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La campagna di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 in Italia è completamente gratuita per il cittadino. Data ultima verifica: 11 ottobre 2022
I vaccini contro SARS-Cov-2 avranno costi altissimi e non tutti potranno permetterseli
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Anche se gli attuali vaccini si basano sul ceppo originario del virus, la loro efficacia si è mantenuta, soprattutto nei confronti delle forme gravi della malattia. Questa protezione tende però ad indebolirsi con il passare del tempo. La somministrazione della prima e seconda dose di richiamo (booster), nel rispetto delle modalità e delle tempistiche previste dalle autorità sanitarie, consente di ripristinare livelli elevati di protezione. Data ultima verifica: 25 luglio 2022
I vaccini usati per la quarta dose non funzionano contro le nuove varianti
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Nessun vaccino scaduto può essere somministrato. Esistono procedure specifiche che prevedono, come per tutti i vaccini e tutti farmaci, la loro distruzione una volta che si arriva alla data definitiva di scadenza. Inoltre, il controllo della data di scadenza da parte dell’operatore sanitario, prima della somministrazione del vaccino, rientra nelle normali procedure vaccinali. Data ultima verifica: 25 luglio 2022
Vengono inoculati vaccini scaduti
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I vaccini anti COVID-19 non sono in grado di interagire o di modificare in alcun modo il DNA. I vaccini a mRNA, come le altre tipologie di vaccini disponibili, forniscono alle nostre cellule le istruzioni utili ad attivare una risposta immunitaria che sia in grado di proteggerci dall’infezione da SARS-CoV-2 e dalle sue conseguenze più gravi. L’mRNA non entra nel nucleo delle cellule e non può in alcun modo modificare il nostro DNA. Inoltre, l’mRNA viene degradato rapidamente all’interno delle cellule una volta svolta la sua funzione Data ultima verifica: 25 luglio 2022
I vaccini a mRNA modificano il nostro DNA
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Assumere bevande alcoliche non protegge da Covid-19. Non ci sono evidenze scientifiche che le bevande a base di fiori di sambuco abbiano proprietà in grado di prevenire l’infezione da Sars-CoV-2. Il modo migliore per proteggere sé stessi e gli altri dal virus è quello di vaccinarsi, indossare correttamente la mascherina, mantenere il distanziamento fisico, evitare ambienti chiusi e affollati, garantire una buona ventilazione degli spazi interni, lavarsi le mani regolarmente e starnutire o tossire in un fazzoletto o nel gomito piegato.  Data ultima verifica: 20 aprile 2022
Bere un bicchierino di liquore a base di sambuco, o un caffè corretto al liquore di sambuco,  protegge dal Covid-19
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No, non ci sono evidenze su una loro azione preventiva. Alcuni specifici antivirali sono utili in fase di post esposizione e di trattamento per evitare la progressione della malattia nei soggetti a maggior rischio. Data ultima verifica: 11 aprile 2022
I farmaci antivirali prevengono l’infezione da nuovo coronavirus
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I dati provenienti dalle sperimentazioni indicano che i vaccini inducono una protezione contro la malattia severa e l’ospedalizzazione che dura molti mesi.  Per rafforzare la protezione contro l’infezione sono state raccomandate dosi di richiamo (booster). Data ultima verifica: 11 aprile 2022
Il vaccino è inutile perché l'immunità dura poche settimane
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Allo stato attuale non è indicato fare test sierologici (test sul sangue) per rilevare la presenza di anticorpi contro SARS-CoV-2 prima di sottoporsi alla vaccinazione. I vaccini sono, infatti, indicati anche per le persone che hanno già contratto COVID-19 e che, dunque, hanno sviluppato anticorpi. Per saperne di più: Circolare ministero della Salute 3 marzo 2021 Data ultima verifica: 11 aprile 2022
Prima di vaccinarmi contro COVID-19 devo fare il test sul sangue per essere sicuro di non avere già gli anticorpi
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Il vaccino è lo strumento fondamentale di prevenzione nei confronti di COVID-19. La vaccinazione diminuisce le probabilità di sviluppare forme gravi della malattia e riduce drasticamente la necessità di ricovero ospedaliero. Tuttavia nessun vaccino anti-COVID-19 conferisce un livello di protezione del 100% dall'infezione, per questo è fondamentale che la vaccinazione sia accompagnata dal rispetto delle altre misure di prevenzione quali l’utilizzo della mascherina, il distanziamento fisico e il lavaggio delle mani. È l’insieme di tutti i fattori di prevenzione che riduce drasticamente il rischio di infettarsi con il virus Sars-CoV-2. Ciò ancor di più alla luce dell’attuale situazione epidemiologica che vede la comparsa e la circolazione di varianti virali come Omicron, che appaiono più diffusive rispetto ai virus circolante nella prima fase della pandemia. Per approfondire: Sito Oms Europe; Report Iss  Data ultima verifica: 11 aprile 2022
Chi si è vaccinato contro Sars-CoV-2 e chi ha fatto anche il richiamo con la terza dose può evitare di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento fisico dalle altre persone
