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«Rita Katz è una donna piccola e con la pelle scura, con gli occhi marroni e lo sguardo che non sta mai fermo. E che quando è nervosa o eccitata si muove in continuazione. Tutti quelli che lavorano nel campo dell’intelligence la chiamano “Rita”, anche le persone che non la conoscono molto bene». Comincia così un [lungo articolo](<http://www.newyorker.com/magazine/2006/05/29/private-jihad/>) del giornalista Benjamin Wallace-Wells pubblicato sul _New Yorker_ nel maggio del 2006, quasi dieci anni fa. Quell’articolo, intitolato “Private Jihad” (“Il jihad privato”), è ancora oggi la cosa più completa scritta su [Rita Katz](<http://news.siteintelgroup.com/blog/index.php/blogger/listings/634-rkatz>), direttrice di [SITE Institute](<http://ent.siteintelgroup.com/>), una società statunitense con sede a Bethesda, in Maryland, che si occupa di monitorare le attività dei jihadisti online.
Negli ultimi mesi SITE è stato citato decine di volte dalla stampa internazionale e italiana, per via di immagini e video diffusi online dallo [Stato Islamico (o ISIS)](<https://www.ilpost.it/2015/02/05/isis/>). SITE è considerato la fonte più autorevole per valutare l’autenticità dei video di decapitazioni, esecuzioni, o altre forme di propaganda dell’ISIS e di al Qaida. Viene consultato regolarmente dall’amministrazione americana e il costo per avere accesso ai suoi contenuti online si aggira attorno alle decine di migliaia di dollari all’anno. Rita Katz è la co-fondatrice e direttrice della società, nata dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. Ha una storia incredibile e per molti versi misteriosa: tra le altre cose si è infiltrata in movimenti terroristici statunitensi e ha scritto un libro senza rivelare di esserne l’autrice. Monitora le attività online dei jihadisti “in maniera ossessiva”, è molto apprezzata ma ha anche molti detrattori. La sua storia, quella che l’ha portata a diventare capo di SITE, è cominciata nel 1969, con un’impiccagione pubblica nella piazza centrale di Baghdad, la capitale dell’Iraq.
**L’impiccagione a Baghdad e la vita in Israele**
Rita Katz è nata nel 1963 a Bassora, grande città nel sud-est dell’Iraq, da una famiglia ebrea. Nel 1968 - un anno dopo la [fine della “Guerra dei sei giorni”](<https://www.ilpost.it/2011/05/20/cosa-sono-i-confini-del-1967/>) vinta da Israele contro una coalizione di stati arabi - suo padre, un uomo d’affari ebreo benestante, fu accusato dal governo iracheno di essere una spia israeliana. Non fu l’unico: in quegli anni il clima tra Israele e stati arabi era molto teso e il regime iracheno incoraggiò in diverse occasioni gli attacchi contro gli ebrei iracheni. Katz, i suoi tre fratelli e la loro madre furono portati a Baghdad e furono tenuti agli arresti domiciliari. Il padre fu condannato da un tribunale militare e impiccato nella piazza centrale di Baghdad. Wallace-Wells ha descritto così quel giorno: «Centinaia di migliaia di iracheni festanti assistettero alle impiccagioni; il governo aveva garantito mezzi pubblici gratuiti dalle province del paese alla capitale; le danzatrici del ventre si erano esibite per la folla». Katz allora aveva sei anni. Wallace-Wells le ha chiesto se quell’esperienza ha condizionato le sue scelte professionali da adulta. «So che le persone che hanno ucciso mio padre non sono i jihadisti, ma non mi sarei mai interessata della politica di questa parte del mondo se non fosse stato per la sua esecuzione», ha risposto lei.
Dopo quattro mesi di arresti domiciliari, la famiglia Katz [riuscì a scappare](<http://www.c-span.org/video/?180201-1/book-discussion-terrorist-hunter>): la madre drogò le guardie, finse di essere la moglie di un generale iracheno molto noto, raggiunse con i quattro figli il confine iraniano ("allora l'Iran dello scià era un paese meraviglioso", ha raccontato lei), e poi arrivò in Israele, in una piccola città sul mare chiamata Bat-Yam. Katz fece il servizio militare con l’IDF - l'Israel Defense Force - e si laureò in politica e storia all’Università di Tel Aviv. Sposò uno studente di medicina e cominciò a lavorare nell’azienda di sua madre, nel campo della produzione e vendita di vestiti. Nel 1997 il marito di Katz ottenne una specie di assegno di ricerca in endocrinologia al National Institute of Health di Washington: Katz e il marito si trasferirono negli Stati Uniti con i loro tre figli.
**Gli Stati Uniti, l’intelligence e SITE**
Negli Stati Uniti Katz cominciò a lavorare come ricercatrice per [Investigative Project](<http://www.investigativeproject.org/>), gruppo guidato dall’ex giornalista Steven Emerson, esperto di terrorismo. Emerson era diventato noto nel 1995 per [avere detto](<http://www.cbsnews.com/news/i48-hours-i-tracking-terror/>) in una trasmissione di _CBC_ che l’attentato a Oklahoma City dove morirono 168 persone (fu l’attentato più violento negli Stati Uniti prima dell’11 settembre 2001) era stato compiuto da un terrorista islamico: i responsabili si rivelarono poi essere Timothy James McVeigh e Terry Nichols, due estremisti di destra veterani dell’esercito americano. La fine degli anni Novanta, comunque, fu un buon momento per i gruppi come Investigative Project che volevano studiare le attività terroristiche sulla base di informazioni “open source”, quindi accessibili online a tutti. Katz si rese conto fin da subito della grande quantità di informazioni che era in grado di recuperare attraverso internet.
In questo periodo Katz fece anche dei lavori sotto copertura: si finse la moglie di un uomo d’affari iracheno-americano molto radicale. Andò fuori dall’ambasciata israeliana a Washington a gridare in arabo: «Ebrei, ebrei, Maometto è venuto a prendervi». Si presentò a conferenze ed eventi radicali indossando il burqa, parlando con un forte accento arabo e non guardando mai negli occhi gli uomini. Si offrì volontaria per mandare dei soldi alle famiglie dei kamikaze e scoprì alcuni dei canali di finanziamento di gruppi terroristici. Divenne così ossessionata dal suo lavoro, ha scritto Wallace-Wells, che il marito cominciò a pensare che avesse una relazione con un altro uomo. Nel maggio del 2003 Katz pubblicò il libro "[Terrorist Hunter: The Extraordinary Story of a Woman Who Went Undercover to Infiltrate the Radical Islamic Groups Operating in America](<http://www.amazon.com/Terrorist-Hunter-Extraordinary-Undercover-Infiltrate/dp/0060528192>)", che però decise di non firmare per proteggere la sua identità. Katz partecipò alla trasmissione "60 Minutes" di _CBS_ per promuovere il suo libro: si presentò con una parrucca e un naso finto e si fece chiamare "Sarah" per non esporre lei o la sua famiglia a possibili ritorsioni di gruppi come al Qaida, Hamas, Jihad Islamico e Hezbollah. La sua identità [fu rivelata](<http://forward.com/articles/7490/muslim-charities-sue-cbs-investigator/?>) poco dopo da due enti di beneficenza della Virginia, "The Heritage Education Trust" e "Safa Foundation", che fecero causa a _CBC_ e Katz per essere state accusate di riciclare denaro per gruppi terroristici.
**L 'ascesa di SITE**
Katz, che parla fluentemente sia arabo che ebraico, ha fondato SITE insieme a Josh Devon nel luglio del 2002. Da allora ha fornito consulenze a funzionari del governo americano - Casa Bianca, dipartimento della Giustizia e dipartimento della Sicurezza Interna - e a diversi governi stranieri. Fin da subito SITE ha offerto un servizio di sottoscrizione piuttosto costoso a cui fanno riferimento anche i grandi giornali internazionali e che prevede, tra le altre cose, un servizio di traduzione di messaggi e mail di jihadisti intercettati online. Alcuni analisti o ricercatori di SITE sono riusciti a “infiltrarsi” nelle chat di gruppi jihadisti e ottenere la fiducia degli amministratori dei siti, insieme a molte informazioni. Nella prima metà degli anni Duemila le indagini di SITE portarono all’arresto di un sospetto terrorista straniero da parte della polizia del suo paese.
SITE ha cominciato a essere citato sempre più spesso dalla stampa internazionale, anche se nel corso degli anni ha rischiato di vedere compromesso il suo lavoro. Nel settembre del 2007 SITE [ottenne](<http://www.newsweek.com/capital-sources-keeping-eye-al-qaeda-100275>) il nuovo video di Osama bin Laden prima che al Qaida lo diffondesse tramite i suoi canali ufficiali (si trattava del primo video di bin Laden da tre anni). SITE [permise](<http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/10/08/AR2007100801817.html?>) l’accesso al link del video a due funzionari dell’amministrazione dell’allora presidente George W. Bush, con la promessa di non pubblicizzarne l’esistenza prima della sua diffusione da parte di al Qaida. Nel giro di venti minuti, molti computer delle agenzie di intelligence americane cominciarono a scaricare il video: poco dopo il video fu trasmesso da una televisione via cavo americana. Katz disse in quell’occasione che la capacità di SITE di sorvegliare le attività di al Qaida era stata compromessa. Nel corso degli anni sembra comunque che SITE sia riuscito a recuperare la sua efficacia nel tracciare i movimenti online dei jihadisti. Per esempio la giornalista che si occupa di ISIS e terrorismo per il _New York Times_ , Rukmini Callimachi, [ha raccontato a _Longform_](<http://longform.org/posts/longform-podcast-129-rukmini-callimachi-part-1>) di avere proprie fonti che la avvertono dell'uscita di nuovo materiale dell'ISIS in internet, ma di considerarsi relativamente sicura dell'autenticità di quel materiale quando è SITE a confermarne la veridicità.
Non è facile trovare molte informazioni su SITE. Wallace-Wells ha raccontato sul _New Yorker_ la sua prima visita alla sede di SITE, al settimo piano di un vecchio edificio in un posto non meglio identificato. Wallace-Wells [ha scritto](<http://www.newyorker.com/magazine/2006/05/29/private-jihad>):
> «Lei [Katz, ndr] mi disse di prendere un treno fino al terminal principale della città e poi di chiamare l’ufficio per avere altre indicazioni. Arrivato di fronte alla porta chiusa dell’ufficio di SITE, che ha una telecamera a circuito chiuso e una targhetta che riporta il nome di una società che non esiste, mi aspettavo di entrare in un centro pieno di apparecchiature super-tecnologiche, con mappe illuminate e schermi dappertutto. L’ufficio di SITE assomiglia più alla sede di un giornale studentesco. C’erano tre stanze: l’ufficio di Katz,con un grande tavolo circolare per le conferenze; una piccola stanza con due traduttori (la maggior parte lavorano part-time, da casa loro); e quello che viene chiamato il “buco”, con parecchi ricercatori e praticanti, tutti con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, seduti sotto una fila di immagini di terroristi ricercati.»
**Il valore del lavoro di Katz, e i suoi detrattori**
Nel 2006 Katz ha detto a Wallace-Wells che SITE è nato per colmare un vuoto nel campo dello studio del terrorismo internazionale. Nel 2001, per esempio, le agenzie di intelligence non prevedettero gli attentati dell’11 settembre anche per via del fatto che non era stata data attenzione sufficiente alle attività online di al Qaida. Poi le cose sono cambiate. Le attività online di gruppi jihadiste aumentarono notevolmente dal 2004, dopo che al Qaida diffuse il video che mostrava la decapitazione dell’ostaggio americano Nick Berg (la CIA disse che fu Abu Musab al Zarqawi in persona a decapitare Berg e che fu lui a diffondere online il video). Oggi la maggior parte delle loro attività - dal reclutamento alle dichiarazioni prima di farsi saltare in aria - vengono diffuse via internet: l’ISIS sta provando a sfruttare quella che l’esperto di terrorismo Peter Berger ha definito “resistenza senza leadership”, ovvero quel fenomeno che si verifica quando alcuni piccoli gruppi trovano aiuto e ispirazione da materiale che trovano online.
**Rita Katz spiega a CNN il lavoro di SITE, dopo la decapitazione di Steven Sotloff**
Katz, ha raccontato Wallace-Wells, comincia a lavorare ogni giorno alle sei del mattino: «Quando ha ospiti a cena lascia un dispositivo elettronico acceso in cucina, in modo da tenere d’occhio quello che succede. “È una dipendenza”, ha detto Katz. “Ti svegli pensando, sono stata offline per sette ore, e i terroristi nel frattempo hanno fatto i loro piani”». I suoi detrattori dicono che il lavoro di Katz ha ampliato il pubblico di coloro che hanno accesso a materiale propagandistico di gruppi jihadista e che la sua ossessione le ha fatto vedere complotti e piani di attentati dove non c’erano. Per esempio ha trovato e diffuso un manuale per compiere attacchi terroristici usando il botulino come contaminante, un sistema che gli esperti hanno detto però non essere collegato ad alcuna minaccia effettiva.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Chi è Rita Katz | Il discusso libro sulle “brutte verità” di Facebook | 0.798964 | https://www.ilpost.it/2015/03/08/rita-katz/ | https://www.ilpost.it/2021/07/25/libro-facebook-ugly-truth/ |
>
> Vi piace la pasta e fagioli? La evitate come un piatto pesante e poco raffinato, la mangiate pensando alla nonna o nelle nuove trattorie fighette, che hanno recuperato le vecchie ricette del passato? E poi, usate i borlotti o i cannellini, la salsa al pomodoro la mettete oppure no? Tutte queste domande avevano già ottenuto risposta più di 70 anni fa, durante uno dei consueti interventi radiofonici settimanali del sindaco italoamericano di New York Fiorello La Guardia.
>
> Il _New York Times_ [raccontava](<https://timesmachine.nytimes.com/timesmachine/1945/01/15/121619174.html>) infatti, sul numero uscito il 15 gennaio 1945, che La Guardia si trovava a casa e che sua moglie stava cucinando una sua versione di "pasta faggioli", molto apprezzata anche dal cantante e attore Jimmy Durante, che la chiamava "pastafazule". Il sindaco polemizzava con gli italiani arricchiti di New York che alla domanda «"Sapete cos'è pasta faggioli?" Risponderanno "Oh no, non ne abbiamo mai sentito parlare, non l’abbiamo mai mangiata a casa nostra". È una sciocchezza. Tutti i poveri mangiano pasta faggioli, e di questi giorni è quasi un lusso ed è molto nutriente». Specificava anche che «ovviamente per me è un po’ pesante, quando mangio pasta faggioli devo stare un po' attento a cosa mangio. Per il resto della settimana devo stare a dieta ferrea».
>
> Questa è la ricetta di Marie La Guardia, come riportata dal marito:
>
>> «Allora, Marie usa più o meno 50 grammi di pancetta con cipolle a fette e poi ci fa cuocere i fagioli, quei bei fagioli marroni. Quando il sugo è quasi cotto ci mettete dentro un bel po' di scarola, e quando è proprio cotto ci buttate i ditalini di pasta, o anche i maccheroni o gli spaghetti spezzati, e li lasciate cuocere quanto volete. Ma non cuoceteli troppo o diventeranno mollicci e collosi e non saranno buoni. Questo è un piatto perfetto e ben bilanciato. Ci sono proteine, vitamine, carboidrati e tutto quello che vi serve».
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| La ricetta di "pasta faggioli" del sindaco La Guardia | Il ragù della nostalgia con i fegatini di pollo | 0.827698 | https://www.ilpost.it/2019/01/15/la-ricetta-di-pasta-faggioli-del-sindaco-la-guardia/ | https://www.internazionale.it/notizie/rachel-roddy/2019/02/27/ricetta-fettuccine-ragu-fegatini |
L'esercito israeliano ha ritirato il grosso delle truppe dalla Striscia di Gaza, scrivono [diversi giornali israeliani](<http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/.premium-1.608590>). Il ritiro non è stato completo: ci sono ancora truppe israeliane nell'area di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, impegnate a distruggere quelli che l'esercito definisce gli ultimi tunnel rimasti a Hamas. Secondo fonti militari saranno necessari altri due giorni per distruggere gli ultimi tunnel. Anche a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, sono ancora presenti militari israeliani. Gran parte delle truppe di terra si trovano ora oltre il confine con Israele o nelle sue immediate vicinanze.
Nonostante sia iniziato il ritiro delle truppe di terra israeliane, Hamas [ha lanciato](<http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/.premium-1.608548>) nuovi missili contro Tel Aviv mentre gli attacchi aerei sulla Striscia non si sono fermati. Nella mattina di domenica 3 agosto a Rafah un'area vicino a una scuola gestita dalle Nazioni Unite è stata colpita da un attacco israeliano: secondo fonti mediche palestinesi ci sono almeno dieci morti e decine di feriti. Il portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei profughi palestinesi, Chris Gunners, ha confermato su Twitter l'attacco, mentre il segretario dell'ONU Ban Ki-moon ha definito l'attacco «un gesto criminale».
> Shelling incident in vicinity of UNRWA school in Rafah sheltering almost 3,000 IDP. Initial reports say multimple deaths and injury
— Chris Gunness (@ChrisGunness) [3 Agosto 2014](<https://twitter.com/ChrisGunness/statuses/495847378071470080>)
Nella sera di sabato 2 agosto l’esercito israeliano ha comunicato che il soldato che [si pensava fosse stato catturato da Hamas](<https://www.ilpost.it/2014/08/02/guerra-gaza-soldato-catturato/>) venerdì poco dopo l’inizio della tregua umanitaria è ora considerato ucciso in battaglia. L’annuncio è arrivato dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Israele continuerà le operazioni militari nella Striscia di Gaza fino a che riterrà necessario per fermare gli attacchi di Hamas. Netanyahu aveva aggiunto che ci sarebbe potuto essere allo stesso tempo una riduzione delle operazioni via terra nella Striscia Gaza. Infatti, da sabato, hanno raccontato alla stampa internazionale diversi testimoni, i soldati israeliani hanno cominciato ad arretrare verso il confine in alcune aree urbane della Striscia - come Beit Lahiya - dicendo agli abitanti locali che era “sicuro” fare ritorno nelle loro case. Il ritmo del ritiro è aumentato considerevolmente nella giornata di domenica.
[ ](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-147/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-147/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-148/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-149/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-150/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-151/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-152/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-153/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-154/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-155/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-156/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-157/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-158/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-159/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-160/>) [](<https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/gaza-161/>)
Intanto sabato il numero dei palestinesi uccisi nelle operazioni militari israeliane, iniziate il 7 luglio scorso, è salito a oltre 1.650. Altre 460mila persone, ha detto il portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei profughi palestinesi, sono da considerarsi sfollate. Le condizioni di vita in molte zone della Striscia di Gaza sono diventate insostenibili e molti ospedali, [tra cui quello di Rafah](<http://www.nytimes.com/2014/08/03/world/middleeast/hospitals-in-gaza-overcrowded-on-second-day-of-heavy-bombardment-by-israeli-forces.html?smid=tw-share>), città al confine con l’Egitto colpita da intensi bombardamenti negli ultimi due giorni, si trovano in una situazione grave di mancanza di risorse e sovraffollamento (venerdì e sabato sono stati uccisi più di 120 palestinesi solo a Rafah, i due giorni con più morti per la città da quando è cominciata la guerra).
Il governo israeliano di Benjamin Netanyahu, [scrive il _New York Times_](<http://www.nytimes.com/2014/08/03/world/middleeast/israel-gaza-conflict.html?smid=tw-share>), si trova in una situazione piuttosto complicata di doppia pressione interna ed esterna. I governi di Stati Uniti ed Europa gli stanno chiedendo di mettere fine alla guerra (la posizione dell’amministrazione americana per la verità non è sempre stata così chiara), e le Nazioni Unite parlano da giorni di un “disastro sanitario” nella Striscia di Gaza. Internamente Netanyahu è sottoposto a pressioni opposte, che spingono il governo ad andare fino in fondo nella battaglia contro Hamas. Sabato l’ex vice-ministro della Difesa israeliano, Danny Danon, ha detto per esempio che «il governo sta facendo un grave errore nella sua decisione di ritirare le forze dalla Striscia di Gaza. È un passo nella direzione sbagliata».
Israele ha comunque detto che non intende negoziare più tregue con Hamas, e quindi le decisioni su un eventuale ritiro completo dei soldati saranno prese unilateralmente. Intanto Hamas ha detto che continuerà a combattere Israele. Sami Abu Zuhri, un portavoce di Hamas, ha detto all’agenzia di stampa Maan che «un ritiro unilaterale o un ridispiegamento delle forze israeliane nella Striscia di Gaza riceverà una risposta appropriata da parte dell’ala militare di Hamas». Nel frattempo una delegazione palestinese è arrivata in Egitto, al Cairo, dove si sarebbe dovuto discutere di un nuovo cessate il fuoco. Come annunciato, all'incontro Israele non ha inviato alcuna delegazione. I palestinesi hanno comunque presentato le loro richieste per un cessate il fuoco duraturo. Tra le altre cose, la delegazione ha richiesto la fine dell'embargo, l'estensione delle zone di pesca a largo della Striscia, la creazione di un porto e di un aeroporto sempre all'interno della Striscia e la liberazione di numerosi prigionieri.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Israele si sta ritirando da Gaza | Israele ha bombardato la Striscia di Gaza | 0.910164 | https://www.ilpost.it/2014/08/03/gaza-israele-guerra/ | https://www.ilpost.it/2018/07/15/israele-striscia-di-gaza-razzi-attacco-aereo/ |
Roma, 11 giu. (LaPresse) - Le violazioni amministrative contestate nel 2012 sono state 578, in aumento rispetto all'anno precedente (358). E' quanto emerge dalla relazione sull'attività svolta dall'Autorità nel 2012 presentata oggi a Montecitorio. Una parte consistente, emerge dal rapporto, ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l'omessa o mancata notificazione al Garante, l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. Le sanzioni amministrative riscosse ammontano a circa 3 milioni 800mila euro. Le violazioni segnalate all'Autorità giudiziaria sono state 56. Nel 2012 sono stati oltre 460 i provvedimenti collegiali adottati dall'Autorità garante per la protezioni dei dati personali. L'Autorità ha fornito riscontro a 4.183 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento alle aree tematiche riguardanti telefonia, credito, centrali rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo. Sono stati decisi 233 ricorsi, inerenti soprattutto a banche e attività finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici.
I parerei resi dal Collegio al Governo, emerge ancora dalla relazione, sono stati 23 e hanno riguardato, in particolare, l'informatizzazione delle banche dati della Pa, l'attività di polizia e sicurezza nazionale, la solidarietà sociale. Sono state effettuate 395 ispezioni, che hanno riguardato diversi settori: il telemarketing, l'uso dei sistemi di geolocalizzazione (gps) nell'ambito del rapporto di lavoro, i nuovi strumenti di pagamento gestiti dalle compagnie telefoniche, il credito al consumo e le 'centrali rischi', le banche dati del fisco, l'attività di profilazione dei clienti da parte delle aziende.
"Dobbiamo pensare ai soggetti più esposti come i ragazzi alle prese con il web. La rete ha straordinarie possibilità di partecipazione, di libertà ma richiede una nuova consapevolezza per quel che riguarda la riservatezza". Così la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo alla Camera alla cerimonia di presentazione del Rapporto 2012 dell'Autorità garante per la protezioni dei dati personali. La Boldrini ha ricordato in questo senso la storia di Carolina, "la ragazza di Novara che pochi mesi fa ha deciso di farla finita dopo che alcuni suoi coetanei, dopo aver abusato di lei, hanno postato su Facebook due video che la ritraevano ubriaca. Sono arrivati 2600 commenti in 24 ore, possiamo immaginare che tipo di commenti. Sappiamo che un tale drammatico episodio non è isolato, ma è legato a un problema culturale che chiama in causa genitori e scuola".
Pubblicato il 11 giugno 2013 © Copyright LaPresse - Riproduzione riservata
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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| Garante privacy:In 2012 violazioni in aumento a 578. Boldrini: Pensiamo a soggetti più esposti | Un banale guasto elettrico ha creato un bel po' di guai al fisco | 0.764103 | https://www.ilpost.it/2013/06/11/garante-privacyin-2012-violazioni-in-aumento-a-578-boldrini-pensiamo-a-soggetti-piu-esposti/ | https://www.ilpost.it/2022/04/01/sogei-guasto-elettrico/ |
[ Clawson, Michigan, USA ](<https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/clawson-michigan-usa/> "vai alla fotogallery") [Clawson, Michigan, USA](<https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/clawson-michigan-usa/>) Clawson, Michigan, USA [Bruxelles, Belgio](<https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/bruxelles-belgio-114/>) Bruxelles, Belgio [Maribel, Francia](<https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/france-alpine-skiing-worlds/>) Maribel, Francia [Atene, Grecia](<https://www.ilpost.it/drama-school-students-and-artists-protest-in-athens/>) Atene, Grecia [Kahramanmaras, Turchia](<https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/turkey-syria-earthqauke-3/>) Kahramanmaras, Turchia
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| Mercoledì 15 febbraio | Sabato 15 luglio | 0.922706 | https://www.ilpost.it/2023/02/15/mercoledi-15-febbraio-3/ | https://www.ilpost.it/2023/07/15/sabato-15-luglio-3/ |
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> Nell'aprile del 2007 il sito di un quotidiano lanciò un sondaggio in cui si chiedeva ai lettori virtuali di indicare una o più parole da salvare – quasi tutte uscite dall'uso – in una lista di quaranta. Prima classificata fu _desueto_ (19%), seguita da _missiva_ (12%), _baloccarsi_ (9%), _acquavite_ (8%), _biascicapaternostri_ e _mezzala_ (5%), _arruffamatasse_ , _omnibus_ e _rumentiera_ (3%), _afroroso_ , _babbio_ , _chauffeur_ , _frigidaire_ , _invacchire_ , _moscardino_ ("bellimbusto"), _pipita_ , _ribotta_ e _senapismo_ (2%).
