco Richard Daley si dichiarò emozionato per il ritorno della Warner Bros. nella città, un rinforzo per l'economia e l'occupazione, e garantì gli sforzi del Chicago Film Office per assistere le riprese evitando inconvenienti ai cittadini.Le riprese nella città statunitense si sono svolte in aprile e tra giugno e settembre, in Van Buren Street (tra S. Wacker Drive e Jefferson Street) e in Canal Street (tra Harrison Street e Jackson Street). Addison Street è stata invece teatro della scena del veicolo contro un muro. Durante alcune riprese vicino alla Sears Tower invece, un elicottero a bassa quota sbandò per alcuni istanti a causa del troppo vento, rischiando di decapitare Christian Bale.Le riprese ad Hong Kong sono state effettuate nel grattacielo Lyndhurst Terrace, al Peninsula Hotel, nella baia Victoria Harbor, e sull'Escalator, scala mobile lunga oltre 800 metri. Nel novembre 2007 fece il giro del mondo la notizia secondo cui una scena del film ambientata ad Hong Kong sarebbe stata cancellata, in quanto non era possibile girare una scena riguardante un tuffo di Batman nelle acque della baia, poiché troppo inquinata ed a rischio di salmonellosi e tubercolosi. Nolan dichiarò poi di aver eliminato la scena per sua personale decisione di sceneggiatura. Prima di alcune riprese in cui degli elicotteri ed un aereo C130 avrebbero sorvolato a bassa quota la città, la produzione fece distribuire dei volantini con la quale si scusava del rumore.Effetti specialiGli effetti speciali visivi della pellicola sono stati curati dalla New Deal Studios, compagnia di Los Angeles specializzata in miniature, fotografia, animazioni e scenografie digitali, compositing. In "Il cavaliere oscuro" l'azienda si è occupata delle miniature, in scala 1:3, guidate da cavi e servomotori, controllate dal computer e poi riprese con telecamere VistaVision ad alta velocità. Tra le scene di cui si sono occupati:DistribuzioneIl film è uscito nelle sale in gran parte del mondo a luglio 2008.In vista degli Oscar e della possibilità di raggiungere il miliardo di dollari di incassi, il 5 dicembre 2008 il responsabile della distribuzione della Warner, Dan Fellman, annunciò come la pellicola sarebbe ritornata nelle sale cinematografiche statunitensi a partire da 23 gennaio 2009.Data di uscitaLa pellicola è stata presentata in anteprima il 14 luglio 2008 a Buenos Aires e a New York, e il 21 luglio a Londra. Dopo l'iniziale uscita nelle sale, è stato nuovamente ridistribuito una seconda volta, a partire dal gennaio 2009 in versione IMAX per Stati Uniti e Brasile, ed in versione tradizionale per Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Messico, Singapore e Perù.Le date di uscita internazionali sono state:Negli USA il film è uscito nello stesso weekend di "Take" di Charles Oliver, "A Very British Gangster" di Donal MacIntyre, "Space Chimps - Missione spaziale" di Kirk DeMicco, "Transsiberian" di Brad Anderson, "Mamma Mia!" di Phyllida Lloyd.DivietiLe Commissioni Censura di alcuni paesi hanno stabilito alcune limitazioni per la visione della pellicola:Trailer allegatiNelle sale Statunitensi il film è stato proiettato preceduto da:In Italia invece, alla pellicola sono stati allegati i trailer di "Nessuna verità", "The Clone Wars" e "WALL•E".Titoli di codaAl termine dei titoli di coda del film compare la frase «In memory of our friends Heath Ledger & Conway Wickliffe» ("in memoria dei nostri amici Heath Ledger e Conway Wickliffe"), a cui la pellicola è stata dedicata.AccoglienzaIncassiA livello mondiale, "Il cavaliere oscuro" ha superato il miliardo di dollari di incassi, con 533 milioni nei soli Stati Uniti, e 567 nel resto del mondo.Arrivata alla soglia dei 996 milioni a dicembre 2008, la pellicola è stata distribuita nuovamente nelle sale a partire dal 23 gennaio 2009, raggiungendo il 20 febbraio 1.001.082.160 dollari, e piazzandosi come quinto maggior incasso di sempre (dietro a "Avatar (film 2009), "Titanic", "Il ritorno del Re e ') e terzo miglior incasso statunitense (ancora dietro a "Titanic").Tra luglio e settembre 2008, "Il cavaliere oscuro" ha raccolto sugli schermi italiani 9.479.009 Euro, tredicesimo incasso della stagione 2007/08.Da notare la distribuzione nel mercato asiatico; la pellicola non è stata distribuita in Cina, un potenziale ampio mercato, ufficialmente secondo ragioni legate alla possibilità che alcuni elementi della pellicola potessero ledere la «sensibilità culturale» della popolazione cinese, anche se i media hanno ipotizzato il pericolo di censure relative alle sequenze ambientate ad Hong Kong. Per quanto riguarda il mercato giapponese invece, gli incassi si sono rivelati al di sotto delle aspettative: il film è stato battuto da pellicole quali "Ponyo sulla scogliera", "Notte brava a Las Vegas" e "La mummia - La tomba dell'Imperatore Dragone".PirateriaLa Warner Bros. ha sostenuto grandi sforzi per limitare il rischio che copie pirata del film potessero circolare al momento dell'uscita nelle sale. L'azienda ha impiegato più di sei mesi a sviluppare sistemi di sicurezza e di monitoraggio per prevenire la diffusione di copie non autorizzate, uno sforzo enorme considerando anche le dodici premiere in varie nazioni prima del debutto negli Stati Uniti. Questo ha contribuito in maniera significante ai record di incassi del film nei primi giorni d'apertura, sebbene sia probabile che molte copie bootleg potessero essero scaricate da chi avesse già visto (o rivisto) il film al cinema, ma non volesse attendere l'uscita dell'edizione home video.Nonostante questo, la prima copia venne resa disponibile a partire da venerdì 18 luglio, due giorni dopo la premiere australiana: le 38 ore senza pirateria a ridosso dell'uscita, il momento più delicato per gli studios, possono venire considerate una vittoria da parte della Warner, mentre invece il sito web "The Pirate Bay" ("la baia pirata") per l'occasione cambiò temporaneamente nome in "The Pirate Bat" ("il pipistrello pirata"). Il 18 luglio venne arrestato un uomo intento a realizzare una copia bootleg della pellicola, e nel febbraio 2010 venne condannato a 24 mila dollari di multa e 24 mesi di reclusione, sulla base della violazione del Family Entertainment and Copyright Act. I download illegali, di una registrazione via camera a luglio e poi di una versione DVD screener a settembre, fecero sì che, secondo TorrentFreak, con più di 7 milioni di download, "The Dark Knight" fosse il film più scaricato del 2008.CriticaLa pellicola diretta da Nolan ha ricevuto forti riscontri in termini di incassi e, generalmente, anche di critica, con particolari apprezzamenti per la performance di Heath Ledger.Critica statunitenseAll'anteprima, Peter Travers ("Rolling Stone") appare entusiasta del film, «dove un tizio vestito da pipistrello e uno da pagliaccio parlano dell'essenza della condizione umana», e «dove il Bene e il Male, piuttosto che combattersi, danzano». Per Kirk Honeycutt ("The Hollywood Reporter") è «adrenalina pura», e ne consiglia più visioni, al fine di godere appieno della trama, ricca di elementi polizieschi insoliti, e che quindi risaltano, per un film di supereroi. Justin Chang ("Variety") parla di un epico dramma sulla vita e sulla morte, su giustizia e corruzione, su potere e anarchia, e sulla necessità di eroi. Viene inoltre definito da Staci Layne Wilson ("Horror.com") uno dei migliori drammi sul crimine della storia del cinema moderno. Stephen Hunter ("Washington Post") giudica l'interpretazione di Ledger come «la cosa più interessante del film, e quando è assente, si perde in energia e dinamismo», mentre Brendan Cullin ("Empire") lo paragona all'Hannibal Lecter di Anthony Hopkins, superiore al Joker di Jack Nicholson, e nel contempo triste, poiché non si vedranno più sue altre interpretazioni simili. Tra le tematiche enfatizzate, l'etica di molte difficili decisioni secondo Roger Ebert ("Chicago Sun-Times"), il trionfo del male sul bene, cioè la trasformazione di Dent ad opera del Joker, secondo Geoff Bucher ("Los Angeles Times"), mentre David Chen ("SlashFilm") sottolinea l'estremo caos e anarchia incarnati dal folle criminale.Da parte degli aggregatori di recensioni, "The Dark Knight" ha ottenuto un punteggio positivo di 82/100 per Metacritic (basato su 39 recensioni), e 94% (su 269 articoli) e 90% (su recensioni selezionate) per Rotten Tomatoes, mentre dai sondaggi di CinemaScore è emersa un giudizio "A" in una scala da "A" a "F".Critica internazionaleEmmanuel Burdeau ("Les Cahiers du cinéma") sottolinea l'«eroismo verosimile, reale» del film, che per Olivier Delcroix ("Le Figaro") è un «thriller dark e maestoso [...] sul lato oscuro dell'America»; Thomas Sotinel ("Le Monde") sottolinea le interpretazione dei personaggi quasi shakespiriani, e che più un film di supereroi, somiglia ad «un ritratto del male, pop e metafisico», mentre Jean-François Morisse ("Premiere.FR") nota però che il film non appare «uniforme», con scene grandiose e una «molteplicità dei personaggi [che] non semplifica la lettura e la comprensione», nel quale Bale ha un ruolo quasi «aneddotico» in confronto al «monumentale» Ledger.Paolo Mereghetti ("Corriere della Sera") parla di «un'ambigua lezione sul "lato oscuro" della vendetta e sui limiti che si possono raggiungere per piegare il Male ai fini del Bene. Anche a costo di tradire la verità», mentre Claudia Morgoglione ("la Repubblica") sottolinea l'inquietudine nel guardare Joker, «incarnazione del Male assoluto», non potendo non tener conto della morte di Ledger. BadTaste lo ha giudicato «il più importante film supereroistico di tutti i tempi» e «forse il più importante film commerciale di sempre», in grado di rivaleggiare con grandi classici polizieschi, noir e gangsteristici, e si paragona il montaggio del finale con quello de "Il padrino". Per il sito, la storia è coraggiosamente complessa e contorta, ma il film è troppo ambizioso e ha un finale poco coerente. Ledger non scade mai nella macchietta, ma risulta poco credibile la sua superiorità nel mettere in scacco l'intera Gotham. Bale è azzeccato nel ruolo e forse un po' sacrificato, così come la Gyllenhaal, che appare come la classica fanciulla in pericolo. Marco Spagnoli ("Fantascienza.com") lo giudica «destinato a diventare una pietra miliare», «che lascia ammutoliti e che 'resta' con lo spettatore» ma anche «un capolavoro imperfetto», dove vi è una avanzare della trama «intrigante» poiché pare «rispecchiare il percorso psicologico torturato dei protagonisti», ma il finale è «eccessivamente melodrammatico e strascicato». Alessandra levantesi ("La Stampa") vede nel Joker colui che ruba la scena a tutti, interpretato da Ledger «con l'impenetrabilità e la quasi nobiltà del Diavolo in una sacra rappresentazione».. Gianluigi Ceccarelli ("ZabriskiePoint.net") elogia una sceneggiatura che «impedisce a pellicola e spettatore di affondare nella mera contemplazione della bellezza visiva come degli incredibili effetti speciali, con una serie infinita di sottotesti in grado di far ben presto polpette di ogni possibile manicheismo», e critica il doppiaggio italiano di Giannini e Santamaria, mentre Valerio Sammarco ("Cinematografo") sottolinea poi le luci e la fotografia di Wally Pfister, il montaggio alternato di Lee Smith, e la resa in profondità e spessore di tutti i personaggi secondari, stretti nell'«inestricabile vortice al progressivo crescendo della tensione» verso il finale.Jordi Costa ("El Pais") paragona l'inferno urbano di Gotham ad una rivisitazione de "Il dottor Mabuse", sebbene per lui Nolan si rifaccia a "Il padrino - Parte II", mentre Julio Valdeón Blanco ("El Mundo") si dispiace che il film bruci il discorso prima della mezzora finale. Barbara Schweizerhof ("Die tageszeitung") lamenta la mancanza di un vero dramma di fondo, Christiane Peitz ("Der Tagesspiegel") plaude infine l'interpretazione di Ledger, spiegando che Joker «non un "bad guy", è un mostro, Mefisto e punk, Marlon Brando, e Sid Vicious, un animale, una forza della natura, l'orrore», mentre per il "Die Zeit" «Ledger non è la riproduzione del Joker, per 152 minuti lui è proprio il Joker».Secondo il critico Chika Minagawa, gli incassi sfavorevoli ottenuti dal film sul mercato nipponico sarebbero da imputare alla storia, pessimistica, complessa e lontana dall'azione, dal divertimento e dalla leggerezza che il pubblico giapponese è abituato ad aspettarsi dai film di supereroi.Classifiche"Il cavaliere oscuro" è stato segnalato tra i migliori film in diverse classifiche, come ad esempio il 15esimo posto nella "500 Greatest Movies of All Time" ("500 migliori film di tutti i tempi") della rivista "Empire", redatta da critici cinematografici, registi, e voti dei lettori; sempre per "Empire", l'interpretazione del Joker è al terzo posto tra i "100 Gratest Movie Characters" ("100 migliori personaggi cinematografici").Tra le classifiche redatte da critici in cui il film è stato ritenuto tra i primi posti della "top-ten" della stagione cinematografica del 2008:StatisticheNei primi giorni di programmazione nelle sale statunitensi, "The Dark Knight" ha segnato alcuni importanti risultati, merito anche delle misure di sicurezza adottate dalla Warner per prevenire la purateria digitale, tanto che le prime copie pirata in circolazione sui circuiti di filesharing sono comparse online solo dopo ben 38 ore dall'uscita nelle sale del film. Tra i record superati:Colonna sonoraLe musiche del film sono state composte da Hans Zimmer e James Newton Howard, che già avevano collaborato per "Batman Begins". Il tema principale del personaggio di Batman era già stato introdotto alla fine del precedente capitolo mentre "Why So serious", il tema del Joker, è basato principalmente su due note, ottenuto con una lama che cozza su di una corda, un approccio che Zimmer ha ricercato associando al personaggio «l'idea di anarchia».La colonna sonora è stata distribuita sul mercato a partire dal 15 luglio 2008, in quattro diverse edizioni (standard, con un disco speciale, con artwork, ed in vinile).Edizioni estereIn lingua franceseIn Francia il film è stato intitolato "The Dark Knight: Le Chevalier noir", ed è stato doppiato da Philippe Valmont (Batman), Stéphane Ronchewski (Joker) Constantin Pappas (Dent) Vincent Violette (Gordon), Nathalie Bienaimé (Rachel), Frédéric Cerdal (Alfred) e Benoît Allemane (Fox). Il doppiaggio è stato realizzato in soli 15 giorni e in territorio francese, a differenza dei doppiaggi di molti blockbuster, eseguiti direttamente negli Stati Uniti.Nella provincia del Québec il film, "Le Chevalier noir", è stato doppiato da Antoine Durand (Batman), Gilbert Lachance (Joker), Daniel Picard (Dent), Marc Bellier (Gordon), Éveline Gélinas (Rachel), Vincent Davy (Alfred) e Aubert Pallascio (Fox).In lingua italianaIl 30 novembre 2007 la Warner Bros. Italia annunciò che l'adattamento italiano del film sarebbe stato tradotto con il titolo "Il cavaliere oscuro": poche ore dopo l'annuncio è partita una raccolta di firme sul web per mantenere invariato il titolo originale anche in italiano (come accaduto per "Batman Begins") Le petizioni però non sono servite a nulla poiché a febbraio 2008 è stato ufficialmente confermato il titolo tradotto del film..Il doppiaggio italiano è stato diretto da Marco Mete, lo stesso di "Batman Begins". Claudio Santamaria è confermato come voce di Bruce Wayne, mentre Angelo Maggi sostituisce Massimo Venturiello per il ruolo di Jim Gordon. La voce del Joker è di Adriano Giannini (già doppiatore di Heath Ledger in "Paradiso + Inferno" e "Io non sono qui"); l'attore italiano "eredita" il ruolo del padre Giancarlo, voce del Joker interpretato da Jack Nicholson nel "Batman" di Tim Burton. Nei primi due trailer del film però la voce del Joker era di Fabio Boccanera.Santamaria, disposto anche a ricevere critiche, ha spiegato che «doppiare Batman e fare quella voce così forte è molto più facile che doppiare Bruce Wayne, anche perché per Wayne Christian Bale usa un tono più tirato». Giancarlo Giannini ha invogliato il figlio ad interpretare un personaggio da lui indicato come il «più divertente che abbia mai doppiato», in quanto Joker «si trasforma in continuazione e interpretarlo è un vero tour de force». Adriano ha poi sottolineato la differenza tra il personaggio di Nicholson, «clownesco e surreale», e quello di Ledger, «più cupo e realistico. È un folle sadico, innamorato del male; si dipinge la faccia, certo, ma non c'è niente da ridere». Giannini è stato in seguito premiato con il Nastro d'argento per la sua performance.In lingua spagnolaPer la Spagna, "El Caballero Oscuro" è stato doppiato da Claudio Serrano (Batman), Daniel Garcia (Joker), Carlos Di Blasi (Dent), Pere Molina (Gordon), Raquel Olcoz (Rachel), Juan Miguel Cuesta (Alfred) e Pepe Mediavilla (Fox).Per il Messico, "Batman: el Caballero por la noche" è stato doppiato da Sergio Gutiérrez Coto (Batman), José Antonio Macías (Joker), Ricardo Tejedo (Dent), Salvador Delgado (Gordon), Erica Edwards (Rachel), José Lavat (Alfred) e Rubén Moya (Fox).In lingua tedescaPer il doppiaggio tedesco, nel ruolo di Batman è stato chiamato lo "storico" doppiatore di Chritian Bale in Germania David Nathan, e inoltre Simon Jäger (Joker), Thomas Vogt (Dent), Udo Schenk (Gordon), Jürgen Natascha Geisler (Rachel), Thormann (Alfred) e Klaus Sonnenschein (Fox).PromozioneLa campagna pubblicitaria del film si è principalmente incentrata su una campagna virale online, ed oltre alle tradizionali tipologie promozionali come poster e trailer, sono stati organizzati alcuni eventi, come una gara tra la Tumbler e l'auto da corsa Toyota di Formula 1 guidata da Jarno Trulli e Timo Glock sul circuito di Silverstone il 7 luglio 2008, oppure una mostra dedicata ai costumi del film, con anche la presenza del Bat-pod, ospitata sul Ponte Milvio di Roma tra il 10 e il 17 luglio 2008.LocandinePer la promozione della pellicola sono state diffuse numerose locandine:Alcuni di questi sono poi apparsi sul web anche in versione "vandalizzata da Joker", assieme ad una locandina che raffigura un primo piano di Batman, anch'esso vandalizzato, il cui volto è stato creato con numerose carte da gioco; il poster riporta le frasi "Why so serious?" ("Perché così serio?"), "Stupids Bats!" ("Stupidi pipistrelli!"), "Are we having fun yet?" ("Ci si diverte ancora?"), "To them you're a freak... like me!" ("Per loro sei un mostro.. come me!"), "It's simple. Kill the bat!" ("È semplice. Uccidere il pipistrello"), "Let's put a smile on that face" ("Mettiamo un sorriso su quella faccia"), "It's all part of the plan" ("È tutto parte del piano"). Inoltre, il simbolo del pipistrello stilizzato sul quale campeggia il titolo della pellicola, in questa locandina è sostituito da una serie di "Ha! Ha! Ha!" che ne imitano appunto il logo.TrailerCampagna viraleAl fine di accrescere l'interesse attorno al film, l'azienda 42 Entertainment ha lanciato una forte campagna pubblicitaria virale sotto forma di alternate reality game, che ha coinvolto principalmente i fan statunitensei. Una prima fase si è incentrata principalmente sulla figura del Joker, e successivamente sul personaggio di Harvey Dent, un cambio di focus in parte già preventivato dalla 42 Enternaiment, ed in parte dovuto alla prematura scomparsa di Heath Ledger. La campagna ha riscosso un enorme successo, coinvogendo più di 15 milioni tra partecipanti o semplici visitatori degli oltre 40 siti web creati ad hoc.Nel maggio 2007 apparve online il sito "IBelieveInHarveyDent.com" ("io credo in Harvey Dent"), dedicato alla fittizia campagna elettorale di Dent per il ruolo di procuratore distrettuale; 72 ore dopo lo segue "IBelieveInHarveyDentToo.com" ("anch'io credo in Harvey Dent"), versione vandalizzata del precedente, dove, per ogni email inviata dai fan, appariva un pixel della prima immagine del Joker. Nell'ottobre successivo sul sito "WhySoSerious.com" ("Perché così serio?") comparve una zucca di Halloween, citazione degli albi a fumetti di "Il lungo Halloween", la cui metà di destra progressivamente marcì, riferimento al volto di Due Facce. Da allora comparvero messaggi da parte del Joker che chiedeva ai fan di eseguire azioni (scattare particolari fotografie, recuperare pacchi, travestirsi da clown, etc.), ed in cambio Joker offriva indizi sul film, ulteriori siti web virali, oppure il luogo della proiezione del primo trailer del film. Nel frattempo apparivano online altri siti web dedicati alle vita, alle aziende o alle iniziative di Gotham City. Se da una parte si delineavano community dedicate a supportare l'intervento di Batman in città ("CitizensForBatman.org") o disprezzarlo, dall'altra, dal febbraio 2008, iniziò la campagna elettorale di Dent, con la presentazione della candidata avversaria ("DanaWorthington.com"), siti di informazione ("MaidenAvenueReport.com" e "GothamCableNews.com") e denigratori ("Concerned Citizens for a better Gotham", "Cittadini preoccupati per una Gotham migliore"), e soprattutto uno specifico invito ai fan di supportare il candidato stampando e diffondendo materiale elettorale "nella vita reale". Nel mese di aprile invece viene giocato un pesce d'aprile che coinvolge i fan e James Gordon, il quale segnala l' "Unità Grandi Crimini" ("Gotham Police Major Crimes unit") del dipartimento, mentre una fittizia conferenza stampa di Dent si trasformava in un'azione eroica.Per Susan Bonds, CEO di 42 Entertainment, l'obbiettivo era quello di raccontare ciò che accadeva tra la fine di "Batman Begins" e l'inizio di "The Dark Knight", e, per il responsabile dei creativi Alex Lieu, lo scopo era inoltre «di estendere i temi epici oltre lo schermo, nella quotidianità della gente, [...] dando la possibilità di diventare cittadini di Gotham». Alex Billington di "FirstShowing.net" ha definito la campagna «assolutamente brillante», poiché permette ai fan di trasformarsi in cittadini di una città immaginaria, che credono in una vera Gotham City, possono scegliere se supportare Joker, Dent o Batman, diffonde la conoscenza del film anche ai non interessati (ad esempio, a chi vede il nome di Dent sulle spille di chi cammina per strada), e che la campagna già da sola è diventata un caso seguito dai media in sé. Jonathan Waite, fondatore del sito Alternate Reality Gaming Network, ha definito "Why So Seriuos" «una campagna promozionale multisfacettata che trascende il classico marketing e diventa un evento culturale». La campagna virale è stata infine insignita del South by Southwest Award nella categoria "Games".Edizioni home video"Il cavaliere oscuro" è stato reso disponibile in versione home video negli Stati Uniti a partire dal 9 dicembre 2008. Sono state rese disponibili differenti edizioni:La Warner ha inserito un'ora aggiuntiva di contenuti speciali nell'edizione Blu-ray in quanto il film è stato