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Le varianti sono dovute al fatto che il virus quando si replica tende a sviluppare nuove mutazioni. Al contrario, i vaccini contribuiscono a ridurre la circolazione del virus e di conseguenza si riduce anche la possibilità che questo muti. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità) Data ultima verifica: 11 aprile 2022
Più ci vacciniamo più aumentano le varianti del virus
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I vaccini attualmente utilizzati in Italia nella campagna vaccinale sono basati su tecnologie che non prevedono l’utilizzo del SARS-CoV-2 vivo con capacità infettante. L’eventuale sviluppo della malattia dopo la vaccinazione può quindi essere dovuto solo a un’infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità). Data ultima verifica: 11 aprile 2022
Il vaccino fa venire il COVID-19. Quasi tutti i positivi al virus sono vaccinati
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Non esistono evidenze scientifiche che esporsi al sole, o vivere in Paesi a clima caldo, prevenga l’infezione da SARS-CoV-2. Focolai di COVID-19 sono stati registrati anche in Paesi con clima caldo e/o durante la stagione estiva. Data ultima verifica: 10 aprile 2022
Il clima caldo uccide il virus. Basta mettersi al sole pieno per prevenire l’infezione
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SARS-CoV-2 si diffonde principalmente tramite goccioline respiratorie, compresi gli aerosol di una persona infetta che starnutisce, tossisce, parla, canta o respira in prossimità di altre persone. Le goccioline, compresi gli aerosol, possono essere inalate o depositate nel naso, nella bocca o negli occhi. Per questo è estremamente importante garantire l’aereazione degli spazi chiusi. Più raramente, l'infezione può essere dovuta al contatto con superfici contaminate da goccioline. Questo significa che se tocchiamo con le mani oggetti, o superfici, su cui si sono depositate secrezioni respiratorie di persone infette e poi le portiamo a bocca, naso o occhi, possiamo infettarci per via indiretta. Per questo è raccomandata, oltre al lavaggio frequente delle mani, la pulizia e la disinfezione regolare delle superfici, ed in particolare delle superfici toccate frequentemente (ad esempio maniglie, corrimani, telecomandi, interruttori della luce, etc.) come strumento di prevenzione e contrasto alla diffusione del virus. Per ulteriori informazioni Sito Covid-19 Covid-19 Faq - Domande e risposte Sito Iss Data ultima verifica: 10 aprile 2022
COVID-19 si diffonde attraverso il respiro e le goccioline di saliva, quindi non occorre disinfettare oggetti e superfici
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Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che mostrino un ruolo protettivo dei lavaggi nasali con soluzioni saline nei confronti dell’infezione da SARS-CoV-2. Data ultima verifica: 10 aprile 2022
Effettuare lavaggi nasali con soluzioni saline previene l’infezione da SARS-CoV-2
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No, non ci sono attualmente evidenze scientifiche che aumentare l'assunzione di proteine con la dieta apporti benefici per il sistema immunitario. È necessario porre sempre molta cautela prima di iniziare una dieta iperproteica, poiché questo tipo di alimentazione può avere conseguenze per la salute (come l’insorgenza di patologie renali) ed eccessi di carne e proteine possono aumentare il rischio di sviluppare alcune forme tumorali. Il “fai da te” è dunque sempre da evitare. Un’alimentazione varia ed equilibrata è la base per uno stile di vita salutare. Data ultima verifica: 8 aprile 2022
Se mangio più proteine produco più anticorpi e potenzio le difese immunitarie
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No, non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da SARS-CoV-2 causi infertilità maschile o femminile. Data ultima verifica: 8 aprile 2022
SARS-CoV-2  provoca infertilità, soprattutto negli uomini
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Tutti i vaccini necessitano di un certo periodo di tempo per svolgere la loro azione e fornire protezione nei confronti dei virus. I dati fin qui acquisiti sulla dose di richiamo mostrano un tempo medio di circa 7 giorni per rafforzare la capacità di risposta del nostro sistema immunitario e garantire un’efficacia del 90% nel prevenire malattia severa e morte. Data ultima verifica: 8 aprile 2022
La terza dose di vaccino mi protegge dall’infezione da Sars-CoV-2 già dopo poche ore dalla somministrazione
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La malattia COVID-19 è causata da SARS-CoV-2, un virus emerso alla fine del 2019 attraverso un salto di specie (da una specie animale all’uomo) e che si è diffuso molto rapidamente in tutto il mondo. Poiché SARS-CoV-2 è un nuovo virus, che incontra per la prima volta la specie umana, all'inizio della pandemia l'intera popolazione umana era potenzialmente suscettibile all'infezione da SARS-CoV-2 e, quindi, alla malattia COVID-19. Il SARS-CoV2 non è un virus influenzale bensì un coronavirus, fa parte cioè di una famiglia di virus conosciuta e che solitamente si diffonde nelle stagioni invernali causando raffreddore e sindromi parainfluenzali. A differenza degli altri coronavirus, il SARS-CoV2 non trovando barriere immunitarie ha prodotto sin da subito esiti clinici importanti nella popolazione infettata, causando il COVID-19 e causando molti ricoveri e decessi in tutto il mondo. Sia i coronavirus sia i virus influenzali si diffondono principalmente attraverso particelle grandi e piccole contenenti virus che vengono espulse quando le persone con la malattia tossiscono, starnutiscono o parlano. Il virus che causa COVID-19, soprattutto dopo le più recenti mutazioni, si diffonde molto più facilmente di quelli che causano l'influenza e resta molto temibile a causa dei quadri sintomatologici, acuti e cronici, che causa nell’ospite.   Data ultima verifica: 7 aprile 2022