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> _Desueto_ , nell'italiano corrente, vuol dire _disusato_ : una parola _desueta_ , dunque, è una parola _non più in uso_. In passato il vocabolo fu anche sinonimo di _disabituato_ , _disavvezzo_ , _disavvezzato_. Quest'ultimo significato, di cui oggi si avverte il tono fortemente letterario, è stato ereditato dal latino: _desuetus_ , nell'antica lingua di Roma, era il participio presente di _desuescere_ ("perdere l'abitudine"), un composto di _de_ - (con valore negativo) e _suescere_ ("assuefare", "assuefarsi"). Da _desueto_ ha tratto origine _desuetudine_ ("disabitudine"), alla cui base c'è un'altra parola latina: _desuetudo_ (la mancanza d'abitudine all'uso delle armi, per es., era detta _desuetudo_ _armorum_ ). Anche _desuetudine_ non si usa oggi praticamente più. Trova una qualche applicazione solo in ambito giuridico, dove la _desuetudine_ , si legge sul dizionario _Zingarelli_ , consiste nella «[c]essazione di validità di una norma a causa della sua inosservanza prolungata nel tempo; non è ammessa dall'ordinamento giuridico italiano».
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> Un quadro abbastanza chiaro e lineare, ma non per chi un vocabolo come _desueto_ lo usa sempre meno e, quando lo usa, lo usa male. Una giornalista del Giornale Radio 1 (Gr1), il 22 giugno scorso, nel commentare il compito di matematica da svolgere per l'esame di maturità l'ha definito «complesso quanto _desueto_ ». Avrà voluto dire _inconsueto_ , naturalmente, ed è significativo che non poche fra le 196 matricole universitarie, da me interpellate nel 2011, cui era richiesto di indicare uno o più sinonimi per ciascuna delle parole proposte, abbiano risposto, oltreché con _inconsueto_ (17), con altri aggettivi di valore abbastanza simile: _insolito_ (18), _inusuale_ (11), _raro_ (4), _non comune_ (4), _poco usato_ (4), _non consueto_ (3), _non usuale_ (1), ecc.
> Si sono comportati meglio degli altri componenti del campione che hanno rovesciato il significato di _desueto_ , spiegandolo con _solito_ («È _desueto_ andare in palestra) o con _frequente_ («Era un incontro _desueto_ »), ma resta il problema di un _desueto_ sconosciuto sia agli uni sia agli altri.
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> _Alla vigilia del Festival “[Parole in cammino](<https://www.ilfestivaldellalinguaitaliana.it/>)” che si è tenuto ad aprile a Siena, il suo direttore Massimo Arcangeli – linguista e critico letterario – ha raccontato pubblicamente le difficoltà che hanno i suoi studenti dell’università di Cagliari con molte parole della lingua italiana appena un po’ più rare ed elaborate, riflettendo su come queste difficoltà si estendano oggi a molti, in un impoverimento generale della capacità di uso della lingua. Il Post ha quindi proposto ad Arcangeli di prendere quella lista di parole usata nei suoi corsi, e spiegarne in breve il significato e più estesamente la storia e le implicazioni: una al giorno.
> Il nuovo libro di Massimo Arcangeli, "[La solitudine del punto esclamativo](<http://amzn.to/2qyKoop>)", è uscito il primo giugno per il Saggiatore._
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| Cosa vuol dire "desueto" | Il mito della tortura della goccia cinese | 0.733498 | https://www.ilpost.it/2017/06/26/cosa-vuol-dire-desueto/ | https://www.ilpost.it/2022/06/14/tortura-goccia-cinese/ |
L’Europa ricorda oggi i santi Cirillo e Metodio, missionari nelle terre slave, che Giovanni Paolo II eresse nel 1980 a compatroni del Vecchio Continente. I due fratelli, originari di Tessalonica (Grecia), spesero la loro vita per portare il Vangelo in quella che oggi chiamiamo Europa centro-orientale. Il loro apostolato prese in particolare la via dell’incontro tra culture (l’alfabeto “cirillico” ne è una conferma), del dialogo tra i popoli, del confronto e arricchimento tra le differenze. Il messaggio della fede poteva calarsi – sembra essere questo un tratto essenziale della loro eredità – nell’esistenza delle persone proprio grazie a questa comprensione reciproca, al rispetto delle identità, al dialogo aperto e franco che mette in gioco tutto se stessi. Cirillo e Metodio (la cui vita fu peraltro irta di ostacoli) portavano Cristo usando la lingua del popolo nelle celebrazioni liturgiche, accostando donne e uomini nella vita quotidiana, immergendosi in essa, rispettandone storia, tradizioni, profilo identitario.
Se a questi principi si riconducessero tutti quei i politici che si ergono a difesa della religione, e se approfondissero i pilastri della fede, troverebbero non di rado elementi importanti per un saggio discernimento e persino lucide indicazioni per le loro importanti e delicate scelte.
Può essere questo il caso del minacciato – e minaccioso – conflitto russo-ucraino, che da settimane tiene il mondo con il fiato sospeso.Da tempo Mosca non nasconde le proprie ambizioni territoriali sui Paesi confinanti. In particolare nel mirino – e non è un modo dire – è finita l’Ucraina, cui, nel 2014, la Russia sottrasse – complici un’occupazione militare, un referendum e un vulnus alla Costituzione ucraina – un’intera regione: la Crimea. Un’azione (che seguiva le vicende di Euromaidan) contro l’integrità territoriale del vicino, e senza alcuna considerazione del diritto internazionale. La reazione, allora, fu debole, sia da parte di Kiev che del resto d’Europa e della Nato. Forse per scongiurare un più vasto ricorso alle armi.
> Ora il problema si ripresenta: Putin torna alla carica.
Da tempo continua ad ammassare truppe e carri armati a ridosso delle frontiere con l’Ucraina; nel frattempo mobilita navi e aerei che, senza mezzi termini, segnalano una pericolosissima escalation. E non c’è rassicurazione diplomatica da parte di Mosca che possa tranquillizzare il popolo ucraino, la Polonia e i Paesi baltici, l’Europa, il mondo intero.
Ecco allora perché appare necessario ricordare i santi Cirillo e Metodio. Rispetto, dialogo, accoglienza delle differenze, atteggiamento di incontro e di convivenza pacifica: questo insegnano i compatroni d’Europa, cui per primi i due presidenti in campo, Vladimir Putin e Volodymyr Zelens’kyj, dovrebbero guardare per ispirare le loro prossime decisioni. Perché, come ha giustamente sottolineato oggi la presidenza della Cei, “non c’è più posto per le armi nella storia dell’umanità”.
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| Se Putin e Zelens’kyj ascoltassero Cirillo e Metodio | Contro la guerra con le armi della conoscenza | 0.819444 | https://www.agensir.it/europa/2022/02/14/se-putin-e-zelenskyj-ascoltassero-cirillo-e-metodio/ | https://left.it/2022/03/05/contro-la-guerra-con-le-armi-della-conoscenza/ |
> Napolitano ha firmato il decreto Irpef che porterà 80 euro in più nelle buste paga dei redditi medio-bassi. Prima di procedere alla firma il presidente della Repubblica ha preferito convocare il ministro il ministro Padoan, l’uomo del Tesoro, «per ulteriori chiarimenti» ed uno scambio di opinioni sul decreto Irpef. «Nessun nodo da risolvere ma un colloquio, dopo la fase di pre-istruttoria, per esaminare gli effetti futuri delle norme del decreto sull’economia»: questo, secondo fonti del Tesoro, il contenuto dell’incontro tra il capo dello Stato e il ministro.
[(Continua a leggere sulla Stampa)](<http://www.lastampa.it/2014/04/24/italia/politica/dl-irpef-napolitano-convoca-padoan-servono-ulteriori-chiarimenti-sul-testo-Y0yrY0w8W9wx7qOSva349J/pagina.html>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Giorgio Napolitano ha firmato il decreto sul taglio dell'IRPEF | Giorgio Napolitano e i giornalisti | 0.883771 | https://www.ilpost.it/2014/04/24/giorgio-napolitano-ha-firmato-il-decreto-sul-taglio-dellirpef/ | https://www.ilpost.it/2013/09/29/giorgio-napolitano-e-i-giornalisti/ |
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> Il re della Thailandia, Maha Vajiralongkorn, ha inaugurato oggi il primo parlamento eletto da quando nel 2014 ci fu un colpo di stato militare. Dalle elezioni che si erano tenute a marzo non era uscito un chiaro vincitore e ora il parlamento dovrà eleggere il nuovo primo ministro.
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> _Reuters_ [spiega](<https://www.aljazeera.com/news/2019/05/thailands-parliament-meets-military-retains-upper-hand-190523081322369.html>) che il Parlamento thailandese è composto da 500 deputati (membri cioè della Camera bassa) eletti a marzo e 250 senatori (membri della Camera alta) che invece sono stati tutti nominati dalla giunta militare. Su 500 deputati circa 245 appartengono a Pheu Thai, principale partito di opposizione. 134 deputati fanno invece parte della coalizione che sostiene la giunta militare e circa altri 100 non hanno finora preso una chiara posizione. Contando però che a votare saranno anche i 250 senatori, il favorito a diventare nuovo primo ministro è ancora Prayuth Chan-Ocha, attuale primo ministro e leader della giunta militare.
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*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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| In Thailandia si è insediato il nuovo parlamento | Prayuth Chan-ocha è stato rinominato primo ministro della Thailandia | 0.868254 | https://www.ilpost.it/2019/05/24/re-thailandia-inaugura-parlamento/ | https://www.ilpost.it/2019/06/05/prayuth-chan-ocha-e-stato-ri-nominato-primo-ministro-della-thailandia/ |
Il rifugio “Duca degli Abruzzi”, situato all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è diventato una sentinella del clima. Insieme ad altri 14 rifugi del [Club alpino italiano](<https://www.cai.it/>) (Cai) e a quattro osservatori del [Consiglio nazionale delle ricerche](<https://www.cnr.it/>) (Cnr), fa parte di una rete dedicata al monitoraggio meteo-climatico che si estende su tutta la penisola, dalle Alpi fino al bacino del Mediterraneo. Partita a gennaio 2022, l’iniziativa delle “sentinelle del clima” nasce a seguito di un accordo firmato dal Cai e dal Cnr l’11 dicembre 2019 in occasione della Giornata internazionale della montagna. “Abbiamo selezionato le postazioni più adatte per effettuare un monitoraggio meteo-climatico e ambientale continuo. I rifugi diventano così luoghi in cui si fa attività scientifica”, spiega ad _Altreconomia_ Paolo Bonasoni, ricercatore del Cnr di cui è referente per il progetto.
I 15 rifugi, collocati ad alta e bassa quota, saranno dotati di una stazione meteorologica automatica ( _Automatic weather station_ , Aws), acquistata dal Cai e installata seguendo le direttive dell’Organizzazione mondiale della meteorologia. “Tutti i giorni in modo continuo saranno acquisiti dati relativi, per esempio, alla temperatura, la pressione, la velocità e la direzione del vento, le radiazioni solari”, continua Bonasoni. Si prevede di dotare i rifugi di una _webcam_ e di una connessione Internet per trasferire i dati e le immagini ai _server_ del Cnr in modo che, in un secondo momento, avvenga la loro elaborazione. Il materiale raccolto confluirà in un sito ancora in fase di realizzazione per rendere le ricerche accessibili. “Le informazioni acquisite saranno utilizzate anche per realizzare proiezioni sugli effetti del _climate change_ e sul futuro delle montagne. Non è un caso che le strutture selezionate siano diffuse in tutto il Paese e non unicamente nelle zone alpine”, prosegue Bonasoni. “Il bacino del Mediterraneo, infatti, permette di raccogliere informazioni significative sull’andamento del cambiamento climatico e sulla salute dell’atmosfera”.
Insieme alle regioni montane di alta quota il Mediterraneo è un “hot-spot climatico”, un sito dove il clima cambia velocemente ed è un punto di osservazione ottimale per elaborare proiezioni sulle trasformazioni future. Secondo i dati diffusi dal Copernicus Climate Change Service, agenzia di monitoraggio europea, il 2021 è stato il quinto anno più caldo dal 1850 a oggi con temperature di 1,1-1,2° C superiori rispetto alle misurazioni del periodo 1850-1900. L’aumento della temperatura si manifesta anche ad alta quota. Secondo il Comitato glaciologico italiano, negli ultimi 150 anni la superficie dei ghiacciai delle Alpi si è ridotta mediamente del 60%. La Marmolada è un caso estremo: ha perso circa il 90% del suo volume in cento anni. In questo scenario, se le tendenze climatiche rimarranno invariate, si stima che nel 2050 gran parte dei ghiacciai sotto i tremila metri di quota sarà estinta. Sulle Alpi italiane nel 2100 le aree glaciali saranno presenti solo alle quote più elevate dei massicci più imponenti. Aumenteranno, scrivono Cai e Cnr in una nota, la frequenza e l'entità dei problemi di approvvigionamento idrico al punto che le sole acque meteoriche (pioggia e neve fusa) potrebbero non bastare a soddisfare i fabbisogni essenziali come la ricarica delle falde acquifere, dei laghi naturali e degli invasi artificiali, e il deflusso minimo vitale dei fiumi. Già oggi alcuni rifugi situati ad alta quota hanno ridotto il periodo di apertura estiva per mancanza di acqua approvvigionata dai vicini nevai.
I volontari del Cai si occuperanno di monitorare le stazioni meteorologiche, verificarne il funzionamento e sostenere il personale del Cnr nella raccolta ed elaborazione dei dati. “Uno degli obiettivi del nostro progetto è organizzare momenti aperti di formazione e divulgazione sui temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e della cura della montagna. I risultati ottenuti saranno pubblicati su riviste scientifiche specializzate e di carattere divulgativo, oltre che sulla stampa dei due enti”, spiega Luca Fracchini che segue l'iniziativa come referente del Cai. “La nostra associazione si occupa di tutelare le montagne e anche questo sarà un aspetto presente nella collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche”.
[](<https://altreconomia.it/dona/>)
_© riproduzione riservata_
| In Italia i rifugi di montagna diventano “sentinelle del clima” | Tempi e percorso di ItaliaMeteo, l’Agenzia civile per la meteorologia e la climatologia | 0.852797 | https://altreconomia.it/in-italia-i-rifugi-di-montagna-diventano-sentinelle-del-clima/ | https://altreconomia.it/tempi-e-percorso-di-italiameteo-lagenzia-civile-per-la-meteorologia-e-la-climatologia/ |
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>> Al [primo turno](<https://www.ilpost.it/2022/10/03/lula-bolsonaro-ballottaggio/>) delle elezioni presidenziali che si sono tenute domenica in Brasile, il presidente uscente Jair Bolsonaro ha ottenuto un risultato sorprendente: ha preso il 43,2 per cento dei voti, una percentuale molto più alta di quella pronosticata dai sondaggi, e ha costretto il suo principale sfidante, l'ex presidente di sinistra e leader del Partito dei lavoratori (PT) Luiz Inácio Lula da Silva, ad andare al ballottaggio (Lula ha preso il 48,4 per cento). I sondaggi pre-elettorali davano i due molto più distanti: quello più affidabile, dell’istituto Datafolha, dava Bolsonaro al 36 per cento.
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>> L'inaspettato risultato del primo turno potrebbe avere ora conseguenze rilevanti sull'esito del ballottaggio, il 30 ottobre, visto che Bolsonaro è considerato il candidato con più slancio, benché Lula sia ancora diversi punti avanti a lui.
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>> Il fallimento dei sondaggi ha ragioni sia tecniche sia politiche. Tra le ragioni tecniche, [hanno spiegato](<https://www.lemonde.fr/international/article/2022/10/04/election-presidentielle-au-bresil-la-faillite-des-sondages-est-aussi-l-uvre-d-un-sabotage-organise-au-sommet-de-l-etat_6144259_3210.html>) degli esperti a _Le Monde_ , c’è stata «un’assenza di dati». L’ultimo censimento completo della popolazione brasiliana, su cui si basano i calcoli dei sondaggi, risale al 2010, e da allora molte cose sono cambiate: in particolare è cresciuta molto la popolazione dei cristiani evangelici, che sono in media fortissimi sostenitori di Bolsonaro, e probabilmente sono stati sottovalutati nelle rilevazioni statistiche.
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>> Luiz Inácio Lula da Silva (AP Photo/Andre Penner)
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>> Ci sono poi varie ragioni politiche: le forze di estrema destra fedeli a Bolsonaro, sostenute dal presidente, stanno portando avanti ormai da tempo una campagna di delegittimazione di varie istituzioni democratiche, come il sistema giudiziario e i media. Bolsonaro, tra le altre cose, si è rifiutato in più occasioni di assicurare che rispetterà il risultato delle elezioni e ha sostenuto che tutte le precedenti elezioni, compresa quella in cui era stato eletto, siano state truccate.
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>> Questa campagna ha avuto conseguenze anche sui sondaggi, che sono stati definiti «bugiardi» da Bolsonaro e dai suoi perché, appunto, davano Lula in ampio vantaggio. Molti sostenitori di Bolsonaro si erano rifiutati per mesi di rispondere ai sondaggi telefonici, o avevano risposto con informazioni fuorvianti, cosa che potrebbe aver ridotto la precisione delle rilevazioni.
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>> Allo stesso tempo, la campagna elettorale di Lula è stata piuttosto deludente: molti elettori brasiliani hanno votato Lula più che altro in opposizione all’estrema destra, e l’ex presidente non è stato in grado di suscitare gli entusiasmi [che hanno spesso accompagnato quella di Bolsonaro](<https://www.ilpost.it/2022/09/30/neymar-sta-con-bolsonaro/>).
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>> Domenica in Brasile non si votava soltanto per il presidente, ma anche per eleggere 27 degli 81 senatori, tutti e 513 membri della Camera dei deputati e tutti i 27 governatori degli stati del paese. In queste elezioni il successo sorprendente di Bolsonaro è stato anche piuttosto tangibile. Il Partito Liberale di Bolsonaro è risultato il più votato sia alla Camera sia al Senato (anche se le maggioranze sono comunque complesse da raggiungere) e i suoi alleati sono riusciti a conquistare stati importanti, come quello di Rio de Janeiro.
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>> In questo contesto, al ballottaggio Bolsonaro può presentarsi non soltanto come il candidato con più slancio, vista la recente sorpresa elettorale, ma anche come quello più stabile, perché la destra controlla già varie istituzioni e ha buone possibilità di controllare il parlamento. Lula rimane ancora avanti nei sondaggi, ma vari analisti sostengono che dovrà rivedere gran parte della sua campagna da qui al 30 ottobre, giorno del ballottaggio.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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| Perché i sondaggi hanno sbagliato di così tanto nelle elezioni presidenziali brasiliane | Lula e Bolsonaro andranno al ballottaggio | 0.873216 | https://www.ilpost.it/2022/10/05/bolsonaro-lula-sondaggi/ | https://www.ilpost.it/2022/10/03/lula-bolsonaro-ballottaggio/ |
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>> Il 3 agosto sulla Statale 16 Adriatica, all’altezza di Trinitapoli in provincia di Barletta-Andria-Trani, un gruppo di sei persone armate a bordo di tre auto ha attaccato un furgone portavalori. Le auto hanno affiancato e speronato il mezzo blindato per qualche chilometro, e le due guardie giurate a bordo hanno reagito: una delle auto è stata spinta fuoristrada. I rapinatori sulle altre due hanno sparato colpi di fucile contro il retro del portavalori e poi sono scappati.
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>> Prima però, scesi dalle auto, hanno bloccato una macchina e un tir. Hanno fatto scendere i guidatori e hanno messo di traverso i mezzi, a cui hanno dato fuoco bloccando le carreggiate in entrambi i sensi di marcia. I carabinieri hanno poi scoperto che, poco lontano dal luogo dell’assalto, era stata rimossa con un escavatore parte del guardrail: era stata così creata una via di fuga verso la campagna di Canne della Battaglia.
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>> Il 4 luglio a Cerignola, poco meno di 60mila abitanti in provincia di Foggia, alcuni uomini armati di fucile avevano assaltato un furgone portavalori che stava scaricando contanti nell’ufficio centrale delle Poste, in piazza Duomo. Due guardie giurate sono state immobilizzate, i rapinatori si sono fatti consegnare i giubbotti antiproiettile e le armi. Una terza guardia giurata è riuscita però a bloccare le porte del blindato, costringendo i banditi a rinunciare e a scappare.
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>> Quella dell’assalto ai furgoni blindati e ai caveau è una specialità della mafia cerignolana, uno dei tre rami della cosiddetta [quarta mafia](<https://www.ilpost.it/2022/01/15/quarta-mafia-puglia-foggia-cerignola-gargano/>), la mafia pugliese. Mentre la Società foggiana - questo il nome storico dell’organizzazione mafiosa di Foggia - è attiva soprattutto nelle estorsioni e la mafia garganica nel traffico di hashish e marijuana provenienti dall’Albania, la mafia cerignolana, che si è infiltrata in attività economiche legali per ripulire e riciclare il denaro proveniente dall’attività criminale, non ha mai abbandonato la sua “specialità”: l’assalto ai furgoni blindati.
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>> La magistratura ha definito la criminalità organizzata cerignolana «una mafia militare e controllante». Gli agenti della polizia stradale dicono che quando in autostrada, in qualsiasi parte d’Italia, si verificano rapine che sembrano uscite da un film, è perché sono entrati in azione i cerignolani. Alcuni video diffusi dalla polizia mostrano come avvengono gli assalti. Ed è ormai da molti anni che le organizzazioni criminali di Cerignola agiscono anche in trasferta, nel Centro e Nord Italia.
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>> Il 12 marzo 2022 polizia e carabinieri di Brescia avevano arrestato 31 persone, la maggioranza delle quali residenti a Cerignola, che erano già radunate e pronte a svaligiare il caveau di un istituto di vigilanza di Calcinate al cui interno erano custoditi 80 milioni di euro. Durante gli arresti sono stati sequestrati quattro fucili d’assalto AK-47 Kalashnikov, un fucile a pompa, una mitraglietta Uzi, una pistola, 21 bottiglie molotov e decine di chiodi a quattro punte.
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>> Nelle settimane precedenti i componenti della banda, già sorvegliati dalle forze dell’ordine, avevano rubato venti tra autovetture e camion che avrebbero dovuto essere incendiati per isolare la zona del caveau. Era pronta anche una ruspa per sfondare le pareti. Due degli arrestati erano guardie giurate che avevano fatto da basisti, cioè da organizzatori locali del colpo.
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>> Dopo gli arresti, il procuratore di Brescia Paolo Savio aveva detto: «Pensiamo di aver disarcionato quasi totalmente una delle principali strutture di Cerignola specializzata in assalti a portavalori e rapine di questo genere. Riteniamo che si siano appoggiati a un gruppo di ’ndranghetisti del territorio bresciano».
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>> I bossoli dei proiettili sparati durante l'assalto a un portavalori sull'autostrada A14, tra Bitritto e Adelfia. (Ansa-Luca Turi)
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>> Le bande di specialisti cerignolani sono organizzate come una sorta di federazione, con membri dei vari gruppi intercambiabili tra loro: di volta in volta, i gruppi si formano e si sciolgono prima e dopo ogni colpo. «L’organizzazione di questi gruppi criminali» aveva raccontato il magistrato Antonio Laronga, autore del libro [_Quarta mafia_](<https://www.amazon.it/criminalità-organizzata-foggiana-racconto-magistrato/dp/8831431315/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=2JMQXQ3R9YA53&keywords=la+quarta+mafia&qid=1659684989&sprefix=la+quarta+mafia%2Caps%2C285&sr=8-1>), «è simile a quella della ’ndrangheta, verticistica e familiare, al posto delle ‘ndrine ci sono le batterie, così vengono chiamati i vari gruppi che appartengono all’organizzazione. Non ci sono riti di affiliazione ma i legami e il senso di appartenenza sono molto forti. Fenomeni di pentitismo ci sono stati, ma non molto diffusi».
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>> Il 14 giugno del 2021 una “batteria” tentò una rapina a un portavalori sulla A1, tra Modena e Bologna. I rapinatori gettarono chiodi a quattro punte sull’asfalto, in entrambe le direzioni di marcia, costringendo automobilisti e tir a fermarsi: gli autisti dei camion furono costretti a mettere i mezzi di traverso, in modo da bloccare l’autostrada e contemporaneamente alcune auto, tra cui quelle dei rapinatori, vennero incendiate per creare confusione e paura.
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>> Furono sparati molti colpi di Kalashnikov in aria, sempre con l’obiettivo di creare panico. La banda però non riuscì ad aprire il blindato e, passati pochi minuti, scapparono tutti. Secondo la polizia i rapinatori si erano dati un tempo limite ben preciso entro cui concludere il colpo prima dell'arrivo delle forze dell’ordine. A bordo del furgone c’erano due milioni di euro.
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>> I tir messi di traverso dopo l'assalto sulla A1 tra Modena e Bologna, nel giugno 2021 (Ansa)
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>> Negli ultimi anni di colpi di questo genere, molti riusciti e altri falliti, ce ne sono stati parecchi. Il 30 settembre 2015 sulla A14 tra Loreto e Ancona Sud in soli due minuti un gruppo di una decina di persone bloccò la strada a due furgoni blindati, azzerando qualsiasi possibilità di comunicazione grazie ai jammer, disturbatori di frequenze. Furono rubati 4,7 milioni di euro. Il 30 settembre 2016, sulla A12 tra Rosignano e Collesalvetti, in provincia di Livorno, un gruppo tentò l’assalto a due portavalori che trasportavano 5 milioni di euro. In quel caso i banditi isolarono dieci chilometri di autostrada, sempre con la tecnica dei tir messi di traverso, delle auto bruciate, dei chiodi a quattro punte e dell’utilizzo di jammer. Le guardie giurate reagirono, i banditi spararono 170 colpi di AK-47. La fiamma ossidrica non riuscì ad aprire le porte dei blindati e la banda scappò.
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>> Il 4 dicembre 2018 ci fu una rapina lungo il raccordo autostradale Avellino-Salerno. Venti persone assaltarono tre portavalori. In quel caso la banda aveva portato in quel tratto di autostrada una pala meccanica con cui sventrò due dei tre furgoni. Dopo uno scontro a fuoco con un carabiniere che si trovava in quel tratto di autostrada, i banditi scapparono con circa due milioni di euro.