ritenuto in grado di attirare il pubblico e promuovere così il nuovo formato. Nei documentari, gli interventi diretti di Heath Ledger sono stati rimossi, ed è la troupe a parlare di lui; per omaggiare l'attore inoltre (e anche in vista degli Oscar), nell'edizione DVD doppio disco è Joker ad essere in copertina (anziché Batman con il logo fiammeggiante alle spalle).La campagna promozionale per l'uscita del DVD e BD ha interessato, oltre ai media tradizionali, anche marketing virale (persone truccate da Joker per le strade delle città) e un concorso tramite MMS.Nella prima settimana di vendita, le edizioni in DVD e blu ray hanno raggiunto 6,8 milioni di copie vendute, per un ricavo di 121 milioni di dollari; nell'arco di un anno, sono state così vendute complessivamente 14 milioni di unità con 232 milioni di incasso. Per quanto riguarda le sole edizioni blu ray, il primo giorno sono state vendute circa 600 mila copie, il triplo della norma considerando anche che titoli come "Iron Man" hanno esordito con "sole" 250 mila, mentre nella prima settimana le vendite si sono attestate sui 1,7 milioni di unità, di cui un milione nei soli Stati Uniti, arrivando a 2,8 nel febbraio 2009, di cui 2 milioni negli USA.RiconoscimentiLa Warner Bros. ha puntato molto sulla candidatura del film agli Oscar, promuovendolo sia attraverso alcuni manifesti (i cosiddetti For Your Consideration), sia riproponendo la pellicola nelle sale cinematografiche statunitensi.La famiglia di Ledger si è espressa positivamente sulla candidatura di Heath ai Golden Globes:Nel novembre 2008 la colonna sonora del film venne squalificata dalla corsa all'Oscar alla migliore colonna sonora a causa di un vizio procedurale, come già successo per "Batman Begins". Secondo i documenti ufficiali infatti l'opera deve essere stata creata per almeno il 70% agli autori principali, Hans Zimmer e James Newton Howard; nei documenti presentati al comitato esecutivo dell'Academy Awards erano però presenti in tutto cinque nomi (Zimmer, Howard, il montatore Alex Gibson, il designer delle musiche d'ambiente Mel Wesson e la compositrice Lorne Balfe). Zimmer affermò poi di aver citato tutti i collaboratori come ricompensa, ma essi avevano comunque firmato un documento che riportava come autori principali delle musiche i soli Zimmer ed Howard. Dopo tre settimane però l'Academy riconsiderò la squalifica, accettando la candidatura in quanto prevista sotto il profilo dei "casi particolari".Grazie anche a "Il cavaliere oscuro", il 15 febbraio 2009 a Christopher Nolan verrà consegnato il "Board of Governors Award", che l'American Society of Cinematographers consegna ogni anno a chi "ha portato significativi contribuiti all'arte cinematografica".Le nomination dei premi Oscar 2009 per "Il cavaliere oscuro" videro Heath Ledger candidato come miglior attore non protagonista ed altre nomination tecniche. Lo sceneggiatore Jonathan Nolan ringraziò il supporto dato alla pellicola, con una mail inviata al sito "darkcampaign.com", gestito dai fan per promuovere il film agli Oscar:La Notte degli Oscar vennero premiati Ledger e Richard King (come miglior montaggio sonoro). Il padre, la madre e la sorella di Leger ritirarono il premio per Heath, dichiarando:"Il cavaliere oscuro" è stato nominato per i seguenti premi:Altri mediaRomanzoDennis O'Neil ha adattato la pellicola in un romanzo, "The Dark Knight". Nel libro vi sono alcune differenze, e sono descritte scene non presenti nel film:Libro fotograficoNel giugno 2008 è stato pubblicato "The Dark Knight: Featuring Production Art and Full Shooting Script", libro con testi di Craig Byrne e fotografie di Alexander Tochilovsky sulla realizzazione della pellicola.VideogiochiPer cellulariGlu Games ha distribuito "The Dark Knight" e "The Dark Knight: Batmobile": il primo è un picchiaduro a scorrimento orizzontale con protagonista l'Uomo Pipistrello, i cui livelli ricalcano più o meno lo sviluppo della trama della pellicola originale; il secondo è invece un simulatore di guida per iPhone, in cui il giocatore pilota la Tumbler, la Batmobile del film.Per consoleNell'agosto 2008 venne confermato lo sviluppo di un videogioco ufficiale basato sul film, da parte di Pandemic Studios (Electronic Arts), previsto probabilmente per marzo 2009. L'adattamento fu però cancellato, e gli studi australiani Pandemic Brisbane, responsabili dello sviluppo, furono chiusi. Ciò fu stato causato e condizionato dal mancato rispetto del calendario, dalla morte di Heath Ledger, dalla scarsa qualità del gioco, e dalle basse prospettive di vendita; "Il cavaliere oscuro" è così il primo film di Batman senza un corrispettivo videogioco ufficiale per consolle.Il gioco fu annunciato in via non ufficiale nel luglio 2008 da Gary Oldman, coinvolto nel progetto, durante un'intervista al canale televisivo G4. Secondo la ricostruzione effettuata da David Wildgoose, gli studi Pandemic di Brisbane, reduci da "Destroy All Humans 2", rinunciarono ad un terzo capitolo della saga, venendo divisi in due gruppi: il primo al lavoro su un gioco open world per Nintendo Wii, il secondo su un titolo dedicato a Batman, i cui diritti, licenziati da Time Warner e DC Comics per Electronic Arts, sarebbero stati validi fino a dicembre 2008. Passati alcuni mesi, gli studi vennero informati che il gioco sarebbe dovuto essere legato all'imminente pellicola, cosa che condizionò il lavoro effettuato dagli sviluppatori, sia dal punto di vista della narrazione (si dovette riscrivere la visione del personaggio legandola alla versione cinematografica), sia dal punto di vista tecnico (poca esperienza nel gestire alcune tecnologie). A fronte di un team che arrivò a 130 collaboratori, il vero problema fu la deadline della scadenza dei diritti in dicembre. Sebbene a settembre 2008 il gioco sarebbe dovuto essere già il fase "alpha", i problemi concernenti grafica, narrazione e tecnologia, fecero cancellare definitivamente il titolo.Secondo le stime dell'analista Michael Pachter e i confronti con gli incassi dei videogiochi di altri blockbuster della stagione cinematografica 2007-2008 come "Transformers", "Spider-Man 3" e "Iron Man", non accompagnando un "tie-in" all'uscita del film, Warner Bros. ha così rinunciato ad una distribuzione di circa 4 milioni di copie del videogioco, con 100 milioni di dollari di ricavi (il 30% per sé, il 70% per EA).MerchandisingI prodotti derivati de "Il cavaliere oscuro" sono stati principalmente diretti verso giocattoli o articoli da collezione.Dopo la morte di Heath Ledger ci fu qualche perplessità riguardo la produzione di action figures raffiguranti il Joker, ma alla fine la famiglia di Ledger acconsentì. Nel giro di poche settimane le stesse statuette andarono quasi esaurite, anche per via delle speculazioni (principalmente aste online su eBay) per il loro particolare significato.Sono state strette inoltre alcune partnership con imprese quali Hershey e Nestlé per prodotti legati al film, ed infine vi è stato il product placement del telefono cellulare Nokia 5800, presente in alcune scene con Morgan Freeman e Christian Bale, e commercializzato dall'azienda tra fine 2008 e inizio 2009.Impatto culturaleIn occasione del lancio del graphic novel "Joker hardcover", il disegnatore Lee Bermejo ha spiegato come anche lui abbia dato un'impronta realistica al "suo" Joker al pari di Nolan, iniziando a lavorarci anche prima dell'uscita del film, ma che comunque da ora in avanti, caratteri come le sue cicatrici sul volto saranno «iconiche» per il personaggio.Oltre per i personaggi all'interno del film, la svolta più "realistica" data all'uomo pipistrello ha influito anche sulle produzioni cinematografiche basate su altri eroi dei fumetti: infatti, la Warner Bros. e la DC Comics hanno preferito accantonare temporaneamente progetti come "Justice League: Mortal" e "Batman Vs. Superman" per non incidere sul "rinato" Batman, mentre hanno deciso di rivedere progetti come il sequel di "Superman Returns", che non avendo raggiunto il successo sperato, potrebbe trasformarsi in un riavvio del franchise (come a suo tempo fu per "Batman Begins") «dai toni più cupi e realistici, per quanto i personaggi lo consentano», nelle parole di Jeff Robinson, presidente della Warner.In un articolo sul "The Wall Street Journal", lo scrittore Andrew Klavan definisce "il cavaliere oscuro" un film «fondamentalmente conservatore», paragonando l'operato contro il crimine di Batman della pellicola, a quello della "guerra al terrorismo" di George W. Bush: «come W, anche Batman deve oltrepassare i limiti dei diritti civili per superare un'emergenza». Questa posizione fu criticata da alcuni media, come ad esempio da Christopher Orr del "The New Republic", mentre Cosmo Landesman del "The Sunday Times", recensendo il film, arriva a conclusioni opposte a quelle di Klavan, secondo le quali "Il cavaliere oscuro" «discute di come gli individui e la società non debbano mai abbandonare la legalità lottando contro le forze fuorilegge. Combattendo mostri, bisogna fare attenzione a non diventare mostri, in un certo senso. Il film difende le lamentele della coalizione contro la guerra poiché, lottando contro il terrorismo, si creano le condizioni per maggiore terrorismo». Benjamin Kerstein di "Azure" invece comprende le interpretazioni politiche diametralmente opposte, affermando come il film alla fine sia «uno specchio della società, così divisa sulle questioni di terrorismo e sul come combatterlo».Lo studente Firas Alkhateeb creò un'immagine raffigurante l'allora candidato alla presidenza USA Barack Obama truccato dal Joker del "Cavaliere oscuro", un'immagine che destò grande interesse sul web e finì con l'essere scelta come copertina del numero di ottobre 2008 della rivista "TIME". Per la copertina del numero 497 di "Mad Magazine", dedicata ai "principali idioti del 2008", la mascotte Alfred E. Neuman è stato raffigurato travestito da Joker, con la tagline "Why So Stupid?".ContoversieProtesteNel novembre 2007 vi sono state polemiche da parte di associazioni di ambientalisti in quanto la produzione aveva inviato 60 lettere ad altrettanti amministratori dei palazzi della zona centrale di Hong Kong, dove si svolgevano alcune riprese, richiedendo di tenere le luci accese nelle notti tra il 7 e l'11 novembre, per una migliore resa del panorama nelle riprese notturne.Il 21 luglio 2008 l'associazione animalista PETA ha rimosso Batman della lista dei supereroi amanti degli animali ("Top 10 Animal-Friendly Superhero list") in seguito alle scene del film in cui l'uomo pipistrello si ritrova a picchiare dei feroci Rottweiler che lo attaccano.Il 7 novembre 2008, Hüseyin Kalkan, sindaco della città turca Batman, minacciò sia Christopher Nolan sia la Warner Bros. di intentare causa nei confronti della produzione del film, in quanto colpevoli di aver sfruttato il nome della cittadina senza permesso; la Warner negò poi di aver ricevuto notifica di alcuna azione legale.Nel 2009 invece un'associazione di consumatori che promuoveva una campagna "per un'infanzia non commercializzata" ("The Campaign for a Commercial-Free Childhood") criticò fortemente il videogioco "Lego Batman" (2008) poiché, oltre a tradire la creatività manuale dei LEGO originali, puntava sul costruire armi per sconfiggere i nemici, e contemporaneamente promuoveva presso i più piccoli la visione della «violenta» pellicola "Il cavaliere oscuro".La "maledizione"Il 26 settembre 2007, sul set del film in Surrey (Londra), il tecnico degli effetti speciali Conway Wickliffe si schiantò con il suo veicolo 4x4 contro un albero mentre stava effettuando alcuni test con il veicolo. La vittima lasciò moglie e due figli, mentre né il regista né nessun membro del cast assistettero all'incidente, poiché si trovavano altrove.Il 22 gennaio 2008, Heath Ledger venne trovato morto. I media collegarono il suo presunto suicidio alla faticosa interpretazione del Joker, segnalando il film come "maledetto" poiché nelle riprese era già morta un'altra persona (lo stesso Jack Nicholson affermò «I warned him», "Lo avevo avvertito"). Si domandarono inoltre quanto l'incidente avrebbe influito sul successo del film, e se si sarebbe scatenata morbosità nel vedere l'ultima interpretazione di Ledger. La produzione si interrogò sulla massiccia campagna mediatica in cui il Joker era inizialmente protagonista (che è poi proseguita incentrandosi sul personaggio di Harvey Dent). Inoltre, fan e media si chiesero se l'attore avesse ultimato completamente le riprese o se fossero rimaste scene incomplete, da rigirare o doppiare in post produzione; altre preoccupazioni riguardarono la possibilità di eliminare scene eventualmente giudicate troppo "forti", possibilità in seguito smentita. In seguito alle prime recensioni sull'eccellente performance come Joker e sulle possibilità di Oscar postumo, il regista Terry Gilliam commentò aspramente come la morte di Ledger non fosse che «cinica pubblicità» per la Warner, disposta a «tutto pur di pubblicizzare il film».Il 21 luglio 2008, tre giorni dopo l'uscita negli USA di "The Dark Knight", l'attore protagonista Christian Bale si presentò in una stazione di polizia di Londra, città in cui stava partecipando alla promozione del film. Non ne fu chiarito subito il motivo, in quanto voci asserirono di una violenza fisica o verbale tra l'uomo, la madre e la sorella, avvenuta nella stanza dell'attore al Dorchester Hotel, nel West End. Subito i media rinnovarono il tema del film maledetto, facendo risaltare le notizie a riguardo come un "Bale dietro le sbarre" nonostante non fosse stato né incarcerato né formalmente accusato di niente. Nell'agosto successivo i procedimenti penali a carico di Bale furono ufficialmente archiviati per mancanza di «una possibilità realistica di condanna», decisione dipesa anche dai pareri della madre e della sorella.Il 3 agosto 2008, Morgan Freeman fu coinvolto in un incidente d'auto nei pressi di Ruleville (Mississippi), forse provocato da un suo colpo di sonno mentre era alla guida. Sia l'attore sia e Demaris Meyer, l'altra occupante, sono stati condotti in ospedale, la donna praticamente illesa, Freeman con braccio e gomito fratturati. Si parlò ancora della "maledizione di Batman".CuriositàDifferenze tra il film e i fumettiSequelAll'indomani dell'enorme successo ottenuto con "Il cavaliere oscuro", subito il pubblico ed i media si sono interrogati riguardo all'eventualità di un terzo episodio del franchise iniziato con "Batman Begins", un nuovo film ipotizzato non prima del 2011. A febbraio il regista Christopher Nolan ha annunciato di essere al lavoro sulla sceneggiatura.NoteAltri progettiCollegamenti esterniFilm di BatmanThe Dark Knight (film) |
1,868,668 | http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_della_frattura | Meccanica della frattura.La meccanica della frattura'" è quel ramo della meccanica che si occupa di studiare l'effetto modificante di cricche e difetti sullo stato di sforzo applicato ad un corpo. Applicando la fisica e la matematica degli sforzi e delle deformazioni al livello microscopico dei difetti presenti nei materiali, essa permette di predire il comportamento macroscopico a frattura dei corpi. L'aspetto particolarmente innovativo della meccanica della frattura è quindi una nuova filosofia di progettazione secondo un approccio "damage tolerant", per il quale i difetti o le cricche non sono visti punti di intrinseca debolezza del materiale ma come concentratori e modificatori dello stato di sforzo.Nella società attuale la meccanica della frattura'" si configura come un'importante strumento per migliorare il comportamento meccanico dei materiali e dei componenti. Essa inoltre è di indiscutibile valore in quei campi come quello aeronautico o nucleare dove la precisione nella progettazione e nella verifica dei componenti sollecitati deve essere massima.Lo stato di sforzo a cui è sottoposto un corpo in un suo punto generico è in generale funzione delle condizioni al contorno (geometria del corpo, geometria del difetto e sollecitazioni applicate) e della legge costitutiva del materiale. A seconda della legge costitutiva del materiale la meccanica della frattura viene divisa in tre sottogruppi:Meccanica della frattura lineare elasticaLa concentrazione degli sforzi causata dai difettiSe si analizza la frattura a livello atomico, si può dimostrare che la forza di coesione interatomico per un generico materiale è approssimativamente uguale a [Formula 1] (dove [Formula 2] è il modulo elastico). Ciò non concorda con l'evidenza sperimentale, in quanto lo sforzo di frattura rilevato sperimentalmente è da 2 a 3 ordini di grandezza minore del modulo elastico.Nel 1913 Inglis, per primo propose una correlazione quantitativa tra la geometria di un difetto e lo stato di sforzo presente. Egli analizzò una lastra piana, sottile, infinita nel piano [Formula 3], sottoposta a pura trazione in direzione [Formula 4], con cricca ellittica passante, con diametro in direzione [Formula 4] di dimensione [Formula 6] e quello in direzione [Formula 7] di dimensione [Formula 8].Definito [Formula 9], il raggio di curvatura della cricca nell'apice, lo sforzo di trazione, [Formula 10] all'apice della cricca (diametro [Formula 6]) risulta, dove [Formula 13] è lo sforzo di trazione in assenza della cricca.Se consideriamo una cricca infinitamente acuta ([Formula 14]) lo sforzo all'apice della cricca diventaLa precedente equazione predice uno sforzo infinito all'apice di una cricca infinitamente acuta, indipendentemente dal valore dello sforzo applicato. Il risultato ottenuto, seppur si basi sull'ipotesi di continuo spaziale e quindi non valido per i materiali reali a livello atomico, fornisce un chiaro esempio di come gli sforzi si possano concentrate all'apice dei difetti.Approccio energetico secondo GriffithTasso di rilascio dell'energia, [Formula 16]Nel 1920 Griffith propose un approccio energetico allo studio del problema della frattura.Si consideri un corpo contenente un difetto soggetto ad un carico di trazione [Formula 17]. In condizioni di equilibrio il lavoro svolto dalla forza esterna [Formula 17] è uguale all'energia di deformazione elastica, [Formula 19].Se la forza esterna [Formula 17] aumenta tanto da raggiungere la condizione di propagazione della cricca il bilancio energetico per incremento di area della cricca ([Formula 21]) può essere riscrittoSe si definisce, quindi il tasso di rilascio dell'energiae la resistenza a frattura, chiamata anche [Formula 26],, il precedente bilancio può essere riscritto., ovvero una cricca presente in un corpo propaga quando la variazione di energia potenziale disponibile [Formula 16] uguaglia (o supera) la variazione di energia per creare nuove superfici ([Formula 30]). L'eventuale energia in eccesso verrà trasformata in variazione di energia cinetica della cricca stessa.Determinazione di [Formula 16] con il metodo della cedevolezzaNel caso di una lastra piana di spessore [Formula 32] in cui è presente una cricca di lunghezza [Formula 33], sottoposta a trazione, è possibile determinare l'espressione di [Formula 16] in funzione della misura di cedevolezza ([Formula 35]):Il criterio di frattura energeticoPrecedentemente si è dimostrato che un difetto presente in un materiale propaga quando il valore di [Formula 16] uguaglia od è maggiore del valore di [Formula 30].Il criterio di frattura energetico è quindi il seguente[Formula 16], il tasso di rilascio dell'energia, è funzione dalla geometria del corpo e del difetto e dalle sollecitazioni applicate. Esso può essere ricavato sia sperimentalmente che analiticamente per una determinata configurazione di geometrie e sforzi.[Formula 30], la resistenza a frattura del materiale, viene misurata sperimentalmente con prove appositamente concepite. Per i materiali perfettamente fragili [Formula 30] è costante rispetto alla lunghezza della cricca [Formula 33], mentre per i materiali che presentano deformazioni plastiche [Formula 30] è funzione di [Formula 33]. Per esempio, molti metalli presentano il fenomeno dell'incrudimento; [Formula 30], per questi materiali, aumenterà con l'allungamento della cricca.InstabilitàIl criterio di frattura precedentemente illustrato indica le condizioni affinché la cricca possa avanzare. Nel momento che la cricca avanza di un infinitesimo [Formula 42] variano sia il parametro [Formula 16] che [Formula 30]; quindi, perché la cricca propaghi di nuovo, il criterio deve essere di nuovo verificato.Il criterio di instabilità, cioè le condizioni per cui la frattura avvenga in modo instabile, èCalcolo della energia cinetica della criccaDalle definizioni di [Formula 16] e di [Formula 30] e dal bilancio energetico proposto precedentemente sappiamo cheL'energia cinetica della cricca può essere quindi calcolarla comeAnalisi degli sforzi nell'intorno di una criccaFattore di intensificazione degli sforzi, KWestergaard, Irwin, Sneddon e Williams, a differenza di Griffith cercarono di risolvere matematicamente il campo degli sforzi nell'intorno di un difetto. Essi dimostrarono che, definito un sistema di riferimento polare ([Formula 89]) con origine nell'apice della cricca, il campo degli sforzi in qualsiasi corpo criccato nell'ipotesi di materiale continuo, isotropo e lineare elastico è dato daPer [Formula 94] il primo termine tende a infinito mentre gli altri o sono costanti o tendono a zero. Si può definire quindi una zona di singolarità dominante nella quale lo sforzo varia come [Formula 95] per la quale vale la seguente relazione:La costante K chiamata fattore di intensificazione degli sforzi, dipende dalle sollecitazione applicata al corpo e quindi dal modo di carico al quale la cricca è soggetta.A questo proposito vengono definiti tre modi di carico:La precedente espressione del tensore degli sforzi è riscritta per ogni modo di carico:Determinazione di KLo stato di sforzo all'apice di una cricca nella zona di singolarità dominante è univocamente definito dalle precedenti relazioni. Il fattore di intensificazione degli sforzi K, definito il modo di carico, racchiude l'effetto della geometria del corpo e del difetto e l'effetto delle sollecitazioni applicate ed è quindi l'unico parametro significativo per la determinazione degli sforzi all'apice della cricca.L'espressione generale del fattore di intensificazione degli sforzi [Formula 92] è, dove [Formula 102] è una costante adimensionale dipendente dalla geometria del corpo e del difetto, e dal modo di carico.[Formula 102] viene determinata sia analiticamente, sia numericamente (es. analisi agli elementi finiti), sia sperimentalmente.