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Serie Generale | 2002 | RETTIFICHE | Serie Generale n. 79 del 4-4-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-04-04&atto.codiceRedazionale=02A03649&elenco30giorni=false | ERRATA-CORRIGE | Comunicato relativo all'avviso del Ministero della giustizia, recante: "Trasferimento di notai" (Avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 63 del 15 marzo 2002) (GU Serie Generale n.79 del 04-04-2002) | Nell'avviso citato in epigrafe, pubblicato nella sopra indicata
Gazzetta Ufficiale, dove è scritto: "de Marzio Ettorre", leggasi:
"de Marzio Ettore". |
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Concorsi | 2021 | ENTI LOCALI | COMUNE DI MILANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 62 del 6-8-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-08-06&atto.codiceRedazionale=21E08635 | COMUNE DI MILANO | CONCORSO (scad. 10 settembre 2021) | Concorso pubblico, per esami, per la copertura di sei posti di istruttore direttivo dei servizi informativi, categoria D, a tempo indeterminato. (GU n.62 del 06-08-2021) | Si rende noto che è indetto concorso pubblico, per esami, per la
copertura di sei posti a tempo indeterminato del profilo
professionale di istruttore direttivo dei servizi informativi,
categoria D, posizione economica 1.
Il bando, con l'indicazione dei requisiti necessari per
l'ammissione alla selezione e delle modalità di partecipazione, è
disponibile sul sito del Comune di Milano: www.comune.milano.it
Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere
redatte esclusivamente per via telematica secondo le modalità
indicate nel relativo bando a far tempo dal giorno 22 luglio 2021 ed
entro le ore 12,00 del giorno 10 settembre 2021. |
|
Contratti | 2015 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 114 del 28-9-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-28&atto.codiceRedazionale=T15BGA16271 | REGIONE LAZIO Direzione regionale infrastrutture ambiente e politiche abitative Area genio civile di Roma citta' metropolitana | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.114 del 28-9-2015) | Avviso relativo ad appalto aggiudicato - Allegato IX D.Lgs. 163/2006
- Lavori di Efficientamento Energetico Casa di Riposo per Anziani -
Via Ventura n. 60 - RSC1 - SVLAZ-ES-2013-1214 - Cup F84H14002280008
CIG 61813302E2
1- Stazione Appaltante: Regione Lazio - Direzione Regionale
Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative - Area Genio Civile di
Roma Città Metropolitana.
2- Procedura di aggiudicazione prescelta: Procedura negoziata senza
pubblicazione di un bando di gara come indicato nella determina a
contrarre n. G01291 del 13/02/2015.
3 - Appalti pubblici di lavori: Importo dei lavori a base di gara
Euro 744.390,48 di cui a Euro 16.678,66 per oneri della sicurezza.
4 - Data di aggiudicazione dell'appalto: 03/07/2015 Determina
n.G08204.
5 - Criteri di aggiudicazione dell'appalto: Offerta economicamente
più vantaggiosa.
6 - Numero di operatori economici invitati, e n. operatori che
hanno presentato l'offerta: I n. 10 operatori economici invitati, con
lettera di invito in data 19/03/2015, sono: 1 Aedes S.R.L.; 2
C.E.V.I.G. S.r.l.; 3 C.M.B. Società Cooperativa; 4 Centro
Lavorazione Metalli S.r.l.; 5 COGECO 7 S.r.l.; 6 Grossi Costruzioni
S.r.l.; 7 Picalarga S.r.l.; 8 Professionisti del Paesaggio srl; 9
S.M. Edilizia S.r.l.; 10 Tecnology group Credendino S.r.l.; Entro le
ore 12:00 della data di scadenza del 08/04/2015, prevista dalla
lettera di invito, sono pervenute n. 2 offerte: 1 Professionisti del
Paesaggio srl; 2 Centro Lavorazione Metalli S.r.l.;
7 - Nome e indirizzo dell'aggiudicatario: Professionisti Del
Paesaggio SRL - 54 - 00128 Roma - P.IVA: 06349511003 C.F.
:06349511003.
8 - Valore dell'offerta cui è stato aggiudicato: Euro 573.450,97
(euro cinquecentosettantatremilaquattrocentocinquanta / 97) Tempo di
esecuzione offerto: 84 giorni.
9 - Subappaltato: Le categorie di lavori facenti parte del
contratto sono subappaltabili secondo la seguente tabella: Categoria
OS6 Subappalto < 20%;
10 - Data d'invio del presente avviso: 07/07/2015.
11 - Nome dell'organo competente per le procedure di ricorso:
Avverso l'atto di aggiudicazione è ammesso ricorso giurisdizionale
al T.A.R. entro sessanta giorni o, in alternativa, ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni
dalla Pubblicazione. Per eventuali informazioni: R.U.P. Ing. Pasquale
De Pasca Area Genio Civile di Roma Città Metropolitana - Via Capitan
Bavastro 108 - Roma; Pec.
areageniocivilediromacittametropolitana@regione.lazio.legalmail.it -
fax 06.5168.6280.
Il R.U.P.
ing. Pasquale De Pasca
T15BGA16271 |
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Contratti | 2013 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 11-11-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-11-11&atto.codiceRedazionale=T13BFK19290 | AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI VARESE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 11-11-2013) | Bando di gara - C.I.G. 5410785109
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Azienda Ospedaliera
Ospedale di Circolo di Varese, V.le Luigi Borri n.57, 21100, Umberto
Nocco Tel.0332.278362, umberto.nocco@ospedale.varese.it, Fax
0332263652, www.ospedalivarese.net. Informazioni e documentazione:
punti sopra indicati. Offerte: Ufficio Protocollo.
SEZIONE II: OGGETTO: Procedura aperta finalizzata alla conclusione
di un accordo quadro di durata quadriennale per la fornitura di
impianti endossei occorrenti alle Aziende Ospedaliere Ospedale di
Circolo di Varese, Ospedale Civile di Legnano, Ospedale Sant'Anna di
Como e Ospedale Sant'Antonio Abate di Gallarate. Forniture: Acquisto.
L'avviso riguarda l'istituzione di un accordo quadro, con diversi
operatori. Durata: anni 4. Valore stimato, IVA esclusa: E 520.520,00.
CPV 33132000-4. Lotti: no. II.1.9) Varianti: no.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: indicate nel Capitolato Speciale d'Appalto.
SEZIONE IV: PROCEDURE: Aperta. Aggiudicazione: Offerta
economicamente più vantaggiosa. Termine accesso ai documenti:
10.01.14 h.12. Termine ricevimento offerte: 16.01.14 h.12. IV.3.6)
Lingue: IT. Vincolo offerta: gg. 180.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Ricorso: T.A.R. Lombardia - Sez.
Milano. Spedizione avviso: 06.11.13.
Il direttore amministrativo
dott.ssa Maria Grazia Colombo
Il direttore generale
dott. Callisto Bravi
T13BFK19290 |
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Parte Seconda | 2015 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 116 del 8-10-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-08&atto.codiceRedazionale=T15ADD12722 | PIERRE FABRE ITALIA S.P.A. | con unico azionista Sede legale: via G.G. Winckelmann, 1 - 20146 Milano Codice Fiscale e/o Partita IVA: 01538130152 | (GU Parte Seconda n.116 del 8-10-2015) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di una specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai
sensi del Regolamento 1234/2008/CE e s.m.i.
Specialità Medicinale (codice AIC) - dosaggio e forma
farmaceutica: ROSICED (A.I.C. n. 036720) - 7,5 mg/g, crema.
Confezioni: 036720011, 036720023, 036720035, 036720047. Codice
Pratica: C1A/2015/2732. N. di Procedura Europea:
UK/H/0611/001/IAin/26.
Numero e tipo di variazione: C.I.8.a), IAin: prima introduzione del
Summary of Pharmacovigilance System Master File di Pierre Fabre
(versione S1-V3.1 - 22 settembre 2014).
I lotti già prodotti alla data della pubblicazione nella Gazzetta
ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta.
Il procuratore speciale
dott.ssa Maria Reposi
T15ADD12722 |
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Serie Generale | 2002 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI | Serie Generale n. 135 del 11-6-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-11&atto.codiceRedazionale=02A07489&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI | DECRETO 24 aprile 2002 | Riconoscimento del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio e attribuzione dell'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526. (GU Serie Generale n.135 del 11-06-2002) | IL DIRETTORE GENERALE
per la qualità dei prodotti agroalimentari e la tutela del
consumatore
Visto il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio
1992 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle
denominazioni d'origine dei prodotti agricoli ed alimentari;
Viste le premesse sulle quali è fondato il predetto regolamento
(CEE) n. 2081/92 e in particolare quelle relative alla opportunità
di promuovere prodotti di qualità aventi determinate caratteristiche
attribuibili ad un'origine geografica determinata e di curare
l'informazione del consumatore idonea a consentirgli l'effettuazione
di scelte ottimali;
Considerato che i suddetti obiettivi sono perseguiti in maniera
efficace dai Consorzi di tutela, in quanto costituiti da soggetti
direttamente coinvolti nella filiera produttiva, con un'esperienza
specifica ed una conoscenza approfondita delle caratteristiche del
prodotto;
Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 526 recante disposizioni per
l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunità europee - legge comunitaria 1999;
Visto l'art. 14 della citata legge 21 dicembre 1999, n. 526, ed in
particolare il comma 15 che individua le funzioni per l'esercizio
delle quali i Consorzi di tutela delle D.O.P., delle I.G.P. e delle
S.T.G. possono ricevere, mediante provvedimento di riconoscimento,
l'incarico corrispondente dal Ministero delle politiche agricole e
forestali;
Visti i decreti ministeriali 12 aprile 2000, pubblicati nella
Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 97 del 27 aprile 2000,
emanati dal Ministero delle politiche agricole e forestali in
attuazione dell'art. 14, comma 17 della citata legge n. 526/1999,
relativi ai requisiti di rappresentatività per il riconoscimento dei
Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. ed ai criteri di
rappresentanza negli organi sociali dei medesimi Consorzi,
determinati in ragione della funzione di rappresentare la
collettività dei produttori interessati all'utilizzazione delle
denominazioni protette e alla conservazione e alla difesa della loro
reputazione, costituenti anche lo scopo sociale del Consorzio
istante;
Visto l'art. 14, comma 18 della legge 21 dicembre 1999, n. 526 che
stabilisce che i Consorzi regolarmente costituiti devono adeguare,
ove necessario, i loro statuti alle disposizioni emanate ai sensi del
citato art. 14 entro un anno dalla predetta data di pubblicazione dei
succitati decreti;
Visto l'art. 125, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388
recante "disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)" che ha prorogato di
un anno il termine del 27 aprile 2001 fissato per l'adeguamento degli
statuti dei Consorzi regolarmente costituiti e riconosciuti alla data
di entrata in vigore del più volte citato art. 14;
Visto il decreto 12 settembre 2000, n. 410, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 9 del 12 gennaio 2001 con il
quale, in attuazione dell'art. 14, comma 16 della legge n. 526/1999,
è stato adottato il regolamento concernente la ripartizione dei
costi derivanti dalle attività dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e
delle I.G.P. incaricati dal Ministero;
Visto il decreto 12 ottobre 2000 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale - serie generale - n. 272 del 21 novembre 2000 con il
quale, conformemente alle previsioni dell'art. 14, comma 15, lettera
d) sono state impartite le direttive per la collaborazione dei
Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. con l'Ispettorato
Centrale repressione frodi nell'attività di vigilanza, tutela e
salvaguardia delle D.O.P. e delle I.G.P.;
Visto il decreto 10 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale - serie generale - n. 134 del 12 giugno 2001, recante
integrazione ai citati decreti del 12 aprile 2000;
Visto il regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno
1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee
legge n. 148 del 26 giugno 1996 con il quale è stata registrata la
denominazione di origine protetta "Montasio";
Visto il decreto del Ministro per l'agricoltura e per le foreste di
concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e
dell'artigianato in data 16 marzo 1987 di affidamento al Consorzio
per la tutela del formaggio Montasio dell'incarico di vigilanza sulla
denominazione di origine "Montasio";
Vista l'istanza presentata dal Consorzio per la tutela del
formaggio Montasio con sede in Codroipo (Udine), Strada Napoleonica,
intesa ad ottenere il riconoscimento dello stesso ad esercitare le
funzioni indicate all'art. 14, comma 15 della citata legge n.
526/1999;
Verificata la conformità dello statuto del Consorzio predetto alle
prescrizioni indicate all'art. 3 del citato decreto 12 aprile 2000,
relativo ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela
delle D.O.P. e delle I.G.P. e a quelle riportate nel decreto 12
aprile 2000, di individuazione dei criteri di rappresentanza negli
organi sociali dei Consorzi di tutela;
Considerato che la condizione richiesta dall'art. 5 del decreto 12
aprile 2000, sopra citato, relativo ai requisiti di
rappresentatività dei Consorzi di tutela è soddisfatta in quanto il
Ministero ha verificato sulla base delle dichiarazioni presentate dal
Consorzio richiedente e delle attestazioni rilasciate dall'organismo
autorizzato "C.S.Q.A. - certificazione qualità agroalimentare
S.r.l." la partecipazione, nella compagine sociale, dei soggetti
appartenenti alla categoria "caseifici" nella filiera "formaggi",
individuata all'art. 4 del medesimo decreto, che rappresentano almeno
i 2/3 della produzione controllata dal predetto organismo di
controllo, nel periodo significativo di riferimento;
Considerate le funzioni non surrogabili del Consorzio di tutela di
una D.O.P. o di una I.G.P., al quale l'art. 14 della legge 21
dicembre 1999, n. 526 attribuisce in via esclusiva, fatte salve le
attività di controllo svolte ai sensi dell'art. 10 del regolamento
(CEE) n. 2081/92 di spettanza dell'organismo privato autorizzato
sopra indicato, le attività concernenti le proposte di disciplina di
produzione, quelle di miglioramento qualitativo della stessa, anche
in termini di sicurezza alimentare, nonchè in collaborazione con il
Ministero delle politiche agricole e forestali, le attività di
salvaguardia delle D.O.P. e delle I.G.P. da abusi, atti di
concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni
protette nel territorio di produzione e in quello di
commercializzazione, anche mediante la stipulazione di convenzioni
con i soggetti interessati al confezionamento e all'immissione al
consumo del prodotto tutelato, non incidenti sulle caratteristiche
chimico-fisiche e organolettiche, sulla identificazione certa dello
stesso e conformi al disciplinare di produzione registrato in ambito
europeo;
Ritenuto pertanto necessario procedere al riconoscimento del
Consorzio per la tutela del formaggio Montasio, al fine di
consentirgli l'esercizio delle attività sopra richiamate e
specificamente indicate all'art. 14, comma 15 della citata legge n.
526/1999;
Decreta:
Art. 1.
Lo statuto del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio con
sede in Codroipo (Udine), Strada Napoleonica, è conforme alle
prescrizioni di cui all'art. 3 del decreto 12 aprile 2000, recante
disposizioni generali relative ai requisiti di rappresentatività dei
Consorzi di tutela delle denominazioni di origine protette (D.O.P) e
delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.).
Art. 2.
1. Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio è
riconosciuto ai sensi dell'art. 14, comma 15 della legge 21 dicembre
1999, n. 526 ed è incaricato di svolgere le funzioni previste dal
medesimo comma, sulla D.O.P. "Montasio" registrata con regolamento
(CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996.
2. Gli atti del Consorzio di tutela di cui al comma precedente,
dotati di rilevanza esterna, contengono gli estremi del presente
decreto di riconoscimento al fine di distinguerlo da altri enti,
anche non consortili, aventi quale scopo sociale la tutela dei propri
associati e di rendere evidente che lo stesso è l'unico soggetto
incaricato dal Ministero allo svolgimento delle funzioni di cui al
comma 1 per la D.O.P.
Art. 3.
Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio non può
modificare il proprio statuto e gli eventuali regolamenti interni
senza il preventivo assenso dell'autorità nazionale competente.
Art. 4.
Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio definisce,
eventualmente anche mediante stipulazione di convenzione con i
soggetti interessati al porzionamento e al confezionamento, le
modalità di attuazione delle predette operazioni, purchè non
incidenti sulle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche del
prodotto tutelato, ed idonee ad assicurare l'identificazione certa
dello stesso e la sua rintracciabilità.
Art. 5.
Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio può coadiuvare,
nell'ambito dell'incarico conferitogli con l'art. 2 del presente
decreto, l'attività di autocontrollo svolta dai propri associati e,
ove richiesto, dai soggetti interessati all'utilizzazione della
D.O.P. "Montasio" non associati, a condizione che siano immessi nel
sistema di controllo dell'organismo autorizzato.
Art. 6.
1. I costi conseguenti alle attività per le quali è incaricato il
Consorzio per la tutela del formaggio Montasio sono ripartiti in
conformità del decreto 12 settembre 2000, n. 410, di adozione del
regolamento concernente la ripartizione dei costi derivanti delle
attività dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine e
delle indicazioni geografiche protette incaricati dal Ministero delle
politiche agricole e forestali.
2. I soggetti immessi nel sistema di controllo della D.O.P.
"Montasio" appartenenti alla categoria "caseifici" nella filiera
"formaggi" individuata all'art. 4 lettera a) del decreto 12 aprile
2000, recante disposizioni generali relative ai requisiti di
rappresentatività dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle
I.G.P., sono tenuti a sostenere i costi di cui al comma precedente,
anche in caso di mancata appartenenza al Consorzio di tutela.
Art. 7.
1. L'incarico conferito con il presente decreto ha durata di anni
tre a far data dal 28 aprile 2002.
2. Il predetto incarico che comporta l'obbligo delle prescrizioni
previste nel presente decreto, può essere sospeso con provvedimento
motivato e revocato ai sensi dell'art. 7 del decreto 12 aprile 2000,
recante disposizioni generali relative ai requisiti di
rappresentatività dei Consorzi di tutela delle denominazioni di
origine e delle indicazioni geografiche protette.
II presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 24 aprile 2002
Il direttore generale: Ambrosio |
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Concorsi | 2019 | ENTI LOCALI | COMUNE DI MASSA DI SOMMA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 1 del 4-1-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-04&atto.codiceRedazionale=18E13241 | COMUNE DI MASSA DI SOMMA | CONCORSO (scad. 3 febbraio 2019) | Procedura di selezione con accesso dall'esterno, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore tecnico/urbanistico, categoria C1, a tempo indeterminato e parziale 50% per il 2° settore. (GU n.1 del 04-01-2019) | Questa amministrazione ha indetto una procedura selettiva con
accesso dall'esterno, per titoli ed esami, per la copertura a tempo
indeterminato e parziale al 50% di un posto di istruttore
tecnico/urbanistico, categoria C1 - 2° settore tecnico e governo del
territorio.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire direttamente
all'ufficio protocollo del Comune di Massa di Somma, entro le ore
12,00 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie
speciale «Concorsi ed esami» - del presente avviso.
Il bando integrale e schema di domanda sono scaricabili dall'albo
pretorio dell'ente nella sezione Bandi di concorso e dal sito
istituzionale www.comunedimassadisomma.it - (sulla home page e nella
sezione «Amministrazione Trasparente» e sono altresì disponibili
presso l'ufficio protocollo e/o personale. |
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Concorsi | 2011 | ENTI LOCALI | COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 63 del 9-8-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-09&atto.codiceRedazionale=1E004293 | COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI | CONCORSO (scad. 14 settembre 2011) | Avviso di mobilita' volontaria per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di agente di Polizia Locale categoria C. (GU n.63 del 09-08-2011) | Si avvisa che il Comune di Sesto San Giovanni (MI) ha reso noto
un «Avviso di Mobilità volontaria ai sensi dell'art. 30, comma 2-bis
del decreto legislativo 165/2001 per l'eventuale copertura a tempo
pieno e indeterminato di n. 1 posto di Agente di Polizia Locale -
categoria C».
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate
direttamente o fatte pervenire a mezzo di lettera raccomandata
all'U.O. Protocollo del Comune di Sesto San Giovanni (farà fede il
timbro di ricezione e non quello di spedizione) oppure mediante posta
elettronica certificata (PEC), da inviare al seguente indirizzo
comune.sestosg@legalmail.it (si precisa che qualora si utilizzi per
la spedizione un indirizzo di posta elettronica certificata diverso
dal proprio, la sottoscrizione dovrà essere effettuata mediante
firma digitale), entro le ore 12 del giorno 14 settembre 2011.
L'Avviso di Mobilità è disponibile in versione integrale sul
sito www.sestosg.net/concorsi o presso gli uffici del Settore
Personale del Comune. |
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Serie Generale | 2010 | SUPPLEMENTI ORDINARI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 79 del 6-4-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-06&atto.codiceRedazionale=10A03805&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Influvit» (10A03805) (GU Serie Generale n.79 del 06-04-2010 - Suppl. Ordinario n. 69) | Parte di provvedimento in formato grafico |
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Concorsi | 2008 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI PAVIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 59 del 29-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-29&atto.codiceRedazionale=08E06673 | UNIVERSITA' DI PAVIA | AVVISO | Nomina delle commissioni giudicatrici per le procedure di valutazione comparativa per la copertura di quindici posti di Ricercatore universitario - Cofinanziati MUR (GU n.59 del 29-07-2008) | IL RETTORE
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210 con la quale si è provveduto
a trasferire alle università la competenza ad espletare le procedure
per la copertura dei posti di ruolo e per la nomina in ruolo dei
professori di I e II fascia e dei ricercatori universitari;
Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370;
Visto il regolamento ministeriale emanato con il decreto del
Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117;
Visto il decreto rettorale n. 3-2007 del 3 gennaio 2007 con cui è
stato emanato il regolamento sulle modalità di espletamento delle
procedure per il reclutamento dei Ricercatori universitari;
Vista la legge 4 novembre 2005, n. 230;
Vista la legge 16 gennaio 2006, n. 18;
Visto il decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 164 ed in
particolare l'art. 14 - 4° comma;
Visto il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 convertito in legge
con modificazioni con legge 4 agosto 2006, n. 248 in particolare
l'art. 23;
Visto il decreto rettorale n. 360-2008 del 26 febbraio 2008 il cui
avviso e stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie
speciale - n. 19 del 7 marzo 2008 con il quale sono state indette le
procedure di valutazione comparativa per la copertura di quindici
posti di Ricercatore universitario di ruolo;
Viste le delibere con le quali i Consigli di facoltà hanno
provveduto a designare i membri interni quali componenti delle
commissioni giudicatrici delle predette procedure di valutazione
comparativa;
Visto il decreto rettorale n. 653-2008 dell'8 aprile 2008 con cui
sono state indette le procedure elettorali (II sessione 2007) per la
costituzione delle commissioni giudicatrici delle procedure di
valutazione comparativa a posti di ricercatore universitario;
Visto il risultato delle operazioni di voto per l'elezione dei
componenti le commissioni giudicatrici;
Ritenuto pertanto, di dover provvedere alla costituzione delle
commissioni giudicatrici;
Decreta:
Art. 1.
Sono costituite le commissioni giudicatrici per le procedure di
valutazione comparative bandite con il decreto rettorale di cui in
premessa, per la copertura di quindici posti di ricercatore
universitario:
----> Vedere da pag. 208 a pag. 211 <----
Art. 2.
Ai sensi del comma 16 dell'art. 3 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 117/2000, dalla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale del presente decreto rettorale di nomina delle commissioni
giudicatrici decorrono i trenta giorni previsti dall'art. 9 del
decreto-legge 21 aprile 1995, n. 120 convertito con modificazioni,
dalla legge 21 giugno 1995, n. 236, per la presentazione al Rettore
da parte dei candidati di eventuali istanze di ricusazione dei
commissari.
Decorso tale termine e, comunque, dopo l'insediamento della
commissione non sono ammesse istanze di ricusazione dei commissari.
Al presente decreto viene data pubblicità anche per via telematica
al seguente indirizzo:
http://www.unipv.it/webdoc/ufficioconcorsi/febbraio2008.htm
Pavia, 15 luglio 2008
Il rettore: Stella |
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Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 135 del 19-11-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-19&atto.codiceRedazionale=T12BFM20856 | AGENZIA REGIONALE CAMPANA DIFESA SUOLO (ARCADIS) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.135 del 19-11-2012) | Estratto bando di gara C.I.G. 4440302D1D CUP I33B11000490001
Oggetto: Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sulla
base del progetto definitivo "Lavori di consolidamento corticale del
costone soprastante Via Mortito".
È indetta gara mediante procedura aperta per l'affidamento
dell'appalto in oggetto. Luogo esecuzione: Comune di Casamicciola
Terme. Importo compl.vo appalto: E.1.398.994,74 oltre IVA. Oggetto
appalto: progettazione esecutiva sulla base del progetto definitivo a
base di gara ed esecuzione dei lavori ai sensi art. 53, c. 2, lett.
b) D.lgs. 163/06, con stipulazione di contratto a corpo ai sensi art.
53, c. 4, D.Lgs. 163/06. Termine redazione progetto esecutivo: 30 gg
naturali, successivi e continui (dall'aggiudicazione). Termine
esecuzione dei lavori 240 gg naturali, successivi e continui dal
verbale di consegna.
Gli atti di gara sono visionabili e/o scaricabili gratuitamente dal
profilo del punto di contatto www.arcadis.campania.it. Il termine
presentazione offerte è il 21.01.13 h 12. Le offerte devono essere
inviate a: ARCADIS (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo) via
Marchese Campodisola,21-80133 Napoli. Apertura offerte: prima seduta
pubblica c/o la sede di cui sopra h 10.00 del 30.01.13. Il bando
integrale di gara è consultabile sul BURC, sul SITAR
(www.sitar-campania.it) e sul profilo del punto di contatto.
www.arcadis.campania.it
Il commissario ARCADIS
Flavio Cioffi
T12BFM20856 |
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Serie Generale | 2013 | RETTIFICHE | Serie Generale n. 287 del 7-12-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-12-07&atto.codiceRedazionale=13A10000&elenco30giorni=false | ERRATA-CORRIGE | Comunicato relativo all'estratto della determinazione V & A/1745 del 28 ottobre 2013 dell'Agenzia italiana del farmaco, recante: «Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano "Trittico".». (Estratto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 268 del 15 novembre 2013). (13A10000) (GU Serie Generale n.287 del 07-12-2013) | Nell'estratto citato in epigrafe, pubblicato nella sopra indicata
Gazzetta Ufficiale, alla pag 22, seconda colonna, lo schema relativo
alla «Variazione n. B.I.a.z.) Aggiornamento dell'ASMF del principio
attivo trazodone cloridrato», deve intendersi sostituito dal
seguente:
«
---------------------------------------------------------------------
DA | A
-------------------------------|-------------------------------------
ASMF trazodone cloridrato | ASMF trazodone cloridrato
AIN/2009/1814 depositato | AIN/2011/660 depositato
in data 27 aprile 2009 | in data 9 marzo 2011
---------------------------------------------------------------------
». |
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Serie Generale | 1992 | LEGGI, DECRETI E ORDINANZE PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 76 del 31-3-1992 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-03-31&atto.codiceRedazionale=092A1479&elenco30giorni=false | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 marzo 1992 | Scioglimento del consiglio comunale di Ono S. Pietro. (GU Serie Generale n.76 del 31-03-1992) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia),
a seguito delle dimissioni del sindaco e di due assessori che hanno
comportato la decadenza dell'intera giunta, non ha provveduto, nei
termini di legge, a ricostituire gli organi di amministrazione
dell'ente, negligendo così un preciso adempimento prescritto dalla
legge, di carattere essenziale ai fini del funzionamento
dell'amministrazione;
Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo
scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto l'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2, della legge 8 giugno
1990, n. 142;
Visto il decreto del prefetto di Brescia n. 392/12.1/Gab. del 10
febbraio 1992, con il quale il consiglio sopracitato è stato
sospeso;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione è
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Decreta:
Art. 1.
Il consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) è sciolto.
Art. 2.
Il dott. Attilio Monte è nominato commissario straordinario per la
provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli
organi ordinari a norma di legge.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al
consiglio comunale, alla giunta municipale
ed al sindaco.
Dato a Roma, addì 27 marzo 1992
COSSIGA
SCOTTI, Ministro dell'interno
ALLEGATO
Al Presidente della Repubblica
Nel consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) si è venuta a
determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni
rassegnate dal sindaco e da due assessori in data 9 dicembre 1991,
che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta e della
coseguente incapacità da parte del consiglio suddetto di provvedere
alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente.
Scaduto, infatti, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990,
n. 142, e constatato che non può essere assicurato il normale
funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del
sindaco e della giunta, il prefetto di Brescia ha proposto lo
scioglimento del consiglio stesso, del quale ha disposto, intanto, la
sospensione, con la conseguente nomina di un commissario per la
provvisoria gestione del comune.
Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale in ordine
ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge di carattere
essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene
che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto
scioglimento.
Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto col quale si provvede allo scioglimento del
consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) ed alla nomina di un
commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune
nella persona del dott. Attilio Monte.
Roma, 24 marzo 1992
Il Ministro dell'interno: SCOTTI |
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Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 94 del 14-8-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-08-14&atto.codiceRedazionale=TX20BFM17785 | CONSORZIO DELLA BONIFICA BURANA | Sede: corso Vittorio Emanuele II, 107 - 41121 Modena Codice Fiscale: 94149560362 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.94 del 14-8-2020) | Variante in corso d'opera
Aggiudicataria ELETTROMECCANICA VIOTTO S.R.L. Via Kennedy, 7 30027
San Donà di Piave (VE) C.F./P.IVA 00168990273 - Lavori di
riparazione motori sincroni e bonifica degli interruttori
all'impianto Pilastresi - Codice NUTS ITH56 - CPV 45240000-1 -
Affidati € 133.756,49 I.V.A. esclusa- Maggior costo € 39.800,00 IVA
esclusa. Durante i lavori si sono riscontrati ulteriori ammaloramenti
in particolare al motore n. 2, non preventivabili in sede di progetto
perchè rinvenibili solo in sede di riparazione. Affidamento lavori
12/12/2019 - Modifica contratto 03/07/2020. Tribunale Amministrativo
Regionale per l'Emilia Romagna - Sede Bologna - 30 giorni
Il presidente
Francesco Vincenzi
TX20BFM17785 |
|
Parte Seconda | 2008 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 44 del 12-4-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-12&atto.codiceRedazionale=S-083154 | A. TONOLLI & C. - S.p.a. | (in liquidazione in concordato preventivo) Sede in Paderno Dugnano, Str. statale dei Giovi n. 5 Capitale sociale Euro 11.114.640,00 Registro imprese di Milano n. 00100030618 R.E.A. di Milano n. 24955 Partita I.V.A. n. 02044100960 | (GU Parte Seconda n.44 del 12-4-2008) | Convocazione di assemblea ordinaria
I signori azionisti della A. Tonolli & C. S.p.a. in liquidazione e
concordato preventivo sono convocati in assemblea ordinaria presso lo
studio del dott. Claudio Pastori in Milano corso Sempione n. 32/A, per
il giorno 29 aprile 2008 alle ore 10 in prima convocazione e,
occorrendo, per il giorno 30 aprile 2008 stesso luogo ed ora, per
discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
1. Presentazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2007 e
delibere relative;
2. Relazione sulla gestione e rapporto del Collegio sindacale;
3. Varie ed eventuali.
I depositi delle azioni dovranno avvenire entro i termini di legge.
Milano, 19 marzo 2008
Il liquidatore:
ing. Franco Fantoni Modena
S-083154 (A pagamento). |
|
Contratti | 2018 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 8-1-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-08&atto.codiceRedazionale=TX18BFM378 | ACQUEDOTTO PUGLIESE S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 8-1-2018) | Bando di gara - CIG 7330098C37
SEZIONE I: ENTE: Acquedotto Pugliese S.p.A. Via Cognetti n. 36 Bari
70121, Direzione Procurement, Tel. +39 0805723491 Fax +39 0805723018.
www.aqp.it.
SEZIONE II: OGGETTO: Procedura aperta (art. 60 D.Lgs. 50/2016), in
modalità telematica, per l'appalto del servizio di verifica
preventiva, ai fini della validazione, della progettazione definitiva
ed esecutiva, ex art. 26 D.Lgs. n. 50/2016, relativa agli interventi
di collettamento dei reflui delle marine all'impianto depurativo di
Manfredonia. Importo complessivo presunto a base di gara E 69.167,50
+ IVA, di cui E 0,00 per oneri della sicurezza.
Aggiudicazione: L'appalto è aggiudicato con il criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'articolo
95, comma 2, D.Lgs. n. 50/2016 sulla base del miglior rapporto
qualita'/prezzo. Durata del contratto d'appalto: 60 giorni.
SEZIONE III: INFORMAZIONE DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO: Si rinvia alla documentazione di gara
disponibile sul sito www.aqp.it, Sezione "Società Trasparente -
bandi di gara e contratti".
SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta; Ricezione offerte h. 12:00, del
26.02.18; Apertura offerte: 02.03.18 ore 09:30.
Il responsabile area acquisti - Il procuratore
dott. Francesco Tempesta
TX18BFM378 |
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Concorsi | 2021 | ENTI LOCALI | COMUNE DI NARBOLIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 42 del 28-5-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-28&atto.codiceRedazionale=21E06053 | COMUNE DI NARBOLIA | ANNULLAMENTO | Annullamento della mobilita' per la copertura di tre posti di agente di polizia municipale, categoria C1, a tempo indeterminato, di cui uno per trenta ore settimanali e due per diciotto ore settimanali, per i Comuni di Bauladu, Narbolia e Zeddiani. (GU n.42 del 28-05-2021) | Il Comune di Narbolia (provincia di Oristano), comunica
l'annullamento dell'avviso di selezione pubblica, per la copertura di
tre agenti di polizia municipale, categoria C1, a tempo
indeterminato, di cui uno per trenta ore settimanali e due per
diciotto ore settimanali, per i Comuni di Bauladu, Narbolia e
Zeddiani, inserita nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
- 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 39 del 18 maggio 2021,
in quanto per mero errore materiale la stessa riportava il
riferimento alla procedura di passaggio diretto tra amministrazioni
ai sensi dell'art. 30, del decreto legislativo n. 165/2001 e
successive modifiche ed integrazioni. |
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Serie Generale | 1995 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL TESORO | Serie Generale n. 270 del 18-11-1995 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-18&atto.codiceRedazionale=095A6818&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL TESORO | DECRETO 14 novembre 1995 | Trasferimento di un credito di L. 12.497.000 dalla Cassa mutua di malattia per gli artigiani della provincia di L'Aquila alla Federazione delle casse mutue di malattia per gli artigiani in liquidazione. (GU Serie Generale n.270 del 18-11-1995) | IL MINISTRO DEL TESORO
Vista la legge 4 dicembre 1956, n. 1404;
Visto l'art. 13-bis della citata legge n. 1404/1956, recante
disposizioni sul trasferimento dei debiti e crediti da uno ad altro
degli enti in liquidazione che sono assoggettati alla disciplina
della legge stessa;
Vista la legge 29 dicembre 1956, n. 1533, istitutiva della
Federazione nazionale e delle casse mutue di malattia per gli
artigiani;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 aprile 1977,
con il quale sono stati individuati, ai sensi e per gli effetti
dell'art. 12-bis della legge 17 agosto 1974, n. 386, gli enti e le
gestioni di assistenza di malattia da sopprimere;
Visto il decreto ministeriale 29 luglio 1977, concernente la nomina
dei commissari liquidatori delle casse mutue di malattia per gli
esercenti attività commerciali per gli artigiani e per i coltivatori
diretti;
Visto l'art. 1 del decreto-legge 30 aprile 1981, n. 168, convertito
con modificazioni nella legge 27 giugno 1981, n. 331, di cessazione
delle gestioni commissariali alla data del 30 giugno 1981;
Visto l'art. 77 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in base al
quale lo speciale ufficio liquidazioni presso il Ministero del
tesoro, di cui alla succitata legge n. 1404/1956 - ora Ispettorato
generale per gli affari e la gestione del patrimonio degli enti
disciolti, ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 13 giugno 1988, n. 396 - provvede alla prosecuzione delle
liquidazioni delle gestioni non chiuse;
Visti i rendiconti predisposti dalla soppressa Cassa mutua di
malattia per gli artigiani di L'Aquila, ai sensi dell'art. 8 del
decreto-legge 1 luglio 1980, n. 285, convertito con modificazioni
nella legge 8 agosto 1980, n. 441;
Visto il decreto interministeriale 15 febbraio 1985 che, agli
articoli 1 e 2, attribuisce all'IGED, per essere realizzati, i beni
mobili di proprietà della ex Cassa mutua artigiani di L'Aquila non
destinati a compiti di assistenza sanitaria;
Preso atto che i predetti beni sono attualmente in uso della
Azienda U.S.L. n. 6 di L'Aquila;
Rilevato che l'ufficio tecnico erariale di L'Aquila ha stimato in
L. 12.497.000 il valore dei beni stessi;
Considerato che, nelle more del realizzo - peraltro indebitamente
contestato dalla citata Azienda - è necessario trasferire il credito
di cui trattasi ad altro ente in liquidazione, al fine di accelerare
le operazioni di chiusura della gestione liquidatoria della più
volte citata Cassa mutua artigiani di L'Aquila;
Decreta:
Il residuo credito della soppressa Cassa mutua di malattia per gli
artigiani della provincia di L'Aquila di cui alle premesse ammontante
a L. 12.497.000 è trasferito, ai sensi dell'art. 13-bis della legge
n. 1404/1956, alla Federazione delle casse mutue di malattia per gli
artigiani in liquidazione, la quale verserà il predetto importo alla
citata Cassa mutua artigiani di L'Aquila al fine di consentire la
conclusione delle operazioni di liquidazione.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 14 novembre 1995
p. Il Ministro: VEGAS |
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Contratti | 2014 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 90 del 8-8-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-08-08&atto.codiceRedazionale=T14BFM13750 | BRESCIA TRASPORTI S.P.A. | Sede legale: via S.Donino n.30, Brescia Registro delle imprese: Brescia Codice Fiscale e/o Partita IVA: 03513620173 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.90 del 8-8-2014) | Sistema di qualificazione
Settori speciali - Forniture
Brescia Trasporti S.p.A. - Tel. 030 3061600 -
www.bresciamobilita.it, intende istituire un sistema di
qualificazione fornitori relativo alla fornitura di autobus
alimentati a metano. Le condizioni per partecipare sono indicate nel
documento "Norme di qualificazione" visionabile sul sito internet
aziendale all'indirizzo www.bresciamobilita.it - area Fornitori - o
facendone richiesta al Servizio Acquisti di Brescia Mobilità S.p.A.
- piazza S.Padre Pio da Pietrelcina, 1- 25123 Brescia - tel.
0303061047 - PEC bsmobacquisti@legalmail.it .
Il presente sistema di qualificazione avrà una durata di 3 anni
dalla data di pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta ufficiale
dell'Unione Europea, nel corso dei quali, in qualsiasi momento,
potrà essere inviata a Brescia Trasporti S.p.A. domanda di
iscrizione. Si segnala che le prime gare verranno effettuate
considerando i fornitori qualificati entro il 08/09/2014.
Le domande di qualificazione non vincoleranno in alcun modo Brescia
Trasporti S.p.A..
Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, si informa che i dati forniti dalle
imprese sono da Brescia Trasporti S.p.A. trattati per le finalità
connesse alle gare relative alle forniture in oggetto e per
l'eventuale successiva stipula e gestione dei contratti.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste a: Brescia
Mobilità S.p.A. - Servizio Acquisti -piazza S.Padre Pio da
Pietrelcina, 1 - 25123 Brescia tel. 0303061047 - fax 0303061045.
Il direttore generale
ing. Marco Medeghini
T14BFM13750 |
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Concorsi | 2019 | ENTI LOCALI | COMUNE DI TOLENTINO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 74 del 17-9-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-09-17&atto.codiceRedazionale=19E10995 | COMUNE DI TOLENTINO | CONCORSO (scad. 17 ottobre 2019) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore educatore, categoria C, a tempo indeterminato parziale al 50%. (GU n.74 del 17-09-2019) | È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, previa
eventuale preselezione, per la copertura a tempo indeterminato
parziale al 50% di un posto di istruttore educatore, categoria C, con
riserva prioritaria a volontari delle Forze armate congedati.
I requisiti richiesti, le modalità di presentazione delle
domande e il relativo modulo e le prove previste sono contenute nel
bando di concorso, pubblicato integralmente sul sito web del comune
www.comune.tolentino.mc.it nella sezione «Bandi e concorsi»,
sotto-sezione «Bandi di concorso», pagina «Bandi di concorso: attivi»
e all'albo pretorio on-line dell'ente.
Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione
è il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del
presente estratto nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale
«Concorsi ed esami» (ove il termine scada in un giorno festivo, deve
intendersi prorogato automaticamente al primo giorno seguente non
festivo).
Le ammissioni dei candidati, l'eventuale svolgimento di prova
preselettiva e il diario delle prove saranno comunicate
esclusivamente tramite pubblicazione sul sito web del comune
www.comune.tolentino.mc.it nella sezione «Bandi e concorsi»,
sotto-sezione «Bandi di concorso», pagina «Informazioni sulle
procedure di concorso».
Altre informazioni possono essere chieste l'ufficio personale:
tel. 0733901263 o 0733901279, e-mail personale@comune.tolentino.mc.it
- pec comune.tolentino.mc@legalmail.it |
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Serie Generale | 2002 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 44 del 21-2-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-02-21&atto.codiceRedazionale=02A01715&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | DECRETO 25 gennaio 2002 | Riconoscimento alla sig.ra Corlade Gabriela di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di infermiere. (GU Serie Generale n.44 del 21-02-2002) | IL DIRETTORE GENERALE
del Dipartimento per l'ordinamento sanitario,
la ricerca e l'organizzazione del Ministero
- Direzione generale delle risorse umane
e delle professioni sanitarie
Vista la domanda con la quale la sig.ra Corlade Gabriela ha chiesto
il riconoscimento del titolo di asistent medical generalist
conseguito in Romania ai fini dell'esercizio in Italia della
professione di infermiere;
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante testo
unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione
e norme sulla condizioni dello straniero;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, che stabilisce la modalità, le condizioni e i limiti temporali
per l'autorizzazione all'esercizio in Italia, da parte dei cittadini
non comunitari, delle professioni ed il riconoscimento dei relativi
titoli;
Visti, in particolare, gli articoli 49 e 50 del predetto decreto n.
394 del 1999, che disciplinano il riconoscimento dei titoli
professionali abilitanti all'esercizio di una professione sanitaria,
conseguenti in un Paese non comunitario da parte dei cittadini non
comunitari;
Considerato che, avendo la domanda per oggetto il riconoscimento di
un titolo identico ad altri per i quali si è già provveduto nelle
precedenti Conferenze dei servizi, possono applicarsi nella
fattispecie le disposizioni contenute nel comma 8 dell'art. 12 del
decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, e nel comma 9 dell'art.
14 del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319;
Ritenuto pertanto di accogliere la domanda;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni;
Decreta:
1. Il titolo di asistent medical generalist conseguito nell'anno
1994 presso la Scuola postliceale sanitaria di Bucarest (Romania)
dalla sig.ra Corlade Gabriela nata a Bacau (Romania) il giorno 4
giugno 1972 è riconosciuto ai fini dell'esercizio in Italia della
professione di infermiere.
2. La sig.ra Corlade Gabriela è autorizzata ad esercitare in
Italia, come lavoratore dipendente, la professione di infermiere,
previa iscrizione al collegio professionale territorialmente
competente ed accertamento da parte del collegio stesso della
conoscenza della lingua italiana e delle speciali disposizioni che
regolano l'esercizio professionale in Italia.
3. L'esercizio professionale in base al titolo riconosciuto con il
presente decreto è consentito esclusivamente nell'ambito delle quote
stabilite ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente
della Repubblica 25 luglio 1998, n. 286, per il periodo di validità
ed alle condizioni previste dal permesso o carta di soggiorno.
4. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 25 gennaio 2002
Il direttore generale: Mastrocola |
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Serie Generale | 2004 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | Serie Generale n. 121 del 25-5-2004 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-05-25&atto.codiceRedazionale=04A05324&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI | DECRETO 6 maggio 2004 | Sostituzione del presidente supplente e di un membro effettivo in seno alla commissione per l'integrazione dei salari degli operai dipendenti da imprese agricole per la provincia di Reggio Calabria. (GU Serie Generale n.121 del 25-05-2004) | IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO
di Reggio Calabria
Visto l'art. 14 della legge 8 agosto 1972, n. 457;
Visto il proprio decreto n. 2/99 del 10 marzo 1999, di costituzione
della commissione per l'integrazione dei salari degli operai
dipendenti da imprese agricole della provincia di Reggio Calabria,
con cui, fra l'altro, è stato conferito l'incarico di presidente
supplente alla dott.ssa Romeo Maria Francesca, direttore
amministrativo in servizio presso questa direzione provinciale del
lavoro;
Visto il proprio decreto n. 17/03 del 24 settembre 2003 con il
quale la sig.ra Laganà Alessandra è stata nominata, in
rappresentanza dei datori di lavoro, componente effettivo della
predetta commissione;
Considerato che la dott.ssa Romeo Maria Francesca ha dichiarato la
propria indisponibilità ad assolvere alla suddetta funzione e che
occorre, pertanto, procedere alla sua sostituzione;
Ritenuto che il dott. Pasquale Scopelliti, coordinatore I.L., in
servizio presso questa direzione provinciale del lavoro, è in
possesso di requisiti culturali e professionali idonei a ricoprire
detto incarico;
Vista la nota del 22 dicembre 2003 con la quale la sig.ra Laganà
Alessandra ha comunicato le proprie dimissioni dall'incarico;
Vista la nota prot. n. 433 del 4 maggio 2004, con la quale l'Unione
provinciale degli agricoltori di Reggio Calabria ha designato, in
sostituzione della sig.ra Laganà Alessandra, il dott. Crea Domenico,
quale rappresentante dell'unione, in seno alla suddetta commissione;
Decreta
di nominare in seno alla commissione per l'integrazione dei salari
degli operai dipendenti da imprese agricole della provincia di Reggio
Calabria:
presidente supplente: il coord. I.L. dott. Pasquale Scopelliti,
nato a Lamezia Terme (Catanzaro) il 6 luglio 1949 e residente a
Reggio Calabria in via Schiavone Mati n. 34/L;
componente effettivo, in rappresentanza dei datori di lavoro: il
dott. Domenico Crea, nato a Reggio Calabria il 6 maggio 1945 e
residente in Ardore Marina, via Marina n. 60/A, int. 4.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Reggio Calabria, 6 maggio 2004
Il direttore provinciale: Verduci |
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Concorsi | 2005 | ENTI LOCALI | COMUNE DI VICO DEL GARGANO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 49 del 21-6-2005 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-06-21&atto.codiceRedazionale=05E10600 | COMUNE DI VICO DEL GARGANO | CONCORSO (scad. 21 luglio 2005) | Concorsi pubblici, per titoli ed esami, per la copertura di due posti part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale ufficio tributi, area economico-finanziaria, categoria «B/1» e un posto part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale, operatore CED degli uffici comunali, area economico-finanziaria, categoria «B/1». (GU n.49 del 21-06-2005) | Con determinazioni gestionali del responsabile del servizio
personale sono indette le seguenti procedure concorsuali presso il
Comune di Vico del Gargano, per la copertura di:
due posti part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore
professionale ufficio tributi, area economico-finanziaria, categoria
«B/1»;
un posto part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore
professionale operatore CED degli uffici comunali, area
economico-finanziaria, categoria «B/1»;
Il termine per la presentazione delle domande scade il trentesimo
giorno successivo alla data di pubblicazione del presente estratto
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie
speciale.