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>> Nel 2019, il 2 gennaio, un furgone delle poste fu aperto sulla statale nei pressi di Mellitto (Bari) utilizzando due ruspe. Il furgone era stato bloccato, davanti e dietro, da due camion messi di traverso. Furono rubati 2,3 milioni di euro. Dissero le guardie giurate: «Sembrava di essere in un film, con le banconote che volavano ovunque». Prima di andarsene i rapinatori spararono due raffiche di Kalashnikov in aria.
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>> Oltre agli attacchi in autostrada, le bande di rapinatori prendono d’assalto caveau di agenzie di vigilanza. Nel 2011 una banda isolò tutte le strade d’accesso al paese di Poggio Bagnoli, in provincia di Arezzo, poi con una ruspa sfondò il caveau di un’azienda orafa rubando 150 chili d’oro. Scappando, i rapinatori persero qualche chilo di refurtiva per strada. Nel 2014, l’istituto di vigilanza NP Service, nel villaggio degli artigiani a Foggia, fu attaccato da un gruppo di una decina di persone. La banda incendiò le auto nelle strade adiacenti isolando la zona e poi con un escavatore tentò di abbattere il muro della stanza blindata. L’operazione non riuscì prima dell’arrivo dei carabinieri. I banditi scapparono dopo una sparatoria.
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>> Il 4 dicembre 2016 una banda agì a Caraffa, in provincia di Catanzaro. Secondo gli inquirenti, venne prima chiesta l’autorizzazione al clan della ’ndrangheta dominante nella zona. In 11 minuti i rapinatori bloccarono le strade attorno alla ditta Sicurtransport, sfondarono il muro con una ruspa e portarono via 8 milioni di euro. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri disse che era stata «un’azione di tipo paramilitare pianificata in ogni dettaglio».
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>> Grazie alla collaborazione della compagna di uno dei basisti calabresi, alcune persone vennero arrestate. Tra queste, i fratelli Tommaso e Alessandro Morra, detto il Pavone, di Cerignola, entrambi specialisti di assalti ai furgoni, e Paolo Sorba, altro specialista, considerato nell’ambiente uno dei migliori. Il suo nome comparve anche nelle relazioni che portarono nel novembre del 2019 allo scioglimento del comune di Cerignola per infiltrazioni mafiose.
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>> Durante le azioni, i banditi sono sempre molto armati e vengono sparati parecchi colpi. Solitamente le armi vengono utilizzate per bloccare qualsiasi volontà di reazione, creare panico e confusione. Fortunatamente molto spesso le rapine si concludono senza vittime. Non fu così però nel dicembre del 1999, quando un portavalori venne bloccato sulla strada provinciale tra San Donato di Lecce e Copertino: per squarciare il blindato venne fatto esplodere un ordigno. Tre guardie giurate furono uccise, altre tre rimasero ferite. I banditi scapparono con 900 milioni di lire.
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>> Cinque mesi prima, a Milano in via Imbonati, fu attaccato un furgone blindato di una società che si occupava di scorte e prelievi. Un gruppo di nove persone fermò il mezzo, furono sparati 217 colpi di fucile contro il furgone, contro le auto in sosta, contro un autobus e contro chi si affacciò alla finestra. Quando arrivò un’auto della polizia i banditi spararono e uccisero un agente. Intanto era stato posizionato un kg di esplosivo per far esplodere il portellone blindato del portavalori: il detonatore non funzionò, i banditi fuggirono. Furono tutti arrestati pochi mesi dopo. In un’intercettazione telefonica effettuata nell’ambito di un’altra indagine, due esponenti della ’ndrangheta in Lombardia si dissero che sul portellone del furgone era stato piazzato tanto esplosivo da far saltare tutta la strada, non solo il blindato.
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>> Le maschere usate dai banditi per l'assalto al portavalori in via Imbonati, a Milano (C.FERRARO/ANSA / LI)
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>> Secondo le procure quando avvengono assalti a furgoni blindati e a caveau, a idearle, organizzarle e portarle a termine sono quasi sempre gli specialisti cerignolani. Ha detto nel 2020 in un’intervista alla [_Gazzetta del Mezzogiorno_](<https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/foggia/1204560/la-paranza-dei-cerignolani-quelli-degli-assalti-ai-caveau.html>) Fausto Lamparelli, dirigente dello Sco, Servizio centrale operativo della Polizia: «In alcuni casi hanno preso in ostaggio interi paesi, hanno abbattuto palazzi con le ruspe, hanno utilizzato armi da guerra potenzialmente devastanti. Perché si tratta di bande che, nonostante la precisione degli attacchi e la perizia verso i dettagli, affermano il loro dominio creando il caos e usando la violenza in maniera spregiudicata».
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>> Un’inchiesta del Tg2 ha documentato il dialogo, ripreso di nascosto, tra un giornalista e un rapinatore di Cerignola che spiega che, esattamente come nei lavori legali, anche per assaltare i furgoni blindati le organizzazioni criminali si rivolgono a determinati specialisti. E i migliori si trovano appunto a Cerignola.
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>> Dei gruppi che si formano per pianificare un attacco a un portavalori fanno parte ladri d’auto, autisti, armieri, basisti, addetti alle ruspe, “soldati” che sanno utilizzare un kalashnikov o un fucile a pompa e che non hanno nessuna paura di sparare. Il colpo ha bisogno di una preparazione lunga, a volte anche di un anno. La batteria si procura tutto ciò che serve: giubbotti antiproiettile, armi, chiodi a quattro punte, jammer. Le targhe vengono contraffatte unendo parti di targhe rubate. Ultimamente sono utilizzati anche droni per controllare gli spostamenti delle auto della polizia.
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>> La notte prima dell’assalto le uscite di servizio dell’autostrada nella zona dove avverrà la rapina vengono chiuse con catene e lucchetti, parti di guardrail vengono tagliate e poi riposizionate solo appoggiandole in modo da far apparire tutto normale. Ai lati della strada vengono portate le ruspe, una o anche di più, che hanno sostituito le lance termiche e vengono utilizzate per sventrare il mezzo blindato. Infine viene allestito un posto di comando, di solito ricavato all’interno di un cassone di un tir, da cui “le menti” dell’operazione guidano la banda. Una settimana prima del colpo i membri che vi prenderanno parte lasciano la propria casa, abbandonano carte di credito, bancomat, documenti, si disfano dei cellulari e comunicano tra loro solo tramite ricetrasmittenti con radiofrequenze schermate.
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>> La ruspa usata dai rapinatori nel gennaio 2019 per l'assalto al portavalori a Mellitto (Bari). (Foto Donato Fasano - LaPresse)
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>> Nella pianificazione delle operazioni, che vengono preparate in maniera maniacale con decine di sopralluoghi, un ruolo fondamentale lo hanno le alleanze. È impensabile, per esempio, agire in Calabria senza il consenso del clan ’ndranghetista della zona in cui avverrà la rapina.
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>> Da alcuni anni i clan cerignolani hanno iniziato a rapinare anche fuori dall’Italia. Nel 2017 una banda con base a Cerignola aveva pianificato un colpo a Coblenza, in Germania. Del gruppo facevano parte anche alcuni uomini napoletani che, secondo la procura di Nocera Inferiore che svolse le indagini, erano stati affiliati in carcere. Molti membri del gruppo furono arrestati nella fase di progettazione della rapina. Un altro colpo era stato pianificato a Chiasso, in Svizzera: i banditi in trasferta volevano attaccare il caveau di una ditta di trasporto preziosi. Anche in quel caso i banditi vennero arrestati nella fase della pianificazione.
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>> Molti di questi colpi vengono progettati e organizzati in un luogo preciso: è il quartiere San Samuele di Cerignola, detto Fort Apache, a est di Cerignola. Nel libro _Quarta Mafia_ , Laronga lo descrive così: «Un quartiere completamente slegato dal contesto urbano, privo di servizi (…) un posto a rischio dove il cerignolano di città non deve entrare. (…) Nelle cantine di persone insospettabili o negli scantinati condominiali vengono nascoste armi da guerra micidiali, bazooka e fucili mitragliatori che arrivano direttamente dai Balcani. (…) Pasquale Di Tommaso, il patriarca, recintò il giardino di quartiere come se fosse di sua proprietà».
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>> Le grandi quantità di denaro che derivano dagli assalti ai portavalori vengono poi riciclate in varie attività lecite. È scritto nell’ultima relazione della [Direzione investigativa antimafia](<https://direzioneinvestigativaantimafia.interno.gov.it/wp-content/uploads/2022/03/Relazione_Sem_I_2021.pdf>) che «la _mafia cerignolana_ ha completato un processo evolutivo nel quale partendo dal controllo del territorio attraverso la compagine militare è stata in grado parallelamente di sviluppare anche strutture economiche ed imprenditoriali così da poter essere considerata l’autentica _mafia degli affari_ della provincia di Foggia».
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>> **– Leggi anche:** [La mafia più sottovalutata è la quarta](<https://www.ilpost.it/2022/01/15/quarta-mafia-puglia-foggia-cerignola-gargano/>)
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*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Gli assalti ai portavalori sembrano usciti dai film | Sono tornate le sigarette illegali | 0.794131 | https://www.ilpost.it/2022/08/08/rapine-portavalori-autostrada-cerignolani/ | https://www.ilpost.it/2016/07/03/contrabbando-sigarette-italia/ |
L'attrice italiana Silvana Pampanini è morta il 6 gennaio al Policlinico Gemelli di Roma, aveva 90 anni. Pampanini era ricoverata da ottobre, era stata operata per un problema addominale. Silvana Pampanini era nata a Roma nel 1925, iniziò a recitare dopo avere partecipato a _Miss Italia_ nel 1946. Ebbe un enorme successo negli anni cinquanta e fu una delle attrici italiane più famose nel mondo, specialmente prima del grande notorietà di Sophia Loren e Gina Lollobrigida.
[ ](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/audrey-hepburn-silvana-pampanini/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/audrey-hepburn-silvana-pampanini/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-hans-albers/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/france-paris-silvana-pampanini-and-ingrid-bergman/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-3/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-4/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-5/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-6/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-7/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/aufstand-im-inselparadies/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/silvana-pampanini-8/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/47-morto-che-parla-film-1951/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/curiel-couture-front-row-altaroma-altamoda/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/medium_110214-150044_mi230505spe_0105/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/small_110209-143543_to040907sto_0095/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/small_110210-133027_pampan01/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/small_110303-174341_dolvit58/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/small_110307-134248_to040907sto_0060/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/small_110307-134249_to230309sto_0023/>) [](<https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/mostra-alberto-sordi-e-la-sua-roma/>)
Lavorò in Italia, in Spagna, in alcuni paesi dell'America Latina e in Francia dove venne soprannominata "Ninì Pampan". Le furono fatte molte offerte per lavorare anche negli Stati Uniti, ma rinunciò probabilmente per problemi con l'inglese. Recitò in film come _I pompieri di Viggiù_ , _O.K. Nerone,_ ___Processo alla città_ e _La presidentessa;_ lavorò con i più importanti attori italiani di quegli anni (Mastroianni, Totò, Nino Manfredi, Vittorio De Sica, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi) e con molti famosi attori stranieri tra cui Buster Keaton. Decise di ritirarsi dalle produzioni cinematografiche durante gli anni sessanta, continuò a lavorare sporadicamente in televisione. Nel 1996 è uscita una sua autobiografia, _Scandalosamente perbene._ Le sono state accreditate diverse relazioni con famosi personaggi dello spettacolo, ma non si è mai sposata.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
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| È morta Silvana Pampanini | È morta Gina Lollobrigida | 0.888991 | https://www.ilpost.it/2016/01/06/silvana-pampanini-morta/ | https://www.ilpost.it/2023/01/16/morta-gina-lollobrigida/ |
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>> [ ](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/ap120115022101/> "vai alla fotogallery")
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/ap120115022101/>)
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>> Surakarta, Indonesia
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>> Srinagar, India
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/attachment/137061792/>)
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>> Nove Mesto na Morave, Repubblica Ceca
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/fdo1230-2/>)
>>
>> New Delhi, India
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/ap12011507136/>)
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>> Manila, Filippine
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/attachment/137035263/>)
>>
>> Kabul, Afghanistan
>>
>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/bulgaria-kukeri-tradition/>)
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>> Gabrov, Bulgaria
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/attachment/137031798/>)
>>
>> Chengdu Shuangliu, Cina
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>> [](<https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/ap120115029379/>)
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>> Barbar, Bahrein
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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| Domenica 15 gennaio | Lunedì 9 gennaio | 0.926733 | https://www.ilpost.it/2012/01/15/domenica-15-gennaio/ | https://www.ilpost.it/2012/01/09/lunedi-9-gennaio/ |
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>> Le discussioni sullo sciopero di venerdì prossimo della CGIL e della UIL sono la notizia principale sui giornali di oggi, con la decisione del ministro dei Trasporti Salvini di precettare i lavoratori e ridurre a 4 ore la durata dello sciopero e la conferma dei sindacati di voler confermare la protesta secondo le modalità già annunciate. La _Stampa_ e il _Messaggero_ titolano invece sulle trattative per la liberazione degli ostaggi presi da Hamas negli attacchi a Israele del 7 ottobre, _Avvenire_ si occupa della guerra fra Russia e Ucraina, il _Fatto_ prende spunto dalla vicenda di Indi Gregory per esaminare come vengono effettuati in Italia i test sui neonati alla ricerca di malattie rare, e i giornali sportivi celebrano la vittoria di Sinner contro Djokovic alle ATP Finals di tennis di Torino.
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>> [ ](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/1_corriere_della_sera-386/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/1_corriere_della_sera-386/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/2_la_repubblica-384/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/3_la_stampa-388/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/4_il_sole_24_ore-1032/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/5_il_messaggero-1027/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/nazionale-1-giorn-interni-pag-prima-15-11-23/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/manlemonde-1-manifesto-primapagina-pag01-15-1/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/8_avvenire-846/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/9_il_fatto_quotidiano-1032/>) 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[](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/56_la_prealpina-375/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/untitled-79/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/57_dolomiten-369/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/58_la_gazzetta_dello_sport-385/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/59_corriere_dello_sport-386/>) [](<https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/60_tuttosport-385/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| Le prime pagine di mercoledì 15 novembre 2023 | Le prime pagine di sabato 25 novembre 2023 | 0.959416 | https://www.ilpost.it/2023/11/15/le-prime-pagine-di-oggi-3687/ | https://www.ilpost.it/2023/11/25/le-prime-pagine-di-oggi-3697/ |
Sul _Corriere della Sera_ di mercoledì Luciano Violante - 74 anni, ex importante leader del PD e del PCi prima, ex presidente della Camera - scrive nella pagina dei commenti [un severo giudizio](<http://www.corriere.it/opinioni/16_marzo_23/vecchia-guardia-pd-1b6020a6-f063-11e5-b1a2-f236e4ccb109.shtml>) sui "vecchi del PD" che giudicano l'attuale rinnovamento della politica senza entrare in competizione davvero. Il riferimento, senza che Violante faccia nomi, è palesemente a una discussa e molto citata [intervista](<https://www.ilpost.it/2016/03/11/massimo-dalema-roberto-giachetti-roma/>) di Massimo D'Alema allo stesso Corriere di due settimane fa, in cui D'Alema aveva estesamente attaccato il segretario del PD e presidente del Consiglio Matteo Renzi.
> Quella vecchia generazione ha avuto alcuni grandi meriti, tra questi aver portato per la prima volta la sinistra al governo. E i giovani non sono privi di colpe ma hanno il tempo dalla loro parte. Un difetto dei vecchi, in politica, è pensare a se stessi come i più scaltri e quindi insostituibili. A volte lo sono effettivamente. Ma può accadere di non accorgersi che il giovane possiede quella stessa dote in misura maggiore, unita all’energia e alla disinvoltura che in genere ai vecchi mancano. I vecchi hanno la sapienza, la capacità cioè di connettere le categorie generali all’esperienza pratica. Si tratta di doti di supporto, importanti per le scelte, ma non decisive ai fini della direzione politica. I vecchi hanno memoria e storia, ma a volte si tratta di vetri appannati, che impediscono di vedere quello che accade al di fuori. In definitiva i vecchi, quando non ricoprono specifiche responsabilità, hanno due strade: tentare la leadership attraverso una competizione vera, come i tre maggiori candidati alla Casa Bianca, o riservarsi uno spazio di riflessione e di intervento, se richiesti. Devono soprattutto evitare di riproporre se stessi. Il rischio è diventare penosi.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Luciano Violante sui "vecchi del PD" | Condannati all'irrilevanza" | 0.844314 | https://www.ilpost.it/2016/03/23/luciano-violante-sui-vecchi-del-pd/ | https://www.ilpost.it/2011/03/08/perina-finiani-pdl/ |
[](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2012/12/ska-partner.jpg>)
>>>>
>>>> The SKA World (Credit: SKA)
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>>>> L’anno si conclude sotto ottimi auspici per lo Square Kilometre Array (SKA), un radio telescopio da 1,5 miliardi di euro la cui costruzione dovrebbe iniziare nel 2016. Il consiglio direttivo della SKA Organisation ha infatti approvato il 20 dicembre l’adesione della Germania come decimo stato membro del consorzio internazionale che sostiene l’ambizioso progetto. Un consorzio di cui fa parte anche l’Italia, rappresentata dall’INAF, assieme ad Australia, Canada, Cina, Gran Bretagna, Olanda, Nuova Zelanda, Sud Africa, nonché India come membro associato.
>>>>
>>>> La Germania potrà ora partecipare alla fasi di progettazione dettagliata del telescopio. Un contributo a cui la SKA Organisation ha dato il benvenuto con le parole del suo coordinatore, John Womersley: “La Germania possiede un’eccellente e comprovata esperienza non solo in campo radioastronomico, ma anche nella gestione di grandi progetti e delle relative tecnologie. Questa competenza sarà di grande beneficio al progetto SKA nell’affrontare le sfide che la sua fase costruttiva comporterà”.
>>>>
>>>> Per quanto riguarda il contributo economico, l’apporto tedesco alla SKA Organisation sarà di un milione di euro, finanziato a metà dal Ministero Federale per l’Istruzione e la Ricerca e dal Max-Planck-Gesellschaft (MPG). Secondo Michael Kramer, direttore dell’Istituto per la Radioastronomia dell’MPG, non vi sono dubbi sulla validità scientifica del progetto a cui il suo istituto si appresta a collaborare: “Viviamo in un’epoca entusiasmante per la scienza e il progetto SKA, frutto di una collaborazione su scala internazionale senza precedenti, ci assicura di potere spingere sempre più in là in confini della fisica e dell’astronomia. SKA ha veramente la possibilità di trasformare radicalmente la nostra comprensione attuale dell’Universo”.
>>>>
>>>> L’adesione della Germania arriva alla fine del primo anno di attività della SKA Organisation. Un anno che è stato segnato da tappe importanti, di cui ricordiamo innanzitutto la scelta del sito di costruzione, concordato lo scorso maggio con lo sdoppiamento tra Australia e Sud Africa per massimizzare gli investimenti già fatti dai due paesi candidati. E l’istituzione, a novembre, della nuova sede del quartier generale di SKA all’Osservatorio di Jodrell Bank, vicino Manchester in Gran Bretagna.
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>>>> **Per saperne di più:**
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>>>> * [Il sito di SKA](<http://www.skatelescope.org/> "www.skatelescope.org")
>>>> * Le [news di Media INAF](<https://www.media.inaf.it/tag/ska/> "media inaf") su SKA
>>>> * SKA a [TG1 Economia](<https://www.media.inaf.it/gallery/main.php/v/video/inafintv/Rai1/20120223-tg1economia.flv.html>)
>>>> * Servizio video: [ASKAP, un altro passo verso SKA](<http://www.youtube.com/watch?v=lOK4Vj3LPHM> "ASKAP")
>>>> * Servizio video: [La prima scoperta di KAT-7, precursore di SKA](<http://www.youtube.com/watch?v=8ISHNMjg6To> "KAT 7")
>>>>
>>>>
*[55 minuti fa]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.28
*[1 h]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.05
*[33 minuti fa]: 10.50
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*[HTML]: HyperText Markup Language
*[P:]: Phone
| La Germania entra in SKA | Ska: la Max Planck Society si unisce al progetto | 0.911886 | https://www.media.inaf.it/2012/12/21/la-germania-entra-in-ska/ | https://www.media.inaf.it/2019/05/08/ska-max-planck/ |
"L'Ucraina può fermare Putin" ma solo "se stiamo con l'Ucraina e forniamo loro le armi di cui hanno bisogno per difendersi". Così il presidente degli Stati Uniti, **Joe Biden** , nel discorso dello Stato dell'Unione al **Congresso** ribadendo che il leader del Cremlino "non si arrenderà" davanti a Kiev.
Biden ha esortato il Congresso a sostenere l'Ucraina per "fermare Putin".
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
| Biden al Congresso: "L'Ucraina può fermare Putin ma solo se forniamo loro le armi per difendersi" | Tajani: "Non invieremo mai soldati italiani in Ucraina, non siamo in guerra con la Russia" | 0.791273 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/08/biden-al-congresso-lucraina-puo-fermare-putin-ma-solo-se-forniamo-loro-le-armi-per-difendersi/7472994/ | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/28/tajani-non-invieremo-mai-soldati-italiani-in-ucraina-non-siamo-in-guerra-con-la-russia/7494276/ |
>
> Il calciatore del Bahrein Hakeem al Araibi, che si trovava in carcere in Thailandia dallo scorso novembre, [è stato liberato](<https://www.theguardian.com/world/2019/feb/11/thailand-to-free-bahraini-footballer-hakeem-al-araibi>). Al Araibi era stato arrestato a Bangok, dove era in vacanza, in seguito a una richiesta d'arresto internazionale emessa dall'Interpol su mandato del Bahrein. Prima di andare in Thailandia Al-Araibi era fuggito in Australia, dove aveva ricevuto diritto d'asilo, per evitare una condanna a dieci anni di carcere emessa in Bahrein nei suoi confronti per aver partecipato alle manifestazioni antigovernative tra il 2011 e il 2014. Per settimane il Bahrein ne ha chiesto l'estradizione, ma oggi il governo del paese ha deciso a sorpresa di rinunciare alla richiesta. Al Araibi è stato quindi liberato e si prevede che già oggi possa ripartire per l'Australia.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Il calciatore del Bahrein Hakeem al Araibi, in carcere in Thailandia dallo scorso novembre, è stato liberato | L’ex presidente delle Maldive Abdulla Yameen è stato condannato a 11 anni di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro | 0.822297 | https://www.ilpost.it/2019/02/11/hakeem-al-araibi-liberato/ | https://www.ilpost.it/2022/12/26/maldive-abdulla-yameen-condanna-corruzione/ |
Il 5 luglio i telegiornali hanno dato la notizia dello sgombero improvviso e senza avvertimenti di 120 titolari di protezione internazionale dall'edificio dove vivevano da anni. Prima era un centro di accoglienza, poi la cooperativa che lo gestiva si è ritirata (perché pare fosse coinvolta in Mafia Capitale) e gli ospiti sono rimasti a vivere lì. Arrivi in via Scorticabove e ti trovi davanti da un lato tante valigie disposte con cura per non ostruire il passaggio delle auto, dall'altro dei gazebo ordinati ai lati della strada con i letti disposti sotto, uno accanto all’altro (“davvero 120 persone dormono in questo piccolo spazio?” “si”, ti rispondono), un tavolo con delle sedie e una tv che trasmette una partita di calcio. Loro sono lì, dei signori puliti, sorridenti, ospitali, eleganti pur vivendo per la strada (una drammatica discordanza). Si vengono a presentare stringendoti la mano. Tagliano un cocomero e te lo offrono a più riprese, non puoi rifiutare, devi prenderlo. E sai che loro stanno per strada e tu non puoi fare molto, oltre a portargli acqua ghiacciata, frutta, quello che puoi.
Per fortuna cibo e acqua non mancano, tanti come te sono andati a trovarli, ma quello che provi stando qui è palpabile: stanno cercando di togliere loro la dignità di esseri umani. Sono tutti titolari di protezione internazionale. Tutti perciò in un modo o in un altro hanno vissuto in passato la violazione dei loro diritti umani. Nonostante ciò, questi signori eleganti sono riusciti a ricostruirsi una nuova vita qui da noi. Qualcuno parlerebbe di resilienza, ma c'è di più e oltre questo. Gli uomini che vivevano, e vivono ancora, in via Scorticabove hanno una cassa mutua dove coloro che lavorano versano qualcosa per permettere a tutta la comunità di vivere dignitosamente. Questi signori con la S maiuscola, non solo hanno superato le esperienze traumatiche vissute prima, durante e dopo la migrazione (richiesta di asilo, vita nei centri di accoglienza, ottenimento documenti e ricerca lavoro), ma hanno addirittura trovato un modo di vivere insieme perfino migliore di quello che vediamo oggi nella nostra società occidentale. Hanno trovato un modo di vivere con gli altri andando oltre le difficoltà materiali. Perché siamo tutti esseri umani e la naturalità con cui te lo sbattono in faccia è disarmante. Questi signori eleganti hanno fatto della resilienza del singolo una resilienza collettiva che è diventata la loro identità, andando dunque oltre il concetto stesso di resilienza intesa come capacità di ritorno allo stato precedente.
Il comune fino al 23 luglio ha offerto loro di separarsi e [rientrare nel sistema di emergenza](<https://left.it/2018/07/12/via-scorticabove-le-proposte-del-comune-di-roma-sono-inaccettabili-e-i-120-rifugiati-dormono-ancora-per-strada/>) (centri di accoglienza per titolari di protezione internazionale). Ma loro ci sono già stati, significherebbe tornare indietro, non vogliono e non possono. Perciò sono rimasti in strada. Hanno proposto al comune una “co-progettazione finalizzata all’assegnazione, tramite bando o convenzione, di un bene pubblico in auto-recupero”. Lunedì 6 agosto il comune ha mostrato un'apertura verso la proposta, ma allo stesso tempo sembra che [abbia l'intenzione di sgomberare i rifugiati](<https://left.it/2018/08/08/i-rifugiati-di-via-scorticabove-propongono-un-progetto-di-co-housing-e-il-comune-li-sgombera/>) anche dalla strada con la scusa che alcuni cittadini si sarebbero lamentati (di cosa che è l'occupazione di suolo pubblico più discreta e pulita che tu abbia mai visto?). Di fronte ad uno sgombero della strada ovviamente la comunità sarebbe costretta a sparpagliarsi. Sembra si voglia in ogni modo dividere questa comunità così efficiente e sana.