[Formula 92], criterio di fratturaLa propagazione di una cricca avviene quando gli sforzi all'apice di essa raggiungono un valore critico. Essendo questi univocamente definiti dal fattore di intensificazione degli sforzi, si può identificare un valore di [Formula 92] critico chiamati [Formula 119]. Questo valore è una misura della tenacità a frattura del materiale ed è una proprietà intrinseca di quest'ultimo.Perché si abbia frattura una sola di queste relazione deve essere vera:Relazione tra [Formula 16] e [Formula 92]Precedentemente sono strati introdotti due parametri, [Formula 16] e [Formula 92], entrambi indici dell'effetto di modificazione dei difetti sullo stato di sforzo.Essi sono correlati l'uno all'altro dalla seguente relazione:Estensione della meccanica della frattura lineare elastica ai materiali elasto-plasticiLa meccanica della frattura lineare elastica, come già detto, parte dall'ipotesi di materiali elastici lineari. Nella realtà però ben pochi materiali, per di più di scarso interesse ingegneristico, sottostanno alla precedente ipotesi.Le precedenti espressioni dello stato di sforzo all'apice di una cricca non tengono conto degli eventuali effetti locali di plasticizzazione a cui i materiali reali possono andare in contro.Perché il parametro K sia effettivamente rappresentativo dello stato di sforzo all'apice della cricca, l'estensione della zona plasticizzata deve essere minore della zona di singolarità dominante del campo di sforzi.Raggio della zona plastica secondo IrwinIn prima approssimazione consideriamo che il materiale, nel caso di sforzo piano, all'apice della cricca plasticizzi quando lo sforzo [Formula 135].Possiamo quindi sostituire lo sforzo di snervamento nell'espressione dello sforzo [Formula 136] ricavato precedentemente per [Formula 137],, dove [Formula 139] è il raggio della zona plastica. Esso risulta quindiQuesta relazione non è completamente corretta perché, se si considera lo sforzo massimo effettivo pari a [Formula 141], gli sforzi all'apice della cricca verranno ridistribuiti in modo da mantenere l'equilibrio delle forze.Per [Formula 142], [Formula 135] ossia [Formula 138] che risolta per [Formula 115] porta alla seguente espressione:Quindi, se si calcola l'integrale dello sforzo teorico [Formula 136] da [Formula 148] a [Formula 139], sostituendo [Formula 115] con la precedente relazione, risultaNel caso di plasticizzazione invece il valore dello stesso integrale è [Formula 152].Per tenere conto di questo effetto si è proposto il concetto di cricca elastica equivalente il cui apice è localizzato in [Formula 139]. La lunghezza effettiva della cricca da considerarsi è quindi [Formula 154] che porta ad un valore di [Formula 115] maggiore ([Formula 156]).Nel caso di deformazione piana il valore del raggio plastico è considerato pari aDeterminazione sperimentale di [Formula 158] e di [Formula 26]La maggior parte dei materiali di interesse ingegneristico, sottoposto a sforzi elevati, prima di raggiungere la frattura va in contro a fenomeni di plasticizzazione. I valori di [Formula 158] e di [Formula 26], teoricamente validi solo per materiali elastici lineari, possono essere considerati proprietà intrinseca del materiale solamente se certe condizioni geometriche dei provini sono verificate. In particolare, la zona plastica deve essere sufficientemente piccola rispetto alle geometrie del provino in modo da minimizzare gli effetti della plasticizzazione all'apice della cricca.Secondo la normativa ASTM, le seguenti condizioni devo essere verificate:Ciò equivale circa ad ammettere un raggio plastico [Formula 139] massimo 50 volte più piccolo rispetto alle dimensioni del provino [Formula 33], [Formula 32], [Formula 166]:La prima relazione assicura l'applicabilità dell'analisi degli sforzi all'apice della cricca di Westergaard, base della meccanica della frattura lineare elastica; la seconda assicura uno stato di deformazione piana poiché, in assenza di quest'ultimo, si verifica una rilassamento degli sforzi con conseguente variazione della tenacità a frattura; la terza assicura che gli effetti di bordo siano trascurabili.Meccanica della frattura elasto-plasticaLa meccanica della frattura lineare elastica è valida solo per quei materiali e condizioni al contorno tali da determinare una deformazione plastica del materiale confinata nella zona di singolarità dominante del campo degli sforzi all'apice della cricca.Spesso quest'ultima condizione non è verificata: bisogna quindi ricorrere alla meccanica della frattura elasto-plastica che può essere applicata a strutture che esibiscono comportamento non lineare (deformazione plastica).CTODStoricamente, il primo parametro per la determinazione della tenacità a frattura in campo elasto-plastico è stato il CTOD (Crack Tip Opening Displacement) o "apertura all'apice della cricca", indicato con [Formula 168].Questo parametro fu determinato da Wells durante degli studi su acciai strutturali che, a causa della elevata tenacità non potevano essere caratterizzati con la meccanica della frattura lineare elastica. Egli noto che, prima che avvenisse la frattura, le pareti della cricca si allontanavano e che l'apice della cricca, dopo frattura, da acuto si arrotondava in seguito alla deformazione plastica. Inoltre l'arrotondamento dell'apice era più marcato negli acciai a maggiore tenacità.Wells dimostro che in condizioni di snervamento su piccola scala [Formula 168] è in relazione sia con K che con G.L'integrale JNella metà degli anni '60 J. R. Rice sviluppò una misura della densità di energia di deformazione all'apice di una cricca nel caso di un materiale con comportamento non lineare elastico. Questa misura chiamata "integrale J", è così definita:[Formula 172] è inoltre definito come:Hutchinson, Rice e Rosegreen, successivamente dimostrarono che J caratterizza i campi degli sforzi e deformazioni all'apice della cricca nei materiali elastici non lineari.Ipotizzarono un materiale con legame costitutivo assimilabile alla relazione di Ramberg-Osgood:Applicate le appropriate condizioni al contorno i campi degli sforzi e deformazioni risultano:Da queste relazioni si nota che per [Formula 191], [Formula 91] tende a [Formula 193] ed esiste quindi una singolarità chiamata "singolarità HRR". L'integrale J definisce l'ampiezza di questa singolarità in campo elasto-plastico, così come K, il fattore di intensificazione degli sforzi, definisce la singolarità lineare elastica. Esso descrive quindi in modo compiuto i campi degli sforzi e deformazioni all'apice della cricca nei materiali elastici non lineari.Meccanica della frattura viscoelasticaNoteVoci correlateMeccanica classicaFracture mechanics |
212,965 | http://it.wikipedia.org/wiki/John_Henry_Newman | John Henry Newman.Sicuramente uno dei più grandi prosatori inglesi e il più autorevole apologista della fede che abbia prodotto la Gran Bretagna, apprezzato anche dai non cattolici.Basti dire che John O'Brien, in un libro intitolato "Conversioni che hanno cambiato il mondo", pone il Newman nella schiera di San Paolo, Sant'Agostino e Gilbert Keith Chesterton. Sulla sua tomba è scolpito l'epitaffio scritto da lui stesso, un epitaffio che doveva narrare, secondo il suo intento, la storia del suo pellegrinaggio:Il cardinale John Henry Newman sarà beatificato il 19 Settembre 2010.BiografiaSacerdote anglicanoJohn apparteneva ad una famiglia anglicana. Dopo un periodo di studi a Oxford divenne sacerdote della Chiesa anglicana nel 1824. Ebbe l'incarico di seguire gli studenti universitari e nel frattempo si dedicava a studi filosofici e teologici. In questo periodo della sua vita fondò il movimento di Oxford, il cui scopo precipuo fu quello di contrastare l'ascesa del liberalismo religioso all'interno delle università inglesi. Si oppose, cioè, alle posizioni della nascente "chiesa larga", quella componente dell'anglicanesimo, favorevole alle posizioni illuministiche e razionalistiche.Elaborò in questi anni la teoria della "via media" in cui riconosceva alla Chiesa Anglicana una posizione intermedia fra gli eccessi dottrinali del luteranesimo da un lato e del cattolicesimo romano dall'altro. Come pastore e teologo anglicano mantenne posizioni tradizionaliste e fu sempre uno strenuo difensore del principio dogmatico, tanto da essere considerato il più insigne esponente della cosiddetta "chiesa alta", la componente anglicana più vicina alle posizioni dogmatiche cattoliche.Conversione al CattolicesimoFu fondamentale per la sua conversione al cattolicesimo, lo studio sulle origini del cristianesimo che fu pubblicato nel 1845 intitolato "Sviluppo della dottrina cristiana". Tramite questo studio arrivò alla conclusione che "la Chiesa Cattolica era formalmente dalla parte della ragione". Il 9 ottobre di quello stesso anno fu accolto nella Chiesa Cattolica da padre Domenico Bàrberi, passionista, che ebbe una parte non secondaria nella sua conversione.Se ne andò da Oxford e si stabilì a Birmingham. Fu ordinato sacerdote cattolico nel 1847 a Roma. Affascinato dalla figura di San Filippo Neri fondò in Inghilterra la Congregazione dell'Oratorio a Edgbaston, presso Birmingham (attualmente è parte integrante di Birmingham), e a Londra. Fu Rettore dell'Università Cattolica di Dublino dal 1851 al 1857. Ritornò in Inghilterra per dedicarsi sia agli studi che all'attività pastorale.Nomina a cardinaleNel 1879 Leone XIII lo creò cardinale: cardinale diacono titolare di San Giorgio al Velabro. Continuò a vivere in Inghilterra fino alla morte che lo colse nell'Oratorio di Edgbaston.Il cardinale Newman, molto popolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, ha scritto un gran numero di opere, tra le quali l'"Apologia pro vita sua" e la "Grammatica dell'assenso" che spiega perché e a quali condizioni un atto di fede è anche un atto della ragione. Il suo pensiero, abbracciando una enorme vastità di temi e seguendo diversi generi letterari (dal sermone al trattato, dal romanzo alla poesia) riuscì ad enucleare le più grandi questioni teologiche e filosofiche del suo tempo, giungendo ad anticipare sviluppi che si sarebbero compiuti soltanto nel XX secolo.Nel 1850 viene coinvolto in una vicenda giudiziaria nella quale perde in tribunale una causa di calunnia perpetrata contro il predicatore evangelico d'origine italiana Giacinto Achilli.Presso la Congregazione per le Cause di Canonizzazione è stata introdotta la pratica per la proclamazione delle virtù eroiche de cardinale Newman, e di recente (2009) la stessa congregazione ha riconosciuto aŭtentico un miracolo attribuito alla intercessione del Servo di Dio Newman. Questo riconoscimento apre la via per la beatificazione.ScrittiXIX secolo1901-19501951-20002001-Lettere e carteggiBibliografiaNoteVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniCardinali nominati da Leone XIIIPersone convertite al cattolicesimoVenerabiliJohn Henry Newman |
2,312,482 | http://it.wikipedia.org/wiki/SsangYong_Chairman | SsangYong Chairman.La SsangYong Chairman'" è un'autovettura berlina prodotta a partire dal 1997 dalla SsangYong Motor Company e venduta esclusivamente in alcuni paesi dell'Asia. Attualmente è giunta alla seconda generazione.Prima serie (1997-2008)La prima generazione di Chairman debutta nel 1997 come erede dell'omonima vettura prodotta alcuni anni prima dalla Daewoo del cui stesso gruppo SsangYong faceva parte. Derivata dalla piattaforma della prima generazione di Mercedes-Benz W124 (serie 300 E), presenta un design fortemente ispirato alla Mercedes Classe S W140. monta inoltre alcune motorizzazioni di derivazione Mercedes opportunamente riviste secondo le norme antinquinamento coreane. La trazione era disponibile sulle ruote motrici posteriori mentre una versione a passo lungo, "Chairman Limousine", è stata introdotta dal 2000.Curata la sicurezza automobilistica grazie alla presenta del controllo di stabilità ESP, il controllo di trazione e i sensori posteriori di parcheggio. Il cambio era un automatico sequenziale a 5 rapporti di origine Mercedes-Benz ("NAG 5-tronic") utilizzato tutt'ora su alcuni modelli come la Classe C.Chairman H (dal 2003)Con il 2003 la Chairman beneficiò di un restyling estetico grazie all'adozione di una nuova mascherina frontale, nuovi fari anteriori e posteriori e interni migliorati nell'assemblaggio. Tra i motori venne introdotto un 3,6 litri da 279 cavalli per 6 cilindri disposti in linea. Con il restyling la vettura venne rinominata "Chairman H" per uscire di produzione nei primi mesi del 2008.MotorizzazioniI propulsori di origine Mercedes-Benz sono stati prodotti su licenza in Sud Corea.Seconda serie (dal 2008)SsangYong WZ concept Anticipata dal concept SsangYong WZ'" esposto al Salone dell'auto di Francoforte 2007 la presentazione ufficiale è avvenuta nel marzo del 2008. La seconda generazione (denominata "Chairman W" dove la "W" sottolinea la parentela con i progetti Mercedes-Benz) condivide la piattaforma a trazione posteriore con l'ultima serie di Classe S e, a differenza della prima serie, viene esportata in America, Russia e Medio Oriente. Disponibile in due varianti di carrozzeria (passo corto lunga oltre 5 metri, e passo lungo da oltre 5,40 metri) è stata, durante il 2008, l’auto più costosa prodotta nel mercato coreano con oltre 100 milioni di Won (circa 72.000 euro) fino a quando non è stata lanciata la concorrente Hyundai Equus con prezzi ancor più elevati.La trazione è disponibile sulle ruote motrici posteriori mentre in opzione (per la LWB) vi è l'integrale permanente "4Matic". La Chairman W dispone di sospensioni Multilink 5 bracci sia all'avantreno che al retrotreno e una trasmissione automatica sequenziale a 7 rapporti denominata "E-Tronic". Per tutte le versioni risultano di serie ben 10 airbag.MotorizzazioniLa gamma motori è composta da tre propulsori di origine Mercedes omologati secondo la normativa Euro 4: un 3,2 litri, 6 cilindri in linea da 225 cavalli (165,5 kw), derivato dalla precedente unità montata sulla Chairman H, un 3,6 litri con 6 cilindri in linea e 250 cavalli (184 kw) e un 5,0 litri, V8 da ben 306 cavalli (228 kw) che lo rendono il motore più potente mai prodotto in serie dalla SsangYong.NoteAltri progettiCollegamenti esterniAutomobili SsangYong|ChairmanSsangYong Chairman |
7,323,596 | http://www.calcioblog.it/post/10880/pazzini-parla-chiaro-amauri-non-dovrebbe-giocare-con-litalia | A Giampaolo Pazzini l’ipotesi di Amauri convocato in Nazionale non piace. Detto chiaro e tondo. L’attaccante della Sampdoria è il primo a prendere aperta posizione, esponendosi non poco, contro la possibilità che Amauri venga chiamato nella nazionale azzurra in virtù della cittadinanza acquisita grazie ai 10 anni e più di residenza nel nostro paese della moglie (anche lei brasiliana come il numero 11 della Juventus). Qualche mese fa ci aveva provato Alberto Gilardino che era stato però decisamente più diplomatico. Queste le parole del Pazzo, che fa riferimento anche al caso Cassano: |
2,741,370 | http://it.wikipedia.org/wiki/Wu_Bai | Wu Bai.Insieme al batterista Dean "Dino" Zavolta, al tastierista Yu Ta-hao (余大豪 "Yú Dàháo", aka "Big Cat") ed al bassista Chu Chien-hui (朱劍輝 "Zhū Jiànhuī"), ha formato il gruppo Wu Bai & China Blue'", di cui è chitarrista e cantante. Soprannominato "il re della musica dal vivo", Wu Bai è considerato una delle più importanti personalità della musica rock in Asia orientale e nel Sudest asiatico.BiografiaWu Bai è nato a Suantou, Lioujiao (nome che significa letteralmente "Villaggio dell'aglio"), nella contea centromeridionale di Chiayi. Il suo nome d'arte, che significa "cinquecento", è all'origine di diversi aneddoti dei quali, però, nessuno ha fonte certa. Secondo uno di essi, esso deriva dal fatto che, durante i suoi anni accademici, è riuscito a totalizzare il massimo voto di 100 punti negli esami di tutte le cinque materie principali, sebbene poi la scoperta della passione musicale l'abbia distolto dagli studi non facendogli superare l'esame di ammissione all'università. Secondo un altro aneddoto, il nome deriva dal fatto che, durante gli anni della scuola superiore, gli altri studenti lo prendevano in giro per la sua stazza, dicendogli che "pesava come 500 kg".Nel 2003, Wu Bai ha sposato Chen Wen-pei (陳文佩), sua compagna da più di 10 anni, con una cerimonia privata svoltasi a Fukuoka, in Giappone.Wu Bai è un grande appassionato di Puroresu, ed ha perfino scritto una canzone tema per il suo amico wrestler Keiji Mutoh.CarrieraVisione d'insiemeLa musica di Wu Bai viene pubblicata nei mercati di Taiwan, Cina, Hong Kong, Singapore e Malaysia, sebbene i suoi fan si estendano anche nelle comunità sinofone di Giappone, Stati Uniti d'America, Canada, Australia ed Irlanda. Negli anni, Bai ha tenuto diversi concerti sold-out a Taiwan, Singapore, Malaysia ed Hong Kong, ed è riuscito ad esibirsi anche negli Stati Uniti. Oltre a scrivere la maggior parte delle proprie canzoni, egli ha composto musica per diverse altre personalità del mondo mandopop e cantopop, tra i quali Andy Lau, Emil Chau, Karen Mok, Tarcy Su (蘇慧倫) e Vivian Hsu.Carriera iniziale e formazione dei China BlueAll'inizio degli anni '90, Wu Bai si trasferì dalla nativa contea di Chiayi alla capitale Taipei, dove si districò tra diversi lavori part-time. Uno di questi lo condusse a lavorare in un negozio musicale, grazie al quale riuscì a formare la sua prima band, "Buzz", che ebbe vita molto breve.Dean Zavolta descrive la formazione dei Wu Bai & China Blue'": "i membri originariamente suonavano per band diverse fino al 1991, quando io e Chu Chien-hui iniziammo a suonare insieme con l'idea di formare una nuova rock band, più fresca ed originale. Poi un giorno lui mi chiama e mi chiede se non mi dispiace partecipare ad un concerto insieme a lui e ad un chitarrista che si chiama Wu Bai... lì è scattata la scintilla. Sia la musica che il nostro "mo chi" (默契) insieme erano fantastici. Ciò che ci ha veramente aiutato, però, è che nel momento in cui siamo nati Taiwan - insieme ad altri paesi asiatici - era appena pronta per una rock band asiatica in grado di suonare davvero dal vivo".Wu Bai ha debuttato nel 1992 con due canzoni contenute nella colonna sonora del film in lingua minnan "Dust of Angels", accreditate al suo nome di nascita Wu Chun-lin con la partecipazione di Chu Chien-hui e Dean Zavolta, posti sotto il nome comune di "China Blue". Quello stesso anno, l'etichetta discografica Pony Canyon Taiwan pubblicò il primo album di Wu Bai, "Loving Others is a Happy Thing", accreditato a Wu Chun-lin / Wu Bai con la partecipazione di altri tre membri dei China Blue ad almeno una canzone, sebbene i membri del gruppo non siano stati menzionati con i propri nomi. Nel 1993, il gruppo ha partecipato alla colonna sonora del film "Treasure Island", e le canzoni sono state accreditate a Wu Bai con il nome di Wu Chun-lin e agli altri membri del gruppo sotto il nome di China Blue. Solo negli album successivi, i crediti si sono riferiti all'insieme come "Wu Bai & China Blue".La famaLe pubblicazioni iniziali di Wu Bai altro non erano che registrazioni delle sue esibizioni live nei pub di Taiwan, in particolare allo "Sleeping Earth" di Taipei e, fino alla sua chiusura, al "Live A Go-Go". Presto il "venerdì con Wu Bai" divenne un evento live settimanale seguito da un vasto pubblico, composto soprattutto da studenti universitari. Grazie a questa sua popolarità iniziale nata con il passaparola, Bai venne scoperto e messo sotto contratto dall'etichetta discografica indipendente Rock Records, e con essa pubblicò il suo secondo album, "Wanderer's Love Song", accompagnato da video musicali. Le vendite dell'album non furono molto alte, ma la popolarità di Bai non cessò di crescere grazie alle sue acclamate esibizioni dal vivo.Successo musicale e cinematograficoA gennaio 1996, i Wu Bai & China Blue tennero per la prima volta un concerto ad Hong Kong, e da quel momento il frontman iniziò ad essere soprannominato "Re della musica dal vivo". Più tardi, quello stesso anno, il gruppo pubblicò un album di successo dal titolo "The End of Love", che vendette più di 60.000 copie grazie al singolo di apertura "Norwegian Forest" e fu classificato come uno dei migliori 10 album dell'anno dai quotidiani "China Times" e "United Daily News". Il video del singolo entrò nella Top 20 del canale televisivo Channel V, e fu nominato come "Miglior Video Musicale dell'Anno" su MTV Taiwan.Nel giugno 1998, dopo aver partecipato allo spot pubblicitario della "Taiwan Beer", Bai è apparso anche nel film cinese "A Beautiful New World", nel ruolo di un cantante di strada. Egli stesso ha scritto e cantato la canzone tema del film.Nel 1999, Wu Bai ha ottenuto un piccolo ruolo nel film taiwanese "The Personals", pellicola che ha ottenuto un discreto successo al botteghino. A novembre dello stesso anno, Wu Bai ha pubblicato l'album mandarino "White Dove", girando in tour tre città taiwanesi. Egli ha tenuto sei concerti sold-out ambientati in una tenda gigante, chiamata "Super Dome", evento innovatore nella scena live taiwanese. L'album ed il conseguente concerto furono i primi grandi eventi musicali dopo il grande terremoto di Taiwan, e come risultato il cantante fu votato come "Cantante più Popolare dell'Anno". Nello stesso periodo, giunse al terzo posto come "Uomo più Popolare dell'Anno", superando anche il presidente della Repubblica di Cina Lee Teng-hui.Nell'anno 2000, Wu Bai ha scritto e cantato la canzone tema del film "Legend of the Sacred Stone", tratto da una serie televisiva nota come "Pili". Le musica sono state suonate da un'orchestra completa, ed i testi scritti in cinese classico. Tra marzo ed aprile di quell'anno, i Wu Bai & China Blue hanno tenuto tre concerti a Singapore, Malaysia ed Hong Kong, esibizioni che hanno fatto ottenere al gruppo diversi titoli di giornali importanti. Successivamente, Wu Bai da solo ha cantato all'inaugurazione del nuovo presidente di Taiwan, al concerto del Giorno Nazionale di Singapore ed al Festival Musicale di Fukuoka. Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica in anni recenti, egli è stato scritturato come attore protagonista per il film di Tsui Hark "Time and Tide", per la colonna sonora del quale ha anche scritto e cantato due canzoni.MusicaLe influenze musicali di Wu Bai si rifanno al rock in lingua inglese degli anni '70, a personalità quali Led Zeppelin e Jimi Hendrix, conosciuti durante gli anni della formazione. Prima che i Wu Bai & China Blue ottenessero la popolarità a Taiwan, a metà anni '90, la musica rock guidata dalla chitarra era abbastanza inusuale nella scena dominata dalla musica country e pop. Similmente, anche i concerti live erano eventi rari. Parte della fama del gruppo di Wu Bai è dovuta anche al miscuglio di testi poetici accompagnati da melodie dure e rock, ricetta originalissima in Asia orientale e nel Sudest asiatico, che ha portato il gruppo a tenere concerti di successo in diverse regioni e città lì situate.DiscografiaAlbum studioALbum liveColonne sonore e compilationConcerti registratiFilmografiaFilmProgrammi televisiviSpot pubblicitariBibliografiaNoteCollegamenti esterniCantanti mandopop|Wu, BaiAttori taiwanesi|Wu, BaiCantautori taiwanesi|Wu, BaiConduttori televisivi taiwanesi|Wu, BaiWu Bai |