SARS-CoV-2 è un ceppo di virus dell'influenza che è mutato
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I repellenti contro le zanzare non proteggono dal virus Sars-CoV-2. Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso, non attraverso le punture di zanzara. Data ultima verifica: 6 aprile 2022
I repellenti contro le zanzare proteggono dal virus perché evitano che questi insetti ci pungano e possano infettarci
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Ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che indichino che le mosche possano diffondere il nuovo coronavirus. Il virus si diffonde principalmente attraverso le goccioline che si generano quando una persona parla, tossisce o starnutisce (droplets). Ci si può infettare anche toccando prima superfici contaminate e poi toccandosi occhi, naso e bocca senza lavarsi le mani. Per proteggersi dall’infezione si raccomanda di disinfettare le superfici toccate frequentemente, lavarsi spesso le mani e mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri. Data ultima verifica: 6 aprile 2022
Le mosche possono diffondere l’infezione da coronavirus
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Respirare aria calda dall’asciugacapelli non mette al riparo dal contrarre l’infezione. L’aria dell’asciugacapelli non può raggiungere le elevate temperature a cui il virus muore. Si otterrebbe solamente un’irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni! Data ultima verifica: 6 aprile 2022
Respirare aria calda dall’asciugacapelli elimina il virus dalla gola perché con il caldo muore
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Non ci sono evidenze che il virus resti intrappolato dalla vaselina. Per evitare il contagio è necessario indossare la mascherina, rispettare le distanze di sicurezza e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate o disinfettate. Data ultima verifica: 6 aprile 2022
Applicare la vaselina o altre creme intorno alle narici, intrappola il virus così non entra nel naso
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Le mascherine proteggono in base alla loro capacità di filtraggio. Recenti evidenze mostrano una maggiore trasmissibilità delle nuove varianti dovuta anche alla diffusione aerea (airborne) e non più soltanto alla trasmissione delle droplets. Le mascherine riducono la trasmissione del virus e salvano vite umane. Dovrebbero essere utilizzate in combinazione con altre misure per ridurre la trasmissione di SARS-CoV-2, quali il mantenimento del distanziamento fisico, evitare ambienti chiusi e affollati, garantire una buona ventilazione degli spazi interni, lavarsi le mani regolarmente e coprire con un fazzoletto o con il gomito piegato gli starnuti e la tosse. La chiave per un uso efficace delle mascherine è quella di usarle in modo corretto e coerente. Data ultima verifica: 5 aprile 2022
Le mascherine non proteggono dalle nuove varianti del virus
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No, non ci sono attualmente evidenze scientifiche che SARS-CoV2 possa essere trasmesso per via sessuale. Durante i rapporti sessuali viene, però, meno il distanziamento interpersonale, aumentando la possibilità di contagio. Data ultima verifica: 5 aprile 2022
Il COVID-19 si trasmette attraverso i rapporti sessuali
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Un farmaco prima di arrivare nelle farmacie deve aver superato diverse fasi di sperimentazione che ne testano l’efficacia e la sicurezza seguendo procedure ben definite. Solo quei farmaci che hanno superato tutte le fasi di sperimentazione ed hanno avuto l’autorizzazione all'immissione in commercio dalle autorità competenti, possono essere disponibili nelle farmacie e acquistati dopo prescrizione medica. Ci sono poi farmaci che sono resi disponibili solo per la somministrazione ospedaliera. Alcuni farmaci commercializzati per altre indicazioni, vengono resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica specifica per il COVID-19, sulla base di evidenze scientifiche spesso piuttosto limitate. Proprio in considerazione dell’alto livello di incertezza con cui queste terapie sono messe a disposizione e del particolare stato di emergenza rispetto ad una pandemia che stiamo imparando a conoscere giorno per giorno, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fornisce sul suo sito informazioni aggiornate sui farmaci utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche. Allo stesso modo, vengono individuati i farmaci per cui è bene che l’utilizzo rimanga all’interno di sperimentazioni cliniche controllate. Per saperne di più: sito Aifa - aggiornamento sui farmaci utilizzati per il trattamento di Covid-19 Data ultima verifica: 4 aprile 2022
Per difendermi dal virus posso andare in farmacia e acquistare i nuovi farmaci sperimentali
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La sintomatologia da COVID-19 può variare dalla completa assenza di sintomi (essere asintomatici) fino alla comparsa di febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, naso che cola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e, nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria, sepsi e shock settico. I sintomi più comuni di COVID-19 sono: febbre  tosse  difficoltà respiratorie naso che cola (rinorrea) mal di gola perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell'olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia) diarrea (soprattutto nei bambini). Data ultima verifica: 4 aprile 2022