Se ci riflettiamo quello che ci appare davanti è uno scontro di civiltà: da un lato il Comune di Roma, con dietro tutti i suoi interessi economici o politici e le sue strategie per mantenerli, passando anche senza farsi troppi scrupoli sopra alle condizioni già precarie delle persone svantaggiate (vedi anche lo sgombero del Camping River); dall'altro una comunità di 120 titolari di protezione internazionale che hanno fatto veramente della necessità una grande virtù, creando un sistema in cui l'interesse personale di ognuno si identifica con l'interesse della comunità. Interesse non economico o politico ma per una vita dignitosa insieme ad altri esseri umani. Questo modo di pensare fa paura alle istituzioni che ormai hanno perso da tempo, salvo rarissime eccezioni, la loro vocazione sociale. Fa paura perché è un pensiero che potrebbe diffondersi e i cittadini si renderebbero conto sempre di più delle condizioni della propria città e questo porterebbe scontento. Quindi meglio eliminare ogni pericolo facendo sparire il problema, che in questo caso sono i nostri vicini sudanesi, o rom, o chiunque altro metta a rischio i nostri cari valori occidentali basati sull'individualismo e sul potere. Ecco cosa possiamo leggere dietro al non voler rinunciare dei nostri di via Scorticabove, a questo punto possiamo dire non alla loro casa materiale, ma alla loro capacità di vivere insieme, alla loro identità collettiva. Per questo stanno vivendo per strada e stanno resistendo attivamente uniti. Lì davanti alla loro casa, che ora è diventata la strada. Perciò andiamoli a trovare, per farci insegnare la vita.
*
_Rossella Carnevali è una psichiatra e psicoterapeuta che da anni si occupa di salute mentale di richiedenti protezione internazionale e rifugiati_
*[(1)]: Alberto Fenoglio, A caccia di tesori, Piemonte in Bancarella, Torino 1970, pp. 103-6.
*[(2)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(3)]: Vedi qui le ricostruzioni topografiche dei Vigili del Fuoco
*[(4)]: J.-B. B. d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, Desaint & Saillant, Parigi 1760, pp. 537-8.
*[ (5)]: Rama è citata lungo il percorso 29 da Mansio Ebrodunum (Embrun) a Mediolanum (Milano) in Charles Athanase Walckenaer, Géographie ancienne historique et comparée des Gaules cisalpine et transalpine, Vol. 3, P. Dufart, Parigi 1839, pp. 24-5 e lungo il percorso 55 da Brigantio (Briançon) a Vapincum (Gap) a p. 42.
*[(6)]: Matilde Dell’Oro Hermil, Roc Maol e Mompantero, Tabor Edizioni, Susa 2018 (I ed. 1897), p. 60.
*[(7)]: ASTo, Corte, Materie Economiche, Miniere, m. 2, n. 11, s.d. ma circa 1608 trascritto in appendice a Maurizio Gomez Serito, “Pietre e marmi per le architetture piemontesi: cantieri urbani affacciati sul territorio” in Mauro Volpiano (ed.), Il cantiere sabaudo tra capitale, provincia e residenze di corte, Torino 2013, p. 203.
*[(8)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(9)]: Vincenzo Barelli, Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna, Giuseppe Fodratti, Torino 1835, pp. 68-9.
*[(10)]: Hermil 2018, p. 6.
| La lezione di dignità e di civiltà dei rifugiati di via Scorticabove | Milano: i rifugiati di via Lecco | 0.826874 | https://left.it/2018/08/09/la-lezione-di-dignita-e-di-civilta-dei-rifugiati-di-via-scorticabove/ | archivio/archivio2006/un01/art4031.html |
>
> In queste ore il Movimento 5 Stelle e la Lega stanno trattando per cercare di [formare un governo di coalizione](<https://www.ilpost.it/2018/05/09/lega-movimento-5-stelle-governo/>). L'accordo si è sbloccato ieri sera, quando Silvio Berlusconi ha dato il suo benestare alla formazione del governo, assicurando il leader della Lega Matteo Salvini che l'alleanza del centrodestra sarebbe rimasta in piedi anche se la Lega fosse entrata in maggioranza.
>
> Ora che l'accordo sembra così vicino, colpisce leggere un tweet di Beppe Grillo che risale al gennaio del 2017, in cui il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle assicurava che il suo partito non si sarebbe mai alleato con i partiti come la Lega che definiva "complici della distruzione del paese".
>
>> Salvini, Meloni, mangiate tranquilli
> Il M5S non fa alleanze con quelli che da decenni sono complici della distruzione del Paese
>>
>> -- Beppe Grillo (@beppe_grillo) [January 23, 2017](<https://twitter.com/beppe_grillo/status/823563235345440768?ref_src=twsrc%5Etfw>)
>
> Non c'è naturalmente solo Beppe Grillo: con le dichiarazioni diciamo "poco carine" che si sono scambiati dirigenti di Lega e Movimento 5 Stelle siamo riusciti a realizzare un intero video (lo trovate qui sotto).
>
>> [Cosa si dicevano Lega e M5S prima delle elezioni](<https://www.ilpost.it/2018/03/29/lega-m5s-governo/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
| Un tweet di Beppe Grillo che non è invecchiato bene | Toninelli aveva detto che Salvini è «indegno» | 0.916401 | https://www.ilpost.it/2018/05/10/grillo-tweet-salvini/ | https://www.ilpost.it/2018/06/01/toninelli-m5s-lega/ |
>
> L’[aria molto fredda proveniente dalla Russia settentrionale](<https://www.ilpost.it/2018/02/26/freddo-neve-italia/>) mantiene ancora temperature basse in buona parte dell’Europa orientale e centrale, con minime al di sotto delle medie stagionali anche in Italia. Dopo la difficile giornata di ieri a Roma, oggi la situazione più complicata è a Napoli, dove la neve ha comportato rallentamenti al traffico e disservizi dei mezzi pubblici. Le cose sono invece migliorate a Roma e in parte del Lazio, dove lunedì era nevicato e si erano formati depositi di ghiaccio, che complicavano soprattutto la gestione dei trasporti. Ieri i treni a lunga percorrenza – compresi quelli dell’alta velocità – [hanno accumulato grandi ritardi](<https://www.ilpost.it/2018/02/26/treni-cancellati-ritardi-maltempo-neve/>), in alcuni casi di più di tre ore, proprio a causa dei rallentamenti tra Lazio e parte della Toscana. Domani [sarà garantito](<http://www.trenitalia.com/tcom/Informazioni/Maltempo-informazioni-per-la-clientela>) circa l'80 per cento dei treni ad alta velocità e il 70 per cento dei treni regionali.
>
> [ ](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-51/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-51/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-52/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-53/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-54/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-55/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-56/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-64/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-57/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-58/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-65/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-60/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-61/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-63/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-66/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/fa-freddo/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/fa-freddo-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/fa-freddo-3/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/denmark-europe-weather/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/britain-europe-weather/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/france-weather-cold/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/britain-europe-weather-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/britain-europe-weather-3/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/fa-freddo-4/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/fa-freddo-5/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/bari-5/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-3/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-4/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-5/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-6/>) [](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/freddo-burian-7/>)
>
> **Roma**
> Anche oggi a Roma le scuole rimarranno chiuse, una scelta del Comune per non gravare sul traffico in città ma che ha fatto discutere e ha portato a ulteriori critiche nei confronti della sindaca Virginia Raggi (M5S), accusata di avere sottovalutato freddo e neve. Il Comune ha inoltre invitato la cittadinanza a spostarsi il meno possibile, specie con mezzi propri. Raggi, che si trovava in Messico per una visita ufficiale, ha deciso di anticipare il rientro a Roma. Ad ogni modo, domani [riapriranno](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/scuole-roma-aperte-giovedi-28-febbraio/>) le scuole in tutta la città.
>
>> In contatto costante con Centro operativo della Protezione Civile di Roma Capitale. Grazie a tutti per il grande lavoro di squadra [pic.twitter.com/LntCC5fkWr](<https://t.co/LntCC5fkWr>)
>>
>> -- Virginia Raggi (@virginiaraggi) [February 26, 2018](<https://twitter.com/virginiaraggi/status/968164698733666304?ref_src=twsrc%5Etfw>)
>
> Le linee della metropolitana hanno funzionato normalmente, seppure con qualche ritardo, mentre quelle di superficie ieri sono rimaste bloccate nel traffico accumulando ritardi. Numerosi autobus non hanno nemmeno lasciato le rimesse a causa di problemi tecnici, forse dovuti alle temperature molto basse. Nelle prime ore di lunedì il servizio è stato quasi completamente sospeso per un’ora, poi ha ripreso a funzionare, benché molte linee non fossero coperte da mezzi a sufficienza. Anche i tram si sono bloccati, a causa degli scambi gelati o dei danni subiti dalle linee elettriche aeree, interrotte in alcuni punti della città dal crollo di rami d'alberi, appesantiti dalla neve.
>
> **Trasporti**
> Sono state annunciate molte modifiche alla circolazione dei treni a lunga percorrenza: «A causa del persistere dell’emergenza meteo, per la giornata di martedì 27 febbraio tutti i treni alta velocità in arrivo e partenza da Roma fermeranno nella stazione Roma Tiburtina. In linea con il livello di emergenza previsto dai Piani neve e gelo, sarà garantito l’80% dei treni alta velocità». [Qui c'è un elenco delle modifiche ai treni previste per oggi](<http://www.trenitalia.com/tcom/Informazioni/Maltempo-informazioni-per-la-clientela>).
>
> La presenza di neve, scambi gelati, danni alle linee aeree e guasti di alcuni treni sono stati la causa principale dei ritardi sulla rete ferroviaria, con effetti anche sui treni in altre regioni. Un Intercity partito da Reggio Calabria e diretto a Torino ha impiegato quasi 30 ore per completare il viaggio. Con l’alta velocità i collegamenti Roma - Torino hanno richiesto fino a 8 ore rispetto alle 4 ore e mezza solitamente necessarie. Sia Trenitalia che Italo hanno predisposto rimborsi dei biglietti per i clienti, integrali nel caso di mancata partenza e parziali per i treni in forte ritardo. Trenitalia ha inoltre deciso di rimborsare integralmente i biglietti dei viaggiatori arrivati con più di 3 ore di ritardo.
>
>> non riesco neanche più con la calcolatrice a sommare le ore. [#Trenitalia](<https://twitter.com/hashtag/Trenitalia?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) [#ritardi](<https://twitter.com/hashtag/ritardi?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) [#neve](<https://twitter.com/hashtag/neve?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) sono imbarazzato e divertito [pic.twitter.com/bx6o8bWK8L](<https://t.co/bx6o8bWK8L>)
>>
>> -- ducagio יוחנן 🇺🇦 (@ducabeverhausen) [February 26, 2018](<https://twitter.com/ducabeverhausen/status/968199776494858240?ref_src=twsrc%5Etfw>)
>
> La situazione è invece relativamente normale sulla rete stradale e autostradale, dove l’ANAS ha impiegato decine di mezzi, soprattutto nel Lazio, per sgombrare le strade e spargere il sale contro le gelate. Alcune strade sono state chiuse nelle zone alpine così come lungo gli Appennini nel centro Italia. I principali rallentamenti sono stati causati da incidenti tra veicoli a causa del ghiaccio.
>
> **Resto d’Italia**
> Negli ultimi due giorni la neve è arrivata anche in Campania, dove oggi in molte province le scuole resteranno chiuse. Le nevicate più intense sono state registrate in Sannio e Irpinia, ma ci sono state precipitazioni anche nella provincia di Salerno e nel napoletano. A Napoli le scuole sono rimaste chiuse e lo saranno anche domani, mercoledì 28 febbraio. Le difficoltà maggiori in città si sono avute nella mattina, poi la situazione è migliorata, soprattutto per quanto riguarda il traffico.
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>> Pozzuoli, quartiere Reginelle. Oggi mi sono svegliato così! 🙂 [#pozzuoli](<https://twitter.com/hashtag/pozzuoli?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) [#neve](<https://twitter.com/hashtag/neve?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) [#Campania](<https://twitter.com/hashtag/Campania?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) [pic.twitter.com/45SXDEdlAJ](<https://t.co/45SXDEdlAJ>)
>>
>> -- Enzo Pinelli (@becio81) [February 27, 2018](<https://twitter.com/becio81/status/968371751649447937?ref_src=twsrc%5Etfw>)
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> Nelle Marche l’aeroporto di Ancona ha sospeso per diverse ore buona parte delle proprie attività, con la cancellazione di diversi voli. In Umbria è nevicato in diverse località, ma non ci sono notizie di particolari disagi: gli accumuli di neve sono del resto tra i 5 e i 10 centimetri. Maggiori difficoltà sono state segnalate su alcuni valichi montani. A Perugia e in diverse altre città è stata disposta la chiusura delle scuole. Anche in Abruzzo l’attività scolastica è stata sospesa in varie città.
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>> la [#neve](<https://twitter.com/hashtag/neve?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw>) a Cascia e Scheggia e Pascelupo [pic.twitter.com/3lxhlQfLVO](<https://t.co/3lxhlQfLVO>)
>>
>> -- Tgr Rai Umbria (@TgrRaiUmbria) [February 27, 2018](<https://twitter.com/TgrRaiUmbria/status/968372880776949760?ref_src=twsrc%5Etfw>)
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> In Piemonte sono state registrate alcune delle temperature minime più basse degli ultimi giorni. Nei paesi di montagna della Val Susa (provincia di Torino) si è arrivati a quasi -20 °C, mentre sul Monte Rosa sono stati registrati -34,9 °C. Nel cuneese è nevicato molto, ma non sono stati segnalati particolari disagi, a parte per le temperature molto basse con minime di -9 °C a Cuneo. A Torino, dove era nevicato domenica, sono stati registrati -3 °C in centro.
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>> Immersi nel silenzio della neve.Saluti da Cuneo [pic.twitter.com/Hv95pOm9e9](<https://t.co/Hv95pOm9e9>)
>>
>> -- Iduccia⭐ (@IdaLibe) [February 27, 2018](<https://twitter.com/IdaLibe/status/968382439931473920?ref_src=twsrc%5Etfw>)
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> **Previsioni**
> Oggi le minime [continueranno](<https://www.ilpost.it/2018/02/27/previsioni-meteo-domani-mercoledi-28-febbraio/>) a essere molto basse su buona parte dell’Italia, con lievi aumenti di temperatura tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto. I venti continueranno a provenire da nord-est, portando altra aria fredda dall’Europa settentrionale e orientale. Al nord e centro Italia non dovrebbero esserci particolari precipitazioni e sono previste schiarite, soprattutto in Toscana e Lazio. Al sud ci potranno essere piogge e in alcuni casi nevicate tra Puglia, Basilicata, Calabria e parte della Sicilia. Dopodomani dovrebbe invece nevicare a Milano.
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> (meteoam.it)
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> **Europa**
> Freddo e nevicate hanno interessato buona parte dell’Europa. In Germania ci sono state copiose nevicate e gelate: a Berlino, dove ci sono state meno precipitazioni, le minime hanno raggiunto i -13 °C. La neve è caduta anche in parte della Francia settentrionale, della Svizzera e dell’Austria, dove sono state registrate minime molto basse: a Innsbruck per oggi è prevista una minima di -19 °C. Nel Regno Unito è iniziato a nevicare in parte dell’Inghilterra meridionale e orientale, ma solo in alcune aree si sono depositati diversi centimetri di neve.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Fa ancora freddo | Le previsioni meteo di mercoledì 28 febbraio | 0.886775 | https://www.ilpost.it/2018/02/27/fa-ancora-freddo/ | https://www.ilpost.it/2018/02/27/previsioni-meteo-domani-mercoledi-28-febbraio/ |
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> Wells Fargo, una multinazionale di servizi finanziari, licenzierà nei prossimi tre anni tra il 5 e il 10 per cento circa dei suoi dipendenti: lo ha detto il suo CEO Tim Sloan. Nel giugno 2018 la società aveva 265mila dipendenti; ha avuto diversi problemi negli ultimi anni, in particolare per via di un difficile adattamento alle nuove possibilità offerte da molti servizi digitali.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Nei prossimi tre anni Wells Fargo potrebbe licenziare fino a un massimo di 26mila dipendenti | Condé Nast licenzierà il 5 per cento dei propri dipendenti per ridurre i costi | 0.81606 | https://www.ilpost.it/2018/09/20/wells-fargo-licenziamenti/ | https://www.ilpost.it/2023/11/01/conde-nast-licenziamenti-costi-riduzione/ |
[ Città del Messico, Messico ](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/citta-del-messico-messico-9/> "vai alla fotogallery") [Città del Messico, Messico](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/citta-del-messico-messico-9/>) Città del Messico, Messico [Newcastle, Australia](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/nrl-rd-25-knights-v-bulldogs/>) Newcastle, Australia [Utting am Ammersee, Germania](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/labyrinth-commemorates-25-years-since-german-reunificiation/>) Utting am Ammersee, Germania [Idomeni, Grecia](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/greece-macedonia-europe-migrants-4/>) Idomeni, Grecia [Lincoln, Regno Unito](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/lincoln-regno-unito/>) Lincoln, Regno Unito [Silvertsone, Regno Unito](<https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/silvertsone-regno-unito/>) Silvertsone, Regno Unito
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Sabato 29 agosto | Sabato 6 ottobre | 0.912156 | https://www.ilpost.it/2015/08/29/sabato-29-agosto/ | https://www.ilpost.it/2018/10/06/sabato-6-ottobre-2/ |
Alle Olimpiadi del 2016 gli Stati Uniti hanno vinto più medaglie di tutti, e questa non è una notizia, e la Cina è stato il secondo paese per numero di medaglie, e non è una notizia neanche questa: la notizia che è la Gran Bretagna abbia vinto una medaglia d'oro in più della Cina, superandola così nel medagliere, e in generale che sia riuscita a vincere persino più medaglie di quante ne ottenne a Londra nel 2012, una cosa rarissima nella storia dei Giochi ([come è stato possibile, lo abbiamo spiegato qui](<https://www.ilpost.it/2016/08/18/regno-unito-medagliere/>)). L'ascesa della Gran Bretagna ha fatto scendere di nuovo al quarto posto la Russia, vecchia dominatrice delle Olimpiadi insieme agli Stati Uniti, che però ha rinunciato a molti suoi atleti a causa del doping. L'Italia se l'è cavata bene: otto ori, dodici argenti e otto bronzi fanno 28 medaglie, le stesse di Londra 2012, una in più di Pechino 2008.
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*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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| Olimpiadi 2016, il medagliere finale | Le Olimpiadi per chi se le è perse | 0.852349 | https://www.ilpost.it/2016/08/22/medagliere-olimpiadi-2016/ | https://www.ilpost.it/2016/08/24/riassunto-olimpiadi-2016/ |
_Nel secondo anniversario della scomparsa di Massimo Fagioli, vi proponiamo una lettura originale del film di Ang Lee firmata nel 2014 dallo psichiatra dell’Analisi collettiva_
*
È un film di Ang Lee che narra, splendidamente, la storia di un ragazzo indiano che, per un naufragio, rimane in una barca insieme ad una tigre del Bengala. Alla fine svela che è un uomo adulto che aveva raccontato la sua storia. Era la sera di Capodanno. Senza sognare vidi che il film parlava del rapporto bambino-madre. Mi sentii, subito, ragazzo indiano… e la tigre? Il giorno dopo, in quella piccola ed anomala siesta tra sonno e veglia, che anticipa quella del primo pomeriggio, vennero le memorie di un tempo passato quando la Democrazia cristiana veniva chiamata “Balena bianca”. Ma la tigre era troppo grande e affascinante per essere la grossa e pesante Dc. Poi pensai: è meglio vedere, nella bellezza e forza della tigre feroce, il comunismo che seduce e porta, come Circe la diva fatale, ad essere animali, perché ha pensato soltanto ai bisogni e non alla realtà mentale ed alle esigenze. Poi la memoria disegnò, tracciando una linea a semicerchio, il legno e la sua forma all’interno dello studio di via Roma Libera e le parole pronunciarono un suono che disse: la barca! Vidi l’immagine non pensabile dell’Analisi collettiva che fu dialettica mortale. Avevo avuto sempre uno strano amore per un rapporto, mai esistito, tra un ragazzo “indiano” e la realtà della mente umana, detta inconscio, di migliaia e migliaia di persone sconosciute. La mano, spinta dal braccio, si allungò a prendere il Fatto quotidiano del 31 dicembre che stava, forse dimenticato, sulla mensola dello studio dalle pareti di vetro. Mi guardo intorno e vedo che pochi gabbiani riescono a lanciare lo sguardo all’interno anche se è posto in alto, all’ultimo piano di un antico palazzo. Mi dissero che i gabbiani sono stupidi, non vedono bene gli oggetti ma soltanto ombre perché si muovono veloci nell’aria pensando soltanto agli insetti che possono ingoiare tenendo il becco aperto. Non mi ero soffermato a leggere il giornale del 31 dicembre anche se, nel mezzo di una larga colonna in prima pagina, venivo nominato. “È la solita ingiuria per l’antico odio misterioso, espresso con il termine «poetico» di psicoguru, un santone speciale”, pensai. Non esistono una laurea in medicina con lode, una specializzazione in Neuropsichiatria con il massimo dei voti. Non esiste il posto di ruolo negli ospedali di Venezia e Padova, il primario della Comunità terapeutica a Kreuzlingen, in Svizzera dal famoso Binswanger. Non esiste il training detto psicoanalitico, non esistono 16 volumi di teoria sulla realtà mentale umana.
Non esistono i giudizi dei colleghi medici «uno dei più illustri psichiatri italiani del secolo scorso o francesi: il più grande psichiatra italiano». Non esiste “la medaglia d’oro dell’Ordine dei Medici” per una vita professionale qualificante, inequivocabile, esemplare. Non esistono undici anni di corsi di psicologia dinamica all’Università di Chieti. Non esistono 38 anni di psicoterapia di gruppo con l’interpretazione dei sogni che non è potuta mai esistere perché si credeva che i sogni erano mandati dagli dei, dal dio unico o dal diavolo. Non esiste una ricerca di 70 e 40 anni, molto di sinistra, insieme a tutti coloro che liberamente scelgono di venire, senza differenze di classe e di possibilità economica. Non esistono otto anni di costante collaborazione con Left. Sul Fatto quotidiano c’era soltanto il travaglio del ridacchiare scemo che avevo visto il 23 ottobre, con i termini “Fagiology, Scientology”. Ma, mentre ero contento che tale noto giornalista “non capisse niente” dei miei scritti, mi fermai attento sulla frase «Così, aggiungo io, risolverete come me il tragico problema dei fagiolini». Non riesco a fermare il ricordo di scene cinematografiche in cui Himmler e camerati discutevano su come risolvere il tragico problema degli ebrei, zingari, omosessuali e comunisti, ovvero chiunque non fosse (democris…) di razza ariana. E viene l’idea, forse per una crisi di buonismo di cui sono affetto, che dovrei ringraziare Travaglio che mi avverte che “dietro” c’è una destra e qualcuno di “sinistra” che vogliono eliminare oltre l’Unità, Left, L’Asino d’oro edizioni… e l’Analisi collettiva. E viene il superbo pensiero che sta nel ricordo di quando, a Campo de’ fiori, mi sedevo sul piedistallo di Giordano Bruno. O è un tragico umorismo che nasconde altrettanta voglia di rendere non esistente una ricerca che, in mezzo secolo, si è sviluppata ed approfondita? E (non) riesco a pensare alla giornalista russa che si è suicidata per essere stata diffamata e calunniata. Difficile pensare ad una cattiveria da parte di persone mai viste e conosciute. È ideologia politica o credenza religiosa? Ma non importa. Vedrò se il Fatto quotidiano riuscirà a dire meglio ciò che Anna Homberg prima, poi Left e l’Unità con De Simone e Profeti hanno rivelato, ovvero che la matrice del nazismo sta nel pensiero del cattolicissimo Heidegger, come ha confermato Faye con il suo “negazionismo ontologico”, quando fa il nesso con la scoperta della pulsione di annullamento. Lo avevo intuito da piccolo, che nel nazifascismo c’era l’istinto di morte. Lo scrissi quasi cinquanta anni fa dicendo che la nascita umana è fantasia di sparizione e realtà biologica nuova con la memoria-fantasia dell’esperienza fisica avuta nel contatto della pelle del feto, ancora senza vita umana, con il liquido amniotico, e non Geworfenheit che è parto animale. Nella nascita umana c’è una trasformazione che crea una realtà biologica che gli animali non hanno.
_**Articolo pubblicato su Left del 18 gennaio 2014**_
*[(1)]: Alberto Fenoglio, A caccia di tesori, Piemonte in Bancarella, Torino 1970, pp. 103-6.
*[(2)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(3)]: Vedi qui le ricostruzioni topografiche dei Vigili del Fuoco
*[(4)]: J.-B. B. d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, Desaint & Saillant, Parigi 1760, pp. 537-8.
*[ (5)]: Rama è citata lungo il percorso 29 da Mansio Ebrodunum (Embrun) a Mediolanum (Milano) in Charles Athanase Walckenaer, Géographie ancienne historique et comparée des Gaules cisalpine et transalpine, Vol. 3, P. Dufart, Parigi 1839, pp. 24-5 e lungo il percorso 55 da Brigantio (Briançon) a Vapincum (Gap) a p. 42.
*[(6)]: Matilde Dell’Oro Hermil, Roc Maol e Mompantero, Tabor Edizioni, Susa 2018 (I ed. 1897), p. 60.
*[(7)]: ASTo, Corte, Materie Economiche, Miniere, m. 2, n. 11, s.d. ma circa 1608 trascritto in appendice a Maurizio Gomez Serito, “Pietre e marmi per le architetture piemontesi: cantieri urbani affacciati sul territorio” in Mauro Volpiano (ed.), Il cantiere sabaudo tra capitale, provincia e residenze di corte, Torino 2013, p. 203.
*[(8)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(9)]: Vincenzo Barelli, Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna, Giuseppe Fodratti, Torino 1835, pp. 68-9.