369,853 | http://it.wikipedia.org/wiki/Mediamente_isterica | Mediamente isterica."'Mediamente isterica"' è il terzo album di Carmen Consoli pubblicato il 29 ottobre 1998.L'albumCaratterizzato da un particolare package che ricorda una confezione di pesce surgelato, l'album si avvicina al rock più di quanto non facesse il precedente album (Confusa e felice, 1997). Solo nel finale i suoni si attenuano, con "Quattordici luglio" (dedicata alla madre) e "Anello mancante", brano che offre spunti di tipo spirituale.L'album si caratterizza per l'offrire una panoramica di diversi personaggi femminili, dalla ragazza tradita del primo singolo, "Bésame Giuda" (un rabbioso rock che la Consoli aveva intenzione di portare al Festival di Sanremo) alla donna schiava del suo amante di "Geisha" e alla donna di mezza età terrorizzata dalla vecchiaia di "Contessa Miseria". "Eco di sirene" è stata invece ispirata dalla Guerra del Kosovo.Il disco non raggiunge il successo del precedente in termini di vendita, attestandosi a circa 80.000 copie vendute, ma diventa (e resta tutt'ora) il più apprezzato dai fan. La stessa Carmen Consoli lo considera il disco della sua vita.Edizione del decennaleIl 1º settembre 2008 è stata annunciata la ripubblicazione dell'album in edizione "deluxe", avvenuta il 29 ottobre dello stesso anno. Nell'album sono inserite rarità, "outtakes" dell'epoca e l'inedito "L'uomo meschino", registrato all'epoca ma poi escluso dalla scaletta finale.L'album è uscito in formato cd doppio e in vinile ed a portato ad un nuovo tour nell'autunno 2008, celebrante i dieci anni del disco.CanzoniNoteAltri progetti |
1,998,650 | http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_del_Principe_Carlo | Isola del Principe Carlo.L'Isola del Principe Carlo, (in inglese Prince Charles Island'") è un'isola di medie dimensioni, che si trova poco piu a sudovest della enorme Isola di Baffin. Di bassa elevazione, ha una superficie di 9.521 km2, cosa che la rende 78ma isola piu estesa nel mondo, oltre alla 19ma maggiore isola del Canada. Si trova nella Foxe Basin, al largo della costa occidentale dell'Isola Baffin, nella Regione Qikiqtaaluk di Nunavut, in Canada. L'isola è disabitata e le sue temperature sono estremamente basse, con escursioni termiche estreme.StoriaNonostante la dimensione dell'isola, il primo registro di essa negli annali avvenne nel 1948, quando venne avvistata dall'aviatore Albert-Ernest Tomkinson che la sorvolava su un bombardiere Avro Lancaster della Royal Canadian Air Force, anche se era sicuramente nota agli indigeni Inuit da molto tempo. L'isola venne battezzata in onore del Principe Carlo Mountbatten-Windsor, nato nello stesso anno.FontiNoteBibliografia consigliataIsole articheIsole del CanadaPrince Charles Island |
2,133,214 | http://it.wikipedia.org/wiki/San_Giuseppe_l%27Innografo | San Giuseppe l'Innografo.È considerato uno dei più grandi poeti liturgici e innografici della Chiesa ortodossa. A causa della sua profonda fede nell'Ortodossia, venne soprannominato "la dolce voce d'usignolo della Chiesa".VitaGiuseppe nacque in Sicilia nell'anno 816 da due fedeli cristiani, Plotino e Agata. Una volta morti i suoi genitori, col sopraggiungere dell'invasione degli Arabi in Sicilia nel 827, egli venne costretto a trasferirsi nel Peloponneso. Nel 831, all'età di quindici anni, si recò a Tessalonica (nell'odierna Salonicco), dove ricevette la tonsura e l'abito religioso all'interno del monastero di Latmo, all'interno del quale si distinse per devozione e ascetismo. Il vescovo di Tessalonica, ammirando le sue virtù, lo ordinò ieromonaco. La sua profonda umiltà colpì persino Gregorio il Decapolita il quale, durante un suo passaggio da Tessalonica, ammirando il raro comportamento di Giuseppe, lo condusse nel suo monastero a Costantinopoli.Nel 841, Giuseppe venne inviato a Roma presso il Papa Gregorio IV per chiedere rinforzi nella battaglia contro l'Iconoclastia, eresia sorta per opera dell'imperatore Leone III l'Isaurico nel 726. Tuttavia, nel viaggio di andata, l'imbarcazione cadde nelle mani di alcuni pirati arabi e lo stesso Giuseppe venne catturato e condotto come schiavo a Creta; nell'isola il monaco venne venduto agli Iconoclasti che lo rinchiusero in prigione per sei anni. Durante il suo sesto anno di prigionia, secondo la tradizione, San Nicola apparve a Giuseppe in carcere e lo invitò a cantare nel nome di Dio: in seguito, il santo invitò il monaco a seguirlo e subito, miracolosamente, Giuseppe si ritrovò alle porte di Costantinopoli; secondo la stessa leggenda, tuttavia, all'indomani della sua liberazione, il santo si recò a Roma dove venne accolto con grandi onori, e solo allora ritornò a Costantinopoli.Collegamenti esterniGiuseppe è uno dei santi provenienti dall'antica arcidiocesi di SiracusaJoseph the Hymnographer |
7,711,647 | http://www.portaledeilibri.it/libro-go-green-di-diego-masi.htm | Go Green è un libro dedicato alla Green Economy e alla rivoluzione verde che cambierà l'economia del futuro. L'autore descrive il passaggio dal vecchio al nuovo mondo analizzando i principali problemi che attanagliano il primo e le soluzioni proposte dal secondo. Un passaggio che si traduce anche in un radicale cambiamento culturale in tutte le popolazioni del globo. Problemi come la deforestazione, la scarsità dei combustibili fossili e del petrolio, il problema energetico e l'effetto serra, troveranno nella Green Economy una naturale soluzione sotto la spinta delle innovazione tecnologica ma anche della comunicazione. Il cittadino-consumatore del XXI secolo può infatti vantare un nuovo strumento di comunicazione a sua disposizione, la rete internet, dove lo scambio di opinioni ha una valenza comunicativa ben superiore a quella di qualsiasi altra comunicazione pubblicitaria. L'economia verde si presenta oggi come quella innovazione tecnologica, non più solo ideologica, in grado di far uscire l'industria dalla crisi strutturale in cui versa da molto tempo. Questa la chiave interpretativa che l'autore, Diego Masi, segue nel libro. La rivoluzione verde è appena iniziata e ci accompagnerà nei prossimi decenni, in un lungo percorso che cambierà la società, l'economia e forse anche un po' noi stessi. Il libro "Go Green" è una lettura consigliata per chi vuole guardare avanti e comprendere quale impatto avrà la rivoluzione verde sui modelli di business e su quelli industriali. Il libro "Go Green" a cura di Diego Masi è pubblicato dal 2010 da Fausto Lupetti editore. |
7,424,240 | http://www.ecoblog.it/post/4910/piu-eolico-e-meno-nucleare-nel-regno-unito | 7.000 turbine, due per ogni miglio di costa, che dovrebbero implementare la produzione eolica, attualmente fermi a 2.2 GW. Le critiche per il cambio di paesaggio sono attese, ma Hutton ha risposto che passare a forme di produzione di energia a minor impatto ambientale e’ necessario ed e’ inevitabile che il cambiamento sia visibile. In fondo, costruire offshore crea meno disagi alla popolazione che installare parchi eolici sulla terraferma.@ Dragut. Solo una puntualizzazione. Secondo te l’eolico distrugge il paesaggio mentre il fotovoltaico no. Hai mai fatto una comparazione fra un sistema fotovoltaico ed uno eolico a parità di produzione di kWh e stabilito la superficie che occupa uno e l’altro? Hai mai visto distese di pannelli nel suolo? Trovi che una pala eolica non sia naturalistica, mentre le superfici fotovoltaiche si? Probabilmente hai fatto poche visite sul campo. Non è tanto corretto secondo me ciò che dici. Sarebbe più giusto che parlassi in termini di predicibilità. Il vento rispetto al sole è un agente con predicibilità più complessa in quanto a carattere locale, quindi la producibilità di energia ha più problemi nell’essere accertata. Ti assicuro che le imprese che investono sul vento utilizzano complessi software di predicibilità del vento che non sbandierano sicuramente ai quattro venti. Alle imprese serie conviene eccome, a quelle meno serie un pò meno. L’eolico produce a minor costo più del fotovoltaico, questa è la realtà attuale. |
1,632,007 | http://it.wikipedia.org/wiki/D_%28gruppo_musicale%29 | D (gruppo musicale).I sono un gruppo musicale visual kei giapponese fondato nel 2003 e nato dallo scioglimento della band Syndrome.BiografiaIl bassista KISAKI, una delle più importanti personalità della scena musicale giapponese, fondò nel 2000 la band dei Syndrome, composta da se stesso ed altri quattro membri provenienti ognuno da gruppi musicali diversi. L'esperienza terminò alla fine del 2002 dopo un'intensa attività e produzione, e tre dei componenti (Asagi, SIN e Ruiza) decidono di ricostituire un nuovo progetto musicale; dopo pochi mesi dallo scioglimento dei Syndrome vengono reclutati Lena ed HIROKI: nel marzo del 2003 nascono i D (dall'inglese "D'"isbanded"), e poco dopo viene pubblicato il loro primo mini-album, "NEW BLOOD". Poco tempo dopo, SIN decide di lasciare la band e Ruiza viene ricoverato d'urgenza in ospedale; per un breve periodo la band si trova sprovvista di chitarristi, così i restanti Asagi (che nel frattempo cambia nome in ASAGI), Lena ed HIROKI decidono di fondare una band temporanea, i Night of the children, coi nuovi membri tetsu e HIDEZO. Dopo la dimissione di Ruiza dall'ospedale, i D si ricompongono: HIDEZO diventa HIDE-ZOU e si unisce ufficialmente alla band, mentre tetsu la abbandona. La prima performance dei ricomposti D, "Believe or not Believe", si è tenuta il 27 novembre dello stesso anno, e durante il concerto viene distribuito il singolo "Alice".Nel 2004 i D suonano molti concerti, pubblicano diversi singoli ed un nuovo minialbum, "Paradox", che ottiene un buon piazzamento in classifica (13° posto secondo la classifica Oricon). Nel luglio del 2005, però, il bassista Lena lascia la band durante la registrazione del loro primo album "The name of the ROSE", lasciando a HIDE-ZOU il doppio ruolo di chitarrista e bassista in alcuni brani; a dicembre entra far parte del gruppo Tsunehito, che recupera il ruolo lasciato vacante da Lena e completa l'attuale formazione dei D. Nel 2006 l'attività dei D è frenetica: esce nei negozi in una doppia versione il secondo album della band, "Tafel Anatomie", dove per la prima volta la maggior parte dei brani è scritta interamente da ASAGI (che solitamente si occupava, invece, solo dei testi), ed al compositore principale Ruiza vengono accreditati solo tre brani; viene inoltre ripubblicato "Paradox" in una nuova versione. Oltre alle uscite ufficiali di gruppo, i componenti della band evidenziano un desiderio di emergere dal loro ruolo: a luglio esce un CD solista di Ruiza, "amenity gain" (preceduto da un altro nel 2001), ed a settembre quello di ASAGI, intitolato "Corvinus". Sempre nel 2006 i D partono per un nuovo tour intitolato "Ultimate lover", che sarà scelto pochi mesi più tardi anche come nome del loro fanclub ufficiale, inaugurato il 7 dicembre.Il 2007 è un anno di svolta. I D pubblicano "Neo culture ~Beyond the world~", il loro terzo album, ed alla fine dell'anno ricevono un'offerta di lavoro da un'importante etichetta discografica, la avex trax (la stessa della famosa postar ayumi hamasaki), che la band accetta: dal febbraio 2008 i D iniziano un tour di concerti con cui salutano la loro carriera indie; a maggio, la band torna sul palco per presentare al pubblico il loro nuovo singolo e primo della carriera major, "BIRTH". Il successivo singolo doppia a-side "Yami no kuni no Alice/Hamon" verrà usato come colonna sonora rispettivamente del film "Twilight Syndrome" e del rispettivo videogioco. Nel 2009 i D pubblicano il loro primo album major intitolato "Genetic World".FormazioneEx componentiMembri di supportoCronologiaDiscografiaLe specifiche sono indicate fra parentesi "()", le note dopo il punto e virgola ";".AlbumAlbum originaliMini-albumSingoliDVDCuriositàNoteVoci correlateCollegamenti esterniGruppi musicali giapponesi|D (gruppo musicale)Gruppi musicali rock|D (gruppo musicale)D (band) |
1,867,136 | http://it.wikipedia.org/wiki/O%27_surdato_%27nnamurato_%28film%29 | O' surdato 'nnamurato (film)."O' surdato 'nnammurato" è un film del 1983 diretto da Ninì Grassia.Trama.Franco Esposito (Franco Cipriani) parte per svolgere il servizio militare. Tuttavia promette alla sua fidanzata Maria (Elena Valentino) che la distanza non farà spegnere il suo amore per lei e per dirle quanto la ama e quanto la pensa le spedirà una lettera al giorno.Dopo un primo periodo di assoluta fedeltà verso la sua ragazza, Franco, durante una libera uscita, conosce una ragazza, Daniela, figlia del generale Squalo. I due si innamorano e, superato un piccolo disguido, decidono di sposarsi non appena Franco avrà terminato il servizio militare.In seguito Franco riceve l'incarico di prestare servizio per un certo periodo nella casa del generale, padre di Daniela.Intanto Maria, che non riceve più lettere né telefonate da Franco, sospettosa che questo abbia un'altra donna, decide di andare a controllare di persona. Recatosi presso la casa del generale, spacciandosi per la sorella di Franco, scopre la relazione che questo aveva con Daniela. Così torna a casa sconvolta, decisa a non volerne più sapere di lui.Un giorno Daniela, per caso, trova nella giacca di Franco una lettera scritta da una certa Maria, ignara che fosse colei che aveva detto di essere sua sorella. La apre e la legge: si rende conto che c'è qualcuno che ama Franco più di quanto lo faccia lei e non se la sente di portaglielo via. Così una sera rivela a Franco di sapere che c'è anche un'altra e lo incita a tornare da lei. A quel punto Franco le svela che quella ragazza è la stessa che si era presentata a casa sua e che aveva detto di essere sua sorella. Daniela capisce ogni cosa e lo incita di nuovo a tornare da lei perché è Maria la persona che lo ama davvero.Congedato, torna a casa e scopre che Maria si è fidanzata. I suoi amici organizzano una festa per il suo ritorno a cui è presente anche lei e il suo nuovo ragazzo. Ma dopo aver cantato una canzone, su esortazione di tutti, i due si avvicinano e scappano via. Il film si conclude con Franco e Maria che corrono lungo la riva del mare, sotto le note della canzone O surdato 'nnammurato", cantata da lui stesso.film commedia |
5,005,546 | http://it.wikiversity.org/wiki/Stampa_e_mondo_nuovo | Stampa e mondo nuovo.__TOC__La stampa.L'inventore della stampa fu Gutenberg il quale iniziò a stampare verso la metà del Quattrocento a Mogonza i primi libri con una tecnica che resterà immutata fino all'Ottocento. Nel 1500 le presse tipografiche si svilupparorono nella maggior parte dell'Europa facendo diventare Venezia,Parigi e Lione i più grandi centri dell'editoria.La stampa creò effetti sociali di notevole importanza, con l'aumento dei testi, il sapere non era solo per i professionisti ma poté diffondersi anche ai ceti sociali più bassi come la borghesia.Libri antichi.Nel 1400 iniziò a formarsi in Italia una nuova corrente di pensiero che segnò la fine del Medioevo e l'inizio del Rinascimento, dove l'uomo diventava il punto centrale dell'intera realtà. Tale periodo prende il nome di " Umanesimo" che investì molti campi del sapere in particolare la letteratura, dove, molti esponenti come, Bruni, Veronese, Valla e Manetti, ritenevano che leggere i classici del mondo antico volesse dire fare ritorno ad una civiltà più elevata rispetto a quella attuale in cui loro vivevano.Dall imitatio" si passò all'"emulatio" di quei testi antichi riscoperti dagli umanisti, testi che contenevano conoscenza ed erano direttamente utili alla scienza e alla sua pratica, questa riscoperta degli antichi ebbe, però, vita breve, infatti, con il Rinascimento si senti il bisogno di qualcosa di nuovo, tutti gli esponenti della rivoluzione scientifica ebbero, nei confronti dell'antichità, un atteggiamento completamente diverso rispetto agli umanisti, Cartesio riteneva che chi era troppo curioso del passato diventava ignorante del presente |
1,414,131 | http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Guglielmo_I_di_Sassonia-Weimar | Federico Guglielmo I di Sassonia-Weimar.Era il figlio maggiore di Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar (1530 – 1573) e di Dorotea Susanna di Wittelsbach-Simmern (1544 –1592).BiografiaAlla morte del padre (1573) Federico Guglielmo non aveva ancora raggiunto la maggiore età; per questo, venne costituito un governo tutelare per il ducato. Questo venne retto dalla Duchessa Dorotea Susanna, sua madre dal momento che non poteva essere presente in loco il Principe Elettore Augusto di Sassonia -della linea Albertina- che era stato designato come reggente.Nel 1586 Federico Guglielmo venne dichiarato maggiorenne e governò indipendentemente sul Sassonia-Weimar. Cinque anni più tardi, nel 1591, l'Elettore Cristiano I di Sassonia morì e venne succeduto dal figlio Cristiano II. Poiché il nuovo Elettore non aveva ancora raggiunto la maggiore età, la reggenza venne tenuta da Federico Guglielmo, con il titolo di "Administrator des Sächsischen Kurstaates" (Amministratore dell'Elettorato di Sassonia). Egli prese residenza a Torgau e lasciò il governo del proprio ducato. Questo venne tenuto dal fratello minore Giovanni, che avrebbe dovuto prendere parte - in accordo con le leggi della Casata Ernestina - agli affari di governo.Nel 1601 Cristiano II venne dichiarato maggiorenne e Federico Guglielmo fece ritorno a Weimar ma morì l'anno successivo senza aver lasciato una traccia significativa del governo del proprio ducato.Dopo la sua morte il ducato di Sassonia-Altenburg fu scorporato da quello di Sassonia-Weimar come principato indipendente ed assegnato al figlio Federico Guglielmo, che assunse il nome di Federico Guglielmo II Sassonia-Altenburg. Federico Guglielmo I fu così il capostipite della linea ducale degli Altenburg, che regnò sulla Sassonia-Altenburg fino al 1672.Matrimoni e successioniA Weimar, il 5 maggio 1583, Federico Guglielmo I sposò Sofia, una principessa del Wurttemberg, che gli diede cinque figli dei quali solo due femmine gli sopravvissero:Nel 1591 a Neuburg, il 9 settembre, sposò in seconde nozze Anna Maria (1575 –1643), figlia del duca Filippo Luigi del Palatinato-Neuburg, dalla quale ebbe sei figli:NoteDuchi di Sassonia-WeimarSassonia-WeimarFrederick William I, Duke of Saxe-Weimar |
2,278,692 | http://it.wikipedia.org/wiki/Cu%27_mme | Cu' mme."'Cu 'mme"' è una canzone napoletana scritta nel 1992 da Enzo Gragnaniello ed interpretata da Roberto Murolo e Mia Martini.Il brano"Cu 'mme" fu pubblicata la prima volta nel 1992 nella interpretazione di Roberto Murolo e Mia Martini, all'interno dell'album "Ottantavogliadicantare" in occasione dei festeggiamenti dell'ottantesimo compleanno del Maestro Murolo. In seguito al successo di "Cu 'mme", nel 1993 il trio Murolo, Martini e Gragnaniello incise l'album "L'italia è bbella", prendendo il titolo della canzone con cui Murolo partecipò quello stesso anno al Festival di Sanremo.CoverIl brano è stato oggetto di numerose reinterpretazioni negli anni successivi. Fra le più significative si possono citare oltre quella dello stesso Gragnaniello, il duetto fra Gragnaniello e Loretta Goggi, come tributo a Mia Martini e quello fra Mario Merola e Rita Siani. Gragnaniello interpretò "Cu 'mme" anche con Loredana Bertè nel 2005, che a sua volta l'aveva interpretato due anni prima con Gianni Fiorellino, durante il reality show di Rai Due "Music Farm", di cui entrambi i cantanti erano concorrenti. Durante la trasmissione televisiva "Gigi questo sono io", andata in onda su Rai Uno nel 2010, il brano è stato duettato da Gigi D'Alessio e Noemi.NoteCanzoni napoletane |
1,656,065 | http://it.wikipedia.org/wiki/Nokia_Morph | Nokia Morph.Nokia Morph'" è un concept mostrato in occasione della mostra "Design and The Elastic Mind" al "Museum of Modern Art" "(MOMA)" di New York. Questo prototipo è stato realizzato da Nokia Research Center in collaborazione con il Cambridge Nanoscience Centre. Lo scopo è di presentare tutti i possibili utilizzi delle nanotecnologie che Nokia ha intenzione di inserire nei suoi telefoni entro sette anni. Il prototipo presenta un componente principale che è una lastra di un materiale trasparente, dotato di nanotecnologie che gli consentono di essere deformabile e di memorizzare la forma assunta. A questo si aggiunge un altro componente che contiene le parti meccaniche del telefono ed è slegato dal blocco principale: fotocamera, antenna, microfono, altoparlante ecc.CaratteristicheNokia Morph è il primo concept di dispositivo mobile realizzato grazie alla nanotecnologia, che permette di controllare le proprietà fisiche delle nanostrutture e dei dispositivi, con la precisione di una singola molecola (è possibile avere 10.000 transistor in una zona grande quanto un pelo di insetto), e di essere invisibile all’occhio umano.Morph è caratterizzato da una duttilità, flessibilità e resistenza innovative che lo rendono pronto a cambiare forma e apparenza in qualsiasi momento, può essere avviluppato o piegato e funziona sempre allo stesso modo. In più non necessita di pulizia, sembrerà sempre appena comprato, sempre grazie alle nanotecnologie. “Speriamo che questa combinazione tra arte e scienza mostrerà il potenziale delle nanotecnologie a un vasto pubblico. La ricerca che stiamo portando avanti è fondamentale per lo sviluppo di questo ramo e noi stiamo trovando sempre più modi sicuri e controllati per sviluppare questi materiali nuovi” dice Dr. Tapani Ryhanen, della NRC Cambridge UK laboratory Nokia.Collegamenti esterniCellulari Nokia per serie|MorphNokia Morph |
7,616,227 | http://www.motoblog.it/post/8554/civ-a-misano-borciani-fa-100/1 | Si è tenuta domenica, sul World Circuit di Misano, la quarta tappa del Campionato Italiano Velocità. Nella 125 G.P. Marvic affermazione dell’umbro Gioele Pellino (Aprilia – Roma Racing) che, al termine di una gara combattutissima, riesce a soffiare la vittoria al romano Federico Biaggi per soli 19 millesimi. Terza piazza per Simone Sancioni che conquista la testa della classifica generale.Nella Superstock 1000 vittoria del capitolino Ilario Dionisi in sella alla Suzuki del team Cruciani Moto. Spettacolare il duello ingaggiato con il pugliese Michele Pirro (Yamaha – Team Italia) risoltosi solo al penultimo giro. Ad occupare il terzo gradino del podio l’altro romano Terence Toti su Yamaha del team De Marco. Fuori Matteo Baiocco a causa di un problema meccanico.La gara della Supersport va a Massimo Roccoli (Yamaha – Team Italia) dopo che la sfortuna ha messo fuori gioco diversi protagonisti della categoria. Il podio è completato da Stefano Cruciani (Honda - Improve Racing) e il lucano Gianluca Vizziello (Yamaha – RG Team). Il titolo italiano sembra essere davvero alla portata del pilota riminese.Nella Superbike è ancora il “tiranno” Marco Borciani (Ducati Sterilgarda) a dettar legge. Il bresciano ottiene uno straordinario poker aggiudicandosi la quarta vittoria su quattro gare sino ad ora disputate. Fuori Ayrton Badovini (MV Agusta), il podio è completato da Norino Brignola (Ducati Guandalini) e Luca Conforti (Honda – Emmebi Team) terzo ma staccato dalla coppia di testa. |