L’infezione da SARS-CoV-2 comporta sempre la comparsa di sintomi
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Di COVID-19 si ammalano anche i bambini. I dati attualmente disponibili indicano che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Anche nei casi in cui l’infezione decorre in maniera asintomatica, o quasi, non si può escludere la comparsa di complicanze, come la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), o l’instaurarsi nel lungo periodo della cosiddetta sindrome da "Long Covid", vale a dire la comparsa di effetti indesiderati che si manifestano a distanza di tempo. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità). Data ultima verifica: 4 aprile 2022
I bambini non si ammalano di COVID-19, è inutile vaccinarli
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Lo strumento principe di prevenzione sono i vaccini. Gli antibiotici non prevengono l’infezione da SARS-CoV-2. Questa classe di farmaci non ha effetti sui virus e quindi neanche sul nuovo coronavirus. Si raccomanda pertanto di evitare l’uso empirico di antibiotici; il loro eventuale utilizzo nei pazienti con infezioni virali è da riservare, su giudizio del medico, esclusivamente ai casi in cui l’infezione batterica sia stata dimostrata da un esame microbiologico e a quelli in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica. Gli antibiotici pertanto non devono essere usati per la prevenzione o il trattamento della malattia COVID-19. Data ultima verifica: 4 aprile 2022
Gli antibiotici sono utili per la prevenzione o il trattamento dell'infezione da nuovo coronavirus
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Gli scanner termici, o rilevatori della temperatura corporea a distanza, non possono determinare se una persona è stata contagiata dal nuovo coronavirus. I misuratori di temperatura a distanza vengono impiegati per rilevare una temperatura corporea superiore a 37,5 °C. Per approfondire: Sito Oms Data ultima verifica: 4 aprile 2022
Gli scanner termici rilevano chi è ammalato di Covid-19
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Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che l'uso prolungato di mascherine possa provocare intossicazione da CO2 o carenza di ossigeno. Le mascherine rappresentano un fondamentale strumento per proteggere noi stessi e gli altri dal possibile contagio da SARS-CoV-2, insieme al distanziamento fisico e al lavaggio frequente delle mani. Sull’utilizzo della mascherina nei bambini la Società italiana di pediatria ha precisato, inoltre, che “la quantità della propria anidride carbonica respirata da un bambino sano che indossa la mascherina chirurgica è pressoché impercettibile” e che “i bambini sani che indossano la mascherina chirurgica per più ore al giorno non rischiano la carenza di ossigeno né la morte per ipossia”. Data ultima verifica: 4 aprile 2022
L’uso delle mascherine chirurgiche provoca intossicazione da anidride carbonica (CO2) e/o carenza di ossigeno
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Si raccomanda di non spruzzare o lavare parti del corpo con la candeggina perché l’ipoclorito di sodio può causare irritazioni e danni alla pelle e agli occhi ed esporre al rischio di inalazioni a concentrazioni nocive per la salute. La candeggina va utilizzata nella diluizione adeguata per disinfettare superfici e oggetti, e non la pelle. E’ importante ricordare anche di tenere la candeggina fuori della portata dei bambini.Il modo migliore per proteggersi dal nuovo coronavirus è sempre quello di lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, o con soluzioni a base alcolica, e rispettare le distanze di sicurezza. Data ultima verifica: 4 aprile 2022
Per proteggermi dal nuovo coronavirus posso lavarmi le mani e/o altre parti del corpo che hanno toccato superfici esterne con la candeggina
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Allo stato attuale non esistono evidenze scientifiche che il vaccino contro la tubercolosi (TBC) possa fornire protezione contro il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Data ultima verifica: 4 aprile 2022
Chi ha effettuato il vaccino per la Tubercolosi è immune all’infezione da SARS-CoV-2
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Il consumo frequente di alcol o superalcolici non protegge dall’infezione da nuovo coronavirus. L'abuso di alcol è pericoloso per la salute, espone, infatti, al rischio di sviluppare malattie serie, tra cui cirrosi epatica e tumori. Per prevenire il contagio bisogna indossare la mascherina, rispettare le misure di distanziamento interpersonale di almeno 1 metro e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o soluzione a base di alcol per almeno 40- 60 secondi. Data ultima verifica: 31 marzo 2022
Il virus è sensibile all’alcol, quindi se bevo alcolici non mi ammalo di Covid-19
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Miscelare più prodotti fra di loro senza conoscerne gli effetti è pericoloso, perché potrebbero generarsi sostanze tossiche per contatto e per inalazione. Si ricorda che le azioni più efficaci per prevenire l’infezione da nuovo coronavirus sono:lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol (alcool etilico/etanolo) al 70% per almeno 40-60 secondi, strofinandole bene in ogni loro parte; tossire o starnutire nella piega del gomito o in un fazzoletto monouso da gettare subito dopo l'uso; rispettare le misure di distanziamento interpersonale di almeno 1 metro; indossare la mascherina. Data ultima verifica: 31 marzo 2022