*[(10)]: Hermil 2018, p. 6.
| Vita di Pi | Torino spiritualità | 0.839829 | https://left.it/2019/02/13/vita-di-pi/ | https://www.doppiozero.com/i-guardiani-della-notte |
Tra le cose più lette sul _Post_ nell'ultima settimana c'è la storia incredibile e un po' inquietante di un terremoto che verrà: il _New Yorker_ dice che il terremoto ci sarà sicuramente ma non sappiamo quando. Sappiamo però dove: in Cascadia, ovvero nell’area molto grande che occupa la costa occidentale del Nord America, dalla California al Canada (potrebbe essere “il più grande disastro naturale nella storia dell’America del nord”, scrive il _New Yorker_ ). Un'altra cosa molto letta riguarda un argomento su cui si è discusso in Italia nell'ultima settimana: una nuova proposta di legge sulla marijuana, presentata da un intergruppo parlamentare e cofirmata da 218 parlamentari. Tra le altre cose, la proposta prevede la legalizzazione di consumo, vendita e coltivazione della marijuana. E per finire, un consiglio per il fine settimana: smettete di fumare. Lo dice anche l' _Economist_.
- [Plutone nelle foto di New Horizons](<https://www.ilpost.it/2015/07/14/plutone/>)
Per la prima volta nella storia possiamo vedere come è fatto il pianeta nano, grazie alla sonda spaziale della NASA
- [Cosa c’è nell’accordo sulla Grecia, spiegato bene](<https://www.ilpost.it/2015/07/13/accordo-grecia-cosa-cambia/>)
Cosa prevede, punto per punto, l'accordo per un nuovo prestito trovato stamattina tra il governo Tsipras e i creditori internazionali
- [Il terremoto che arriverà](<https://www.ilpost.it/2015/07/15/terremoto-cascadia/>)
Non sappiamo quando, ma sappiamo dove: un lungo articolo del New Yorker racconta la scossa devastante che prima o poi colpirà l'America del nord
- [Una nuova proposta di legge sulla marijuana](<https://www.ilpost.it/2015/07/16/marijuana-italia-intergruppo/>)
È stata presentata da un intergruppo parlamentare e cofirmata da 218 parlamentari: prevede la legalizzazione di consumo, vendita e coltivazione, ma con molti limiti
- [Sei consigli per usare meglio Facebook](<https://www.ilpost.it/2015/07/15/facebook-consigli-come-fare/>)
Le risposte del Wall Street Journal a domande come "perché vedo sempre le stesse cose?", "perché i post non sono in ordine cronologico?"
- [Cosa succede se due ragazzi si tengono per mano a Mosca](<https://www.ilpost.it/2015/07/14/video-gay-mosca/>)
Molti insulti e due aggressioni in meno di tre ore, mostra un video
- [Scrittori che non sembrano scrittori](<https://www.ilpost.it/2015/07/15/scrittori-che-non-sembrano-scrittori/>)
Fotografie originali di gente che siamo abituati a vedere molto ingessata: Agatha Christie che fa surf, Proust che fa lo scemo, Kerouac che gioca a football
- [Angela Merkel e la migrante palestinese](<https://www.ilpost.it/2015/07/16/angela-merkel-rifugiata-palestinese/>)
«È spiacevole vedere come gli altri si possono godere la vita e io no» ha detto l'adolescente in un dibattito televisivo al cancelliere tedesco
- [Smettete di fumare, dice l’Economist](<https://www.ilpost.it/2015/07/13/economist-fumo/>)
Le sigarette provocano la morte di milioni di persone ogni anno ma – al contrario di altre gravi malattie – sappiamo cosa fare per evitarlo: bisogna decidersi a farlo
- [La città a cui è ispirata “True Detective”](<https://www.ilpost.it/2015/07/14/true-detective-vinci-vernon/>)
La Vinci della serie tv non esiste: ma ha moltissime cose in comune con Vernon, famosa per le fabbriche e l'enorme corruzione
Dai blog:
- [Se c’ero dormivo](<http://www.wittgenstein.it/2015/07/12/bufale-internet-giornali/>), _di Luca Sofri_
- [Libri che ho letto](<http://www.francescocosta.net/2015/07/14/libri-che-ho-letto-2/>), _di Francesco Costa_
- [Basta con queste svastiche](<https://www.ilpost.it/gianlucabriguglia/2015/07/16/svastiche-grecia-germania/>), _di Gianluca Briguglia_
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Sunday Post | Sunday Post | 0.810061 | https://www.ilpost.it/2015/07/19/sunday-post-232/ | https://www.ilpost.it/2014/10/05/sunday-post-196/ |
La direzione Antitrust della Commissione Europea [ha multato](<http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-2582_en.htm>) per 2,93 miliardi di euro cinque produttori di camion accusati di aver formato un cartello per tenere i prezzi artificialmente alti. Si tratta della più alta multa mai comminata nella storia della Commissione per questo tipo di violazione. Le aziende coinvolte sono MAN, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e DAF, che insieme producono circa il [90 per cento dei camion di medi e grandi dimensioni venduti nell'Unione Europea](<http://bigstory.ap.org/article/db1ff3f0a88340ec91135bcf6bab5b5a/eu-slaps-record-cartel-fine-324-billion-truck-firms>). MAN ha ricevuto una riduzione totale della sanzione nei suoi confronti perché il suo management ha denunciato l'esistenza del cartello in cambio dell'immunità. Daimler è stata la società più sanzionata, con un miliardo di multa, mentre Iveco ha ricevuto la multa più bassa, circa mezzo miliardi di euro.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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| La Commissione Europea ha multato per 2,93 miliardi di euro cinque produttori di camion accusati di aver formato un cartello: si tratta della più alta multa mai comminata nella storia della Commissione per questo tipo di violazione | I copiosi aiuti della Banca europea per gli investimenti alla Volkswagen | 0.821335 | https://www.ilpost.it/2016/07/19/multa-europa-camion/ | https://www.recommon.org/i-copiosi-aiuti-della-banca-europea-per-gli-investimenti-alla-volkswagen/ |
La BBC ha [condotto](<https://store.bbc.com/>) un [sondaggio](<http://www.telegraph.co.uk/books/what-to-read/the-book-most-people-have-lied-about-reading--and-its-not-war-an/>) per scoprire quali sono i libri su cui i britannici mentono di più, sia perché dicono di averli letti quando non l'hanno fatto, sia perché non ammettono di averli letti. Il sondaggio è stato realizzato su un campione di duemila persone in occasione della messa in onda, domenica prossima, dell’ultima puntata della serie tv _War and Peace,_ tratta dal libro _Guerra e Pace_ del romanziere russo Lev Tolstoj.
I tre libri su cui i britannici mentono più spesso sono grandi classici della lettura che è facile spacciare di aver letto grazie alle trasposizioni cinematografiche: [_Alice nel paese della meraviglie_](<http://www.amazon.it/gp/product/885801393X/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=885801393X&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) di Lewis Carroll, seguito da _[1984](<http://www.amazon.it/gp/product/8804507454/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804507454&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) _di George Orwell e dalla trilogia del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Seguono altri classici russi, britannici e statunitensi, mentre al sedicesimo posto c'è [_50 sfumature di grigio_](<http://www.amazon.it/gp/product/B007U23O9U/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B007U23O9U&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) di E. L. James, che molti hanno ammesso nel sondaggio di aver letto ma di non rivelarlo in pubblico.
Agli intervistati è stato anche chiesto perché avevano mentito sui libri: il 60 per cento ha spiegato di voler sembrare più interessante e per non essere tagliato fuori dai discorsi sull'argomento. Le trasposizione cinematografiche e le serie TV ispirate ai classici sembrano incoraggiare alla lettura: il 44 per cento degli intervistati ha detto che guardare il film gli ha fatto venire voglia di leggere il libro.
I 20 libri su cui i britannici mentono di più stando al sondaggio di BBC
* [_Alice nel paese della meraviglie_](<http://www.amazon.it/gp/product/885801393X/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=885801393X&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Lewis Carroll
* [_1984_ ](<http://www.amazon.it/gp/product/8804507454/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804507454&linkCode=as2&tag=ilpo-21>)- George Orwell
* _[Il signore degli anelli](<http://www.amazon.it/gp/product/8845210278/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8845210278&linkCode=as2&tag=ilpo-21>)_ (trilogia) - JRR Tolkien
* [_Guerra e Pace_](<http://www.amazon.it/gp/product/880463877X/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=880463877X&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Lev Tolstoj
* [_Anna Karenina_](<http://www.amazon.it/gp/product/8804539046/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804539046&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Lev Tolstoj
* _[Le avventure di Sherlock Holmes](<http://www.amazon.it/gp/product/8817037060/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8817037060&linkCode=as2&tag=ilpo-21>)_ - Arthur Conan Doyle
* [_Il buio oltre la siepe_](<http://www.amazon.it/gp/product/8807881551/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8807881551&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Harper Lee
* [_David Copperfield_](<http://www.amazon.it/gp/product/8806177052/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8806177052&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Charles Dickens
* [_Delitto e castigo_](<http://www.amazon.it/gp/product/8804617179/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804617179&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Fëdor Dostoevskij
* _[Orgoglio e pregiudizio](<http://www.amazon.it/gp/product/8804506156/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804506156&linkCode=as2&tag=ilpo-21>)_ - Jane Austen
* _[Casa Desolata](<http://www.amazon.it/gp/product/8806181521/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8806181521&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) _- Charles Dickens
* Harry Potter (tutta la serie) - JK Rowling
* _[Grandi speranze](<http://www.amazon.it/gp/product/8804534397/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804534397&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) _- Charles Dickens
* [_Il diario di Anna Frank_](<http://www.amazon.it/gp/product/8806219286/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8806219286&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Anne Frank
* [_Le avventure di Oliver Twist_](<http://www.amazon.it/gp/product/8804480521/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804480521&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Charles Dickens
* [_50 sfumature di grigio_](<http://www.amazon.it/gp/product/B007U23O9U/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B007U23O9U&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) (trilogia) - EL James
* [_Dieci piccoli indiani_](<http://www.amazon.it/gp/product/8804507594/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8804507594&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) - Agatha Christie
* _[Il grande Gatsby](<http://www.amazon.it/gp/product/8807900238/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8807900238&linkCode=as2&tag=ilpo-21>)_ - F Scott Fitzgerald
* _[Comma 22](<http://www.amazon.it/gp/product/8845244873/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=8845244873&linkCode=as2&tag=ilpo-21>) _- Joseph Heller
* _[Il giovane Holden](<http://www.amazon.it/gp/product/8806218182>)_ - JD Salinger
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| I libri che i britannici dicono di aver letto (ma non è vero) | Cosa non va nel Nobel per la letteratura | 0.872238 | https://www.ilpost.it/2016/02/04/libri-che-diciamo-di-aver-letto/ | https://www.ilpost.it/2015/10/20/tim-parks-libro/ |
Umanità Nova - Archivio 2000 - art1331
Da "Umanità Nova" n35 del 5 novembre 2000
Umts. Una storia italiana
Tutti i commentatori finanziari del mondo si sono trovati concordi nel
giudicare ridicola la gara italiana per i telefonini di terza generazione. Il
Manifesto ha dimostrato ancora una volta di avere dei bravi titolisti,
sintetizzando un pezzo con "I predatori dell'asta perduta". Il governo sperava
di incassare almeno 50.000 miliardi e si è dovuto accontentare di
26.750. Viceversa le società che partecipavano alla gara temevano di
doversi indebitare fino al collo, e si trovano in mano una licenza che
durerà 15 anni a costi quasi irrisori. Vediamo cosa c'è dietro e
perché quasi tutti, finito il breve spazio delle polemiche, finiranno
per ritrovarsi contenti.
Innanzitutto, esaminiamo il business. Si tratta di gestire una nuova rete di
telefonia mobile con una potenzialità molto maggiore nel volume e nella
velocità di dati trasmessi. Il telefonino di nuova generazione supera le
precedenti potenzialità dei protocolli GSM e WAP, permettendo di
utilizzare il cellulare come un piccolo terminale internet, con annessa
capacità di scaricare news, musica, video, immagini sportive e via
fantasticando. La nuova tecnologia richiede un ingente volume di investimenti,
che devono coprire sia l'acquisto vero e proprio della licenza (e di eventuali
bande di frequenza aggiuntive), sia la costruzione delle infrastrutture
(ripetitori, reti, centrali di smistamento del traffico). Le licenze concesse
con questa gara saranno attive dal 1 gennaio 2002, ma la reale
operatività prenderà avvio dopo il 2003. I primi ritorni
economici effettivi potranno quindi verificarsi a partire dal 2004/2005.
Difficilmente si raggiungerà il punto di pareggio prima del 2006/2007.
Era dunque fondamentale partire bene, cioè pagare poco il primo
passaggio: le licenze Umts. Il governo aveva fantasticato di incassi molto
alti, forte dell'esperienza inglese (dove la gara aveva fruttato a marzo 75.000
miliardi per cinque licenze) e tedesca (in agosto 100.000 miliardi per sei
licenze). A conti fatti, un potenziale utente tedesco era stato valutato al
prezzo di mercato di 630 euro, dunque era possibile che l'incasso italiano
totale salisse almeno a 60-70.000 miliardi. Va considerato peraltro che la
penetrazione dei cellulari in Germania è bassissima (appena l'11,5%
della popolazione), mentre in Italia già oggi il 53% della popolazione
è dotato di telefonino. Invece la gara si è chiusa con una
valutazione di ogni utente italiano (potenziale) pari a 210 euro: un terzo
appena di quella tedesca. Come è potuto avvenire un simile disastro?
Il primo elemento di cui tenere conto è il
generale
disincanto
avvenuto nel frattempo su tutto ciò che riguarda le
nuove tecnologie. A marzo un utente internet era arrivato a valere sul mercato
9.000 euro (18 milioni di lire). Adesso il multiplo utilizzato per valutare un
utente internet è vicino ai 2.000 euro (meno di 4 milioni di lire).
È evidente che il cambiamento di parametro si riflette anche sulle
valutazioni riguardanti il potenziale di profitto ricavabile dalla gestione dei
futuri utenti umts. La riduzione di interesse per le licenze umts riflette
dunque il crollo della valutazione riguardante tutti gli Isn, gli internet
service providers, a livello internazionale, a partire dalla statunitense
Yahoo!, per arrivare alle europee Terra Networks, Wanadoo, Seat, Tiscali.
Tuttavia ci sono delle
specificità tutte italiane
che inscrivono la gara in un contesto molto meno trasparente e limpido. La
storia parte infatti da lontano: la gara avrebbe dovuto svolgersi in primavera,
ma la caduta del governo D'Alema ha finito per rinviare le modalità di
svolgimento. A dire il vero, D'Alema intendeva utilizzare la licitazione
privata e vendere le licenze a prezzi molto più bassi, si parlò
di 2.500 miliardi per 5 licenze. Amato invece, reduce come Ministro del Tesoro
dal collocamento piuttosto esoso del 35% di Enel a 34.000 miliardi, scelse
l'asta per ottenere di più. Il meccanismo di gara prevedeva di avere
almeno un concorrente in più delle licenze in palio ed un prezzo base di
4.000 miliardi a licenza da pagare cash: la parte riguardante i rilanci
competitivi sarebbe stata pagata a rate. La gara sarebbe finita quando uno dei
contendenti si fosse rifiutato di rilanciare per tre volte consecutive.
Dopo mesi e mesi di preparativi, la gara è finita in meno di 30 ore,
fermandosi praticamente dopo il secondo giro di rilanci. Troppo presto per non
pensare a comportamenti collusivi tra i contendenti, con il probabile avallo di
qualche componente governativa. Vediamo come si sono svolti i fatti e chi ha
vinto la partita.
A candidarsi per la gara dell'Umts erano stati otto operatori: i quattro
titolari di licenza gsm (Tim, Omnitel, Wind e Blu) e quattro consorzi outsiders
(Ipse, Andala, Tu Mobil e Anthill). Decaduta Anthill per non avere i
presupposti tecnologici e Tu Mobil per non aver prestato la fidejussione nei
termini, restavano in corsa, al 19 ottobre, sei contendenti per cinque licenze.
Se uno dei contendenti si fosse ritirato, il governo avrebbe dovuto ridurre a 4
le licenze e rinunciare subito a 4.000 miliardi, prima ancora di partire.
È probabile quindi che il governo (nella persona del Ministro delle
Comunicazioni Salvatore Cardinale, ex-sindaco dc di Mussomeli, Sicilia,
personaggio
al di sotto
di ogni sospetto) abbia esercitato
pressioni per convincere a partecipare alla gara anche Blu, società in
multiproprietà con gravi contrasti strategici tra i soci (32%
Autostrade, 20% British Telecom, 9% Edizioni Holding dei Benetton, Mediaset,
Italgas, Caltagirone, Bnl, ecc.). In particolare British Telecom faceva
resistenza ad un impegno finanziario più ampio (che avrebbe aumentato i
suoi debiti già assai elevati), mentre i soci italiani temevano di dover
tirare fuori dei soldi, anziché cedere le quote agli inglesi con qualche
bella plusvalenza. In sostanza il consorzio vedeva la partecipazione di
numerosi soci italiani, alcuni amici del governo (Benetton, Abete, ecc. ),
altri dell'opposizione (Berlusconi, Caltagirone, ecc.), con l'inevitabile
conseguenza che era assai scomodo tagliarli fuori dall'affare, mentre si
presentava l'opportunità di usarli per rendere comunque valida la gara
per tutte e cinque le licenze e tenere il prezzo basso con il loro prevedibile
ritiro.
Tra i contendenti non mancava infatti una buona fetta di amici del governo. Tim
appartiene a Telecom, cioè ad Olivetti, cioè al gruppo Colaninno,
l'imprenditore di riferimento del centro-sinistra subito dopo De Benedetti.
Colaninno ha scalato Telecom un anno e mezzo fa con l'appoggio determinante di
Bersani e di D'Alema, ha mantenuto l'italianità di Telecom, si appresta
a comprare (tramite Seat) TMC e dopo magari anche la Rai privatizzanda,
sottraendola in tempo al ritorno del Polo al governo e mettendola a
disposizione dell'Ulivo-insieme-per-l'Italia. Olivetti ha contratto già
abbastanza debiti con la scalata a Telecom, dunque è meglio che paghi
poco la licenza e si tenga i soldi per operazioni "amiche" future.
Omnitel appartiene a Vodafone, tramite Mannesman, il gruppo che rilevò
la telefonia di Olivetti da Colaninno, salvando De Benedetti dal disastro. I
piaceri prima o poi si restituiscono.
Wind appartiene ad Enel (per il 57%), dunque a Franco Tatò, l'uomo
scelto da Prodi e D'Alema per privatizzare, smembrare e diversificare il
monopolio energetico italiano, valorizzandone gli assets sul mercato. Adesso
New Wind si compra anche Infostrada (sganciando 22.000 miliardi), dunque
è bene che non si indebiti più di tanto per l'Umts. Una licenza a
buon prezzo, un sigaro ed un attestato di buona condotta non si nega a
nessuno.
Ipse è un consorzio cui partecipa Acea (municipalizzata elettrica di
Roma), di cui è presidente Fulvio Vento, ex-segretario Cgil del Lazio,
famoso per aver indetto una festa dopo aver randellato a dovere i compagni in
una delle tante manifestazioni del '92 (la stagione dei bulloni): un dirigente
organico della sinistra. Insieme ad Acea ci sono la spagnola Telefonica, la
finlandese Sonera e la Atlanet della Fiat-Ifil. Un gruppo di signori cui non si
può dire di no.
Infine Andala è partecipata al 25% da Tiscali, l'azienda messa su dal
sardo Renato Soru, vulcanico esponente della nuova economia intervenuto al
convegno D.S. del Lingotto per dare la linea, politica e telefonica. Una
licenza umts non si può certo negare ad un tipo così.
Così alla fine tutti sono stati serviti: il governo incassa 22.750
miliardi dalle licenze e 4.000 miliardi dalla fidejussione di Blu (con uno
scarso fondamento giuridico e la quasi totale certezza che in sede giudiziaria
debba restituire anche quella), gli operatori hanno ottenuto quello che
volevano ad un prezzo molto conveniente, con la prospettiva di buoni utili,
anche se non a breve. Blu potrebbe rientrare in partita con una
ristrutturazione societaria ed un accordo con uno dei vincitori (sia Ipse che
Andala potrebbero avere interesse ad allargare la compagine, condividendo i
debiti e gli investimenti con nuovi soci).
Gli operatori consolidati non avranno difficoltà a ripartire i costi
della nuova tecnologia sull'ampio parco clienti già acquisito per il gsm
(20 milioni Tim, 13,4 milioni Omnitel, 4 milioni Wind). Passate le polemiche,
il governo include nella finanziaria i miliardi acquisiti e si prepara a
concludere le privatizzazioni ancora da fare già nel 2001 (Eni5, Enel2,
Alitalia, Rai, Finmeccanica). Dopo le elezioni il governo (qualunque governo),
scaricherà su pensioni e sanità una nuova ondata di tagli che
compenseranno in modo più che proporzionale i mancati incassi dell'umts.
Intanto imprenditori amici provvederanno a "razionalizzare" i settori
privatizzati, come sta accadendo in Telecom. Il gruppo ha già annunciato
di voler procedere a 1.000 nuove assunzioni, sorvolando elegantemente sul
recente accordo sindacale che utilizza la c.i.g. e la mobilità lunga per
far fuori 13.500 persone.
La tradizione non solo italiana di socializzare le perdite e privatizzare gli
utili pare destinata a riprodursi anche nel nuovo secolo e millennio. Quando si
tratta di ridurre il numero degli occupati, i rilanci non si esauriscono
mai...
Renato Strumia
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| Umts. Una storia italiana | Accordo Fiat-General Motors | 0.808976 | archivio/archivio2000/un35/art1330.html | archivio/archivio2000/un11/art1023.html |
23 ottobre 2014 15:22
Un’economia basata sul saccheggio: è questo il futuro dell’Italia? Sempre più spesso mi pongo questa domanda, facendo il confronto con l’estero.
Un confronto che fa risaltare i costi spesso arbitrari imposti in Italia ai cittadini per servizi che altrove danno il risultato opposto: fanno risparmiare.
Prendiamo il caso di una persona che voglia andare al museo e comprare il biglietto online. Al museo Pergamon di Berlino ne sono ben contenti e vendono il biglietto online a un euro in meno rispetto al prezzo alla cassa del museo.
Invece alla Galleria Borghese di Roma succede il contrario: se acquisti in rete paghi due euro in più. Nell’elenco dei prezzi sul sito c’è una vera perla. “Gratuito sotto i 18 anni: due euro”.
Lo stesso discorso vale per i giornali. In edicola la Tageszeitung costa 1,80 euro, il sabato addirittura 3,20. Per 30 giorni fanno 52 euro. Il costo di un abbonamento mensile invece è di 42 euro.
Non solo trovo il quotidiano tutte le mattine sulla porta di casa, ma risparmio pure la bellezza di dieci euro. A Roma succede l’opposto.
Posso farmi arrivare la Repubblica o Il Messaggero a casa, ma l’azienda che gestisce il servizio fattura non solo il prezzo intero, ma anche 3,50 mensili per la fatica.
Come se non bastasse, da settembre addebitano altri otto euro sotto la misteriosa voce “servizio smile”. Non è un servizio, e non fa sorridere. Alla fine il giornale costa 11,50 in più al mese rispetto all’edicola.
In una banca di Berlino un bonifico costa 80 centesimi, a Roma fino a 4,50 euro. Meno male che da anni ci dicono che sarebbe meglio ridurre i pagamenti in contanti.
Per abituare anche i turisti alla logica del balzello, quasi tutte le città italiane hanno introdotto la tassa di soggiorno. A Roma sono quattro euro a persona in un albergo a tre stelle, che fa quasi 50 euro per una coppia con due figli che si ferma tre notti.
La logica è sempre la stessa: ti prendo i soldi perché posso. Una logica che si è estesa anche ai giornalisti. Dal 2014 tutti gli iscritti all’ordine sono obbligati alla “formazione professionale continua”.
Devono frequentare corsi, trovano offerte come “L’uso di Facebook e Twitter”, una conferenza con sette relatori in un’enorme sala, e devono pagare cento euro.
Chi organizza l’evento si porta a casa la bellezza di trenta o quarantamila euro per una giornata di lavoro, spesso pagati da giornalisti precari con stipendi minimi.
Questo sistema crea ulteriori rendite di posizione e non incoraggia certo le attività innovative, degne di un’economia che vuole tenere il passo del ventunesimo secolo.
Anzi, l’effetto è opposto: clienti e contribuenti sono gravati da balzelli che frenano lo sviluppo anziché stimolarlo, creano reddito per pochi a scapito di molti.
Purtroppo la logica della rendita di posizione vige anche nel settore pubblico. È difficile trovare un paese che eguagli l’Italia se esaminiamo gli stipendi delle “alte corti”.
Un giudice costituzionale italiano porta a casa quasi 500mila euro lordi all’anno, mentre un suo omologo tedesco deve accontentarsi di un terzo di quella cifra.
Potremmo continuare all’infinito, parlando di direttori generali dei ministeri, di manager, di dirigenti pubblici in tutti i settori. Certo, adesso è stato introdotto il tetto dei 240mila euro, ma i vertici della cosa pubblica italiana rimangono comunque i più ricchi d’Europa.
I gregari invece se la passano peggio. Ha fatto molto scalpore il caso del teatro dell’Opera di Roma, che ha deciso di cacciare coro e orchestra. Pochi si sono presi la briga di verificare quanto guadagnano gli artisti: la maggior parte ha uno stipendio mensile netto inferiore a duemila euro.
Il sovrintendente Carlo Fuortes lo dice chiaramente: era un patto implicito, siete pagati poco ma in compenso accettiamo che produciate poco. Adesso invece vige l’efficienza: chi è pagato poco sarà pagato ancora meno. E magari avrà pure l’obbligo della “formazione professionale continua”, a pagamento s’intende.