1,256,753 | http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_Maschito | Repubblica di Maschito.La Repubblica di Maschito'" fu una delle repubbliche emerse dalla Resistenza, caso raro di una rivolta antifascista nel Meridione, essa nacque il 15 settembre 1943 e durò per venti giorni fino all’arresto di Domenico Bochicchio, quando, rimanendo sindaco Giuseppe Guglielmucci, il paese fu sottoposto al prefetto Lapenna.La situazione dopo l’arresto di Mussolini e l’Armistizio di CassibileNell’Italia Meridionale, dopo l’arresto del Duce del 25 luglio 1943, vi erano state continue manifestazioni popolari che celebravano la caduta del fascismo ed esprimevano la speranza che con la fine del regime terminasse anche la guerra e la paura. Dopo l’8 settembre 1943 ci fu il rapido “farsi nemico” dei tedeschi con gli italiani, la cui presenza fino ad allora era stata percepita, tutto sommato, come un elemento di rassicurazione, rispetto all’esito sempre più critico del conflitto.In quel periodo il contesto sociale ed economico del Mezzogiorno era profondamente mutato rispetto agli anni del grande consenso al regime. La fame, il freddo, i bombardamenti e le ristrettezze economiche, ne avevano distrutto la credibilità. I Meridionali erano stanchi della guerra e delle violenze, e desideravano ardentemente la pace. L'insurrezione rivoltosa esplose dopo l’ennesimo episodio di appropriazione e di rapine da parte dei tedeschi di beni culturali nelle Chiese e nei Comuni e privati. La rivolta nacque come reazione ai rastrellamenti dei tedeschi. Un discorso parzialmente diverso va fatto per il mondo delle campagne dove le rivolte contadine furono un tassello importante della crisi non soltanto del regime fascista, ma anche del blocco agrario latifondista fino ad allora egemone. I poveri contadini di Maschito fieri e pieni di dignità esclusiva, dopo decenni di patimenti, soggezioni, soprusi, timori, riverenze, allora dissero basta; si riunirono davanti alla Cappella del patrono in piazza dei Caduti, animarono una sommossa antifascista, con a capo un legnaiolo analfabeta ma onesto, inadatto ma pieno di furore e rabbia.La rivoltaIl pomeriggio del 15 settembre 1943, in piazza ci sono oltre un centinaia di cittadini, il boscaiolo aviglianese Domenico Bochicchio, si erge a capo proponendo di deporre il Podestà Teodoro De Martinis e i nuovi arricchiti tra cui l’odiato Cangianelli, il gerarca addetto alla custodia dei beni del consorzio agricolo, il quale aveva riempito di soprusi e truffe i poveri ed ignoranti braccianti che lavoravano per i pochi latifondisti del paese. Bochicchio salito sul terzo gradino della cappella Sant'Elia, in modo da essere ben visibile, esclamò: Ora in piazza l'agitazione del popolo cresceva e così cresceva il numero degli uomini. I Carabinieri restarono davanti alla caserma fermi e non intervennero, sapevano che non potevano più intervenire perché non c'era più lo Stato a dare direttive, anche il Re Vittorio Emanuele III e Badoglio erano scappati da Roma verso Brindisi ed anche perché comprendevano le ragioni del popolo che li aveva sempre rispettati. In piazza la maggioranza era assorta ad udire Domenico Bochicchio, anche non riesce ad afferrare bene tutto il discorso (dato che Bochicchio era di Avigliano e la maggioranza dei contadini parlava l’Albanese), ma Bochicchio sapeva gesticolare bene per farsi capire, cosicché compensava l'incomprensione del linguaggio. A un certo punto, in fondo alla piazza, dall'antico arco d'entrata al paese, al lato della casa del dottor Giovanni Romano, arriva correndo un contadino che si trovava prima del cimitero, arrivato al centro della piazza, e visto che Bochicchio parlava a tutti, si diresse da lui dicendo che nel paese erano entrati i tedeschi insieme al figlio di Cangianelli. Aveva anche sentito qualcosa dei loro discorsi, e raccontò ad alta voce:Dal lato di corso Fratelli Giura, le persone che erano davanti alla chiesa, videro arrivare, in fondo al Corso le jeep tedesche e fermarsi nel piccolo largo davanti al palazzo di Giuseppe Cangianelli e, la notizia arrivò anche a Bochicchio, agitato e furioso come un leone. Il popolo s'infuriò per l'arrivo dei tedeschi e tutti guardavano verso il Corso. Bochicchio parlò ai fratelli Tommaso e Vito e si organizzarono con Salvatore Pace, Carmine Barbano, Canio Gilio ed altra gente, per andare a protestare contro il gestore del Consorzio agrario, che aveva ospitato i tedeschi con suo figlio confidente, Ninì Cangianelli. Su dal balcone di Cangianelli, ogni tanto arrivavano degli schiamazzi, spesso si vedeva affacciarsi un ufficiale tedesco al balcone, che dopo avere guardato i suoi tre sottoposti in strada, sorrideva e poi rientrava. Il tedesco sulla jeep, accanto alla mitragliatrice, fumava sigarette e beveva una bottiglia di spumante maschitano tutto da solo, ogni tanto ci guardava e rideva ironicamente e spesso, come se ci volesse incutere paura.Dopo un lungo tempo i tedeschi scescero dalla casa e saliti sulle jeep insieme al figlio di Cangianelli ripartirono, ubriachi e chiassosi, scendendo per via Roma e sparirono con le jeep oltre il camposanto, andando verso Cerentino. Bochicchio con i fratelli attorno parlava al maresciallo, e lo invitava a mettersi in borghese e disarmati e poi di rinchiudersi in caserma. Con i fucili a tracolla, si avviarono Domenico Bochicchio in testa, Vito e Tommaso Bochicchio, Carmine Barbano, Salvatore Pace e Canio Gilio, verso il Municipio, e la gente faceva spazio per farli passare e poi li seguirono tutti verso quella parte. Mentre i sei salivano la gradinata del Municipio, la gente si raccoglieva davanti allo spiazzo, negli altri angoli di via Skanderbeg e di via Nazionale. C’era molta agitazione, non si sapeva cosa stesse succedendo, dopo un lungo tempo, di colpo iniziarono a vedersi delle fiamme, Domenico Bochicchio e fratelli stavano dando fuoco a tutto il materiale cartaceo che c’era nel Municipio: fumo e fiamme uscivano dalla porta e dalle finestre nel vico Salita Municipio; dopo un poco, uscirono tutti scendendo le scale di corsa, il Municipio bruciava alimentato dalla carta che era dappertutto nei tre uffici. Scesero le scale e si diressero all’esattoria, ed anche qui dopo un po' vennero bruciate tutte le carte, compresi i mobili. L'intento di Bochicchio, era quella di bruciare tutte le cartelle dell'Esattoria e del Municipio, per far sparire il ruolo delle gravose tasse e per dimostrare che il regime aveva finito di vivere. Su per il corso, i maschitani guardavano sbalorditi questi avvenimenti, dal Municipio e dall'Esattoria venivano fuori fiamme e fumo, due donne con i secchi riempivano acqua e la portavano nel vicolo del Municipio e bagnavano le porte del palazzo di fronte, la casa del dottor Paolo Dinella, perché le fiamme arrivavano alle finestre del medico, e avrebbero certamente preso fuoco se non fossero state bagnate. Tutti quanti erano impauriti e si allontanavano, versandosi nelle strade adiacenti. Il Municipio con l'Esattoria erano in fiamme. Nel frattempo Bochicchio e brigata si erano adunati davanti alla porta del Caffè, bar all'angolo tra il corso Giura e Largo dei Caduti, Domenico fece segno con la mano e tutti e sei scendono giù per corso Fratelli Giura, e arrivati davanti al portone di Giuseppe Cangianelli, bussarono al portone, la famiglia Cangianelli restava chiusa in casa e non rispondeva; allora Domenico e Canio con la parte posteriore dei fucili, ruppero la porta accanto al portone, da dove si entrava all'ufficio del consorzio, e quindi entrarono in casa; si sentivano grida di paura, Bochicchio li minacciava e diceva loro di andarsene via, ma non torsero un capello a nessuno. Bochicchio e compagni, sequestrarono tutto ciò che era contenuto nelle cisterne: grano, orzo, poi tutta la riserva di alimentari e dell'olio, lasciando solo un po' di farina per fare la pasta e mangiare, Cangianelli restava immobile mentre veniva portato via le derrate, non poteva far niente, Domenico aveva in mano un coltello.Poi tutti e sei, Bochicchio in testa si recarono all'abitazione del cognato di Cangianelli, Sabino Scarpi (maschitano, aveva fatto anche la Marcia su Roma, rifiutando dopo anche il tesserino; da Maschito partì volontario nella Guerra di Spagna, ed è stato uno dei tanti nella Guerra d'Etiopia), che era tenente della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, e a Maschito comprava l'uva, le olive e grano dei contadini e lo rivendeva fuori Maschito ai negozianti di vini. In seguito i sei andarono nell'abitazione di Ottavio Anastasìa, comandante della locale MVSN, e dopo aver detto un sacco di ingiurie, e dato un paio di schiaffoni per ricordarsi delle malefatte, prelevarono tutte le armi e se n'andarono dicendo di non muoversi da casa senza il suo permesso, poi se ne andarono senza far male a nessuno. Bochicchio aveva concluso e si diressero ora con molti aggregati verso il palazzo del Podestà di Maschito, Teodoro de Martinis, (fascista e spilorcio, piccolo, tarchiato, tutti i giorni vestito di nero, proprietario di terre e case in Maschito, amministratore dei beni della ricca famiglia Tufarolo). L'iroso e scostante De Martinis, sempre affiancato dall'Ufficiale Giudiziario, lo si vedeva spesso nei campi a controllare e giudicare per le tasse e per sequestrare a qualche contadino il grano o l'uva, o passava per intimorire chi non riusciva a pagare le tasse, naturalmente sempre affiancato dal suo affabile Ufficiale Giudiziario. Anche Domenico Bochicchio doveva molti favori al Podestà, e quando il nostro sestetto armato arrivò dal Podestà, non aperse nemmeno il coltello per impaurirlo, gli disse:In seguito, iniziarono a girare per i palazzi ricchi del paese, da coloro che si erano arricchiti col sudore dei paesani, e portarono via anche da loro i prodotti alimentari, olio, grano e armi. Alcuni di questi sacchi, furono portati ai due forni del paese, e Bochicchio ordinò di preparare pane per tutto il paese. Tornato in piazza dei caduti, dove la gente si era tutta riunita, salito sulle scale della Cappella, dice di nuovo:, gli animi dei più vicini si infiammarono ed elogiando Bochicchio battevano le mani. Dopo il consenso dei vicini, Bochicchio ordinò a Tommaso di organizzare degli uomini armati di fucile, almeno una ventina, che si muovessero continuamente, nei campi e tutto intorno il territorio, così fece Tommaso che organizzò subito le pattuglie fra i più coraggiosi del paese.L’organizzazione politicaDopo la presa del potere Bochicchio cercò di restaurare le istituzioni democratiche esistenti prima del fascismo. Iniziò creando il Consiglio comunale (formato da sette membri) a cui si pose a capo; poi fu nominato Sindaco, e furono eletti gli assessori. Il Consiglio esercitò la sua attività politico-programmatica con sedute pubbliche e il popolo partecipava alle discussioni e determinava le decisioni.Il Consiglio, appena insediato, iniziò un lungo esame della situazione, durato tutta la notte. L’assemblea insediata dal popolo discusse e adottò una serie di decisioni che riguardavano i problemi reali della vita quotidiana, dal punto di vista politico tre furono le decisioni più emblematiche, che anticiparono di tre anni le decisioni dello Stato Italiano:I promotori della rivolta pensarono subito anche una riforma fiscale, che colpì soprattutto le classi più ricche. Dopo ripristinarono le libertà negate nel periodo fascista. Tuttavia subito sorge il problema, come in una novella di Giovanni Verga, i capi della rivolta erano analfabeti e quindi non potevano redigere verbali e firmare atti, perciò a Bochicchio fu suggerito di invitare Giuseppe Guglielmucci per affidargli il ruolo di sindaco, questi accettò e la difficoltà fu superata. Guglielmucci, però, aveva un ruolo di sindaco-notaio in quanto le decisioni erano ancora prese da Bochicchio, acclamato sindaco dal popolo. Dopo ciò si riorganizzò la vita amministrativa: ciascuno dà il proprio contributo e il popolo ne è entusiasta. Fu riorganizzato il servizio di distribuzione degli alimenti diretto da Guglielmucci e da suoi amici fidati. Giuseppe Guglielmucci rimase per mesi sindaco del paese anche se i promotori della rivolta furono arrestati per ben tre volte. La vita politico-amministrativa del paese riprese solamente nell’aprile del 1946 quando fu eletto il Consiglio comunale e il Sindaco, il democristiano Giuseppe Santoianni.FontiRepubbliche della resistenzaBasilicata |
7,401,590 | http://www.calcioblog.it/post/10083/gli-animalisti-contro-belen-rodriguez-madrina-delludinese-non-puo-portare-bene | Singolare protesta dell’associazione “100% animalisti” contro Belen Rodriguez. La soubrette, sempre al centro del gossip, è infatti stata scelta nelle scorse settimane come “madrina” dell’Udinese, ma la sua presunta abitudine di indossare pellicce la rende invisa agli ambientalisti. Guardando la partenza non felicissima della squadra bianconera in campionato i militanti dell’associazione hanno manifestato per chiedere “l’esonero” dell’argentina, ex fidanzata di Marco Borriello e attuale compagna del controverso Fabrizio Corona, dal ruolo di mascotte. |
1,469,366 | http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_del_Carmine_%28Santa_Margherita_Ligure%29 | Santuario di Nostra Signora del Carmine (Santa Margherita Ligure).Il Santuario di Nostra Signora del Carmine'" - già "'chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta - è un antico santuario mariano del comune ligure di Santa Margherita Ligure, nel Golfo del Tigullio in provincia di Genova. Situato nella frazione di Nozarego l'edificio fa parte della diocesi di Chiavari.StoriaL'originaria chiesa fu fondata prima dell'anno 1000 dai monaci Benedettini dell'abbazia di San Fruttuoso che la intitolarono all'Assunta. La parrocchia fu quindi sottoposta sotto la giurisdizione dell'abate dell'abbazia camoglina; tale proprietà fu stabilita da papa Innocenzo II nel 1130 e confermata dal pontefice Alessandro III nel 1164.Papa Giulio III, tramite un apposito decreto papale datato all'8 marzo del 1550, la concederà in commenda all'ammiraglio di Oneglia Andrea Doria - assieme alle comunità parrocchiali di Portofino e Corte - e ai suoi eredi. Sarà nel 1602 che verrà diffuso il culto religioso verso la Madonna del Carmine dai nuovi proprietari della chiesa, i Carmelitani.Il patronato della famiglia Doria fu abolito il 24 gennaio del 1885 con decreto della Sacra Congregazione del Concilio stabilendo il passaggio della parrocchia all'arcidiocesi di Genova. Costituita la diocesi di Chiavari nel 1892 passò, assieme ad altre parrocchie del Tigullio, sotto quest'ultima.StrutturaL'attuale chiesa fu edificata tra il 1725 e il 1732 dall'architetto Giovanni Maria Ricca che utilizzo le stesse fondamenta del precedente edificio; ancora oggi l'antico perimetro è in parte ben visibile. L'interno è a una sola navata con forma ellissoidale.Sono presenti due grandi altari laterali in stile barocco: quello di sinistra è dedicato al Crocifisso di Gesù, mentre quello a destra della navata è intitolato alla Madonna del Carmine; collocate sopra i due altari vi sono due statue dello scultore sammargheritese Anton Maria Maragliano.Nel catino dell'abside è raffigurato un affresco ritraente sant'Elia indicante agli ebrei una nuvola dipinta all'orizzonte; dietro di essa compare il monogramma della Vergine Maria. Altri affreschi sono presenti nella grande volta con raffigurazioni mariane e dell'Ordine del Carmelo.L'organo è un'opera di Tommaso Roccatagliata che, secondo l'iscrizione che scolpì lo stesso scultore, è databile al 1778. Lo strumento è sovrastato da una cimasa in stile barocco in legno scolpito e dorato.La chiesa, inoltre, è dotata di preziosi paramenti quali un ternario in seta tessuta e ricamata con fili d'oro. Una tradizione popolare racconta che tale stoffa fu comprata in Algeria da un marinaio di Nozarego con l'intenzione poi di donarla come corredo ad una principessa araba. La leggenda afferma infine che il navigante giunto nella sua terra natia donò invece il prezioso tessuto al santuario. Come altri santuari della Liguria anche quello di Nozarego è legato al mare e in particolar modi ai marinai; all'interno sono infatti conservati alcuni ex voto donati dai naviganti.L'esterno è caratterizzato dal classico ciottolato in stile ligure, detto "risseu", con ciottoli bianchi rossi e neri.BibliografiaVoci correlateCollegamenti esterniChiese dedicate alla Madonna del Carmine|Santa Margherita LigureSantuari cattolici della provincia di Genova|Nostra Signora del CarmineChiese di Santa Margherita Ligure|Carmine |
1,976,309 | http://it.wikipedia.org/wiki/In_Treatment | In Treatment."'In Treatment"' è una serie televisiva statunitense della HBO, creata e prodotta da Rodrigo García, incentrata sullo psicoterapeuta Paul Weston, interpretato da Gabriel Byrne, e le sue settimanali sedute con i suoi pazienti. La serie, che ha debuttato negli Stati Uniti il 28 gennaio 2008, si ispira liberamente all'acclamata serie televisiva israeliana "Be'Tipul", creata dal regista Hagai Levi, che figura tra i produttore esecutivi della serie assieme all'attore Mark Wahlberg.La serie, candidata a 4 Emmy Awards, ha debuttato in Italia il 21 settembre 2008 sul canale televisivo Cult.EpisodiPrima stagioneLe sedute vanno dal lunedì al giovedì per un percorso di nove settimane e per ciascun giorno viene analizzato un paziente ad eccezione del giovedì dove la terapia è di coppia.Il venerdì è Paul ad andare in terapia presso Gina.LunedìIl paziente del lunedì è Laura, una giovane donna che quando comincia la serie è in cura da Paul già da un anno.Laura è una giovane donna, trentenne, molto insicura che dopo la morte della madre è rimasta sola con un padre non molto presente.Laura spiega il rapporto altalenante che ha con il suo ragazzo, con cui si lascia e ritorna insieme continuamente, fino a che Lui non le chiede di sposarlo. Laura dice a Paul di aver accettato e di aver fissato anche la data. Nel corso delle sedute ammette di non amare il fidanzato, ma di essere innamorata di Paul e preme perché anche lui ammetta di ricambiare la sua attrazione e il suo affetto. È proprio per l’amore di Paul che poi lascia definitivamente il fidanzato nonostante la promessa di matrimonio. Paul per motivi professionali, essendo il suo terapista, non può avere rapporti con le sue pazienti quindi nega il suo coinvolgimento sentimentali e spinge Laura a interrompere gradualmente la terapia per poi passare ad un altro analista. Laura non sentendosi ricambiata prova a farlo ingelosire uscendo con Alex (il paziente del Martedì) e raccontando a Paul la loro relazione, anche sessuale. È proprio nel corso di una di queste sedute che riemerge nei ricordi di Laura giovanissima il rapporto anomalo avuto con un uomo molto più grande di Lei amico di famiglia e con il quale perde la verginità.MartedìIl paziente del martedì è Alex, un giovane pilota Afro-Americano della marina, arrogante e presuntuoso che paga ogni seduta in anticipo convinto di non necessitare della seduta successiva: è sposato con figli.Alex si reca da Paul perché durante una missione in Iraq nell’eseguire gli ordini dei suoi superiori colpisce un obiettivo che poi risulterà essere solo una scuola coranica e dove muoiono 16 bambini. Egli dice di non sentirsi in colpa e di dormire bene la notte perché ha solamente eseguito gli ordini e quindi in pratica colpendo l’obiettivo non ha fallito. Nonostante tutto però dice a Paul di voler tornare in Iraq per constatare con i propri occhi la portata del disastro. Alex nel corso della settimana partirà effettivamente raccontando la proprie sensazioni a Paul nella seduta successiva.Nel corso della terapia riemergeranno i rapporti difficili con la moglie che nel frattempo Alex ha lasciato e con il padre. Arriveranno anche a parlare della sua storia con Laura (la paziente del Lunedì) e delle sue difficoltà di relazione con la donna.MercoledìLa paziente del mercoledì è Sophie, sedicenne, promettente ginnasta, rimasta vittima di un incidente automobilistico. La giovane si reca da Paul perché rediga un rapporto sul suo stato mentale, come richiesto dall’assicurazione perché le dinamiche dell’incidente possono far pensare ad un tentativo di suicidio della giovane. Sophie nega il tentativo di suicidio ma dice di non ricordare i dettagli relativi all’incidente. Per la redazione del rapporto sono necessari tre incontri al termine dei quali Sophie chiede di entrare in terapia. Nel corso delle sedute emerge il rapporto conflittuale con la madre, con la quale è rimasta dopo la separazione con il padre adesso a New York; ma soprattutto il rapporto con il suo allenatore. Dai racconti di Lei emerge che era solita frequentare la casa dell’allenatore perché faceva da Babysitter alla figlia. Quando la moglie di lui dovrà allontanarsi per un paio di giorni le verrà chiesto di rimanere a dormire a casa loro e durante la notte i due avranno un rapporto sessuale. Quando la moglie ritorna dice a Sophie di non aver più bisogno di una babysitter e che non sarebbe dovuta tornare. Il modo in cui lo ha comunicato a Sophie lascia intendere che sapeva pur non avendolo detto espressamente né inveito contro la ragazza. Nel corso di una seduta, a cui Sophie va di ritorno da una festa, dice di aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo e che questo al termine le abbia detto di “scopare come una che è stata vittima di uno stupro”. Ciò provoca nel corso della seduta un crollo psicologico della ragazza il quale in atto liberatorio ammette di aver tentato il suicidio finendo per provocare volontariamente l’incidente che l’ha portata in terapia. Provata chiede a Paul di andare in bagno dove trova dei sonniferi. Li prende, sperando di abbandonare lo studio prima che facciano effetto, ma sviene sulla porta soccorsa da Paul.GiovedìIl giovedì ci sono Jake e Amy in terapia di coppia. La coppia è in terapia perché dopo anni di cure per la fertilità per avere un bambino adesso che finalmente Amy è incinta meditano se tenere o meno il bambino. Nonostante siano vicini a maturare l’idea di tenerlo Amy durante una seduta presenta perdite di sangue e ha un aborto. La coppia ne esce ancora più in crisi divisa.VenerdìIl venerdì è lo stesso Paul che va in terapia dalla sua collega Gina. In realtà egli riprende le sedute dopo che le aveva lasciate alcuni anni prima.Paul racconta a Gina della propria vita familiare con la moglie che ha ammesso di avere un altro uomo, i rapporti con i suoi figli e con i suoi pazienti, in particolare Sophie.Racconta soprattutto del suo amore per Laura impossibile da manifestare per il rapporto medico-paziente e che non potrà mai venire meno anche se cessasse di essere il suo terapista.Cast1° stagione2° stagioneTerza stagioneThe Hollywood Reporter fa sapere che le riprese della terza stagione avranno luogo a New York nel 2010, con data ancora da definire. La messa in onda è stata confermata sempre per il prossimo anno, ma ancora non ci sono indicazioni sul periodo previsto per l’arrivo. Gli autori stanno già lavorando alle idee per i prossimi episodi, selezionando i nuovi pazienti con i quali Paul Weston dovrà confrontarsi.Oltre la serieNoteCollegamenti esterniSerie televisive drammaticheIn Treatment |