Per informazioni rivolgersi all'ufficio di segreteria del Comune
di Vico del Gargano, numero telefonico 0884/998328.
L'Ufficio provvederà a trasmettere copia del bando, su esplicita
richiesta, via fax.
Vico del Gargano, 8 giugno 2005
Il sindaco: Amicarelli |
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Parte Seconda | 2010 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Richieste e dichiarazioni di assenza e di morte presunta | Parte Seconda n. 131 del 4-11-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-11-04&atto.codiceRedazionale=TS10ABR10617 | TRIBUNALE DI NAPOLI I Sezione Civile | (GU Parte Seconda n.131 del 4-11-2010) | Dichiarazione di assenza
Il Tribunale di Napoli, I Sezione civile, con sentenza n. 26/2010
su ricorso n. R.G. 502/2009, Ufficio Volontaria Giurisdizione, rep.
n. 467/2010 proposto da Petrucci Ilaria in proprio e nella qualità
di genitrice dei figli minori, ha dichiarato l'assenza del di lei
coniuge sig. Rosario Lanzetta, nato a Napoli il 26 settembre 1967
(atto 820, parte I, U, P, anno 1967), ivi residente alla via Mario
Ruta n. 31, sc. C, Piano V, int. 21, scomparso dopo essersi
allontanato il 24 agosto 2006 dalla dimora in località Pescopagano,
frazione del Comune di Castelvolturno (CE), viale Marte n. 49.
Avv. Edoardo Barbarulo
TS10ABR10617 |
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Concorsi | 2010 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' «PARTHENOPE» DI NAPOLI | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 48 del 18-6-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&atto.codiceRedazionale=0E004848 | UNIVERSITA' «PARTHENOPE» DI NAPOLI | NOMINA | Nomina della Commissione giudicatrice per la procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di ricercatore universitario, presso la facolta' di ingegneria, per il settore scientifico-disciplinare ICAR/07- (Geotecnica) cod. identificativo del bando (R/01/2009). (GU n.48 del 18-06-2010) | IL RETTORE
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980
n. 382 e sue ss.mm. e ii.;
Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210;
Visto il D.P.R 19 ottobre 1998, n. 390;
Visto il D.P.R 23 marzo 2000, n. 117;
Vista la legge 4 novembre 2005, n. 230, recante nuove
disposizioni concernenti i professori ed i ricercatori universitari e
delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori
universitari;
Visto l'art. 1 del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180,
convertito con modificazioni dalla Legge 9 gennaio 2009, n. 1,
recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la
valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e
della ricerca;
Visto il decreto ministeriale 27 marzo 2009, n. 139;
Visto il decreto rettorale n. 773 del 13 Novembre 2009, «cod.
identificativo del bando» R/01/2009, il cui avviso è stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4ª serie speciale n. 90 del 20
novembre 2009, con il quale è stata indetta, tra le altre, una
procedura di valutazione comparativa a un posto di ricercatore
universitario a tempo indeterminato per il settore
scientifico-disciplinare ICA/07 - Geotecnica presso la Facoltà di
ingegneria;
Vista la nota del MIUR prot. 736 del 22 febbraio 2010,
concernente la indizione della II sessione 2008 delle elezioni delle
commissioni giudicatrici per le procedure di valutazione comparativa
per posti di professore di I e II fascia e di ricercatore
universitario, ai sensi dell'art. 1, del decreto-legge 10 novembre
2008, n. 180 citato in precedenza;
Viste le operazioni di scrutinio e di sorteggio relative alla
formazione delle commissioni giudicatrici per il reclutamento dei
docenti di I e di II fascia e dei ricercatori universitari per le
procedure di valutazione comparativa afferenti alla I sessione 2008,
il cui esito è visibile nel sito istituzionale predisposto,
http://reclutamento.miur.it;
Visto il vigente Statuto;
Decreta:
È costituita la seguente Commissione giudicatrice per la
procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di
ricercatore universitario, presso la facoltà di ingegneria, per il
settore scientifico-disciplinare ICAR/07- (Geotecnica) cod.
identificativo del bando (R/01/2009):
Membro designato:
prof. Stefano Aversa, professore ordinario settore
scientifico-disciplinare ICAR/07 - Università degli studi
«Parthenope» - Dipartimento delle tecnologie;
Componenti estratti:
prof. Aldo Evangelista, professore ordinario settore
scientifico-disciplinare ICAR/07 - Università degli studi di Napoli
«Federico II» - Dipartimento di Ingegneria idraulica geotecnica e
ambientale;
prof. Claudio Scavia, professore ordinario settore
scientifico-disciplinare ICAR/07 - Politecnico di Torino -
Dipartimento di Ingegneria strutturale e geotecnica.
Le eventuali cause di incompatibilità e le modifiche dello stato
giuridico intervenute successivamente alla nomina non incidono sulla
qualità di componente della Commissione giudicatrice.
La Commissione, all'atto dell'insediamento, procederà
all'individuazione, nel proprio seno, del Presidente e del
Segretario.
Dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana decorrono i termini di cui all'art. 3 del
decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117, per la
ricusazione di ciascuno dei Commissari nominati, i termini di cui
all'art. 4, comma 11, del suddetto decreto.
Napoli, 3 giugno 2010
Il Rettore: Ferrara |
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Contratti | 2019 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 90 del 2-8-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-02&atto.codiceRedazionale=TX19BGA17444 | ACTV S.P.A. | Codice ausa 0000237510 Sede: isola Nova del Tronchetto n. 32 - 30135 Venezia Punti di contatto: Direzione Appalti ed Acquisti - Area Appalti di Gruppo Telefono: +39 041 2722403 Posta elettronica: gare@avmspa.it Profilo di committente (URL): www.actv.it Informazioni sul sito: https://portalegare.avmspa.it/ alla sezione "Gare e procedure in corso" al n. G13947 R.E.A.: VE-245468 Registro delle imprese: Venezia 80013370277 Codice Fiscale: 80013370277 Partita IVA: 00762090272 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.90 del 2-8-2019) | Esito di gara - Accordo quadro per l'affidamento della fornitura di
materiale di ferramenta, oleodinamica, idraulica e vario originale o
equivalente, del settore navale Actv
Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di
prestazione dei servizi: fornitura
Luogo principale di esecuzione: Provincia di Venezia Codice NUTS
ITH35
Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: accordo quadro per
l'affidamento della fornitura di materiale di ferramenta,
oleodinamica, idraulica e vario originale o equivalente, del settore
navale Actv
CPV (vocabolario comune per gli appalti) - oggetto principale
44316000-8
Valore finale totale degli appalti (compresi tutti gli eventuali
lotti e opzioni): Importo complessivo, Iva esclusa: € 299.010,46
Tipo di procedura Aperta
Criteri di aggiudicazione: minor prezzo
Aggiudicazione dell'appalto:
Data di aggiudicazione Lotto 1: 23/07/2019
Data di aggiudicazione Lotto 3: 23/07/2019
Data di aggiudicazione Lotto 5: 23/07/2019
Data di aggiudicazione Lotto 6: 23/07/2019
Informazione sul valore dei lotti:
Lotto 1 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di
materiale di ferramenta varia CIG 78954879FB: € 125.890,31 + IVA
Lotto 2 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di
raccorderia e materiale oleodinamico CIG 7895492E1A: deserto
Lotto 3 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di
lucchetti e sistemi di serraggio CIG 7895493EED: € 75.777,82
Lotto 4 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di
materiale di idraulica CIG 7895494FC0: deserto
Lotto 5 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di mastici
e collanti CIG 789549723E: € 57.198,10
Lotto 6 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di punte e
materiale per molatura CIG 7895498311: € 40.144,23
Nome e indirizzo degli operatori economici aggiudicatari:
Lotto 1, Lotto 3, Lotto 5: Denominazione ufficiale: Ferrutensil Srl
Indirizzo postale: Via Castellana 86/b
Citta': Martellago (Venezia) Codice Postale: 30030 Paese: Italia
Lotto 6: Denominazione ufficiale: Elleci Srl
Indirizzo postale: Via Lago di Lugano 11
Citta': Schio (Vicenza) Codice Postale: 36015 Paese: Italia
Il direttore generale gruppo Avm
ing. Giovanni Seno
TX19BGA17444 |
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Concorsi | 1999 | ENTI PUBBLICI STATALI | ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 66 del 20-8-1999 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-20&atto.codiceRedazionale=099E6384 | ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA | CONCORSO (scad. 19 settembre 1999) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, a complessivi sei posti di collaboratore tecnico enti di ricerca di quarto livello professionale. (GU n.66 del 20-08-1999) | IL PRESIDENTE
Visto il decreto legislativo del 6 settembre 1989, n. 322,
istitutivo del Sistema statistico nazionale;
Visto il Contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto del
personale delle istituzioni e degli enti di ricerca, relativo ai
livelli IV-X, per il quadriennio 1994/1997 nonchè l'art. 13, comma
3, lettera b) del decreto del Presidente della Repubblica del 12
febbraio 1991, n. 171;
Visti il regolamento di organizzazione, il disegno organizzativo e
la pianta organica dell'Istat, approvati in data 14 maggio 1992 e le
successive modificazioni approvate con decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 7 febbraio 1997;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994,
n. 487, così come modificato ed integrato dal decreto del Presidente
della Repubblica del 30 ottobre 1996, n. 693, recante norme
sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni;
Visti la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce la parità
uomo-donna al lavoro e sul lavoro e l'art. 61 del decreto legislativo
del 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed
integrazioni;
Vista la programmazione del fabbisogno di personale relativo al
triennio 1999-2001, definito dal Comitato di direzione in data 10
novembre 1998;
Delibera:
Art. 1.
Numero dei posti messi a concorso
È indetto un concorso per titoli ed esami a sei posti di quarto
livello professionale per il profilo di collaboratore tecnico enti di
ricerca dell'Istituto nazionale di statistica, per l'area uffici
regionali, sedi di Venezia, Torino, Milano, Trieste, Palermo,
Cagliari.
Art. 2.
Requisiti per l'ammissione
Gli aspiranti devono possedere:
a) diploma di maturità classica, scientifica, tecnica commerciale,
tecnica industriale e tecnica per geometri; si prescinde dal possesso
dei diplomi di maturità sopra indicati qualora sia stato conseguito
uno dei seguenti titoli di studio universitari: diploma universitario
di ciclo breve o di laurea o di dottorato di ricerca in materie
informatiche, statistiche, matematiche, fisiche, ingegneristiche. I
dipendenti di ruolo dell'Istituto nazionale di statistica possono
partecipare anche se il diploma di istruzione secondaria di secondo
grado è diverso da quelli sopra specificati;
b) esperienza di almeno due anni in attività di raccolta,
elaborazione di dati statistici e di interpretazione degli stessi
mediante tabelle, grafici o relazioni presso enti pubblici o privati
idoneamente documentata. Tale esperienza si intende acquisita qualora
il candidato sia in possesso del diploma biennale in statistica o
diploma di laurea in statistica od economia, con esclusione di lauree
equipollenti;
c) cittadinanza italiana, o appartenenza ad uno degli Stati membri
dell'Unione europea;
d) godimento dei diritti politici;
e) idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato
all'impiego;
f) eventuale conoscenza parlata e scritta della lingua inglese;
g) per gli appartenenti ad altri Paesi dell'Unione europea è
richiesta la conoscenza parlata e scritta della lingua italiana,
inoltre devono essere in regola con le norme concernenti gli
obblighi militari.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del
termine stabilito per l'invio delle domande.
La valutazione del requisito dell'esperienza di cui alla lettera
b), è demandata al giudizio della Commissione esaminatrice.
Non possono prendere parte al concorso coloro che siano stati
destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica
amministrazione, ovvero che siano stati dichiarati decaduti da un
impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso mediante la
produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile.
Con provvedimento motivato, saranno esclusi dal concorso gli
aspiranti che non abbiano i requisiti prescritti.
Art. 3.
Presentazione delle domande. Termini e modalità
a) Compilazione della domanda:
Le domande di ammissione al concorso, redatte sull'apposito modello
allegato al bando e indirizzate all'Istituto nazionale di statistica
- Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - Via
Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma, devono, a pena di esclusione,
essere inviate per posta, a mezzo di raccomandata, con avviso di
ricevimento, entro il termine di trenta giorni, decorrenti dal giorno
successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta
Ufficiale. A tal fine, fa fede il timbro a data dell'ufficio postale
accettante.
Il personale dipendente dell'Istat può presentare la domanda di
partecipazione al concorso direttamente all'ufficio protocollo
dell'Istituto, dalle ore 10 alle ore 12,30 dei giorni lavorativi; di
tale presentazione sarà rilasciata regolare ricevuta.
Nella domanda di ammissione, da redigere secondo il modello
allegato (All. 1), gli aspiranti debbono dichiarare:
1) il cognome e il nome;
2) il luogo e la data di nascita;
3) il possesso della cittadinanza italiana o l'appartenenza ad uno
degli Stati membri dell'Unione europea;
4) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i
motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
5) le eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali
eventualmente pendenti;
6) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione dell'istituto
d'istruzione secondaria che lo ha rilasciato e dell'anno scolastico
in cui è stato conseguito, nonchè la votazione riportata;
7) la loro posizione nei riguardi degli obblighi militari;
8) l'eventuale appartenenza al ruolo del personale dell'Istituto
nazionale di statistica o di altre amministrazioni pubbliche e la
qualifica rivestita;
9) i servizi eventualmente prestati presso strutture pubbliche o
private;
10) di non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso
una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stati dichiarati
decaduti da un impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità
insanabile;
11) l'eventuale possesso di titoli di riserva, di precedenza e
preferenza ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato ed
integrato dal decreto del Presidente della Repubblica del 30 ottobre
1996, n. 693 e dalla legge del 25 maggio 1997, n. 127, integrata
dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191;
12) l'eventuale conoscenza parlata e scritta della lingua inglese;
13) l'indirizzo, comprensivo del codice di avviamento postale, al
quale chiedono che siano trasmesse le comunicazioni relative al
concorso ed il recapito telefonico;
14) per gli appartenenti all'Unione europea, la conoscenza parlata
e scritta della lingua italiana.
15) la sede tra quelle indicate per la quale si intende concorrere
non essendo consentita la partecipazione per più sedi;
l'inosservanza di tale prescrizione o la mancata indicazione della
sede comporta l'esclusione dal concorso.
Verranno esclusi dal concorso gli aspiranti le cui domande non
contengano tutte le indicazioni di cui al modello allegato.
I candidati portatori di handicap, ai sensi dell'art. 20, della
legge 5 febbraio 1992, n. 104, avranno cura di indicarlo nella
domanda di partecipazione al concorso e dovranno specificare
l'ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonchè,
l'eventuale necessità di tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle
prove scritte.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per il caso di
dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del
recapito da parte dell'aspirante o da mancata oppure tardiva
comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda,
nè per eventuali disguidi postali e telegrafici non imputabili a
colpa dell'amministrazione stessa.
b) Documenti da allegare alla domanda:
I candidati dovranno allegare alla domanda:
1) un dettagliato curriculum vitae (All. 2);
2) i titoli, le pubblicazioni, i lavori e qualsiasi altro titolo,
valutabili ai fini del concorso;
3) l'elenco di tutti i titoli e dei documenti presentati.
I titoli di cui al precedente punto 2) non dovranno essere
presentati dal personale interno, se siano stati acquisiti al
fascicolo personale.
c) Modalità di presentazione dei titoli del curriculum e dei
lavori e pubblicazioni:
I titoli devono essere preferibilmente presentati in originale o
anche in fotocopia, purchè, in tale caso, accompagnati da
dichiarazione di conformità all'originale (vedi All. 3).
Nel caso di presentazione del solo curriculum, lo stesso dovrà
essere compilato in modo che la commissione disponga di tutti gli
elementi utili per consentire una valutazione congrua; in tal caso,
le dichiarazioni rese avranno valore sostitutivo di certificazione,
ai sensi della legge del 4 gennaio 1968, n. 15.
Pertanto il curriculum dovrà essere sottoscritto e riportare,
prima della firma, l'espressa annotazione circa la consapevolezza
delle sanzioni penali nelle quali si incorre per dichiarazioni
mendaci, ai sensi dell'art. 26 della legge del 4 gennaio 1968, n.
15.
A tal fine si allega lo schema del curriculum (All. 2).
Eventuali lavori e pubblicazioni, pertinenti alla materia del
concorso, devono essere prodotti in originale; se prodotti in
fotocopia devono essere accompagnati da una nota con la quale il
candidato dichiari, sotto la propria responsabilità, la paternità
dell'opera ai sensi dell'art. 4, della legge del 4 gennaio 1968, n.
15, così come modificato dall'art. 3 della legge del 25 maggio 1997,
n. 127, dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191 e dal decreto del
Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1998, n. 403.
La sottoscrizione dell'autocertificazione dei titoli posseduti e
della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, da allegare
alle fotocopie delle pubblicazioni, non è soggetta ad autenticazione
ove sia apposta presso gli uffici competenti previa presentazione di
documento di identità.
Qualora la suddetta documentazione sia spedita, ovvero presentata
da persone diverse dal candidato, è necessario che sia accompagnata
da copia fotostatica, fronte retro, di un documento di identità del
sottoscrittore, rilasciato da una pubblica amministrazione; in caso
contrario non potrà essere valutata.
Per le pubblicazioni e i lavori redatti in collaborazione, ove già
non sia indicata l'attribuzione ai singoli autori, il candidato
dovrà autodichiarare quali parti siano da riferire esclusivamente a
lui.
Le pubblicazioni ed i lavori in lingua straniera devono essere
accompagnati da traduzione in lingua italiana o almeno da una sintesi
dei contenuti in lingua italiana.
I candidati non possono far riferimento a titoli presentati
all'istituto in occasione di altri concorsi.
Eventuali informazioni possono essere chieste all'ufficio concorsi
dell'istituto - Via Cesare Balbo, n. 16 - Roma, nei giorni di
lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 12,30.
Art. 4.
Trattamento dei dati sensibili
Ai sensi dell'art. 10, primo comma, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, il trattamento dei dati contenuti nelle domande di concorso
è finalizzato unicamente alla gestione della procedura concorsuale e
lo stesso avverrà con utilizzo di procedure informatiche e di
archiviazione cartacea dei relativi atti.
Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione.
I candidati, inoltre, godono dei diritti di cui all'art. 13 della
citata legge, tra i quali figura il diritto d'accesso ai dati che li
riguardino, ed il diritto di rettificare, aggiornare, cancellare i
dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla
legge, nonchè, il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi
legittimi.
Art. 5.
Commissione esaminatrice
La commissione esaminatrice sarà nominata dal presidente
dell'Istituto nazionale di statistica e sarà costituita dal
presidente, da due membri e da un segretario di livello professionale
non inferiore al quarto o appartenente al profilo di funzionario
d'amministrazione.
Art. 6.
Valutazione dei titoli
La valutazione dei titoli precederà il colloquio.
Per la valutazione dei titoli la commissione esaminatrice disporrà
complessivamente di un punteggio pari a 50/100.
La commissione esaminatrice determinerà i criteri per la
valutazione dei titoli prima di aver preso visione della
documentazione relativa ai titoli stessi.
Ai titoli valutabili, sono assegnati i seguenti punteggi massimi:
a) Formazione: punti 30:
titolo di studio richiesto con riferimento alla votazione finale
conseguita e all'indirizzo;
diploma di statistica e di altri titoli di studio di livello
superiore;
borse di studio;
diplomi ed attestati di qualificazione o formazione professionale;
attestati nell'uso di strumenti e procedure informatiche;
conoscenza documentata della lingua inglese;
b) Esperienza lavorativa: punti 20:
attività di raccolta, elaborazione di dati statistici e di
interpretazione degli stessi mediante tabelle, grafici o relazioni
presso enti pubblici o privati idoneamente documentata.
I titoli dovranno essere posseduti alla data di scadenza del
termine stabilito per l'inoltro delle domande di ammissione al
concorso e dovranno essere idoneamente documentati a cura degli
interessati.
Art. 7.
Prove d'esame ed eventuale preselezione
Le prove del concorso consistono in due prove scritte ed in un
colloquio.
Prove scritte:
prima prova: statistica descrittiva ed elementi di statistica
inferenziale;
seconda prova: statistica demografica, economica, sociale.
Colloquio:
materie oggetto delle prove scritte, elementi di informatica,
nozioni dell'ordinamento statistico nazionale, nonchè prova di
conoscenza della lingua inglese, ove dichiarata nella domanda di
ammissione.
Qualora il numero dei candidati dovesse risultare notevolmente
superiore alle previsioni, con conseguente impossibilità di
procedere in tempi brevi all'espletamento delle prove, anche per la
difficoltà di reperire sedi e strutture adeguate, l'amministrazione
potrà ricorrere a criteri di preselezione; in tal caso ne sarà data
comunicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale, sulla
quale si renderanno noti il luogo e la data di svolgimento delle
prove.
La prova preselettiva sarà intesa ad accertare il possesso di
idonea e specifica preparazione professionale. Sulla base dei
risultati della prova preselettiva sarà formata una graduatoria
preliminare e saranno ammessi alle successive prove i candidati che
avranno riportato un punteggio di almeno 70/100.
Per lo svolgimento degli esami saranno osservate le norme in
materia.
Le date ed il luogo di svolgimento delle prove scritte verranno
pubblicate nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale - del 30
novembre 1999.
Ai candidati ammessi al concorso non sarà data alcuna
comunicazione. Pertanto, coloro ai quali non sia stata comunicata
l'esclusione dal concorso, disposta con deliberazione motivata, sono
tenuti a presentarsi per sostenere le prove scritte nei giorni,
nell'ora e nella sede comunicati secondo le modalità descritte al
precedente comma.
L'assenza dagli esami sarà considerata come rinuncia al concorso.
Art. 8.
Colloquio
Saranno ammessi a sostenere il colloquio i candidati che avranno
riportato in ciascuna prova scritta un punteggio di almeno 70/100.
L'ammissione al colloquio sarà comunicata ai candidati almeno
venti giorni prima della data nella quale dovranno sostenere il
colloquio stesso; contestualmente, sarà data comunicazione dei voti
riportati in ciascuna delle due prove scritte e nella valutazione dei
titoli.
Il colloquio non si intenderà superato se il candidato non avrà
ottenuto la votazione di almeno 70/100.
Art. 9.
Documenti di riconoscimento
Per essere ammessi a sostenere le prove d'esame i candidati
dovranno essere muniti di uno dei seguenti documenti di
riconoscimento:
1) porto d'armi;
2) patente automobilistica;
3) passaporto;
4) carta d'identità.
Art. 10.
Titoli di riserva, precedenza e preferenza
I candidati che, abbiano superato il colloquio, devono far
pervenire all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale
della gestione delle risorse - Personale - Via Cesare Balbo, n. 16 -
00184 Roma, entro il termine perentorio di quindici giorni a
decorrere dal giorno successivo a quello nel quale gli stessi abbiano
sostenuto il colloquio, i documenti già indicati nella domanda,
redatti nelle apposite forme, attestanti gli eventuali titoli che, a
norma dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica del 9
maggio 1994, n. 487, così come modificato dal decreto del Presidente
della Repubblica del 30 ottobre 1996, n. 693 e dall'art. 3 della
legge del 25 maggio 1997, n. 127, diano diritto a riserva, precedenza
e preferenza nella nomina.
Art. 11.
Formazione, approvazione e pubblicità della graduatoria
La votazione complessiva di ciascun candidato risulterà dalla
somma del punteggio riportato nella valutazione dei titoli, dalla
media dei voti ottenuti nelle prove scritte, nonchè dal voto del
colloquio.
La commissione esaminatrice formerà le graduatorie di merito, una
per ogni sede, con l'indicazione della votazione complessiva
conseguita da ciascun candidato.
Le graduatorie di coloro che abbiano superato le prove saranno
formate tenendo conto delle riserve di posti, delle precedenze e
delle preferenze previste dalle vigenti disposizioni di legge.
Il presidente dell'istituto, con propria deliberazione,
riconosciuta la regolarità del procedimento, approverà le
graduatorie di merito per ogni sede e dichiarerà i vincitori sotto
condizione dell'accertamento dei requisiti per l'ammissione
all'impiego.
Le graduatorie di coloro che abbiano superato le prove saranno
affisse all'albo dell'istituto. Di tale affissione verrà data
notizia mediante avviso inserito nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Art. 12.
Presentazione del documento da parte dei vincitori
I vincitori del concorso dovranno far pervenire all'Istituto
nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle
risorse - Personale - Via Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma, entro
trenta giorni dall'invito da parte dell'ente, il certificato medico
rilasciato da una struttura sanitaria pubblica.
Art. 13.
Costituzione del rapporto di lavoro
I candidati dichiarati vincitori saranno tenuti a prestare un
periodo di prova che avrà la durata di sei mesi; durante tale
periodo a loro competerà il trattamento economico previsto per il
profilo di collaboratore tecnico enti di ricerca di quarto livello
professionale.
I vincitori del concorso, che avranno compiuto con esito favorevole
il periodo di prova, saranno confermati definitivamente in ruolo. Il
periodo di prova sarà computato come servizio di ruolo a tutti gli
effetti.
Nei riguardi dei vincitori che non ottengano un giudizio favorevole
al termine del periodo di prova, sarà dichiarata, con provvedimento
motivato, la risoluzione del rapporto di impiego ai sensi di quanto
previsto dall'art. 4 del Contratto collettivo nazionale del lavoro.
L'inizio del rapporto di lavoro del vincitore decorrerà, ad ogni
effetto, dal giorno di inizio dell'effettivo servizio, come da
contratto.
La mancata presentazione in servizio nel giorno di convocazione,
senza giustificato motivo, la mancata produzione della documentazione
richiesta, l'omessa regolarizzazione della documentazione stessa nei
termini prescritti o la produzione di documenti affetti da vizi
insanabili o contenenti dichiarazioni mendaci, costituiscono rinuncia
alla stipulazione del contratto di lavoro.
Le prestazioni di servizio rese fino alla relativa comunicazione
saranno comunque retribuite.
Il presente bando di concorso sarà pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Art. 14.
Ritiro documenti
I candidati potranno richiedere la restituzione dei titoli
presentati per la partecipazione al concorso, entro nove mesi dalla
pubblicazione della graduatoria, con domanda da inoltrare
all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della
gestione delle risorse - Personale - U.O. B - Via Cesare Balbo, n.
16 - 00184 Roma. Per le richieste di invio a mezzo posta le spese
saranno a carico del candidato. Trascorso inutilmente tale termine,
l'Istituto procederà al macero del materiale, senza alcuna
responsabilità, salvo necessità connesse ad eventuali procedure
giurisdizionali.
Sede, 21 luglio 1999
Il presidente: Zuliani
Allegato 1
(Fac-simile della domanda di ammissione da inoltrare, possibilmente
dattiloscritta, in carta semplice, a mezzo raccomandata A.R.)
Codice concorso: 6R-'99
All'Istituto nazionale di statistica -
Direzione centrale della gestione delle
risorse - Personale - Via Cesare Balbo,
16 - 00184 Roma
...l... sottoscritt... ..... chiede di essere ammesso a
partecipare al concorso, a sei posti, per il profilo di collaboratore
tecnico enti di ricerca IV l.p. - area uffici regionali, sede di (1)
.....
A tal fine dichiara, sotto la propria responsabilita':
di essere nat... in ..... (prov. di ............) il
.....................................;
di essere residente in ..... (prov. di ...........), c.a.p.
.......................... via ..... n. ..............., tel.
........................................;
di essere cittadin... italian...; ovvero di appartenere all'Unione
europea in quanto di cittadinanza .....;
di essere iscritt... nelle liste elettorali del comune di .....
...................................... (prov. di ..............);
ovvero: di non essere iscritt... nelle liste elettorali per .....;
di non aver riportato condanne penali; ovvero: di aver riportato le
seguenti condanne penali .....;
di essere in possesso del diploma di ..... conseguito il
............................ presso ..... con la seguente votazione
........................;
di trovarsi nei riguardi degli obblighi militari nella seguente
posizione .....;
di essere in possesso del seguente titolo di precedenza o
preferenza: .....
.....
di essere in possesso dei seguenti titoli attestanti la
professionalità richiesta (2) .....
.....
.....
di prestare o aver prestato servizio presso le seguenti strutture
pubbliche o private (in caso di risoluzione del rapporto di impiego,
indicarne i motivi): .....;
di prestare attualmente servizio all'Istituto Nazionale di
Statistica, presso l'Ufficio di ....., nel profilo di ....., livello
.....;
di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una
pubblica amministrazione, ovvero di non essere stato dichiarato
decaduto da un impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità
non sanabile;
di conoscere la lingua inglese (3): .....;
che i documenti eventualmente allegati sono conformi agli originali
ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n.
403 del 1998;
di essere portatore di handicap e di avere necessità di .....
.....;
Riservato agli appartenenti all'Unione europea:
di avere conoscenza parlata e scritta della lingua italiana.
Tutte le comunicazioni relative al concorso dovranno essere
inoltrate al seguente indirizzo: via ..... n. .......... città
..... (prov. ............) c.a.p. .................. tel.
................................................
Il sottoscritto è consapevole della veridicità delle attestazioni
contenute nella presente domanda ed è a conoscenza delle sanzioni
penali di cui all'art. 26 della legge 15/1968.
Allega alla presente domanda la documentazione di cui all'apposita
distinta, oltre al curriculum vitae et studiorum.
Data, .....
Firma .....
---------
(1) Indicare l'area per la quale si intende concorrere.
(2) Indicare il tipo di titolo, la durata e l'ente presso il quale
è stato conseguito.
(3) Indicare le ulteriori lingue straniere delle quali si ha
conoscenza parlata e scritta.
----------------------------------------
Allegato 2
CURRICULUM VITAE
dati personali
Codice concorso: 6R-'99
Nome e Cognome: .....
Luogo e data di nascita: .....
Residenza: .....
Tel.: .....
studi
Diploma in ..... c/o .....
Anno .....Votazione ........../60
eventuali studi di livello superiore
Diploma in ..... c/o .....
Data: ..... Votazione: ........../..........
Titolo della tesi: ..... in .....
Relatore: prof. .....
Laurea in ..... c/o l'Università di .....
Data: ..... Votazione: ........../110
Titolo della tesi: ..... in .....
Relatore: prof. .....
corsi di formazione professionale
Tipo di corso: ..... c/o .....
Durata: .....
Titolo eventuale elaborato finale: .....
Titolo conseguito o periodo di frequenza: .....
Giudizio finale eventuale: .....
eventuali pubblicazioni o altri lavori
Autori: .....
.....
Titolo:.....
.....
esperienze lavorative (partendo dalla più recente)
Periodo: .....
.....
Ditta o Ente: .....
.....
Indirizzo: .....
.....
Posizione: .....
.....
Mansioni svolte e risultati conseguiti: .....
.....
lingue straniere
Scolastico
Buono
Ottimo
generico
Ottimo
professionale
Inglese .....
'
'
'
'
Francese .....
'
'
'
'
Tedesco .....
'
'
'
'
Altro .....
'
'
'
'
Altro .....
'
'
'
'
conoscenze informatiche
Livello: Informatica utente Informatica professionale
Strumenti: .....
Tipo (sistema, programma generale, pacchetto applicativo, ecc)
titoli vari
.....
.....
.....
Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell'art. 26 della
legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l'uso
di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi
speciali.
Firma .....
----------------------------------------
Allegato 3
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
DELL'ATTO DI NOTORIETÀ
(Artt. 4 e 20 della legge 4 gennaio 1968, n. 15)
Codice concorso: 6R-'99
Io sottoscritt... ..... nat... a ..... il .....
Dichiaro sotto propria responsabilità e consapevole delle
conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci che i
sottoelencati documenti in fotocopia, da allegare alla domanda di
partecipazione al pubblico concorso, a ..... post... ambito .....
sono copie conformi ai rispettivi originali.
A) Titoli di studio .....
.....
.....
.....
B) Servizio prestato presso pubbliche amministrazioni e presso
aziende private .....
.....
.....
.....
C) Diplomi o attestati di specializzazione .....
.....
.....
.....
D) Lavori .....
.....
.....
.....
E) Pubblicazioni .....
.....
.....
.....
Il sottoscritto è a conoscenza che la presente è considerata ai
sensi dell'art. 26 della legge n. 15/1968, come resa a pubblico
ufficiale e che le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e
l'uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle
leggi speciali.
Si allega copia fotostatica, fronte retro, del documento di
riconoscimento.
Data, .....
Firma ..... |
|
Concorsi | 1999 | ENTI LOCALI | COMUNE DI BAREGGIO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 87 del 2-11-1999 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-02&atto.codiceRedazionale=99E13629 | COMUNE DI BAREGGIO | CONCORSO (scad. 2 dicembre 1999) | Concorso pubblico, per esami ad un posto di ruolo - educatore d'infanzia (categoria C - ex sesta qualifica funzionale) part-time 18 ore settimanali. (GU n.87 del 02-11-1999) | È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura di un
posto di ruolo - educatore d'infanzia (categoria C - ex sesta
qualifica funzionale) part-time 18 ore settimanali, ai sensi del
procedimento concorsuale stabilito nel bando integrale, depositato
presso l'ufficio personale, approvato con determinazione del
responsabile servizio personale n. 136/P del 19 ottobre 1999.
I requisiti richiesti sono quelli previsti dalla vigente normativa
per l'accesso al pubblico impiego e inoltre:
titolo di studio: diploma assistente d'infanzia o altro equivalente
tra quelli indicati nel bando integrale.
Le domande di partecipazione, compilate secondo lo schema allegato
al bando integrale e firmate, dovranno essere inviate al comune di
Bareggio (Milano), piazza Cavour entro il trentesimo giorno dalla
data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale.
Il termine è perentorio.
Diario delle prove di esame:
prima prova scritta: giorno 16 dicembre 1999, alle ore 14,30;
seconda prova scritta: giorno 17 dicembre 1999, alle ore 14,30;
prova orale: giorno 22 dicembre 1999, alle ore 9,30.
Le prove si terranno presso la scuola elementare, via Matteotti n.
31 - Bareggio (Milano).
La pubblicazione del calendario e della sede di svolgimento delle
prove suddette nella Gazzetta Ufficiale, contestuale alla
pubblicazione del presente estratto, ha valore di notifica a tutti
gli effetti, di avviso e di comunicazione ai candidati del diario e
della sede delle prove. Pertanto i candidati che non avranno ricevuto
alcuna tempestiva comunicazione di esclusione dal concorso, sono
tenuti a presentarsi alla prima prova scritta e alla seconda prova
scritta a contenuto teorico-pratico senza alcun preavviso,
all'indirizzo, nei giorni e nell'ora suindicati. Ai candidati ammessi
alla prova orale verrà data comunicazione del voto riportato.
Qualora non fosse possibile rispettare il predetto calendario delle
prove d'esame si provvederà a comunicare direttamente ai candidati
il nuovo calendario a mezzo raccomandata a.r. almeno quindici giorni
prima dell'inizio delle prove medesime.
Modalità, condizioni, riserve di legge e requisiti per la
partecipazione e per lo svolgimento del presente concorso, nonchè il
programma delle prove d'esame sono indicati nel relativo bando
integrale, in pubblicazione all'albo pretorio del comune, da
richiedere all'ufficio personale del comune - Piazza Cavour - tel.
02/902.58.203 o consultabile sul sito Internet: www.tes.mi.it/una
finestra sul mondo/reti civiche/rete civica bareggio
Bareggio, 20 ottobre 1999
Il responsabile del servizio: Buscemi |
|
Serie Generale | 1996 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLA SANITA' | Serie Generale n. 205 del 2-9-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-02&atto.codiceRedazionale=096A5588&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SANITA' | DECRETO 20 agosto 1996 | Riconoscimento di titolo di studio estero quale titolo assimilabile in Italia a quello di terapista della riabilitazione. (GU Serie Generale n.205 del 02-09-1996) | IL DIRIGENTE GENERALE
DEL DIPARTIMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE, DELLE RISORSE UMANE E
TECNOLOGICHE IN SANITÀ E DELL'ASSISTENZA SANITARIA DI COMPETENZA
STATALE
Visto il decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319, di attuazione
della direttiva n. 92/51/CEE, relativa ad un sistema generale di
riconoscimento della formazione professionale che integra la
direttiva n. 89/48/CEE;
Visto in particolare l'art. 1 che prevede che alle condizioni
stabilite dalle disposizioni dello stesso decreto legislativo sono
riconosciuti in Italia i titoli rilasciati da un Paese membro della
Comunità europea attestanti una formazione professionale al cui
possesso la legislazione del medesimo Stato subordina l'esercizio di
una professione;
Vista l'istanza di riconoscimento del titolo di "Krankengymnast"
conseguito in Germania dalla sig.a Annette Kuch, cittadina tedesca;
Ritenuto che il predetto titolo possa essere riconosciuto ai sensi
dell'art. 1, comma 2 e 3, del richiamato decreto legislativo n.
319/1994, quale titolo assimilabile in Italia a quello di "terapista
della riabilitazione";
Udito il parere della conferenza dei servizi di cui all'art. 14 del
decreto legislativo n. 319/1994 espresso nella seduta del 15 marzo
1995;
Considerato che, ai sensi dell'art. 8, comma 1, dello stesso
decreto legislativo n. 319/1994, il riconoscimento è subordinato al
superamento di una prova attitudinale;
Vista la richiesta della sig.a Annette Kuch di voler sostenere la
suddetta prova attitudinale;
Visto il decreto dirigenziale 1 aprile 1996, con il quale sono
state stabilite le modalità per l'effettuazione della prova
attitudinale;
Visto il decreto dirigenziale 28 maggio 1996, con il quale è stata
costituita la commissione esaminatrice per l'espletamento della prova
attitudinale prevista dall'art. 2 del decreto dirigenziale sopra
citato;
Visto il verbale in data 10 luglio 1996 della commissione
esaminatrice;
Visto l'art. 13 dello stesso decreto legislativo numero 319/1994,
che attribuisce al Ministero della sanità la competenza per il
riconoscimento dei titoli abilitanti all'esercizio di una professione
sanitaria;
Visto l'art. 3, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993,
n. 29;
Decreta:
Il titolo di studio di "Krankengymnast" conseguito in Germania in
data 1 novembre 1983 dalla sig.a Annette Kuch, nata a Kirchheim unter
Teck (Germania) il 9 novembre 1961, è riconosciuto quale titolo
assimilabile in Italia a quello di "terapista della riabilitazione".
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 20 agosto 1996
Il dirigente generale: D'ARI |
|
Serie Generale | 2002 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 120 del 24-5-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-24&atto.codiceRedazionale=02A05677&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | DECRETO 11 marzo 2002 | Riconoscimento al sig. Zitouni Mohamed di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di infermiere. (GU Serie Generale n.120 del 24-05-2002) | IL DIRETTORE GENERALE
delle risorse umane e delle professioni sanitarie
Vista la domanda con la quale il sig. Zitouni Mohamed ha chiesto il
riconoscimento del titolo di infermiere conseguito in Tunisia, ai
fini dell'esercizio in Italia della professione di infermiere;
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante testo
unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione
e norme sulla condizione dello straniero;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.
394, che stabilisce le modalità, le condizioni e i limiti temporali
per l'autorizzazione all'esercizio in Italia, da parte dei cittadini
non comunitari, delle professioni ed il riconoscimento dei relativi
titoli;
Visti, in particolare, gli articoli 49 e 50 del predetto decreto n.
394 del 1999, che disciplinano il riconoscimento dei titoli
professionali abilitanti all'esercizio di una professione sanitaria,
conseguiti in un Paese non comunitario da parte dei cittadini non
comunitari;
Considerato che, avendo la domanda per oggetto il riconoscimento di
un titolo identico a quello per il quale si è già provveduto nelle
precedenti Conferenze dei servizi, possono applicarsi le disposizioni
contenute nel comma 8, dell'art. 12 del decreto legislativo
27 gennaio 1992, n. 115, e nel comma 9, dell'art. 14 del decreto
legislativo 2 maggio 1994, n. 319;
Acquisito l'esito favorevole dell'accertamento della conoscenza
della lingua italiana, rilasciato dall'Istituto di cultura italiano
di Tunisi;
Ritenuto pertanto di accogliere la domanda;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni;
Decreta:
1. Il titolo di infermiere, rilasciato dal Ministero della sanità
della Repubblica tunisina, conseguito nell'anno 1996 dal sig. Zitouni
Mohamed, nato a Kairouan (Tunisia) il giorno 15 gennaio 1970, è
riconosciuto ai fini dell'esercizio in Italia della professione di
infermiere.
2. Il sig. Zitouni Mohamed è autorizzato ad esercitare in Italia
la professione di infermiere, previa iscrizione al collegio
professionale territorialmente competente.
3. L'esercizio professionale in base al titolo riconosciuto con il
presente decreto è consentito esclusivamente, per attività di
lavoro subordinato, nell'ambito delle quote stabilite ai sensi
dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica
25 luglio 1998, n. 286, e al fine di svolgere attività di lavoro
subordinato per il periodo di validità ed alle condizioni previste
dal permesso o carta di soggiorno.
4. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 11 marzo 2002
Il direttore generale: Mastrocola |
|
Regioni | 2012 | REGIONE LIGURIA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 25 del 30-6-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-30&atto.codiceRedazionale=012R0345 | REGIONE LIGURIA | LEGGE REGIONALE 5 marzo 2012, n. 7 | Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalita'. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.25 del 30-06-2012) | (Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Liguria
Parte I n. 3 del 7 marzo 2012)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Promulga
la seguente legge regionale:
Art. 1
Oggetto
1. La Regione Liguria, in armonia con la Costituzione, nel
rispetto delle competenze dello Stato e in conformità con
l'ordinamento comunitario, concorre allo sviluppo dell'ordinata e
civile convivenza della comunità regionale attraverso il sostegno ad
iniziative di sensibilizzazione della società civile e delle
istituzioni pubbliche finalizzate alla promozione dell'educazione
alla legalità, alla crescita della coscienza democratica,
all'impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, i fenomeni
di usura ed estorsione e le infiltrazioni e i condizionamenti di
stampo mafioso nel territorio regionale, da considerarsi a tutti gli
effetti un danno grave per l'intera comunità regionale.
2. Gli interventi di cui alla presente legge sono promossi,
progettati e realizzati dalla stessa Regione, anche in collaborazione
con altri enti pubblici e privati, oppure progettati e realizzati da
tali enti con il sostegno della Regione. Gli interventi sono attuati
in coerenza con quanto previsto dalla legge regionale 24 dicembre
2004, n. 28 (Interventi per la promozione di sistemi integrati di
sicurezza) e successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 2
Finalità
1. La Regione sostiene iniziative per realizzare progetti di
interesse regionale in materia di educazione alla legalità e di
contrasto alle mafie, con l'obiettivo di:
a) diffondere la cultura della legalità e della convivenza
civile anche attraverso il coinvolgimento del sistema scolastico e
formativo e di welfare locale, con particolare attenzione ai fenomeni
di stampo mafioso e comunque riconducibili alla criminalità
organizzata, ai fenomeni di usura ed estorsione;
b) contribuire all'aggiornamento degli operatori nel settore
della sicurezza, dell'assistenza sociale, del volontariato e del
personale docente nel sistema della formazione;
c) ampliare l'informazione, anche ai fini di prevenzione,
rivolta agli operatori economici di ogni settore di attività;
d) svolgere attività di ricerca, documentazione, informazione
e comunicazione;
e) favorire la produzione e lo svolgimento di attività di tipo
culturale e di spettacolo;
f) favorire la valorizzazione delle funzioni sociali ed
educative, nell'ambito dell'educazione alla legalità, svolte dalla
Chiesa Cattolica, dagli altri enti di culto e dalle organizzazioni
del Terzo Settore;
g) favorire la valorizzazione della funzione sociale ed
educativa delle associazioni di categoria nell'ambito dell'educazione
alla legalità;
h) favorire la formazione del personale politico e
amministrativo in materia di criminalità organizzata e mafiosa e di
strumenti per la prevenzione e il contrasto della stessa.
Art. 3
Stazione Unica Appaltante
1. La Regione, per prevenire e contrastare i tentativi di
condizionamento della criminalità organizzata e mafiosa nelle
pubbliche amministrazioni, nonchè favorire un utilizzo ottimale
delle risorse pubbliche, svolge le funzioni di Stazione Unica
Appaltante, secondo quanto disposto dall'art. 6 della legge regionale
9 maggio 2003, n. 13 (Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale della Regione Liguria - Legge finanziaria 2003)
e successive modificazioni ed integrazioni.
2. La Giunta, sentita la Commissione consiliare competente,
disciplina le linee guida di cui all'art. 6, comma 1-quater, della
legge regionale n. 13/2003 e successive modificazioni ed
integrazioni.
Art. 4
Protocolli di intesa con organi statali di sicurezza
1. Al fine di garantire efficaci ed efficienti forme di
monitoraggio del mercato dei pubblici appalti e di prevenzione dei
fenomeni criminali, la Regione promuove la stipulazione e la
periodica revisione di protocolli di intesa con la Direzione
Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Genova e le altre Forze
dell'Ordine.
2. La Giunta regionale presenta periodicamente alla competente
Commissione consiliare una relazione sull'attuazione di tale
protocollo di intesa.
Art. 5
Accordi con enti pubblici
1. Nel perseguimento delle finalità di cui alla presente legge,
la Regione promuove e stipula accordi di programma e di
collaborazione con enti pubblici, ivi comprese le amministrazioni
statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla
criminalità anche in campo minorile e dell'istruzione.
2. La Regione, in attuazione degli accordi di cui al comma 1,
può concedere contributi per la realizzazione di iniziative e
progetti riferiti, in via prioritaria:
a) ad aree, categorie o gruppi sociali soggetti a rischio di
infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo
organizzato e mafioso;
b) alla promozione e alla diffusione della cultura della
legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani;
c) all'attuazione, anche tramite le associazioni di categoria,
dei progetti integrati per la sicurezza di cui agli articoli 6 e 7
della legge regionale n. 28/2004 e successive modificazioni ed
integrazioni.
Art. 6
Politiche di contrasto alla diffusione del gioco
come criterio di assegnazione di fondi regionali
1. La Regione può inserire, quale elemento rilevante per
l'assegnazione di fondi ai comuni liguri, l'adozione da parte degli
stessi di politiche restrittive nei confronti delle sale da gioco e
di contrasto alla diffusione dello stesso.
2. La Giunta regionale, con proprio regolamento, disciplina i
criteri attraverso i quali emanare bandi pubblici che tengano conto
della presente disposizione.
Art. 7
Rapporti con il Terzo Settore
1. La Regione promuove e stipula convenzioni con le
organizzazioni del Terzo Settore che operano nel campo
dell'educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità
organizzata e mafiosa, ai fenomeni dell'usura e dell'estorsione e per
il sostegno alle vittime dei reati.
2. Le organizzazioni di cui al comma 1 che, in virtù di tali
convenzioni, richiedono l'ammissione ai contributi devono:
a) documentare almeno due anni consecutivi di attività ed
iniziative;
b) prevedere nel loro statuto la finalità di svolgimento di
attività di educazione alla legalità, recupero della devianza
minorile, affermazione dei diritti umani e civili, sostegno alle
vittime dei reati, ovvero altri scopi coerenti con le finalità della
presente legge;
c) avere già svolto su tali tematiche attività documentabili.