Italia
| L’economia dell’estorsione | Le macchinette e gli scontrini | 0.746539 | https://www.internazionale.it/opinione/michael-braun/2014/10/23/l-economia-dell-estorsione | https://www.ilpost.it/2012/06/02/le-macchinette-e-gli-scontrini/ |
La costruzione della Linglong a Zrenjanin © Ivan Pancic/Shutterstock
Il caso dell'azienda cinese Linglong di Zrenjanin porta allo scoperto il terribile sfruttamento dei lavoratori e le condizioni disumane in cui vivono. Il governo minimizza, ma non è la prima volta che gli investimenti stranieri vengono accompagnati dallo sfruttamento dei lavoratori
23/11/2021 -
Vukašin Obradović
Belgrado
Le condizioni di lavoro e di vita disumane dei lavoratori impegnati nella costruzione di uno stabilimento della compagnia cinese Shadong Linglong a Zrenjanin, definito come uno dei maggiori investimenti cinesi in Serbia, hanno prepotentemente riportato all’attenzione dell’opinione pubblica serba la questione dei diritti dei lavoratori delle numerose fabbriche inaugurate in Serbia nell’ultimo decennio. Le immagini sconcertanti degli edifici fatiscenti, senza acqua né luce, riempiti di letti senza materassi, in cui vivono i lavoratori della fabbrica Linglong, hanno fatto sorgere molti interrogativi sullo sviluppo economico della Serbia, perlopiù basato sugli investimenti esteri.
Il
potenziale impatto ambientale
della nuova fabbrica di pneumatici Linglong a Zrenjanin, che nel giungo di quest’anno aveva spinto alcuni cittadini e attivisti a protestare contro la costruzione dello stabilimento, è rimasto in secondo piano nei giorni scorsi quando alcuni media serbi hanno pubblicato le immagini, al limite dell’inverosimile, della quotidianità di alcune centinaia di lavoratori vietnamiti impiegati nella costruzione di questa fabbrica.
Negli ultimi mesi si è parlato occasionalmente delle condizioni di vita dei lavoratori vietnamiti a Zrenjanin, ma solo quando alcuni attivisti delle organizzazioni non governative “
Astra” e “A11
” hanno visitato le baracche in cui sono sistemati questi lavoratori è diventato chiaro che la situazione è preoccupante.
“Nei locali ci sono solo due bagni, i letti sono sprovvisti di materassi e le feci vengono scaricate ad una decina di metri dalle baracche”, si legge in un comunicato stampa diffuso dalle due organizzazioni. Nel comunicato si afferma inoltre che subito dopo l’arrivo in Serbia i lavoratori vietnamiti si sono visti sequestrare i passaporti, un fatto che, secondo gli attivisti, fa pensare ad “un possibile caso di traffico di esseri umani ai fini dello sfruttamento lavorativo”.
I lavoratori vietnamiti impiegati nella costruzione della fabbrica a Zrenjanin che al momento sono circa 500, sono giunti in Serbia tra marzo e maggio di quest’anno. Il viaggio è stato organizzato da alcune agenzie interinali in Vietnam che per i loro servizi (trasporto, supporto per l’ottenimento del visto d’ingresso, alloggio) hanno chiesto ai lavoratori una somma che va dai 2200 ai 4000 dollari, soldi che i lavoratori si sono procurati indebitandosi.
I lavoratori sono stati ingaggiati sulla base di un accordo firmato tra la compagnia Linglong e la filiale serba della società China Energy Engineering Group Tianjin Electric Power Construction. Stando alle informazioni disponibili, la compagnia Linglong International Europe srl. con sede a Zrenjanin ha affidato i lavori della costruzione della nuova fabbrica all’impresa China Energy Engineering Group Tianjin Electric Power Construction che recluta i lavoratori tramite una decina di agenzie interinali in Vietnam.
Nel contratto che i lavoratori vietnamiti hanno firmato non è indicata la data di inizio del rapporto di lavoro e i lavoratori, stando alle loro stesse parole, vengono pagati in nero. Lavorano a turni della durata di nove ore, con un’ora di pausa pranzo. Il datore non fornisce ai lavoratori tutte le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale e detrae dallo stipendio dei lavoratori la somma necessaria per l’acquisto di alcuni dispositivi (stivali, guanti, tuta da lavoro). Ogni dieci giorni i lavoratori ricevono un nuovo paio di guanti e se nel frattempo i guanti si rovinano i lavoratori devono procurarseli a proprie spese. Sono obbligati a lavorare 26 giorni al mese e qualora non dovessero adempiere a tale obbligo perdono l’intero stipendio mensile. Inoltre, se dovessero arrivare in ritardo al lavoro si vedranno privati della paga giornaliera.
All’arrivo in Serbia i lavoratori vietnamiti hanno consegnato i loro passaporti al datore di lavoro ed è stato loro detto che si tratta di una procedura consueta applicata ai cittadini stranieri.
La reazione della leadership serba alla vicenda dei lavoratori vietnamiti a Zrenjanin si potrebbe sintetizzare citando alcune affermazioni pronunciate dal presidente Vučić. Rispondendo alle domande dei giornalisti dopo l’inaugurazione di un nuovo stabilimento della compagnia tedesca BAS Boysen Abgassysteme a Subotica, Vučić ha dichiarato che la vicenda della fabbrica Linglong è complessa. “Ci sarà una visita degli ispettori del lavoro. Cos’altro volete? Che distruggiamo un investimento di 900 milioni di dollari? Che Zrenjanin non progredisca?”, ha chiesto polemicamente Vučić. Per poi aggiungere: “Assistiamo ad una campagna contro Linglong, simile alle campagne condotte contro tutte le aziende cinesi. Ho cercato in tutto il mondo un investitore per l’acciaieria di Smederevo, che per anni è rimasta chiusa, senza generare alcun profitto. E alla fine siamo riusciti a convincere il presidente [cinese] Xi a investire a Smederevo, Quelle 5500 persone che vi lavorano generano anche nuovi posti di lavoro”.
I media filogovernativi, come di consueto, hanno cercato di insabbiare l’intera vicenda. A spingersi più in là di tutti è stata la tv Pink mandando in onda un reportage che ha mostrato un’immagine diametralmente opposta a quella pubblicata da molti media serbi e internazionali.
Resta da vedere come evolverà la situazione dei lavoratori della fabbrica Linglong a Zrenjanin, di certo c'è che questo non è un caso isolato. In Serbia ormai da anni si assiste alla riduzione dei diritti dei lavoratori impiegati nelle fabbriche cinesi, ma non solo.
Nel 2016 una lavoratrice della fabbrica dell’azienda italiana
Geox
a Vranje è stata licenziata dopo aver accusato il suo datore di lavoro di mobbing e maltrattamenti psicologici, affermando tra l’altro che ai lavoratori era consentito di andare in bagno solo due volte durante l’orario di lavoro.
Nel 2010 la compagnia sudcoreana
Yura
aveva aperto una fabbrica a Leskovac, per poi inaugurare – attratta dalle generose sovvenzioni statali (da 7.000 a 10.000 euro per ogni nuovo posto di lavoro), dalla presenza di una manodopera a basso costo e da vari benefici offerti dalle amministrazioni locali – altri tre stabilimenti in Serbia: due a Niš e uno a Rača Kragujevačka. I lavoratori di queste fabbriche (circa 6.000) hanno paura di parlare di ciò che stanno subendo perché temono di perdere il lavoro e di rimanere senza lo stipendio di 200-300 euro con cui riescono a malapena a sfamare la famiglia. E stanno subendo varie discriminazioni: non è consentito loro di organizzarsi in sindacati, esiste solo un Consiglio dei lavoratori controllato dalla direzione; nel contratto che hanno firmato c’è scritto che verranno licenziati se dovessero parlare pubblicamente della situazione in fabbrica; non si assentano mai dal lavoro in caso di malattia perché temono di essere licenziati; lavorano durante le feste e fanno gli straordinari superiori ai limiti di legge.
Date queste premesse non stupisce che il recente sciopero dei lavoratori della
fabbrica Magneti Marelli
a Kragujevac sia passato quasi inosservato. Nel giugno di quest’anno duemila lavoratrici e lavoratori di questa fabbrica hanno proclamato uno sciopero chiedendo un aumento degli stipendi (da 38.000 a 50.000 dinari [da 323 a 425 euro circa]), migliori condizioni di lavoro e trasporto per i lavoratori notturni.
Va ricordata anche la rivolte dei lavoratori della
fabbrica tessile Fori
a Kragujevac che hanno protestato contro l’obbligo di lavorare 12 ore al giorno per il salario minimo garantito dalla legge, nonché una protesta dei lavoratori della
fabbrica Falc East
a Knjaževac contro gli straordinari non pagati.
Di casi simili ce ne sono molti ed è chiaro che lo sviluppo economico della Serbia non è accompagnato da un’adeguata tutela dei diritti dei lavoratori impiegati nelle fabbriche aperte grazie agli investimenti stranieri. Per quanto il governo cerchi di minimizzare questo problema, prima o poi dovrà affrontare le conseguenze di una politica del lavoro basata sull’attrazione degli investimenti esteri ad ogni costo.
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| Serbia: sviluppo economico a spese dei lavoratori | Le fabbriche etniche della Bosnia di Dayton | 0.769388 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Serbia/Serbia-sviluppo-economico-a-spese-dei-lavoratori-214105 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Le-fabbriche-etniche-della-Bosnia-di-Dayton-32378 |
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> Uno studio [pubblicato](<http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736\(17\)32714-9/fulltext?elsca1=tlxpr>) sulla rivista scientifica _Lancet_ e condotto su pazienti con le arterie coronarie ostruite ha concluso che l’inserimento di uno stent – un'operazione molto diffusa sia per sbloccare le arterie che per ridurre il dolore toracico – ha forse nel secondo caso solo un effetto placebo, e dunque potrebbe essere inutile. Le conclusioni della ricerca – considerata da diversi studiosi molto importante – hanno messo in discussione una procedura praticata in modo ordinario, sui cui effetti non c'era stato finora alcun dubbio e che contrastano con decenni di esperienza clinica.
>
> Lo stent è un cilindro fatto di maglie metalliche che viene introdotto, in questo caso, nelle arterie coronariche, cioè nei vasi sanguigni che portano il sangue al cuore e che girano intorno al cuore come una corona (esistono comunque stent di ultima generazione che sono riassorbibili e che riducono dunque i rischi legati alla presenza di un corpo estraneo nell’organismo). Dopo essere stato inserito nella cavità dell'arteria attraverso un catetere che termina con un palloncino sgonfio, intorno al quale è collocato il cilindro metallico, lo stent viene fatto espandere fino ad adattarsi alla parete interna dell’arteria, e il catetere viene a quel punto rimosso. Lo stent viene impiantato per sostenere e riaprire le coronarie quando si sono chiuse, ristrette o quando sono otturate da incrostazioni di grasso che non permettono un regolare flusso di sangue.
>
> Il sintomo di chi soffre di una malattia coronarica è l'angina, una sensazione di dolore simile a un’oppressione o a un indolenzimento che si prova al cuore e in diverse zone della parte superiore del corpo (torace, schiena, braccia, gola o mandibola). L'angina può avere diversi gradi – il più grave è l'infarto – ma può anche manifestarsi solo durante l’attività fisica o sotto sforzo, piò durare qualche minuto e scomparire con il riposo o l’assunzione di farmaci. Anche in questo ultimo caso, dopo una serie di esami, si può però procedere con l'inserimento di uno stent: è una procedura moto praticata. Lo stent può insomma essere utilizzato per salvare i malati da un infarto ma anche per eliminare i dolori toracici che rendono difficoltosa ogni attività fisica.
>
> [Secondo alcune analisi](<https://www.nytimes.com/2017/11/02/health/heart-disease-stents.html?_r=0>) a più di 500 mila persone all'anno con problemi alle coronarie in tutto il mondo viene inserito uno stent per alleviare il dolore al torace. Altre stime riportano cifre molto più alte. Gli stent hanno cominciato a essere usati in modo ordinario negli anni Novanta e sono diventati il trattamento preferibile in molti casi perché sono meno invasivi della chirurgia che prevede l'inserimento di un bypass.
>
> Il nuovo studio pubblicato da _Lancet_ mette in dubbio che gli stent debbano essere utilizzati così spesso, o che debbano essere utilizzati in generale per trattare il dolore al torace. Lo studio è stato condotto dall’Imperial College di Londra su 230 pazienti con un’arteria coronarica occlusa in profondità (minimo 70 per cento) e con un dolore toracico abbastanza grave da limitare la loro attività fisica, entrambi motivi sufficienti e comuni per l'inserimento di uno stent. Tutti i pazienti sono stati trattati per sei settimane con dei farmaci per ridurre il rischio di un attacco di cuore e per alleviare il dolore al torace. Dopodiché sono stati sottoposti all'operazione: a circa la metà è stato realmente introdotto uno stent, mentre agli altri no. Questa ricerca è stata una delle poche in campo cardiologico in cui è stata somministrata una procedura fasulla ([sham surgery](<https://en.wikipedia.org/wiki/Sham_surgery>)) i cui risultati sono stati poi confrontati con quelli dei pazienti che hanno ricevuto un trattamento reale. Su tutti i pazienti è stato dunque inserito un catetere dall'inguine o dal polso fino all'arteria bloccata, ma una volta raggiunto il blocco, i medici hanno o inserito uno stent o semplicemente estratto il catetere.
>
> Né i pazienti né i ricercatori che li hanno valutati in seguito sapevano su chi fosse stato effettivamente inserito uno stent. Seguendo la procedura, entrambi i gruppi di studio hanno assunto dei farmaci per prevenire i coaguli di sangue. Gli stent hanno fatto quello che dovevano fare nei pazienti che li hanno ricevuti e il flusso sanguigno attraverso l’arteria precedentemente bloccata è stato notevolmente migliorato. Sei settimane dopo, durante le valutazioni, entrambi i gruppi hanno però dichiarato di provare meno dolore al petto e hanno migliorato le prestazioni sotto sforzo a cui sono stati sottoposti. Tra i due gruppi non risultava insomma alcuna differenza reale. I cardiologi hanno detto che una delle ragioni potrebbe essere che l’aterosclerosi (cioè l’accumulo di placche nelle pareti arteriose) colpisce non solo le arterie, ma molti vasi sanguigni e che l'inserimento di uno stent porti rimedio solo al blocco più grave: questo potrebbe però non fare realmente alcuna differenza nei sintomi del paziente e nella sua sensazione di malessere o benessere. Coloro che hanno dichiarato di sentirsi meglio possono dunque aver beneficiato solo dell'effetto placebo dalla procedura.
>
> Molti cardiologi hanno reagito allo studio dicendo che le linee guida previste negli Stati Uniti per l'inserimento di uno stent dovrebbero essere riviste o che all'operazione, che comunque comporta dei rischi, dovrebbero essere sottoposti solo i pazienti che hanno avuto degli attacchi di cuore. Il dottor David Maron, cardiologo dell'Università di Stanford, ha parlato in modo positivo del nuovo studio facendo notare però che alcune domande restavano senza risposta. I pazienti che si sono sottoposti alla ricerca avevano un'ostruzione elevata solo in un'arteria e sono stati valutati dopo solo sei settimane: secondo Maron non si può dunque sapere se le conclusioni della ricerca riguardino anche persone con malattie più gravi né se le conclusioni restino valide per un periodo di osservazione più lungo.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Un nuovo studio sostiene che lo stent non allevii il dolore al petto | La ricerca di una migliore rianimazione | 0.860365 | https://www.ilpost.it/2017/11/03/nuovo-studio-stent/ | https://www.ilpost.it/2024/05/14/ecpr-rianimazione-ecmo/ |
19 giugno 2014 18:04
Si ricomincia con gli stessi protagonisti. Venerdì 20 giugno si apre al tribunale di Milano il processo di appello di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. In primo grado l’ex cavaliere è stato condannato a sette anni di prigione per prostituzione minorile (nei confronti di Karima El Mahroug, che aveva 17 anni all’epoca dei fatti) e per concussione (per aver tentato, nella sua veste di presidente del consiglio, di spacciare la ragazza per la nipote dell’allora presidente egiziano Hosni Mubarak).
Berlusconi si è sempre difeso negando di aver avuto rapporti sessuali con Ruby in occasione delle famose serate di “bunga bunga” di cui la ragazza era un’ospite fissa, e ha sempre sostenuto di aver creduto in buona fede che la famiglia della giovane marocchina vivesse dalle parti del Cairo. Una storia già sentita.
Ma questo processo presenta una novità. Per la prima volta infatti Berlusconi non è più protetto da alcuna immunità: né quella di presidente del consiglio, che gli permetteva di saltare le udienze a causa di “legittimi impedimenti” legati alle sue attività istituzionali; né quella di parlamentare, essendo decaduto da senatore nel novembre scorso in seguito a una prima condanna definitiva a quattro anni di prigione (poi ridotti a uno) per frode fiscale nel caso Mediaset.
A 77 anni Berlusconi è troppo anziano per sperimentare il rigore delle sovraffollate carceri italiane, e sconta la sua pena svolgendo un lavoro socialmente utile di quattro ore a settimana in un ospizio per malati di Alzheimer. Tutti giorni deve rientrare alle 23 in una delle sue residenze, a Roma o a Milano.
Se i giudici della corte d’appello del capoluogo lombardo e poi eventualmente quelli della corte di cassazione dovessero confermare la sua condanna in primo grado nel caso Ruby, la situazione sarebbe molto diversa. In questo caso è probabile che i magistrati, che finora gli hanno evitato gli arresti domiciliari, non dimostrerebbero la stessa generosità nei suoi confronti.
Secondo un articolo della Repubblica del 19 giugno, l’ex presidente del consiglio rischierebbe di passare i prossimi dieci anni della sua vita agli arresti domiciliari: sette anni per la condanna nel processo Ruby, ai quali si aggiungerebbero i tre anni amnistiati del processo Mediaset.
In questo caso per lui sarebbe impossibile scontare la pena attraverso dei lavori socialmente utili, che in teoria sarebbero riservati a chi ha riconosciuto la gravità della propria colpa e cerca un modo di redimersi.
Giustizia
Silvio Berlusconi
Hosni Mubarak
Prostituzione
Milano
Ruby
Mediaset
| Ruby e Berlusconi tornano in tribunale | Cosa succede ora a Berlusconi? | 0.842724 | https://www.internazionale.it/opinione/philippe-ridet/2014/06/19/ruby-e-berlusconi-tornano-in-tribunale | https://www.ilpost.it/2013/11/28/cosa-succede-ora-berlusconi/ |
>
> Santiago Abascal, leader del partito spagnolo di destra radicale Vox, è risultato positivo al coronavirus. Abascal ha scritto su Twitter di essersi sottoposto al test dopo aver saputo che Francisco Javier Ortega, segretario generale di Vox, era risultato positivo. Ha scritto che sta bene, che sta lavorando da casa e che chiederà al presidente del governo di partecipare alla prossima riunione in videoconferenza. Anche Macarena Olona, portavoce dei deputati di Vox al Congresso, è risulta positiva: «Oggi più che mai è tempo per noi spagnoli di essere uniti e dimostrare perché la Spagna è la migliore nazione del mondo», ha scritto in un tweet.
>
>> Este martes, al conocer el positivo de Javier Ortega, me puse en cuarentena y pedí a un laboratorio privado un test de Covid-19. La prueba también ha dado positivo así que seguiré trabajando desde casa. Gracias por vuestra preocupación aunque me encuentro razonablemente bien.
>>
>> -- Santiago Abascal 🇪🇸 (@Santi_ABASCAL) [March 12, 2020](<https://twitter.com/Santi_ABASCAL/status/1238207851513995266?ref_src=twsrc%5Etfw>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Santiago Abascal, leader del partito spagnolo di destra radicale Vox, è risultato positivo al coronavirus | Anche in Spagna si comincia a chiudere per il coronavirus | 0.849678 | https://www.ilpost.it/2020/03/12/santiago-abascal-leader-del-partito-spagnolo-di-destra-radicale-vox-e-risultato-positivo-al-coronavirus/ | https://www.ilpost.it/2020/03/12/spagna-chiusura-scuole-parlamento-coronavirus/ |
Umanità Nova - Archivio 2003 - art2626
Da "Umanità Nova"
n. 11 del 23 marzo 2003
La Follia di George II
Un presidente globale
Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno fatto nulla per meritare
queste minacce, ma faranno tutto il possibile per respingerle. Invece
di lasciarci andare verso la tragedia, ci dirigeremo verso la sicurezza.
Prima che il giorno dell'orrore possa arrivare, prima che sia troppo tardi
per agire, questo pericolo sarà rimosso. Gli Stati Uniti d'America
hanno l'autorità sovrana di usare la forza per assicurare la loro
sicurezza nazionale. Quest'obbligo ricade su di me come comandante in
capo, attraverso il giuramento che ho pronunciato e per la promessa che
manterrà."
[1]
George Bush J. In meno di 15 minuti
parlando alla nazione ha reinventato la storia degli USA.
Mentre sentenziava a Saddam che ha "Quarantotto ore per andare in esilio,
con tutti i membri della sua famiglia oppure, attaccheremo", il presidente
globale ha raccontato una storia dominata dal Bene (loro) o dal Male,
dalla libertà e dalla giustizia (la loro) contro l'odio e la violenza
e non ha mancato di suggellare, come nelle "migliori" dichiarazioni di
guerra di Re e Imperatori, con una citazione del divino, congedandosi
alla patria con: "Buona notte e che Dio continui a proteggere l'America".
Ad avvallare e legittimare la guerra degli Stati Uniti sarebbe la risoluzione
1441 approvata dal Consiglio di Sicurezza per il disarmo dell'Iraq.
Vediamo schematicamente i rapporti dei "gendarmi globali" rispetto ai
trattati, alle convenzioni e ai patti internazionali.
Sulla questione disarmo nel dicembre 2001 gli Stati uniti si ritirano
ufficialmente dal Trattato sui missili antibalistici del 1972, distruggendo
un accordo storico, inoltre nel 1972 viene siglata la Convenzione sulle
armi biologiche e tossiche, ratificata da 144 paesi tra cui gli Stati
uniti. Nel luglio 2001 gli Usa abbandonano una conferenza a Londra in
cui si discuteva un protocollo del 1994, finalizzato a rafforzare la Convenzione
provvedendo a ispezioni sul posto. A Ginevra, nel novembre 2001, il sottosegretario
di stato John Bolton afferma che "il protocollo è morto" e contemporaneamente
accusa Iraq, Iran, Korea del Nord, Libia, Sudan e Siria (gli oramai famosi
"stati canaglia") di violare la Convenzione, ma senza fornire prove o
formulare accuse specifiche.
Durante l'accordo delle Nazioni Unite per mettere un freno al traffico
internazionale illegale di armi leggere, nel luglio 2001 gli Stati uniti
sono l'unico paese a opporsi.
Nell'aprile 2001 gli Stati uniti non vengono rieletti a capo della Commissione
dell'Onu sui diritti umani, dopo essersi sottratti per anni al pagamento
delle quote dovute alle Nazioni unite (tra cui le attuali quote di 244
milioni di dollari) e dopo aver costretto l'Onu ad abbassare la quota
del budget spettante agli Usa dal 25 al 22%.
[2]
Nel dicembre 1997 durante il trattato per il bando delle mine terrestri,
firmato a Ottawa da 122 paesi gli Stati Uniti si rifiutano di firmare
insieme a Russia, Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Vietnam, Egitto e
Turchia.
[3]
Nel febbraio 2001 i giustizieri globali si rifiutano di unirsi ai 123
paesi impegnati a bandire l'uso e la produzione di mine e bombe anti-persona.
Nel settembre 2001 sempre i "nostri" si ritirano dalla Conferenza internazionale
sul razzismo, che riunisce 163 paesi a Durban, Sudafrica, il pretesto
è che è "unilaterale" e "contro Israele".
Nel 1986 la Corte internazionale di giustizia dell'Aja dichiara gli
Stati uniti colpevoli di violazione del diritto internazionale per "uso
illegittimo della forza" in Nicaragua, attraverso i suoi interventi e
quelli del suo esercito per procura, i contras. Gli Usa rifiutano di riconoscere
la giurisdizione della Corte. Una risoluzione delle Nazioni unite che
chiedeva l'osservanza della decisione della Corte viene approvata per
94 voti contro due: Stati uniti e Israele.
Nel 1989 nel Protocollo opzionale al Patto internazionale dell'Onu sui
diritti civili e politici, finalizzato all'abolizione della pena di morte
e contenente una norma che bandisce la condanna a morte per coloro che
hanno meno di 18 anni gli USA non firmano né ratificano il protocollo,
e si auto-esonerano dalla norma predetta, diventando uno dei cinque paesi
che ancora condannano a morte i minori (con Arabia saudita, Repubblica
democratica del Congo, Iran, Nigeria). La Cina ha abolito questa pratica
nel 1997, il Pakistan nel 2000.
Convenzione delle Nazioni unite del 1979 sull'eliminazione di tutte
le forme di discriminazione contro le donne. I soli paesi che hanno firmato
ma non ratificato sono gli Stati uniti, l'Afganistan, Sao Tomé
e Principe.
La Convenzione delle Nazioni unite sulla prevenzione e la punizione
del crimine di genocidio, (1948) gli Stati Uniti l'hanno infine ratificata
nel 1988, aggiungendo svariate "riserve" col risultato che per giudicare
se un qualunque "atto nel corso di conflitti armati" costituisce genocidio,
bisogna consultare obbligatoriamente la Costituzione americana e il "consiglio
e consenso" del senato
[4]
Il 29 dicembre 1989 l'assemblea dell'O.N.U. approvò con 75 voti
a favore, 20 contrari e 40 astenuti una mozione di condanna dell'invasione
americana di Panama che fu deplorata in quanto "flagrante violazione del
diritto internazionale".
Cosa sarebbe dunque la presunta violazione della risoluzione 1441 dell'ONU
a confronto delle ripetute violazioni e ostruzionismi degli USA? Chi li
attaccherà? Chi ristabilirà libertà e giustizia,
chi ci preserverà dal Male?
E mentre l'attacco alla popolazione irachena è stato dichiarato
e nuove "bombe intelligenti" massacreranno donne, bambini e uomini inermi,
e distruggeranno paesi, scuole, ospedali e strade anche l'Italia dice
la sua.
Dopo il vertice delle Azzorre con i fidi Tony Blair e il primo ministro
spagnolo Jose Maria Aznar, l'alleanza interventista aveva dichiarato inutile
la seconda risoluzione, che avrebbe dovuto svolgersi lunedì 17
marzo e che prevedeva due ultimatum contrapposti per Saddam Hussein.