1,271,334 | http://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_Gauss | Spedizione Gauss.La spedizione Gauss'" (nota anche come "prima spedizione antartica tedesca") è stata una missione esplorativa finanziata dalla Germania e diretta verso le regioni antartiche. Svoltasi negli anni 1901-1903 la missione era comandata da Erich von Drygalski a bordo della nave Gauss.Il viaggioLa nave Gauss salpa da Kiel nell'estate 1911 con l'obiettivo di avventurarsi per un'area inesplorata di Antartide localizzata a sud delle isole Kerguelen. Al comando di 32 uomini (di cui 5 scienziati) vi è Erich von Drygalski, veterano di spedizioni in Artide.La spedizione raggiunge Città del Capo (Sud Africa) il 22 novembre dello stesso anno dove fa sosta sino al 7 dicembre per rifornirsi di carburante e provviste.La spedizioneDrygalski lascia un piccolo gruppo di uomini alle isole Kerguelen mentre prosegue con il resto della spedizione verso sud. La nave fa tappa sull'isola Heard per permettere uno studio della geologia, della fauna e della flora del luogo.Il 21 febbraio 1902 Drygalski raggiunge una costa antartica inesplorata che chiama terra di Guglielmo II in onore del Kaiser Guglielmo II che aveva finanziato la missione con 1 200 000 Goldmark.Già dal giorno successivo la nave inizia ad incontrare difficoltà di navigazione, difficoltà che si fanno crescenti sino al 1º marzo quando la "Gauss" rimane definitivamente bloccata nel pack a circa 70 chilometri dalla linea di costa.Questa forzata immobilità è stata utilizzata dal gruppo per una intensa attività di ricerca, in particolare sono effettuate numerose osservazioni meteorologiche e sono raccolti diversi campioni di fauna locale. Il 29 marzo, con l'aiuto di un pallone aerostatico, è effettuata anche una ricognizione aerea da un'altitudine di circa 500 metri. Sono effettuate anche diverse spedizioni terresti lungo la costa. In particolare gli scienziati riescono ad individuare a circa 80 km dalla nave un vulcano estinto alto 371 metri che battezzano Gaussberg.La nave "Gauss" rimane imprigionata nel pack sino all'estate successiva quando l'aumento delle temperature fa sciogliere il ghiaccio. L'8 febbraio la nave inizia ad avere una certa mobilità e riesce a riguadagnare il mare aperto il 16 marzo. La scarsità di provviste consente di trascorrere un secondo inverno in Antartide così Drygalski decide di far rotta verso Città del Capo per nuovi approvvigionamenti. Lì però il governo tedesco, tramite l'ambasciata, nega ulteriori finanziamenti e costringe la spedizione a far rotta per Kiel dove arriverà il 23 novembre 1903.Il ritornoLa spedizione, che ha consentito di effettuare numerose osservazioni e di esplorare una regione sconsciuta della Terra, è da considerarsi un successo scientifico. Non dello stesso avviso fu però il Kaiser Guglielmo II perché la spedizione tedesca era riuscita a raggiungere una latitudine di soli 66° 2' sud contro gli 82° 17' raggiunti dalla contemporanea spedizione britannica.A Drygalski non interessava la "corsa verso il Polo" tanto che ebbe a dire ai suoi compagni di spedizione:La nave Gauss, dopo un viaggio in Québec, viene venduta.Tra il 1905 ed il 1931 Erich von Drygalski scriverà 20 volumi e 2 atlanti per raccontare della spedizione e raccoglierne i dati scientifici.Voci correlateBibliografiaCollegamenti esterniEsplorazione dell'Antartide|Gauss, spedizioneGauss expedition |
7,719,918 | http://www.solotravel.it/23112007/tv-trip-goditi-finalmente-le-vacanze-ideali/ | Ti stiamo cercando. Mandaci un messaggio. |
2,325,731 | http://it.wikipedia.org/wiki/Microstomus_kitt | Microstomus kitt.Microstomus kittLa Limanda-sogliola'" o "'Sogliola limanda'" ("'Microstomus kitt) è un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae.Distribuzione e habitatQuesta specie è distribuita tra la Norvegia a nord e il Golfo di Guascogna a sud. Raggiunge l'Islanda ed il mar Baltico occidentale.Vive, al contrario della gran parte dei pesci piatti su fondi duri a scogli o ciottoli ma si può occasionalmente rinvenire su sabbia. È abbastanza costiera ma può comunque scendere fino a 200 metri.DescrizioneQuesta specie è simile alla limanda come aspetto generale ma si riconosce subito per la bocca piccolissima, veramente minuscola, che non raggiunge nemmeno gli occhi. Inoltre ha il peduncolo caudale ampio, ben diverso da quello sottile degli altri pleuronettidi.Il colore è beige o marrone con ben visibili macchie ocellate con il centro chiaro, spesso arancione. Una di queste macchie, particolarmente vistosa, è sita sotto la pinna pettorale.Raggiunge i 60 cm di lunghezza.AlimentazioneBasata su vermi anellidi policheti e molluschi.RiproduzionePescaHa carni ottime ma non è un prodotto della pesca particolarmente importante nonostante sia comune in vaste aree del mar del Nord.Collegamenti esterniBibliografiaPleuronectiformesLemon sole |
238,682 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ulrich_Salchow | Ulrich Salchow.BiografiaIl primo risultato di rilievo di Ulrich Salchow fu la medaglia d'argento nella seconda edizione del campionato del mondo, che si svolse a Stoccolma nel 1897, dietro all'austriaco Gustav Hügel. L'anno dopo vinse il suo primo titolo europeo, mentre la prima vittoria ai mondiali arrivò nel 1901.Fu l'inizio di un predominio del pattinaggio artistico maschile che durò per oltre decennio, durante il quale Salchow vinse 24 medaglie tra mondiali, europei e Olimpiadi. Fu campione del mondo per dieci edizioni quasi consecutive, dal 1901 al 1911 con una sola interruzione nel 1906; in precedenza era arrivato tre volte secondo dietro a Hügel (1897, 1899, 1900). Agli europei le sue 9 vittorie furono distribuite su un arco di tempo più ampio, dal 1898 al 1913, con un terzo posto nel 1901.Nel 1908 il pattinaggio di figura fu inserito nei "Giochi autunnali" o "invernali" della IV Olimpiade di Londra. Non erano ancora stati istituiti Giochi Invernali separati (i I Giochi olimpici invernali si svolsero nel 1924), ma in quell'edizione il programma era stato diviso in due sessioni, quella estiva e quella autunnale, che prevedeva anche il pattinaggio di figura e l'hockey su ghiaccio. Le gare di pattinaggio si svolsero il 28 e 29 ottobre presso il "Prince's Skating Club Rink" di Knightsbridge. Salchow era uno dei pattinatori più attesi, già vincitore di sette titoli mondiali e sei titoli europei, e noto al pubblico inglese per aver già pattinato a Londra in diverse occasioni, tra cui il campionato mondiale del 1902. Nelle figure obbligatorie trovò un degno rivale nel russo Nicolai Panin, che si ritirò però per infortunio dopo aver vinto l'oro nella gara delle figure speciali. Nel programma libero Salchow, anche se limitato dalle ridotte dimensioni della pista, diede prova di potenza e precisione. Al termine dei due giorni di gara fu primo, e vincitore del titolo olimpico, su un podio tutto svedese.Nel 1909 Salchow eseguì per la prima volta in una competizione un salto di sua creazione. Si trattava di un salto non puntato, con partenza dal filo interno indietro e atterraggio sul filo esterno indietro del piede opposto dopo una rotazione in aria. Dal nome del suo creatore prese il nome di salto Salchow, ed è attualmente uno dei sei salti principali del pattinaggio artistico.Salchow rimase nell'ambiente del pattinaggio anche dopo il ritiro dalle competizioni. Fu presidente dell'International Skating Union (ISU), la federazione internazionale del pattinaggio su ghiaccio, dal 1925 al 1937.Salchow morì a Stoccolma a 71 anni. Fu sepolto nel cimitero di Norra begravningsplatsen, a nord della capitale svedese, che ospita le tombe di altre importanti personalità svedesi, tra cui Alfred Nobel e Ingrid Bergman.Nel 1976 fu inserito nella "World Figure Skating Hall of Fame", la hall of fame internazionale del pattinaggio di figura.PalmarèsNoteBibliografiaVoci correlateAltri progettiCollegamenti esterniUlrich Salchow |
2,284,709 | http://it.wikipedia.org/wiki/Resia_%28Curon_Venosta%29 | Resia (Curon Venosta).Resia'" (ted.: "Reschen am See") è una frazione del comune di Curon Venosta (BZ). È l'ultima località della val Venosta prima dell'ingresso in Austria.Poiché Resia da il nome al lago ed al passo omonimi, spesso l'intero comune viene erronaemente indicato come "Resia". In realtà il comune di Resia è esistito fino al 1928, quando, assieme ai comuni di Vallelunga e San Valentino alla Muta, fu accorpato a quello di Curon, nel nuovo comune di Curon Venosta.La località si trova sulla riva nord del Lago di Resia. Questo è un lago artificiale creato nel 1950 dall'unione di due laghi naturali preesistenti, il Lago di Resia ed il lago di Mezzo. Questo comportò la sommersione dell'intero abitato di Curon Venosta e di parte di Resia.Il centro ha una forte vocazione turistica sia invernale, legata in particolare allo sci (tra la località ed il passo si trova il comprensorio sciistico di Belpiano, ed altri due comprensori, Malga San Valentino e Maseben, si trovano nel territorio del comune; sul versante austriaco di passo Resia si trova un'ulteriore complesso di impianti, quello di Nauders, e tutti e quattro sono riuniti sotto il nome di "Skiparadies Reschenpass") ed allo snowkiting sulla superficie ghiacciata del lago, che estivo.Sopravvive anche un'economia agricola legata soprattutto all'allevamento di bovini da latte.NoteFrazioni della provincia di Bolzano |
1,282,855 | http://it.wikipedia.org/wiki/Impero_coloniale_tedesco | Impero coloniale tedesco.L'Impero coloniale tedesco si costituì nel XIX secolo come parte dell'Impero tedesco. Durante la storia dell'impero vi furono diversi tentativi di colonizzazioni a breve durata, ma l'impero coloniale iniziò ufficialmente solo nel 1884 e terminò con il Trattato di Versailles alla fine della Prima Guerra Mondiale nel 1919.StoriaDal XVI al XVII secoloUn primo tentativo di colonizzazione del Venezuela venne realizzato nel XVI secolo dalla famiglia austriaca di Anton e Bartholomeus Welser, per conto degli imperatori del Sacro Romano Impero. Tra il 1528 ed il 1556 la Germania acquisì di fatto nuovi territori in Venezuela. Altri punti furono l'isola di Arguin lungo le coste atlantiche della Mauritania (5 ottobre 1685 acquisite dal Brandeburgo, dal 1701, e la Prussia le perse il 7 marzo 1721 in favore della Francia).Durante il XVII secolo alcuni tentativi di colonizzazione a breve durata furono operati da alcuni stati tedeschi. La Compagnia brandeburghese-africana del Brandeburgo, che divenne poi parte del Regno di Prussia, stabilì colonie appunto ad Arguin, in Mauritania, e lungo la Costa d'Oro Prussiana (successivamente integrata come parte della Costa d'Oro Olandese) nell'attuale Ghana e sull'isola di St. Thomas. La Germania Baltica - con il ducato di Curlandia colonizzò Tobago e l'isola Sant'Andrea. Comunque, nessuno degli stati tedeschi divenne una potenza coloniale dell'Oceano Atlantico. Allo stesso modo, i territori della monarchia asburgica nel Sacro Romano Impero formarono la "Ostender-Kompanie" - con base nei Paesi Bassi del Sud asburgici, nell'attuale Belgio - che colonizzò in India, la costa del Coromandel e le isole Andamane e Nicobare tra il 1719 ed il 1732, quando vennero perse a vantaggio della Francia.Impero TedescoAlla formazione dell'Impero nel 1871, la Germania incominciò a dar vita alla ricerca di un impero coloniale più stabile (il cosiddetto "posto al sole"). Negli anni precedenti al 1870 la politica estera dello stato prussiano si propose di risolvere essenzialmente la "Questione tedesca" in Europa di modo da assicurare gli interessi della Germania sul continente. La tradizione marinara della Germania era iniziata con la "Lega Atlantica"; a causa anche della migrazione dei tedeschi verso la Russia e verso l'Africa, i territori coloniali divennero un valido avamposto anche per le azioni di apostolato dei missionari della Germania del nord. Il vero impero coloniale ebbe inizio con la "Corsa all'Africa", durante la quale la Germania entrò in competizione con gli altri stati europei per la conquista dei territori inesplorati.La Germania arrivò in ritardo alla corsa coloniale (dato anche il suo tardo raggiungimento dell'unità nazionale), e come tale molte delle nazioni europee come Francia ed Inghilterra avevano già ampiamente colonizzato il mondo conosciuto; in molte regioni dovettero addirittura attuare un'opera di decolonizzazione ad opera della Rivoluzione Americana, della Rivoluzione Francese e di Napoleone Bonaparte.Quando il popolo indigeno degli Herero dell'Africa Tedesca del Sud-Ovest (l'attuale Namibia) insorse nella rivolta del 1904, vennero sconfitti dalle truppe tedesche.Una delle conseguenze più incisive del Trattato di Versailles fu proprio la dissoluzione dell'impero coloniale tedesco, che venne acquisito dalle grandi potenze e ridistribuito a titolo di mandato della Lega delle Nazioni tra gli stati vincitori della Prima Guerra Mondiale.Così, l' Africa Tedesca del Sud-Ovest passò all'Unione Sudafricana; l'Africa Orientale Tedesca e Nauru all'Impero Britannico; alcune parti dell'Africa Orientale Tedesca (Ruanda e Burundi) al Belgio; Palau, Tsingtau, le isole Caroline, Marianne e Marshall al Giappone; la Nuova Guinea all'Australia; le Samoa alla Nuova Zelanda. Il Camerun e il Togo vennero infine spartiti tra la Francia e l'Impero Britannico.Mappa dell'impero coloniale tedesco (in blu), con riportate le antiche colonie brandeburghesi (in rosso) e l'ancor più antico tentativo di colonizzazione del Venezuela (in giallo)NoteColonie tedesche|*German colonial empire |
1,426,616 | http://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_dell%27aversione | Terapia dell'aversione.La Terapia dell'aversione'" è una forma di trattamento psichiatrico o psicologico nel quale il paziente è esposto ad uno stimolo e simultaneamente assogettato a qualche forma di disagio. Questo condizionamento è preordinato a causare nel paziente l'associazione di uno stimolo con una sensazione spiacevole, allo scopo di far cessare un comportamento indesiderabile.Terapie di questo tipo possono concretizzarsi nell'uso di sostanze disgustose sulle dita per scoraggiare l'onicofagia, nell'accoppiare l'uso di un emetico alla vista ed al gusto dell'alcol (contro l'etilismo), o nell'accoppiare un certo comportamento con la somministrazione di scariche elettriche di varia intensità. Per inciso, si noti che il Disulfiram (anti-abuso) non può essere assimilato al concetto di aversione, poiché non sussiste accoppiamento di nausea con l'assunzione di alcol, ma soltanto "minaccia" di nausea.La terapia dell'aversione contro l'assuefazioneOggi, la ricorrenza principale della terapia di aversione si riscontra nel trattamento della dipendenza da alcol e altre droghe. Questa forma di trattamento è costantemente in uso dal 1932. L'argomento è discusso in "Principles of Addiction Medicine", capitolo 8, pubblicato da "American Society of Addiction Medicine", uno studio del 2003.BibliografiaPsichiatriaAversion therapy |
7,318,489 | http://www.booksblog.it/post/4729/battle-royale-di-koushun-takami-libro-stra-cult-giapponese-in-arrivo-in-italia-il-sangue-scorre-a-fiumi-ma-i-vampiri-stavolta-non-centrano | Dal romanzo sono stati tratti film, manga e videogiochi di contenuto molto forte e controverso, che hanno, però, ricevuto accoglienza entusiastica da parte del pubblico tardo-adolescenziale e adulto. Battle Royale, che è un romanzo distopico, ci trasporta in una “Repubblica” Asiatica (formata essenzialmente da Giappone e Cina) di stampo totalitario. Tra le varie forme di gestione distorta del potere c’è il Programma. Un “evento”, della durata di 3 giorni, a cui classi di ragazzi delle scuole superiori, scelte a caso, vengono “chiamate” a partecipare (con motivazioni che è interessante non anticipare).Questo “evento” prevede il trasferimento della classe su un’isola. Lì, vengono consegnate mappe, bussole e generi di sostentamento. Ma non solo. L’”amministrazione” consegna ai ragazzi armi di tutti i tipi e mette loro al collo un… collare esplosivo. Alla fine dei 3 giorni, solo uno di loro tornerà a casa. Gli altri dovranno essersi tutti uccisi a vicenda. Senza nessuna eccezione. Con la consapevolezza (che pian piano sopraggiunge) che: se si trovano nel luogo sbagliato al momento sbagliato, il collare esplode, se tentano di scappare, il collare esplode, se fanno gruppo per tentare di organizzarsi, il collare esplode. Se nessuno muore in 24 ore, il collare esplode. Se alla fine, più di un giocatore rimane vivo, il collare esplode.Il libro di Takami, al di là del contenuto splatter, è un testo crudo, proprio per come sono costruite le scene e per come vengono veicolati i pensieri. E’ un libro che, oltre a “far venire i brividi”, porta anche alla riflessione, perchè, in modo estremamente efficace, l’autore punta dritto al cuore della natura umana e ne segue i “movimenti”.Un’opera che vale davvero la pena di leggere, sia per chi cerca un romanzo forte e “sconvolgente”, sia per chi cerca un “saggio” sulla natura umana… consapevole che resterà, comunque, sconvolto. E che, lo voglia o meno, non vedrà l’ora di arrivare al capitolo successivo per sapere, dal computo dei vivi e dei morti, chi sarà sopravvissuto e chi no. |
1,989,283 | http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Ebensee | Campo di concentramento di Ebensee.Il campo di concentramento di Ebensee'" è stato uno dei più grandi sottocampi del campo di concentramento di Mauthausen, situato in Alta Austria. Nell'aprile del 1943 Hitler volle trasferire lo sviluppo dei missili intercontinentali ad Ebensee dal momento che il sito precedente (Peenemünde) era soggetto a bombardamenti. Per questo i prigionieri furono impiegati per scavare delle gallerie nelle montagne intorno al campo.Il complesso del lager fu costruito nel novembre del 1943. Come nomi di copertura furono scelti “Zement” ("cemento"), “Kalkstein” (calcarea) e “Solvay”; tuttavia la produzione di missili non fu mai realizzata e furono invece installate una raffineria di petrolio e la produzione di elementi per carri armati della Steyr-Daimler-Puch Spa.Nei primi mesi di esistenza del lager i morti venivano trasporti a Mauthausen e inceneriti al crematorio ma il crescente numero di morti rese indispensabile la costruzione di un forno crematorio anche ad Ebensee.I prigionieri erano costretti a lavorare tra le 10 e le 12 ore al giorno, a questo andavano aggiunte le rappresaglie dalle SS, la nutrizione insufficiente e i vestiti non adatti al duro lavoro ed alle basse temperature.Il massimo della popolazione del lager fu raggiunto nell'aprile del 1945 con 18.509 prigionieri. Dei complessivi 27.000 prigionieri più di 8.000, quindi quasi uno su tre, morirono ad Ebensee.La maggioranza dei detenuti furono polacchi, cecoslovacchi, sovietici, francesi ed italiani. Gli ebrei costituirono fra il 30 e 40 % della popolazione.Il campo di concentramento di Ebensee fu liberato il 6 maggio 1945 dai soldati americani. Poco dopo la fine della guerra il lager fu smantellato e in gran parte furono costruite villette private.Oggi il cimitero commemorativo, dove si svolgono ogni anno le celebrazioni della liberazione del lager e il Zeitgeschichte Museum Ebensee ("Museo di storia contemporanea") ricordano il passato buio del comune. Inoltre è possibile visitare una delle gallerie con una mostra permanente sul campo di concentramento.A Prato, città gemellata con Ebensee, da dove furono deportate più di 100 persone che finirono nel lager, esiste il Museo della Deportazione che documenta i motivi storici della deportazione nel Terzo Reich.Voci correlateCollegamenti esterniCampi di concentramento nazisti|EbenseeEbensee concentration camp |