3. La Regione sostiene mediante contributi i progetti rientranti
nelle finalità della presente legge promossi dai soggetti di cui al
comma 1.
4. La Regione promuove altresì la stipula delle convenzioni
previste al comma 1 da parte degli enti locali del territorio
regionale.
Art. 8
Interventi per la prevenzione e il contrasto in materia ambientale
1. Nell'attuazione delle politiche di prevenzione e contrasto dei
fenomeni di illegalità in materia di tutela dell'ambiente, connessi
o derivanti da attività criminose di tipo organizzato e mafioso, la
Regione stipula accordi e convenzioni con le autorità statali
operanti sul territorio regionale nel settore ambientale, le
associazioni di imprese, le organizzazioni sindacali, il Terzo
Settore e le associazioni ambientaliste individuate dal Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi
dell'art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del
Ministero dell'Ambiente e norme in materia di danno ambientale) e
successive modificazioni ed integrazioni. A tal fine possono essere
altresì previste specifiche iniziative di formazione e di scambio di
informazioni fra la Regione e i suindicati soggetti.
Art. 9
Misure a sostegno delle scuole e dell'Università per l'educazione
alla legalità
1. La Regione, per contribuire all'educazione alla legalità,
allo sviluppo dei valori costituzionali e civici e alla
consapevolezza sui rischi legati alla criminalità organizzata,
sostiene iniziative finalizzate alla formazione e all'aggiornamento
dei docenti e al coinvolgimento degli studenti di ogni ordine e
grado.
2. Le iniziative di cui al comma 1 possono prevedere:
a) la realizzazione, con la collaborazione degli istituti
scolastici di ogni ordine e grado e dell'Università, di attività
didattiche integrative, laboratori, indagini e ricerche sui temi
oggetto della legge;
b) le attività di ricerca, documentazione, informazione e
comunicazione, comprese la raccolta e la messa a disposizione di
informazioni di carattere bibliografico, iconografico, audiovisivo,
documentale e statistico;
c) la promozione di iniziative finalizzate allo sviluppo della
coscienza civile, costituzionale e democratica, al rispetto delle
diversità, alla lotta contro le mafie;
d) interventi per il recupero, eventualmente tramite accordi
con l'autorità giudiziaria minorile e le Forze dell'Ordine, delle
situazioni di devianza;
e) la promozione di corsi di aggiornamento del personale
docente, nonchè la creazione di strumenti per fare emergere le
situazioni di illegalità, eventualmente presenti negli istituti di
ogni ordine e grado della regione, anche attraverso intese o
convenzioni con l'Ufficio Scolastico Regionale;
f) la valorizzazione delle tesi di laurea e di dottorato e
delle ricerche documentali effettuate da laureandi e dottorandi sui
temi inerenti la lotta alla criminalità organizzata, la storia delle
mafie, i progetti per la diffusione della legalità;
g) l'organizzazione di incontri e manifestazioni promossi da
enti locali, scuole e dall'Università, da comitati e associazioni
volti alla sensibilizzazione della popolazione su tali temi;
h) la promozione di gemellaggi tra diverse scuole al fine di
favorire l'incontro tra studenti liguri e di altre regioni d'Italia e
di incentivare percorsi di legalità, cittadinanza attiva e antimafia
sociale.
3. L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - Assemblea
legislativa della Liguria concorre alle attività della presente
legge mediante la concessione di patrocini e altri interventi con
finalità divulgative.
Art. 10
Attività della polizia locale e interventi formativi
1. La Regione, nel rispetto di quanto previsto dalla legge
regionale 1° agosto 2008, n. 31 (Disciplina in materia di polizia
locale), valorizza il ruolo della polizia locale nell'attuazione
delle politiche di cui alla presente legge.
2. La Regione promuove, avvalendosi della Fondazione «Scuola
Interregionale di Polizia locale» di cui agli articoli 24 e 25 della
legge regionale n. 31/2008, la formazione degli operatori di polizia
locale, anche in maniera congiunta con gli operatori degli enti
locali, delle forze dell'ordine, della giustizia minorile nonchè
delle organizzazioni del volontariato e delle associazioni che
svolgono attività di carattere sociale sui temi oggetto della
presente legge.
Art. 11
Beni confiscati
1. La Regione contribuisce ad assicurare un proficuo riutilizzo a
fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata e
mafiosa ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo 6 settembre
2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di
prevenzione, nonchè nuove disposizioni in materia di documentazione
antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010,
n. 136), attraverso:
a) l'assistenza agli enti locali assegnatari di tali beni;
b) la concessione di contributi agli enti locali di cui alla
lettera a) per concorrere alla realizzazione di interventi di
restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia,
ripristino tipologico nonchè arredo degli stessi al fine del
recupero dei beni immobili loro assegnati;
c) la concessione di contributi agli enti locali di cui alla
lettera a) per favorire il riutilizzo in funzione sociale dei beni
immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa, mediante
la stipula di accordi di programma con i soggetti assegnatari.
2. La Regione può stanziare contributi per favorire e sostenere
la continuità lavorativa delle aziende sequestrate e non ancora
confiscate, al fine di salvaguardare il patrimonio produttivo e
occupazionale esistente.
Art. 12
Fondi di rotazione e garanzia
1. Al fine di sostenere i progetti che prevedono il riutilizzo
dei beni confiscati, è istituito un fondo regionale di rotazione per
l'estinzione delle ipoteche o di altri gravami trascritti sui beni
confiscati alle organizzazioni criminali.
2. Al fine di facilitare l'accesso al credito dei soggetti
assegnatari dei beni è istituito un fondo regionale di garanzia per
l'uso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali.
3. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare
competente, definisce le modalità di gestione dei fondi di rotazione
di cui ai commi 1 e 2.
Art. 13
Politiche a sostegno delle vittime
1. È istituita una voce del fondo di dotazione della «Fondazione
regionale per il sostegno alle vittime dei reati» di cui all'art. 10
della legge regionale n. 28/2004 e successive modificazioni ed
integrazioni, per il sostegno specifico alle vittime della
criminalità mafiosa e organizzata.
2. La Regione interviene a favore delle vittime dei reati del
crimine organizzato e mafioso, sulla base dei presupposti, modalità
e condizioni previsti dal medesimo articolo e dallo Statuto della
Fondazione.
3. La Regione, mediante specifici strumenti nell'ambito delle
proprie politiche sociali e sanitarie, nell'esercizio delle proprie
competenze di programmazione, regolazione e indirizzo, prevede
interventi a favore delle vittime di fenomeni di violenza, di
dipendenza, di sfruttamento e di tratta connessi al crimine
organizzato e mafioso.
Art. 14
Osservatorio indipendente per il contrasto alla criminalità
organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza
1. È istituito l'Osservatorio indipendente per il contrasto alla
criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza,
di seguito denominato Osservatorio.
2. L'Osservatorio è luogo:
a) di analisi e confronto sullo stato della presenza della
criminalità organizzata e mafiosa nel territorio regionale e sulle
iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarla;
b) di elaborazione e proposta delle azioni idonee a rafforzare
gli interventi di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione
alle misure per la trasparenza nell'azione amministrativa.
3. L'Osservatorio, in particolare, propone alla Giunta regionale,
nei settori economici e amministrativi ritenuti più esposti alle
infiltrazioni criminali, individuati nei rapporti delle autorità
inquirenti e delle Forze dell'Ordine, interventi volti a favorire la
conoscibilità, anche attraverso la rete Internet, dei presidi di
trasparenza e legalità adottati in tali settori ed eventualmente ne
propone di ulteriori, in coerenza e nel rispetto dell'assetto
normativo, anche nazionale, di riferimento di detti settori.
4. L'Osservatorio approva annualmente una relazione, che viene
trasmessa alla Giunta regionale e al Consiglio regionale - Assemblea
legislativa della Liguria.
5. L'Osservatorio è composto da cinque personalità di
riconosciuta esperienza nel campo del contrasto al crimine
organizzato e della promozione di legalità e trasparenza, che
assicurino indipendenza di giudizio e azione rispetto alla pubblica
amministrazione, alle organizzazioni politiche, sindacali e di
categoria. L'Osservatorio dura in carica cinque anni.
6. Il Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria
nomina i componenti dell'Osservatorio, ai sensi della legge regionale
14 dicembre 1993, n. 55 (Norme in materia di nomine di competenza
della Regione) e successive modificazioni ed integrazioni e nel
rispetto dei principi stabiliti dalla presente legge, attraverso un
bando pubblico.
7. Alle funzioni amministrative e di segreteria dell'Osservatorio
provvede la Giunta regionale, con proprio personale.
8. Fino alla nomina dell'Osservatorio le sue funzioni sono svolte
dall'Osservatorio regionale per la sicurezza e la qualità della vita
dei cittadini previsto all'art. 2 della legge regionale n. 28/2004 e
successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 15
Tavolo della Legalità per la Liguria
1. È istituito il «Tavolo della Legalità per la Liguria», di
seguito denominato «Tavolo», con funzione di condivisione e confronto
fra esponenti della società ligure sui temi del contrasto alla
criminalità organizzata e mafiosa, della sua prevenzione e della
promozione della cultura della legalità.
2. Il Tavolo si riunisce almeno una volta all'anno per discutere
della relazione annuale dell'Osservatorio di cui all'art. 14, della
relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno
della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere,
delle relazioni della Direzione Nazionale Antimafia, della Direzione
Distrettuale Antimafia di Genova, della Direzione Investigativa
Antimafia e di ogni altro elemento ritenuto utile ai lavori del
Tavolo stesso.
3. Il Tavolo è composto da:
a) un rappresentante della Giunta regionale, indicato dal
Presidente della Regione, che convoca e presiede la prima riunione;
b) tre Consiglieri regionali, di cui almeno uno in
rappresentanza della minoranza consiliare;
c) un rappresentante dell'Università degli Studi di Genova;
d) un rappresentante dell'Associazione Nazionale Comuni
Italiani (ANCI) della Liguria;
e) i rappresentanti delle Autorità Portuali liguri;
f) un rappresentante della direzione scolastica regionale;
g) i rappresentanti delle Camere di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura e della Unione regionale delle Camere di
Commercio della Liguria (Unioncamere);
h) un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale;
i) un rappresentante per ciascuna delle associazioni di
categoria dell'edilizia, dell'industria, del commercio, del turismo,
dell'artigianato e dell'agricoltura;
j) un rappresentante delle associazioni bancarie italiane;
k) un rappresentante dell'associazione «Avviso Pubblico - Enti
locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie»;
l) un rappresentante delle associazioni dei consumatori;
m) un rappresentante del Forum ligure del Terzo Settore;
n) un rappresentante delle associazioni impegnate in azioni
oggettivamente verificabili e documentate a favore della legalità;
o) un rappresentante per il Centro Giustizia Minorile Piemonte,
Valle d'Aosta e Liguria.
4. La Giunta regionale può invitare ai lavori del Tavolo altri
soggetti non ricompresi nell'elenco di cui al comma 3, la cui azione
sia coerente con le finalità del Tavolo.
5. La partecipazione al Tavolo è svolta a titolo gratuito.
6. Alle funzioni amministrative e di segreteria del Tavolo
provvede la Giunta regionale, con proprio personale.
Art. 16
Istituzione della giornata regionale dell'impegno contro le mafie
1. In memoria delle vittime della criminalità organizzata e
mafiosa, la Regione istituisce la «Giornata regionale dell'impegno
contro le mafie, in memoria delle loro vittime e per la promozione
della cittadinanza responsabile», da celebrarsi ogni anno il 21 marzo
al fine di promuovere l'educazione, l'informazione e la
sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio.
2. La Regione definisce annualmente le proprie iniziative per la
celebrazione della giornata.
Art. 17
Partecipazione all'associazione «Avviso pubblico
Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie»
1. La Regione Liguria aderisce ad «Avviso pubblico - Enti locali
e Regioni per la formazione civile contro le mafie», associazione
senza scopo di lucro, liberamente costituita da enti locali e regioni
per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione
mafiosa nel governo degli enti locali ed iniziative di formazione
civile contro le mafie.
Art. 18
Monitoraggio sull'attuazione della legge
1. Ogni due anni la Giunta regionale presenta al Consiglio
regionale - Assemblea legislativa della Liguria una dettagliata
relazione che fornisce informazioni sui seguenti aspetti:
a) il quadro degli interventi e delle iniziative di prevenzione
primaria, secondaria e terziaria posti in essere, coordinati e
finanziati dalla Regione ai sensi della presente legge;
b) l'ammontare delle risorse e la loro ripartizione per il
finanziamento delle iniziative e degli interventi previsti dalla
legge nonchè le modalità di selezione dei soggetti privati
coinvolti;
c) i dati raccolti ed elaborati sui fenomeni di illegalità
collegati alla criminalità organizzata di tipo mafioso nelle sue
diverse articolazioni, rilevati nel territorio regionale.
Art. 19
Costituzione di parte civile della Regione nei processi di mafia
1. È fatto obbligo alla Regione di costituirsi parte civile in
tutti quei procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel
territorio della regione, in cui sia stato emesso decreto che dispone
il giudizio o decreto di citazione a giudizio contenente imputazioni
per il delitto di cui all'art. 416-bis del codice penale o per
delitti consumati o tentati commessi avvalendosi delle condizioni di
cui all'art. 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare le
attività delle associazioni previste dallo stesso articolo.
2. La Regione, coerentemente alle finalità previste dalla
presente legge, ha facoltà di costituirsi parte civile, anche prima
dell'emissione del decreto che dispone il giudizio, in tutti quei
procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della
regione, in cui, nella richiesta di rinvio a giudizio, siano
contestate imputazioni per il delitto di cui all'art. 416-bis del
codice penale o per delitti consumati o tentati commessi avvalendosi
delle condizioni di cui all'art. 416-bis del codice penale ovvero al
fine di agevolare le attività delle associazioni previste dallo
stesso articolo.
Art. 20
Codice di autoregolamentazione del Consiglio regionale Assemblea
legislativa della Liguria
1. Il Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria,
entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente
legge, recepisce, con propria deliberazione, il codice di
autoregolamentazione approvato il 18 febbraio 2010 dalla Commissione
parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre
associazioni criminali, anche straniere.
Art. 21
Norma finanziaria
1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge si
provvede con lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della
spesa del bilancio regionale per l'esercizio 2012 all'U.P.B. 1.102
«Spese per l'attività di governo».
2. Agli oneri per gli esercizi successivi si provvede con legge
di bilancio.
Art. 22
Dichiarazione d'urgenza
1. La presente legge regionale è dichiarata urgente ed entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla
osservare come legge della Regione Liguria.
Genova, 5 marzo 2012
BURLANDO
(Omisiss). |
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Concorsi | 2011 | ENTI LOCALI | PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 10 del 4-2-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-04&atto.codiceRedazionale=1E000763 | PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA | CONCORSO (scad. 7 marzo 2011) | Avviso di differimento termini relativo alla scadenza dei concorsi pubblici, per esami, per vari posti in varie qualifiche. (GU n.10 del 04-02-2011) | Si rende noto che, in relazione alla sopravvenuta,necessità di
riallineare le date di compiuta pubblicazione sia all'albo pretorio
dell'Ente che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e di
unificare la data di scadenza per la presentazione delle istanze, con
DDG n.1 del 19 gennaio 2011, il termine di presentazione delle
domande per la partecipazione ai seguenti concorsi:
Concorso pubblico per esami a due posti di dirigente Area
Amministrativa;
Concorso pubblico per esami a due posti di dirigente Area
Economico Finanziaria;
Concorso pubblico per esami a cinque posti di dirigente Area
Tecnica;
Concorso pubblico per esami a un posto di dirigente Avvocatura,
di cui agli avvisi pubblicati nelle GG.UU.RR.II. n. 3 dell'11
gennaio 2011 e n. 4 del 14 gennaio 2011, è differito al trentesimo
giorno succesivo alla contestuale pubblicazione del presente avviso
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e dei bandi
all'Albo pretorio di questa Provincia Regionale.
Si richiama l'attenzione dei candidati sul rinvio effettuato
dall'art. 9 dei bandi alla normativa vigente, ivi compresa quella
concernente, i requisiti generali da possedere per l'accesso alla
dirigenza di cui all'art. 28 del decreto legislativo n. 165/2001 e
successive modifiche ed integrazioni, nel testo vigente in Sicilia
che, testualmente, recita: «Al concorso per esami possono essere
ammessi i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti
di laurea, che abbiano compianto almeno cinque anni di servizio, o,
se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di
specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione,
individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di
concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, almeno tre anni di servizio svolti in posizioni funzionali
per l'accesso alle quali è richiesto il possa diploma di laurea. Per
i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di
corso-concorso, il periodo di servizio è ridotto a quattro anni.
Sono, altresì, ammessi soggetti in possesso della qualifica di
dirigente in enti e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di
applicazione dell'art. 1, comma 2, muniti del diploma di laurea, che
hanno svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali. Sono,
inoltre, ammessi coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o
equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore
a tre anni, purchè muniti di diploma di laurea. Sono altresì
ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio
universitario, che hanno maturato, con servizio continuativo per
almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali,
esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea». Sarà
cura dei candidati dimostrare il possesso dei predetti requisiti
generali con apposita dichiarazione aggiuntiva.
Si precisa, infine, che la percentuale di riserva al personale
interno (50% con arrotondamento per difetto) opera sui posti rimasti
vacanti successivamente al completamento delle già avviate procedure
di mobilità ex articoli 30 e 34-bis del decreto legislativo n. 165
del 30 marzo 2001. Tutta la documentazione sarà messa a disposizione
sul sito istituzionale dell'Ente www.provincia.siracusa.it |
|
Concorsi | 2008 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI MESSINA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 54 del 11-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-11&atto.codiceRedazionale=08E05933 | UNIVERSITA' DI MESSINA | CONCORSO (scad. 11 agosto 2008) | Avviso relativo al bando della procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore universitario di seconda fascia presso la facolta' di scienze statistiche settore scientifico-disciplinare MAT/05 - Analisi matematica. (GU n.54 del 11-07-2008) | In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117, si
comunica che è stato pubblicato, mediante affissione all'albo
ufficiale dell'Università degli studi di Messina, sito in piazza S.
Pugliatti, Messina, il decreto rettorale n. 2593 del 30 giugno 2008
con il quale è stata indetta la procedura di valutazione comparativa
per la copertura di un posto di professore universitario di seconda
fascia presso la facoltà di scienze statistiche settore
scientifico-disciplinare MAT/05 - Analisi matematica.
Dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale decorre il termine di trenta giorni
per la presentazione delle domande da parte dei candidati.
Il testo integrale del decreto rettorale n. 2593 del 30 giugno
2008 si può trovare all'indirizzo - http://ww2.unime.it/concorsi/
(Sessione prima 2008). |
|
Serie Generale | 2005 | DECRETI PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 46 del 25-2-2005 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-02-25&atto.codiceRedazionale=05A01702&elenco30giorni=false | ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 febbraio 2005 | Primi interventi urgenti di protezione civile, diretti a fronteggiare i danni conseguenti alle eccezionali avversita' atmosferiche, che hanno colpito il territorio della provincia di Matera e della regione Puglia, nei giorni 12, 13 e 14 novembre 2004, e il territorio della regione Calabria nel periodo dal 3 al 13 novembre 2004. (Ordinanza n. 3401). (GU Serie Generale n.46 del 25-02-2005) | IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di
emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che
hanno colpito il territorio della regione Calabria nel periodo dal 3
al 13 novembre 2004;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di
emergenza in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche che
hanno colpito il territorio della provincia di Matera nei giorni 12,
13 e 14 novembre 2004;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di
emergenza in relazione agli eccezionali eventi alluvionali che hanno
colpito il territorio della regione Puglia nei giorni 12, 13 e
14 novembre 2004;
Considerato che nel periodo ricompreso tra il 3 ed il 14 novembre
2004 le regioni Basilicata, Calabria e Puglia sono state interessate
da un'eccezionale ondata di maltempo che ha causato lo straripamento
di corsi d'acqua, allagamenti e danni ad infrastrutture pubbliche ed
a beni di proprietà pubblica e privata;
Considerato che la natura, l'intensità e l'estensione territoriale
dell'evento calamitoso ha causato gravi difficoltà al tessuto
economico e sociale delle zone interessate;
Ritenuto che il complesso delle attività poste in essere dalle
amministrazioni interessate in un contesto di competenze ordinarie
non consente di superare l'emergenza in atto;
Ritenuto necessario attuare tutti gli interventi straordinari per
il superamento dell'emergenza ricorrendo nei casi di specie i
presupposti di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992,
n. 225;
Acquisita l'intesa della regione Basilicata con nota del 14 gennaio
2005, della regione Puglia con nota del 19 gennaio 2005 e della
regione Calabria con nota del 10 febbraio 2005;
Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Dispone:
Art. 1.
1. I prefetti delle province delle regioni Calabria, Puglia e della
provincia di Matera sono nominati commissari delegati per
l'attuazione, negli ambiti territoriali di rispettiva competenza, dei
primi interventi urgenti diretti al soccorso della popolazione, alla
rimozione delle situazioni di pericolo, nonchè a fronteggiare i
danni conseguenti agli eventi meteorologici di cui in premessa.
2. Per l'espletamento delle iniziative finalizzate al superamento
dell'emergenza, i commissari delegati possono avvalersi dell'opera di
soggetti attuatori all'uopo nominati, cui affidare specifici settori
di intervento sulla base di specifiche direttive ed indicazioni
impartite dai medesimi commissari, nonchè della collaborazione degli
uffici regionali, degli enti locali anche territoriali e delle
amministrazioni periferiche dello Stato.
3. I commissari delegati provvedono in particolare:
a) alla puntuale ricognizione, entro quindici giorni dalla data
di pubblicazione della presente ordinanza, dei comuni colpiti,
nonchè, entro i successivi quindici giorni, alla stima complessiva
dei danni subiti dalle infrastrutture e dai beni pubblici e privati;
b) al ripristino, in condizioni di sicurezza e di ottimale
fruibilità del territorio, delle infrastrutture pubbliche
danneggiate, alla pulizia ed alla manutenzione straordinaria degli
alvei dei corsi d'acqua ed alla stabilizzazione dei versanti, nonchè
alla realizzazione di adeguati interventi, anche non
infrastrutturali, di prevenzione dei rischi idrogeologici ed
idraulici;
c) all'erogazione dei primi contributi per l'immediata ripresa
delle attività produttive e per favorire il ritorno alle normali
condizioni di vita delle popolazioni, anche mediante l'erogazione di
provvidenze per il ristoro dei danni ai beni mobili, ai beni mobili
registrati ed ai beni immobili, secondo voci di contribuzione,
criteri di priorità e modalità attuative che saranno fissate dai
commissari delegati medesimi con propri provvedimenti e che potranno
costituire anticipazioni su future provvidenze.
Art. 2.
1. Per l'attuazione degli interventi di cui all'art. 1, i
commissari delegati, ove non sia possibile l'utilizzazione delle
strutture pubbliche, possono affidare la progettazione anche a liberi
professionisti, avvalendosi, ove occorrenti, delle deroghe di cui
all'art. 4.
2. I commissari delegati, anche con l'ausilio dei soggetti
attuatori, per gli interventi di competenza, provvedono
all'approvazione dei progetti, ricorrendo, ove necessario, alla
conferenza di servizi da indire entro sette giorni dalla acquisizione
della disponibilità dei progetti. Qualora alla conferenza di servizi
il rappresentante di un'amministrazione invitata sia risultato
assente, o, comunque, non dotato di adeguato potere di
rappresentanza, la conferenza delibera prescindendo dalla sua
presenza e dalla adeguatezza dei poteri di rappresentanza dei
soggetti intervenuti. Il dissenso manifestato in sede di conferenza
di servizi deve essere motivato e recare, a pena di inammissibilità
le specifiche indicazioni progettuali necessarie al fine
dell'assenso. In caso di motivato dissenso espresso da
un'amministrazione preposta alla tutela ambientale,
paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla
tutela della salute dei cittadini, la determinazione è subordinata,
in deroga all'art. 14-quater, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n.
241, come sostituito dall'art. 17, comma 3, della legge 15 maggio
1997, n. 127, all'assenso del Ministro competente che si esprime
entro sette giorni dalla richiesta.
3. I pareri, visti e nulla-osta relativi agli interventi, che si
dovessero rendere necessari, anche successivamente alla conferenza di
servizi di cui al comma precedente, in deroga all'art. 17, comma 24,
della legge 15 maggio 1997, n. 127, devono essere resi dalle
amministrazioni competenti entro sette giorni dalla richiesta e,
qualora entro tale termine non siano resi, si intendono
inderogabilmente acquisiti con esito positivo.
4. I commissari delegati provvedono, per le occupazioni di urgenza
e per le eventuali espropriazioni delle aree occorrenti per
l'esecuzione delle opere e degli interventi di cui alla presente
ordinanza, una volta emesso il decreto di occupazione d'urgenza,
prescindendo da ogni altro adempimento, alla redazione dello stato di
consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche
con la sola presenza di due testimoni.
5. L'approvazione del parte dei commissari delegati dei progetti
definitivi o esecutivi costituisce variante agli strumenti
urbanistici vigenti, approvazione del vincolo preordinato
all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed
indifferibilità delle relative opere.
Art. 3.
1. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono
autorizzati a assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione
principale, abituale e continuativa, sia stata distrutta in tutto o
in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti
delle competenti autorità, adottati a seguito degli eccezionali
eventi meteorologici di cui in premessa, un contributo per l'autonoma
sistemazione fino ad un massimo di Euro 400,00 mensili, e, comunque,
nel limite di Euro 100,00 per ogni componente del nucleo familiare
abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; ove si tratti
di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo
medesimo è stabilito in Euro 200,00. Qualora nel nucleo familiare
siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di
handicap, ovvero disabili con una percentuale di invalidità non
inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di Euro 100,00
mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati.
2. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono
autorizzati, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione
dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una
sistemazione alloggiativa alternativa.
3. I benefici economici di cui al comma 1 sono concessi a decorrere
dalla data di sgombero dell'immobile, e sino a che non si siano
realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione, ovvero si
sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilità.
4. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono
altresì autorizzati a concedere un contributo in favore dei
proprietari degli immobili la cui abitazione principale, abituale e
continuativa risulti danneggiata in conseguenza degli eventi
alluvionali di cui alla presente ordinanza, nel limite massimo di
Euro 10.000,00, per gli interventi di riparazione finalizzati a
restituire la necessaria agibilità o funzionalità agli immobili
stessi, sulla base di apposita perizia tecnica giurata contenente la
descrizione degli interventi da realizzare ed i relativi costi
stimati, fatte salve le eventuali ulteriori determinazioni da
assumere in sede di ricostruzione in ordine agli aiuti finanziari che
potranno essere appositamente previsti, e rispetto ai quali il
beneficio di cui al presente comma dovrà essere considerato
un'anticipazione. Fino al completamento di detti interventi, in
favore dei nuclei familiari dei citati proprietari continuano a
trovare applicazione i benefici di cui al presente articolo.
Art. 4.
1. Per il compimento delle iniziative previste dalla presente
ordinanza i commissari delegati, sono autorizzati, ove ritenuto
indispensabile e sulla base di specifica motivazione, a derogare, nel
rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e della
direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre
2004, alle seguenti disposizioni normative:
legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni,
articoli 4, comma 17 e 6, comma 5, articoli 9, 10, comma 1-quater,
articoli 14, 16, 17, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 28, 29, 32 e 34, nonchè
le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica
21 dicembre 1999, n. 554, per le parti strettamente collegate e,
comunque, nel rispetto dell'art. 7, lettera c) della direttiva
comunitaria n. 93/37, e le disposizioni del decreto del Presidente
della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, strettamente collegate
all'applicazione delle suindicate norme;
legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni,
articoli 7, 8, 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater, 16 e 17;
regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, e successive
modificazioni, articoli 3, 5 e 6, comma 2, articoli 7, 8, 11, 13, 14,
15, 19, 20 e 36;
regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, articoli 37, 38, 39, 40,
41, 42, 117 e 119;
decreto legislativo 12 marzo 1995, n. 157, e successive modifiche
ed integrazioni, articoli 6, 7, 8, 9, 22, 23 e 24 e, comunque, nel
rispetto dell'art. 11 della direttiva comunitaria n. 92/50;
decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, e successive
modifiche ed integrazioni, articoli 5, 7, 8, 9, 10, 14, 16, 17 e,
comunque, nel rispetto dell'art. 6 della direttiva comunitaria n.
93/36;
decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,
articoli 16, 17, comma 2, 18 e 20 e successive modifiche ed
integrazioni;
decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, art. 10, comma 2.
Art. 5.
1. Al fine di assicurare il rispetto dei termini di scadenza dello
stato d'emergenza i commissari delegati predispongono entro trenta
giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, i cronoprogrammi delle
attività da porre in essere, articolati in relazione alle diverse
tipologie d'azione e cadenzati per trimestri successivi. Entro trenta
giorni dalla scadenza di ciascun trimestre, i commissari delegati
comunicano al Dipartimento della protezione civile lo stato di
avanzamento dei programmi, evidenziando e motivando gli eventuali
scostamenti e indicando le misure che si intendono adottare per
ricondurre la realizzazione degli interventi ai tempi stabiliti dai
cronoprogrammi.
2. In relazione alle esigenze derivanti dalle disposizioni di cui
al comma 1, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della
presente ordinanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana, il capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri istituisce un comitato per il
rientro nell'ordinario, con il compito di esaminare e valutare i
documenti di cui al comma 1 e di proporre le iniziative ritenute
utili per il conseguimento degli obiettivi ivi indicati.
3. La composizione e l'organizzazione del comitato di cui al comma
2, sono stabilite dal capo del Dipartimento della protezione civile,
utilizzando anche personale in servizio presso il Dipartimento
stesso.
4. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede a carico
del Fondo della protezione civile.
Art. 6.
1. Per la realizzazione degli interventi di cui alla presente
ordinanza, è destinata la somma di 10 milioni di euro, da ripartire
tra le regioni interessate con provvedimento del capo Dipartimento
della protezione civile sulla base di una proposta congiunta delle
medesime regioni che tenga anche conto dell'entità dei danni occorsi
nei territori interessati, a carico del Fondo della protezione civile
che sarà allo scopo corrispondentemente integrato dal Ministero
dell'economia e delle finanze.
2. Le regioni Basilicata, Calabria e Puglia sono autorizzate a
trasferire ai commissari delegati risorse finanziarie a carico del
proprio bilancio, anche a titolo di anticipazione rispetto
all'importo di cui al comma 1, in deroga agli articoli 16 e 17 del
decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, ed alle relative
disposizioni normative regionali.
3. Le amministrazioni statali e gli enti pubblici sono autorizzati
a trasferire ai commissari delegati eventuali risorse finanziarie
finalizzate al superamento del contesto emergenziale.
4. Le risorse finanziarie di cui al presente articolo sono
trasferite su apposite contabilità speciale, all'uopo istituite,
intestate ai prefetti - commissari delegati con le modalità previste
dall'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile
1994, n. 367.
5. A valere sulle risorse di cui al comma 1, l'importo di
500.000,00 euro è destinato al potenziamento dei mezzi e delle
attrezzature logistiche e strutturali del Dipartimento della
protezione civile a supporto delle attività di previsione e
prevenzione nel campo del rischio idrogeologico.
Art. 7.
1. Il Dipartimento della protezione civile rimane estraneo ad ogni
rapporto contrattuale posto in essere in applicazione della presente
ordinanza.
La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Roma, 18 febbraio 2005
Il Presidente: Berlusconi |
|||
Concorsi | 2011 | ENTI PUBBLICI STATALI | CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 51 del 28-6-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-06-28&atto.codiceRedazionale=1E003403 | CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE | AVVISO | Avviso di nomina del vincitore del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di complessive ottantuno unita' di personale con profilo di ricercatore - III livello professionale presso Istituti/Strutture del CNR dislocati nelle Regioni Abruzzo - Lazio - Umbria: Area Scientifica (P.1) «Scienze Giuridiche» Raggruppamento Omogeneo II - Cod. Rif. RM91/1 (1 posto). (Bando 364. 96). (GU n.51 del 28-06-2011) | Si comunica che è stato pubblicato sul sito del Consiglio
nazionale delle ricerche: www.urp.cnr.it il decreto di nomina del
vincitore del concorso pubblico, per titoli ed esami, per
l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di complessive
ottantuno unità di personale con profilo di ricercatore - III
livello professionale, presso istituti/strutture del CNR dislocati
nelle regioni Abruzzo - Lazio - Umbria: Area scientifica (P.1)
«Scienze giuridiche» raggruppamento omogeneo II - Cod. rif. RM91/1
(un posto). Bando 364. 96. |
|
Parte Seconda | 2018 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 85 del 24-7-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-07-24&atto.codiceRedazionale=TX18ADD7882 | KEDRION S.P.A. | Sede: Localita' Ai Conti - 55051 Castelvecchio Pascoli, Lucca Codice Fiscale: 01779530466 | (GU Parte Seconda n.85 del 24-7-2018) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinali per uso umano. Modifica apportata ai sensi
del Regolamento (CE) 1234/2008 del 24 novembre 2008 e s.m.i.
Titolare: Kedrion S.p.A. 55051 Castelvecchio Pascoli - Lucca
Codice pratica: N1B/2018/482
Specialità Medicinali:
PLASMAGRADE (AIC: 041868011)
PLASMASAFE (AIC: 033369012)
Tipologia di variazione: tipo IB: B.II.d.2.d
Natura della variazione: Modifica della procedura del test per la
determinazione del Fattore V sui prodotti finiti Plasmasafe e
Plasmagrade. La modifica riguarda l'introduzione di un nuovo
strumento STA COMPACT MAX, ID: CQCOA04 e dei reattivi STA-NEOPLASTINE
CI PLUS e STA-Deficient V utilizzati per l'esecuzione dell'analisi.
I lotti già prodotti alla data della pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta.
La presente Notifica entrerà in vigore il giorno successivo alla
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Un procuratore
dott.ssa Serena Bartoccioni
TX18ADD7882 |
|
Regioni | 1997 | REGIONE SICILIA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 13 del 29-3-1997 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-29&atto.codiceRedazionale=096R1099 | REGIONE SICILIA | LEGGE REGIONALE 12 novembre 1996, n. 41 | Disposizioni in materia di permessi, indennita' ed incarichi negli enti locali. Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali concernenti le elezioni di organi degli enti locali, il Comitato regionale di controllo, il personale dell'amministrazione regionale e degli enti locali. Abrogazione di norme (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.13 del 29-03-1997) | (Pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia n. 56
del 16 novembre 1996)
L'Assemblea regionale
Ha approvato
IL PRESIDENTE REGIONALE
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
Indennità per i presidenti
dei consigli comunali e provinciali
1. Dopo l'articolo 8 della legge regionale 24 giugno 1986, n. 31,
è aggiunto il seguente:
"Art. 8-bis - 1. Ai presidenti dei consigli provinciali e dei
consigli comunali si applicano le norme in materia di aspettative,
permessi ed indennità stabilite dalla presente legge per gli
assessori delle province e dei comuni delle stesse classi
demografiche".
Art. 2.
Modifiche all'articolo 52 della legge regionale
1 settembre 1993, n. 26. Interpretazione autentica
1. Il comma 5 dell'articolo 52 della legge regionale 1 settembre
1993, n. 26, è sostituito dal seguente:
"5. Per le province regionali che ricomprendono aree metropolitane,
costituite secondo l'articolo 20 della legge regionale 6 marzo 1986,
n. 9, le indennità di carica e di presenza previste per gli organi
dei comuni o delle province eletti o nominati sono incrementate del
50 per cento".
2. La disposizione dell'articolo 52, comma 7, della legge regionale
1 settembre 1993, n. 26, va interpretata nel senso di ripristino
della normativa dettata dall'articolo 4 della legge regionale 3
dicembre 1991, n. 44, con aggiornamento delle misure dei compensi
correlato a quello disciplinato per gli amministratori locali, per
ultimo con il precedente comma 4 del richiamato articolo 52.
Art. 3.
Disposizioni concernenti l'indennità nei comuni
1. I benefici previsti dall'articolo 3 della legge 27 dicembre
1985, n. 816, recepita dalla legge regionale 24 giugno 1986, n. 31
sono estesi agli amministratori locali di comuni con popolazione
inferiore ai 10.000 abitanti.
Art. 4.
Interpretazione autentica in materia di permessi retribuiti
1. Le disposizioni della legge regionale 24 giugno 1986, n. 31
concernenti il diritto ad usufruire di permessi retribuiti sono
applicabili a tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati per la
partecipazione alle riunioni degli organi degli enti nei quali sono
stati eletti, incluse le commissioni consiliari espressamente
previste dalla legge e quelle formalmente istituite in forza
dell'autonomia dell'ente locale.
Art. 5.
Norme relative al conferimento
di incarichi di consulenza
1. Le disposizioni di cui all'articolo 25 della legge 23 dicembre
1994, n. 724 si applicano anche al personale dell'Amministrazione
regionale delle aziende e degli enti pubblici da essa dipendenti e/o
comunque vigilati.
2. La comunicazione di cui al comma 3 dell'articolo 25 della legge
23 dicembre 1994, n. 724 va effettuata altresì alla Presidenza della
Regione che provvede anche a trasmetterla all'Assemblea regionale
siciliana.
Art. 6.
Norme concernenti il conferimento
di incarico di esperto. Divieto di cumulo di incarichi
1. All'articolo 14 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7,
così come modificato con l'articolo 41 della legge regionale 1
settembre 1993, n. 26, è aggiunto il seguente comma:
"6. Nessuno può avere conferiti più di due incarichi
contemporaneamente".
2. All'articolo 35 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9, così
come sostituito dall'articolo 25 della legge regionale 1 settembre
1993, n. 26, è aggiunto il seguente comma:
"8. Si applicano agli esperti del presidente della provinciale
limitazioni previste per gli esperti dei sindaci dal comma 6
dell'articolo 14 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7".
3. Il Presidente ed i componenti delle sezioni del CO.RE.CO. non
possano assumere incarichi professionali a qualunque titolo dagli
enti sottoposti al controllo degli stessi organi.
Art. 7.
Elezione del Sindaco. Limite ai mandati
1. All'art. 3, comma 3, della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7
sono aggiunte le seguenti parole: "Tale limitazione non si applica
nel caso in cui per uno dei due mandati si sia verificata la
fattispecie di cui all'articolo 16, comma 3 della presente legge".
Art. 8.
Elezione dei consigli circoscrizionali
1. Per i consigli circoscrizionali non ancora costituiti ai sensi
delle norme sul decentramento contenute negli statuti comunali, la
prima elezione si svolgerà congiuntamente al rinnovo degli organi
comunali.
Art. 9.
Nomina del difensore civico
1. La competenza a nominare il difensore civico spetta ai consigli
comunali e provinciali.
Art. 10.
Termini per la devoluzione
alla sezione centrale del CO.RE.CO.
1. All'articolo 17 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44,
l'ultimo periodo del comma 3 è sostituito dal seguente: "La
devoluzione deve avere luogo entro il termine perentorio di venti
giorni dalla data in cui la deliberazione è pervenuta alla sezione
provinciale".
Art. 11.
Modifiche alla legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44
1. All'articolo 2, lettera b), della legge regionale 3 dicembre
1991, n. 44 sostituire il punto 2 con:
"nella misura massima di un terzo dei componenti chi abbia i
requisiti indicati alla lettera a), punto 3, dell'articolo 42 della
legge 8 giugno 1990, n. 142".
2. (Comma omesso in quanto dichiarato illegittimo dalla Corte
costituzionale con sentenza n. 372 del 2 novembre 1996).
3. Il comma 3 dell'articolo 3 della legge regionale 3 dicembre
1991, n. 44 è sostituito dal seguente:
"3. La sezione centrale e le sezioni provinciali sono rinnovate
integralmente a seguite, di nuova elezione dell'Assemblea regionale
siciliana o quando venga meno la maggioranza dei rispettivi
componenti".
Art. 12.
Conferma dei rapporti presso gli enti locali
1. Nelle more della rideterminazione della pianta organica ai sensi
dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive
modificazioni ed integrazioni, i rapporti di lavoro previsti
dall'articolo 3 della legge regionale 15 maggio 1991, n. 22 e
mantenuti ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 1 settembre
1993, n. 25, anche se a tempo parziale, possono essere confermati.
Art. 13.
Mobilità del personale degli enti dissestati
1. Negli enti locali che hanno dichiarato il dissesto e rientrano
nelle condizioni di cui al comma 6 dell'articolo 1 della legge 28
dicembre 1995, n. 549, il personale in servizio che risulti in
esubero dopo l'applicazione delle leggi vigenti in materia è
assegnato con decreto dell'Assessore regionale per gli enti locali ad
altri enti locali con priorità nell'ambito della disponibilità
degli enti locali limitrofi che abbiano in organico posti vacanti di
pari qualifica e/o livello, la cui copertura sia consentita ai sensi
della normativa vigente in materia.
Art. 14.
Determinazione delle piante organiche
1. Nella determinazione dei limiti dei posti vacanti delle piante
organiche di cui all'articolo 19 della legge regionale 25 maggio
1995, n. 46, i posti istituiti a seguito della rideterminazione della
pianta organica prevista dal comma 16 dell'articolo 22 della legge 28
dicembre 1994, n. 724, già esistenti e vacanti alla data del 31
agosto 1993 e non ricompresi nella provvisoria definizione della
pianta organica, come prescritta dall'articolo 3 della legge 24
dicembre 1993, n. 537, di pari qualifica e profilo professionale a
quelli per i quali alla stessa data del 31 agosto 1993 erano state
definite o risultavano in corso procedure concorsuali, debbono
intendersi quali posti preesistenti.
2. In deroga alle disposizioni dell'articolo 219 dell'ordinamento
regionale degli enti locali, il conferimento di tali posti agli
idonei dei concorsi individuati al comma 1 resta consentito,
semprechè le relative graduatorie non risultino approvate da oltre
36 mesi.
Art. 15.
Proroga del termine delle graduatorie concorsuali
1. Nelle more di un'organica revisione della disciplina concorsuale
di cui all'articolo 19 della legge regionale 1 settembre 1993, n.
25, il termine di cui all'articolo 8 della legge regionale 30 aprile
1991, n. 12 è elevato di ulteriori 12 mesi.
2. La presente norma è estesa altresì alle aziende
municipalizzate.
Art. 16.
Istituzione del fondo efficienza servizi degli enti locali
1. L'articolo 7 della legge regionale 15 maggio 1991, n. 21, è
così sostituito:
1. Al fine di consentire il miglioramento dell'efficienza dei
servizi degli enti locali, anche in relazione alle funzioni
decentrate con le leggi regionali 2 gennaio 1979, n. 1, 6 marzo 1986,
n. 9, e 9 maggio 1986, n. 22, gli enti locali istituiscono nel
proprio bilancio, a decorrere dall'esercizio finanziario 1996, un
apposito "Fondo" finalizzato all'ammodernamento ed al miglioramento
dei servizi.
2. La dotazione finanziaria del "Fondo" di cui al comma 1 è
determinata con l'attribuzione al "Fondo" medesimo di una quota pari
al 4 per cento di tutte le risorse economiche impegnate per
trasferimento a qualsiasi titolo in favore degli enti locali a carico
del bilancio della Regione nel penultimo anno precedente, con
eccezione dei fondi relativi al pagamento di salari e stipendi. A tal
uopo, gli enti locali provvedono all'assegnazione contestuale della
suddetta quota delle risorse trasferite dalla Regione al "Fondo" di
cui al comma 1.
3. L'ammodernamento ed il miglioramento dei servizi di cui al comma
1 dovrà essere realizzato attraverso l'adozione da parte degli enti
locali di un apposito piano per il quale sia prevista l'effettiva
partecipazione del peronale. Il piano è unico, deve comprendere la
previsione della spesa e dovrà essere finalizzato alla realizzazione
di progetti espressamente mirati ad obiettivi specifici di
efficienza, razionalità e trasparenza.
4. Il miglioramento e l'ammodernamento dei servizi, da realizzarsi
attraverso il suddetto piano, potrà riguardare altresì la
formazione, la qualificazione e l'arricchimento professionale dei
dipendenti, con l'individuazione di incentivi direttamente connessi
ai risultati conseguiti.
5. Gli enti locali che, a seguito di contrattazione decentrata,
abbiano adottato il piano di cui al comma 3 sono autorizzati ad
erogare a favore del personale, che partecipa alla realizzazione del
suddetto piano, un incentivo economico di importo fino al 60 per
cento di quello stabilito dall'articolo 13 della legge regionale 1
agosto 1990, n. 17. Per il personale appartenente alla prima,
seconda, terza, quarta qualifica funzionale, l'incentivo sarà
commisurato, rispettivamente, al 50 per cento, 70 per cento, 80 per
cento, 90 per cento dell'importo base spettante alla quinta qualifica
funzionale.
6. Il Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore
regionale per gli enti locali, fissa, con proprio decreto e con
cadenza biennale, le modalità, i criteri ed i parametri per gli
adempimenti di cui al comma 4 e che saranno determinati nel rispetto
della normativa contrattuale vigente in materia.
Art. 17.
Disposizioni concernenti il comando
presso l'Amministrazione regionale
1. L'articolo 15 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41 è
abrogato.
2. Per il personale dei ruoli dell'Amministrazione regionale si
applicano gli articoli 56 e seguenti del Testo unico per gli
impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, così come sostituito
dall'articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 1970, n. 1077.
Art. 18.
Modifica dell'art. 18
della legge regionale 25 maggio 1995, n. 46
1. All'articolo 18 della legge regionale 25 maggio 1995, n. 46
l'inciso "semprechè valide al 1 gennaio 1992" è soppresso.
Art. 19.
Interventi per i dirigenti amministrativi
di cui alla legge regionale 30 gennaio 1981, n. 8
1. Quanto disposto dall'articolo 56 della legge regionale 29
ottobre 1985, n. 41, si applica ai dirigenti amministrativi, assunti
ai sensi della legge regionale 30 gennaio 1981, n. 8, in possesso dei
requisiti richiesti. Le domande dovranno essere presentate entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Art. 20.
Durata dei contratti collettivi
1. In aderenza ai principi desumibili dalla normativa posta con
legge 23 ottobre 1992, n. 421, la durata dei contratti collettivi per
il personale dell'Amministrazione regionale, di cui all'articolo 7
della legge regionale 19 giugno 1991, n. 38, può essere disciplinata
mediante contratto collettivo, da definirsi con le procedure previste
dalla vigente normativa in materia.
Art. 21.
Interpretazione autentica
della legge regionale 27 dicembre 1985, n. 53
1. Il personale comunque in servizio presso l'Opera universitaria
di Palermo, compreso quello in posizione di comando alla data di
entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 14
maggio 1985, n. 246, e della legge regionale 27 dicembre 1985, n.
53, rientra fra i destinatari della stessa normativa con le medesime
decorrenze e modalità.
Art. 22.
Integrazione del registro generale regionale
delle organizzazioni di volontariato
1. L'articolo 6, comma 2, della legge regionale 7 giugno 1994, n.
22, recante "Norme per la valorizzazione delle attività di
volontariato", è così integrato: "f) protezione civile".
Art. 23.