Si possono fare disinfettanti fatti in casa miscelando candeggina, sale grosso e acqua
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Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che il virus sia eliminato attraverso il sudore, ma l’attività fisica ha effetti benefici sulla salute generale della persona. Data ultima verifica: 16 marzo 2022
Il sudore emesso durante l'attività fisica elimina anche il virus
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Non ci sono evidenze che abbia un ruolo protettivo nei confronti dell’infezione da nuovo coronavirus. Data ultima verifica: 14 marzo 2022
Lo yoga migliora la respirazione e quindi non mi fa ammalare di Covid-19
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Non esistono evidenze scientifiche che le pratiche ayurvediche abbiano un’azione protettiva nei confronti dell’infezione da nuovo coronavirus. Data ultima verifica: 11 marzo 2022
I trattamenti ayurvedici fortificano e quindi mi proteggono e non mi fanno ammalare di Covid-19
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Fare il bagno caldo non previene lo sviluppo di COVID-19. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37° C, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Il modo migliore per proteggersi da Covid-19 è lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzione a base di alcol. In questo modo si eliminano i virus eventualmente presenti sulle mani e non si corre il rischio di infezioni che potrebbero verificarsi toccando naso, bocca e occhi. Data ultima verifica: 10 marzo 2022
Fare un bagno caldo previene il COVID-19
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La malattia Covid-19 è causata da un virus chiamato "Sindrome Respiratoria Acuta Grave-CoronaVirus-2" (SARS-CoV-2) dall’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), organismo che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.) ed appartiene alla famiglia dei coronavirus (CoV) virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Data ultima verifica: 7 marzo 2022
Il responsabile di Covid-19 non è un virus ma è un batterio
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Bere l'acqua del rubinetto è sicuro. Le pratiche di depurazione cui è sottoposta l'acqua del rubinetto sono efficaci nell'abbattimento dei virus, insieme alle condizioni ambientali (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione. Data ultima verifica: 7 febbraio 2022
Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l'acqua del rubinetto
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Non ci sono evidenze scientifiche che i vaccini anti COVID-19 inneschino l'ADE, cioè l’“Antibody Dependent Enhancement”, reazione per cui alcuni anticorpi anziché bloccare un virus ne facilitano il suo ingresso nelle cellule. I vaccini autorizzati dalle autorità competenti – EMA e AIFA -, che sono attualmente in corso di somministrazione, fanno produrre anticorpi in modo selettivo contro la proteina “Spike” presente sul coronavirus e la loro azione è volta a bloccare l’ingresso del virus nelle cellule. I vaccini, quindi, non possono determinare l’ADE né in coloro che si vaccinano senza aver contratto l’infezione da SARS-CoV-2, né nelle persone che si vaccinano dopo aver contratto l’infezione. Data ultima verifica: 30 gennaio 2022
I vaccini contro il Covid-19 sono pericolosi perché causano l’ADE
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Come tutti gli atti medici anche la vaccinazione prevede la firma di un consenso informato previa anamnesi da parte del personale sanitario per far sì che la persona che si vaccina sia pienamente consapevole dei benefici e dei rischi connessi alla vaccinazione. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità) Data ultima verifica: 11 gennaio 2022
Se i vaccini sono sicuri non occorre firmare il consenso informato
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L'aglio è un alimento con alcune proprietà antimicrobiche ma non ci sono evidenze di azione preventiva nei confronti del nuovo coronavirus. Data ultima verifica: 10 gennaio 2022
Mangiare aglio può aiutare a prevenire l’infezione da nuovo coronavirus
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Tale pratica non presenta alcun fondamento scientifico. Data ultima verifica: 10 gennaio 2022
Bere acqua o bevande calde uccide il virus
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I peperoncini piccanti nel cibo, anche se molto saporiti, non possono prevenire o curare COVID-19. Il modo migliore per proteggersi dal nuovo coronavirus è quello di tenersi ad almeno 1 metro di distanza dagli altri, di indossare la mascherina e di lavarsi le mani frequentemente e accuratamente. È anche benefico per la salute generale mantenere una dieta equilibrata, mantenersi ben idratati, fare esercizio fisico regolarmente e dormire bene. Per approfondire: sito Oms Data ultima verifica: 10 gennaio 2022
L'aggiunta di peperoncino ai pasti costituisce una cura per il COVID-19
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Nessuna di queste pratiche protegge da Covid-19. Al contrario sono estremamente pericolose per la salute. Data ultima verifica: 10 gennaio 2022
Fare gargarismi con la candeggina, oppure assumere etanolo o metanolo, protegge dall’infezione da nuovo coronavirus.