Ecco allora che il ministro degli Esteri Franco Frattini giudica positivamente
la decisione di Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna di ritirare la risoluzione,
perché "se l'Onu non è in grado di trovare una soluzione,
meglio evitare la spaccatura e il veto di Francia e Russia"
[5]
,
e riconferma l'uso delle Basi e del sorvolo di tutto il territorio italiano,
affermando: "Non la chiamo guerra, ma azione di polizia internazionale"
[6]
.
L'opposizione di gran parte dell'Europa e non da meno dello stato Vaticano
con in testa il Capo "neopacifista" Carol Wojtyla risponde alla salvaguardia
d'interessi che l'Euro potrà preservare nell'area, rischiando di
affossare ulteriormente il disavanzo statunitense pari oggi alla ragguardevole
cifra di 6.453.244.681.378,86 dollari.
Come sempre ci opporremo a questo massacro portando la nostra tensione
antimilitarista e le nostre lotte contro l'autoritarismo e le gerarchie.
Non abbiamo mai creduto al diritto internazionale, né faremo
appello a qualche articolo della costituzione. Il movimento pacifista
sembra aver imboccato questa strada, anche se spesso cade ancora nelle
apparenti e rituali performance diplomatiche facendogli appello.
Dobbiamo spingere affinché il dissenso non abbia mediazioni,
dobbiamo scioperare immediatamente allo scoppio della guerra e significare
l'antimilitarismo di un'adesione ampia.
Ci vediamo ad Aviano il 5 aprile, dopo La Spezia, Roma, Camp Darby,
contro tutte le guerre e gli eserciti.
Stefano Raspa
Note
[1] Tratto dal discorso ufficiale di Bush alla nazione del 18 marzo
reperibile presso http://www.repubblica.it/online/esteri/iraqtrentasei/testo/testo.htm
[2] Nella commissione per i diritti umani, gli Usa sono virtualmente
gli unici a opporsi alle risoluzioni che sostengono l'accesso a costi
ridotti ai farmaci per l'Hiv/Aids, che riconoscono una alimentazione adeguata
come diritto umano fondamentale, e che chiedono una moratoria sulla pena
di morte.
[3] Il presidente Clinton respinge il trattato, sostenendo che le mine
sarebbero necessarie per proteggere la Corea del Sud contro l'"enorme
vantaggio militare" della Corea del Nord. Clinton dichiara che gli Stati
uniti aderiranno all'accordo "in seguito", nel 2006. Bush sconfessa questa
dichiarazione nell'agosto 2001
[4] Le riserve sono rigettate da Gran Bretagna, Italia, Danimarca, Olanda,
Spagna, Grecia, Messico, Estonia e altri.
[5] la repubblica 18 marzo 2003
[6] http://www.repubblica.it/online/politica/italiairaqdieci/ciampi/ciampi.html
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comunicati
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| La Follia di George II | Mr. Bush ammassa le truppe | 0.825748 | archivio/archivio2003/un11/art2626.html | archivio/archivio2003/un01/art2503.html |
>
> La [pagina del sito del governo](<http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278>) che contiene le risposte alle domande frequenti sulle restrizioni agli spostamenti e agli assembramenti per contenere la diffusione del [coronavirus](<https://www.ilpost.it/coronavirus-covid19-notizie/>) [(SARS-CoV-2)](<https://www.ilpost.it/2020/01/27/nuovo-coronavirus-2019-ncov-cina/>) viene aggiornata con una certa frequenza. Le parti nuove servono a chiarire meglio quegli aspetti intorno ai quali ci sono ancora perplessità – si può andare a correre? si può uscire per andare in quei negozi ancora aperti? – e a aggiungere dettagli man mano che vengono decisi dal governo e dalle autorità. La versione che vedete qui è aggiornata a lunedì 16 marzo.
>
> **IL DECRETO DELL '11 MARZO, COSA CAMBIA**
>
> **Con il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dell '11 marzo, cosa cambia rispetto ai decreti precedenti?**
> La novità principale del decreto del Presidente del Consiglio dell'11 marzo è la chiusura, fino al 25 marzo, su tutto il territorio nazionale, di tutte le attività di ristorazione (bar, pub, pizzerie, ristoranti, pasticcerie, gelaterie etc.) e di tutti i negozi, tranne quelli delle categorie espressamente previste. In particolare, resteranno aperti i negozi di prodotti alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, i bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali e i negozi di prima necessità o di servizi alla persona che sono elencati negli allegati 1 e 2, consultabili in fondo alla pagina. Inoltre, sempre fino al 25 marzo, il decreto prevede che i Presidenti delle Regioni possano ridurre i servizi di trasporto pubblico locale, anche non di linea, per effettuare le dovute sanificazioni e assicurare i livelli essenziali di servizio. Allo stesso modo, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti potrà disporre la cancellazione o la riduzione dei servizi di trasporto via pullman, treno, aereo o nave.
> **Sono previste nuove limitazioni o regole riguardo agli spostamenti personali?**
> No, il decreto non cambia nulla di quanto già previsto da quelli precedenti in merito agli spostamenti. Valgono le norme e i chiarimenti già indicati.
>
> **ZONE INTERESSATE DAL DECRETO**
> **
> Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?**
> No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
> **Sono ancora previste zone rosse?**
> No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.
>
> **SPOSTAMENTI**
>
> **Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?**
> Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni necessari. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
> È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
> **Posso muovermi in città?**
> I divieti e le raccomandazioni valgono anche per gli spostamenti all’interno del proprio comune, ivi comprese le regole dettate per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze di lavoro o di salute ovvero di necessità, nonché per il rientro alla propria abitazione.
> **Recarsi in una delle qualsiasi attività commerciali rimaste aperte costituisce una motivazione valida per gli spostamenti?**
> Sì, ma alle condizioni specificate con la risposta alla domanda n. 1, e dunque per assolvere a una necessità della vita quotidiana dell’interessato (o del suo nucleo familiare) o per motivi di salute. Pertanto lo spostamento, in caso di eventuali controlli, dovrà essere giustificato nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione e dovrà sempre rispettare la distanza interpersonale di 1 metro.
> **È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?**
> Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
> Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
> Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal dpcm 11 marzo 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2).
> **Le edicole sono aperte, ma posso andare a comprare un giornale o un periodico o rischio una sanzione?**
> L'acquisto dei quotidiani e dei periodici è ritenuto una “necessità”, quindi anche gli spostamenti da e per le edicole, che li vendono.
> **Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?**
> È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
> **Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?**
> Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
> Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
> Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
> **Come si devono comportare i transfrontalieri?**
> I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedenti).
> **Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?**
> In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
> **Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?**
> Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
> **Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli?**
> Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
> **È possibile raggiungere la propria casa di vacanza, in assenza di residenza o domicilio?**
> No, gli spostamenti restano consentiti ai sensi del DPCM dell’8 marzo 2020 solo per comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
> **Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?**
> Consultare la Faq corrispondente nella sezione "Turismo".
> **È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti?**
> Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni Comune. Allo stesso modo, proseguono le attività di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti.
> **Posso uscire con il mio animale da compagnia?**
> Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
> **Si possono portare gli animali domestici dal veterinario?**
> Sì, per esigenze urgenti. I controlli di routine devono essere rinviati. Visite veterinarie necessarie e non procrastinabili possono avvenire solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza di clienti in attesa nei locali. Il professionista e il personale addetto dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina).
> **Si può uscire per fare una passeggiata?**
> Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute o per necessità ovvero per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Inoltre è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone.
> **È consentito fare attività motoria?**
> Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti.
> **È necessario avere con sé l 'autodichiarazione per andare a fare attività motoria all'aperto?**
> No, l'attività motoria all'aperto è espressamente prevista dai decreti come consentita, quindi non è necessaria alcuna autodichiarazione. In caso di controlli, le autorità di pubblica sicurezza possono comunque richiedere di dichiarare il perché dello spostamento. In quel caso, si è tenuti a effettuare la dichiarazione. In caso di dichiarazione falsa o mendace si può incorrere nelle sanzioni previste.
> **L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?**
> È consentito l'accesso individuale a parchi e giardini pubblici, per praticare sport e attività motorie. Non è invece consentito accedervi in gruppo, né svolgervi in gruppo qualsiasi tipo di attività. È comunque sempre obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di 1 metro, e conseguentemente restano preclusi tutti gli sport di squadra che possano implicare contatti ravvicinati tra i giocatori. In caso di violazione, si può incorrere nelle sanzioni previste (si veda la sezione "Violazioni e sanzioni"). Inoltre, nei casi di ripetute violazioni del generale divieto di assembramento, può essere disposta la chiusura temporanea del parco, del giardino o dell'area pubblica ove la popolazione tenda ad assembrarsi.
> **Posso utilizzare la bicicletta?**
> La bicicletta è consentita per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza, nonché per raggiungere i negozi di prima necessità e per svolgere attività motoria. È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
> **Quanti passeggeri possono viaggiare in automobile? Si può andare in due in moto?**
> Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.
> **Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?**
> Consultare la Faq corrispondente nella sezione "Violazioni e sanzioni".
>
> **TRASPORTI**
>
> **Sono previste limitazioni per il transito delle merci?**
> No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
> **I corrieri merci possono circolare?**
> Sì, possono circolare.
> Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
> No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
> **Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?**
> I Presidenti delle regioni possono intervenire programmando limitazioni del trasporto pubblico locale, anche non di linea, per interventi sanitari necessari, comunque assicurando i servizi minimi essenziali. Anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può a tali fini intervenire su servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo.
>
> **LAVORO**
>
> **La modalità di “lavoro agile” (o lavoro a distanza) può essere applicata dal datore di lavoro pubblico e privato a tutti i lavoratori?
> Sì. Sono previste modalità semplificate e temporanee di accesso al lavoro **agile e non ci sono limiti, considerato che anche la normativa vigente prima dello stato d’emergenza sanitaria non prevedeva una soglia massima di lavoratori in questa modalità.
> **Lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile di cui al DPCM 11 marzo 2020 è previsto fino alla fine dello Stato di emergenza oppure per il solo periodo di applicazione del DPCM 11 marzo 2020, e dunque fino al 25 marzo?
> **Lo svolgimento del lavoro in modalità agile è previsto fino al 25 marzo 2020, ossia per il periodo in cui è prevista l’applicazione delle misure straordinarie disposte dal DPCM 11 marzo 2020.
> **Il datore di lavoro pubblico o privato è tenuto a fornire a tutti i lavoratori la strumentazione necessaria a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile?
> **No. Se l’amministrazione pubblica o il datore di lavoro privato non può fornire la strumentazione necessaria, il lavoratore può comunque avvalersi dei propri supporti informatici per svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. Tuttavia, l’Amministrazione (o il datore di lavoro privato) è tenuta ad adottare ogni misura organizzativa e gestionale per assicurare lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in modalità agile.
> **Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?** Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.
> **Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?**
> Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.
> **Se non è possibile svolgere la prestazione in modalità agile, il datore di lavoro pubblico può, anche a prescindere da qualsiasi preventiva programmazione, disporre che i propri dipendenti usufruiscano delle ferie pregresse fino al 25 marzo?**
> Sì, salvo diversa determinazione dei Responsabili di Ufficio per lo svolgimento diservizi essenziali in sede.
> **Cosa viene disposto per quelle prestazioni lavorative che non rientrano tra le prestazioni essenziali e la cui natura intrinseca non consente lo svolgimento con modalità di lavoro agile, come nel caso di archivisti, commessi, autisti e ogni altro tipo di personale ausiliario, nell’ipotesi in cui tali soggetti abbiano esaurito le ferie maturate al 12 marzo 2020?**
> Laddove le ferie pregresse, il congedo, la banca ore, e altri analoghi istituti previsti dai rispettivi ordinamenti, utilizzati nel rispetto della contrattazione collettiva siano stati integralmente consumati e non vi siano altre prestazioni che tali lavoratori possano svolgere in modalità di lavoro agile, i periodi di assenza di tali dipendenti, conseguenti ai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge analogamente a quanto previsto dall’art. 19, comma terzo, del DL n. 9 del 2020. L’Amministrazione non corrisponde in tali casi l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista.
> **Se non è possibile svolgere la prestazione in modalità agile, il datore di lavoro privato può, anche a prescindere da qualsiasi preventiva programmazione, disporre che i propri dipendenti usufruiscano delle ferie pregresse fino al 25 marzo?**
> Salvo eventuali attività indifferibili da rendere in presenza, il datore di lavoro privato può programmare l’utilizzo delle ferie riferite all’anno precedente entro il termine di godimento o di utilizzo stabilito dalla contrattazione collettiva.
> **I rapporti di lavoro di colf, badanti e baby-sitter rientrano nella sospensione delle attività inerenti “i servizi alle persone”, disposta dall’art. 1, punto 3), del DPCM dell’11 marzo 2020?**
> No. Tali prestazioni lavorative non rientrano tra i servizi alla persona, oggetto di sospensione.
> **Lo svolgimento di lavori urgenti di riparazione nella casa in cui si dimora, rientrano tra le attività assoggettate a sospensione ai sensi del DPCM dell’11 marzo 2020?**
> Le attività edili e artigianali non sono fra quelle sospese dal DPCM dell’11 marzo 2020 quindi tali prestazioni lavorative possono essere svolte qualora siano da considerarsi indispensabili e non prorogabili.
> **Sono un lavoratore transfrontaliero. Posso accedere al lavoro agile?**
> Sì. Chi risiede in Italia e lavora in uno Stato limitrofo può accedere al lavoro agile, se il suo datore estero lo consente e secondo le condizioni previste dalla legge che regola il contratto di lavoro; non sono richiesti adempimenti in Italia al datore di lavoro straniero. Chi risiede all'estero e lavora in Italia può accedere allo smart working alle stesse condizioni della generalità dei lavoratori.
> **Quali misure alternative esistono per i lavoratori che non hanno disponibilità o possibilità di ferie e/o congedi?**
> Ferma restando la necessità di ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il loro spostamento, per le attività che, per la loro natura, non possono essere oggetto di lavoro agile, le amministrazioni, nell’esercizio dei propri poteri datoriali, adottano strumenti alternativi quali, a titolo di esempio, la rotazione del personale, la fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, nonché delle ferie pregresse nel rispetto della disciplina definita dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.
> Per i lavoratori del settore privato, il datore di lavoro potrà valutare la possibilità di riconoscere a tali lavoratori forme di flessibilità oraria o di modifica transitoria dell’articolazione dell’orario di lavoro limitatamente al periodo di durata dell’emergenza ovvero il ricorso ad altri strumenti di flessibilità comunemente previsti dalla contrattazione collettiva (ad. esempio banca ore) ovvero la concessione di permessi straordinari.
>
> **UFFICI PUBBLICI**
>
> **Gli uffici pubblici rimangono aperti?
> **Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
> **Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?** Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
>
> **PUBBLICI ESERCIZI E ATTIVITÀ COMMERCIALI**
>
> **Nelle giornate festive e prefestive, sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati?
> **Sì. Le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e i mercati [sono chiusi nelle giornate festive e prefestive](<https://www.interno.gov.it/sites/default/files/circolare_14_marzo_2020_covid_19.pdf>), ad esclusione delle farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Pertanto, i supermercati presenti nei centri commerciali possono aprire nelle giornate festive e prefestive limitatamente alle aree di vendita di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici e di generi alimentari. Mentre, per quanto riguarda i mercati, sia all’aperto sia coperti, in essi può essere svolta soltanto l’attività di vendita di generi alimentari. Deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di 1 metro, anche attraverso la modulazione dell’orario di apertura. Resta vietata ogni forma di assembramento.
> **Sono il proprietario di un’officina meccanica per autoveicoli e motocicli. Posso continuare a svolgere la mia attività? Dove posso acquistare pezzi di ricambio?
> **Sì, le attività di riparazione e manutenzione autoveicoli e motocicli (officine meccaniche, carrozzerie, riparazione e sostituzione pneumatici) possono continuare a svolgere la loro attività in quanto considerate essenziali alle esigenze della collettività. Allo stesso modo sono autorizzate le attività connesse a consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione quali la vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di parti e accessori di ricambio. Tuttavia, al fine di evitare il contagio, l’attività deve essere svolta con le seguenti precauzioni:
> a) limitare il contatto con i clienti e adottare le necessarie precauzioni sanitarie (rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, utilizzo di guanti e mascherine sanitarie di protezione);
> b) favorire, ove possibile, l’attività di vendita per corrispondenza e via internet di parti e accessori di ricambio.
> **Sono un rivenditore di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione ed esercito l’attività di vendita un piccolo esercizio di vicinato. Quale regime si applica alla mia categoria?
> **Le rivendite di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione rientrano tra le categorie di esercizi esclusi dall’obbligo di sospensione e/o chiusura rientrando nella definizione di vendita di prodotti per fumatori. La vendita è consentita sia se effettuata in tabaccherie ordinarie sia se effettuata in esercizi di vicinato diversi dalla tabaccherie, a condizione che si tratti di esercizi specializzati nella vendita esclusiva di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione.
> **Sono un venditore di prodotti e alimenti per animali domestici. Posso continuare a svolgere la mia attività?
> **Sì, è consentita la prosecuzione dello svolgimento dell’attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di piccoli animali da compagnia e di prodotti e alimenti per animali da compagnia.
> **Le erboristerie rientrano tra gli esercizi commerciali la cui attività è stata sospesa a seguito dell’adozione del Dpcm dell’11 marzo 2020?
> **No. L’attività di erboristeria è da ritenersi assimilabile a quella del commercio di prodotti per l’igiene personale ovvero di generi alimentari.
> **Agli Autogrill e agli altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali si applicano limitazioni di orario di apertura al pubblico o altre restrizioni?
> **I bar e i servizi di ristorazione nelle aree di servizio lungo strade e autostrade o in porti lacustri e aeroporti possono proseguire la propria attività, senza limiti di orario. È obbligatorio comunque mantenere il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
> **I bar che vendono tabacchi e/o quotidiani possono restare aperti?
> **Sì, ma soltanto per la vendita di tabacchi e/o quotidiani, non anche per la somministrazione di cibo e bevande.
> **Le concessionarie di automobili rimangono aperte?
> **No, rientrano tra gli esercizi commerciali la cui attività è sospesa.
>
> **ATTIVITA ' PRODUTTIVE, PROFESSIONALI E SERVIZI**
>
> **Gli studi privati devono restare chiusi?
> **No, non è prevista in generale la chiusura delle attività produttive o professionali. In ogni caso, è fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
> **Sono incluse nella sospensione le attività dei call center?** No. Tuttavia si raccomanda il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile e resta fermo il rispetto delle misure di prevenzione e di protezione indicate dalle competenti autorità sanitarie e di protezione civile.
> **Società di spedizioni e agenzie di operazioni doganali chiudono?
> **Un'azienda che consegna pacchi e fa logistica chiude, non essendo un'attività produttiva? No, non è prevista la chiusura per questo tipo di attività. È comunque fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
> **Le autoscuole rimangono aperte?
> **Le autoscuole, come tutti gli enti e le società di formazione, devono sospendere le proprie attività fino al 3 aprile.
> **Le agenzie immobiliari sono da considerare servizio necessario?
> **Le agenzie immobiliari non sono un servizio essenziale e devono quindi sospendere le proprie attività fino al 25 marzo.
> **Sono consentite anche attività collegate a quelle essenziali? (Per esempio, un commercialista esterno che lavora per una ditta di trasporti)
> **Le attività professionali non sono soggette alla sospensione. Di conseguenza, un commercialista può lavorare per una società di trasporti come per qualsiasi altro cliente. È comunque fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
>
> **CANTIERI**
>
> **I cantieri rimangono aperti?**
> Sì. Il Dpcm 11 marzo 2020, così come i precedenti, non ha disposto la chiusura dei cantieri. Non esiste, pertanto, alcuna limitazione alle attività lavorative che si svolgono nei cantieri. Le imprese appaltatrici sono tenute ad adottare e ad applicare, ai fini della tutela della salute dei lavoratori, i necessari protocolli di sicurezza volti ad impedire la diffusione del contagio da Covid-19 tra i lavoratori, individuati in stretto raccordo con le autorità sanitarie locali; particolare attenzione dovrà essere prestata alle procedure anti contagio con riferimento alle attività di cantiere che si svolgono al chiuso. Laddove non fosse possibile rispettare, per la specificità delle lavorazioni, la distanza interpersonale di un metro, quale principale misura di contenimento della diffusione della malattia, le imprese appaltatrici sono tenute a mettere a disposizione dei lavoratori idonei strumenti di protezione individuale.
> Al riguardo, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori provvede, ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e a redigere la relativa stima dei costi. Le stazioni appaltanti sono tenute a vigilare affinché siano adottate nei cantieri tutte le misure di sicurezza sopra indicate.
> I lavoratori impiegati nei cantieri, non potendo usufruire, per ovvie ragioni, del lavoro agile, quale modalità ordinaria di svolgimento dell’attività lavorativa, sono sempre autorizzati allo spostamento dalla propria residenza/domicilio alla sede di cantiere e viceversa, anche quando la sede di cantiere sia situata presso una regione diversa da quella di residenza/domicilio.
> A questo ultimo proposito, si evidenzia che le disposizioni di cui al dpcm 9 marzo 2020 hanno reso inefficace ogni diversa disposizione, contenuta anche in provvedimenti contingibili ed urgenti, che impediva lo spostamento dei dipendenti dalla propria residenza/domicilio alla sede di cantiere, ai fini della c.d. quarantena.
> Ciò posto, nell’ipotesi in cui un lavoratore impiegato in un cantiere, rientrato nel luogo di propria residenza/domicilio per la fruizione di un periodo di congedo o riposo, decida di non tornare presso la sede di cantiere senza che sussista alcun impedimento di carattere sanitario, debitamente certificato, tale decisione dovrà considerarsi quale autonoma scelta del lavoratore che, seppur dettata da comprensibile preoccupazione per il pericolo di contagio, sarà valutata dall’impresa appaltatrice alla luce delle disposizioni contrattuali.
>
> **AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA**
>
> **Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
> **No, non sono previste limitazioni.
> **Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?** No, non sono previste limitazioni.
> **Il decreto prevede la continuità, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. La continuità dell’attività è garantita anche per il settore della pesca?
> **Sì, la continuità dell’attività è garantita anche per il settore della pesca
>
> **SCUOLA**
>
> **Cosa prevede il decreto per le scuole?
> **Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
> **I servizi educativi sono sospesi solo per i bambini della fascia 0-6 anni o anche per quelli di età superiore?
> **Al fine di limitare rischi specifici di contatto, sono sospese tutte le attività socio-educative erogate nei confronti dei minori, quindi anche per bambini e ragazzi sopra i sei anni.
>
> **UNIVERSITÀ**
>
> **Cosa prevede il decreto per le università?
> **Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
> **Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
> **Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
> **Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
> **Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
> **Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
> **Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
> **Cosa succede a chi è in Erasmus?
> **Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
>
> **SERVIZI SOCIALI**
>
> **I servizi sociali saranno funzionanti (consultori, sert, centri diurni, centri per senza tetto)?
> **Sì, non è prevista alcuna sospensione per questi servizi.
> **Nei centri sociali per i quali è prevista la sospensione di attività, sono compresi quelli che erogano servizi sociali (disciplinati dalle normative nazionali o regionali) di settore come i centri diurni per persone con difficoltà di carattere sociale (comprensivo dei servizi di mensa, igiene personale ecc.), gli empori sociali per persone in povertà estrema, i centri polivalenti per anziani e diversamente abili e i centri di ascolto per famiglie che erogano, tra l’altro, consulenze specialistiche, attività di mediazione familiare e spazi neutri su disposizione dell’autorità giudiziaria e, infine, i centri antiviolenza?
> **No. Sono sospese soltanto le attività dei servizi diurni con finalità meramente ludico ricreative o di socializzazione o animazione che non costituiscono servizi pubblici essenziali. I centri elencati, che assicurano servizi strumentali al diritto alla salute o altri diritti fondamentali della persona (alimentazione, igiene, accesso a prestazioni specialistiche ecc.), possono proseguire la propria attività. Devono comunque garantire condizioni strutturali e organizzative che consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
> **Le associazioni di volontariato che somministrano pasti o servizi alle fasce di popolazione debole, possono continuare ad erogare i loro servizi alla luce delle previsioni contenute nel DPCM dell’11 marzo 2020?
> **Sì. Il DPCM dell’11 marzo 2020, sospende le attività di ristorazione, ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, purché garantiscano la distanza di sicurezza inter personale di un metro. È da ritenersi che pur essendo a titolo gratuito, tali servizi, possano rientrare nella fattispecie indicata. È comunque opportuno che tali attività vengano sottoposte a coordinamento da parte dei servizi sociali pubblici territoriali.
> **Vi sono servizi sociali svolti da organizzazioni di volontariato anche in convenzione con Enti locali a favore di persone impossibilitate a muoversi dal proprio domicilio che comportano lo spostamento dei volontari sia all’interno del proprio Comune e a volte anche in comuni limitrofi. Si tratta di servizi di distribuzione alimentare a domicilio per disabili o anziani senza assistenza oppure di consegna di farmaci o altri generi di prima necessità, o anche del disbrigo di pratiche o del pagamento di bollette. Sono servizi che spesso vengono svolti in accordo con gli assistenti sociali di riferimento e quindi inderogabilmente necessari per la salute e la soddisfazione di bisogni primari degli utenti. Servizi sociali con queste caratteristiche possono essere considerati “necessari” consentendo quindi ai volontari di muoversi senza incorrere in sanzioni e senza interrompere l’attività?
> **Sì, rientrano tra i servizi che si possono continuare a erogare, sempre mantenendo la distanza interpersonale di 1 metro dagli altri operatori e dagli utenti, o, comunque, utilizzando i presidi sanitari necessari, ove questo non sia possibile.
>
> **CERIMONIE, EVENTI E ATTIVITÀ RICREATIVE**
>
> **Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?** Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
> **Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
> **Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
> Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
> **Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
> **Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
> **I Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
> **No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.
>
> **RIUNIONI**
>
> **Sono vietate le assemblee condominiali? Sono da considerarsi assembramenti di persone?
> **Sì, le assemblee condominiali sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere.
> **E le assemblee per il rinnovo di organi elettivi in scadenza delle associazioni?
> **Vale quanto detto per le assemblee condominiali. Sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere.
>
> **TURISMO**
>
> **Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
> **Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
> Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
> **Gli alberghi, i bed and breakfast e le altre strutture ricettive devono restare chiusi?