Modifica alla legge regionale 20 marzo 1951, n. 29
1. L'articolo 67 della legge regionale 20 marzo 1951, n. 29 è
sostituito dal seguente:
"Per le violazioni della presente legge si osservano le
disposizioni di cui all'articolo 1, ultimo comma, della legge 17
febbraio 1968, n. 108".
Art. 24.
Abrogazione di norme
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge
sono abrogate le seguenti disposizioni normative concernenti
agevolazioni per viaggi del personale regionale:
legge regionale 2 aprile 1955, n. 22;
articolo 13 della legge regionale 18 luglio 1961, n. 14;
articolo 9, secondo comma, della legge regionale 1 febbraio 1963,
n. 11;
articolo 85 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41.
Art. 25.
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale
della Regione siciliana.
2. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge della Regione.
Palermo, 12 novembre 1996
PROVENZANO
Assessore regionale per gli enti locali
Burgaretta Aparo |
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Contratti | 2007 | BANDI DI GARA | BANDI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 23 del 23-2-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-02-23&atto.codiceRedazionale=C-3382 | CITTA' DI TORINO | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.23 del 23-2-2007) | Bando di gara n. 20/2007 - Fornitura di alberi comprensiva di messa a
dimora e garanzia biennale
Parte di provvedimento in formato grafico
C-3382 (A pagamento). |
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Contratti | 2020 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 25 del 2-3-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-03-02&atto.codiceRedazionale=TX20BGA5125 | STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI PIACENZA per conto del Comune di Castel San Giovanni | Sede: corso Garibaldi n. 50 - 29121 Piacenza Punti di contatto: Tel. 0523/7951 - Pec: provpc@cert.provincia.pc.it Codice Fiscale: 00233540335 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.25 del 2-3-2020) | Esito di gara - Affidamento in appalto dei servizi di assistenza per
l'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili e di
assistenza pre e post scolastica presso le scuole materna ed
elementare del Comune di Castel San Giovanni - Periodo
dall'01.01.2020 al 31.12.2021 - CIG principale 807872351E
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Stazione Unica
Appaltante della Provincia di Piacenza per conto del Comune di Castel
San Giovanni.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: appalto con oggetto "Servizi di
assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni diversamente
abili e di assistenza pre e post scolastica presso le scuole materna
ed elementare".
Durata: dal 01/01/2020 al 31/12/2021.
SEZIONE IV: PROCEDURA: aperta. Criterio di aggiudicazione: o.e.p.v.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE
Aggiudicatario: "Eurotrend Assistenza scrl", che ha offerto lo
sconto del 13,19% sul prezzo posto a base di gara. L'importo offerto
per l'esecuzione dell'appalto è pertanto di € € 540.337,20 (oltre
IVA ed oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 00,00)
.
Punteggio complessivo ottenuto dall'aggiudicatario: 79,49/100.
Determina di aggiudicazione: n. 121 del 25/02/2020 del RUP del
Comune di Castel San Giovanni.
Il responsabile della fase di affidamento
dott.ssa Elena Malchiodi
TX20BGA5125 |
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Serie Generale | 1994 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | CONSIGLIO DI STATO | Serie Generale n. 178 del 1-8-1994 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-01&atto.codiceRedazionale=094A4943&elenco30giorni=false | CONSIGLIO DI STATO | DECRETO 21 luglio 1994 | Elezioni del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. (GU Serie Generale n.178 del 01-08-1994) | IL PRESIDENTE
Vista la legge 27 aprile 1982, n. 186, recante ordinamento della
giurisdizione amministrativa e del personale di segreteria ed
ausiliario del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi
regionali ed, in particolare, gli articoli 7 e 9 relativi alla
costituzione del Consiglio di Presidenza ed alla elezione di parte
dei componenti di tale organo;
Considerato che, in relazione alla scadenza per compiuto triennio
dell'attuale Consiglio di presidenza, è necessario provvedere alla
elezione dei nuovi componenti elettivi del medesimo;
Decreta:
L'elezione dei componenti elettivi del Consiglio di presidenza
avrà luogo in Roma presso la sede del Consiglio di Stato, piazza
Capo di Ferro n. 13, il giorno domenica 27 novembre 1994, con inizio
alle ore 9 e temine alle ore 21.
Il termine, entro il quale i magistrati che vi abbiano interesse
possono comunicare la propria candidatura all'Ufficio elettorale -
Consiglio di Stato, Piazza Capo di Ferro n. 13, è fissato al 22
ottobre 1994.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 21 luglio 1994
Il presidente: CRISCI |
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Parte Seconda | 2010 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 113 del 23-9-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-09-23&atto.codiceRedazionale=T10ADD9618 | ABC FARMACEUTICI S.P.A. | Sede Legale: in Torino - C.so Vittorio Emanuele II 72 | (GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2010) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del D.Lgs
29 dicembre 2007, n.274.
Titolare: ABC Farmaceutici S.p.A - C.so Vittorio Emanuele II, 72 -
10121 Torino. Medicinale KENDO
Confezioni e numeri A.I.C:
"200 mg/ml gocce orali, soluzione" flacone da 12,5 ml AIC
038061014;
"200 mg/ml gocce orali, soluzione" flacone da 20 ml AIC
038061026.
Codice pratica N1A/2010/5579.
Modifica apportata ai sensi del Regolamento (CE) 1234/2008:
Variazione Tipo IA B.II.b.4.a Modifica della dimensione del lotto del
prodotto finito fino a 10 volte superiore alla dimensione attuale
approvata del lotto: DA 125 l pari a 10000 flaconi da 12,5 ml e 6250
flaconi da 20 ml A 300 l pari a 24000 flaconi da 12,5 ml e 15000
flaconi da 20 ml.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla
scadenza indicata in etichetta.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione in G.U.
Il Legale Rappresentante:
Dr Alberto Giraudi
T10ADD9618 |
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Contratti | 2009 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 86 del 24-7-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-07-24&atto.codiceRedazionale=T-09BFF11228 | COMUNE DI CAPOTERRA (CA) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.86 del 24-7-2009) | AVVISO DI GARA - CIG 0344166EC0
I.1) Comune di Capoterra, Ufficio Pubblica Istruzione, Via Cagliari
91, 09012 Capoterra tel.070.7239223, fax 0707239229,
www.comune.capoterra.ca.it. II.1.5) Oggetto: affidamento del Servizio
ristorazione scolastica per le scuole dell'infanzia statali. II.2.1)
Importo a base d'asta Euro 5,00 a costo pasto, stimato per tre anni
scolastici IVA escl. Euro 787.500,00. II.3) Durata mesi 27. III.2)
Condizioni di partecipazione: indicate nel CSA. IV.1) Procedura
Aperta. IV.2.1) Aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa. IV.3.4) Termine ricezione offerte: 14.09.09 ore 13.
VI.3) Il testo integrale è disponibile su www.comune.capoterra.ca.it
e www.regionesardegna.it.
Il Responsabile del Servizio
Dr.ssa A. Marongiu
T-09BFF11228 |
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Concorsi | 2014 | DIARI | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 1 DI PERUGIA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 77 del 3-10-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-03&atto.codiceRedazionale=14E04441 | AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 1 DI PERUGIA | DIARIO | Diario della prova pratica e convocazione candidati del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 35 posti vacanti di operatore sociosanitario, di cui 15 posti da assegnare all'Azienda U.S.L. Umbria n. 1 e 20 posti da assegnare all'Azienda ospedaliera di Perugia. (GU n.77 del 03-10-2014) | Si rende noto, ai sensi dell'art. 7, comma 1, deldecreto del
Presidente della Repubblica 27 marzo 2001, n. 220, e come previsto al
punto 7 del bando, che la prova pratica del concorso pubblico, per
titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di
trentacinque posti vacanti di operatore socio-sanitario, di cui
quindici posti da assegnare all'Azienda U.S.L. Umbria n. 1 e n. 20
posti da assegnare all'Azienda ospedaliera di Perugia - emanato con
delibera del Direttore generale n. 420 del 29 maggio 2013, pubblicato
nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 28 del 18 giugno
2013 e, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana, 4ª Serie speciale, n. 52 del 2 luglio 2013, con termine di
scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione 1°
agosto 2013 - si svolgerà dal 27 ottobre 2014 al 5 marzo 2015,
presso il Centro di Formazione del Personale dell'Azienda U.S.L.
Umbria n. 1, in via del Giochetto a Perugia, Zona Monteluce, Parco S.
Margherita - Padiglione Neri, come dettagliatamente indicato nel
diario riportato in fondo.
I candidati ammessi dovranno presentarsi per sostenere la prova
pratica nel giorno, nell'ora e nella sede indicati, muniti di
documento di riconoscimento valido. La mancata presentazione o la
presentazione in ritardo, qualunque sia la causa, anche se non
dipendente dalla volontà del candidato, comporterà l'esclusione
dalla procedura concorsuale.
A causa dell'elevato numero di candidati non saranno accolte
richieste di espletamento della prova in date diverse da quelle
prestabilite per ciascun candidato.
L'elenco dei candidati ammessi a partecipare può essere
consultato nel sito web istituzionale all'indirizzo
www.uslumbria1.gov.it nel link «concorsi e mobilita'» nella pagina
dedicata al presente concorso.
La prova pratica consisterà nell'esecuzione di tecniche
specifiche connesse alla qualificazione professionale richiesta, con
riferimento alle principali attività e competenze tecniche previste
per l'operatore socio-sanitario.
L'esito della prova pratica sarà reso noto ai candidati mediante
pubblicazione nel sito web istituzionale all'indirizzo sopra
specificato.
Per eventuali informazioni rivolgersi all'Ufficio Concorsi ed
assunzioni, via Guerra 21, 06127 - Perugia, tel. 075-5412023 -
075-5412078, durante l'orario d'ufficio.
Allegato
Parte di provvedimento in formato grafico |
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Parte Seconda | 2011 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 126 del 29-10-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-29&atto.codiceRedazionale=T11ADD15068 | NEOPHARMED GENTILI S.R.L. | Sede Legale: Via San Giuseppe Cottolengo 15, Milano Codice Fiscale n. 06647900965 Capitale Sociale € 100.000,00 | (GU Parte Seconda n.126 del 29-10-2011) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di specialità medicinale per uso umano.
Modifica apportata ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007,
n. 274
Specialità medicinale: GENTIPRESS
Confezione e numero AIC:
20 mg/6 mg compresse, 14 compresse, AIC n. 033267016
Codice Pratica N1A/2011/1636
Modifica apportata ai sensi del Regolamento (CE) n. 1234/2008:
Modifica di Tipo IA, n. B.III.1.a.2): presentazione di un
certificato d'idoneità della Farmacopea (R1-CEP 2000-053-REV 02)
relativo al principio attivo enalapril maleato, da parte di un
produttore già approvato: Azelis Deutschland Pharma GmbH, Weeserweg
23, Germany-47804 Krefeld. Sito produttivo: Zhejiang Huahai
Pharmaceutical Co. Ltd., Xunqiao, China-317 024 Linhai, Zhejiang
Province.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione in G.U.
Un procuratore speciale
Gianni Ferrari
T11ADD15068 |
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Contratti | 2020 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 147 del 16-12-2020 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-16&atto.codiceRedazionale=TX20BFM27241 | AUTOGUIDOVIE S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.147 del 16-12-2020) | Sistema di qualificazione
È istituito e gestito da AUTOGUIDOVIE S.p.A., con sede legale in
Milano, Via Marco Fabio Quintiliano n. 18, indirizzo p.e.c.:
autoguidovie@pec.it, un Sistema di Qualificazione (nel seguito anche
"Sistema") degli operatori economici che producono autobus con
alimentazioni alternative nuovi di fabbrica, da adibire al trasporto
di passeggeri, delle classi definite dalle norme applicabili.
Il periodo di efficacia del presente Sistema è di 5 anni a
decorrere dalla data di pubblicazione sulla G.U.U.E., salva la
facoltà di AUTOGUIDOVIE di proroga di tale durata e di fine
anticipata della stessa. Per ulteriori informazioni, si rimanda alla
documentazione del Sistema disponibile su: www.autoguidovie.it. Invio
alla G.U.U.E.: 11/12/2020.
Autoguidovie S.p.A. - Il presidente
Camillo Ranza
TX20BFM27241 |
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Corte Costituzionale | 2018 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 10 del 7-3-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-07&atto.codiceRedazionale=18C00037 | N. 9 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 31 gennaio 2018 | Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in cancelleria il 31 gennaio 2018 (del Presidente del Consiglio dei ministri). Sanita' - Norme della Regione Basilicata - Riconoscimento delle fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare - Previsione che la spesa relativa rientra tra quelle che la Regione gia' sostiene per le malattie rare. - Legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32 (Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare), artt. 1 e 6, comma 3. (18C00037) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.10 del 7-3-2018) | Ricorso ex art. 127 della Costituzione del Presidente del
Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
generale dello Stato, presso i cui uffici è legalmente domiciliato
in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
Contro la Regione Basilicata, in persona del Presidente in
carica, con sede a Potenza (85100), viale Vincenzo Verrastro n. 4;
Per la declaratoria della illegittimità costituzionale degli
articoli 1 e 6, comma 3, della legge della Regione Basilicata 30
novembre 2017, n. 32, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della
Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre 2017, giusta deliberazione
del Consiglio dei ministri assunta nella seduta del giorno 19 gennaio
2018.
Premessa
- La legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32,
intitolata «Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali
patologie rare», definisce le malattie di cui al titolo quali
«patologie rare» (art. 1) e stabilisce che la spesa relativa ai
provvedimenti da adottare per farvi fronte «rientra tra quelle che la
Regione già sostiene per le malattie rare» (art. 6, comma 3): tali
norme sono costituzionalmente illegittime perchè violano sia l'art.
117, comma 3, della Costituzione - contrastando con il principio
fondamentale in materia di tutela della salute che riserva alla
potestà legislativa esclusiva dello Stato la individuazione e
qualificazione delle patologie rare -sia lo stesso principio di
uguaglianza di cui all'art. 3 della Costituzione - introducendo
elementi di disparità di trattamento tra cittadini a seconda della
regione di residenza.
- La legge e, segnatamente, le disposizioni indicate in epigrafe,
vengono pertanto impugnate con il presente ricorso ex art. 127 Cost.
affinchè ne sia dichiarata la illegittimità costituzionale e ne sia
pronunciato il conseguente annullamento per i seguenti
Motivi di diritto
1. Com'è noto, l'art. 59, comma 50, della legge 27 dicembre
1997, n. 449 stabilì che «Al fine di assicurare una maggiore equità
del sistema della partecipazione alla spesa sanitaria e delle
relative esenzioni, nonchè di evitare l'utilizzazione impropria dei
diversi regimi di erogazione delle prestazioni sanitarie», il Governo
era delegato ad emanare, entro quattro mesi dalla data di entrata in
vigore della legge, uno o più decreti legislativi di riordino, con
decorrenza 1° maggio 1998, della partecipazione alla spesa e delle
esenzioni, nel rispetto, tra l'altro, del seguente principio e
criterio direttivo:
«l'esenzione per patologie prevede la revisione delle forme
morbose che danno diritto all'esenzione delle correlate prestazioni
di assistenza sanitaria, farmaceutica e specialistica, ivi comprese
quelle di alta specializzazione in particolare quando trattasi di
condizioni croniche e/ o invalidanti; specifiche forme di tutela sono
garantite alle patologie rare e ai farmaci orfani. All'attuazione
delle disposizioni del decreto legislativo si provvede con
regolamento del Ministro della sanità ai sensi dell'art. 17, comma
3, della legge 23 agosto 1988, n. 400» (lett. f).
In attuazione della delega e del principio di cui alla
disposizione testè citata è stato emanato il decreto legislativo 29
aprile 1998, n. 124 il quale, all'art. 5, ha stabilito che con
regolamenti del Ministro della sanità, da emanarsi ai sensi
dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, «sono
individuate, rispettivamente: a) le condizioni di malattia croniche o
invalidanti; b) le malattie rare. Le condizioni e malattie di cui
alle lettere a) e b) danno diritto all'esenzione dalla partecipazione
per le prestazioni di assistenza sanitaria indicate dai medesimi
regolamenti. Nell'individuare le condizioni di malattia, il Ministro
della sanità tiene conto della gravità clinica, del grado di
invalidità, nonchè della onerosità della quota di partecipazione
derivante dal costo del relativo trattamento» (comma 1).
In base a quanto previsto, in parte qua, dal decreto legislativo
delegato sono stati poi adottati i decreti ministeriali 28 maggio
1999, n. 329 e il decreti ministeriale 18 maggio 2001, n. 279 i quali
individuano, elencandole, rispettivamente, le malattie croniche e
invalidanti e quelle rare che danno diritto all'esenzione dalla
partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie
incluse nei livelli essenziali di assistenza: tra le patologie rare
non figura, allo stato, nè la fibromialgia nè l'encefalomielite
mialgica benigna.
E perciò, del tutto coerentemente, neppure il decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 - recante
«Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza» -
il quale, all'Allegato 7, contiene l'elenco delle malattie rare
esentate dalla partecipazione al costo, menziona come tali le
patologie sopra indicate.
2. Dal complesso di tali disposizioni risulta dunque evidente che
il potere di individuare e qualificare, per quanto qui specificamente
interessa, le patologie rare spetta, in via esclusiva, allo Stato e
che tale potere viene in concreto esercitato dal Ministro della
Sanità - ora dal Ministro della Salute - il quale vi provvede con
propri decreti aventi natura regolamentare.
La legge statale determina così un principio fondamentale in
materia di tutela della salute che, nel riservare allo Stato la
potestà di individuazione delle malattie rare, risulta perfettamente
ragionevole e comprensibile ove si consideri che la qualificazione di
una patologia come rara dipende da valutazioni di ordine
epidemiologico demandate ad organismi tecnico-scientifici e rispetto
alle quali il profilo regionale/localistico è privo di qualsiasi
rilevanza.
Più precisamente, vengono a tal fine in considerazione, in primo
luogo, la scarsa frequenza della malattia a livello nazionale -
frequenza riferita al limite di prevalenza di 5 casi per 10.000
abitanti stabilito in sede europea - e, poi, la gravità clinica
della patologia - sulla quale incide anche la difficoltà della
diagnosi - nonchè il grado «di invalidità che la malattia comporta
anche in ragione dell'assenza di terapie specifiche: condizioni che,
al momento, non ricorrono nel caso della fibromialgia e
dell'encefalomielite mialgica benigna.
Quel che è certo è che se una patologia può essere, alla luce
dei criteri sopra indicati, definita come rara, come tale essa
dev'essere dichiarata - con d.m. - a livello nazionale: così come,
per converso, è altrettanto certo che una patologia non può essere
riconosciuta rara, singulatim, dall'una o dall'altra Regione, con
tutte le conseguenze che da una siffatta qualificazione derivano.
Anzi, a ben vedere, la decisione circa il carattere - diffuso o
raro - di una certa malattia si colloca addirittura in un momento
logicamente anteriore e preliminare rispetto alla stessa
determinazione - di sicura competenza statale (art. 117, comma 2,
lett. m) Cost. e art. 1, comma 2, decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502) - dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza
sanitaria.
E dunque, anche ammettendo che singole Regioni - purchè non
sottoposte a piano di rientro dal disavanzo sanitario - possano - con
atti ad efficacia limitata al rispettivo territorio - estendere
l'esenzione dalla partecipazione al costo delle correlate prestazioni
sanitarie a soggetti affetti da malattie non comprese nell'elenco di
cui all'Allegato 7 al citato decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri sui LEA, intuitive esigenze di coordinamento in materia
sanitaria e, ancor prima, di rispetto del principio di eguaglianza,
escludono nel modo più assoluto la possibilità di ipotizzare
l'esistenza di un potere delle regioni di qualificare come rara l'una
o l'altra patologia.
La rarità di una malattia può essere infatti unicamente
dichiarata dallo Stato - e, per esso, dal Ministero della Salute,
quale Dicastero istituzionalmente preposto alla definizione unitaria
degli indirizzi in materia di tutela della salute umana e, quindi, di
prevenzione, cura e riabilitazione dalle malattie - sulla base dei
criteri all'uopo stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della
Sanità, dagli enti e dagli istituti nazionali competenti in materia
(in primis, dall'Istituto Superiore di Sanità, al cui interno opera,
com'è noto, il Centro Nazionale Malattie Rare) nonchè dalla
comunità scientifica.
È pertanto assolutamente inconcepibile che l'una o l'altra
Regione o Provincia autonoma si surroghino allo Stato nella
qualificazione come rara dell'una o dell'altra patologia arrogandosi
in tal modo un potere che loro non compete e pervenendo così, nei
fatti, al risultato di un inammissibile riconoscimento del carattere
di malattia rara ... a macchia di leopardo!.
Soprattutto se tale riconoscimento non è fondato su criteri ed
evidenze di carattere scientifico-epidemiologico o su specifiche
acquisizioni tecnico-scientifiche verificate e validate da parte
degli organismi competenti, ma si basa su valutazioni discrezionali
di ordine politico-sanitario per loro natura essenzialmente variabili
e mutevoli.
In assenza di (conformi) determinazioni assunte a livello
nazionale, interventi legislativi regionali del genere, asseritamente
posti in essere nell'esercizio della competenza legislativa
concorrente della quale le Regioni godono in materia di tutela della
salute, sono perciò costituzionalmente risolvendosi eo ipso
nell'introduzione di una disciplina differenziata (e, di riflesso,
discriminatoria) per singole regioni.
3. Non pare perciò fuor di luogo ricordare a questo proposito
che codesta Ecc.ma Corte con le sentenze nn. 282 del 2002 e 338 del
2003 ha già avuto modo di affermare che interventi legislativi volti
ad incidere su scelte proprie dell'arte medica non sono ammissibili
ove nascano da pure valutazioni di discrezionalità politica e non
prevedano «l'elaborazione di indirizzi fondati sulla verifica dello
stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali
acquisite, tramite istituzioni e organismi - di norma nazionali o
sovranazionali - a ciò deputati» nè costituiscano «il risultato di
una siffatta verifica», dato l'essenziale rilievo che, a questi fini,
rivestono gli organi tecnico-scientifici.
Come evidenziato nell'occasione da codesta Corte, «a indirizzi e
indicazioni di tal natura alludono del resto talune norme di legge
che configurano in capo a organi statali compiti di "adozione di
norme, linee guida e prescrizioni tecniche di natura
igienico-sanitaria" (art. 114, comma 1, lettera b, del decreto
legislativo n. 112 del 1998; art. 47-ter, comma 1, lettera b, del
decreto legislativo n. 300 del 1999), o di "approvazione di manuali e
tecniche" (art. 114,. comma 1, lettera d, del decreto legislativo n.
112 del 1998), o di "indirizzi generali e coordinamento in materia di
prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie umane"
(art. 47-ter, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 300 del
1999): norme che, indipendentemente dall'attualità del riparto di
funzioni che esse realizzavano nel quadro dell'assetto costituzionale
dei rapporti fra Stato e Regioni precedente alla legge costituzionale
n. 3 del 2001, concorrono tuttora a configurare i principi
fondamentali della materie» (così la sentenza n. 282/2002).
Codesta Ecc.ma Corte ha poi aggiunto che sono proprio tali
determinazioni assunte a livello nazionale che, garantendo condizioni
di fondamentale uguaglianza su tutto il territorio nazionale, evitano
che si introduca una disciplina differenziata, sul punto, per ogni
singola regione: la previsione legislativa non può quindi che essere
rimessa allo Stato e non alle singole legislazioni regionali e
provinciali, le quali, altrimenti, creano una differente
regolamentazione all'interno del territorio nazionale (in questi
termini la sentenza n. 338/2003).
Tali principi - specificamente affermati con riferimento a leggi
regionali intese a limitare o vietare il ricorso a determinate
pratiche terapeutiche - ad avviso di questo Patrocinio ben si
attagliano, anche in considerazione della loro valenza generale, pure
alla presente fattispecie nella quale si discute della legittimità
di una legge regionale che, in assenza di qualsiasi valido fondamento
scientifico ed epidemiologico ma, come si ha motivo di supporre,
unicamente sulla base di una scelta di carattere politico, pretende
di qualificare come rara una determinata patologia.
4. Completezza di esposizione impone peraltro di evidenziare che
il Consiglio Superiore di Sanità, nella seduta del 14 settembre
2015, con specifico riferimento all'eventuale inclusione della
fibromialgia tra le malattie croniche e invalidanti - e non, si badi
bene, tra quelle rare - soggette a tutela ai sensi del decreto
legislativo n. 124/1998, ha ritenuto necessario «attendere che siano
definiti i cut-off - vale a dire le soglie: n.d.r. - attraverso studi
idonei».
Lo stesso organo ha poi istituito un gruppo di lavoro, denominato
«Progetto Fibromialgia», il quale ha elaborato una «Proposta
progettuale per la definizione dei cut-off della fibromialgia»
attualmente all'esame del Ministro della salute: non è pertanto
escluso che, in prospettiva, sulla base delle risultanze anche di
tale Progetto, possa addivenirsi all'inclusione della fibromialgia
nell'elenco nazionale delle malattie croniche e invalidanti.
Tant'è vero che con una recente risoluzione approvata dalla XII^
Commissione della Camera dei deputati il 15 novembre 2017 si è
impegnato il Governo ad assumere iniziative per includere le malattie
di cui trattasi tra quelle croniche rientranti tra i nuovi LEA.
5. Per queste ragioni la legge regionale all'esame, riconoscendo,
nel titolo nonchè nella rubrica e nell'art. 1, comma 1, la
fibromialgia e l'encefalomielite mialgica benigna quali patologie
rare, eccede palesemente dalle competenze regionali e viola
frontalmente il principio fondamentale stabilito dalle leggi statali
citate secondo cui, come s'è detto, il potere di individuare e
qualificare le patologie rare spetta in via esclusiva allo Stato e,
per esso, al Ministro della Salute il quale, sino ad ora, non ha
ritenuto che quelle malattie presentino le caratteristiche per essere
definite rare.
L'art. 1 citato - nonchè l'art. 6, comma 3, che, come s'è
detto, in base alla qualificazione operata stabilisce che la spesa
relativa ai provvedimenti da adottare per fare fronte alle suddette
patologie rientra tra quelle che la Regione già sostiene per le
malattie rare - violano dunque, e ad un tempo, l'art. 117, comma 3,
della Costituzione, contrastando con principi fondamentali in materia
di tutela della salute stabiliti da leggi dello Stato, e l'art. 3
della Carta fondamentale, riservando, anche a prescindere
dall'esenzione dal ticket, una «condizione sanitaria» differenziata
ai soggetti affetti da fibromialgia ovvero da encefalomielite
mialgica benigna residenti nella regione Basilicata rispetto a tutti
gli altri cittadini affetti dalle stesse malattie ma residenti in
altre regioni, i quali ne risultano, di riflesso e per converso,
discriminati.
P.Q.M.
Chiede che codesta Ecc.ma Corte voglia dichiarare
costituzionalmente illegittimi, e conseguentemente annullare, per i
motivi sopra rispettivamente indicati ed illustrati, gli articoli 1 e
6, comma 3, della legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n.
32, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.
47 del 30 novembre 2017, giusta deliberazione del Consiglio dei
ministri assunta nella seduta del giorno 19 gennaio 2018.
Con l'originale notificato del ricorso si depositeranno i
seguenti atti e documenti:
1. attestazione relativa alla approvazione, da parte del
Consiglio dei ministri nella riunione del giorno 19 gennaio 2018,
della determinazione di impugnare gli articoli 1 e 6, comma 3, della
legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32, pubblicata
nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30
novembre 2017, giusta deliberazione del Consiglio dei ministri
assunta nella seduta del giorno 19 gennaio 2018;
2. copia della legge regionale impugnata pubblicata nel
Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre
2017.
Con riserva di illustrare e sviluppare in prosieguo i motivi di
ricorso anche alla luce delle difese avversarie.
Roma, 29 gennaio 2018
Il vice Avvocato generale dello Stato: Mariani |
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Serie Generale | 1998 | LEGGI, DECRETI E ORDINANZE PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 125 del 1-6-1998 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-06-01&atto.codiceRedazionale=098G0219&elenco30giorni=false | note: Entrata in vigore della legge: 16-6-1998 | LEGGE 26 maggio 1998, n. 167 | Partecipazione dell'Italia alla V ricostituzione delle risorse del Fondo asiatico di sviluppo. (GU Serie Generale n.125 del 01-06-1998) | La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno
approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
1. È autorizzata la corresponsione della somma di L.
109.456.000.000 a saldo del contributo dovuto dall'Italia alla quinta
ricostituzione delle risorse del Fondo asiatico di sviluppo nonchè
alla ricostituzione delle risorse del Fondo assistenza tecnica della
Banca asiatica di sviluppo.
Art. 2.
1. La somma di cui all'articolo 1 è versata su un apposito conto
corrente infruttifero, istituito presso la Tesoreria centrale,
intestato alla Direzione generale del tesoro e denominato
"Partecipazione italiana a banche, fondi ed organismi
internazionali", dal quale sono effettuati i versamenti per
provvedere all'erogazione dei contributi autorizzati dalla presente
legge.
Art. 3.
1. All'onere derivante dalla presente legge, pari a L.
109.456.000.000 per l'anno 1997, si provvede mediante corrispondente
riduzione dello stanziamento iscritto ai fini del bilancio triennale
1997-1999 al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero
del tesoro per il 1997, parzialmente utilizzando l'accantonamento
relativo al Ministero del tesoro.
2. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri
decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 26 maggio 1998
SCALFARO
Prodi, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Ciampi, Ministro del tesoro, del
bilancio e della programmazione
economica
Visto, il Guardasigilli: Flick |
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Contratti | 2011 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 10 del 24-1-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-24&atto.codiceRedazionale=T11BFK1248 | AZIENDA OSPEDALIERA "OSPEDALE TREVIGLIO-CARAVAGGIO" | Sede Legale : Treviglio, P.le Ospedale n. 1 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.10 del 24-1-2011) | Fornitura di sistemi analitici completi per esecuzione del complesso
TORCH e di altri dosaggi immunometrici occorrenti all'Azienda
Ospedaliera.
I.1) A.O. "OSPEDALE TREVIGLIO-CARAVAGGIO, P.le Ospedale n.1, 24047
Treviglio, tel. 0363.424602 Fax 0363.424404,
ufficiogare@ospedale.treviglio.bg.it, www.ospedale.treviglio.bg.it.
Informazioni e documentazione: p.ti sopra indicati. I.2) Organismo di
diritto pubblico, salute, no. II.1.1) Fornitura di sistemi analitici
completi per esecuzione del complesso TORCH e di altri dosaggi
immunometrici occorrenti all'Azienda Ospedaliera II.1.2) Forniture.
Luogo: Ospedale di Treviglio. Cod. NUTS ITC46 II.1.3) Appalto
pubblico. II.1.5) Fornitura di sistemi per esecuzione del complesso
TORCH e di altri dosaggi immunometrici occorrenti all'Ospedale di
Treviglio II.1.6) CPV 33124110 II.1.8) SI Uno o più lotti II.1.9)
NO. II.2.1) Importo complessivo presunto a base d'asta: lotto 1 Euro.
495.000,00 (IVA esclusa); lotto 2 Euro. 225.000,00 (IVA esclusa).
Adesione successiva per Aziende Consorzio AIPEL fino al
raggiungimento del 300% dell'importo complessivo aggiudicato. Oneri
della sicurezza da interferenze non soggetti a ribasso d'asta Euro.
2.250,00 (+ IVA) per ogni lotto. II.2.2) SI Eventuale prolungamento
del contratto per ulteriori 36 mesi. II.3) mesi: 36. III.1.1)
Cauzioni e garanzie ai sensi art. 75 e 113 D.Lgs. 163/2006 s.m.e.i.
III.1.2) Finanziamento con mezzi propri di bilancio. Modalità di
pagamento: indicate nel capitolato speciale di gara. III.1.3) Ai
sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 163/2006 s.m.e.i. III.2)
Condizioni di Partecipazione: III.2.1) III.2.2) III.2.3) Cfr.
disciplinare di gara. III.2.4) NO. III.3.1) NO IV) Procedura: IV.1.1)
Aperta. IV.2.1) Offerta economicamente più vantaggiosa, criteri
indicati nel Disciplinare di Gara. IV.2.2) NO. IV.3.2) SI Avviso di
preinformazione 2011/S 002 - 002789 del 05.01.2011 Documenti a
pagamento: NO. IV.3.4) 04/03/2011 h.12.00 IV.3.6) IT. IV.3.7) 180 gg.
IV.3.8) Apertura: 04/03/2011 h.14.00 Luogo: Ospedale di Treviglio.
Persone ammesse: SI. Chiunque interessato potrà presenziare alla
seduta di gara; solamente il Legale Rappresentante o suo sostituto
munito di delega/procura potrà produrre dichiarazioni a verbale.
VI.1) VI.2): NO VI.3) Provvedimento indizione gara: deliberazione n.
17 del 07.01.2011. CIG lotto 1: 07998855FA CIG lotto 2: 0799918137.
Ammissione alla gara subordinata al versamento di Euro. 35,00 (lotto
1) e di Euro. 20,00 (lotto 2) all'AVCP. Sono parte integrante del
bando di gara il Disciplinare, il Capitolato Speciale e relativi
allegati, scaricabili dal sito www.ospedale.treviglio.bg.it - link
gare d'appalto. Il modulo "Ritiro atti di gara" dovrà essere
compilato e trasmesso a mezzo fax (0363/424404). Informazioni
necessarie per partecipazione e formulazione dell'offerta sono
contenute negli atti di gara. L'A.O. si riserva di revocare la
procedura per comprovate ragioni dandone comunicazione ai
concorrenti, senza che gli stessi possano accampare pretese al
riguardo. L'A.O. si riserva di aggiudicare anche in presenza di una
sola offerta valida. Le richieste di chiarimento dovranno pervenire
entro il 23.02.2011. Eventuali chiarimenti saranno pubblicati sul
sito web aziendale e, una volta pubblicati, sono da intendersi
conosciuti da tutti i concorrenti. Responsabile del procedimento:
Dott. Paolo Grazioli. Bando trasmesso alla G.U.C.E. in data
21.01.2011.
Il Direttore Generale
(Dott. Cesare Ercole)
T11BFK1248 |
|
Serie Generale | 2007 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEI TRASPORTI | Serie Generale n. 202 del 31-8-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-31&atto.codiceRedazionale=07A07685&elenco30giorni=false | MINISTERO DEI TRASPORTI | DECRETO 2 agosto 2007 | Autorizzazione all'organismo CSI S.p.a. all'espletamento dei compiti di cui all'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134. (GU Serie Generale n.202 del 31-08-2007) | IL COMANDANTE GENERALE
del Corpo delle capitanerie di porto
Vista la legge 5 giugno 1962, n. 616, sulla sicurezza della
navigazione e della vita umana in mare;
Vista la legge 23 maggio 1980, n. 313, relativa alla ratifica ed
esecuzione della convenzione internazionale per la salvaguardia della
vita umana in mare, adottata a Londra il 1° novembre 1974 e
successive modificazioni (Solas 1974/78);
Vista legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni,
recante riordino della legislazione in materia portuale, ed in
particolare l'art. 3 che attribuisce la competenza in materia di
sicurezza della navigazione al Comando generale del Corpo delle
capitanerie di porto;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 4 relativo alle
attribuzioni dei dirigenti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004, n.
184, recante riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti ed in particolare l'art. 8 relativo alle attribuzioni
del Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, recante conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181,
recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle
attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei
Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni
in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n.
134, concernente regolamento recante disciplina per le navi
mercantili dei requisiti per l'imbarco, il trasporto e lo sbarco di
merci pericolose, ed in particolare l'art. 30 relativo
all'approvazione di imballaggi, grandi imballaggi e contenitori
intermedi utilizzati per il trasporto marittimo di merci pericolose;
Vista l'istanza in data 18 gennaio 2007 e successiva documentazione
integrativa presentata da CSI S.p.A. con sede in Bollate (Milano),
viale Lombardia n. 20, intesa ad ottenere l'autorizzazione
all'espletamento dei compiti di cui all'art. 30 del decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134;
Visto l'art. 31 del decreto del Presidente della Repubblica
6 giugno 2005, n. 134, relativo alle modalità di rilascio della
succitata autorizzazione.
Decreta:
Art. 1.
1. L'organismo CSI S.p.a. con sede in Bollate (Milano), viale
Lombardia n. 20, è autorizzato ad espletare i compiti previsti
dall'art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno
2005, n. 134, per l'approvazione degli imballaggi, dei contenitori
intermedi, escluse le ispezioni, e dei grandi imballaggi di cui,
rispettivamente, ai capitoli 6.1, 6.5 e 6.6 del codice IMDG.
2. Il succitato organismo dovrà apporre sugli imballaggi la
seguente sigla di identificazione: CSI.
Art. 2.
1. La presente autorizzazione è valida 10 anni dalla data del
rilascio ed è soggetta alle disposizioni di cui al Capo V del
decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 2 agosto 2007
Il Comandante generale: Pollastrini |
|
Parte Seconda | 2019 | Annunzi commerciali | Altri annunzi commerciali | Parte Seconda n. 8 del 19-1-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-19&atto.codiceRedazionale=TX19AAB530 | QUARZO S.R.L. | Sede legale: Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano | (GU Parte Seconda n.8 del 19-1-2019) | Avviso di cessione di crediti ai sensi degli artt. 1 e 4 della L. 30
aprile 1999, n. 130 (la "legge 130/99") e dell'articolo 58 del
Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (il "TUB") e informativa
ai sensi dell'articolo 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n.
196
Quarzo S.r.l., società costituita ai sensi dell'art. 3 della legge
130/99, con sede legale in Galleria del Corso 2, 20122 Milano, Codice
Fiscale e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano
n.03312560968, Partita IVA n.10536040966, soggetta all'attività di
direzione e coordinamento di Mediobanca - Banca di Credito
Finanziario S.p.A. (di seguito, la "Societa'"), comunica che, in
forza di un contratto di cessione di crediti stipulato in data 01
Marzo 2017 con Compass Banca S.p.A., con sede legale in Milano, Via
Caldera 21, numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano
00864530159, Partita IVA n. 10536040966, Banca iscritta all'Albo
delle Banche, appartenente al Gruppo Bancario Mediobanca iscritto
all'Albo dei Gruppi Bancari e soggetta all'attività di direzione e
coordinamento di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (di
seguito, "Compass" o il "Cedente"), ha acquistato pro soluto ed in
blocco, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1 e 4 della legge
130/99 e dell'articolo 58 TUB, tutti i crediti (per capitale,
interessi, anche di mora, spese, danni, indennizzi e quant'altro) (di
seguito, i "Crediti") derivanti dai contratti di credito al consumo
stipulati da Compass con i propri clienti (di seguito, i "Contratti
di Credito") che alla data del 03 gennaio 2019 (la "Data di
Valutazione") avevano le seguenti caratteristiche:
1) siano classificati come crediti in bonis in base ai criteri
adottati da Compass Banca S.p.A. in conformità alla normativa
emanata dalla Banca d'Italia e che quindi non siano mai stati
classificati incagliati o in sofferenza in base ai criteri adottati
da Compass Banca S.p.A. in conformità alla normativa emanata dalla
Banca d'Italia;
2) contratti di credito al consumo i cui prestiti siano stati
erogati originariamente da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua
precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.);
3) contratti di credito al consumo stipulati con persone fisiche
(in qualità sia di beneficiari, sia di garanti, sia di obbligati a
qualunque titolo) residenti in Italia;
4) contratti di credito al consumo denominati in euro;
5) contratti di credito al consumo che prevedano il pagamento delle
rate con cadenza mensile, tramite addebito diretto ("SDD") oppure
bollettino postale oppure tramite addebito diretto su carta di
credito;
6) contratti di credito al consumo il cui pagamento rateale
preveda, per ciascuna rata, sia il pagamento di interessi (qualora il
Tasso Nominale Annuo (T.A.N.) sia maggiore di zero) sia il rimborso
del capitale;
7) contratti di credito al consumo le cui rate scadute siano state
integralmente pagate;
8) contratti di credito al consumo con almeno una rata scaduta;
9) contratti di credito al consumo il cui piano di ammortamento non
preveda più di 120 rate;
10) contratti di credito al consumo stipulati da Compass Banca
S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass
S.p.A.) tra il 20 giugno 2017 e il 30 novembre 2018;
11) contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto di
veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, la cui data
di prima immatricolazione risale a non oltre ventiquattro mesi dalla
rispettiva data di stipulazione, e tale scopo è indicato nel
relativo contratto, il cui ammontare di capitale ancora dovuto è
compreso tra euro 18.532,51 e 29.496,00 ed il cui codice contratto
abbia le ultime due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure
contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto di veicoli
registrati al Pubblico Registro Automobilistico, la cui data di prima
immatricolazione risale a oltre ventiquattro mesi dalla rispettiva
data di stipulazione, e tale scopo è indicato nel relativo
contratto, il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra
euro 6.509,40 e 29.030,89 ed il cui codice contratto abbia le ultime
due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure
contratti di credito al consumo originati da Compass Banca S.p.A.
(anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.)
recanti la dicitura "prestito personale" (la quale dicitura indica la
classificazione dei contratti di credito al consumo in questione
effettuata da Compass Banca S.p.A. come "prestiti personali") il cui
ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra euro 5.679,09 e
29.496,63 ed il cui codice contratto abbia le ultime due cifre
comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure
contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto del bene
di consumo indicato nel relativo contratto (e comunque diverso dai
veicoli), il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra
euro 2.219,27 e 29.400,72 ed il cui codice contratto abbia le ultime
due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi) .
12) contratti di credito al consumo il cui piano di ammortamento
originariamente concordato non sia stato mai modificato, anche a
seguito della novazione da parte di Compass Banca S.p.A. (anche nella
sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) di precedenti
contratti di credito dalla stessa concessi, ovvero sia stato
modificato solo al fine di consentire al relativo debitore di
differire il pagamento di una o più rate al termine del relativo
piano di ammortamento (c.d. "accodamento" delle rate), mediante
richiesta fatta dal relativo debitore anteriormente al periodo di 12
mesi precedenti la relativa Data di Valutazione.
Risultano tuttavia esclusi dalla cessione i crediti derivanti da
contratti di finanziamento che, ancorchè rispondenti ai criteri di
cui sopra, alla relativa Data di Valutazione presentino alcuna delle
seguenti caratteristiche:
1) in relazione ai quali almeno una rata sia stata pagata con 30 o
più giorni di ritardo, considerando le rate in scadenza nei 12 mesi
precedenti la relativa Data di Valutazione (inclusa);
2) in relazione ai quali, avuto riguardo all'intera durata della
pratica, almeno una rata sia stata pagata con 60 o più giorni di
ritardo;
3) i cui beneficiari siano stati finanziati ad altro titolo da
Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione
sociale di Compass S.p.A.) e in relazione a tali ulteriori rapporti
contrattuali almeno una rata sia stata pagata con 30 o più giorni di
ritardo, considerando le rate in scadenza nei 12 mesi precedenti la
relativa Data di Valutazione Iniziale (inclusa);
4) i cui beneficiari siano stati finanziati ad altro titolo da
Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione
sociale di Compass S.p.A.) e in relazione a tali ulteriori rapporti
contrattuali, avuto riguardo all'intera durata della pratica, almeno
una rata sia stata pagata con 60 o più giorni di ritardo;
5) siano stati erogati da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua
precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) a persone fisiche
(in qualità sia di beneficiari, sia di garanti, sia di obbligati a
qualunque titolo) per un ammontare complessivo in linea capitale
superiore ad Euro 75.000,00;
6) siano stati erogati a favore di soggetti dipendenti di Compass o
di altre società da questa controllate o a questa collegate o di
altre società facenti parte del gruppo bancario Mediobanca;
7) il cui piano di ammortamento preveda una maxi rata finale di
ammontare superiore alle altre rate del relativo piano di
ammortamento;
8) siano stati erogati in virtù di agevolazioni o contributi
concessi da parte di soggetti terzi ai sensi di legge;
9) i cui debitori sono persone fisiche che hanno un saldo di
pagamento superiore a Euro 100.000,00 su conti di pagamento aperti
presso Compass Banca S.p.A.
10) garantiti dalla (o che comunque prevedano la) cessione del
quinto dello stipendio ovvero che prevedano una delegazione per il
pagamento di parte dello stipendio del debitore in favore di Compass.
I diritti che assistono e garantiscono il pagamento dei Crediti o
altrimenti ad essi inerenti (ivi inclusa, a titolo esemplificativo,
qualsiasi garanzia, reale o personale, trasferibile per effetto della
cessione dei Crediti e le garanzie derivanti da qualsiasi negozio con
causa di garanzia, rilasciate o comunque formatesi in capo a Compass
in relazione ai Contratti di Credito) sono trasferiti alla Società
ai sensi dell'articolo 1263 del codice civile e senza bisogno di
alcuna formalità o annotazione, come previsto dal comma 3
dell'articolo 58 del TUB (così come successivamente modificato e
integrato) richiamato dall'articolo 4 della Legge 130/99.
La Società ha conferito incarico a Compass ai sensi della legge
130/99 affinchè in suo nome e per suo conto, in qualità di soggetto
incaricato della riscossione dei crediti ceduti, proceda all'incasso
e al recupero delle somme dovute. In forza di tale incarico, i
debitori ceduti continueranno a pagare a Compass ogni somma dovuta in
relazione ai Crediti nelle forme previste dai relativi Contratti di
Credito o in forza di legge e dalle eventuali ulteriori informazioni
che potranno essere comunicate ai debitori ceduti dalla Società e/o
da Compass.
La cessione dei Crediti ha comportato necessariamente il
trasferimento anche dei dati personali - anagrafici, patrimoniali e
reddituali - contenuti nei documenti e nelle evidenze informatiche
connessi ai Crediti e relativi ai debitori ceduti ed ai rispettivi
garanti (i "Dati Personali"). Ciò premesso, la Società, in qualità
di titolare del trattamento (il "Titolare"), è tenuta a fornire ai
debitori ceduti, ai rispettivi garanti, ai loro successori ed aventi
causa (gli "Interessati") l'informativa di cui all'art. 13 del d.lgs.
196/2003, Codice in materia di Protezione dei Dati Personali ("Codice
privacy") ed assolve tale obbligo mediante la presente pubblicazione
in forza del provvedimento dell' Autorità Garante per la protezione
dei dati personali del 18 gennaio 2007 (il "Provvedimento"), recante
disposizioni circa le modalità con cui rendere l'informativa in
forma semplificata in caso di cessione in blocco di crediti.
Pertanto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 13 del Codice
Privacy e del citato Provvedimento, la Società - in nome e per conto
proprio nonchè di Compass e degli altri soggetti di seguito
individuati - informa che i Dati Personali degli Interessati
contenuti nei documenti relativi a ciascun Credito ceduto saranno
trattati esclusivamente nell'ambito della ordinaria attività del
Titolare e secondo le finalità legate al perseguimento dell'oggetto
sociale del Titolare stesso, e quindi:
- per l'adempimento ad obblighi previsti da leggi, regolamenti e
normativa comunitaria ovvero a disposizioni impartite da Autorità a
ciò legittimate da legge o da organi di vigilanza e controllo; e
- per finalità strettamente connesse e strumentali alla gestione
del rapporto con i debitori/garanti ceduti (es. gestione incassi,
esecuzione di operazioni derivanti da obblighi contrattuali,
verifiche e valutazione sulle risultanze e sull'andamento dei
rapporti, nonchè sui rischi connessi e sulla tutela del credito)
nonchè all'emissione di titoli da parte della Società.