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I sintomi di Covid-19 possono essere lievi e in questo caso non impediscono lo svolgimento di attività moderate. Il modo migliore e scientificamente dimostrato per confermare se si ha il Covid-19 è con un test di laboratorio e non mediante prove di apnea o con esercizi di respirazione. Data ultima verifica: 7 gennaio 2022
Il coronavirus colpisce l’apparato respiratorio quindi se sono in grado di trattenere il respiro per almeno 10 secondi senza tossire vuol dire che sono sano.
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L’utilizzo di disinfettanti ad esempio contenenti alcol al 70% o a base di cloro allo 0,1% (candeggina) è sufficiente ad uccidere il virus sulle superfici annullando la sua capacità di infettare le persone. Mescolare più prodotti insieme pensando di ottenerne uno più potente contro il coronavirus può essere molto nocivo perché espone a prodotti pericolosi che si possono formare durante la miscelazione e può comportare gravi intossicazioni. Data ultima verifica: 5 gennaio 2022
Mischiare la candeggina ai detergenti per i pavimenti è più efficace per uccidere il virus
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Non ci sono evidenze scientifiche che gli essiccatori per mani ad aria calda siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro è quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. Dopo aver pulito le mani bisogna asciugarle accuratamente. Data ultima verifica: 5 gennaio 2022
Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus
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Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso le goccioline generate quando una persona infetta tossisce o starnutisce, o attraverso goccioline di saliva o secrezioni dal naso, non attraverso le punture di zanzara.   Data ultima verifica: 5 gennaio 2022
Il nuovo coronavirus può essere trasmesso attraverso le punture di zanzara
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Tale pratica non presenta alcun fondamento scientifico. Data ultima verifica: 5 gennaio 2022
Bere tanta acqua lava il virus dalle vie aeree e lo spinge nello stomaco dove viene distrutto dalle secrezioni gastriche
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Assumere il corretto quantitativo di vitamine attraverso una dieta corretta e bilanciata è importante per la salute, invece assumere un quantitativo di vitamine superiore al normale fabbisogno, ad esempio assumendo integratori alimentari se non si è in una situazione di carenza vitaminica, può essere addirittura nocivo. Gli integratori alimentari, come evidenziato nel rapporto dell'istituto superiore di sanità "Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di Covid-19" possono essere utilizzati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani, ma il loro utilizzo a scopo terapeutico è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute. Inoltre la circolare del ministero della Salute del 26 aprile 2021 “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” sottolinea come al momento non esistono evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (come vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per previene il contagio da nuovo coronavirus non è, quindi, raccomandato. Consulta Rapporto Istituto Superiore di sanità "Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di COVID-19" Circolare del ministero della Salute del 26 aprile 2021 “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” Data ultima verifica: 4 agosto 2021
Assumere tanta vitamina C previene il contagio da nuovo coronavirus
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Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che il consumo di carboidrati esponga maggiormente all’infezione. Una alimentazione bilanciata e variata con il giusto apporto di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell’organismo è fondamentale per il benessere di ogni individuo e la prevenzione di molte malattie. Data ultima verifica: 4 agosto 2021
Mangiare carboidrati come pane e pasta aumenta il rischio di contrarre l’infezione
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Indossare più mascherine sovrapposte non è necessario. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di prevenzione, quali igiene respiratoria, lavaggio delle mani e rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.  Data ultima verifica: 19 luglio 2021
Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto dal nuovo coronavirus
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L'Italia è stata tra le prime nazioni al mondo a stipulare accordi per l'acquisto dei vaccini contro il virus SARS-CoV-2, condizionato all'approvazione da parte dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMA). Insieme a Francia, Germania ed Olanda è stata tra i primi Paesi a firmare tutti i contratti formalizzati dall'Unione Europea per l'acquisizione di vaccini. Questo consentirà la disponibilità per l'Italia di tutti i vaccini autorizzati dall'EMA. Attualmente sono stati autorizzati da EMA e AIFA il vaccino Comirnaty prodotto da Pfizer e BioNTech, il vaccino Moderna, prodotto da Moderna Biotech Spain, il vaccino Vaxzevria prodotto da AstraZeneca e il vaccino Janssen prodotto da Johnson & Johnson. Data ultima verifica: 23 marzo 2021
In Italia i vaccini contro il nuovo coronavirus non arriveranno perché non sono stati acquistati né opzionati
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I vaccini sono sicuri. Prima di essere autorizzati all'utilizzo dalle autorità competenti devono superare tutte le prove di sicurezza ed efficacia. Per saperne di più: domande e risposte Agenzia Italiana del Farmaco Data ultima verifica: 27 dicembre 2020
I vaccini anti Covid-19 sono stati approvati troppo velocemente e quindi non sono sicuri
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Il vaccino serve ad attivare i meccanismi di difesa del proprio organismo contro il virus, così in caso di contagio le nostre difese immunitarie sono già pronte a reagire per rendere inefficace il virus.  Data ultima verifica: 23 dicembre 2020