533,296 | http://it.wikipedia.org/wiki/Intraducibilit%C3%A0 | Intraducibilità.L'intraducibilità è il carattere di un testo, o di un qualsiasi enunciato, in una data lingua, al quale non si può far corrispondere alcun testo o alcun enunciato corrispondente in un'altra lingua.Niente è traducibile?Alcune teorie sostengono che, basilarmente, niente sia traducibile: le lingue sono talmente collegate alle culture che le utilizzano (vedi ad esempio l'ipotesi di Sapir-Whorf) da supporre perfino l'inesistenza di parole equivalenti fra loro in due lingue diverse. Susan Bassnett, nella versione italiana del suo volume "Translation Studies" del 1980 ("La traduzione: teorie e pratica", traduzione di Genziana Bandini, 1993) avanza l'esempio del termine inglese "butter" e della sua traduzione italiana "burro", i quali designano entrambi, nelle rispettive culture, un prodotto caseario commestibile, commercializzato sotto forma di panetto di grasso; tuttavia, è errato dire che "burro" e "butter" significano la stessa cosa nei rispettivi contesti culturali, in quanto in realtà sussistono le seguenti differenze:Sostenitori dell'intraducibilità, in particolar modo nel settore della traduzione letteraria, furono Benedetto Croce ed Eugenio Montale.Teoria contro praticaContrariamente a quanto sostiene la teoria, nell'esperienza pratica i testi vengono di continuo tradotti da una lingua ad un'altra, per traducibili o intraducibili che siano. I testi sono più o meno difficili da tradurre secondo la loro natura e secondo l'esperienza e l'abilità del traduttore.Spesso, quando un testo o un enunciato è considerato "intraducibile", il senso comune intende piuttosto sottolineare una "lacuna", ovvero un'assenza di una parola letterale, di un'espressione o di una costruzione della lingua d'origine nella lingua d'arrivo.Per colmare la lacuna, il traduttore può ricorrere a diversi procedimenti di traduzione.Procedimenti di traduzioneTra i procedimenti di traduzione ai quali un traduttore può ricorrere per ovviare a un'intraducibilità vi sono:AdattamentoUn adattamento'", chiamato anche "traduzione libera", è un procedimento di traduzione col quale il traduttore sostituisce la realtà sociale o culturale del testo di partenza con una realtà corrispondente nel testo d'arrivo. Questa nuova realtà sarà più adatta al pubblico del testo d'arrivo.Per esempio, nella traduzione inglese del fumetto belga "Les Aventures de Tintin et Milou", il compagno canino di Tintin, "Milou" diventa "Snowy"; in neerlandese si chiama "Bobby". Allo stesso modo, i detective "Dupond" e "Dupont" diventano "Thomson" e "Thompson" in inglese, "Jansen" et "Janssen" in neerlandese, "Schultze" et "Schulze" in tedesco e così via.Quando il drammaturgo quebecchese Michel Tremblay adattò l'opera teatrale di Gogol "L'ispettore generale" col nome di "Le gars de Québec", egli traspose l'azione dalla Russia alla sua provincia natale.Si incontrano spesso casi di adattamento nella traduzione di poesia, opere teatrali e pubblicità.CalcoUn calco'" è un procedimento di traduzione col quale il traduttore traduce un'espressione (o, talvolta, una parola) della lingua d'origine letteralmente nella lingua d'arrivo, trasponendo parola per parola gli elementi dell'espressione.CompensazioneUna "'compensazione'" è un procedimento di traduzione col quale il traduttore aggira delle difficoltà stilistiche nel testo di partenza introducendo effetti stilistici in altri punti del testo d'arrivo.Per esempio, molte lingue possiedono due forme di pronomi alla seconda persona: una informale e l'altra formale (in francese, "tu" e "vous"; in spagnolo, "tú" e "Usted"; in tedesco, "du" e "Sie", per citare solo alcuni esempi). In inglese, la distinzione T(u)-L(ei) si utilizza più che raramente, il che obbliga il traduttore a ricorrere a una compensazione, sia utilizzando nomi propri o un soprannome, sia utilizzando formule sintattiche considerate informali in inglese ("I'm", "you're", "gonna", "dontcha", ecc.)PrestitoUn prestito'" è un procedimento di traduzione col quale il traduttore usa una parola o un'espressione del testo di partenza tale e quale.Un prestito va scritto di norma in corsivo se non è considerato integrato nella lingua d'arrivo.PerifrasiUna "'perifrasi'" è un procedimento di traduzione col quale il traduttore sostituisce una parola del testo di partenza con un gruppo di parole, o con un'espressione, nella lingua d'arrivo.Nota del traduttoreUna "'nota del traduttore'", talvolta abbreviata in "'NDT'" o "'N.D.T., è una nota (di norma a piè di pagina o a fine testo) che il traduttore aggiunge per fornire informazioni sui limiti della traduzione, sulla cultura del testo di partenza, o altre informazioni che considera utili.Tali note sono a volte permesse, e a volte perfino richieste, nelle prove di traduzione.Sull'intraducibilità della poesia e dei giochi di paroleDue campi in cui i testi rasentano maggiormente l'intraducibilità sono la poesia e i giochi di parole: la poesia, per via dell'importanza che vi ricoprono le sonorità (la rima) e i ritmi della lingua di partenza, i giochi di parole, per il fatto che sono intimamente legati al genio della lingua di partenza.Tuttavia, parecchi procedimenti di traduzione fra quelli menzionati possono essere utilizzati in casi simili. Per esempio, un traduttore può introdurre un nuovo gioco di parole altrove nel testo per "compensare" un gioco di parole "intraducibile".Voci correlateTraduzioneUntranslatability |
722,629 | http://it.wikipedia.org/wiki/Archivio_Piancastelli | Archivio Piancastelli.L' è un archivio creato dal fusignanese Carlo Piancastelli (1867-1938), donato dal fondatore alla biblioteca civica Aurelio Saffi di Forlì. Esso contiene un patrimonio di 50.000 volumi e oltre 220.000 documenti, disegni, incisioni, cartoline e un ricchissimo monetiere imperiale romano, oltre a numerosi quadri. Si tratta di un patrimonio fondamentale per la conoscenza della storia della Romagna e anche del Risorgimento italiano.A partire dal tema principale, che è la Romagna i criteri delle raccolte operate da Piancastelli sono apparentemente vasti fino all'eclettismo.Il fatto è che il collezionista riteneva rilevante e degno di essere documentato ogni personaggio che in qualche modo avesse avuto a che fare con il territorio (quello esteso appena accennato) anche solo per il passaggio e la permanenza in relazione alle attività svolte. Questo criterio di attenzione poteva estendersi anche a chi aveva avuto contatti col personaggio legato alla Romagna. Per questi motivi possiamo trovare ogni genere di contatti e presenze, inaspettate se non si entra in questo universo ideale, in questo progetto che qualcuno ha definito di concezione moderna con link pertinenti e sempre più aperti verso l'esterno.Tra le poche cose mancanti in questo "universo piancastelliano" vi sono i materiali relativi alla discografia e alla cinematografia del suo tempo. Ricca, invece, la raccolta di cartoline di moltissime località; non vasta la pinacoteca.Tra i numerosi autografi di musicisti che in qualche modo hanno avuto a che fare con la Romagna troviamo così, ad esempio, materiali del padre di Mozart (Leopold) e di Mozart stesso, manifesti della fine dell'Ottocento di opere di Verdi date a Vienna, 800 lettere autografe di Rossini, manoscritti musicali di Mercadante.Notevole anche la raccolta di lettere autografe di grandi personaggi storici, specialmente legati al Risorgimento italiano, e oltre.La catalogazione del materiale sta ancora continuando poiché la mole di documenti è stata inventariata e parte deve essere ancora indagata a fondo.Tra i materiali d'arte ricordiamo la raccolta delle incisioni di Bernardino Rosaspina.NoteBibliografiaCollegamenti esterniArchivi|Piancastelli |
7,307,464 | http://www.autoblog.it/tag/volkswagen+polo+auto+dell%27anno+2010 | La Volkswagen Polo è stata premiata da una giuria composta da 59 giornalisti specializzati, provenienti da 23 Paesi europei. L’utilitaria di Wolfsburg ha sbaragliato la concorrenza di 33 vetture nella fase preliminare, risultando la vincitrice tra le 7 finaliste. Inoltre, la Polo ha conquistato anche i premi “Volante Verde” e “Volante d’Oro” di Auto Bild, “Best Car of 2009″ di Auto motor und sport e “Auto Trophy” di Autozeitung, nonché le 5 stelle nei crash test EuroNCAP. A breve, debutterà sul mercato la Volkswagen Polo BlueMotion equipaggiata con il 1.2 TDI da 75 CV, 30 km con un litro e 87 g/km di CO2. |
7,723,507 | http://www.stetoscopio.net/allergie/legame-tra-allergia-stagionale-e-depressione/ | Le allergie stagionali non significano solo tosse, starnuti e prurito, ma potrebbero anche influenzare l’umore. E’ quanto affermano ricercatori della School of Medicine della University of Maryland che hanno di recente presentato i dati di una loro ricerca al meeting annuale della American Psychiatric Association che si tiene in questi giorni a New Orleans.Depressione ed allergie stanno diventando disturbi molto comuni, hanno affermato i ricercatori in una nota, e sicuramente queste ultime influiscono in maniera sensibile sull’umore ed in generale sulla qualità della vita.In recenti studi statistici si è rilevato che le particelle di polline fluttuanti nell’aria hanno dei picchi di diffusione in primavera ed in parte anche in autunno, stagioni nelle quali si registra anche un picco nel numero dei suicidi. |
380,324 | http://it.wikipedia.org/wiki/Pharsalia | Pharsalia."'Pharsalia"' è il titolo dell'unica opera conservatasi del poeta latino Marco Anneo Lucano. Nei manoscritti che la tramandano è sempre citata come "Bellum civile" ("La guerra civile"), ma il titolo esatto dovrebbe essere proprio "Pharsalia", in base a quello che lo stesso Lucano dice nel IX libro:Il poema epico-storico di Lucano è certo incompiuto e si arresta al X libro. Argomento dell'opera è la guerra civile che oppose Gaio Giulio Cesare a Gneo Pompeo Magno e che ebbe nella battaglia di Farsalo il suo punto culminante (raccontato da Lucano nel VII libro).Fonti di Lucano furono Tito Livio, Asinio Pollione, Seneca il Vecchio e i Commentarii di Cesare.La "Pharsalia", nella letteratura latina, rappresenta un poema atipico. Innanzitutto mancano gli interventi divini nelle decisioni e nelle azioni umane, caratteristici nei poemi epici e storici precedenti. Il poeta inoltre canta un avvenimento che egli stesso condanna, e che riconosce come una tragedia nella storia di Roma: ben diversi erano i poemi precedenti che cantavano la gloria dell'Urbe. Il racconto, poi, procede senza alcuna regolarità narrativa: gli episodi vengono selezionati, diluiti o riassunti, a seconda delle necessità del poeta, che imposta quindi in maniera alquanto soggettiva (non mancano neppure i commenti ai singoli episodi) tutta la sua opera.La "Pharsalia" fu una delle fonti più preziose per Dante Alighieri, che spesso la citò nella "Divina Commedia".Le critiche degli antichiL'innovativa visione portata avanti da Lucano nella Pharsalia non attirò, almeno non del tutto, il favore dei grammatici antichi; tra tutti Servio, Quintiliano e Frontone hanno criticato la mancanza degli interventi delle divinità nell'operare umano, e l'impostazione "annalistica" tipica di Ennio, che ormai non riscuoteva più successo.Le due figure dominantiA lungo si è discusso su chi potesse essere il protagonista della "Pharsalia", ma l'incompletezza del poema non fornisce un aiuto in tal senso. È tuttavia indubbio che la figura di Cesare, oltre a essere presente per gran parte del poema, è caratterizzata minuziosamente, anche dal punto di vista psicologico.Cesare è un concentrato di qualità negative, quali l'irascibilità, la mancanza di rispetto per gli sconfitti, e in generale lo scarso autocontrollo di sè. Il passaggio del Rubicone, nel pensiero di Lucano, rappresenta un atto di sfida e di sovvertimento della morale comune da parte di un condottiero, appunto Cesare, assetato di potere e descritto con tratti animaleschi:Cesare ricopre il ruolo di dominatore; la sua forte personalità viene esplicitata più volte e il lettore ne deriva la convinzione che l'unica legge che vale per il tiranno, che ha sfidato il senato e il potere della repubblica, sia solo quella del più forte, come si ricapisce dal discorso pronunciato ai soldati prima della battaglia di Farsàlo:Tema tragico, non epicoLa Pharsalia è infatti il racconto di un crollo, della fine catastrofica di Roma, che per Lucano si identifica con l'antica res publica senatoria. Più che assistere a una rappresentazione-narrazione della guerra civile, ascoltiamo un lamento funebre per la morte di un mondo tragicamente sconvolto.Si tratta di una guerra fraticida: un tema propriamente tragico, secondo quanto aveva osservato Aristotele, dunque estraneo agli statuti del genere epico, che non possono non risultarne scossi e modificati in profondità.Alcuni personaggiBibliografiaCollegamenti esterniComponimenti poetici in lingua latinaPoemiPharsalia |
692,337 | http://it.wikipedia.org/wiki/Tessuto_vegetale | Tessuto vegetale.Un tessuto vegetale'" è un caratteristico tessuto delle Cormofite ed è costituito da complessi cellulari formati da cellule più o meno differenziate e specializzate per lo svolgimento di una particolare funzione, che risulta strettamente vitale per la sopravvivenza dell'organismo, e per questo mantengono anche la medesima forma e la medesima struttura.I tessuti vegetali originano dalla divisione di una o più cellule secondo le tre direzioni spaziali e sono caratteristici in quanto conservano numerose comunicazioni plasmatiche tra le cellule, i plasmodesmi, che si insinuano in minuscoli canalicoli della parete, i porocanali.Tutte le cellule rimangono poi unite tra loro per mezzo di una struttura formata da pectina, la lamella mediana, che si forma alla fine della divisione cellulare, dopo la mitosi.Per la loro relativa semplicità morfo-strutturale, le piante, rispetto agli animali, possiedono un minor numero di tessuti. Questi, a seconda della derivazione e della specializzazione delle loro cellule, possono essere raggruppati in due grandi categorie:I primi, detti anche meristemi, presenti solamente in determinate aree, sono formati da cellule indifferenziate (embrionali) che mantenendo, o riacquistando in un secondo tempo, la loro capacità di divisione portano ad una crescita indefinita dell'individuo in lunghezza (meristemi primari) e/o spessore (meristemi secondari).I secondi sono costituiti da cellule che perdendo la loro capacità di dividersi, si differenziano e si specializzano per lo svolgimento di una particolare funzione. Questi ultimi vengono infatti raggruppati, in base alla funzione svolta, in: tegumentali, parenchimatici, conduttori, meccanici, secretori, ecc. (vedi tabella).Una ulteriore suddivisione è relativa al numero di tipi cellulari che costituiscono un tessuto; si distinguono:Tessuti meristematiciCome detto in precedenza, i meristemi sono dei tessuti embrionali responsabili della crescita della pianta. Se ne distinguono due tipi:Tessuti meristematici primariI "tessuti meristematici primari" sono formati da cellule piccole (10-15 micrometri) che mantengono le caratteristiche “embrionali”, tra queste la più importante è la capacità di dividersi, rimanendo così sempre “giovani”. Ogni cellula meristematica deriva da un'altra cellula meristemetica.Queste cellule, isodiametriche, si mantengono del tutto appressate tra loro, hanno pareti celluloso pectiche costituite da lamella mediana e sottile parete primaria, sono ricche di citoplasma, normalmente mancano di vacuoli e sono corredate di nuclei molto grandi.Le sostanze di riserva sono praticamente assenti, mentre numerosi sono i ribosomi ed i mitocondri (100-150 mitocondri per cellula, piccoli (1-2 micrometri) e con creste poco sviluppate. Sono presenti proplastidi e non ancora plastidi differenziati.Il compito dei meristemi primari è quello di far crescere la pianta in lunghezza (altezza).Sono localizzati principalmente negli apici del fusto e della radice (meristemi apicali) e anche al di fuori degli stessi - es. a livello dei nodi nel fusto delle Poaceae - e si definiscono allora meristemi primari intercalari.Tessuti meristematici secondariI "tessuti meristematici secondari" derivano da cellule adulte e già differenziate che, in un secondo tempo, riacquistano la capacità di dividersi persa con la specializzazione. Questi meristemi si trovano nelle parti più massicce dei fusti e delle radici dove formano due anelli concentrici.I tessuti meristematici secondari hanno in comune con quelli primari la capacità di moltiplicazione cellulare per mitosi e di produzione di cellule destinate a diventare adulte MA struttura cellulare e disposizione molto diversa dai meristemi primari:1) dimensioni maggiori, forma allungata secondo l'asse longitudinale dell'organo e appiattite2) pareti non tutte eguali:le radiali più spesse delle tangenziali.3) costituite da emicellulose e pectine5) nucleo non molto voluminoso, allungato secondo l'asse maggiore della cellulaLa divisione delle loro cellule avviene secondo piani che si mantengono paralleli alla superficie dell'organo (fusto o radice) dando origine ad una sua crescita in spessore.Ci sono due tipi di cambi secondari:Tessuti definitivi o adultiSono i tessuti vegetali maturi, le cui cellule risultano differenziate e specializzate. A differenza della classificazione qui adottata, alcuni autori tendono ad includere i tessuti semplici (parenchimatici, sclerenchimatici e collenchimatici) all'interno di un gruppo, detto "sistema dei tessuti fondamentali".Tessuti tegumentaliIl sistema dei tessuti tegumentali ha il compito di rivestire e proteggere l'intera pianta. Ogni tessuto risulta composto e mostra una diversa specializzazione dovuta al tipo di organo che rivestono e, naturalmente, allo specifico adattamento della pianta all'ambiente esterno; generalmente vengono distinti sulla base della loro origine in tessuti tegumentali primari, originati da meristemi primari, e tessuti tegumentali secondari, originati dal cambio subero-fellodermico. Ai primi appartengono: l' "epidermide", il rizoderma, l' "esoderma", l' "endoderma". L'unico tessuto tegumentale secondario è il "sughero".EpidermideL'epidermide è il tessuto di rivestimento primario. Nelle piante erbacee rappresenta l'unico tipo di tegumento; nelle piante legnose può essere successivamente sostituito dal periderma (insieme di tessuti che definisce la scorza). È costituito da vari tipi cellulari e principalmente dalle "cellule epidermiche propriamente dette".Trattasi di cellule appiattite, con parete cellulare primaria ed ispessita verso la parte esterna della pianta, secernendo una sostanza cerosa, la cuticola, per evitare un'eccessiva traspirazione che porterebbe alla disidratazione e a tutte le conseguenze causate dallo stress idrico.Inoltre, le cellule epidermiche sono prive di cloroplasti, risultando trasparenti per permettere la penetrazione della luce all'interno del parenchima clorofilliano specializzato per la fotosintesi. L'impermeabilità della cuticola impedisce però gli scambi gassosi (ossigeno/anidride carbonica) tra la foglia e l'atmosfera, essenziali per la fotosintesi e la respirazione cellulare. La soluzione è rappresentata dai complessi stomatici presenti nell'epidermide fogliare, soprattutto sulla lamina inferiore. Questi complessi sono dei pori, ognuno circondato da una coppia di "cellule di guardia", che ne regolano l'apertura e la chiusura mediante una loro variazione di turgidità.Altri elementi dello strato epidermico sono i "tricomi", peli o altro tipo di estroflessioni, mono- o pluri-cellulari, con una diversa forma e dimensione che riflette la loro funzione: riducono l'evaporazione per aumento della rifrazione solare (abbondanti nelle xerofite); eliminazione delle sostanze tossiche e sali in eccesso (alofite); secrezione di sostanze collose per la cattura di insetti (piante carnivore) o di sostanze urticanti a scopo difensivo (ortica) etc.L'epitelio radicale, o "rizoderma", riveste le estremità delle radici ed è munito di cellule con estroflessioni citoplasmatiche, i "peli radicali", che aumentano la superficie di assorbimento dell'acqua e dei sali minerali.EsodermaLa penetrazione della radice nel suolo comporta lo sfaldamento delle cellule che formano il rizoderma, che quindi si distaccano. La funzione di protezione viene allora assolta dal primo strato di cellule del cilindro corticale. Queste cellule, originariamente parenchimatiche di riserva, vanno incontro ad una modificazione secondaria che consiste nell'apposizione di lamelle di suberina contro la parete. Il tessuto che esse formano prende il nome di esoderma.EndodermaNon tutti i tessuti tegumentali delle piante servono a rivestire esternamente il corpo della pianta. L'endoderma o endodermide è un tessuto tegumentale interno caratteristico della radice, ma presente anche nel rizoma e in alcuni fusti di piante acquatiche. Le soluzioni acquose che vengono assorbite dai peli radicali devono poi essere trasportate fino alle foglie. Mentre le soluzioni possono liberamente fluire nell'ambito del cilindro corticale della radice, sia attraverso i protoplasti delle cellule (simplasto) che attraverso le loro pareti (apoplasto), vi è uno stretto controllo di ciò che entra nel cilindro centrale che ospita il sistema vascolare. Tale controllo è esercitato dall'endoderma, uno strato di cellule appressate che formano l'ultimo strato del cilindro corticale. Le pareti tangenziali e radiali di queste cellule presentano una banda di materiale impermeabile, detta "del Caspary", che costituisce un ostacolo al movimento dei liquidi che fluiscono attraverso le pareti cellulari verso il cilindro centrale, e permette il passaggio di sali inorganici secondo la legge del minimo. La banda del Caspary viene tradizionalmente considerata come formata da un'impregnazione di sostanze tipo suberina e lignina. Indipendentemente da ciò, le soluzioni sono "obbligate" ad entrare nelle cellule per proseguire il loro cammino verso il cilindro centrale. Quindi le cellule dell'endodermide funzionano come filtro per le sostanze in entrata nel sistema di conduzione.L'endoderma è soggetta ad un'evoluzione nel tempo come conseguenza della crescita della radice. Questa evoluzione consiste nell'aumento delle porzioni impermeabili delle pareti. Alcune cellule che non vanno incontro a questo processo rappresentano i "punti di permeazione", che assicurano una maggiore continuità di scambio col cilindro corticale.PeridermaIl periderma è il tessuto che riveste il fusto e le radici delle piante legnose, una volta terminata la fase di crescita primaria, formando la corteccia esterna. Viene prodotto dal fellogeno o "cambio subero-fellodermico", un'area meristematica che si origina nella regione periferica degli organi predisposti a crescita secondaria. L'attività del fellogeno porta alla produzione del sughero nella regione esterna e del felloderma internamente.Il sughero è formato da cellule morte a maturità, con pareti cellulari impregnate di suberina ed altre sostanze impermeabili che aiutano a ridurre l'evaporazione. Il felloderma è un tessuto parenchimatico con funzione di immagazzinamento.Tessuti parenchimaticiIl tessuto parenchimatico, è il più abbondante tra i tessuti definitivi e può svolgere diverse funzioni. Ad esempio, forma la corteccia del fusto e delle radici, il midollo nel fusto, il mesofillo fogliare, la polpa del frutto e l'endosperma del seme.Possono trovarsi ancora in file longitudinali nei tessuti primari e secondari e in file orizzontali (raggi) nei tessuti vascolari secondari.Le cellule parenchimatiche sono vive a maturità e di varia forma, presentano una parete cellulare primaria. Possono in alcuni casi riprendere l'attività meristematica. Svolgono diverse funzioni e la loro classificazione generalmente rispecchia le diversità funzionali (vedi dettaglio).Oltre al tessuto parenchimatico, fanno parte di tessuti fondamentali il tessuto collenchimatico e il tessuto sclerentimatico.Tessuti conduttoriIl sistema dei tessuti vascolari è rappresentato da due tessuti composti, ossia ciascuno formato da diversi tipi cellulari, utili per il trasporto a lunga distanza delle soluzioni circolanti all'interno dell'organismo. Questi due tessuti, detti "xilema" e "floema", sono dei "condotti" appaiati formanti strutture chiamate "fasci cribro-vascolari", che percorrono interamente la pianta: dalle radici, dove assieme al periciclo costituiscono la stele, attraversando il fusto, dove formano il legno e la corteccia interna delle piante con crescita secondaria, fino alle foglie, nelle quali si diramano con le evidenti nervature che percorrono l'intera superficie della lamina fogliare.XilemaLo xilema, detto anche "legno", è il tessuto adibito alla conduzione dell'acqua e dei soluti in essa disciolti dalle radici alle foglie. Le cellule necessitano infatti di un continuo apporto idrico e di sali minerali per