Il trattamento dei Dati Personali avverrà mediante elaborazioni
manuali o strumenti elettronici o comunque automatizzati, informatici
e telematici, con logiche strettamente correlate alle finalità sopra
menzionate, e comunque, in modo da garantire la sicurezza e la
riservatezza dei Dati Personali stessi.
I Dati Personali potranno, altresì, essere comunicati - in ogni
momento - a soggetti volti a realizzare le finalità sopra elencate e
le indicate ulteriori finalita':
1) riscossione e recupero dei crediti ceduti (anche da parte dei
legali preposti a seguire le procedure giudiziali per l'espletamento
dei relativi servizi);
2) espletamento dei servizi di cassa e di pagamento;
3) emissione di titoli da parte della Società e collocamento dei
medesimi;
4) consulenza prestata in merito alla gestione della Società da
revisori contabili e altri consulenti legali, fiscali ed
amministrativi;
5) assolvimento di obblighi connessi a normative di vigilanza della
Società e/o fiscali;
6) effettuazione di analisi relative al portafoglio di crediti
ceduto e/o di attribuzione del merito di credito ai titoli che
verranno emessi dalla Società;
7) tutela degli interessi dei portatori di tali titoli.
I soggetti appartenenti alle categorie ai quali i dati potranno
essere comunicati utilizzeranno i dati in qualità di autonomi
titolari del trattamento, in piena autonomia e nel rispetto delle
disposizioni del Codice Privacy. In particolare, Compass, operando in
qualità di servicer per la gestione dei Crediti e del relativo
incasso, tratterà i dati in qualità di Responsabile del
trattamento. Possono altresì venire a conoscenza dei Dati Personali
in qualità di incaricati del trattamento - nei limiti dello
svolgimento delle mansioni assegnate - persone fisiche appartenenti
alle categorie dei consulenti e/o dei dipendenti del Titolare stesso.
L'elenco completo ed aggiornato dei soggetti ai quali i Dati
Personali possono essere comunicati e di quelli che ne possono venire
a conoscenza possono essere consultati in ogni momento inoltrando
apposita richiesta al Titolare o al Responsabile del trattamento.
I Dati Personali potranno anche essere comunicati all'estero per
dette finalità ma solo a soggetti che operino in Paesi appartenenti
all'Unione Europea. I Dati Personali non saranno oggetto di
diffusione.
Quarzo S.r.l. informa, infine, che la legge attribuisce a ciascuno
degli Interessati gli specifici diritti di cui all'articolo 7 del
Codice in materia di Protezione dei Dati Personali; a mero titolo
esemplificativo e non esaustivo, il diritto di chiedere e ottenere la
conferma dell'esistenza o meno dei propri dati personali, di
conoscere l'origine degli stessi, le finalità e modalità del
trattamento, l'aggiornamento, la rettificazione nonchè, qualora vi
abbiano interesse, l'integrazione dei Dati Personali medesimi.
I diritti di cui sopra possono essere esercitati rivolgendosi a
Compass, con sede legale in Via Caldera 21, Milano, nella sua
qualità di Responsabile del trattamento dei Dati Personali.
Per ogni informazione relativa al presente avviso e ai Crediti
ceduti è altresì possibile rivolgersi a Quarzo S.r.l. presso la
sede sociale.
Milano, 07 gennaio 2019
p. Quarzo S.r.l. - Il consigliere
Marco Marzotto
TX19AAB530 |
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Concorsi | 2000 | ENTI LOCALI | COMUNE DI SANT'ANTIMO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 78 del 6-10-2000 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-10-06&atto.codiceRedazionale=00E13394 | COMUNE DI SANT'ANTIMO | CONCORSO (scad. 5 novembre 2000) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di due posti di geometra categoria C1 (ex sesta qualifica funzionale). (GU n.78 del 06-10-2000) | È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di due posti di geometra categoria C1 (ex sesta qualifica
funzionale);
Titolo di studio richiesto: diploma di geometra o perito edile;
Termine di presentazione domanda: trenta giorni dalla
pubblicazione.
Il testo integrale del bando e lo schema di domanda di ammissione
sono disponibili presso il servizio 'Gestione del personalè del
comune di Sant'Antimo (Napoli) tel. 081/8329306-303.
La responsabile del servizio: Meles |
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Contratti | 2023 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 15-11-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-15&atto.codiceRedazionale=TX23BFM31275 | VALLE CAMONICA SERVIZI S.R.L. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 15-11-2023) | Bando di gara - CIG A0298A9F81
SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE. Valle Camonica Servizi S.r.l. Via M.
Rigamonti 65, 25047 Darfo Boario Terme, pec:
appalti@pec.vallecamonicaservizi.it, www.vcsweb.it.
SEZIONE II: OGGETTO. Servizio coperture assicurative
Responsabilità Civile RCT/RCO dalle ore 24.00 del 31/12/2023 alle
ore 24.00 del 31/12/2028 - CPV 66510000-8. Importo appalto: €
135.000,00 comprensivo di rinnovo e proroga. Durata del contratto: 5
anni.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO. Indicati nel disciplinare di gara reperibile
su www.vcsweb.it e sulla piattaforma telematica Sintel. Modalità di
finanziamento: fondi propri di bilancio
SEZIONE IV: PROCEDURA. Aperta. Criterio di aggiudicazione: offerta
economicamente più vantaggiosa. Termine ricezione offerte:
18/12/2023 ore 12.00 mediante piattaforma telematica Sintel. Apertura
offerte: 18/12/2023 ore 15.00 presso la sede della Valle Camonica
Servizi srl. Persone autorizzate a presenziare all'apertura delle
offerte: i legali rappresentanti o procuratori degli operatori
economici partecipanti.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Per ulteriori informazioni si veda
il disciplinare di gara. Invio GUUE: 10/11/2023.
Il R.U.P.
Ing. Giorgio Bertoia
TX23BFM31275 |
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Serie Generale | 1999 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | Serie Generale n. 243 del 15-10-1999 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-10-15&atto.codiceRedazionale=099A8659&elenco30giorni=false | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE | DECRETO 27 settembre 1999 | Annullamento del decreto di scioglimento della societa' cooperativa "Casa Felice - Societa' cooperativa edilizia a responsabilita' limitata", in Cava dei Tirreni. (GU Serie Generale n.243 del 15-10-1999) | IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Vista la delega in data 2 dicembre 1998 per le materie di
competenza della Direzione generale della cooperazione ivi compresi i
provvedimenti di scioglimento d'ufficio ex art. 2544 del codice
civile degli enti cooperativi e di nomina dei commissari liquidatori;
Visto il decreto ministeriale 15 giugno 1999 con il quale la
società cooperativa "Casa Felice - Società cooperativa edilizia a
responsabilità limitata", con sede in Cava dei Tirreni (SA) è stata
sciolta ai sensi dell'art. 2544 del codice civile e dell'art. 18
della legge n. 59/1992 e la dott.ssa Raffaella Liguoro ne è stata
nominata commissario liquidatore;
Preso atto del ricorso pervenuto in data 12 luglio 1999 con il
quale il presidente del sodalizio ha chiesto la sospensione dello
scioglimento d'ufficio, producendo i bilanci d'esercizio relativi
agli anni 1997 e 1998, depositati presso l'ufficio del registro delle
imprese di Salerno in data 31 maggio 1999;
Ritenuto che sono venuti a cadere i presupposti che hanno dato
luogo all'adozione del provvedimento dello scioglimento d'ufficio;
Ravvisata la necessità di provvedere all'annullamento del citato
decreto ministeriale 15 giugno 1999;
Decreta:
Art. 1.
Il decreto ministeriale 15 giugno 1999, con il quale è stata
sciolta d'ufficio ai sensi degli articoli 2544 del codice civile e 18
della legge n. 59/1992, la società cooperativa "Casa Felice -
Società cooperativa edilizia a responsabilità limitata", con sede
in Cava dei Tirreni (Salerno), costituita con atto a rogito notaio
avv. Renato Tafuri di Cava dei Tirreni (Salerno), in data 23 maggio
1977, omologato dal tribunale di Salerno con decreto del 7 giugno
1977, è annullato.
Art. 2.
La dott.ssa Raffaella Liguoro, con studio in Salerno, via
Sichelmanno n. 8, nominata commissario liquidatore della predetta
società cooperativa, è revocata dall'incarico.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 27 settembre 1999
p. Il Ministro: Caron |
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Serie Generale | 2011 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 248 del 24-10-2011 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-24&atto.codiceRedazionale=11A13722&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | COMUNICATO | Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario «Alamycin LA 300» soluzione iniettabile. (11A13722) (GU Serie Generale n.248 del 24-10-2011) | Estratto provvedimento n. 185 del 21 settembre 2011
Specialità medicinale per uso veterinario ALAMYCIN LA 300
soluzione iniettabile
Confezioni:
Flacone da 100 ml - A.I.C. n. 102807017
Flacone da 250 ml - A.I.C. n. 102807029
TITOLARE A.I.C: NORBROOK LABORATORIES LIMITED - STATION WORKS
CAMLOUGH ROAD - NEWRY CO. DOWN BT 35 6JP - NORTHERN IRELAND
Oggetto: Adeguamento tempi di attesa per latte bovino da 7 a 8
giorni.
È autorizzata per la specialità medicinale indicata in oggetto
la modifica, dei tempi di attesa per il latte bovino.
Pertanto i tempi di attesa ora autorizzati sono:
Per le carni
Dose standard (1 ml/15 Kg p.v.)
Bovini, ovini: 28 giorni
Suini: 14 giorni
Dose elevata (1ml/10 Kg p.v.)
Bovini: 35 giorni
Suini, ovini: 28 giorni
Per il latte bovino: entrambe le dosi: 8 giorni
Per il latte ovino: entrambe le dosi: 8 giorni
L'adeguamento degli stampati delle confezioni già in commercio
deve essere effettuato entro 60 giorni.
Decorrenza di efficacia del provvedimento: dal giorno della sua
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. |
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Contratti | 2017 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 99 del 28-8-2017 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-28&atto.codiceRedazionale=TX17BFF15003 | CITTA' DI LIGNANO SABBIADORO (UD) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.99 del 28-8-2017) | Bando di gara - CIG 717984645A
SEZIONE I: ENTE: Città di Lignano Sabbiadoro, V.le Europa 26,
Tel.0431409111, stazione.appaltante@lignano.org,
comune.lignanosabbiadoro@certgov.fvg.it.
SEZIONE II: OGGETTO: Servizio gestione del Nido d'Infanzia "Stella
del Mare". Periodo 01/01/18-31/12/21. Importo E 708.400,00 oneri
sicurezza E 0,00.
SEZIONE III: CONDIZIONI PARTECIPAZIONE: Documentazione su
www.lignano.org.
SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta all'offerta economicamente più
vantaggiosa. Termine ricezione offerte: 06.10.17 ore 13. Apertura:
11.10.17 ore 10.30.
SEZIONE VI: INFORMAZIONI: Tel.0431.409134/217. Ricorso: TAR FVG,
Trieste.
Il responsabile del procedimento di gara
dott. Francesco Lenardi
TX17BFF15003 |
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Serie Generale | 2012 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | Serie Generale n. 75 del 29-3-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-29&atto.codiceRedazionale=12A03338&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI | DECRETO 14 marzo 2012 | Rettifica ai decreti del 21 febbraio 2012 relativi all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT s.r.l., nell'elenco delle strutture di controllo che soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61.», nonche' all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT. srl, nell'elenco degli organismi privati per il controllo sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialita' tradizionali garantite, ai sensi dell'articolo 14, comma 7 della legge 21 dicembre 1999, n. 526.». (12A03338) (GU Serie Generale n.75 del 29-03-2012) | IL DIRETTORE GENERALE
della vigilanza per la qualità
e la tutela del consumatore
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, ed in
particolare l'art. 16 lettera d);
Visto il decreto ministeriale 21 febbraio 2012, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (serie generale) n. 51
del 1º marzo 2012, relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato
IS.ME.CERT s.r.l. nell'elenco delle strutture di controllo che
soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 13 del decreto
legislativo 8 aprile 2010, n. 61».
Considerato che all'art 3 del citato decreto è stato erroneamente
riportato «7 produzioni vitivinicole» anzichè «19 produzioni
vitivinicole»;
Visto il decreto ministeriale 21 febbraio 2012, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (Serie generale) n. 51
del 01 marzo 2012, relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato
IS.ME.CERT. srl nell'elenco degli organismi privati per il controllo
sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialità
tradizionali garantite ai sensi dell'art. 14, comma 7 della legge 21
dicembre 1999, n. 526».
Considerato che all'art 3 del citato decreto è stato erroneamente
riportato «28 produzioni DOP/IGP/STG» anzichè «26 produzioni
DOP/IGP/STG»;
Ritenuta pertanto la necessità di apportare la dovuta correzione
ai decreti 21 febbraio 2012 sopra citati;
Decreta:
Art. 1
L'art 3 del decreto 21 febbraio 2012 relativo all'«Iscrizione
dell'Organismo denominato "IS.ME.CERT s.r.l." nell'elenco delle
strutture di controllo che soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e
3 dell'art. 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010 n. 61», è
sostituito dal seguente: «All'Organismo "IS.ME.CERT.s.r.l." è
attribuito il controllo sulle 19 produzioni vitivinicole per le quali
"IS.ME.CERT. Associazione" era stata autorizzata con formali
provvedimenti di autorizzazione del Ministero delle politiche
agricole, alimentari e forestali, applicando i piani di controllo ed
i tariffari già approvati per "IS.ME.CERT Associazione"».
Art. 2
L'art. 3 del decreto 21 febbraio 2012 relativo all'«Iscrizione
dell'Organismo denominato "IS.ME.CERT s.r.l." nell'elenco degli
organismi privati per il controllo sulle produzioni ad indicazione
geografica e sulle specialità tradizionali garantite ai sensi
dell'art. 14, comma 7 della legge 21 dicembre 1999, n. 526.», è
sostituito dal seguente: «All'Organismo "IS.ME.CERT. s.r.l." è
attribuito il controllo sulle 26 produzioni DOP/IGP/STG per le quali
"IS.ME.CERT Associazione" era stata autorizzata con formali
provvedimenti di autorizzazione del Ministero delle politiche
agricole, alimentari e forestali, applicando i piani di controllo e i
tariffari già approvati per "IS.ME.CERT Associazione"».
Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 14 marzo 2012
Il direttore generale: La Torre |
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Concorsi | 2005 | ENTI PUBBLICI STATALI | INAF ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 55 del 12-7-2005 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-07-12&atto.codiceRedazionale=05E03763 | INAF ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA | CONCORSO (scad. 11 agosto 2005) | Avviso del bando relativo alla pubblica selezione ad una unita' di personale diplomato (GU n.55 del 12-07-2005) | Istituto di fisica dello spazio interplanetario di Roma;
Si avvisa che l'Istituto di fisica dello spazio interplanetario
dell'Istituto nazionale di astrofisica ha indetto una pubblica
selezione ad una unità di personale, in possesso del diploma di
perito industriale capo tecnico in elettronica, a tempo determinato
ai sensi dell'art. 15, comma 4, lettera a), del CCNL 1994-97, con
oneri a carico dei fondi esterni da usufruirsi presso l'IFSI, via del
Fosso del Cavaliere n. 100 - Roma. (Bando n. IFSI/15/2005/001).
La domanda di partecipazione alla suddetta selezione, redatta in
carta semplice secondo lo schema di cui all'allegato A del bando
n. IFSI/15/2005/001 e indirizzata all'INAF - Istituto di fisica dello
spazio interplanetario, via del Fosso del Cavaliere n. 100 - 00133
Roma, dovrà essere presentata entro il termine perentorio di trenta
giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana secondo quanto previsto
dall'art. 3 del bando stesso.
Il bando è affisso all'albo ufficiale dell'Istituto di fisica
dello spazio interplanetario, via del Fosso del Cavaliere n. 100 -
Roma, ed è altresì disponibile sul sito Internet dell'INAF
all'indirizzo www.inaf.it (vedere sezione concorsi). |
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Contratti | 2021 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 22-1-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-01-22&atto.codiceRedazionale=TX21BGA1467 | COMUNE DI SEZZE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 22-1-2021) | Esito di gara - CIG 823173529E
SEZIONE I STAZIONE APPALTANTE: COMUNE DI SEZZE.
SEZIONE II OGGETTO: servizio del trasporto pubblico locale del
Comune di Sezze.
SEZIONE IV PROCEDURA: Negoziata pubblicata sulla GURI 5a serie
speciale n.29 dell'11/03/2020.
SEZIONE V AGGIUDICAZIONE: Data: determina n. 607 del 31/10/2020.
Aggiudicatario: Baratta Enrico srl, Via Casali IV, Tratto snc, Sezze.
Importo di aggiudicazione: € 1.302.429,00 oltre IVA.
SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: Invio alla GUUE: 18.01.2021.
Il R.U.P.
Vincenzo Borrelli
TX21BGA1467 |
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Concorsi | 2019 | ENTI LOCALI | COMUNE DI ALBA ADRIATICA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 25 del 29-3-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-29&atto.codiceRedazionale=19E03307 | COMUNE DI ALBA ADRIATICA | CONCORSO (scad. 28 aprile 2019) | Mobilita' volontaria per la copertura di un posto di esecutore operativo specializzato, categoria B, a tempo indeterminato e pieno, da assegnare all'area amministrativa ufficio servizi interni «Segreteria, prevenzione corruzione e trasparenza amministrativa, affari generali, legale e contenzioso, personale, appalti e contratti». (GU n.25 del 29-03-2019) | È indetta una procedura di mobilità volontaria, ai sensi
dell'art. 30, del decreto legislativo n. 165/2001, per la copertura
di un posto a tempo indeterminato e pieno di esecutore operativo
specializzato, categoria B, posizione economica B1, da assegnare
all'area amministrativa ufficio servizi interni «Segreteria,
prevenzione corruzione e trasparenza amministrativa, affari generali,
legale e contenzioso, personale, appalti e contratti» art. 30,
decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165.
Il termine perentorio di scadenza per la presentazione delle
domande: trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del
presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana -
4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
L'avviso di mobilità ed il fac-simile di domanda sono
disponibili nella sezione «Amministrazione trasparente - Bandi di
concorso» del sito internet del Comune di Alba Adriatica:
http://www.comune.alba-adriatica.te.it/_e nella home page del sito
stesso. |
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Contratti | 2012 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 18 del 13-2-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-13&atto.codiceRedazionale=T12BFF2694 | COMUNE DI GRAZZANISE | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.18 del 13-2-2012) | Bando di gara
I.1) COMUNE DI GRAZZANISE, AREA TECNICA, P.tta Montevergine - 81046
Grazzanise (CE) Tel. 0823/1760952; Fax 0823/991854-
http://www.grazzanise.gov.it; respareatecnica.grazzanise@asmepec.it;
II.1.5) Subentro nel servizio professionale per le attività di
direzione dei lavori e di coordinamento per la sicurezza in fase di
esecuzione per l'intervento di"Realizzazione dell'emissario di
Grazzanise"; CUP: C43B09000020002 - CIG: 391534226E; II.2.1) IMPORTO
PRESUNTO: Euro 168.919,80, in caso di sviluppo completo
dell'intervento, al netto di oneri previdenziali ed IVA, di cui Euro
121.368,65 per direzione lavori, incluso il coordinamento
dell'ufficio di D.L. composto almeno da un direttore operativo e da
uno ispettore di cantiere, e di Euro 47.551,15 per il coordinamento
sicurezza in fase di esecuzione; II.3) DURATA: la durata dei lavori,
iniziati il 02/01/2012, è di 550 giorni.
III.1.2) MODALITÀ DI FINANZIAMENTO: fondi POR Campania FESR
2007/2013 Obiettivo Operativo 1.3.
IV.1.1) PROCEDURA: aperta. IV.2.1) AGGIUDICAZIONE: offerta
economicamente più vantaggiosa. IV.3.4) Termine ricezione offerte:
28.02.2012 ore 14.00;
IV.3.7) VALIDITÀ OFFERTA: 180 giorni.
IV.3.8) Apertura offerte: 01.03.2012 ore 10.00.
VI.3) Documentazione integrale disponibile su:
www.grazzanise.gov.it;
Il responsabile dell'area tecnica
arch. Maurizio Francesco Malena
T12BFF2694 |
||
Serie Generale | 1990 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | SECONDA UNIVERSITA' DI ROMA | Serie Generale n. 258 del 5-11-1990 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-05&atto.codiceRedazionale=090A4687&elenco30giorni=false | SECONDA UNIVERSITA' DI ROMA | DECRETO RETTORALE 9 ottobre 1990 | Modificazioni allo statuto dell'Universita'. (GU Serie Generale n.258 del 05-11-1990) | IL RETTORE
Visto lo statuto della seconda Università degli studi di Roma,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre
1980, n. 1137, e successive modificazioni;
Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella
legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217;
Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
Vista la delibera del consiglio di facoltà del 29 gennaio 1990;
Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 1 giugno
1990;
Riconosciuta la necessità di approvare le nuove modifiche proposte
in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17
del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale;
Decreta:
Lo statuto della seconda Università degli studi di Roma, approvato
e modificato con i decreti sopra indicati, è ulteriormente
modificato come appresso:
Dopo l'art. 674 e con lo spostamento della numerazione successiva
sono inseriti i seguenti nuovi articoli relativi alla istituzione
della scuola di specializzazione in medicina fisica e riabilitazione.
Scuola di specializzazione
in medicina fisica e riabilitazione
Art. 675. - È istituita la scuola di specializzazione in medicina
fisica e riabilitazione presso la seconda Università degli studi di
Roma.
La scuola ha lo scopo di fornire le competenze professionali alla
terapia fisica, alla cinesiterapia, alla riabilitazione in ortopedia
e traumatologia, in neurologia, in medicina clinica e settori affini.
La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina fisica e
riabilitazione.
Art. 676. - La scuola ha la durata di quattro anni.
Ciascun anno di corso prevede ottocento ore di insegnamento e di
attività pratiche guidate.
In base alle strutture ed attrezzature disponibili, la scuola è in
grado di accettare il numero massimo di iscritti determinato in sei
per ciascun anno di corso, per un totale di ventiquattro
specializzandi.
Art. 677. - Per l'attuazione delle attività didattiche programmate
dal consiglio della scuola provvede la facoltà di medicina e
chirurgia.
Art. 678. - Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione i
laureati in medicina e chirurgia.
Per l'iscrizione alla scuola è richiesto il possesso del diploma
di abilitazione all'esercizio della professione.
Art. 678. - La scuola comprende otto aree di insegnamento e
tirocinio professionale:
a) propedeutica;
b) meccanica e biomeccanica;
c) diagnostica;
d) medicina clinica;
e) ortopedia e traumatologia;
f) neurologia;
g) medicina fisica e riabilitazione;
h) medicina sociale.
Art. 680. - Gli insegnamenti relativi a ciascuna area didattica e
formativa professionale sono i seguenti:
a) Propedeutica:
anatomia funzionale;
fisiologia applicata;
b) Meccanica e biomeccanica:
biomeccanica;
informatica biomedica;
tutori e protesi.
c) Diagnostica:
radiologia e diagnostica per immagini;
metodologia clinica (diagnostica strumentale);
patologia clinica.
d) Medicina clinica:
medicina interna;
chirurgia generale (riabilitazione postchirurgica);
reumatologia;
fisiopatologia respiratoria;
cardiologia.
e) Ortopedia e traumatologia:
ortopedia;
traumatologia;
traumatologia speciale.
f) Neurologia:
neurologia;
neuropatologia;
neurotraumatologia;
g) Medicina fisica e riabilitazione:
medicina fisica e riabilitazione;
psicologia e psicopatologia;
cinesiologia e cinesiterapia;
terapia strumentale;
massoterapia e terapia manuale;
idroclimatoterapia;
rieducazione in ortopedia e traumatologia;
riabilitazione neurologica;
traumatologia e riabilitazione nello sport;
riabilitazioni speciali (respiratoria, cardiologica,
reumatologica, urogenitale).
h) Medicina sociale:
medicina legale e delle assicurazioni;
medicina del lavoro compresa l'infortunistica.
Art. 681. - L'attività didattica comprende ogni anno ottocento ore
di didattica formale e di tirocinio professionale guidato. Essa è
organizzata in una attività didattica teorico-pratica comune per
tutti gli studenti (quattrocento ore come di seguito ripartite) ed in
una attività didattica elettiva, prevalentemente di carattere
tecnico-applicativo di ulteriori quattrocento ore, rivolta
all'approfondimento del curriculum corrispondente ad uno dei settori
formativo-professionali (monte ore elettivo).
La frequenza nelle diverse aree avviene pertanto come di seguito
specificato:
1 Anno:
Propedeutica (ore 100):
anatomia funzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 50
fisiologia applicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
Meccanica e biomeccanica (ore 100):
biomeccanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60
informatica biomedica . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40
Diagnostica (ore 50):
patologia clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
Medicina fisica e riabilitazione (ore 40):
medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 20
psicologia e psicopatologia . . . . . . . . . . . . . . . " 20
Ortopedia e traumatologia (ore 50):
ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
Neurologia (60 ore):
neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60
Monte ore elettivo: ore 400.
2 Anno:
Medicina clinica (ore 120):
reumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30
fisiopatologia respiratoria . . . . . . . . . . . . . . . " 30
chirurgia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
medicina interna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
Ortopedia e traumatologia (ore 100):
ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
Diagnostica (ore 60):
elettromiografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30
radiologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
Neurologia (ore 60):
neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40
neurotraumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20
Medicina sociale (ore 20):
medicina del lavoro compresa l'infortunistica . . . . . . " 20
Medicina fisica e riabilitazione (ore 40):
cinesiologia e cinesiterapia . . . . . . . . . . . . . . " 40
Monte ore elettivo: ore 400.
3 Anno:
Meccanica e biomeccanica (ore 30):
tutori e protesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30
Diagnostica (ore 30):
metodologia clinica (diagnostica strumentale) . . . . . . " 30
Ortopedia e traumatologia (ore 90):
ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
traumatologia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
Medicina fisica e riabilitazione (ore 230):
medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 50
terapia strumentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
idroclimatoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20
rieducazione in ortopedia e traumatologia . . . . . . . . " 40
riabilitazione neurologica . . . . . . . . . . . . . . . " 20
traumatologia e riabilitazione nello sport . . . . . . . " 20
riabilitazioni speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40
Medicina sociale (ore 20):
medicina legale e delle assicurazioni . . . . . . . . . . " 20
Monte ore elettivo: ore 400.
4 Anno - indirizzo generale:
Ortopedia e traumatologia (ore 100):
ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 50
traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
Medicina fisica e riabilitazione (ore 200):
medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 200
Scienze neurologiche (ore 100):
neuropsicologia clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40
neuroriabilitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60
Monte ore elettivo: ore 400.
4 Anno - indirizzo riabilitazione neurologica:
Ortopedia e traumatologia (ore 30):
traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30
Medicina fisica e riabilitazione (ore 170):
cinesiterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40
massoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
rieducazione respiratoria . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
rieducazione cardiopatico . . . . . . . . . . . . . . . . " 35
traumatologia e riabilitazione dello sport . . . . . . . " 35
Scienze neurologiche (ore 200):
neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50
neuropsicologia clinica e riabilitativa . . . . . . . . . " 40
neuroriabilitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60
neurofisiopatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30
neurotraumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20
Monte ore elettivo: ore 400.
Art. 682. - Durante i quattro anni è richiesta la frequenza nei
reparti, servizi ambulatoriali, laboratori di medicina fisica e
riabilitazione.
La frequenza nelle varie aree per complessive ottocento ore annue,
compreso il monte ore elettivo di quattrocento ore annue, avviene
secondo delibera del consiglio della scuola, tale da assicurare ad
ogni specializzando un adeguato periodo di esperienza e di formazione
scientifica. Il consiglio della scuola ripartisce annualmente il
monte ore elettivo.
Il consiglio della scuola predispone apposito libretto di
formazione, che consenta allo specializzando ed al consiglio stesso
il controllo dell'attività svolta e dell'acquisizione dei progressi
compiuti, per sostenere gli esami annuali e finali.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 9 ottobre 1990
Il rettore: GARACI |
|
Concorsi | 2008 | ENTI LOCALI | COMUNE DI FONTANAFREDDA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 58 del 25-7-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-25&atto.codiceRedazionale=08E06374 | COMUNE DI FONTANAFREDDA | CONCORSO (scad. 25 agosto 2008) | Concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto a tempo pieno ed indeterminato di agente di polizia locale - categoria PLA.1. (GU n.58 del 25-07-2008) | 1) È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a
tempo pieno ed indeterminato di un posto di «Agente di Polizia
Locale» - categoria. PLA.1.
Titolo di studio richiesto:
diploma di licenza di scuola media superiore quinquennale che
consenta l'iscrizione ad una facoltà universitaria.
2) Termini per presentazione delle domande trentesimo giorno dalla
pubblicazione del presente avviso.
3) Le prove d'esame si svolgeranno nei giorni che saranno
stabiliti dalla commissione giudicatrice. I candidati avranno
comunicazione in tempo utile, mediante raccomandata a.r., del
giorno, dell'ora e del luogo in cui saranno tenute le prove.
Informazioni all' Ufficio personale del comune di Fontanafredda
(PN) tel. 0434/567655. Il bando integrale e lo schema di domanda sono
di disponibili sul sito www.fontanafredda.pn.it |
|
Contratti | 2023 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 17 del 10-2-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-10&atto.codiceRedazionale=TX23BFM3409 | SISTEMA AMBIENTE PROVINCIA DI NAPOLI S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.17 del 10-2-2023) | Bando di gara
SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Sistema Ambiente
Provincia di Napoli NA. S.p.A., p.zza Matteotti, 1 - 80146 Napoli,
tel. 081 5655005, fax 081 5655091 sapna@pec.it
SEZIONE II. OGGETTO: Interventi di manutenzione per la
rifunzionalizzazione di una linea di lavorazione presso i TMB di
Giugliano e Tufino. "Lin.E.A." Linea ad alta efficienza ed
automazione - Lotto 1 CIG 96386490C8 Importo € 3.573.496,96 - Lotto 2
CIG 9638785103 Importo € 3.573.496,96. CUP B61E23000020005. NUTS:
ITF33. CPV 45259000-7. Importo complessivo € 7.146.993,92 oltre IVA.
Durata: 270 giorni. Documenti prelevabili su
https://sapnapoli.acquistitelematici.it/.
SEZIONE IV. PROCEDURA: telematica aperta. Aggiudicazione: criterio
offerta economicamente più vantaggiosa. Richieste di chiarimenti:
21.02.2023 h 12. Scadenza: 03.03.2023 h 12. Lingua: IT.
SEZIONE VI. ALTRE INFORMAZIONI: Invio GUUE 02.02.2023.
Il R.U.P.
Domenico Ruggiero
TX23BFM3409 |
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Serie Generale | 2008 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DELLA SALUTE | Serie Generale n. 120 del 23-5-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-23&atto.codiceRedazionale=08A03559&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA SALUTE | DECRETO 31 marzo 2008 | Elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano revocati ai sensi dell'articolo 2, commi 2 e 4, del decreto 26 aprile 2007. (GU Serie Generale n.120 del 23-05-2008) | IL DIRETTORE GENERALE
della sicurezza degli alimenti e della nutrizione
Visto l'art. 6 della legge 30 aprile 1962, n. 283, modificato
dall'art. 4 della legge 26 febbraio 1963, n. 441;
Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, relativo
all'attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in
commercio di prodotti fitosanitari;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile
2001, n. 290, concernente il Regolamento di semplificazione dei
procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in
commercio ed alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi
coadiuvanti;
Visto il decreto ministeriale 26 aprile 2007 di recepimento della
direttiva della Commissione 2007/5/CE del 7 febbraio 2007, relativo
all'iscrizione di alcune sostanze attive nell'allegato I del decreto
legislativo 17 marzo 1995, n. 194, tra le quali la sostanza attiva
captano;
Visto l'art. 2, comma 2, del citato decreto ministeriale 26 aprile
2007, secondo il quale i titolari delle autorizzazioni dei prodotti
fitosanitari contenenti captano dovevano presentare al Ministero
della salute entro il 30 settembre 2007, in alternativa:
a) un fascicolo rispondente ai requisiti di cui all'allegato II
del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194,
b) l'autorizzazione rilasciata da altro titolare per l'accesso al
proprio fascicolo, avente comunque i requisiti di cui all'allegato II
del sopraccitato decreto;
Visto l'art. 2, comma 4, del citato decreto ministeriale 26 aprile
2007, secondo il quale le autorizzazioni all'immissione in commercio
dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano non
aventi i requisiti di cui all'art. 1 e all'art. 2, comma 2, del
medesimo decreto si intendono revocate a decorrere dal 1° ottobre
2007;
Rilevato che i titolari delle autorizzazioni dei prodotti
fitosanitari elencati nell'allegato al presente decreto non hanno
ottemperato a quanto previsto dall'art. 2, comma 2, del decreto
ministeriale 26 aprile 2007 nei tempi e nelle forme da esso
stabiliti;
Ritenuto di dover procedere alla pubblicazione dell'elenco dei
prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano revocati
ai sensi dell'art. 2, comma 4, del citato decreto ministeriale 26
aprile 2007;
Visto l'art. 23 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194,
relativo alle sanzioni previste per chi immette in commercio e per
chi utilizza prodotti fitosanitari non autorizzati e le successive
norme in materia di riforma del sistema sanzionatorio;
Decreta:
Art. 1.
1. In allegato al presente decreto è riportato l'elenco dei
prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano la cui
autorizzazione all'immissione in commercio è stata revocata a far
data dal 1° ottobre 2007, conformemente a quanto disposto dall'art.
2, comma 4, del decreto ministeriale 26 aprile 2007.
Art. 2.
1. La commercializzazione e l'utilizzazione delle scorte giacenti
in commercio dei prodotti di cui all'art. 1 del presente decreto è
consentita fino al 30 settembre 2008, conformemente a quanto disposto
dall'art. 5, comma 2, del sopra citato decreto.
2. I titolari delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari di cui
all'art. 1 sono tenuti ad adottare ogni iniziativa volta ad informare
i rivenditori e gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari medesimi
dell'avvenuta revoca e del rispetto dei tempi fissati per lo
smaltimento delle relative scorte.
Il presente decreto sarà notificato in via amministrativa alle
imprese intressate e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 31 marzo 2008
Il direttore generale: Borrello
Allegato
----> Vedere Allegato a pag. 21 <---- |
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Concorsi | 2001 | ALTRI ENTI | AUTORITA' DI BACINO DEI FIUMI LIRI-GARIGLIANO E VOLTURNO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 84 del 23-10-2001 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-23&atto.codiceRedazionale=001E9737 | AUTORITA' DI BACINO DEI FIUMI LIRI-GARIGLIANO E VOLTURNO | AVVISO | Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria finale del concorso pubblico, per esami, per il conferimento di due posti di categoria B, posizione economica B3 (ex quinta qualifica funzionale collaboratore amministrativo). (GU n.84 del 23-10-2001) | In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 15, comma 6, del
decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e
dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre
1996, n. 693, si comunica che con decreto segretariale n. 443 del
27 settembre 2001 è stata approvata e pubblicata mediante affissione
all'albo dell'Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e
Volturno sito in via Grande Archivio, n. 8/9, Napoli, la graduatoria
definitiva unitamente a quella dei vincitori del concorso pubblico,
per esami, ad due posti di categoria B, posizione economica B3 (ex
quinta qualifica funzionale collaboratore amministrativo), nei ruoli
del personale dell'autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e
Volturno pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale -
n. 91 del 21 novembre 2000.
Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente
avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica decorre il termine
per eventuali impugnative. |
|
Contratti | 2009 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 18-5-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-05-18&atto.codiceRedazionale=TC-09BFM6047 | SASSOLO GESTIONE PATRIMONIALI SRL | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 18-5-2009) | Bando di gara
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento del
Comune di Sassuolo, con sede in Sassuolo (MO), via Fenuzzi n. 5;
Estratto bando di gara relativo ad una procedura aperta per l'appalto
dei lavori di recupero di una porzione dell'ex macello da destinarsi a
sala polivalente in Sassuolo (MO). CIG 0299725CE1.
Aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più
vantaggiosa ai sensi dell'art. 83 del D.lgs. n. 163/2006. Importo
complessivo dei lavori Euro 518.433,38 oltre I.V.A., di cui Euro
46.294,82 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Categoria
prevalente OG1. Categorie diverse - dalla prevalente OG11, OG2 e
OS32. Il bando integrale è reperibile sul sito:
http://www.comune.sassuolo.mo.it Scadenza presentazione offerte: ore
12 del 23 giugno 2009
L'amministrazione unico SGP s.r.l.:
ing. Angelo Villa
TC-09BFM6047 (A pagamento). |
||
Contratti | 2022 | AVVISI E BANDI DI GARA | COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 139 del 28-11-2022 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-28&atto.codiceRedazionale=TX22BFF26786 | COMUNE DI CELLINO SAN MARCO (BR) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.139 del 28-11-2022) | Bando di gara - CIG 949267640C
Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Cellino San Marco (BR),
Via Napoli - 72020.
Oggetto: Lavori di recupero e rifunzionalizzazione di beni
confiscati alla criminalità organizzata in Regione Puglia -
Progetto: "Prima Casa delle Donne" a valere sul progetto proposto dal
Comune di Cellino San Marco dal titolo "Prima casa delle donne"
nell'ambito del PON "Legalita'" 2014-2020 ASSE 3 - Azione 3.1.1
contributo cofinanziato da FESR ed Unione Europea. Importo a base
d'asta € 791 295,73.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più
vantaggiosa. Condizioni di partecipazione: Si rinvia alla
documentazione di gara su: https://cellinosm.tuttogare.it/index.php.
Procedura: Aperta. Termine ricevimento offerte: 20/12/2022 h. 23:59.
Apertura offerte: 22.12.2022 h. 10:30.
Il responsabile del Servizio LL.PP. e Patrimonio
ing. Rosabianca Morleo
TX22BFF26786 |
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Corte Costituzionale | 2009 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 3 del 21-1-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-21&atto.codiceRedazionale=009C0031 | N. 4 ORDINANZA 12 - 16 gennaio 2009 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Circolazione stradale - Violazione non contestata immediatamente al responsabile di un'infrazione stradale - Notificazione del relativo verbale - Mancata previsione del dovere a carico della Pubblica Amministrazione di notificare il verbale a tutti gli interessati - Lamentata violazione del diritto di difesa e dei principi del giusto processo - Difetto di motivazione dell'ordinanza di rimessione - Manifesta inammissibilita' della questione. - Codice della strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285), art. 201, comma 1. - Costituzione, artt. 24 e 111. (009C0031) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.3 del 21-1-2009) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente: Giovanni Maria FLICK;
Giudici: Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio
FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA,
Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe
TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro
CRISCUOLO;
ha pronunciato la seguente
Ordinanza
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 201, comma 1,
del codice della strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile 1992, n.
285, promosso con ordinanza del 15 febbraio 2008 dal Giudice di pace
di Cittadella nel procedimento civile vertente tra Gastaldi Andrea e
la Polizia locale di Cittadella, iscritta al n. 254 del registro
ordinanze 2008 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
n. 36, 1ª serie speciale, dell'anno 2008.
Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei
ministri;
Udito nella Camera di consiglio del 3 dicembre 2008 il giudice
relatore Paolo Maddalena.
Ritenuto che il Giudice di pace di Cittadella, con ordinanza del
15 febbraio 2008 emessa nel corso di un procedimento civile di
opposizione a sanzione amministrativa per violazione del codice della
strada, ha sollevato, in riferimento agli articoli 24 e 111 della
Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell'art. 201,
comma 1, del codice della strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile
1992, n. 285, in relazione agli artt. 204-bis, comma 1, e 196, comma
1, dello stesso codice e all'art. 22 della legge 24 novembre 1981, n.
689 (Modifiche al sistema penale), nella parte in cui dispone che
l'autorità amministrativa può, anzichè deve, notificare il verbale
di contestazione della violazione a tutti i soggetti interessati;
che, in punto di descrizione della fattispecie, il rimettente
riferisce che il verbale di contestazione della violazione prevista
dall'art. 142, comma 8, del codice della strada, commessa nel Comune
di Cittadella il 30 aprile 2007, è stato notificato a mezzo del
servizio postale il 18 giugno 2007 alla intestataria e proprietaria
del veicolo, condotto nell'occasione dal ricorrente nel giudizio di
opposizione;
che - rileva ancora il giudice a quo - il ricorrente risulta
essere l'effettivo, unico trasgressore, tale circostanza emergendo
dal modulo spedito al comando dei vigili urbani del Comune di
Cittadella in data 6 agosto 2007, con il quale la proprietaria del
veicolo informava che il conducente e autore della violazione era il
suddetto ricorrente, sicchè l'autorità amministrativa, essendo
stata posta in condizione di identificare il trasgressore, avrebbe
potuto procedere alla notifica a questo del verbale;
che il giudice di pace premette che la giurisprudenza individua
nel solo destinatario del verbale il soggetto legittimato a proporre
ricorso, non attribuendo tale facoltà a chi, pur autore della
violazione, non abbia ricevuto la notifica dell'atto;
che il rimettente afferma peraltro di non condividere il
principio per cui l'effettivo trasgressore potrebbe contestare, nei
confronti del proprietario che lo convenga in via di regresso, la
sussistenza della violazione: difatti, «le ragioni dell'uno [...] non
sempre possono coincidere con quelle dell'altro. In buona sostanza
sia l'effettivo trasgressore che il soggetto obbligato in solido
hanno diritto di essere portati a conoscenza del provvedimento
sanzionatorio qualora la P.A. sia stata in grado di procedere alla
loro identificazione onde consentire ad entrambi l'esercizio del
diritto di difesa»;
che nel giudizio dinanzi alla Corte è intervenuto il Presidente
del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura
generale dello Stato, il quale ha concluso per l'infondatezza della
questione;
che, secondo la difesa erariale, il diritto di difesa del
soggetto autore della violazione, successivamente identificato, al
quale non sia stato notificato il verbale, sarebbe pienamente
garantito;
che, innanzitutto, esso sarebbe assicurato nei rapporti interni,
nel caso in cui il proprietario del veicolo o un altro dei
coobbligati solidali previsti dall'art. 196 del codice della strada
eserciti l'azione di regresso nei confronti dell'effettivo
trasgressore per ottenere la ripetizione di quanto pagato, in virtù
del vincolo di solidarietà espressamente sancito da tale
disposizione;
che l'Avvocatura ricorda inoltre che la Corte costituzionale, con
l'ordinanza n. 188 del 2006, ha affermato che, ai sensi dell'art. 204
del codice della strada, il soggetto che venga identificato, non
immediatamente, quale responsabile della violazione può sempre
proporre, dinanzi al giudice di pace, ricorso avverso il verbale di
contestazione anche se al solo scopo di escludere che tale atto possa
fungere da titolo per la decurtazione del punteggio dalla patente di
guida ovvero per un'eventuale azione di regresso esperibile da parte
di chi abbia pagato la somma dovuta quale sanzione pecuniaria.
Considerato che la questione di legittimità costituzionale
investe, in riferimento agli articoli 24 e 111 della Costituzione,
l'art. 201, comma 1, del codice della strada, in relazione agli artt.
204-bis, comma 1, e 196, comma 1, dello stesso codice e all'art. 22
della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella parte in cui dispone che
l'autorità amministrativa può, anzichè deve, notificare il verbale
di contestazione della violazione a tutti i soggetti interessati;
che il rimettente, investito di un ricorso, proposto
dall'effettivo trasgressore, avverso un verbale di accertamento per
violazione del codice della strada con il quale la violazione è
stata contestata unicamente al proprietario del veicolo, non spiega
quale effetto avrebbe nel giudizio a quo la dichiarazione di
illegittimità costituzionale della norma censurata;
che, inoltre, l'ordinanza di rimessione si limita ad enunciare un
preteso contrasto tra la disposizione censurata e gli evocati
parametri costituzionali (articoli 24 e 111 Cost.), senza fornire
alcuna motivazione in proposito;
che, pertanto, la questione deve essere dichiarata manifestamente
inammissibile.
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n.
87, e 9, comma 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla
Corte costituzionale.
Per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
Dichiara la manifesta inammissibilità della questione di
legittimità costituzionale dell'art. 201, comma 1, del codice della
strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, sollevata, in
riferimento agli artt. 24 e 111 della Costituzione, dal Giudice di
pace di Cittadella con l'ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 12 gennaio 2009.
Il Presidente: Flick
Il redattore: Maddalena
Il cancelliere: Di Paola
Depositata in cancelleria il 16 gennaio 2009.
Il direttore della cancelleria: Di Paola |
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Serie Generale | 1989 | SUPPLEMENTI ORDINARI | MINISTERO DELLE FINANZE | Serie Generale n. 248 del 23-10-1989 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-10-23&atto.codiceRedazionale=089A4849&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLE FINANZE | DECRETO 16 ottobre 1989 | Determinazione, per la provincia di Varese, del numero e la dislocazione degli sportelli per ciascun ambito territoriale nonche' la fissazione della misura dei compensi per le concessioni amministrative del servizio di riscossione dei tributi. (GU Serie Generale n.248 del 23-10-1989 - Suppl. Ordinario n. 81) | IL MINISTRO DELLE FINANZE
VISTA la legge delega 4 ottobre 1986, n. 657, e successive
modificazioni;
VISTO il D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, istitutivo del Servizio di
riscossione dei tributi e di altre entrate dello Stato e di altri
enti pubblici, emanato ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge
4 ottobre 1986, n. 657;
VISTO l'articolo 1, lettera f), n. 7 della predetta legge n. 657 che
ha sancito il principio in base al quale alla determinazione dei
compensi spettanti ai concessionari deve provvedersi secondo criteri
di trasparenza, di correlazione con l'attività richiesta e di
congruità ai costi medi di gestione, al fine di assicurare
l'equilibrio economico dell'azienda;
VISTO l'articolo 61 del D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, contenente,
tra l'altro, disposizioni per la determinazione dei compensi
spettanti ai concessionari del servizio di riscossione dei tributi
che ha stabilito, al comma 3, che la remunerazione del servizio di
riscossione viene determinata in modo da assicurare una percentuale
non differenziata di utile per ogni concessionario sulla base dei
dati di redditività media e dei costi medi di gestione a livello
nazionale, rapportati ad ogni concessione tenendo conto altresì di
parametri specifici elencati nell'articolo medesimo;
VISTO l'articolo 115, comma 1, dello stesso D P.R. n. 43 riguardante
la determinazione del numero e la dislocazione degli sportelli per
ciascun ambito territoriale, nonchè la fissazione della misura dei
compensi a norma del suddetto articolo 61;
VISTO l'articolo 117, comma 3, del citato D P.R. n. 43 il quale
prevede che per la determinazione iniziale dei compensi si tiene
conto degli elementi di valutazione in possesso dell'amministrazione
finanziaria;
VISTA la nota n. 13768 del 5 luglio 1989 con la quale l'Intendenza di
Finanza di VARESE ha trasmesso i dati richiesti con la circolare n. 6
del 10 maggio 1989 per la determinazione della remunerazione del
servizio di riscossione;
RILEVATO che i predetti dati mostrano con ogni evidenza come la
valutazione dei costi strutturali non può, allo stato, effettuarsi
se non tenendo presente la interdipendenza dei vari compensi relativi
ai versamenti diretti, alla riscossione spontanea in base ai ruoli ed
alla riscossione coattiva;
TENUTO conto che i costi generali di struttura e le altre somme a
debito, le spese per procedure infruttuose o relative a provvedimenti
di sgravio non rimborsate dagli enti impositori, e che gli aspetti
legati alle anticipazioni ed alla valuta debbono essere valutati in
relazione alla trasformazione del sistema e, in particolare, alle
economie conseguibili con la maggiore razionalizzazione conseguente
all'ampliamento delle zone territoriali ed al consistente
ridimensionamento numerico degli sportelli gestiti, alle spese per le
procedure esecutive, alla estensione quantitativa nonchè ai maggiori
importi attribuibili alle singole attività di riscossione;
CONSIDERATO che quanto sopra ha consentito di derivare i costi medi
di riscossione attribuiti ai singoli ambiti collocati nell'identico
contesto regionale e le relative remunerazioni idonee a riconoscere
una percentuale non differenziata di utile;
VISTO il decreto n. 1/1895 del 4 ottobre 1989 riguardante la
determinazione degli ambiti per la provincia di VARESE
da valere per il primo quinquennio di funzionamento del Servizio
centrale della riscossione;
VISTO il conforme parere della Commissione Consultiva prevista
dall'articolo 1,comma 1, lettera h) della legge n. 657 del 1986, che
qui si intende integralmente riportato;
DECRETA
ART. 1
Per la provincia di VARESE, relativamente agli ambiti territoriali
come individuati nel menzionato decreto ministeriale, il numero degli
sportelli è così determinato:
Ambito "A", n. 9 dislocati nei seguenti comuni: Besozzo, Bisuschio,
Castronno, Cittiglio, Comerio, Cuveglio, Lavena-Ponte Stresa, Luino,
Varese;
Ambito "B", n. 16 dislocati nei seguenti comuni: Biandronno, Busto
Arsizio, Cairate, Caronno Pertusella, Cassano Magnago, Castellanza,
Daverio, Gallarate, Gorla Minore, Lonate Pozzolo, Malnate, Olgiate
Olona, Saronno, Sesto Calende, Summa Lombardo, Tradate.