È inutile farsi fare la vaccinazione anti Covid-19 perché il vaccino non uccide il virus e non blocca l'epidemia
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Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione si dovrà continuare a osservare le buone pratiche di prevenzione e protezione attualmente previste, come indossare la mascherina, lavare spesso e accuratamente le mani e mantenere il distanziamento fisico. Questo finché i dati sull'immunizzazione non evidenzieranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus agli altri e si arriverà a superare la pandemia in atto. Data ultima verifica: 23 dicembre 2020
Mi vaccino perché così non dovrò più usare la mascherina né lavarmi le mani frequentemente
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Il paracetamolo svolge un’azione antipiretica ed è, quindi, molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus. Data ultima verifica: 30 novembre 2020
Il paracetamolo cura l’infezione da nuovo coronavirus
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Non ci sono attualmente evidenze scientifiche che la vitamina D giochi un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo coronavirus. La Circolare del 30 novembre 2020 del ministero della Salute “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” sottolinea che "non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili (ovvero derivanti da studi clinici controllati) di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, inclusa vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo per questa indicazione non è, quindi, raccomandato." Consulta : Circolare del 30 novembre 2020 del ministero della Salute “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” Data ultima verifica: 30 novembre 2020
La vitamina D protegge dall’infezione da nuovo coronavirus
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Rt è affidabile perché è calcolato sui casi sintomatici, cioè sulle persone che hanno sviluppato i sintomi di Covid-19, e sui casi ospedalizzati, vale a dire sulle persone ricoverate in ospedale. Questo consente di avere e utilizzare un criterio di valutazione stabile e costante. Se Rt fosse invece basato sui casi asintomatici la sua stima dipenderebbe da quanti screening o contact tracing è capace di effettuare ogni singolo territorio. Per approfondire  Primo Piano Iss sul sistema di valutazione del rischio Infografica Iss  Data ultima verifica: 18 novembre 2020
Rt non è affidabile per valutare il rischio di trasmissione di SARS-CoV-2 perché non tiene conto delle persone asintomatiche
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Vengono realizzate ogni settimana analisi sui dati consolidati della settimana precedente tranne per alcuni dati, ad esempio i tassi di occupazione dei posti letto, per cui è disponibile un numero affidabile più aggiornato. Considerando che i tempi di incubazione di SARS-CoV-2 variano dai 5 ai 14 giorni, questa frequenza di aggiornamento è sufficiente a valutare l’andamento dell’epidemia. Inoltre, come sottolineato dall’Istituto Superiore di Sanità nella nota sul sistema di valutazione del rischio pubblicata sul portale istituzionale “l’uso di indicatori prospettici come Rt, le proiezioni a 30 giorni dei tassi di ospedalizzazione e la valorizzazione dei dati su nuovi focolai che colpiscono popolazioni fragili (che più probabilmente dopo qualche settimana avranno bisogno di assistenza ospedaliera) permettono con gli stessi dati di ‘guardare avanti’”. Per approfondire Primo piano Iss su valutazione del rischio Data ultima verifica: 18 novembre 2020
I dati su cui viene valutato l'andamento dell’epidemia di Covid-19 sono vecchi
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La barba in sé non espone ad un rischio maggiore di contrarre il nuovo coronavirus rispetto a chi non ce l’ha. Ovviamente va curata la sua igiene e va regolata la mascherina, quando la si indossa, in modo che aderisca bene al viso, ma non vi sono evidenze che tagliarsi la barba aiuti ad evitare il contagio da SARS-CoV-2. Le notizie diffuse a riguardo nelle ultime settimane nascono dall'affrettata interpretazione di un'infografica del 2017 del Centers for Disease Control and Prevention, dedicata alla sicurezza sul lavoro, per il corretto utilizzo delle mascherine in generale. Le relative indicazioni del CDC si riferiscono all'uso corretto dei presidi medici, mettendo a confronto 36 tipologie di rasatura, 18 delle quali vengono sconsigliate perché potrebbero rendere inefficace il funzionamento della mascherina. Data ultima verifica: 18 novembre 2020
La barba espone ad un maggior rischio di infettarsi con il nuovo coronavirus
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Smettere di fumare è importante perché si guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato nei fumatori un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 rispetto ai non fumatori. Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche. Data ultima verifica: 18 novembre 2020
Fumo da tanto, ma ormai è inutile smettere tanto non rischio più degli altri di ammalarmi di Covid-19
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La donazione del sangue e degli emocomponenti è considerata inclusa tra le motivazioni di "assoluta urgenza”, e sono quindi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative. Data ultima verifica: 18 novembre 2020
Voglio donare il sangue ma non posso farlo perchè non posso allontanarmi dalle vicinanze della mia abitazione
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Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Al rientro in casa bisogna sempre lavarsi i capelli e gli indumenti indossati
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Nessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
L’Argento colloidale è un disinfettante e protegge dal virus