lo svolgimento delle attività metaboliche, indispensabili per la loro sopravvivenza.Le cellule xilematiche sono morte a maturazione, cave e con parete cellulare lignificata, munita di perforazioni, le cosiddette "punteggiature", per permettere il passaggio della soluzione da una cellula all'altra.Nelle Gimnosperme queste cellule allungate ed affusolate sono dette "tracheidi" e sono disposte in file verticali sovrapposte.Le Angiosperme possiedono anche gli "elementi vasali" o "trachee", cellule più corte e larghe, con maggiori perforazioni nelle regioni terminali, disposte una sopra l'altra a formare una struttura tubulare chiamata "vaso"; una novità evolutiva che aumenta l'efficienza di conduzione dell'acqua offrendo ad essa una minore resistenza.Lo xilema è composto anche da cellule parenchimatiche con funzione di accumulo e fibre sclerenchimatiche di sostegno.FloemaIl floema, conosciuto anche come "tessuto cribroso" o "libro", è il tessuto di conduzione della linfa elaborata, la soluzione zuccherina che viene traslocata da una "sorgente", un'area di produzione come ad esempio la foglia matura, ad un "pozzo", una regione della pianta che richiede gli zuccheri per la propria crescita (meristemi, radici, semi, frutti) o per accumularli come sostanze di riserva (ad es. la radice della barbabietola o il fusto della canna da zucchero). In quest'ultimo caso, gli organi di riserva diverranno a loro volta delle sorgenti.A differenza delle cellule xilematiche, quelle del floema sono vive a maturità, sebbene manchino alcuni importanti organuli e membrane quali il nucleo, il vacuolo, l'apparato del Golgi, il citoscheletro ed i ribosomi. Inoltre, le pareti cellulari non presentano lignificazione e sono dotate di aree porose per permettere la connessione citoplasmatica tra una cellula e l'altra.Le Crittogame vascolari e le Gimnosperme possiedono le "cellule cribrose", in cui i pori sono molto piccoli ed uniformemente distribuiti.Le Angiosperme si affidano invece agli "elementi del tubo cribroso", cellule più specializzate per la presenza di placche cribrose, pori più grandi disposti solitamente nelle regioni terminali, che congiungono le cellule impilate longitudinalmente a formare una struttura detta "tubo cribroso".Gli elementi del floema sono associati ad una o più "cellule compagne",le quali svolgono un ruolo di controllo del flusso,in quanto,sia le cellule cribrose che i tubi cribrosi sono privi di nucleo. Le cellule compagne delle cellule cribrose sono le cellule albuminose,mentre quelle dei tubi cribrosi sono semplicemente cellule compagne.Come lo xilema, anche il floema presenta cellule parenchimatiche e fibre sclerenchimatiche.Tessuti meccaniciLa loro funzione principale consiste nel dare alla pianta una notevole resistenza al piegamento, alla torsione e alla trazione. Questi tessuti sono caratterizzati da cellule con ispessimenti della parete e scarsi spazi tra le cellule. Ne esistono 2 tipi in base alla natura degli ispessimenti:CollenchimaIl tessuto collenchimatico conferisce plasticità, in quanto mantiene la forma che gli viene impressa quindi fornisce un sostegno ai soffici e giovani organi in via di sviluppo. Si trova principalmente nelle regioni periferiche dei piccioli delle foglie e nei fusti erbacei.Le cellule collenchimatiche sono vive a maturità, con una parete cellulare ispessita irregolarmente, nei punti di contatto tra le cellule. Molto spesso la loro forma è stretta ed allungata, associate in strutture fibrose che conferiscono resistenza ed una buona flessibilità agli organi che rivestono.SclerenchimaIl tessuto sclerenchimatico conferisce elasticità, ovvero riporta la pianta alla forma iniziale,quindi ha il compito di irrobustire ed irrigidire gli organi che hanno terminato la loro crescita. Le sue cellule sono morte a maturità, con parete cellulare ispessita e lignificata. In base alla loro forma è possibile distinguere:Tessuti secretoriHanno il compito di sintetizzare prodotti che possono rimanere all'interno della cellula o, come accade di frequente, possono essere secreti all'esterno. Questi prodotti, non sempre di chiara interpretazione, sono spesso utilizzati, dalla pianta che li produce, come difesa contro attacchi esterni, ma vengono in molti casi apprezzate dall'uomo (oli essenziali, aromi naturali, latici, alcaloidi, ecc.) che li utillizza in vari modi (cosmesi, cucina, industria, farmaci, etc).Generalmente questi tessuti sono formati da piccoli gruppi cellulari distribuiti più o meno omogeneamente nel corpo o sul corpo (peli) della pianta, altre volte possono formare una rete diffusa (vasi laticiferi).Ai secreti di questi tessuti sono dovuti anche molti degli aromi naturali utilizzati in cucina, buona parte dei quali derivano dai peli delle foglie di alcune Labiatae, come: origano, salvia, rosmarino, ecc; oppure dai canali secretori di alcune Apiaceae (Ombrellifere), come: sedano, finocchio, anice, ecc.Voci correlateTessuti vegetali|Tissue (biology)#Plant tissues |
531,053 | http://it.wikipedia.org/wiki/Ayman_al-Zawahiri | Ayman al-Zawahiri.Nato in una famosa famiglia egiziana che vanta magistrati e medici come lui, Ayman al-Zawāhirī è anche autore e poeta. Da tempo si dice sia il capo dell'organizzazione militante fondamentalista "Jihad dell'Egitto Islamico". Parla, oltre all'arabo, il francese e un fluente inglese.Usa vari pseudonimi, fra cui: Abū Muhammad (Abū Mohammed), Abū Fātima, Muhammad Ibrāhīm, Abū ‘Abd Allāh, Abū al-Mu‘izz, Il Dottore, Il Maestro, Nūr (Luce), Ustādh (Professore), Abū Muhammad Nūr al-Dīn, ‘Abd al-Mu‘izz (Abdel Moez, Abdel Muez).Nel 1998 ufficialmente fuse la sua organizzazione con quella di al-Qā‘ida. Secondo quanto detto da un ex membro di al-Qā‘ida, egli già lavorava per l'organizzazione di al-Qā‘ida fin dall'inizio ed era un membro anziano della "shūra" (consiglio) del gruppo. È sovente descritto come "luogotenente" del capo di al-Qā‘ida, Osāma bin Lāden. Si pensa che egli assista anche Bin Lāden in veste di suo medico personale.StoriaAyman al-Zawāhirī è nato in una importante famiglia della borghesia nel sobborgo di Maadi del Cairo (Egitto, e la sua gioventù fu caratterizzata dallo studio. Suo padre fu un farmacista e suo nonno un magistrato autore di alcune apprezzate pubblicazioni verso l'inizio del XX secolo. Tuttavia gli eventi lo spinsero in una direzione assai più radicale (probabilmente dopo la Guerra dei sei giorni del 1967). A 14 anni raggiunse le file dei Fratelli Musulmani ("al-Ikhwān al-Muslimūn"), un gruppo militante fondamentalista, e divenne uno studente e un seguace di Sayyid Qutb. Al-Zawāhirī studiò "Comportamento", "Psicologia" e "Farmacologia" come parte del suo "curriculum" mirante a conseguire il diploma di laurea in Medicina nell'Università del Cairo. Nel 1979 entrò a far parte del gruppo islamico assai più radicale, definito "Jihād", in cui alla fine divenne uno dei principali organizzatori e reclutatori. Fu fra le centinaia di arrestati a seguito dell'assassinio del Presidente Anwar al-Sādāt ma le autorità egiziane non furono in grado di dimostrare alcun collegamento fra lui e l'assassinio, tanto da essere rilasciato dopo aver scontato una piccola pena per possesso illegale di armi.Negli anni '80 si recò in Afghanistan per partecipare con i "Mujāhidīn" alla resistenza contro l'occupazione sovietica. Lì incontrò Osāma bin Lāden, che stava costituendo una struttura chiamata "Maktab al-Khadamat" (MAK, ossia "Ufficio di Servizi"). Entrambi operarono sotto la guida del palestinese ‘Abd Allāh Yūsuf ‘Azzām ma quando più tardi il MAK fu chiuso, al-Zawāhirī si unì a Bin Lāden nell'organizzazione del gruppo chiamato al-Qā‘ida ("La Base").Nel 1990 al-Zawāhirī ritornò in Egitto, dove proseguì a sospingere l'organizzazione del "Jihād Islamico" su posizioni sempre più oltranziste, mettendo a frutto l'esperienza cumulata in Afghanistan.Nel 1996 era considerato la più credibile minaccia e il più letale terrorista in grado di colpire gli USA nei suoi interessi. Un avviso emanato a quel tempo - di cui però non si ha traccia documentabile - avrebbe specificato che l'attentato suicida sarebbe stata la più probabile forma di attacco organizzata contro gli interessi statunitensi. Alla fine del 1996, al-Zawāhirī fu detenuto in Russia per 6 mesi dal Servizio Federale di Sicurezza dopo aver in apparenza provato a reclutare combattenti "gihadisti" in Cecenia. Secondo il portavoce di tale Servizio, Sergei Ignatchenko, "Aveva quattro passaporti, con quattro diversi nomi e quattro diverse attestazioni di cittadinanza. Abbiamo cercato di condurre una verifica in ognuna di queste nazioni ma non è stato possibile avere nessuna conferma su di lui. Non potevamo trattenerlo per sempre e così lo abbiamo portato al confine con l'Azerbaigian e lo abbiamo rilasciato".Nel 1997 fu ritenuto responsabile del massacro di 62 turisti stranieri nella città egiziana di Luxor (Massacro del novembre 1997 a Luxor), per il quale ricevette una condanna a morte in contumacia nel 1999 da un tribunale militare egiziano.Il 23 febbraio 1998, emise con Osāma bin Lāden una "fatwa" dal titolo "Il Fronte Islamico Mondiale contro gli Ebrei e i Crociati", un importante passo per ampliare il fronte della loro lotta su scala globale.Il 25 settembre 2001, l'Interpol emise un ordine di arresto a carico del dott. al-Zawāhirī in risposta agli attacchi terroristici dell'11 settembre a New York e Washington, contro il World Trade Center e il Pentagono.Il 10 ottobre 2001 il dott. al-Zawāhirī comparve in una prima lista redatta dal Federal Bureau of Investigation statunitense sui 22 Terroristi maggiormente ricercati dal FBI, comunicata al pubblico dal Presidente degli USA George W. Bush.Nel dicembre 2001 al-Zawāhirī pubblicò il libro "Cavalieri sotto la bandiera del Profeta" in cui esponeva l'ideologia di al-Qā'ida. Estratti in inglese di esso sono disponibili online. Al momento si sa che egli sta lavorando su un altro libro.A seguito dell'invasione statunitense dell'Afghanistan, dove sia al-Zawāhirī rimane non chiarito. Sembra che egli possa stare con Bin Lāden nella regione frontaliera fra l'Afghanistan e il Pakistan. Il 3 dicembre 2001, attacchi aerei sono stati condotti per colpire un insieme di caverne vicino Jalalabad. La moglie di al-Zawāhirī, ‘Azza, e i loro 3 figli si dice siano morti in tali attacchi.Nel maggio del 2004, il governo pakistano annunciò che egli si era arreso nell'"area tribale" montagnosa al confine pakistano-afghano, insieme a 50-100 irriducibili combattenti di al-Qā‘ida. Malgrado vi fossero state perdite significative, non fu scoperta alcuna traccia riconducibile alla sua persona. Si crede ora che egli non sia mai stato presente nella zona o che sia fuggito alla trappola tesagli non appena avviati i combattimenti.Il 13 gennaio 2006, la CIA lanciò un attacco aereo su Damadola, un villaggio pakistano presso la frontiera afghana, dove si credeva che si trovasse al-Zawāhirī. L'attacco aereo uccise 8 uomini, 5 donne e 5 bambini, ma non al-Zawāhirī. Molte delle vittime furono inumate senza essere identificate. Funzionari governativi anonimi statunitensi affermarono che alcuni militanti stranieri di al-Qā'ida furono uccisi e il governo dell'area tribale di Bajaur confermarono che almeno 4 di essi risultassero fra i caduti nell'azione. Proteste anti-americane esplosero in tutto il Paese e il governo pakistano condannò l'attacco USA e la perdita di vite innocenti. Il 30 gennaio un nuovo video fu fatto circolare in cui si mostrava al-Zawāhirī illeso. Il video parlava dell'attacco aereo ma non rivelava se al-Zawāhirī fosse stato presente nel villaggio in quei momenti.Il 3 marzo 2008, pubblica sul "Net" il libro "al-Tabrī’a" (l'assoluzione): una riposta alle critiche del suo sodale, Imam al-Sharif, ora terrorista islamista pentito e incarcerato al Cairo. Questo libro costituisce la più recente dichiarazione ufficiale di al-Qā‘ida.Video messaggiTaglia offerta dagli USAVoci correlateCollegamenti esterniBibliografiaReligione e politica|ZawahiriAyman al-Zawahiri |
2,176,209 | http://it.wikipedia.org/wiki/Genevi%C3%A8ve_Bujold | Geneviève Bujold.BiografiaImparentata con il sollevatore di pesi del Quebec del diciannovesimo secolo Louis Cyr, Bujold venne allevata da severi genitori franco-canadesi cattolici che la mandarono a scuola in un convento per l'intera durata della sua educazione (12 anni). Geneviève non gradiva la scuola e la ferrea disciplina che essa imponeva e alla fine la abbandonò per inseguire una carriera da attrice.Formatasi drammaticamente al Conservatorio di Arte Drammatica di Montreal, ebbe la sua grande chance mentre era in tour con una compagnia teatrale a Parigi, in Francia, dove il regista francese Alain Resnais la selezionò per una parte insieme a Yves Montand in "La guerra è finita" (1966). Ciò la condusse a rimanere in Francia per un periodo durante il quale recitò in altri film con altri importanti registi francesi come Louis Malle.Bujold apparve in svariati ruoli sulla televisione canadese e statunitense guadagnandosi una nomination agli Emmy Award del 1967 per la sua performance nelle vesti di Giovanna d'Arco nella presentazione della "Hallmark Hall of Fame" della NBC. In quell'anno sposò il regista canadese Paul Almond, che la diresse in "Isabel" nel 1968 e in "Act of the Heart" nel 1970, insieme a Donald Sutherland. Ebbe da lui un figlio, Matthew, nel 1968 e divorziò nel 1972. Sempre nel 1968, vinse il Prix Suzanne Bianchetti come giovane attrice più promettente in film francesi.Nel 1969, recitò accanto a Richard Burton nel film "Anna dei mille giorni". Per quella imponente performance vinse il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico ed ebbe anche una nomination agli Oscar come miglior attrice.Le sue notevoli capacità attoriali fecero sì che i media la cercassero per farla diventare una delle star più grandi ma il temperamento della Bujold la portò a litigare con gli Universal Studios (i suoi datori di lavoro al tempo) ed ella rescisse il suo contratto, dando vita ad una causa civile (che venne stabilita quando accettò di comparire nel film catastrofista del 1974 "Terremoto"). Negli anni seguenti fece ottime performance in film come "Le troiane" (1971), con Katharine Hepburn e Vanessa Redgrave, "Kamouraska" (1973), "Obsession - Complesso di colpa" (1976), "La zingara di Alex" (1976), con Jack Lemmon, "Coma profondo" (1978), con Michael Douglas, e "Corda tesa" (1984), con Clint Eastwood, ma non raggiunse mai la vetta di celebrità che molti credevano le spettasse. Vinse il Best Actress in a Leading Role Genie Award per "Delitto su commissione" (1979).Nel 1994, accettò di interpretare il personaggio principale, il Capitano Nicole Janeway, nella serie televisiva statunitense '. Tuttavia abbandonò la parte dopo aver girato solo poche scene del primo episodio della serie, dihciarando che il programma di lavoro di una serie TV era troppo duro. Kate Mulgrew la rimpiazzò e il nome del personaggio venne cambiato in Kathryn Janeway.Geneviève Bujold, che trascorse diversi anni senza recitare, dopo la nascita del secondo figlio ritornò a lavorare nei film, soprattutto con compagnie di produzione indipendenti.Vita privataNel 1967 ha sposato il regista Paul Almond, dal quale ha avuto un figlio: Matt. La coppia ha divorziato nel 1973.Dalla sua lunga relazione con Dennis Hastings cominciata nel 1977 è nata Emmanuel.FilmografiaCollegamenti esterniAttori televisivi canadesiGolden Globe per la miglior attrice in un film drammaticoGeneviève Bujold |
298,623 | http://it.wikipedia.org/wiki/Artistamp | Artistamp.Si intendono per Artistamp'" (contrazione dei termini in lingua inglese 'Artist' e 'Stamp' cioè "Francobolli d'Artista") le composizioni grafiche che ricordano, imitano, reinterpretano o deridono – in effigie – le affrancature emesse dai Servizi postali delle nazioni.La produzione di Artistamp (denominati nel mondo della Mail Art di lingua francese "Faux-Timbres") avviene tecnicamente in vari modi artigianali, sia manuali che digitali ed ogni autore ne progetta alcuni a tema libero oppure in connessione con l'argomento sociale sul quale si esprime con 'opere' (works) di Mail Art aderendo liberamente a progetti internazionali.Molti autori producono anche annulli postali di fantasia (Cancellations) realizzati, per consuetudine, incidendo gomme per cancellare (Rubber eraser) oppure utilizzando materiali poveri e di riciclo (polistirolo, tappi in sughero e plastica); sulle Postcards o sugli Envelopes, questi annulli appaiono sul fronte o sul retro come timbri e riportano un motto o una sigla dell'autore ma ovviamente non devono intaccare i francobolli veri e propri.Nei progetti di MailArt che prevedono la ricezione di un 'opera', una aggiunta elaborativa e la rispedizione al mittente o ad altro mail-artista (in genere già indicato dal primo mittente) l'utilizzo di Artistamp e/o di Cancellation testimoniano il passaggio avvenuto; la denominazione internazionale di questi progetti 'Add and Pass' o 'Add and Return' compare sempre chiaramente nei Projects/Calls/Convocatorias (si legga alla voce Arte postale).Gli Artistamp sono da affiancare all'affrancatura vera e propria senza mai sostituirla né indurre in equivoco i Servizi postali dei Paesi che gestiscono il trattamento di Cards ed Envelopes con l'annullo del 'valore postale'.In Italia i francobolli sono emessi dall'Istituto Poligrafico dello Stato per conto delle Poste Italiane.Voci correlateFilateliaArtistamp |
1,731,316 | http://it.wikipedia.org/wiki/Rhodococcus | Rhodococcus.Rhodococcus'" è un genere di batteri gram-positivi, aerobici, che non producono spore e non mobili, che sono strettamente connessi con i Mycobacteria ed i Corynebacteria.La storia tassonomica del genere Rhodococcus è abbastanza complessa. Essa è inizialmente intrecciata con quella dei cocchi Gram-positivi e in seguito legata a quella degli attinomiceti contenenti acidi micolici. Il primo a proporre il genere "Rhodococcus" fu Zopf (1891) per classificare due specie batteriche rosse descritte da Overbeck (1891). Le prime specie furono chiamate R. fulvus e R. roseus alle quali fu aggiunta R. capulatus identificato de Molisch (1907). Il genere "Rhodococcus" fu riconosciuto nelle prime edizioni del "Bergey’s Manual of Determinative Bacteriology" e come organismo modello fu scelto R. rhodochrous (Bergey et al., 1923, 1925, 1930, 1934). Negli anni successivi a causa di vari cambiamenti riguardanti il sistema di classificazione dei Gram positivi i criteri di appartenza al genere "Rhodococcus" sono stati rivisti più volte. Le tecniche molecolari introdotte negli anni ’80, basate sull’analisi della sequenza nucleotidica del 16S rDNA, hanno permesso la separazione definitiva dei rhodococchi dai rappresentanti di altri generi di Attinomiceti (Mordarski et al. 1980a).Attualmente il genere Rhodococcus comprende specie batteriche che mostrano un’ampia gamma di diversità morfologiche e viene definito principalmente in base alla composizione della parete cellulare; sono quindi degli Attinomyces che possiedono:La classificazione del genere è cambiata drasticamente negli ultimi anni, con specie riclassificate e nuove specie descritte. Ad oggi si contano almeno 28 specie di rhodococchi alle quali si aggiungono numerosi ceppi isolati da campioni ambientali che non hanno ancora ricevuto una classificazione ufficiale.Rhodococcus|Rhodococcus |
7,814,625 | http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=1731:universita-ecco-i-ricercatori-a-un-euro-a-tor-vergata-i-contratti-post-tagli&catid=88:rassegna-stampa&Itemid=282 | (da repubblica.it) Gli atenei e la crisi - Così i docenti senza paga continuano a far funzionare l'ateneo. Un bando per 100 corsi, tutti assolutamente non retribuiti o pagati con la cifra simbolica di un euro, per l'anno accademico 2010/11. Succede alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Tor Vergata. Il numero di protocollo è lo 0000886 del 25 maggio scorso, scadenza 2 giugno 2010. Il bando era aperto a "soggetti esterni al sistema universitario" e "a soggetti interni, quali professori di ruolo I e II fascia, ricercatori e assistenti di ruolo". Nel conferimento di incarico, che prevede la copertura dalle 8 alle 46 ore a corso, è specificato che "tale incarico s'intende attribuito fino ad una eventuale nomina del professore di ruolo sullo stesso insegnamento".Nessuna illusione per chi lavora gratis. Anzi per chi da anni ha lavorato gratis, docenti chiamati a seguire corsi e a fare esami, compresi i ricercatori il cui contratto non prevede la didattica tantopiù in assenza di retribuzione. I ricercatori della facoltà infatti stavolta hanno fatto marcia indietro. "Non sappiamo quanti hanno risposto al bando - spiega Velia Minicozzi, ricercatrice a Fisica - ma 96 ricercatori su 106 hanno firmato una mozione con il rifiuto di tenere corsi l'anno prossimo. Credo proprio che nessun ricercatore abbia risposto al bando. Fino all'anno scorso inoltre questi corsi, almeno sulla carta, non erano gratuiti. Quest'anno ci hanno invece detto che non ci pagheranno né quello dello scorso anno accademico né quello di quest'anno. Ovviamente ora non siamo disponibili per quello dell'anno prossimo". E alla facoltà di Scienze quello di voler far lavorare senza remunerazione i propri dipendenti sembra una prassi: anche nel modulo di richiesta di supplenza dell'insegnamento nei corsi si richiede di dichiarare "di essere disponibile a svolgere l'insegnamento anche a titolo gratuito nel caso i fondi disponibili presso l'ateneo non fossero sufficienti".Una situazione insostenibile per chi l'ateneo deve governarlo. "Non abbiamo soldi per pagare - chiarisce Maruzio Paci, preside della Facoltà di Scienze - i ricercatori volevano che il bando non uscisse proprio. Loro hanno deciso di non fare "didattica frontale" (tenere i corsi, ndr) come azione di protesta. Ma il bando andava fatto, ci sono corsi fondamentali scoperti e senza il volontariato non possiamo lasciarli aperti". La realtà è proprio questa: i ricercatori a tempo indeterminato hanno paura del decreto Gelmini, quelli a tempo determinato hanno paura della scadenza del contratto triennale, una categoria comunque ricattabile. "Spero che questo sia il primo ed ultimo bando per incarico d'insegnamento a titolo gratuito - sottolinea Paci - altri insegnamenti verranno banditi con una piccola retribuzione. Abbiamo grossi problemi dovuti alla Finanziaria di Tremonti...".Il rettore di Tor Vergata Renato Lauro è consapevole della situazione, dell'emergenza in cui versa non solo il suo ateneo, ma confessa di avere le mani legate: "Sono dilaniato perché, personalmente, pur essendo vicino alla protesta dei ricercatori sono chiamato per ruolo istituzionale a garantire la regolarità delle lezioni, evitando la chiusura dei corsi di laurea". |