ART. 2
La misura dei relativi compensi, ai sensi dell'art. 61 del D P.R. 28
gennaio 1988, n. 43, è stabilita nel modo seguente:
per l'ambito "A":
a) commissione per la riscossione dei versamenti diretti: 0,30 per
cento delle somme versate, con un minimo di lire 12.000 ed un massimo
di lire 120.000;
b) compenso per la riscossione degli importi iscritti a ruolo per i
pagamenti effettuati prima della notifica dell'avviso di mora: 0,55
per cento delle somme riscosse, con un minimo di lire 2.750 ed un
massimo di lire 165.000 per ciascun articolo di ruolo;
c) compenso per le somme riscosse coattivamente: 3,65 per cento delle
somme riscosse. Qualora il pagamento sia effettuato nei termini
previsti dall'avviso di mora, il compenso percentuale ed i limiti
minimo e massimo sono determinati in misura pari al doppio di quello
stabilito ai sensi della precedente lettera b).
Per l'Ambito "B":
a) commissione per la riscossione dei versamenti diretti: 0,30 per
cento delle somme versate, con un minimo di lire 12.000 ed un massimo
di lire 120.000;
b) compenso per la riscossione degli importi iscritti a ruolo per i
pagamenti effettuati prima della notifica dell'avviso di mora: 0,60
per cento delle somme riscosse, con un minimo di lire 3.000 ed un
massimo di lire 180.000 per ciascun articolo di ruolo;
c) compenso per le somme riscosse coattivamente: 3,65 per cento delle
somme riscosse. Qualora il pagamento sia effettuato nei termini
previsti dall'avviso di mora, il compenso percentuale ed i limiti
minimo e massimo sono determinati in misura pari al doppio di quello
stabilito ai sensi della precedente lettera b).
Il presente decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana ai sensi dell'art. 115, comma 1, del D P.R. n. 43
del 1988.
Roma, addì 16 ottobre 1989
Il Ministro: FORMICA |
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Serie Generale | 2010 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI | Serie Generale n. 185 del 10-8-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-08-10&atto.codiceRedazionale=10A09740&elenco30giorni=false | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI | COMUNICATO | Abilitazione dell'Istituto CNR IVALSA di San Michele d'Adige ai fini dell'attestazione di conformita' dei prodotti da costruzione, limitatamente agli aspetti concernenti il requisito essenziale 1 «Resistenza meccanica e stabilita'». (10A09740) (GU Serie Generale n.185 del 10-08-2010) | Con decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, n. 5724 del 2 luglio 2010, l'istituto CNR IVALSA con sede
in Via Biasi n.75, San Michele all'Adige (Trento), è stato
abilitato, limitatamente agli aspetti concernenti il requisito
essenziale 1 «Resistenza meccanica e stabilita'», all'espletamento
dell'attestazione della conformità, ai sensi della Direttiva n.
89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione, del Decreto del
Presidente della Repubblica n. 246 del 21 aprile 1993 e del Decreto
Ministeriale n. 156 del 9 maggio 2003, per i seguenti prodotti:
Organismo di prova (limitatamente alle prove di cui alle EN 408:2004,
EN 392:1997 ed EN 385:2003): Legno strutturale (EN 14080:2005).
L'abilitazione decorre dalla data del suddetto decreto ed ha
validità di sette anni. |
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Serie Generale | 2023 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA | Serie Generale n. 45 del 22-2-2023 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-22&atto.codiceRedazionale=23A01051&elenco30giorni=false | SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA | COMUNICATO | Revoca dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana» (23A01051) (GU Serie Generale n.45 del 22-02-2023) | Ai sensi dell'art. 5 della legge 3 marzo 1951, n. 178, e
dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio
1952, n. 458, si comunica che, con decreto del Presidente della
Repubblica, emanato in data 13 gennaio 2023, è stata revocata
l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine «Al merito della Repubblica
italiana» conferita al sig. Lino Brentan con decreto del Presidente
della Repubblica 2 giugno 2008. |
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Serie Generale | 1990 | DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | Serie Generale n. 278 del 28-11-1990 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-28&atto.codiceRedazionale=090A5038&elenco30giorni=false | MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA | DECRETO 16 novembre 1990 | Accertamento del periodo di mancato funzionamento degli uffici degli ufficiali giudiziari del distretto della corte di appello di Bologna. (GU Serie Generale n.278 del 28-11-1990) | IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Vista la nota del presidente della corte di appello di Bologna n.
815 in data 27 ottobre 1990 dalla quale risulta che gli uffici degli
ufficiali giudiziari del distretto di detta corte indicati nel
dispositivo del presente decreto non sono stati in grado di
funzionare nei giorni specificati nel dispositivo medesimo, a causa
dell'astensione dal lavoro del personale dipendente;
Visti gli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 9 aprile 1948, n.
437, concernente la proroga dei termini di decadenza in conseguenza
del mancato funzionamento degli uffici giudiziari;
Decreta:
In conseguenza del mancato funzionamento dei seguenti uffici degli
ufficiali giudiziari del distretto della corte di appello di Bologna
nei giorni a fianco di ciascuno di essi indicati, i termini di
decadenza per il compimento di atti presso i detti uffici o a mezzo
del personale addettovi, scadenti nei giorni sotto specificati o nei
cinque giorni successivi, sono prorogati di quindici giorni a
decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica:
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso la corte di appello
di Bologna:
giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di
Imola:
giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso il tribunale di
Ferrara:
giorni 22, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di
Cento:
giorni 22, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di
Comacchio:
giorni 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso il tribunale di
Piacenza:
giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990.
Roma, 16 novembre 1990
Il Ministro: VASSALLI |
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Contratti | 2015 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 108 del 14-9-2015 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-14&atto.codiceRedazionale=T15BFK15297 | AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO - BARI Regione Puglia | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.108 del 14-9-2015) | Bando di gara - Gara n. 6077589
I.1.1) Denominazione: Azienda O.U.C. Policlinico di Bari, P.zza G.
Cesare, 11 BARI - Punti di contatto: Area Approvvigionamenti e
Patrimonio - U.O. Appalti e Contratti - Telefono: 0805592810 - 031
email: appalti.contratti.policlinico.bari pec.rupar.puglia.it.
II.1.1) Descrizione: Procedura aperta per fornitura dispositivi
specialistici per U.O. Otorinolaringoiatria - 26 lotti - n. gara
6077589.
II.2.1) Quantita': Valore di stima complessivo massimo presunto
Euro 889.398,64 (Iva esclusa) Euro. 513.114,60 stima per 36 mesi;
Euro. 171.032,20 stima per eventuali 12 mesi di proroga;
Euro.205.245,84 stima per eventuale estensione ai sensi art. 28
L.R.Puglia n.1/2004.
III.1.1), III.2.1), III.2.2), III.2.3) vedi Disciplinare di gara.
IV.1.1) Procedura aperta. IV.2.1) Aggiudicazione: Prezzo più
basso. IV.3.3) Documentazione disponibile su www.sanita.puglia.it
Sez. Gare e Appalti ed www.empulia.it. Termine richiesta
chiarimenti/accesso ai documenti: 01/10/2015. IV.3.4) Termine
ricevimento offerte: 16/10/2015 ore 13,00. IV.3.8) Apertura offerte:
19/10/2015 ore 10,00 Sala Padiglione Balestrazzi 3° piano. Aammessi
delegati con procura e legali rappresentanti.
VI.3) L'Azienda appaltante si riserva il diritto, in qualsiasi
momento e per motivate ragioni, di sospendere o revocare la
procedura, di non dare corso all'aggiudicazione o di non procedere
alla sottoscrizione del contratto e le imprese concorrenti non
avranno nulla a pretendere. Eventuali richieste di informazioni
complementari e/o chiarimenti sulla documentazione di gara vanno
trasmesse attraverso il Portale Empulia (www.empulia.it) utilizzando
l'apposita funzione presente all'interno del bando e dovranno
pervenire entro e non oltre il termine del 01/10/2015. Tutti i
chiarimenti resi e gli avvisi saranno pubblicati sul sito aziendale e
sul Portale Empulia. Procedura di gara autorizzata con Deliberazione
n. 1111/2015. RUP dr. Roberto Forcella Dirigente U.O.Appalti e
Contratti. VI.5) Bando integrale è stato pubblicato sulla GUUE n.
171 del 04/9/2015.
Il direttore area approvvigionamenti e patrimonio
dott. Giovanni Molinari
T15BFK15297 |
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Corte Costituzionale | 1990 | SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 1 del 3-1-1990 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-01-03&atto.codiceRedazionale=089C1362 | N. 580 SENTENZA 13 - 22 dicembre 1989 | Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Professionisti - Medici convenzionati con il S.S.N. - Limiti alla pignorabilita' degli emolumenti corrisposti - Mancata previsione - Liberta' del professionista sanitario di svolgere ulteriore attivita' privata - Non fondatezza. (C.P.C., art. 545). (Cost., artt. 3 e 53). (089C1362) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.1 del 3-1-1990) | LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
Presidente: dott. Francesco SAJA;
Giudici: prof. Giovanni CONSO, dott. Aldo CORASANITI, prof. Giuseppe
BORZELLINO, prof. Renato DELL'ANDRO, avv. Ugo SPAGNOLI, prof.
Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, avv. Mauro
FERRI, prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI;
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nei giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 545 del codice
di procedura civile promossi con le seguenti ordinanze:
1) ordinanza emessa l'11 luglio 1988 dal Pretore di Roma nel
procedimento civile vertente tra Tomat Milvi e La Cecilia Antonio
iscritta al n. 320 del registro ordinanze 1989 e pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 26 prima serie speciale
dell'anno 1989;
2) ordinanza emessa il 4 aprile 1989 dal Pretore di Monza nei
procedimenti civili riuniti vertenti tra la Banca Credito Romagnolo
S.p.A., Bonaccorsi Michelangelo ed altra, iscritta al n. 359 del
registro ordinanze 1989 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica n. 35 prima serie speciale dell'anno 1989;
Udito nella camera di consiglio del 29 novembre 1989 il Giudice
relatore Mauro Ferri;
Ritenuto in fatto
1. - Con ordinanza in data 11 luglio 1988 il Pretore di Roma, in
sede di esecuzione per il soddisfacimento di un credito derivante da
assegno di mantenimento, ha sollevato, in riferimento all'art. 3
della Costituzione, questione di legittimità costituzionale
dell'art. 545 del codice di procedura civile nella parte in cui non
prevede alcun limite alla pignorabilità degli emolumenti corrisposti
ai medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale,
nonostante l'assimilabilità della loro posizione, per il carattere
continuativo delle prestazioni, assorbenti la quasi totalità
dell'attività lavorativa, a quella dei lavoratori subordinati.
2. - L'intervenuta Avvocatura Generale dello Stato prospetta
l'infondatezza della questione rilevando che il lavoro subordinato e
quello autonomo integrano situazioni diverse, fra loro non
comparabili, e - soprattutto - che la sussistenza dei presupposti sui
quali il giudice a quo fonda le proprie osservazioni (vale a dire
l'assorbimento pressochè totale dell'attività lavorativa ed il
compenso acquisito costituente fonte principale se non esclusiva
dell'entrata dei medici convenzionati) è apoditticamente affermata,
posto che, come risulta dal regime di incompatibilità contenuto
negli accordi collettivi nazionali, i medici convenzionati possono
svolgere altre attività e percepire quindi ulteriori emolumenti.
3. - In data 4 aprile 1989 il Pretore di Monza, in sede di
esecuzione sui crediti che il dr. Michelangelo Bonaccorsi vanta nei
confronti della U.S.L. n. 66, alla quale è legato da un rapporto
convenzionato, ha sollevato analoga questione di legittimità
dell'art. 545 del codice di procedura civile, in riferimento all'art.
3 della Costituzione, nella parte in cui non prevede che i limiti di
pignorabilità dei crediti ivi menzionati si estendano anche ai
crediti derivanti dai rapporti di lavoro non subordinato di cui
all'art. 409, n. 3, c.p.c.
4. - In ordine alla non manifesta infondatezza della questione, il
Pretore di Monza svolge, in sintesi, le seguenti argomentazioni:
dal punto di vista processuale l'attuale legislazione in tema di
controversie di lavoro (art. 409 del codice di procedura civile) ha
ritenuto di assimilare i rapporti di lavoro "subordinato privato" a
quello dei "dipendenti degli enti pubblici economici" e dei
"dipendenti degli enti pubblici"; nella medesima disciplina sono
stati inseriti (art. 409 n. 3 del codice di procedura civile) anche
"i rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri
rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di
opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se
non a carattere subordinato". Le ragioni di tale scelta normativa
sono state autorevolmente indicate nella decisione della Suprema
Corte di Cassazione del 25 marzo 1976 n. 1972 che ha individuato la
volontà del legislatore con riferimento a tali rapporti "sul
presupposto di una sostanziale assimilazione dei nuovi rapporti a
quelli di lavoro subordinato";
dal punto di vista sostanziale vi sono numerosissimi indicatori
della disciplina, sia della legge, che della contrattazione
collettiva prevista dalla legge (con efficacia normativa erga omnes),
che possono far ritenere che tale rapporto, "continuativo e
coordinato", possa essere considerato, ai fini delle esigenze che
sottendono l'art. 545 del codice di procedura civile (tutela delle
esigenze di vita del debitore che si procuri da vivere con la propria
attività lavorativa personale), analogo a quello del lavoratore
"dipendente".
5. - L'intervenuta Avvocatura si limita ad osservare che la
circostanza che quel medico possa trovarsi a vivere con i soli
proventi della convenzione è evenienza di mero fatto, inidonea a
distinguere la sua posizione da quella di qualsiasi altro medico
professionista che, non avendo altre entrate, viva soltanto dei
proventi del proprio lavoro.
Considerato in diritto
1. - Il Pretore di Roma ha sollevato questione di legittimità
costituzionale, in riferimento all'art. 3 della Costituzione,
dell'art. 545 del codice di procedura civile, nella parte in cui non
prevede alcun limite alla pignorabilità degli emolumenti corrisposti
ai medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale,
nonostante debba - a suo avviso - ritenersi che la loro posizione,
per il carattere continuativo delle prestazioni assorbenti la quasi
totalità dell'attività lavorativa, sia assimilabile a quella dei
lavoratori subordinati.
Questione sostanzialmente identica è stata sollevata dal Pretore
di Monza il quale, in sede di esecuzione sui crediti spettanti ad un
sanitario legato da un rapporto a convenzione con una Unità
Sanitaria Locale, dubita della legittimità del medesimo art. 545, in
riferimento all'art. 3 della Costituzione, nella parte in cui non
prevede che i limiti di pignorabilità ivi indicati si estendano
anche ai crediti derivanti dai rapporti di lavoro non subordinato
indicati all'art. 409 n. 3 del codice di procedura civile.
I relativi giudizi concernono la medesima norma di legge e pongono
la medesima questione; possono quindi essere riuniti e decisi con
unica sentenza.
2. - La questione non è fondata.
Giova premettere che la responsabilità patrimoniale del debitore
inadempiente, sancita dall'art. 2740 del codice civile, costituisce
una norma di ordine generale, rivolta cioè a tutti, ed è, in linea
di principio, illimitata, nel senso che tutti i beni compresi nel
patrimonio del debitore costituiscono la garanzia per l'adempimento
delle sue obbligazioni e possono quindi essere oggetto di
soddisfacimento da parte del creditore.
Solo alcuni limiti sono posti dalla legge con riguardo a
determinati beni ed a talune situazioni, come nelle ipotesi previste
dall'art. 545 del codice di procedura civile, il quale, al fine di
non privare il debitore di ciò che è necessario per la sua
esistenza, sottrae in parte all'azione esecutiva i crediti dei
prestatori di lavoro in rapporto di lavoro privato, con ciò
intendendo però stabilire soltanto dei limiti ad un particolare
mezzo di esecuzione ma non certo introdurre una deroga al principio
della responsabilità patrimoniale, la quale resta pertanto piena ed
illimitata.
Ora, mentre tale eccezione non appare irragionevole in rapporto
alla situazione dei lavoratori dipendenti, i quali, nella
generalità, traggono da una unica fonte, facilmente individuabile ed
aggredibile in sede esecutiva, i mezzi ordinari di sostentamento per
le necessità della vita, del tutto differente, e quindi non
comparabile agli effetti di cui all'art. 3 della Costituzione, appare
la posizione dei medici convenzionati con il Servizio Sanitario
Nazionale. Costoro, al pari di ogni altro lavoratore autonomo, sono
sostanzialmente liberi nelle loro prestazioni professionali e possono
quindi svolgere, al di fuori del rapporto di convenzione, ulteriore
attività privata, come può evincersi dall'esame dell'art. 4 del
d.P.R. 8 giugno 1987 n. 289 che reca le norme sull'incompatibilità
inserite nell'Accordo Collettivo Nazionale stipulato ai sensi
dell'art. 48 della legge 23 dicembre 1978 n. 833.
Che poi, in talune ipotesi, le prestazioni dei medici
convenzionati possano essere tali da assorbire la quasi totalità
della loro attività lavorativa, costituisce una circostanza inidonea
a distinguere, se non in punto di mero fatto, la posizione di detti
lavoratori da quella di ogni altro lavoratore autonomo che viva con i
proventi della propria attività.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
Riuniti i giudizi, dichiara non fondate le questioni di
legittimità costituzionale dell'art. 545 del codice di procedura
civile, sollevate, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, dal
Pretore di Roma e dal Pretore di Monza con le ordinanze in epigrafe
indicate.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale,
Palazzo della Consulta, il 13 dicembre 1989.
Il Presidente: SAJA
Il redattore: FERRI
Il cancelliere: MINELLI
Depositata in cancelleria il 22 dicembre 1989.
Il direttore della cancelleria: MINELLI
89C1362 |
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Serie Generale | 2002 | DECRETI PRESIDENZIALI | Serie Generale n. 111 del 14-5-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-14&atto.codiceRedazionale=02A05859&elenco30giorni=false | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 aprile 2002 | Concessione di un assegno straordinario vitalizio, ai sensi della legge n. 440/1985, a favore del sig. Umberto Emilio Bindi. (GU Serie Generale n.111 del 14-05-2002) | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Vista la legge 8 agosto 1985, n. 440, concernente l'istituzione di
un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la
Patria e che versino in stato di particolare necessità;
Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13;
Ritenuto di attribuire un assegno straordinario vitalizio al
cantautore sig. Umberto Emilio Bindi (in arte Umberto Bindi), che
possiede i requisiti previsti dalla predetta legge istitutiva, di
euro 15.000,00 annui;
Su conforme deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata
nella riunione dell'11 aprile 2002;
Considerato che sono state rese le prescritte comunicazioni al
Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera
dei deputati;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri;
Decreta:
A decorrere dall'11 aprile 2002, è attribuito un assegno
straordinario vitalizio dell'importo annuo di euro quindicimila/00 al
sig. Umberto Emilio Bindi, nato a Genova il 12 maggio 1932.
La relativa spesa farà carico allo stanziamento iscritto al
capitolo 230 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio
dei Ministri per l'anno 2002 ed ai corrispondenti capitoli per gli
anni successivi.
Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Dato a Roma, addì 11 aprile 2002
CIAMPI
Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri
Registrato alla Corte dei conti il 19 aprile 2002
Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Registro n. 4, foglio n. 224 |
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Corte Costituzionale | 1990 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 10 del 7-3-1990 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-03-07&atto.codiceRedazionale=090C0230 | N. 88 ORDINANZA (Atto di promovimento) 13 ottobre 1989 | N. 88 Ordinanza emessa il 13 ottobre 1989 dal tribunale amministrativo regionale Friuli-Venezia Giulia sul ricorso proposto da Bonotto Achille contro la regione Friuli-Venezia Giulia, commissione regionale di controllo ed altra Sanita' pubblica - Stato giuridico del personale delle unita' sanitarie locali - Esercizio delle mansioni inerenti al profilo ed alla posizione funzionale - Non consentita corresponsione della retribuzione corrispondente alle piu' elevate funzioni espletate nei previsti sessanta giorni, o di fatto, anche oltre tale periodo - Violazione del principio di adeguatezza della retribuzione Richiamo alla sentenza della Corte costituzionale n. 57/1989 (di non fondatezza di identica questione) non condivisa dal giudice a quo. (D.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, art. 7, quinto comma; d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761, art. 29, secondo e terzo comma). (Cost., art. 36). (090C0230) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.10 del 7-3-1990) | IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
Ha pronunciato la seguente ordinanza sul ricorso n. 325/1987
proposto da Bonotto Achille, rappresentato e difeso dall'avv.
Giovanni Battista Verbari presso lo studio del quale, in Trieste,
viale XX Settembre n. 4, ha eletto domicilio, come da mandato a
margine del ricorso, contro la regione Friuli-Venezia Giulia,
commissione regionale di controllo, in persona del presidente della
giunta regionale in carica, rappresentata e difesa dall'avvocatura
distrettuale dello Stato di Trieste, domiciliataria, e nei confronti
dell'u.s.l. n. 12 "del Livenza", in persona del presidente in carica,
non costituita in giudizio, per l'annullamento del decreto della
commissione regionale di controllo dd. 30 aprile 1987, n. 3522, che
ha annullato la deliberazione 10 novembre 1986, n. 719, del Comitato
di gestione dell'u.s.l. n. 12 "del Livenza" che riconosceva al
ricorrente la retribuzione per le funzioni di primario svolte;
Visto il ricorso, notificato il 20 e 23 giugno 1987 e depositato
presso la segreteria il 7 luglio 1987 con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della regione depositato
il 30 settembre 1989;
Viste le memorie prodotte dalle parti;
Visti gli atti tutti della causa;
Udita alla pubblica udienza del 13 ottobre 1989 la relazione del
presidente f.f. Umberto Zuballi ed uditi, altresì, gli avv.ti
Verbari per il ricorrente e Galletto per la regione;
Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue;
F A T T O
Il dott. Achille Bonotto impugna con il presente ricorso,
chiedendone l'annullamento, il decreto della commissione regionale di
controllo che ha annullato la delibera del comitato di gestione 10
novembre 1986, n. 719, della u.s.l. n. 12 "del Livenza" che gli
riconosceva le funzioni di primario.
Premette l'istanza di aver svolto le funzioni primariali dal 19
maggio 1984 al 18 luglio 1984 ai sensi dell'art. 29 del d.P.R. n.
716/1979. Con la delibera succitata il comitato di gestione gli
riconosceva poi le mansioni superiori di primario dal 19 luglio 1984
al 6 marzo 1986.
Peraltro, con il provvedimento qui impugnato la commissione
regionale di controllo annullava la delibera in questione
nell'erroneo presupposto che il citato art. 29 del d.P.R. n. 761/1979
consente l'assegnazione di funzioni superiori solo per i sessanta
giorni ivi previsti. Ad avviso del ricorrente l'atto dell'organo
tutorio sarebbe illegittimo per violazione dell'art. 7 del d.P.R. 23
giugno 1969, n. 128, degli artt. 31, terzo comma, del d.P.R. 10
gennaio 1957, n. 3, e 16 del d.P.R. 3 maggio 1957, n. 686, per
carenza di motivazione e sua erroneità ed infine per erroneità nei
presupposti e contraddittorietà.
Non risulterebbe in contestazione lo svolgimento da parte del
ricorrente delle mansioni superiori ma la possibilità di un loro
riconoscimento. L'art. 29, nel porre un limite alla durata temporale
degli incarichi di primario non costituirebbe - secondo il ricorrente
- un limite nei confronti di chi svolge l'attività ma solo nei
confronti della pubblica amministrazione. In ogni caso non potrebbe
operare in particolari circostanze; aderendo invece alla tesi del
comitato, ne conseguirebbe che l'interessato non potrebbe essere
retribuito per l'attività effettivamente svolta nell'interesse
stesso della funzionalità dell'amministrazione, e con un indebito
arricchimento della medesima.
Inoltre è un principio dell'ordinamento, riconosciuto più volte
dalla Corte costituzionale, che le mansioni superiori effettivamente
svolte devono essere riconosciute e retribuite. Ad avviso
dell'istante sarebbe poi ancora in vigore l'art. 7 del d.P.R. n.
128/1969 che consente la sostituzione del primario da parte
dell'aiuto; tale norma non sarebbe stata abrogata dal citato art. 29
del d.P.R. n. 761/1979 concernendo poteri organizzativi. Infine il
provvedimento del comitato di gestione non sostanzia affatto
l'esercizio di un potere discrezionale ma formalizza un rapporto già
venuto in essere.
Per tutte le suesposte ragioni il ricorrente insiste per
l'annullamento dell'atto impugnato.
La regione, costituitasi in giudizio, confuta le argomentazioni
del ricorrente concludendo in conformità.
D I R I T T O
Il thema decidendum riguarda la possibilità per l'unità
sanitaria locale interessata di retribuire il ricorrente, aiuto
ospedaliero, per le mansioni di primario ospedaliero svolte oltre i
sessanta giorni previsti come limite massimo per lo svolgimento delle
medesime dall'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979.
Come noto della questione si è già occupata la Corte
costituzionale nella recente sentenza 9-23 febbraio 1989, n. 57, la
quale, nel dichiarare infondata la questione di incostituzionalità
della norma citata, ha affermato che le mansioni superiori svolte da
un pubblico dipendente sarebbero retribuibili, anche in mancanza di
un atto formale, sulla base dei principi che regolamentano la
prestazione di fatto di cui all'art. 2126 del cod. civile,
applicabile anche nell'ambito del pubblico impiego.
Detta pronuncia della Corte costituzionale, lascia ad avviso di
questo collegio, aperta la questione in quanto non solo omette di
considerare l'incongruità di far discendere da un comportamento
illegittimo, quale l'effettuazione di mansioni primariali oltre il
limite di giorni sessanta, un vantaggio per l'interessato, ma anche
in quanto non appare chiaro come si accordi con il principio -
immanente all'intero settore dell'impiego pubblico - della necessaria
preposizione formale dei dipendenti ad un posto tramite atti
autoritativi in stretta correlazione alla qualifica da loro posseduta
ed alla vacanza del posto. Va altresì rilevato che il principio
enunciato dalla Corte costituzionale parrebbe porsi in insanabile
conflitto con l'obbligo di assunzione dei pubblici dipendenti tramite
concorso pubblico, con quello di buon andamento della pubblica
amministrazione e della riserva di legge relativa all'organizzazione
dei pubblici uffici.
Della questione si è occupata l'adunanza plenaria del Consiglio
di Stato nella recente ordinanza 5 luglio 1989, n. 10, rilevando in
primis come l'ambito di applicazione dell'art. 29 del d.P.R. n.
761/1979 sia diverso da quello disciplinato dall'art. 7 del d.P.R. 27
maggio 1969, n. 128; la prima norma invero pone il divieto per il
personale delle unità sanitarie locali di essere assegnato a
mansioni superiori tranne, in via eccezionale, nell'ipotesi di
particolari esigenze di servizio, con il limite temporale di sessanta
giorni nell'anno solare e senza diritto ad alcun compenso economico.
La norma di cui all'art. 7 del d.P.R. n. 128/1969 prevede invece la
sostituzione del primario ospedaliero da parte dell'aiuto in caso di
assenza, impedimento e nei casi di urgenza. Ad avviso dell'adunanza
plenaria non è contestabile la perdurante vigenza del quinto comma
dell'art. 7 del d.P.R. n. 128/1969 che implica un'attribuzione
vicaria di funzioni il cui esercizio inerisce alla qualifica
rivestita ed è istituzionalmente proprio della medesima; trattasi di
norma riproduttiva del principio generale nell'ambito del pubblico
impiego enunciato per l'intero personale delle u.s.l. dal terzo comma
dell'art. 29 del citato d.P.R. n. 761/1979. Se quindi nel caso di
vacanza trova applicazione l'art. 29, terzo comma, quando si
verifichi una vera e propria vacanza del posto di primario e l'aiuto
assume le funzioni primariali a titolo autonomo si è al di fuori
dell'ambito di applicazione dell'art. 7 citato, avendosi
l'occupazione ancorchè temporanea del posto e delle attribuzioni del
superiore mancante. Sebbene l'amministrazione abbia l'obbligo di
provvedere al più presto con la procedura di copertura del posto
vacante ovvero tramite trasferimento di altro primario, può accadere
che ciò si renda praticamente impossibile; in tal caso soccorre la
norma eccezionale di cui al secondo comma dell'art. 29 del d.P.R. n.
761/1979, che consente l'attribuzione all'aiuto delle funzioni
primariali entro un limite temporale non valicabile e senza
variazioni del trattamento economico. Oltre i sessanta giorni
l'Amministrazione deve comunque provvedere in altro modo. Ne consegue
che l'esercizio delle mansioni oltre tale termine deve ritenersi
illegittimo così come l'eventuale provvedimento che
l'amministrazione adottasse in tal senso. Senonchè, secondo la
citata sentenza della Corte costituzionale, le mansioni svolte
dall'aiuto oltre i sessanta giorni dovrebbero essere retribuite, con
la ovvia conseguenza che da un comportamento vietato dalla legge
deriverebbe vantaggi anzichè sanzioni per l'interessato.
Permane peraltro il dubbio, espresso dall'adunanza plenaria nella
ordinanza n. 10/1989 citata e che questo collegio condivide, che la
soluzione prospettata sopra possa contrastare con l'art. 36 della
Costituzione, secondo cui il lavoratore ha diritto ad una
retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro
effettuato. Nella fattispecie in esame è indubbio infatti che
l'interessato abbia, con il consenso dell'amministrazione, effettuato
una prestazione corrispondente alla qualifica primariale, da cui
discende la rilevanza della questione.
Ritiene quindi il collegio di rimettere d'ufficio la questione
alla Corte costituzionale per la valutazione della questione se
l'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979 come sopra interpretato, vietando
l'esercizio delle mansioni superiori oltre i sessanta giorni ed
implicitamente vietando l'attribuzione del trattamento economico
superiore nell'ipotesi di un proseguimento dell'attività al di là
del termine anzidetto, si trovi in contrasto con l'art. 36 della
Costituzione per non essere stato l'interessato retribuito
proporzionalmente alla qualità e quantità del suo lavoro.
P. Q. M.
Dichiara non manifestamente infondata la questione di legittimità
costituzionale delle norme di cui al combinato disposto dell'art. 7,
quinto comma, del d.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, e dell'art. 29,
secondo e terzo comma, del d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761, in
riferimento all'art. 36 della Costituzione, nella parte in cui non
prevedono una maggiorazione di retribuzione per l'ipotesi di
esercizio, da parte dell'aiuto ospedaliero, delle mansioni proprie
del primario oltre il termine di sessanta giorni, in caso di
disponibilità o vacanza del posto stesso;
Ordina, pertanto, l'immediata trasmissione degli atti alla Corte
costituzionale e sospende il giudizio in corso;
Ordina, altresì, che, a cura della segreteria, l'ordinanza sia
notificata alle parti in causa, al Presidente del Consiglio dei
Ministri e comunicata alle due Camere del Parlamento.
Così deciso in Trieste, nella camera di consiglio del 13 ottobre
1989.
Il presidente estensore: ZUBALLI
90C0230 |
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Corte Costituzionale | 2010 | ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE | 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 5 del 3-2-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-03&atto.codiceRedazionale=010C0017 | N. 15 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 30 novembre 2009 | Ricorso per conflitto tra enti depositato in cancelleria il 29 dicembre 2009 (della Regione Calabria). Opere pubbliche - Realizzazione della «variante di Cannitello» - Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 31 luglio 2009, n. 77/09 che, in conformita' al DPEF 2010-2013, individua il soggetto aggiudicatore (Stretto di Messina Spa) sul presupposto che «l'intervento e' connesso e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto» - Contrasto con il consenso gia' espresso dalla Regione Calabria subordinatamente alla condizione che l'opera non fosse condizione essenziale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale - Lamentata modifica unilaterale da parte del CIPE dell'accordo precedentemente raggiunto - Ricorso per conflitto di attribuzione proposto dalla Regione Calabria - Denunciata lesione delle attribuzioni regionali in materie afferenti la potesta' concorrente della Regione, violazione del principio di leale collaborazione - Richiesta di dichiarare che non spetta allo Stato stabilire che l'infrastruttura «variante di Cannitello» e' connessa e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto, e conseguentemente di annullare gli atti impugnati. - Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 31 luglio 2009, n. 77/09; Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) 2010-2013; risoluzioni parlamentari del 29 luglio 2009 di approvazione del DPEF 2010-2013. - Costituzione, artt. 117, 118 e 136; d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, artt. 161, 165 e 166. (010C0017) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.5 del 3-2-2010) | Ricorso della Regione Calabria, in persona del l.r. pro tempore
Presidente della giunta regionale on.le Agazio Loiero, rappresentata
e difesa, giusta delibera G.R. n. 744/09, e correlato decreto
dirigenziale di incarico, nonchè in virtù di procura speciale a
margine del presente atto, dall'avvocato Giuseppe Naimo
dell'Avvocatura regionale, ed elettivamente domiciliata in Roma, via
Ottaviano, 9, presso lo studio dell'avv. Graziano Pungi;
Contro Presidenza del Consiglio dei ministri, in persona del
Presidente pro tempore; Camera dei deputati, in persona del
Presidente pro tempore; Senato della Repubblica, in persona del
Presidente pro tempore; Comitato Interministeriale per la
Programmazione Economica, in persona del Presidente del Consiglio pro
tempore; per conflitto di attribuzione, sorto a seguito della
delibera CIPE n. 77/09 del 31 luglio 2009, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 242 del 17 ottobre 2009, nonchè - ove occorra - del
Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (D.P.E.F.) 2010 -
2013, e delle risoluzioni parlamentari del 29 luglio 2009 di
approvazione del D.P.E.F. 2010/2013, derivante dalla violazione degli
artt. 117, 118 e 136 (in relazione al giudicato costituzionale di cui
alla sentenza n. 303 del 2003) della Costituzione, dell'art. 166
d.lgs. n. 163/2006, nonchè del principio di leale collaborazione tra
Stato e regioni.
F a t t o
Con la delibera CIPE n. 83/06, il Comitato Interministeriale per
la Programmazione Economica (hinc inde, CIPE) - preso espressamente
atto della posizione della Regione Calabria, formalmente invitata ad
esprimere il suo consenso in merito alla realizzazione della
«variante di Cannitello» - approvò il progetto definitivo, ed
individuò quale soggetto aggiudicatore RFI S.p.A.
Più in dettaglio, la Regione si espresse in favore della
realizzazione della variante, subordinatamente alla condizione che
l'opera non fosse condizione essenziale alla realizzazione del Ponte
sullo Stretto di Messina, ma servisse soltanto a migliorare ed
implementare il sistema della rete ferroviaria regionale.
Nella delibera n. 83/06, si legge a tal proposito che «il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'aggiornamento
della relazione istruttoria consegnata in seduta, sembra adeguarsi
all'impostazione della Regione Calabria, presentando l'opera come
intervento finalizzato a migliorare ed implementare il sistema della
rete ferroviaria regionale e sottolineando che la variante
rappresenta la 1ª fase delle opere atte a consentire la continuità
dell'esercizio ferroviario durante la costruzione della galleria che
libererà la parte più cospicua del fronte mare»; pertanto, in
coerenza con tale impostazione, fu disposta l'individuazione di RFI
S.p.A. quale soggetto aggiudicatore, precisando a tal fine che
«l'opera, pur mantenendo le caratteristiche tecniche originarie, vada
quindi ricondotta ad altra infrastruttura del Programma ed in
particolare al citato ''asse ferroviario Salerno-Reggio
Calabria-Palermo-Catania'', in quanto apporta indubbi vantaggi sia al
trasporto passeggeri a lunga percorrenza che al trasporto ferroviario
regionale».
Con la delibera oggetto del presente ricorso, oltre tre anni
dopo, il CIPE effettua una diversa individuazione del soggetto
aggiudicatore (oggi, Stretto di Messina SpA), sul presupposto che
«l'intervento è connesso e complementare al progetto del Ponte sullo
Stretto, la cui realizzazione è stata affidata al Contraente
generale con contratto stipulato in data 27 marzo 2006.».
A) Va preliminarmente meglio delineata la ragione
dell'indicazione degli atti che la Regione ritiene abbiano generato
il lamentato conflitto, in quanto coinvolgente anche il DPEF
2010-2013 e le risoluzioni parlamentari che l'hanno approvato.
Tale indicazione deriva dalla formulazione della delibera 77/09:
infatti, la forma di tale atto sembra indicare che la determinazione
di correlare la variante «Cannitello» al Ponte di Messina, anzichè
all'asse ferroviario concordato con la Regione, sia mera attuazione
di quanto stabilito dal Governo con il DPEF.
In effetti, deve rilevarsi come in più punti dell'Allegato II
(«Programma Infrastrutture Strategiche») del Documento approvato da
Camera e Senato il 29 luglio 2009 - testo conosciuto dalla Regione
solo al momento della pubblicazione della Delibera C.I.P.E. 77/09,
che ne richiama l'esistenza, e ne riporta parzialmente il contenuto -
venga indicata la variante «Cannitello» come correlata alla
costruzione del Ponte di Messina (si vedano le pagine 79, 88, 94);
nel medesimo allegato, comunque, a p. 385 la scheda tecnica, pur
riportando correttamente l'asse ferroviario al quale si era
concordato l'opera afferisse, contiene in calce alla scheda medesima
l'asserzione che «L'oggetto dell'intervento è la realizzazione delle
opere ferroviarie, connesse funzionalmente al Ponte sullo Stretto di
Messina sia lato Sicilia, sia in Calabria, inclusa la variante di
Cannitello».
Ora, questa difesa ritiene che in capo al CIPE non derivasse
alcun vincolo sul punto in relazione al contenuto del DPEF,
trattandosi di mera indicazione di principio, priva di effetti
cogenti, anche per essere la competenza riservata dalla legge
esclusivamente, al CIPE (artt. 161, 166, d.lgs. n.163/2006);
pertanto, la decisione di modificare l'accordo precedentemente
raggiunto in sede CIPE - senza coinvolgere la Regione ricorrente -
deve considerarsi determinazione autonoma del Comitato.
Ove, invece, venisse ravvisato un vincolo in capo al C.I.P.E.
derivante dalle determinazioni contenute nel D.P.E.F. (e, quindi, nei
correlati atti di approvazione), o una effettiva concreta
determinazione dello stesso documento (e, quindi, dei correlati atti
di approvazione) sul punto, atta a ledere le prerogative della
Regione ricorrente, non vi è dubbio che anche tali ulteriori atti
(DPEF; risoluzioni parlamentari di approvazione) dovranno essere
considerati lesivi delle attribuzioni regionali, e quindi generatori
del lamentato conflitto.
B) Deve, a questi punto, seppur brevemente, argomentarsi in punto
di ammissibilità del conflitto sollevato, in relazione al DPEF ed
alle correlate risoluzioni (in ordine alla possibilità che le
delibere CIPE generino conflitto di attribuzioni non si ritiene
sussistano dubbi, alla luce della pacifica giurisprudenza di codesta
ecc.ma Corte).
Come noto, il Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria, ai sensi dell'art. 3, legge n. 468/1978, è emanato dal
Governo ed approvato dalle Camere: i Regolamenti parlamentari (art.
118-bis Regolamento Camera dei Deputati; art. 125-bis Regolamento
Senato della Repubblica) prevedono che lo stesso venga approvato con
risoluzione, come in effetti è accaduto in data 29 luglio 2009 da
parte di entrambi i rami del Parlamento.
Le risoluzioni parlamentari, come è pacifico, non sono
provvedimenti legislativi, e quindi sono possibile oggetto di
conflitto di attribuzione; se effettivamente lesive delle
attribuzioni regionali, unitamente al DPEF approvato, è ovviamente
questione di merito.
Si vedano, a sostegno della tesi appena espressa, le sentenze di
codesta ecc.ma Corte costituzionale 18 gennaio 1996, n. 7, e 13 marzo
2009, n. 69.
Esposte le ragioni dell'individuazione degli atti generatori del
lamentato conflitto, ed argomentato in ordine all'ammissibilità del
conflitto stesso, questa difesa intende sottoporre a codesta ecc.ma
Corte costituzionale i parametri in base ai quali ritiene le singole
norme sopra indicate non conformi alla Costituzione.
Violazione articoli 117, 118, 136 Cost.; articoli 161, 166 d.lgs. n.
163/2006; Violazione del principio di effettiva e leale
collaborazione.
La lesione delle attribuzioni regionali è assolutamente
evidente.
Come chiarito nell'esposizione in fatto, l'accordo tra Stato e
Regione sulla variante Cannitello venne espressamente subordinato
dalla Regione ricorrente ad inequivoca condizione, consistente nella
correlazione di tale opera non al Ponte, ma ad altra infrastruttura;
tale condizione è stata espressamente accettata dallo Stato, come
comprovato dalla delibera CIPE n. 83/06.
La diversa determinazione assunta dallo Stato, nella parte in cui
modifica unilateralmente la condizione fondante l'accordo raggiunto,
è stata assunta senza coinvolgere la Regione ricorrente in alcun
modo.
Infatti, nè il Governo, in sede di predisposizione del DPEF, o
anche successivamente; nè le Camere, prima di approvare il medesimo
DPEF, o anche successivamente; nè il CIPE, prima di approvare la
delibera n. 77/09, o anche successivamente, hanno mai chiesto alla
Regione di esprimersi sul punto della modifica degli accordi
raggiunti.
Ciò determina la lamentata lesione delle prerogative regionali.
L'art. 166, comma 5, del d.lgs. n. 163/2006 (che riproduce
fedelmente l'art. 4, comma 5, del d.lgs. n. 190/2002, attuativo, sul
punto, della delega conferita con l'art. 1, comma 2, lett. c, legge
n. 443/2001, circostanza questa di enorme rilievo), prevede che il
progetto definitivo, sia approvato dal CIPE, il quale Comitato decide
a maggioranza, con la partecipazione dei Presidenti delle regioni e
province autonome interessate, che integrano per l'occasione la
composizione del comitato (art. 161, comma 2, d.lgs. n. 163/2006);
l'eventuale dissenso della regione può essere superato solo
attivando le procedure all'uopo previste dall'art. 165, comma 6, del
medesimo decreto.
Tale procedura è evidente applicazione degli insegnamenti di
codesta ecc.ma Corte: infatti, con la sentenza n. 303 del 2003 di
codesta ecc.ma Corte, è stata individuata, come elemento essenziale
per il rispetto delle competenze costituzionali delle regioni, in
ordine alle infrastrutture di interesse strategico, la previsione di
una intesa tra Stato e regioni alla quale sia subordinata
l'operatività della disciplina relativa a questo tipo di opere; tale
pronuncia è, peraltro, espressamente richiamata, nella premessa
della delibera CIPE 83/06.
Si legge sempre nella medesima pronuncia come «dal congiunto
disposto degli articoli 117 e 118, primo comma, sia desumibile anche
il principio dell'intesa consegue alla peculiare funzione attribuita
alla sussidiarietà, che si discosta in parte da quella già
conosciuta nel nostro diritto di fonte legale. Enunciato nella legge
15 marzo 1997, n. 59 come criterio ispiratore della distribuzione
legale delle funzioni amministrative fra lo Stato e gli altri enti
territoriali e quindi già operante nella sua dimensione meramente
statica, come fondamento di un ordine prestabilito di competenze,
quel principio, con la sua incorporazione nel testo della
Costituzione, ha visto mutare il proprio significato» ma,
soprattutto, si legge che «la disposizione impugnata, nell'attribuire
al CIPE, integrato dai presidenti delle regioni e delle province
autonome interessate, il compito di approvare i progetti preliminari
e definitivi delle opere individuate nel programma di cui al comma 1,
non circoscrive affatto il ruolo delle regioni (o delle province
autonome) a quello meramente consultivo, giacchè queste, attraverso
i propri rappresentanti, sono a pieno titolo componenti dell'organo e
partecipano direttamente alla formazione della sua volontà
deliberativa potendo quindi far valere efficacemente il proprio punto
di vista», nonchè «E che l'operatività della disposizione impugnata
(art. 4, comma 5, d.lgs. n. 190/2002 - n.d.r.) presupponga che
l'approvazione del progetto definitivo sia effettuata dal CIPE in
composizione allargata si ricava dall'art. 1, comma 2, dello stesso
decreto legislativo n. 190 (oggi, art. 161, comma 2, d.lgs. n.
163/2006 - n.d.r.), il quale chiarisce che ''l'approvazione dei
progetti delle infrastrutture'' (quindi del progetto preliminare come
di quello definitivo) ''avviene d'intesa, tra lo Stato e le regioni
nell'ambito del CIPE allargato ai presidenti delle regioni e delle
province autonome interessate''».
Ora, la disciplina in questione insiste su una pluralità di
materie, tra loro intrecciate, ascrivibili non solo alla potestà
legislativa esclusiva dello Stato (ad esempio la tutela dell'ambiente
e dell'ecosistema) ma anche a quella concorrente (ad esempio, governo
del territorio, porti e aeroporti civili, grandi reti di trasporto e
di navigazione, valorizzazione dei beni ambientali): da qui, la
lamentata lesione delle prerogative regionali in materie afferenti la
potestà concorrente della regione, e - nel caso di specie -
correlata alla modifica di intesa già raggiunta.