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Le radiazioni UV possono causare irritazioni cutanee e danneggiare gli occhi. Lavare le mani con acqua e sapone o con soluzione a base alcolica sono i modi più efficaci per rimuovere il virus. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Le lampade a raggi ultravioletti (UV) possono essere usate per disinfettare le mani o altre aree della pelle
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Non ci sono attualmente evidenze che i cani e gli animali d'affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa è opportuno provvedere alla sua igiene pulendo prima le zampe con prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro) e poi asciugandole bene. Non vanno usati prodotti aggressivi né quelli a base alcolica perché possono indurre fenomeni irritativi, causando prurito. Il mantello va, invece, spazzolato e poi passato con un panno umido. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina
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Secondo L’OMS è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus SARS-CoV-2 in quanto l'atto del fumo fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere già una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19
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Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Il virus si trasmette per via alimentare
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Non vi sono ad oggi evidenze di trasmissione alimentare del virus. La trasmissione del SARS-CoV-2 avviene prevalentemente mediante il contatto interumano tra persona e persona, attraverso l’inalazione di micro-goccioline (droplets). Tali droplets generalmente si propagano per brevi distanze, e possono direttamente raggiungere le mucose nasali od orali o le congiuntive di soggetti suscettibili nelle immediate vicinanze, oppure depositarsi su oggetti o superfici. Se gli oggetti e le superfici vengono contaminati, il virus si può trasmettere, indirettamente, attraverso il contatto delle mani contaminate con bocca, naso e occhi. Chiaramente chi manipola il pane e gli alimenti in generale deve rispettare le regole igienico sanitarie previste. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Pane fresco o verdure crude possono essere contaminate SARS-CoV-2 e trasmettere l’infezione a chi li mangia
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La probabilità che SARS-CoV-2 possa diffondersi attraverso le scarpe e infettare gli individui è molto bassa. Come misura precauzionale, soprattutto nelle abitazioni dove i neonati e i bambini gattonano o giocano sul pavimento, è possibile lasciare le scarpe all'ingresso di casa. In questo modo si eviterà il contatto con lo sporco che potrebbe essere trasportato con le suole delle scarpe. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
Le suole delle scarpe portano sicuramente il virus in casa e possono trasmettere l’infezione
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Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Il 5G è semplicemente la prossima generazione di reti mobili e, come le attuali reti 4G, non può interagire con un virus. Il 5G utilizza le onde radio per collegare diversi dispositivi e non è un vettore per il virus, che sopravvive solo in goccioline liquide. Il coronavirus si è diffuso in tutto il mondo, mentre le reti 5G non sono ancora state implementate ovunque. Molti paesi che non hanno reti 5G hanno avuto grandi epidemie di coronavirus. Semplicemente non c'è alcuna correlazione tra il coronavirus e le reti 5G. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
C'è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G
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Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano trasmettere il nuovo coronavirus all'uomo. Come regola generale di igiene si consiglia di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all'uomo. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
L’infezione da SARS-CoV-2 può essere contratta dal proprio animale da compagnia.
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I bambini non sono immuni all'infezione da SARS-CoV-2. Anche i bambini devono, quindi, adottare le misure raccomandate per prevenire l'infezione, in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone o disinfettante per le mani a base di alcol, l'utilizzo della mascherina (per i bambini di età superiore ai 6 anni), il distanziamento fisico ed evitare il contatto con persone malate. Data ultima verifica: 13 novembre 2020
I bambini non rischiano di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2
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L'ozono non ha proprietà sterilizzanti propriamente dette. Si tratta di una sostanza attualmente sottoposta a valutazione all'interno del Regolamento 528/2012 Biocidi, in attesa di essere autorizzata all'uso come biocida (disinfettante). Le sue proprietà, note in letteratura scientifica e già applicate in alcuni settori, non sono al momento sufficienti a garantirne l'adeguatezza dello specifico uso tecnologico come disinfettante, in quanto deve essere sottoposto a prove di efficacia e di sicurezza (potenziali effetti collaterali da scorretto uso o concentrazione inappropriata). Rimane la possibilità di un uso per la sanificazione intesa come intervento di pulizia approfondita incluso in un contesto generale di ottimizzazione delle misure igieniche e microclimatiche, realizzato da parte di personale appositamente formato e adeguatamente protetto. Per approfondimenti consultare: Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020 "Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento" Circolare del ministero della Salute 22 maggio 2020 Rapporto ISS COVID-19 n. 56/2020 - "Focus on: utilizzo professionale dell’ozono anche in riferimento a COVID-19." Data ultima verifica: 29 ottobre 2020
L’ozono sterilizza l’aria e gli ambienti e non mi fa infettare dal nuovo coronavirus
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