La modifica della condizione posta dalla Regione, ed accettata
dallo Stato, avrebbe dovuto essere caratterizzata dall'effettivo
coinvolgimento della Regione, nella forme della convocazione del CIPE
integrato dal Presidente della Regione ricorrente, come previsto
dall'art. 161, e - in caso di dissenso da parte della Regione
stessa - dalla attivazione delle procedure previste dal surrichiamato
comma 6 dell'art. 165: nel caso in esame, invece, lo Stato ha sempre
proceduto in via del tutto unilaterale, senza mai interpellare la
Regione ricorrente e/o consentirle di esporre nelle sedi pertinenti
il proprio parere in merito.
E ciò in evidente violazione anche dell'art. 161, d.lgs. n.
163/2006, che al comma 2 prevede che «L'approvazione dei progetti
delle infrastrutture e insediamenti di cui al comma 1 avviene
d'intesa tra lo Stato e le regioni nell'ambito del CIPE allargato ai
presidenti delle regioni e province autonome interessate»: non vi è
dubbio che identico iter procedurale debba essere seguito anche in
ipotesi di modifica dell'intesa raggiunta, il che nel caso di specie
non è avvenuto.
Quanto al CIPE, non vi è dubbio che quanto viene lamentato è un
cattivo uso del potere ad esso concesso dal Codice dei contratti; ove
mai si rinvenisse efficacia cogente nelle indicazioni contenute nel
DPEF, e nelle correlate risoluzioni parlamentari di approvazione, si
dovrebbe immediatamente percepire anche l'incompetenza - e quindi la
totale carenza di potere a provvedere in materia - del Governo e
delle Camere.
Non vi è dubbio, infatti, che il Codice dei contratti non
riservi al Governo potere alcuno sul punto; a maggior ragione, nessun
potere risultano avere in materia le Camere in sede di approvazione
del DPEF.
Pertanto, come chiarito da codesta ecc.ma Corte (ex plurimis,
Corte costituzionale, 28 aprile 1994, n. 165) sia la deduzione in
ordine al cattivo uso del potere da parte dell'Organo competente, sia
la deduzione della carenza di potere a provvedere, possono essere
evidenziate in questa sede.
Nel caso di specie, peraltro, il sollevato conflitto di
attribuzioni è l'unico strumento previsto dall'ordinamento per
censurare avanti codesta ecc.ma Corte le lesioni alle competenze
regionali, operate (in ipotesi) dal Governo e dalle Camere, anche in
punto di incompetenza a provvedere: poichè gli atti oggetto del
presente ricorso non sono «leggi o atti aventi forza di legge», non
sarebbe stato ammissibile, sotto tale profilo, nè proporre un
ricorso in via principale, nè sollecitare ad eventuale giudice a quo
di sollevare questione incidentale; inoltre, la rilevata incompetenza
incide anch'essa sulle prerogative regionali, ledendole con
intervento non previsto dall'ordinamento nella materia.
Quanto esposto determina la lamentata lesione delle attribuzioni
regionali (v. Corte costituzionale, 16 luglio 2004, n. 233), con
conseguente necessità - in forza dell'art. 38 della legge 11 marzo
1953, n. 87, applicabile anche al conflitto di attribuzioni tra Stato
e Regioni - di annullare gli atti che hanno causato il lamentato
conflitto di attribuzioni, eventualmente anche per incompetenza.
P. Q. M.
Voglia, per le ragioni sopra espresse, dichiarare che non spetta
allo Stato, e per esso alla delibera CIPE n. 77/09, al DPEF 2010 -
2013, ed alle risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF, in
relazione all'infrastruttura «variante di Cannitello», stabilire che
«l'intervento è connesso e complementare al progetto del Ponte sullo
Stretto la cui realizzazione è stata affidata al Contraente generale
con contratto stipulato in data 27 marzo 2006», e su tale presupposto
individuare un diverso soggetto aggiudicatore, in assenza di
coinvolgimento, e del consenso, della Regione Calabria, e senza il
rispetto delle procedure per il superamento dell'eventuale dissenso
regionale; per l'effetto, ex art. 38, legge n. 87/1953, annullare gli
atti viziati, se del caso, anche per incompetenza.
Salvis juribus.
Catanzaro/Roma, addì 30 novembre 2009
Avv. Giuseppe Naimo |
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Serie Generale | 2006 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE | Serie Generale n. 247 del 23-10-2006 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-10-23&atto.codiceRedazionale=06A09403&elenco30giorni=false | MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE | COMUNICATO | Approvazione del regolamento di amministrazione, contabilita' e finanza dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. (GU Serie Generale n.247 del 23-10-2006) | Con decreto del Ministro della pubblica istruzione del 10 ottobre
2006, è stato approvato e reso esecutivo il regolamento di
amministrazione, contabilità e finanza adottato dall'Istituto
nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di
formazione, con sede in Frascati (Roma), ai sensi dell'art. 9 del
decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286. |
|
Parte Seconda | 2019 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 32 del 16-3-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-16&atto.codiceRedazionale=TX19ADD2590 | MEDA PHARMA S.P.A. | Sede legale: via Felice Casati 20, 20124 Milano Codice Fiscale: 00846530152 | (GU Parte Seconda n.32 del 16-3-2019) | Avviso di rettifica
Nell'avviso TX19ADD2369 sulla G.U. parte II - n. 29 del 09/03/2019
per il medicinale: BETADINE, dove è scritto: "Confezioni: tutte AIC
n. 023907, Codice pratica N1B/2018/1948, Var. grouping: tipo IB in
Cat B.II.f.1 modifica durata di conservazione del prodotto finito,
tipo IB Cat B.II.f.1 modifica delle condizioni di stoccaggio del
prodotto finito.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica per le sole
variazioni di tipo IB: dal giorno successivo alla data della sua
pubblicazione in gazzetta ufficiale". leggasi: Confezioni: AIC n.
023907088, AIC n. 023907076, AIC n. 023907177 AIC n. 023907052.
Codice pratica N1B/2018/1948, Var. grouping: tipo IB in Cat
B.II.f.1.a riduzione durata di conservazione del prodotto finito da
36 a 24 mesi, tipo IB Cat B.II.f.1.b riduzione delle condizioni di
stoccaggio del prodotto finito da non superiore ai 30 °C a non
superiore ai 25 °C .
A partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana della variazione, il Titolare dell'Autorizzazione
all'immissione in commercio deve apportare le modifiche autorizzate
al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i
sei mesi dalla medesima data al Foglio Illustrativo e
all'Etichettatura. Sia i lotti già prodotti alla data di
pubblicazione della variazione nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana, che i lotti prodotti entro sei mesi dalla stessa
data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere
mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale
indicata in etichetta. I farmacisti sono tenuti a consegnare il
Foglio Illustrativo aggiornato agli utenti, a decorrere dal termine
di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana della variazione. Il Titolare AIC rende
accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato entro il
medesimo termine.
Decorrenza della Modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il procuratore
Valeria Pascarelli
TX19ADD2590 |
|
Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 116 del 5-10-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-10-05&atto.codiceRedazionale=TC12BGA17762 | ARPA EMILIA ROMGANA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.116 del 5-10-2012) | Esito di gara
La procedura aperta relativa all'affidamento della fornitura
dell'upgrade del radar sito a Gattatico (RE), pubblicata nella
G.U.U.E. del 28 aprile 2012, CIG 4125346735, si è conclusa con il
seguente esito: Aggiudicatario Eldes S.r.l. di Scandicci (FI) importo
comprensivo dei moduli obbligatori e opzionali € 579.600,00 (I.V.A.
esclusa) oneri per la sicurezza € 0,00.
L'avviso di aggiudicazione è stato pubblicato nella G.U.U.E. del
25 settembre 2012 e sul sito della stazione appaltante:
www.arpa.emr.it
Il direttore del servizio idro-meteo-clima
dott. Carlo Cacciamani
TC12BGA17762 |
||
Parte Seconda | 2009 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 12 del 31-1-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-31&atto.codiceRedazionale=S-09284 | BRACCO - S.p.a. | Sede sociale in Milano, via E. Folli n. 50 Codice fiscale n. 00825120157 | (GU Parte Seconda n.12 del 31-1-2009) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di una specialità medicinale per uso umano. (Modifica apportata ai
sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 274).
Titolare: Bracco S.p.a., via Egidio Folli n. 50, 20134 Milano.
Specialità medicinale: FEMSEVEN.
Confezioni e numero di A.I.C.:
50 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico:
"4 cerotti transdermici 15 cm2" - A.I.C. n. 029966013/M;
"12 cerotti transdermici 15 cm2" - A.I.C. n. 029966025/M;
75 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico:
"4 cerotti transdermici 22,5 cm2" - A.I.C. n. 029966049/M;
"12 cerotti transdermici 22,5 cm2" - A.I.C. n. 029966037/M.
Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003:
Concessione di vendita è affidata alla societa': Theramex S.p.a.
Provvedimento UPC n. 1/2009.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Un procuratore:
dott.ssa Anna Fasola
S-09284 (A pagamento). |
|
Serie Generale | 2008 | DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA' | AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO | Serie Generale n. 1 del 2-1-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-02&atto.codiceRedazionale=07A10985&elenco30giorni=false | AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO | PROVVEDIMENTO 27 dicembre 2007 | Criteri per la determinazione della contribuzione, ai sensi del comma 7-bis, dell'articolo 10, della legge 10 ottobre 1990, n. 287. Anno 2008. (GU Serie Generale n.1 del 02-01-2008) | L'AUTORITÀ GARANTE
DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
Nella sua adunanza del 27 dicembre 2007;
Vista la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
Visto, in particolare, il comma 7-bis, dell'art. 10 della legge n.
287/1990, il quale stabilisce che l'Autorità determini annualmente
le contribuzioni dovute dalle imprese tenute all'obbligo di
comunicazione ai sensi dell'art. 16, comma 1, della legge n.
287/1990, ai fini della copertura dei costi relativi al controllo
delle operazioni di concentrazione;
Visto l'art. 8, comma 16, del decreto legislativo 2 agosto 2007, n.
145, riguardante gli oneri finanziari derivanti dall'incremento di
unità di personale al fine di consentire l'esercizio delle
competenze disciplinate da tale decreto;
Vista la propria delibera del 28 dicembre 2005, n. 14996, relativa
ai criteri per la determinazione della contribuzione sulle operazioni
di concentrazione;
Viste le «Istruzioni relative alle contribuzioni dovute dalle
imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai sensi
dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n. 287»
deliberate in data 28 dicembre 2005 e modificate con delibere n.
15135 del 1° febbraio 2006, n. 15241 del 15 marzo 2006 e n. 15247 del
16 maggio 2006, pubblicate nel bollettino di cui all'art. 26 della
legge n. 287/1990 e sul sito web istituzionale www.agcm.it;
Considerata l'opportunità di indicare preventivamente alle imprese
tenute all'obbligo della contribuzione i criteri di determinazione
della stessa;
Ritenuto che il comma 7-bis, dell'art. 10 della legge n. 287/1990
esige, da un lato, di commisurare i criteri di parametrazione dei
contributi ai costi complessivi relativi all'attività di controllo
delle concentrazioni e, dall'altro, stabilisce il limite dell'1,2 per
cento del valore della transazione;
Ritenuto che, allo scopo di commisurare i contributi ai costi
complessivi relativi all'attività di controllo delle concentrazioni,
si debba valutare l'incidenza di tale attività sui costi complessivi
dell'Autorità registrati nel periodo 1° gennaio - 31 ottobre 2007 e,
assumendo tale rapporto come fisso anche per il 2008, stimare il
costo relativo all'attività di controllo delle concentrazioni, sulla
base del bilancio di previsione del 2008;
Considerato che l'incidenza accertata dei costi relativi al
controllo delle operazioni di concentrazione per l'anno 2007 è stata
pari al 40% del fabbisogno finanziario complessivo dell'Autorità;
Considerati i costi derivanti dall'applicazione dell'art. 8 del
decreto legislativo n. 145/2007 stimati per il 2008;
Ritenuto, altresì, di dover modificare i criteri di calcolo dei
contributi contenuti nelle «Istruzioni relative alle contribuzioni
dovute dalle imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai
sensi dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n.
287», inserendo un correttore per calcolare il valore della
transazione tenendo conto del fatturato realizzato, direttamente o
indirettamente, dall'impresa acquisita in Italia;
Ritenuto, a tal fine, che sia necessario disporre dei dati di
fatturato nazionale e mondiale delle imprese oggetto di
concentrazione e di dover modificare in tal senso il formulario per
la notifica delle operazioni di concentrazione;
Visto il bilancio di previsione per l'anno 2008;
Delibera:
a) di imporre, per l'anno 2008, l'applicazione di una
contribuzione pari all'1,2% del valore della transazione delle
operazioni di concentrazione notificate;
b) la fissazione di soglie minime e massime per la contribuzione
pari rispettivamente a 3.000 e 60.000 euro;
c) l'inserimento nelle «Istruzioni relative alle contribuzioni
dovute dalle imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai
sensi dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n.
287», deliberate in data 28 dicembre 2005, alla sezione C
«Determinazione del valore della transazione», prima parte, del
seguente sesto paragrafo in sostituzione di quello esistente: «nel
caso di operazioni che comportano l'acquisizione di imprese o parti
di imprese che operano (o realizzano fatturato) in Paesi diversi
dall'Italia, il valore della transazione coincide con il
corrispettivo complessivamente pattuito dalle parti per l'insieme
delle attività oggetto della transazione, incluse anche quelle che
generano fatturato al di fuori del territorio nazionale, corretto
tramite l'applicazione del rapporto tra fatturato realizzato a
livello nazionale e mondiale dalle imprese oggetto di acquisizione».
d) di modificare la «Sezione IV - Contribuzione obbligatoria:
autoliquidazione» del «Prospetto B - Operazione di concentrazione»
del formulario per la notifica delle operazioni di concentrazione per
poter disporre dei dati del fatturato realizzato in Italia e
all'estero dalle imprese oggetto di concentrazione, come risultante
dal nuovo prospetto riportato nell'allegato al presente
provvedimento.
Il presente provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana e nel Bollettino dell'Autorità garante
della concorrenza e del mercato.
Roma, 27 dicembre 2007
p. Il presidente: Guazzaloca
Il segretario generale: Fiorentino |
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Concorsi | 2004 | AMMINISTRAZIONI CENTRALI | MINISTERO DELLA DIFESA | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 24 del 26-3-2004 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-03-26&atto.codiceRedazionale=04E01405 | MINISTERO DELLA DIFESA | AVVISO | Avviso relativo al differimento della data di svolgimento della prova scritta di Italiano del concorso, per esami, per l'ammissione di centosessantotto allievi alla prima classe dei corsi normali dell'accademia navale, per l'anno accademico 2004/2005, indetto con decreto interdirigenziale 22 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 1 del 2 gennaio 2004. (GU n.24 del 26-03-2004) | La prova scritta di italiano del concorso, per esami, per
l'ammissione di centosessantotto allievi alla prima classe dei corsi
normali dell'Accademia navale per l'anno accademico 2004/2005, di cui
all'art. 7 del decreto interdirigenziale 22 dicembre 2003, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 1 del 2 gennaio
2004, avrà luogo presso il Centro Ente Fiera di Ancona - Largo Fiera
della Pesca n. 11, il giorno 21 aprile 2004, anzichè il giorno
15 aprile 2004, con inizio non prima delle ore 8,30.
Restano confermate le modalità di svlogimento della prova
indicate nel citato art. 7 del bando.
La pubblicazione del presente avviso ha valore di notifica a
tutti gli effetti e nei confronti di tutti i concorrenti. |
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Concorsi | 2004 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI TORINO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 2 del 9-1-2004 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-01-09&atto.codiceRedazionale=04E00016 | UNIVERSITA' DI TORINO | DIARIO | Diario delle prove di esame della procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore universitario - facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali - settore scientifico-disciplinare GEO/03. (GU n.2 del 09-01-2004) | Le prove di esame della procedura di valutazione comparativa a un
posto di ricercatore universitario presso l'Università degli studi
di Torino - facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali -
settore scientifico-disciplinare GEO/03 con avviso pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 54 dell'11 luglio 2003,
si svolgeranno presso il dipartimento di scienze della terra c/o
Palazzo Carignano - via Accademia delle Scienze, 5 - Torino, secondo
il seguente calendario:
prima prova scritta: 25 febbraio 2004, alle ore 9;
seconda prova pratica: 25 febbraio 2004, alle ore 15;
prova orale: 26 febbraio 2004, alle ore 9. |
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Concorsi | 2002 | ENTI LOCALI | COMUNE DI MORIMONDO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 50 del 25-6-2002 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-25&atto.codiceRedazionale=02E11433 | COMUNE DI MORIMONDO | CONCORSO (scad. 25 luglio 2002) | Concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto di operatore specializzato, cat. B, servizi tecnici esterni, autista scuolabus, stradino, operatore ecologico. (GU n.50 del 25-06-2002) | L'amministrazione bandisce concorso pubblico, per titoli ed
esami, per un posto di operatore specializzato, cat. B, servizi
tecnici esterni, autista scuolabus, stradino, operatore ecologico.
Titolo di studio: licenza di scuola media inferiore, patente di
guida D-K.
Scadenza: trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del bando
nella Gazzetta Ufficiale.
Data di svolgimento delle prove: venerdì 26 luglio 2002, ore
9,30, c/o sede municipale.
Il bando può essere richiesto al fax 0294961950 e consultato nel
sito www.comune.morimondo.mi.it
Il segretario comunale: Papale
Il responsabile del procedimento: Rejna |
|
Parte Seconda | 2018 | Annunzi commerciali | Convocazioni di assemblea | Parte Seconda n. 28 del 8-3-2018 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-08&atto.codiceRedazionale=TX18AAA2219 | BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO SOCIETA' COOPERATIVA | Iscritta all'Albo delle Banche al n. 5281.10 Iscritta all'Albo delle cooperative a mutualita' prevalente al n. A164435 Aderente al Fondo di garanzia dei depositanti e al Fondo di garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo Sede legale: piazza Unita' d'Italia, 1/2 - Cernusco sul Naviglio Registro delle imprese: Milano 11612810157 Codice Fiscale: 11612810157 | (GU Parte Seconda n.28 del 8-3-2018) | Convocazione di assemblea straordinaria
L'Assemblea Straordinaria dei Soci è convocata per il giorno 5
aprile 2018 alle ore 9.00, presso la sede sociale di piazza Unità
d'Italia 1/2 a Cernusco sul Naviglio, in prima convocazione, e,
qualora nel suddetto giorno non si raggiungesse il numero legale
prescritto per la valida costituzione dell'Assemblea, per il giorno 6
aprile 2018, alle ore 21.00, in seconda convocazione, presso il
teatro Agorà di via Marcelline 37 a Cernusco sul Naviglio, per
discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) Approvazione del "Progetto di fusione per incorporazione della
Banca di Credito Cooperativo di Cernusco sul Naviglio Società
Cooperativa nella Banca di Credito Cooperativo di Milano Società
Cooperativa"; indicazione di n. 3 membri del consiglio di
amministrazione e di n. 1 membro supplente del collegio sindacale
dell'incorporante; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Potranno intervenire all'assemblea e prendere parte alle votazioni
tutti i soci che, alla data di svolgimento dell'Assemblea, risultino
iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci.
Presso la Sede Sociale e le Dipendenze risulta depositata la
documentazione prevista dall'art.2501-septies c.c..
L'Assemblea viene convocata e si svolgerà in conformità e nel
rispetto del Regolamento assembleare ed elettorale in vigore, che è
liberamente consultabile dai soci presso la sede sociale e presso le
succursali della Banca. Ciascun socio ha diritto di averne copia
gratuita.
Cernusco sul Naviglio, 5 marzo 2018
p. Il consiglio di amministrazione - Il presidente
Angelo Marasco
TX18AAA2219 |
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Contratti | 2014 | AVVISI E BANDI DI GARA | ENTI DEL SETTORE SANITARIO | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 118 del 15-10-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-15&atto.codiceRedazionale=TS14BFK17367 | AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA | Sede: via dell'Amba Aradam n. 9 - 00184 Roma | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.118 del 15-10-2014) | Bando di gara n. 07/2014 - Servizi
Procedura aperta, ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006 e
s.m.i., per l'affidamento dei servizi integrati per la gestione e la
manutenzione preventiva e correttiva, fornitura e sostituzione dei
materiali connessi, verifiche di sicurezza, controlli funzionali e
servizi accessori di gestione del parco delle apparecchiature
elettromedicali dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni, Addolorata.
CIG: 5734108F99. Tipo di appalto: Misto. Durata appalto: biennale
(con formula 2 anni + 1 anno di rinnovo a discrezione della Stazione
Appaltante). Criterio di aggiudicazione: a favore dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell'art. 83 del decreto
legislativo n. 163 e s.m.i.. Offerta economica-prezzo max punti 25 -
offerta economica-listino manodopera max punti 5 - valore tecnico o
qualità servizio max punti 70. Importo biennale a base di gara:
€ 1.800.000,00 (I.V.A. esclusa) di cui € 90.000,00 (I.V.A. esclusa)
per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Coperture
assicurative, Cauzioni e garanzie richieste: a) Cauzione provvisoria
pari al 2% dell'importo a base di gara costituita come da
Disciplinare; b) aggiudicatario: cauzione definitiva ex art. 113 del
decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.; c) polizze assicurative
come da Disciplinare di gara. Principali modalità di pagamento:
bilancio aziendale. Modalita': come da Capitolato Speciale di
Appalto. Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento
operatori economici A.T.I.: ex artt. 34 e 37 del decreto legislativo
n. 163/2006 e s.m.i.. Requisiti minimi: di carattere economico e
tecnico l'impresa non deve trovarsi in alcuna delle condizioni
ostative alla partecipazione a procedure per l'affidamento di appalti
pubblici di lavori, servizi e forniture di cui all'art. 38 del
decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., Attestazione SOA in corso
di validità, Avvalimento ex art. 49 decreto legislativo n. 163/2006
e s.m.i. Capacità tecnica e professionale: richiesti a pena di
esclusione principali servizi identici o registrati con indicazione
d'uso identica a quella in oggetto di gara, realizzati nel triennio
2011 - 2012 - 2013, con l'indicazione degli importi, delle date e dei
destinatari. La somma degli importi sopra indicati, al netto
dell'I.V.A. per il triennio 2011 - 2012 - 2013 distinto per anno,
deve essere non inferiore in almeno un esercizio, all'ammontare
dell'importo annuo di gara. Capacità economica e finanziaria:
richieste a pena di esclusione Dichiarazioni di 2 istituti bancari
che attestino la capacità economico-finanziaria dell'impresa.
Scadenza termine ricevimento delle offerte: 01-12-2014, ore 12,00
italiane, da far pervenire all'indirizzo della S.A. Protocollo
Generale - Ufficio Accettazione Posta secondo le modalità riportate
nel Disciplinare e del Capitolato Speciale d'Appalto. Lingua:
italiana. Qualora intervenga l'aggiudicazione gara centralizzata
Regionale, la S.A. si riserva la facoltà di revocare la gara. In
applicazione della Legge n. 114 dell'11.08.2014 di conversione del
D.L. n. 90 del 24.06.2014, questa Stazione Appaltante ha stabilito la
sanzione pecuniaria in € 1.800,00. Sopralluogo: obbligatorio, da
richiedere con fax 06/77053625 non oltre il 7° giorno precedente il
termine di presentazione delle offerte - Richieste chiarimenti: con
fax 06/77053625 non oltre il 6° giorno precedente il termine di
presentazione delle offerte. Risposte a chiarimenti sul sito internet
aziendale: www.hsangiovanni.roma.it - Informazioni complementari:
Responsabile del Procedimento arch. Francesco Pontoriero. Tel.:
06/77053268. - Data di invio pubblicazione G.U.C.E. 08-10-2014.
Il direttore generale
dott.ssa Ilde Coiro
TS14BFK17367 |
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Regioni | 1996 | REGIONE SARDEGNA | 3a Serie Speciale - Regioni n. 35 del 7-9-1996 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-07&atto.codiceRedazionale=096R0582 | REGIONE SARDEGNA | LEGGE REGIONALE 2 febbraio 1996, n. 5 | Modifiche alla legge regionale 31 ottobre 1991, n. 35, recante: "Disciplina del settore commerciale" (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.35 del 07-09-1996) | (Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Sardegna n. 4
del 6 febbraio 1996)
IL CONSIGLIO REGIONALE
Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Promulga
la seguente legge:
Art. 1.
1. Il primo capoverso del comma 1 dell'articolo 49 della legge
regionale 31 ottobre 1991, n. 35, è sostituito dal seguente:
"1. La Regione concede le agevolazioni previste dal presente titolo
alle iniziative imprenditoriali nel settore del commercio, attivate
esclusivamente dalle seguenti imprese, aventi sede legale o sede
secondaria in Sardegna, che svolgano l'intero piano di investimenti
agevoiati sul territorio sardo e che realizzino gli interventi nel
rispetto degli indici qualitativi e quantitativi stabiliti nel
rispettivi piani comunali commerciali.".
2. Il comma 2 dell'articolo 49 della legge regionale n. 35 del 1991
è sostituito dal seguente:
"2. Per piccole e medie imprese esercenti il commercio si intendono
quelle che hanno un volume d'affari annuo dichiarato nell'ultimo
esercizio, ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, o per le aziende
non soggette agli obblighi e adempimenti derivanti dal decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ricavi ai fini
del reddito, non superiori a quattro miliardi ovvero le imprese
commerciali dl nuova istituzione che abbiano conseguito nel primo
trimestre di attività un volume di affari sempre ai fini
dell'imposta sul valore aggiunto, non superiore a lire 700 milioni.".
Art. 2.
1. L'articolo 52 della legge regionale n. 35 del 1991, è
sostituito
dal seguente:
"Art. 52 - Agevolazioni particolari per incentivare l'attuazione
degli indirizzi regionali.
1. L 'Amministrazione regionale è autorizzata ad abbattere gli
interessi gravanti sui prestiti concessi dagli enti creditizi,
appositamente convenzionati, alle imprese individuate dall'articolo
49. L'abbattimento degli interessi è concesso nella misura del 50
per cento del tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di
stipula del contratto di finanziamento, nei limiti della spesa
ammissibile e secondo le percentuali così determinate:
a) per il commercio all'ingrosso: 70 per cento entro il limite di
lire 1.500.000.000;
b) per il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante e per
i pubblici esercizi: 85 per cento entro il limite di lire
1.500.000.000;
c) per le cooperative di consumo: 60 per cento, entro i limiti di
lire 750.000 000;
d) per le piccole e medie imprese esercenti il commercio al
dettaglio in Sardegna che si associano e rinunciano alle
autorizzazioni amministrative relative a preesistenti esercizi di
vendita: il 90 per cento dell'investimento entro il limite di lire
3.000.000.000 per ogni impresa associata;
e) per i consorzi di imprese, gruppi di acquisto, società
consortili di cui alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 49: fino
a dieci volte il capitale sottoscritto e versato dalle imprese
associate fino al limite complessivo di lire 5.000.000.000.
2. L'agevolazione di cui al precedente comma viene concessa agli
enti creditizi convenzionati mediante provvedimento dell'Assessore
regionale competente in materia di commercio nell'ambito delle
disponibilità presenti in conto impegni nel fondo di cui
all'articolo 59 della legge regionale n. 35 del 1991 e dagli
ulteriori stanziamenti autorizzati dal bilancio regionale ed ancora
da versare a detto fondo. Per l'erogazione della agevolazione non
trova applicazione il comma 2 del su richiamato articolo 59.
3. A valere sul fondo di cui all'articolo 59 della legge regionale
n. 35 del 1991 alle iniziative realizzate per il tramite di società
di locazione finanziaria, appositamente convenzionate con
l'Amministrazione regionale, può essere concesso un abbattimento in
conto canoni per la durata del contratto di locazione nella misura
pari all'ammontare dell'abbattimento degli interessi concedibile per
un investimento dello stesso importo, al sensi della presente legge.
L'abbattimento in conto canoni viene versato alla società di
locazione finanziaria alle scadenze delle singole rate, con
provvedimento dell'Assessore regionale competente in materia di
commercio.
4. Le agevolazioni di cui alla presente legge non sono cumulabili
per il medesimo oggetto con altre provvidenze creditizie o
contributive previste dalla normativa regionale: sono invece
cumulabili con agevolazioni statali e comunitarie aventi analoghe
finalità, purchè l'ammontare complessivo della contribuzione non
sia superiore al massimale C.E. di aiuto calcolato in "equivalente
sovvenzione netto".
5. La violazione della disposizione di cui al precedente comma
comporta l'obbligo di rifondere le somme percepite a valere sulla
presente legge, maggiorate di un tasso di interesse pari al tasso
ufficiale di sconto vigente alla data del recupero, incrementato di
quattro punti".
Art. 3.
1. Il comma 1 dell'articolo 55 della legge regionale n. 35 del 1991
è sostituito dal seguente:
"1. I prestiti per il credito d'esercizio, di cui al precedente
articolo 52-ter, sono concessi sulla base di accertate esigenze, in
misura non superiore al 30 per cento del volume d'affari dichiarato
ai sensi del comma 2 dell'articolo 49, nell'anno precedente a quello
di presentazione della domanda, anche in aggiunta alle altre
agevolazioni previste dalla presente legge e con il limite massimo di
300 milioni.".
2. Il comma 2 dell'articolo 55 della legge regionale n. 35 del 1991
è sostituito dal seguente:
"2. Alle imprese commerciali di cui al precedente articolo 49,
lettera d), i prestiti per il credito di esercizio possono essere
concessi, sulla base di accertate esigenze, sino ad un importo
massimo del 30 per cento del volume d'affari dichiarato ai fini
dell'IVA nell'anno precedente a quello di presentazione della
domanda.".
Art. 4.
1. Il comma 2 dell'articolo 61 della legge regionale n. 35 del 1991
è sostituito dal seguente:
"2. Il contributo massimo per ciascuna iniziativa, non può essere
superiore ai 100.000.000 di lire.".
Art. 5.
1. Le spese per l'attuazione della presente legge sono valutate in
lire 1.000.000.000 annue a decorrere dal 1996.
2. Nel bilancio pluriennale della Regione per gli anni 1995-1997
sono apportate le seguenti variazioni:
(Omissis).
3. Le spese per l'attuazione della presente legge gravano sul
capitolo 07055 del bilancio della Regione per l'anno 1996 e sui
corrispondenti capitoli dei bilanci per gli anni successivi.
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della
Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge della Regione.
Data a Cagliari, addì 2 febbraio 1996
PALOMBA |
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Concorsi | 2021 | ENTI LOCALI | COMUNE DI TAVERNERIO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 33 del 27-4-2021 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-04-27&atto.codiceRedazionale=21E03896 | COMUNE DI TAVERNERIO | CONCORSO (scad. 27 maggio 2021) | Concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di agente di polizia locale, categoria C, a tempo pieno ed indeterminato. (GU n.33 del 27-04-2021) | È indetto un concorso pubblico, per soli esami, per la copertura
di un posto di agente di polizia locale, categoria giuridica C,
posizione economica C1, a tempo pieno ed indeterminato.
Titolo di studio: diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Sede lavorativa: Comune di Tavernerio (CO) - via Provinciale per
Lecco n. 45 - Corpo di polizia intercomunale.
Scadenza presentazione domanda: giorni trenta successivi alla
data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».
Date, luogo e modalità delle prove selettive saranno comunicate
mediante il sito web dell'ente www.comune.tavernerio.co.it
Per informazioni: telefonare al n. 031421223, interno «2». |
|
Parte Seconda | 2013 | Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione | Proroga termini | Parte Seconda n. 120 del 12-10-2013 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-10-12&atto.codiceRedazionale=TC13ABP12357 | PREFETTURA DI MACERATA | Fasc. 1460/2013-Gab. | (GU Parte Seconda n.120 del 12-10-2013) | Protocollo: n. 0025672
Mancato funzionamento sportelli bancari
Il prefetto della Provincia di Macerata,
Visto il decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1;
Vista la richiesta della Banca d'Italia sede di Ancona n.
0837699/13 del 13 settembre 2013, corredata della nota con la quale
l'istituto bancario Banca Marche ha segnalato che nella giornata del
30 agosto 2013 lo sciopero dei dipendenti proclamato dalle OO.SS. ha
impedito la regolare operatività degli sportelli di seguito
specificati:
Banca delle Marche:
Filiali di Appignano, Belforte del Chienti, Caldarola,
Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Civitanova Alta-Frazione di
Civitanova Marche, Civitanova Marche-Agenzia di Città n. 2.
Civitanova Marche-Agenzia di Città n. 4, Civitanova Marche-Agenzia
di Città n. 5, Civitanova Marche-Sede, Corridonia, Gualdo, Loro
Piceno, Macerata-Agenzia di Città n. 1, Macerata-Agenzia di Città
n. 2, Macerata-Agenzia di Città n. 3, Macerata-Agenzia di Città n.
4, Macerata-Agenzia di Città n. 5, Macerata-Agenzia di Città n. 6,
Macerata-Sede, Matelica, Mogliano, Monte San Giusto, Montecassiano,
Montecosaro, Montelupone, Morrovalle, Passo di Treia-Frazione di
Treia, Pollenza, Porto Potenza Picena-Frazione di Potenza Picena,
Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati-Agenzia di Città n. 1,
Recanati-Agenzia di Città n. 2, San Ginesio, Sarnano, Tolentino,
Tolentino-Agenzia di Città n. 1, Trodica-Frazione di Morrovalle,
Urbisaglia, Villa Strada-Frazione di Cingoli
Decreta:
il mancato funzionamento, nel giorno 30 agosto 2013 degli sportelli
del sopra citato istituto di credito è riconosciuto causato da
eventi eccezionali (sciopero dei dipendenti proclamato dalle OO.SS.)
agli effetti di cui all'art. 1 del decreto legislativo 15 gennaio
1948, n. 1.
Il presente decreto, del quale sarà data informazione alla Sede di
Ancona della Banca d'Italia, ai sensi delle vigenti disposizioni,
sarà pubblicato ai sensi dell'art. 31, comma 3, della legge n.
340/2000 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, a cura
dell'Istituto di Credito interessato, dovrà essere affisso, per
estratto, negli uffici dello stesso e nelle filiali interessate.
Macerata, 24 settembre 2013
Il prefetto
Giardina
TC13ABP12357 (Gratuito) |
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Serie Generale | 2019 | ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | Serie Generale n. 155 del 4-7-2019 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-07-04&atto.codiceRedazionale=19A04345&elenco30giorni=false | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | COMUNICATO | Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Lidocaina Cloridrato Intes». (19A04345) (GU Serie Generale n.155 del 04-07-2019) | Estratto determina AAM/PPA n. 503 del 19 giugno 2019
Si autorizza il seguente grouping di variazioni:
tipo II, B.II.e.1a)3: sostituzione del materiale del
confezionamento primario, dall'attuale Riblene MR 10 R al Purell PE
1840H;
tipo IB, B.II.b.4a): aumento del batch size da 60 litri a 130
litri;
relativamente al medicinale LIDOCAINA CLORIDRATO INTES, nella
seguente forma e confezione autorizzata all'immissione in commercio
in Italia a seguito di procedura nazionale, la cui descrizione viene
modificata, per adeguamento agli standard terms, così come di
seguito indicato:
da: A.I.C. n. 030977058 - «4% collirio, soluzione in
contenitore monodose» 100 contenitori monodose da 0,5 ml;
a: A.I.C. n. 030977058 - «40 mg/ml collirio, soluzione in
contenitore monodose» 100 contenitori in PE da 0,5 ml;
tipo IB, B.II.e.5a)2: si autorizza l'immissione in commercio
del medicinale «Lidocaina Cloridrato Intes» anche nella forma
farmaceutica, dosaggio e confezione di seguito indicata:
confezione: «40 mg/ml collirio, soluzione in contenitore
monodose» 30 contenitori in PE da 0,5 ml.
A.I.C. n. 030977072 (base 10) 0XKC14 (base 32).
Forma farmaceutica: collirio, soluzione.
Principio attivo: lidocaina cloridrato.
Classificazione ai fini della rimborsabilità
Per la confezione sopracitata è adottata la seguente
classificazione ai fini della rimborsabilita': C(nn) (classe non
negoziata).
Classificazione ai fini della fornitura
Per la confezione sopracitata è adottata la seguente
classificazione ai fini della fornitura: USPL (medicinale soggetto a
prescrizione medica limitativa, esclusivo uso di specialisti).
Titolare A.I.C.: Alfa Intes Industria Terapeutica Splendore
S.r.l. (codice fiscale 04918311210).
Codice pratica: VN2/2018/147.
Stampati
Il medicinale deve essere posto in commercio con gli stampati,
così come precedentemente autorizzati da questa amministrazione, con
le sole modifiche necessarie per l'adeguamento alla presente
determina.
In ottemperanza all'art. 80 commi 1 e 3 del decreto legislativo
24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni il
foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua
italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella Provincia
di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il titolare dell'A.I.C. che
intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne
preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la
traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua
estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura
e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82
del suddetto decreto legislativo.
Tutela brevettuale
Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico è esclusivo
responsabile del pieno rispetto dei diritti di proprietà industriale
relativi al medicinale di riferimento e delle vigenti disposizioni
normative in materia brevettuale.
Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico è altresì
responsabile del pieno rispetto di quanto disposto dall'art. 14,
comma 2 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive
modificazioni ed integrazioni, in virtù del quale non sono incluse
negli stampati quelle parti del riassunto delle caratteristiche del
prodotto del medicinale di riferimento che si riferiscono a
indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto al momento
dell'immissione in commercio del medicinale generico.
Smaltimento scorte
I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono
essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del
medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della
determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'11 giugno 2018.
Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a
quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana. |
|
Contratti | 2007 | BANDI DI GARA | BANDI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 45 del 18-4-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-04-18&atto.codiceRedazionale=C-8057 | PROVINCIA DI RAVENNA | Ravenna, piazza dei Caduti per la Liberta' n. 2/4 Tel. 0544/258111 Fax 0544/258111 - 0544/217891 Codice fiscale e partita I.V.A. n. 00356680397 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.45 del 18-4-2007) | Avviso di rettifica al bando e di riapertura dei termini del bando di
gara
Oggetto: bando di gara a procedura aperta per l'appalto dei lavori
di ampliamento della sede del Liceo scientifico "Ricci Curbastro" di
Lugo (RA), CUP J63I06000070003, CIG 0016637149.
Con riferimento al bando di gara pubblicato nella G.U.R.I. 5ª
Serie speciale n. 39 del 2 aprile 2007 si apportano le seguente
modificazioni:
al rigo 14 anzichè "classifica V fino a Euro 5.164.569,00",
leggasi "classifica IV fino a Euro 2.582.284,00";
al rigo 15 anzichè "scadenza presentazione dei plichi
contenenti l'offerta e la documentazione: ore 12 del 2 maggio 2007",
leggasi "scadenza presentazione dei plichi contenenti l'offerta e la
documentazione: ore 12 del 16 maggio 2007";
al rigo 19 anzichè "le operazioni di gara avranno inizio alle
ore 9,30 dell'8 maggio 2007 in seduta pubblica", leggasi "le
operazioni di gara avranno inizio alle ore 9,30 del 18 maggio 2007 in
seduta pubblica".
Della rettifica sopra indicata è pure data notizia sul sito
http://portale.provincia.ra.it/provincia/pagine/index.php?t=gareappalt
o all'interno del quale è anche presente nuova versione del bando che
riporta le conseguenti modificazioni.
Ravenna, 10 aprile 2007
Il dirigente della segreteria condivisa settore LL.PP:
dott. Gualtiero Savioli
C-8057 (A pagamento). |
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Concorsi | 2009 | UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE | UNIVERSITA' DI SALERNO | 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami
n. 72 del 18-9-2009 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-09-18&atto.codiceRedazionale=9E005890 | UNIVERSITA' DI SALERNO | CONCORSO (scad. 9 novembre 2009) | Concorso, per esami, a due posti, per l'ammissione al corso di dottorato internazionale di ricerca in fisica della materia ed astrofisica, con sede amministrativa presso l'Universita' degli studi di Salerno, organizzato in comune con l'Universita' di Loughborough (GB), l'Universita' di Portsmouth (GB), l'Universita' di Zurigo (CH), e l'INAF, Osservatorio Astronomico di Capodimonte. (GU n.72 del 18-09-2009) | IL RETTORE
Visti gli articoli 22 e 41 dello Statuto dell'Università degli
Studi di Salerno;
Visto l'art. 7 del Regolamento didattico di Ateneo, emanato con
D.R. 1° aprile 2008, Rep. n° 1043, Prot. n° 19161;
Visto l'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, che demanda alle
Università il compito di disciplinare, con proprio Regolamento,
l'istituzione dei Corsi di Dottorato, le modalità di accesso e di
conseguimento del titolo, gli obiettivi formativi ed il relativo
programma di studi, la durata, il contributo per l'accesso e la
frequenza ai corsi, le modalità di conferimento e l'importo delle
borse di studio, nonchè la stipula, a tal fine, di convenzioni con
soggetti pubblici e privati;
Visto l'art. 1, comma 1, lett. a), della legge 3 agosto 1998, n.
315;
Visto il D.M. 30 aprile 1999, n. 224, con il quale è stato
emanato il Regolamento Ministeriale in materia di Dottorato di
Ricerca, che determina i criteri generali ed i requisiti di idoneità
delle sedi, conferendo agli Atenei il compito di istituire con
decreto rettorale i corsi previa valutazione dei requisiti di
idoneità delle sedi, di determinare gli obiettivi formativi e i
programmi di studio, di disciplinare le modalità di accesso, la
durata dei corsi, le borse di studio e i contributi per l'accesso e
la frequenza;
Visto l'art. 2 del decreto interministeriale 19 aprile 1990 che
fissa il limite del reddito personale complessivo lordo per la
fruizione delle borse di studio di cui alla legge 30 novembre 1989,
n. 398;
Vista la delibera con la quale il Consiglio di Amministrazione,
nella seduta del 15 febbraio 2001, ha commisurato il limite
reddituale lordo necessario per la fruizione della borsa di studio
all'ammontare della stessa;
Visto il D.P.C.M. 9 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana del 26 luglio 2001, n° 172;
Visto il D.M. 18 giugno 2008, registrato alla Corte dei Conti in
data 1° agosto 2008, registro n. 5, foglio n. 62, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 14 ottobre 2008, n.
241;
Visto il D.R. 7 maggio 2007, Rep. n. 1428, Prot. n. 32928, con il
quale è stato emanato, in attuazione delle disposizioni normative
contenute nell'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, e nel D.M.
30 aprile 1999, n. 224, il Regolamento di Ateneo in materia di
Dottorato di Ricerca;
Visti gli artticoli 26-31 del predetto Regolamento di Ateneo
relativi all'istituzione di dottorati internazionali e/o
all'internazionalizzazione di dottorati esistenti;
Vista la deliberazione con la quale il Consiglio del Dipartimento
di Fisica «E.R. Caianiello», nella seduta del 27 marzo 2008, ha
proposto l'istituzione di un Corso di Dottorato Internazionale di
Ricerca in fisica della materia ed astrofisica, di durata triennale,
con sede amministrativa presso l'Università degli Studi di Salerno;
Acquisito il parere espresso dal Nucleo di Valutazione, nella
seduta del 30 maggio 2008, in ordine alla verifica dei requisiti di
idoneità della struttura dipartimentale proponente;
Vista la deliberazione con la quale il Senato Accademico, nella
seduta del 23 settembre 2008, ha approvato l'istituzione del predetto
Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca, con sede amministrativa
presso l'Università degli Studi di Salerno;
Vista la deliberazione con la quale il Consiglio di
Amministrazione, nella seduta del 25 settembre 2008, ha determinato
le risorse economico-finanziarie da destinare al predetto Corso,
l'importo delle borse di studio e dei contributi per l'accesso e la
frequenza;
Visto il D.R. 26 novembre 2008, Rep. n. 4163, Prot. n. 68229, con
il quale è stato istituito il predetto Corso di Dottorato
Internazionale di Ricerca e, per l'effetto, è stato emanato il
relativo bando di concorso;
Considerato che alla data di scadenza del termine non risulta
pervenuta alcuna domanda di partecipazione al concorso;
Vista la nota assunta al protocollo generale di Ateneo del 27
luglio 2009 con numero progressivo 37840 con la quale il Collegio dei
Docenti del predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca ha
proposto la remissione del bando di concorso;
Visti gli Accordi bilaterali di Cooperazione Internazionale
sottoscritti tra l'Università degli Studi di Salerno e,
rispettivamente, l'Università di Loughborough (GB), l'Università di
Portsmouth (GB), l'Università dì Zurigo (CH), e l'INAF,
Osservatorio Astronomico di Capodimonte, per l'istituzione del
predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca, finalizzato al
conseguimento del titolo di Dottorato di Ricerca (PhD) riconosciuto
in Italia ed in uno dei Paesi partecipanti;
Attesa la necessità di procedere all'emanazione del bando di
concorso;
Decreta:
Art. 1.
Istituzione
È istituito il Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca in
fisica della materia ed astrofisica, di durata triennale, con sede
amministrativa presso l'Università degli Studi di Salerno,
organizzato in comune con l'Università di Loughborough (GB),
l'Università di Portsmouth (GB), l'Università di Zurigo (CH), e
l'INAF, Osservatorio Astronomico di Capodimonte, in conformità con
gli Accordi bilaterali di Cooperazione Interuniversitaria
sottoscritti.
È nominato Coordinatore del Corso il prof. Gaetano Scarpetta,
professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare FIS/02
(Fisica teorica, modelli e metodi matematici) presso il Dipartimento
di Fisica «E.R. Caianiello» della Facoltà di scienze matematiche,
fisiche e naturali dell'Ateneo.
È indetto un pubblico concorso, per esami, a due posti con borsa
di studio, per l'ammissione al summenzionato Corso di Dottorato di
Ricerca.
I posti previsti potranno essere aumentati a seguito di eventuali
cofinanziamenti provenienti dall'Unione Europea, da Enti Pubblici di
ricerca o da qualificate strutture produttive private.
Art. 2.
Ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca Internazionale
Al concorso pubblico per l'ammissione possono partecipare, senza
limitazioni di età e di cittadinanza, coloro che siano in possesso
del diploma di laurea (vecchio ordinamento) o del diploma di laurea
specialistica in Fisica, conseguito con votazione non inferiore a
106/110, o del Diploma di «Bachelor of Science with a major in
Physics» o titolo equipollente, conseguito all'estero con una
votazione media non inferiore a 9/10.
In particolare, i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari
in possesso di un titolo accademico conseguito all'estero che non sia
già stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana devono, ai
soli fini dell'ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca,
richiedere l'equipollenza nella domanda di ammissione al concorso.
A tal fine, la domanda deve essere corredata dei documenti utili a
consentire al Collegio dei Docenti di cui al successivo art. 6 di
pronunziarsi sulla richiesta di equipollenza.
Potranno, altresì, partecipare ai concorsi anche coloro i quali
conseguiranno il diploma di laurea di cui al comma 1 entro e non
oltre la data fissata per il colloquio di ammissione. In tal caso
l'ammissione al concorso verrà disposta «con riserva» e il candidato
sarà tenuto a presentare ovvero a spedire, a pena di decadenza,
entro e non oltre quindici giorni dalla scadenza del predetto
termine, la dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa ai
sensi dell'art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti
il conseguimento del diploma di laurea.
Art. 3.
Termine di presentazione delle domande di ammissione
La presentazione della domanda di ammissione ai concorsi è
articolata nelle fasi di seguito indicate:
PRIMA FASE
REGISTRAZIONE
Preliminarmente il candidato dovrà registrarsi al sistema
informatico di Ateneo, utilizzando esclusivamente il servizio on-line
disponibile nel sito internet alla voce: www.unisa.it.
In particolare dovra':
1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it;
selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente,
selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line;
2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione:
«Registrazione» e compilare in ogni sua parte il modulo che verrà
proposto dal sistema;
3. al termine della registrazione, il candidato riceverà una
coppia di codici («nome utente» e «password»), da stampare e/o
annotare con cura rispettando i caratteri maiuscoli. Tale coppia di
codici consentirà, in seguito, di accedere all'Area Personale.
Si precisa che la procedura di registrazione al sistema
informatico di Ateneo deve essere effettuata una sola volta e per
sempre: conseguentemente, coloro che, per qualsivoglia motivo,
fossero già registrati ovvero coloro che siano già stati iscritti o
che abbiano conseguito presso l'Università degli Studi di Salerno un
titolo accademico non devono effettuare la predetta procedura, bensì
devono utilizzare per l'iscrizione al concorso (seconda fase) la
coppia di codici in possesso o da richiedere all'Ufficio Formazione
Post Laurea.
SECONDA FASE
ISCRIZIONE AL CONCORSO
(DOMANDA DI AMMISSIONE + CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE)
Una volta effettuata la procedura di «registrazione», il candidato
dovrà iscriversi al concorso, compilando per via telematica la
relativa domanda di ammissione e pagando il Contributo per la
partecipazione a concorsi pubblici. A tal fine, dovrà collegarsi al
sito intemet di Ateneo: www.unisa.it - servizi on line studenti -
area utente di ciascuno studente, alla quale si ha accesso
utilizzando la coppia di codici («nome utente» e «password») ottenuti
con la registrazione.
In particolare dovra':
1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it;
selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente,
selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line;
2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione:
"Login": la procedura proporrà una maschera nella quale inserire la
predetta coppia di codici;
3. inseriti i codici, alla sinistra della nuova pagina, verrà
indicato un elenco completo di tutte le operazioni che è possibile
effettuare: selezionare "Test di Ingresso" e compilare l'istanza di
preiscrizione seguendo le istruzioni fornite dalla procedura;
4. terminato l'inserimento dei dati richiesti, stampare la
ricevuta della domanda di ammissione al concorso compilata on line,
nonchè il bollettino di pagamento interbancario "Freccia" relativo
al Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per
l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca, per un importo di
€ 20,00. Al riguardo, si precisa che la predetta somma deve
essere corrisposta per ciascuna istanza di partecipazione presentata.
5. pagare il predetto Contributo, previa esibizione del
bollettino di pagamento interbancario "Freccia", presso uno sportello
della Banca di Roma o di un qualsiasi altro Istituto Bancario entro
il termine perentorio di seguito indicato. Al riguardo, si precisa
che non sono consentite altre modalità di pagamento.
L'iscrizione al concorso, previa compilazione per via telematica
della domanda di ammissione e pagamento del Contributo per la
partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di
Dottorato di Ricerca, dovrà essere perfezionata entro il termine
perentorio del 9 novembre 2009. A tal fine, la procedura
informatizzata di cui al presente articolo sarà improrogabilmente
chiusa entro il temiine perentorio di cui al presente comma.
Qualora il predetto termine coincida con un giorno festivo, esso
è prorogato di diritto al primo giorno feriale utile.
Si precisa che la ricevuta della domanda di ammissione al concorso
di cui al presente articolo non dà diritto a sostenere le prove
concorsuali, se non si è provveduto ad effettuare il pagamento del
Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione
a Corsi di Dottorato di Ricerca entro il termine perentorio previsto
dal presente articolo.
Inoltre, la ricevuta della domanda di ammissione al concorso e la
ricevuta del pagamento del Contributo per la partecipazione a
concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca
non dovranno essere consegnate all'Ufficio Formazione Post-Laurea
dell'Ateneo, ma conservate a cura del candidato ed esibite, se
richieste, alla Commissione Giudicatrice di cui al seguente art. 6.
Si precisa infine che, per la partecipazione ai concorsi, i
candidati stranieri non sono tenuti alla registrazione nel sistema
informatico di Ateneo nè al pagamento del Contributo per la
partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di
Dottorato di Ricerca, ma sono tenuti esclusivamente alla
presentazione della sola domanda di ammissione al concorso,
reperibile nel sito Internet dell'Ateneo alla voce:
http://www3.unisa.it/AREAIII/uff_coordinamentoattivitapostlaurea/uff
formazionepostlaurea/dottorati internazionali/home entro il termine
perentorio del 9 novembre 2009.
A tal fine, in caso di consegna a mano, le domande dovranno essere
presentate personalmente dai candidati entro il termine indicato
presso gli Uffici competenti della predetta Area. La consegna dovrà
essere effettuata nella fascia oraria compresa tra le ore 9,00 e le
ore 12,00.
In caso di invio a mezzo posta, si considerano prodotte in tempo
utile le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento entro il predetto temine. A tal fine, farà fede il
timbro dell'Ufficio Postale accettante.
Art. 4.
Requisiti per l'ammissione al concorso e dichiarazioni da formulare
nella domanda
Per l'ammissione ai Corsi di Dottorato di Ricerca si richiedono:
a) il possesso della cittadinanza;
b) l'elettorato attivo;
c) il possesso della laurea/diploma di laurea o di analogo titolo
accademico conseguito all'estero, coerenti con le attività previste.
Tutti i requisiti, fatta eccezione per il caso di cui all'art. 2,
comma 4, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.
I candidati sono ammessi al concorso con riserva di accertamento
dei predetti requisiti.
Nella domanda, da compilarsi per via telematica con la procedura
informatizzata di cui al precedente art. 3, il candidato dovrà
dichiarare, a pena di esclusione e sotto la propria responsabilita':
a) il cognome e il nome;
b) il luogo e la data di nascita;
c) l'esatta denominazione del concorso al quale intende
partecipare;
d) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione
dell'Istituzione universitaria che lo ha rilasciato, dell'Anno
Accademico in cui è stato conseguito e dell'elenco degli
insegnamenti con relativo voto d'esame;
e) la propria cittadinanza;
f) il Comune nelle cui liste elettorali è iscritto ovvero il
motivo della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
g) almeno una lettera di presentazione da parte di un docente
universitario;
h) l'indirizzo di posta elettronica;
i) le lingue straniere conosciute;
j) di impegnarsi a frequentare a tempo pieno il Corso di
Dottorato di Ricerca secondo le modalità che saranno fissate dal
Collegio dei Docenti.
Il candidato è altresì tenuto ad indicare il recapito presso il
quale egli desidera che vengano effettuate eventuali comunicazioni
relative al concorso e ad impegnarsi a segnalare tempestivamente le
variazioni che dovessero intervenire successivamente.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap sono tenuti, ai sensi dell'art. 20 della legge 5 febbraio
1992, n. 104, a richiedere l'ausilio necessario e a indicare gli
eventuali tempi aggiuntivi per l'espletamento della prova.
L'esclusione dal concorso può essere disposta in qualsiasi
momento, per difetto dei requisiti di ammissione, per domanda
compilata oltre il termine stabilito o priva della esatta
denominazione del concorso, con provvedimento motivato del Rettore.
Art. 5.
Prova d'esame
L'esame di ammissione al Corso consiste in un colloquio che si
svolgerà in lingua inglese.
I candidati stranieri o italiani residenti all'estero potranno
sostenere il colloquio previsto dal presente articolo anche
attraverso mezzi telematici, previo utilizzo di postazioni
informatiche situate presso strutture idonee, tali da consentire
l'accertamento dell'identità personale del candidato e da garantire
che il colloquio sia sostenuto dallo stesso senza alcun ausilio e
previo consenso della Commissione Giudicatrice. A tal fine, il
candidato straniero o italiano residente all'estero dovrà produrre,
unitamente alla domanda di ammissione, la richiesta di poter
sostenere il colloquio per via telematica.
La prova concorsuale è intesa ad accertare la preparazione del
candidato, la sua attitudine alla ricerca e la conoscenza della
lingua inglese.
Il colloquio è fissato per il giorno 24 novembre 2009, con inizio
alle ore 10:00, presso il Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello"
dell'Università degli Studi di Salerno.
La comunicazione della data e della sede della prova concorsuale
ha valore legale di notifica a tutti gli effetti di legge.
Per sostenere la prova d'esame i candidati devono esibire uno dei
seguenti documenti di riconoscimento, in corso di validita':
a) fotografia recente applicata su carta legale, con la firma del
candidato;
b) tessera di riconoscimento personale, se il candidato è
pubblico dipendente;
c) tessera postale, porto d'armi, passaporto, patente di guida o
carta d'identità.
Art. 6.
Commissione Giudicatrice, valutazione delle prove e graduatorie di
merito
La Commissione Giudicatrice del concorso di ammissione è nominata
con Decreto del Rettore, su proposta del Collegio dei Docenti, ed è
composta da tre membri, scelti tra professori e ricercatori delle
Università di Loughborough, di Portsmouth, di Salerno e di Zurigo.
La Commissione Giudicatrice dispone, per la valutazione di ciascun
candidato, di sessanta punti.
Il colloquio si intende superato se il candidato ottiene una
votazione di almeno 42/60.
La Commissione Giudicatrice, alla fine di ogni seduta, forma
l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione dei voti
riportati da ciascuno di essi.
L'elenco, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario della
Commissione, è affisso, il medesimo giorno, nell'Albo del
Dipartimento presso il quale si è svolta la prova.
Espletata la prova del concorso, la Commissione compila la
graduatoria generale di merito sulla base della somma del voto
riportato da ciascun candidato nella prova concorsuale.
Art. 7.
Ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca
I candidati saranno ammessi al Corso di Dottorato Internazionale
di Ricerca secondo l'ordine stabilito nella graduatoria finale dì
merito, sino alla concorrenza del numero dei posti messi a concorso.
In caso di parità di voti, la preferenza tra i candidati viene
determinata con riferimento alla loro situazione economica, nel
rispetto di quanto previsto dal D.P.C.M. 9 aprile 2001.
Art. 8.
Iscrizione ai Corsi di Dottorato
I candidati che risultino utilmente collocati nella graduatoria
finale di merito dovranno presentare domanda di immatricolazione, a
pena di .decadenza, entro il termine perentorio di 10 giorni, che
decorre dal giorno successivo a quello della ricezione dell'invito,
utilizzando esclusivamente la procedura informatizzata, attivata
previo accesso al sito internet di Ateneo: www.unisa.it - servizi on
line studenti - area utente di ciascuno studente, ed utilizzo della
coppia di codici («nome utente» e «password») ottenuti con la
registrazione.
In particolare, dovranno:
1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it;
selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente,
selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line;
2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione:
"Login": la procedura proporrà una maschera nella quale inserire la
predetta coppia di codici;
3. inseriti i codici, alla sinistra della nuova pagina, verrà
indicato un elenco completo dì tutte le operazioni che è possibile
effettuare: selezionare "Immatricolazione" e compilare la relativa
domanda seguendo le istruzioni fornite dalla procedura;
4. terminato l'inserimento dei dati richiesti, stampare la
domanda di immatricolazione corredata dai bollettini di versamento
della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e, se
dovuto, del Contributo per l'accesso e la frequenza ai Corsi di
Dottorato di Ricerca, personalizzati in base ai dati immessi in
precedenza.
Il pagamento delle predette tasse universitarie dovrà essere
effettuato, a pena di decadenza dall'immatricolazione, entro il
termine perentorio di cui al comma 1 del presente articolo.
La domanda di immatricolazione dovrà essere presentata
personalmente o fatta pervenire all'Amministrazione Universitaria
unitamente alla seguente documentazione:
1) fotocopia del documento di riconoscimento debitamente
sottoscritta;
2) n. 2 fotografie recenti e di uguale formato (cm 4 x 4,5),
firmate a tergo;
3) le ricevute di versamento delle predette tasse universitarie.
Gli studenti portatori di handicap con invalidità uguale o
superiore al 66% sono tenuti al rispetto della medesima procedura di
immatricolazione on line, dichiarando lo stato di studente portatore
di handicap.
I predetti sono tenuti al solo pagamento della Tassa Regionale per
il Diritto allo Studio Universitario, pari ad € 62,00, il cui
bollettino di pagamento interbancario "Freccia" sarà stampato
unitamente alla domanda di immatricolazione sulla quale dovrà essere
applicata una marca da bollo da € 14,62. Il pagamento dovrà
effettuarsi presso uno sportello della Banca di Roma o di un
qualsiasi altro Istituto Bancario. Al riguardo, si precisa che non
sono consentite altre modalità di pagamento.
La domanda di immatricolazione dovrà essere presentata
personalmente o fatta pervenire all'Amministrazione Universitaria
unitamente alla seguente documentazione:
1. fotocopia del documento di riconoscimento debitamente
sottoscritta;
2. n. 2 fotografie recenti e di uguale formato (cm 4 x 4,5),
firmate a tergo;
3. la ricevuta di versamento della predetta tassa regionale.
Si informa, infine, che sulla domanda di immatricolazione e sul
relativo bollettino di versamento è riportato il numero di matricola
assegnato a ciascuno studente.
I cittadini stranieri, sono tenuti, infine, a presentare
dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell'art. 46
del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti:
a) il godimento dei diritti civili e politici anche negli Stati
di appartenenza o di provenienza;
b) il possesso, ad eccezione della cittadinanza italiana, di
tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica;
c) una adeguata conoscenza della lingua italiana.
Coloro che non avranno provveduto a trasmettere la prescritta
documentazione entro il summenzionato termine saranno considerati
rinunciatari e coloro che avranno rilasciato dichiarazioni mendaci
saranno dichiarati decaduti.
I posti resisi vacanti saranno assegnati ad altri candidati
utilmente collocati nella graduatoria finale di merito.
In caso di rinunzia o decadenza degli aventi diritto alla borsa di
studio, l'Amministrazione Universitaria provvederà a restituire a
coloro che subentrano la prima rata del contributo per l'accesso e la
frequenza eventualmente già versata.
Art. 9.
Borse di studio
Le borse di studio vengono assegnate agli aventi diritto secondo
l'ordine definito nelle rispettive graduatorie finali di merito.
A parità di merito la preferenza viene stabilita con riferimento
alla situazione economica dei candidati, determinata ai sensi
dell'art. 5, commi 3 e 4, del D.P.C.M. 9 aprile 2001.
L'importo annuo di ciascuna borsa di studio ammonta ad €
13.638,47 e deve intendersi al lordo degli oneri previdenziali a
carico del dottorando; la sua durata coincide con quella del Corso.
Ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge 30 novembre 1989, n.
398, le borse di studio universitarie non possono essere cumulate con
altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con
quelle assegnate da Istituzioni nazionali o straniere utili ad
integrare, con soggiorni all'estero, l'attività di formazione o di
ricerca dei borsisti.
Chi ha già usufruito di una borsa di studio non può usufruirne
una seconda volta allo stesso titolo.
Le borse sono confermate con il passaggio del dottorando all'anno
successivo, salva motivata delibera contraria del Collegio dei
Docenti.
L'importo delle borse è aumentato, per eventuali periodi di
soggiorno all'estero, subordinatamente alla sussistenza della
relativa copertura finanziaria, in relazione al costo della vita del
Paese in cui sì svolge il soggiorno. In particolare, l'incremento
base, calcolato in base al numero dei giorni di permanenza effettiva,
è pari al 60% avendo come riferimento Madrid.
Il Coordinatore è tenuto a rilasciare apposita dichiarazione che
attesti la coerenza dell'attività per la quale si chiede la
mobilità del dottorando con il programma di studi e di ricerca del
Corso.
La corresponsione dell'incremento è subordinata alla
presentazione da parte del dottorando di una dettagliata relazione,
controfirmata dal Coordinatore del Corso, ed accompagnata da una
dichiarazione del Direttore dell'Istituzione estera ospitante che
certifichi l'effettiva permanenza del dottorando all'estero.
Il pagamento delle borse verrà corrisposto in soluzioni
bimestrali posticipate.
Al fine di consentire l'erogazione dei relativi ratei, il
Coordinatore provvederà a trasmettere al Rettore, all'inizio di
ciascun anno di Corso, apposita dichiarazione attestante l'inizio e/o
la prosecuzione per l'annualità successiva dell'attività di ricerca
da parte del dottorando.
Il Coordinatore dovrà, altresì, attestare ogni eventuale
interruzione o sospensione della frequenza, al fine di consentire
l'interruzione dei pagamenti.
In caso di rinunzia alla borsa di studio, il dottorando dovrà
darne comunicazione al Rettore ed al Coordinatore del Corso, con
almeno 30 giorni di preavviso.
In caso di mancata corresponsione di una rata, per ritardo
nell'inizio dei corsi o per presentazione dell'attestato di frequenza
successivamente alla scadenza del predetto termine, la stessa verrà
cumulata con le rate successive.
Qualora venissero accertate irregolarità comunque imputabili al
borsista, con provvedimento motivato verrà disposta la revoca della
borsa di studio con il conseguente recupero delle rate eventualmente
già corrisposte.
Art. 10.
Obbligo di frequenza, differimento ed interruzioni
I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i Corsi di Dottorato
di Ricerca e di compiere continuativamente attività formative di
studio e di ricerca nell'ambito delle strutture a ciò destinate e
secondo le modalità fissate dal Collegio dei Docenti.
I dottorandi possono compiere periodi di soggiorno all'estero
presso Università e/o Istituti di Ricerca; in tal caso l'importo
della borsa di studio è aumentato nella misura di cui al precedente
art. 9, comma 5.
Al termine di ciascun anno di Corso, il Collegio dei Docenti,
sulla, base di una dettagliata relazione sull'attività di studio e
di ricerca svolta da ciascun dottorando, delibererà l'ammissione
all'anno successivo e la conferma della borsa di studio ovvero
proporrà al Magnifico Rettore l'esclusione dal Corso.
Eventuali differimenti della data di inizio del corso o successive
interruzioni sono consentite soltanto ai dottorandi:
a) che si trovino nelle condizioni previste dal decreto
legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità;
b) che si assentino per malattia grave e prolungata, debitamente
comprovata da apposita certificazione medica.
Nel caso dì assenza ingiustificata o di inadempimento dei
predetti obblighi, il Collegio dei Docenti propone, con propria
motivata delibera, l'esclusione del dottorando dal Corso. In tal caso
il dottorando è obbligato a restituire, per l'anno di riferimento,
tutte le rate eventualmente già riscosse.
Art. 11.
Copertura assicurativa
L'Università degli Studi di Salerno garantisce ai dottorandi, per
tutta la durata del Corso di Dottorato di Ricerca, la copertura
assicurativa per infortuni e responsabilità civile durante ed in
occasione della frequenza di attività didattiche, durante ed in
occasione dell'espletamento di attività formative di studio, di
ricerca, di tirocinio, anche pratico, connesse al Corso di Dottorato
di Ricerca.
La copertura assicurativa è, altresì, garantita durante ed in
occasione di visite d'istruzione svolte al di fuori dei locali
dell'Ateneo nonchè durante ed in occasione di eventuali periodi di
soggiorno all'estero, purchè tali attività siano preventivamente
autorizzate dal Coordinatore del Corso.
Art. 12.
Conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca
La difesa della tesi di Dottorato è sostenuta presso
l'Università estera cui afferisce il secondo supervisore assegnato
al dottorando dal Collegio dei Docenti, innanzi ad una Commissione
Giudicatrice integrata dal supervisore afferente all'Università
degli Studi di Salerno.
Il giudizio della Commissione Giudicatrice è trasmesso al Rettore
dell'Università degli Studi di Salerno.
In caso di giudizio positivo, il candidato riceve il Diploma di
"Dottore di Ricerca" sia dall'Università degli Studi di Salerno, sia
dall'Università presso cui ha difeso la tesi.
Art. 13.
Incompatibilità con altri Corsi di studio
Ai sensi dell'art. 142 del R.D. 31 agosto 1933, n. 1592,
l'iscrizione a Corsi di Dottorato di Ricerca è incompatibile con la
contemporanea iscrizione ad altra Università o Istituto di
istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa
Università o dello stesso Istituto di istruzione superiore; ed a
diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola.
Art. 14.
Pubblicità
Il presente bando di concorso ed il fac-simile della domanda di
ammissione sono pubblicati nell'Albo Ufficiale di Ateneo e
consultabili nel sito Internet dell'Ateneo alla voce:
http://www3.unisa.it/AREAIII/uff_coordinamentoattivitapostlaurea/uff
formazionepostlaurea/dottorati internazionali/home
Art. 15.
Trattamento dei dati personali
Ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196, l'Università degli Studi di Salerno garantisce che il
trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e
delle libertà fondamentali, nonchè della dignità dei candidati,
con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità
personale e al diritto alla protezione dei dati stessi.
Al riguardo, secondo quanto previsto dall'art. 13 del decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196, tutti i dati personali forniti
dai candidati saranno trattati, nel rispetto delle modalità di cui
all'art. 11 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196,
esclusivamente per le finalità connesse e strumentali al presente
bando di concorso ed all'eventuale gestione del rapporto con
l'Ateneo. In particolare, il trattamento sarà effettuato con le
seguenti modalita': informatizzato e cartaceo. Il conferimento è
obbligatorio per l'espletamento della procedura concorsuale di cui al
presente bando di concorso e per l'eventuale gestione della carriera
accademica dello studente; conseguentemente, l'eventuale rifiuto a
fornire i dati non consentirà lo svolgimento della predetta
procedura concorsuale e la gestione della carriera accademica. I dati
potranno essere comunicati a soggetti pubblici o privati, anche
mediante inserimento nel sito internet di Ateneo, per adempimenti
imposti da disposizioni di legge; a tal fine, il trattamento sarà
curato da personale dell'Ateneo.
Ai sensi dell'art. 18 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196, l'Università degli Studi di Salerno raccoglie, utilizza e
tratta i dati personali nel rispetto dei seguenti principi: liceità,
necessità, pertinenza e non eccedenza.
Ai sensi degli articoli 7, 8, 9 e 10 del decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196, i candidati hanno diritto di esercitare in ogni
momento i seguenti diritti: ottenere la conferma dell'esistenza o
meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma
intelligibile; avere conoscenza dell'origine dei dati nonchè della
logica e delle finalità su cui si basa il trattamento; ottenere la
cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei
dati in violazione del codice nonchè l'aggiornamento, la
rettificazione o, se vi è interesse, l'integrazione degli stessi;
opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Titolare del trattamento dei dati è l'Università degli Studi di
Salerno, in persona del Magnifico Rettore pro-tempore, nella qualità
di legale rappresentante dell'Ente.
Responsabile amministrativo del procedimento, secondo quanto
previsto dagli articoli 4 e ss. della legge 7 agosto 1990, n. 241, e
dall'art. 29 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, è il
dott. Giovanni Salzano, - Ufficio Formazione Post-Laurea
dell'Università degli Studi di Salerno - via Ponte don Melillo,
84084 Fisciano (Salerno) - tel. 089/966242, fax 089/966405, e-mail:
gsalzano@unisa.it
Art. 16.
Norme finali
Per tutto quanto non previsto o disciplinato dal presente bando,
si richiamano le disposizioni contenute nel D.P.R. 9 maggio 1994, n.
487, nell'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, nel D.M. 30
aprile 1999, n. 224, nel Regolamento didattico di Ateneo e nel
Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca.
Fisciano, 31 agosto 2009
p.
Il rettore: Fimiani |
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Contratti | 2012 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 137 del 23-11-2012 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-23&atto.codiceRedazionale=T12BGA21233 | AZIENDA ULSS N. 14 CHIOGGIA | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.137 del 23-11-2012) | Affidamento in concessione del servizio di gestione del bar interno
al P.O. di Chioggia
SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: Regione del Veneto -
Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n. 14 - Strada M. Marina n. 500
- 30015 Chioggia (Ve)
SEZIONE II: Affidamento in concessione del servizio di gestione del
bar interno al P.O. di Chioggia per il periodo di 72 mesi
SEZIONE IV: Procedura aperta ai sensi dell'art. 55 del d.Leg.vo n.
163/2006 - Criterio di aggiudicazione. Offerta corrispettivo mensile
più elevato
SEZIONE V: Deliberazione del D.G. n. 55 del 06/02/2012 - Ditte
partecipanti: 2 - Aggiudicatario: Stile Caffè Snc - Via del Santo
138 - Limena (Pd) - Importo complessivo di aggiudicazione: E
557.424,00 (IVA esclusa)
Rup
rag. Gianfranco Guerra
T12BGA21233 |
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Parte Seconda | 2014 | Altri annunzi | Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici | Parte Seconda n. 137 del 20-11-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-20&atto.codiceRedazionale=TS14ADD13477 | BAYER S.P.A. | (GU Parte Seconda n.137 del 20-11-2014) | Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio
di una specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai
sensi del regolamento CE n. 712/2012
Titolare: Bayer S.p.A., con sede e domicilio legale in Viale
Certosa 130, 20156 (Milano) Codice Fiscale e Partita I.V.A. n.
05849130157.
Specialità medicinale: ULTRAPROCT
Unguento rettale - tubo da 30 g AIC 021122080
Modifica apportata ai sensi del regolamento CE n. 712/2012.
Pratica n.ro N1A/2014/2166
Grouping of Variations Tipo: IA
IA B.II.e.3.a: Modifica minore ad una procedura di analisi per il
materiale di confezionamento primario per la cannula.
IA B.II.e.3.a: Modifica minore ad una procedura di analisi per il
materiale di confezionamento primario per il cappuccio protettivo.
I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di
scadenza indicata in etichetta.
Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della
sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Un procuratore dirigente
dott.ssa Patrizia Sigillo
TS14ADD13477 |
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Contratti | 2007 | BANDI DI GARA | BANDI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 43 del 13-4-2007 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-04-13&atto.codiceRedazionale=C-7762 | CSI - PIEMONTE S. Gare | Torino, corso Unione Sovietica n. 216 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.43 del 13-4-2007) | Bando di gara d'appalto - Gara europea per il servizio di noleggio
auto senza autista (n. 05/07)
Parte di provvedimento in formato grafico
C-7762 (A pagamento). |
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Serie Generale | 1997 | ERRATA-CORRIGE | Serie Generale n. 144 del 23-6-1997 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-06-23&atto.codiceRedazionale=097A4947&elenco30giorni=false | ERRATA-CORRIGE | Comunicato relativo al decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 16 dicembre 1996 concernente: "Equipollenza della laurea in ingegneria idraulica alla laurea in ingegneria civile indirizzo idraulica ai fini dell'ammissione ai pubblici concorsi". (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 118 del 23 maggio 1997). (GU Serie Generale n.144 del 23-06-1997) | Nel decreto citato in epigrafe, riportato nella suindicata Gazzetta
Ufficiale, a pag. 7, seconda colonna, al secondo comma delle
premesse, dove è scritto: "Visto il decreto del Prresidente della
Repubblica 11 luglio 1980, n. 168;", leggasi: "Visto il decreto del
Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;"; inoltre, dopo
il suddetto secondo comma deve intendersi inserito quanto segue:
"Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;". |
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Contratti | 2014 | AVVISI ESITI DI GARA | AVVISI ESITI DI GARA | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 137 del 28-11-2014 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-28&atto.codiceRedazionale=T14BGA20566 | ITALFERR S.P.A. | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.137 del 28-11-2014) | Avviso relativo agli appalti aggiudicati
SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE:
I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO: Italferr S.p.A.
- Società con socio unico, soggetta all'attività di direzione e
coordinamento di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. - in nome e per
conto di Trenitalia S.p.A. - Appalti - Via Vito Giuseppe Galati, 71 -
00155 Roma - Martina Salerno - Tel 06/49.75.21.78 Fax 06/49.75.24.45;
posta elettronica certificata: gareappalti.italferr.it@legalmail.it;
Indirizzo Internet: http://www.gare.italferr.it.
I.2) PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ DELL'ENTE AGGIUDICATORE:
servizi ferroviari.
SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO:
II.1) DESCRIZIONE
II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'Ente
Aggiudicatore: TR-002.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione:
- Lavori: progettazione ed esecuzione.
- Luogo di esecuzione: Comune di Torino.
II.1.3) -
II.1.4) Breve descrizione dell'Appalto: progettazione esecutiva ed
esecuzione dei lavori per l'apparato centrale a calcolatore (ACC) del
nuovo IMC di Torino smistamento di Trenitalia S.p.A., completo degli
impianti di telecomunicazione e SCMT.
CIG: 5768814FE5 - CUP: D11H13000970005
II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti): 45234100-7.
II.1.6) -
II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI
II.2.1) Valore finale totale dell' appalto: euro 12.495.998,04
SEZIONE IV: PROCEDURE
IV.1) TIPO DI PROCEDURA: procedura aperta.
IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE:
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso (offerta a
prezzi unitari con esclusione di offerte alla pari o in aumento).
IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: no.
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall'Ente
Aggiudicatore: TR-002.
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:
bando di gara - numero dell'avviso della GURI: Va serie speciale n.
62 del 04/06/2014 - Cod. T-14BFM8993.
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO
V.1) AGGIUDICAZIONE E VALORE DELL'APPALTO
APPALTO N.: 1.
V.1.1) Data di aggiudicazione: 30/10/2014.
V.1.2) Numero di offerte ricevute: 3.
V.1.3) Nome e indirizzo dell'operatore economico aggiudicatario:
Ansaldo STS S.p.A.
Indirizzo postale: Via P. Mantovani, 3-5 16151 Genova.
V.1.4) Informazione sul valore dell'appalto: valore totale
inizialmente stimato dell'appalto: euro 13.004.644,56 - valore finale
totale dell'appalto: euro 12.495.998,04.
V.1.5) È possibile che il contratto venga subappaltato : si -
Valore stimato esclusa IVA: euro 7.918.958,54.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) -
VI.2) -
VI.3) -
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 14/11/2014.
Direttore approvvigionamenti e sistemi
ing. Fabrizio Ranucci
T14BGA20566 |
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Contratti | 2008 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 107 del 15-9-2008 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-09-15&atto.codiceRedazionale=T-08BFM7634 | Eni'a S.p.A. | Strada S.Margherita 6/a - 43100 Parma P.I. 02346610344 | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.107 del 15-9-2008) | Avviso istituzione Sistema di Qualificazione - Settori Speciali
Sezione I-Ente aggiudicatore - I.1) Denominazione: Eni'a S.p.a,
Strada S.Margherita 6/a - Parma; Punto di contatto: Eni'a S.p.a.-Sede
territoriale di Reggio Emilia- Funzione acquisti e appalti - Via Nubi
di Magellano n.30 - 42100 Reggio Emilia - Att.ne Beltrami Massimiliano
- tel.0522297785 -fax.0522297587- posta elettronica:
massimiliano.beltrami@eniaspa.it - indirizzo internet e profilo di
committente: www.eniaspa.it. - Sezione II-Oggetto del sistema di
qualificazione - II.1) Denominazione: Sistema di qualificazione
d'imprese idonee ad effettuare forniture ed installazioni di sistemi
di filtrazione a tela o tessuto multidisco per impianti di depurazione
acque reflue - Rif. n.1577 - II.2) Tipo di appalto: forniture - II.3)
Descrizione delle forniture da appaltare mediante il sistema di
qualificazione: Fornitura, montaggio e messa in esercizio di filtri a
tela o tessuto multidisco, di tipo rotativo ad asse orizzontale,
idonei alla rimozione di solidi sospesi da trattamento terziario con
processo di post-precipitazione chimica del fosforo (P), nonchè delle
apparecchiature ed impiantistica complementare necessaria al loro
funzionamento, in grado di trattare una portata utile complessiva >
=300 mc/h, da installare presso gli impianti di depurazione gestiti da
Eni'a S.p.a. o da società del gruppo - II.4) CPV: 29566000-29566500
- Sezione III-Informazioni di carattere giuridico, economico,
finanziario e tecnico: III.1) Condizioni di partecipazione e metodi di
verifica delle stesse: si rimanda all'avviso integrale, trasmesso per
la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data
09/09/2008 e disponibile sul sito Eni'a all'indirizzo: www.eniaspa.it
- sezione Acquisti e Appalti > Qualificazione > Qualificazione per
appalti sopra soglia comunitaria. - Sezione IV-Procedura: IV.2.2)
Durata del sistema di qualificazione: dal 10/09/2008 al 10/09/2011.
Sezione VI: Altre informazioni: VI.2) Informazioni complementari:
al fine di poter partecipare alla prima procedura di selezione del
contraente che la stazione appaltante espleterà nell'ambito del
sistema, gli operatori economici interessati dovranno far pervenire la
richiesta di qualificazione entro il giorno 10/10/2008 alle ore 12.00
all'indirizzo indicato nell'avviso integrale, al quale si rimanda per
le ulteriori informazioni complementari.
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR
Emilia Romagna, Sez. di Parma, Piazzale Santafiora, 7.-Parma.
L'Amministratore Delegato
Dr. Andrea Viero
T-08BFM7634 (A pagamento). |
|
Contratti | 2010 | AVVISI E BANDI DI GARA | ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE | 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 23 del 26-2-2010 | https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-26&atto.codiceRedazionale=T10BFM3942 | ACEA SPA (IN NOME E PER CONTO DI SAO SPA - GRUPPO ACEA SPA) | (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.23 del 26-2-2010) | BANDO DI GARA - SETTORI ORDINARI
PROCEDURA APERTA N. 6/SAO
1. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE:ACEA SPA,in nome e per conto di
SAO SPA - GRUPPO ACEA SPA, P.le Ostiense, 2 - Roma - Tel. 06/57991 -
fax 06/57994146.
2. FORMA DELL'APPALTO: a corpo.
3. LUOGO DI ESECUZIONE: Comune di Orvieto (TR).
4. TIPO DI APPALTO: lavori.
5. NATURA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: la realizzazione
del "gradone 8" e relative infrastrutture 2° Stralcio Funzionale
della discarica di Orvieto. L'appalto comprende essenzialmente le
seguenti opere:
- Capping Frontale;
- Strada sul Fronte.
5.1 Lavorazioni di cui si compone l'intervento: Categoria
prevalente OG12 -classifica II - CPV 45222110-3
5.2 Importo dell'appalto:Euro 997.208,57, di cui Euro 26.630,91 per
oneri della sicurezza, non soggetti a ribasso.
5.3 Suddivisione in lotti: no.
6. DURATA DELL'APPALTO: 180 giorni naturali e consecutivi d.c.l..
7. AMMISSIBILITÀ DI VARIANTI: no.
8. CONDIZIONI PARTICOLARI CUI È SOGGETTA LA REALIZZAZIONE
DELL'APPALTO: la messa a disposizione delle aree interessate dalla
realizzazione delle opere è subordinata alla piena disponibilità
delle stesse da parte della SAO S.p.A.
9. DOCUMENTAZIONE DI GARA: il bando di gara, il disciplinare di
gara, la modulistica predisposta da Acea S.p.A., il Capitolato
Speciale, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, il Piano operativo
di sicurezza, il Cronoprogramma, il Computo Metrico e le planimetrie
principali sono disponibili al sito internet www.acea.it, sezione
Fornitori, area Gare in corso, Pagina Lavori Elettrici, link Gara
6/SAO.
10. RICEZIONE ED APERTURA DELLE OFFERTE: le offerte economiche
dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 29 marzo
2010 presso Acea S.p.A. - Funzione Personale e Servizi - Unità
Approvvigionamenti - Area Energia Viale Marco Polo n. 31, 00154 Roma.
Le offerte pervenute oltre tale termine,ancorchè sostitutive o
migliorative, non saranno ammesse a concorso. L'apertura dei plichi,
pervenuti nei termini e con le modalità stabilite, avverrà in
seduta pubblica ed in presenza di notaio, alle ore 10.00 del giorno 1
aprile 2010 presso la Sala Verde di Acea S.p.A. Viale Marco Polo n.
31, 00154 - Roma.
11.GARANZIA A CORREDO DELL'OFFERTA pari ad Euro 19.944,17, da
presentarsi secondo le modalità indicate nel disciplinare di gara.
12. MODALITÀ DI FINANZIAMENTO: disponibilità di bilancio.
13.MODALITÀ DI PAGAMENTO: ai sensi di quanto previsto dall'art. 26
comma 1 del Capitolato Speciale di Appalto relativo ai lavori in
oggetto.
14.REQUISITI MINIMI DI PARTECIPAZIONE
14.1 Requisiti di ordine generale:
- Possesso dei requisiti di cui agli artt. 38 e 39, D.Lgs. n.
163/2006.
- Assenza delle situazioni interdittive di cui all'art.38 lett.
m)quater,D.Lgs.n. 163/2006.
- Assenza della causa di esclusione di cui all'art. 1-bis, comma
16, L. 383/2001.
- Accettazione incondizionata delle prescrizioni contenute nel
"Codice Etico degli appalti Acea" e nel "Codice Etico" adottato dal
Gruppo Acea.
14.2 Requisiti di carattere tecnico ed economico: possesso di
attestazione di qualificazione adeguata per categoria e classifica ai
valori della presente gara e rilasciata da un organismo di
attestazione S.O.A. appositamente autorizzato, completa
dell'indicazione - ove obbligatoria ai sensi della normativa vigente
- relativa al possesso del requisito di cui all'art. 2, co. 1, lett.
q) o r), D.P.R. n. 34/2000.
Per i raggruppamenti temporanei e i consorzi ordinari di
concorrenti trova applicazione l'art.37,comma 7, fatto salvo quanto
disposto dall'art. 36, comma 5 del D.Lgs. 163/2006.In caso di
partecipazione di imprese riunite temporaneamente, o consorziate
occasionalmente, o da riunirsi o da consorziarsi, o GEIE, per quanto
attiene i requisiti per la partecipazione alla gara, si applica
quanto previsto agli articoli 37 e 253 comma 9 del predetto decreto.
Per i raggruppamenti temporanei orizzontali di concorrenti, la somma
dei requisiti di qualificazione sarà calcolata con riguardo
all'importo dei lavori. Le modalità di presentazione della
documentazione necessaria per la partecipazione alla gara, nonchè
gli ulteriori documenti dovuti dai soggetti di cui all'art. 34, comma
1, lett. b) c), d), e) ed f) sono indicate nel disciplinare di gara.
15.TERMINE DI VALIDITÀ DELL'OFFERTA: 180 giorni dalla data di
apertura delle offerte.
16.CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: prezzo più basso determinato
mediante massimo ribasso percentuale sull'importo dei lavori posto a
base di gara, ai sensi dell'art. 82, comma 2, lett. b), D. Lgs.
163/2006, con esclusione delle offerte in aumento ed individuazione
delle offerte anormalmente basse, ai sensi dell'art. 86, comma 1, del
citato decreto. Si procederà all'esclusione automatica dalla gara
delle offerte che presentino una percentuale di ribasso pari o
superiore alla soglia di anomalia così individuata, ai sensi
dell'art. 122, comma 9, D. Lgs. 163/2006.
17.ALTRE INFORMAZIONI
17.1 Modalità di presentazione delle offerte:l'offerta economica,
redatta in lingua italiana in conformità al modello reso disponibile
dalla stazione appaltante al sito internet www.acea.it, sezione
Fornitori, area Gare in corso, Pagina Lavori Elettrici, link Gara
6/SAO, sarà racchiusa in busta sigillata ed a sua volta inserita,
assieme alla "documentazione a corredo dell'offerta" di cui al
seguente punto 17.2, all'interno di un ulteriore plico.Le modalità
di presentazione e di spedizione dei plichi sono contenute nel
disciplinare di gara.
17.2 Documentazione a corredo dell'offerta, da presentarsi a pena
di esclusione dalla gara:
a) domanda di ammissione redatta, in lingua italiana,compilando in
ogni sua parte il modulo predisposto e reso disponibile da Acea
S.p.A. all'indirizzo internet di cui al punto 9 del presente bando,
attestante il possesso del requisito di cui al punto 14.2 del
presente bando, l'accettazione incondizionata della documentazione di
gara nonchè la sottoscrizione del consenso al trattamento dei dati
giudiziari dell'interessato da fornire a pena di esclusione;
b) dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti
di ordine
generale di cui al punto 14.1 del presente bando, resa in
conformità al
D.P.R. n. 445/2000 e redatta compilando in ogni sua parte il modulo
predisposto e reso disponibile da Acea S.p.A. all'indirizzo internet
di cui al punto 9 del presente bando;
c) modulo recante i dati relativi alle posizioni contributive
dell'impresa,
redatto utilizzando lo schema predisposto e reso disponibile da
Acea
S.p.A. all'indirizzo internet di cui al punto 8 del presente bando;
d) documento attestante l'avvenuto pagamento di Euro 40,00 CIG
04355177FD, quale contribuzione a favore dell'Autorità per la
Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, da
effettuarsi secondo le istruzioni operative rinvenibili all'indirizzo
www.avcp.it;
e) garanzia a corredo dell'offerta di cui al punto 11 del bando;
f) attestato di avvenuto sopralluogo, rilasciato dalla SAO S.p.A;
g) in caso di avvalimento, documentazione di cui all'art. 49, comma
2 del D.Lgs.163/2006, nonchè i documenti di cui alle precedenti
lettere b) e c) relativi anche all'impresa ausiliaria.
17.3 Modalità di presentazione della documentazione dei soggetti
riuniti: le modalità di presentazione della documentazione indicata
e gli ulteriori documenti dovuti dai soggetti di cui alle lettere b),
c), d) ed e), art. 34, D.Lgs. n. 163/2006, sono indicati nel
disciplinare di gara.
17.4 Verifica dei requisiti: qualora,a seguito di verifiche
condotte sul possesso dei requisiti di partecipazione alla
gara,questi ultimi non siano rispondenti a quanto dichiarato
dall'impresa nell'ambito della procedura di affidamento, la stessa
verrà esclusa dalla gara, la cauzione provvisoria verrà incamerata
e si procederà alla segnalazione del fatto all'Autorità per la
Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; in
ogni caso, le suddette verifiche saranno effettuate nei confronti
dell'aggiudicataria e del concorrente che segue in graduatoria.
17.5 Subappalto: in sede di offerta il concorrente dovrà indicare
i lavori o le parti di opere che intenderà subappaltare o concedere
in cottimo, evidenziando la categoria di appartenenza degli stessi.
In caso di subappalto, è fatto obbligo all'aggiudicatario di
trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento
effettuato nei propri confronti, copia delle fatture quietanzate
relative ai pagamenti corrisposti da esso al subappaltatore o
cottimista, indicando le eventuali ritenute di garanzie effettuate.
17.6 Verifica della regolarità contributiva: Acea S.p.A. rende
noto che richiederà direttamente allo Sportello Unico Previdenziale
il documento unico di regolarità contributiva (DURC).
17.7 Piani di sicurezza: si applicheranno le norme vigenti al
momento dell'esperimento della gara; l'impresa, pertanto, nel
formulare l'offerta, dovrà tenere conto degli oneri derivanti
dall'applicazione di tutte le norme vigenti in materia di sicurezza.
17.8 Prescrizioni ulteriori: La gara sarà disciplinata oltre che
dal presente avviso di gara,dal disciplinare di gara e dal Capitolato
Speciale d'Appalto - SAO S.p.A. - Doc 0309R14, - ed. Marzo 2009 e dai
suoi allegati. L'accettazione incondizionata del citato capitolato e
dei suoi allegati è condizione di ammissibilità alla gara.
Eventuali riferimenti alla previgente normativa sui lavori pubblici
contenuti nei documenti di gara sono da considerarsi effettuati con
riferimento a quanto disposto dal D. Lgs. 163/2006.
ACEA SPA intende avvalersi del disposto di cui all'art. 140 D.Lgs.
n. 163/2006.
Le offerte potranno essere formulate solo a seguito di una visita
dei luoghi, da effettuarsi previo appuntamento con l'Ing. Massimo
Lardani, tel. 0763 300000, e - mail massimo.lardani@aceaspa.it. Il
documento attestante il sopralluogo, rilasciato da SAO S.p.A., dovrà
essere inserito, a pena di esclusione, tra la documentazione a
corredo dell'offerta di cui al precedente punto 17.2.Per informazioni
e delucidazioni di carattere tecnico rivolgersi a SAO S.p.A., nella
persona dell'Ing. Massimo Lardani .
Per gli adempimenti amministrativi potranno essere richiesti
chiarimenti all'Unità Approvvigionamenti - Acea S.p.A. - tramite fax
allo 06/5799-3369, o per e-mail all'indirizzo
gare.contratti@aceaspa.it. Per ogni controversia si stabilisce la
competenza del Foro di Roma.
17.9 Trattamento dei dati: Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs.
196/2003 ("Codice Privacy"), si informa che il trattamento dei dati
personali raccolti dalla stazione appaltante è finalizzato
unicamente all'espletamento della presente procedura, nonchè alle
attività ad essa correlate e conseguenti.
In relazione alle descritte finalità, il trattamento dei dati
personali avviene mediante strumenti manuali,informatici e
telematici, con logiche strettamente correlate alle finalità
predette e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la
riservatezza dei dati stessi.I dati potranno essere trattati anche in
base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali di volta in
volta individuati.Il conferimento dei dati è necessario per valutare
il possesso dei requisiti e delle qualità richiesti per la
partecipazione alla procedura nel cui ambito i dati stessi sono
acquisiti; pertanto, la loro mancata indicazione può precludere
l'effettuazione della relativa istruttoria.
Il trattamento dei dati giudiziari è effettuato esclusivamente per
valutare il possesso dei requisiti e delle qualità previsti dalla
vigente normativa in materia di appalti ed avviene sulla base
dell'autorizzazione al trattamento dei dati a carattere giudiziario
da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti
pubblici, rilasciata dal Garante per la protezione dei dati
personali.
Potranno venire a conoscenza dei suddetti dati personali e/o
giudiziari i collaboratori ovvero gli operatori della stazione
appaltante designati/individuati, di volta in volta, quali
responsabili ovvero incaricati del trattamento.
I dati raccolti potranno altresì essere conosciuti da:
Soggetti terzi fornitori di servizi per la stazione appaltante, o
comunque ad essa legati da rapporto contrattuale, unicamente per le
finalità sopra descritte, previa designazione in qualità di
responsabili del trattamento e comunque garantendo il medesimo
livello di protezione;
Altre amministrazioni pubbliche, cui i dati potranno essere
comunicati per adempimenti procedimentali;
Altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di
gara, secondo le modalità e nei limiti di quanto previsto dalla
vigente normativa in materia;
Legali incaricati per la tutela della stazione appaltante in sede
giudiziaria.
I diritti dell'interessato sono disciplinati dall'art. 7 del Codice
Privacy. In particolare, l'interessato ha il diritto di ottenere la
conferma dell'esistenza o meno dei propri dati e di conoscerne il
contenuto e l'origine, di verificarne l'esattezza o chiederne
l'integrazione o l'aggiornamento, oppure la rettificazione; ha
altresì il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione
in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di
legge, nonchè di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro
trattamento. La relativa richiesta va rivolta alla stazione
appaltante.L'informativa analitica comprensiva del consenso è
reperibile sul sito della stazione appaltante (www.aceaspa.it) oltre
ad essere parte integrante del modello allegato al presente Bando di
Gara.
Il Responsabile Funzione Personale e Servizi
(Stefano Tempesta)
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