> **No, non è prevista la sospensione delle attività delle strutture turistico-ricettive di alcun tipo. Alberghi, bed and breakfast, agriturismi, case vacanze e affittacamere possono quindi proseguire regolarmente la propria attività.
> **Come si svolge il servizio di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande all’interno degli alberghi e delle altre strutture ricettive?
> **I bar e i ristoranti all’interno degli alberghi e delle strutture ricettive possono continuare a svolgere la propria attività esclusivamente in favore degli ospiti di dette strutture e nel rispetto delle precauzioni di sicurezza vigenti.
> **Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
> **Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
>
> **VIOLAZIONI E SANZIONI**
>
> **Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
> **Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
> **Chi posso chiamare per segnalare la violazione delle disposizioni da parte di terzi?
> **È possibile segnalare eventuali violazioni, come sempre, alla polizia municipale o alle altre forze dell'ordine.
> **In caso di violazione delle norme, si è soggetti solo a una sanzione amministrativa o sono previste altre misure?
> **L’articolo 3 del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, prevede che, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle disposte misure di contenimento è punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale. Si ricorda a tale proposito che tale disposizione prevede che “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro”. Inoltre la violazione degli obblighi imposti dalle misure a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni.
> **L 'ammenda di cui si parla comporta l'iscrizione nel casellario giudiziale?**L'ammenda di cui si parla comporta l'iscrizione nel casellario giudiziale? Sì, salvo che sia stato concesso uno dei benefici previsti dagli articoli 163 (Sospensione condizionale della pena) e 175 (Non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale) del codice penale. In ogni caso la condanna risulterà nel casellario nei casi in cui il relativo certificato sia rilasciato su richiesta di una pubblica amministrazione.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Le risposte del governo alle domande frequenti sulle restrizioni per il coronavirus | Le nuove risposte del governo sulle restrizioni per il coronavirus | 0.985291 | https://www.ilpost.it/2020/03/16/coronavirus-spostamenti-restrizioni-domande-risposte/ | https://www.ilpost.it/2020/03/21/coronavirus-spostamenti-passeggiate-corsa-attivita-motoria-negozi-chiusi-risposte/ |
_La Repubblica_ e _La Stampa_ , questa mattina, aprono parlando dei [termini dell'accordo tra la Grecia e i suoi creditori](<https://www.ilpost.it/2015/08/11/grecia-accordo-creditori/>) per l'ottenimento di un nuovo prestito: tra le altre cose la Grecia si dovrà impegnare a portare a termine diverse operazioni di privatizzazione e dovrà alzare le tasse. Dopo il voto del parlamento greco sull'accordo, che dovrebbe arrivare nella giornata di oggi, dovranno esprimersi anche l'Eurogruppo e i parlamenti di alcuni stati della zona euro. Il _Corriere della Sera_ , invece, apre parlando dei nuovi dati sul PIL italiano, che saranno diffusi oggi e che potranno servire per valutare l'operato del governo Renzi, e dà spazio in prima pagina anche [alla lite tra Mourinho e il medico del Chelsea](<https://www.ilpost.it/2015/08/13/mourinho-carneiro-chelsea/>) dopo l'ultima partita di Premier League. Tra le altre notizie presenti sulle prime pagine: le primarie del partito Laburista nel Regno Unito, la questione del congedo parentale e la terza svalutazione dello yuan decisa dalla Cina.
[ ](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nlastampa-25/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nlastampa-25/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nrepubblica-21/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ncorriere-18/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nfatto-15/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nmanifesto-10/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nunite/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ngiornale-14/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nlibero-19/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nilmattino-15/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nmessaggero-15/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nsecoloxix-17/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ntempo-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nilfoglio-6/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/navvenire-18/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nosservatore-11/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nmf-16/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/nitaliaoggi-16/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/gazzettagelmezzo/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/giornale-959/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ilcentro-91/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ilgazzettino-46/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ilmattinopado/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ilpiccolo-71/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/iltirreno-76/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/lacitta-72/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/lanuovaferr-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/lanuovasard-3/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/messaggeroveneto-125/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/slagazzetta/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/scorrieredellosport-18/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/stuttosport-22/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Le prime pagine di venerdì 14 agosto 2015 | Le prime pagine di mercoledì 8 luglio 2015 | 0.921395 | https://www.ilpost.it/2015/08/14/le-prime-pagine-di-oggi-993/ | https://www.ilpost.it/2015/07/08/le-prime-pagine-di-oggi-954/ |
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>> Sulla _Stampa_ di oggi, Guido Tiberga [racconta](<http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/441633/>) a che punto sono i lavori di costruzione del nuovo grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino progettato da Renzo Piano. L'edificio, che diventerà il nuovo centro direzionale della banca, per ora è alto una sessantina di metri cui se ne aggiungeranno altri cento durante il 2012. Sarà uno degli edifici più alti di Torino e per questo motivo la sua messa in cantiere fu inizialmente discussa e criticata da numerosi detrattori, preoccupati per l'impatto del palazzo sul panorama cittadino. Il grattacielo non supererà comunque in altezza la Mole Antonelliana, uno dei simboli più conosciuti della città, la cui guglia arriva a 167,50 metri.
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>> [ ](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr05/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr05/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr02/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr04/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr03/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/gr01/>)
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>>> L’ultima scala a pioli è alta quanto basta perché la città che si agita di sotto sembri già piccola: 65 metri di cemento su corso Vittorio Emanuele, il vialone che dal Po porta verso la periferia di Torino. Per arrivare in cima ci vogliono quindici minuti buoni di gradini, ed è una cima per modo di dire, visto che dalla testa delle gru che si muovono ancora più in alto piovono i sorrisi divertiti e quasi irridenti dei manovratori.
>>>
>>> Per i torinesi, la grande torre grigia è già «il grattacielo del San Paolo». La chiamano così e la guardano con sospetto, perché la costruzione è tozza, diciamo pure brutta. Sbagliano. In buona fede, ma sbagliano: perché quello che si vede oggi non è «il grattacielo», ma soltanto il suo vano ascensori. È difficile immaginarlo da soli, perché fare i calcoli in altezza è complicato, ma tra quello che c’è e quello che sarà davvero il tetto mancano un centinaio di metri e una trentina di piani.
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>>> Il mistero
> Il cantiere di un grattacielo del 2012 non è troppo differente da quello che doveva essere la «fabbrica» di una cattedrale medievale. Dentro si lavora, fuori non si sa nulla, o quasi. Di diverso ci sono soltanto i tempi, che corrono veloci: poco più di due anni fa qui c’era solo uno spiazzo sporco. «Siamo arrivati il 7 gennaio del 2009 - racconta Vincenzo Turini, l’ingegnere che fa parte della squadra scelta dal Gruppo Intesa Sanpaolo per controllare i lavori - era mercoledì, e nevicava. Abbiamo cominciato pulendo il terreno, qui prima c’era il cantiere del passante ferroviario, e prima ancora una stazione di pullman e il mattatoio cittadino».
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>>> Nell’agosto del 2013 ci sarà una città verticale di 166 metri, uno in meno della Mole Antonelliana. Ma la Mole è un edificio a punta, solo l’Uomo Ragno potrebbe arrivare fino in cima: «Noi invece avremo una terrazza - sorride un ingegnere della Jacobs, l’impresa che conduce i lavori - con una caffetteria e un ristorante. Il nostro sarà il più alto belvedere della città…».
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>>> La tecnica
> Per un anno e mezzo tecnici e operai hanno lavorato sul progetto di Renzo Piano senza che all’esterno nessuno vedesse nulla. Hanno triturato il suolo con quella che chiamano «idrofresa», un mostro che mangia la terra e la risputa fuori come fango pregiato. Hanno inserito nel terreno armature di metallo alte quaranta metri, scavato in basso per quattro piani, costruito colonne provvisorie («E allora sembrava davvero di stare in una cattedrale sotterranea»), montato gigantesche solette.
>>>
>>> Hanno creato sottoterra un enorme cubo di calcestruzzo: «Ci sono volute 87 ore consecutive di gettata - spiega Turini - e 1.280 betoniere, ma ce l’abbiamo fatta. È il secondo monolite del mondo, di più grande ce n’è soltanto uno negli Emirati».
>>>
>>> Il gigante ha messo fuori la testa la primavera scorsa, quando sono arrivati quelli che qui chiamano «casseri rampanti» e la torre ha cominciato a crescere, spinta in alto dalle tecniche più avanzate a disposizione dell’edilizia. Poi hanno portato le sei mega-colonne, che ancora a pezzi sui Tir speciali sembravano lunghissime, e adesso piantate nel terreno sono quasi esili, con i loro 44 metri di acciaio riempito di calcestruzzo.
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>> [continua a leggere sulla Stampa](<http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/441633/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Il nuovo grattacielo di Torino | Le prime pagine di venerdì 7 ottobre 2022 | 0.806131 | https://www.ilpost.it/2012/02/08/grattacielo-intesa-sanpaolo-torino/ | https://www.ilpost.it/2022/10/07/le-prime-pagine-di-oggi-3300/ |
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>>>> Rappresentazioni artistiche della missione. Crediti: Esa/Atg Medialab
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>>>> Si avvicina il momento del lancio per la prima missione europea per Mercurio, [BepiColombo](<https://www.media.inaf.it/tag/bepicolombo/>): è stato autorizzato per fine aprile il trasferimento dal centro scientifico e tecnologico dell'Agenzia spaziale europea (Esa) nei Paesi Bassi, alla base di lancio europea di Kourou, nella Guyana francese. Il lancio è previsto a partire dal 5 ottobre, con una finestra che si estende fino al 29 novembre.
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>>>> La missione, il cui nome è un tributo al matematico, fisico, astronomo e ingegnere **Giuseppe Colombo** , detto **Bepi** , è frutto di una **** collaborazione tra l'Esa e l'Agenzia spaziale giapponese (Jaxa). È fortemente coinvolta anche l'Italia, con l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e l'industria, che vede la Thales Alenia Space (Thales - Leonardo) alla guida di 35 aziende europee. La partecipazione italiana include anche strumenti a guida Inaf o con forte partecipazione Inaf.
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>>>> «Arrivare fin qui è stato un percorso lungo e talvolta difficile, e c'è ancora molto da fare fino a quando non saremo pronti al lancio», ha detto **Ulrich Reininghaus** , responsabile del progetto BepiColombo per l'Esa, «ma siamo estremamente lieti di portare quello che abbiamo preparato al sito di lancio e sono grato a tutti coloro che lo hanno reso possibile», ha aggiunto, spiegando che intanto continueranno i test di lancio «per essere preparati al meglio al viaggio».
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>>>> [](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2018/03/BepiColombo_timeline.jpg>)
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>>>> Timeline della missione BepiColombo (fonte: Esa)
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>>>> Una volta a Kourou, saranno necessari ancora sei mesi per preparare il satellite, composto da tre moduli e da uno scudo solare, a un viaggio di sette anni che lo condurrà verso la regione più interna del nostro sistema planetario, vicinissimo al Sole.
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>>>> La missione prevede il lancio di due sonde destinate a entrare nell'orbita del pianeta: la prima, dell'Esa, si chiama Mpo ( _Mercury Planetary Orbiter_ ), la seconda è la giapponese Mmo _(Mercury Magnetospheric Orbiter_ ). Viaggeranno in coppia, collegate dal modulo europeo Mtm ( _Mercury Transfer Module_ ), per studiare l'origine e l'evoluzione di Mercurio e il suo campo magnetico.
>>>>
>>>> **Per saperne di più:**
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>>>> * Leggi il [comunicato stampa dell'Esa](<http://sci.esa.int/bepicolombo/60041-bepicolombo-gets-green-light-for-launch-site/>)
*[55 minuti fa]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.28
*[1 h]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.05
*[33 minuti fa]: 10.50
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*[HTML]: HyperText Markup Language
*[P:]: Phone
| Semaforo verde per BepiColombo | Cento giorni al lancio: Jwst partirà il 18 dicembre | 0.910059 | https://www.media.inaf.it/2018/03/12/semaforo-verde-per-bepicolombo/ | https://www.media.inaf.it/2021/09/08/jwst-data-lancio/ |
In occasione dell’anno dedicato alla famiglia, con cui la Chiesa celebra i 5 anni dall’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”, Papa Francesco ha affidato la preparazione dei testi delle meditazioni e delle preghiere per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo ad alcune famiglie legate a comunità ed associazioni cattoliche di volontariato ed assistenza. La maggior parte dei partecipanti alla Via Crucis al Colosseo non coincide con chi ha elaborato i testi. In tutto alla Via Crucis parteciperanno 74 persone. Per la famiglia che gestisce una casa famiglia ci sono 9 persone, genitori, Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, la moglie, i 3 figli naturali e gli altri accolti; la famiglia adottiva, appartenente all’Aibi, ha due figli dalla Cina e uno dal Sud America; noi, per le famiglie numerose, siamo 7; c’è una famiglia di missionari dell’Operazione Mato Grosso in Perù, con 8 figli, gli ultimi due gemelli nati 15 giorni fa; per la famiglia con un disabile, ci sono i genitori e Alfredo, una famiglia divisa tra l’Ospedale Bambino Gesù e la casa. A coordinare il lavoro sono stati **Gigi De Palo** , presidente del Forum delle associazioni familiari, e sua moglie **Anna Chiara Gambini**. A loro abbiamo chiesto di illustrarci questa Via Crucis.
**Quanto è importante la scelta di affidare alle famiglie le meditazioni e le preghiere della Via Crucis al Colosseo, in un tempo di grande prova ma anche di loro protagonismo?**
**Gigi:** Il Papa è l’unico che riconosce alle famiglie un ruolo determinante non solo qui in Italia, ma per il mondo intero. Senza le famiglie sarebbe un mondo più povero, probabilmente spaccato e lacerato dopo la pandemia, forse con ancora più guerre. Le famiglie, infatti, vanno oltre le diplomazie e sanno fare la pace. Tutto s’impara in famiglia. È una Via Crucis scritta a più mani: in ogni Stazione non c’è una sola famiglia che ha contribuito a scrivere meditazioni e preghiere, ma tante; così come nella Via Crucis al Colosseo non sempre chi porterà la croce sarà la famiglia che ha scritto la meditazione. È un lavoro corale, bello, di storie vere, non di astrazioni. Come dice sempre il Papa, la realtà è più forte delle idee.
> Le storie delle famiglie sono più forti della teoria che si fa sulle famiglie.
**Com’è stato questo lavoro di coordinamento che avete condiviso come coppia?**
**Anna Chiara:** Teoricamente non doveva uscire il nostro nome, perché è vero che abbiamo svolto questo servizio, ma quello che deve emergere è che si tratta di una Via Crucis scritta dalle famiglie, con le famiglie, per le famiglie. Non è la Via Crucis di una sola famiglia. Detto questo, ci siamo sentiti sin dall’inizio emozionati ma anche molto sereni per un fatto: non dovevamo scrivere noi meditazioni e preghiere, ma coinvolgere più famiglie possibili. Di fatto, è stata una responsabilità molto più condivisa. Abbiamo cercato di rappresentare situazioni reali, non abbiamo aggiunto niente.
> Le meditazioni partono da una concretezza disarmante.
Se c’è una famiglia in cui muore il marito, la moglie o un figlio, il dolore è condiviso. Il segreto di questa Via Crucis è far sentire tutti parte di una famiglia umana: cambiano i nomi e i luoghi, ma le storie sono tutte molto simili. Alla fine il pungiglione della morte toccherà a ciascuno di noi, come le difficoltà di arrivare alla fine del mese capitano a molti, né possiamo dormire sonni tranquilli se c’è una famiglia che deve abbandonare il suo Paese perché c’è la guerra o se una giovane coppia dopo il matrimonio inizia a percepire che è complicato andare d’accordo. Sono storie vere di persone che stanno portando una croce.
**Nella Via Crucis sono raccontate, infatti, tante sofferenze…**
**Anna Chiara:** Ci tengo a precisare che non è una Via Crucis sulla crisi della famiglia, semmai è una Via Crucis che mette in luce che le croci che ci sono dovunque vissute in famiglia possono non schiacciare, perché se ne può portare un pezzetto ciascuno, ci si può aiutare. La famiglia può essere una grandissima risorsa nella difficoltà. La croce può essere anche una esperienza educativa nei confronti dei figli. Pur di fronte alla morte di un figlio o di un coniuge, a un figlio disabile o che non arriva, le famiglie che si sono raccontate nella Via Crucis hanno mostrato di essere persone del terzo giorno. La cosa bella che sta capitando è che le persone a cui abbiamo chiesto di scrivere o riflettere per le meditazioni e preghiere della Via Crucis ci ringraziano perché in questo momento di riflessione sono riuscite a dare un sapore diverso, una prospettiva nuova, a un dolore che portavano nel cuore da tanti anni vivendolo e basta. Anche altri che non sono stati coinvolti direttamente nel lavoro di stesura ci hanno ringraziato perché hanno trovato il coraggio di guardare in faccia al loro dolore o alla morte che si avvicina per malattie gravissime.
**Quali storie avete voluto emblematicamente porre nella Via Crucis?**
**Gigi:** Sono storie reali, concrete, in cui tutti ci possiamo riconoscere: tutti abbiamo avuto una famiglia giovane, tutti siamo stati aiutati dai nonni e un domani aiuteremo i nostri nipoti, molti hanno o si relazionano con famiglie che hanno bambini disabili. Ad esempio nella V Stazione, riguardante una famiglia con un figlio con disabilità, viene raccontato quando i medici invitano ai genitori a ripensare alla scelta di dare alla luce un figlio disabili, quasi dovendo chiedere scusa di metterlo al mondo. Una Via Crucis che tocca tutte le dinamiche, tutte le situazioni, compresa quella della guerra e quella dei rifugiati.
**C’è un filo conduttore della Via Crucis?**
**Anna Chiara:** Sì, l’Amoris laetitia. Ogni volta che abbiamo ringraziato il Papa, in vari incontri, dell’esortazione apostolica, ci ha risposto sempre che sono le famiglie l’Amoris laetitia, la gioia dell’amore. Si tratta di un’esortazione apostolica che mette per iscritto quello che le famiglie vivono ogni giorno.
> Questa Via Crucis è una sorta di Amoris laetitia incarnata.
**Cosa distingue questa Via Crucis dalle altre?**
**Anna Chiara:** Che centinaia di persone da casa sentiranno di aver dato il loro contributo. Ed è una Via Crucis che deve raccontare cos’è la croce di Cristo nel 2022 per le famiglie del mondo. È un’esperienza di fede, le persone hanno scritto le meditazioni pregando per capire nel cuore cosa condividere con le altre famiglie. Il senso era partire dalla concretezza della vita.
**Ci sono state polemiche per la XIII Stazione che vedrà sotto la croce una famiglia ucraina e una russa …**
**Gigi:** Non riesco a capire queste polemiche visto che solo il 25 marzo il Papa ha consacrato al Cuore immacolato di Maria sia l’Ucraina sia la Russia. Questa Stazione è il frutto molto alto di quel momento di preghiera che tutto il mondo ha condiviso insieme al Papa. Capisco la complessità della situazione, ma anche qui viene prima la realtà della teoria. Sono due famiglie che si conoscono e si vogliono bene, non seguono logiche diplomatiche ma di amore, di stima, di ricordi, di memoria.
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| Via Crucis al Colosseo. Coniugi De Palo: “Storie vere di persone che stanno portando una croce” | Festa di San Francesco. Fra Moroni: "Sarà un momento per ricordare tutti i morti di Covid e chi ha aiutato durante la pandemia | 0.787139 | https://www.agensir.it/chiesa/2022/04/15/via-crucis-al-colosseo-coniugi-de-palo-storie-vere-di-persone-che-stanno-portando-una-croce/ | https://www.agensir.it/chiesa/2022/10/04/festa-di-san-francesco-fra-moroni-sara-un-momento-per-ricordare-tutti-i-morti-di-covid-e-chi-ha-aiutato-durante-la-pandemia/ |
Manifestazione a sostegno dei rapiti
I rapitori chiedono il ritiro dei militari rumeni dall'Iraq, il nuovo governo centrista non sembra disposto a concessioni, ed i rumeni scendono in piazza chiedendo il loro rilascio. Un mese di passione e di forti dibattiti: su pochi fatti certi e molte indiscrezioni
29/04/2005 -
Mihaela Iordache
Il 28 marzo sono stati rapiti a Bagdad tre giornalisti romeni insieme al loro interprete, un cittadino iracheno-americano. Da allora l'opinione pubblica romena, i parenti dei giornalisti, i media e le autorità di Bucarest sono in massima allerta . Settimane, giorni, ore e minuti da incubo tengono col fiato sospeso il popolo romeno, impotente di fronte al dramma dei tre giovani andati in Iraq per fare il loro mestiere ed ora divenuti moneta di scambio per i terroristi che chiedono il ritiro dei militari romeni dall'Iraq. Bucarest non vuole però cedere al ricatto, continua i negoziati ma esclude ogni concessione di tipo politico.
La giornalista Marie Jeanne Ion (32 anni), caporedattore della televisione privata Prima Tv, Sorin Dumitru Miscoci, 30 anni, cameraman della stessa testata e Eduard Ovidiu Ohanesian, 37 anni del quotidiano Romania Libera, sono nelle mani di un gruppo terroristico che mai si era fatto sentire prima in Iraq, le brigate di M'adh bin Jabal. Insieme a loro è stato rapito anche il loro sponsor ed interprete, Mohamad Munaf, dalla cittadinanza americana e irachena., con affari in Romania, moglie romena e tre figli a Bucarest.
I rapitori si considerano "patrioti iracheni", chiedono il ritiro dei 800 militari romeni dall'Iraq e minacciano di uccidere i giornalisti se le autorità di Bucarest non rispetteranno le condizioni poste. Le poche informazioni circa il gruppo M'adh bin Jabal indicano la pista di Ansar Al-Islam, formazione vicina ad Al-Zarkawi, ideologicamente sulla stessa linea di Al-Qaida.
In passato il gruppo di Al-Zarkawi ha tenuto tre ostaggi anglosassoni. Le minacce sono state messe in pratica. I rapitori che tengono ostaggi i tre giornalisti romeni ed il loro sponsor e interprete hanno già dato due ultimatum alle autorità romene. L'ultimo ultimatum è scaduto mercoledì sera e da allora solo fonti ufficiali romene hanno confermato che i giornalisti sono ancora in vita.
Anche questa volta, come in altri casi di rapimenti, è la tv araba Al Jazeera il canale preferito dai rapitori per rendere note le loro richieste. In tutto questo periodo Al Jazeera ha trasmesso messaggi inquietanti in cui i giornalisti romeni, con le catene ai polsi e le armi puntate alla testa, chiedono piangendo l'aiuto del presidente della Romania, Traian Basescu, delle autorità di Bucarest, delle famiglie e del popolo romeno affinché i militari romeni vengano ritirati dall'Iraq. In caso contrario saranno uccisi ed il primo sarà il cameraman di Prima Tv, Sorin Miscoci.
Ad affermarlo è stato proprio lui, vestito con un'uniforme arancione, il colore dei condannati a morte secondo il rituale dei terroristi. In arancione veste anche l'interprete Mohamad Munaf, iracheno-americano che appare ripreso separatamente dai giornalisti. Anche lui chiede al presidente americano Bush di salvargli la vita e ritirare le truppe dall'Iraq. La madre e le due sorelle di Munaf hanno fatto rivolto un appello tramite alla la Tv araba Al Arabya. Le donne spiegano che Munaf era in Iraq per visitare il padre malato e chiedono clemenza, ma le loro speranze diminuiscono con il passar delle ore.
Intanto mercoledì sera le autorità di Bucarest, riunite nel Consiglio Supremo di Difesa della Romania (CSAT), hanno chiesto ai rapitori una proroga e si sono rivolte al Consiglio degli Ulema iracheni per un aiuto nei negoziati con i sequestratori. Nello stesso comunicato i cittadini romeni sono pregati di non recarsi più in Iraq. Il messaggio delle autorità romene è stato diffuso ieri sera su Al Jazeera allo scopo, evidentemente, di arrivare ai sequestratori.
D'altronde il dialogo tra la parte romena e i rapitori avviene spesso tramite i mass-media. I rapitori, che sembrano molto informati di quanto avviene in Romania, seguono le tv romene via satellite e mandano messaggi ai giornalisti di Bucarest, intimando che le loro condizioni siano presentate integralmente. E' una lotta dura, impossibile da sopportare da parte dell'opinione pubblica e soprattutto dai familiari degli ostaggi. Il senatore Vasile Ion, padre dell'ostaggio Marie- Jeanne, ha parlato con lacrime agli occhi davanti ai collegi parlamentari chiedendo il ritiro delle truppe romene dall'Iraq.
I parlamentari hanno diffuso un messaggio di solidarietà nei confronti dei tre giornalisti, ma le responsabilità politiche spettano al presidente della repubblica, Traian Basescu. Le informazioni che arrivano da Palazzo Cotroceni, sede della presidenza romena, sono poche e riservate. Un appello alla riservatezza è venuto dal presidente che in un incontro con i direttori delle testate radio e tv ha chiesto la massima prudenza. I familiari dei giornalisti romeni vengono ricevuti tutti i giorni a Cotroceni dal consigliere Claudiu Saftoiu. Saftoiu non può fare altro ora che cercare di tranquillizzare i genitori e chiedere loro pazienza e fiducia. I negoziati, quindi, continuano.
L'ultima richiesta da parte di Bucarest è coraggiosa: rilasciare la giornalista Marie Jeanne Ion per poter continuare le trattative. Le autorità romene spiegano che si tratta di una donna e il popolo romeno non accetta un tale trattamento. Inoltre sono stati invocati argomenti di ordine religioso, con riferimento alla Vergine Maria. Questa settimana in Romania è la settimana della passione di Cristo e domenica 1 maggio sarà la Pasqua ortodossa. Una settimana di passione per l'intera opinione pubblica romena. Centinaia di persone si sono strette vicino alle famiglie, sono scese nelle piazze delle principali città della Romania, hanno recitato in ginocchio il Padre Nostro, hanno acceso candele.
Giornalisti, con i poster dei loro colleghi, studenti, uomini politici, artisti, semplici cittadini chiedono il rilascio degli ostaggi. "Liberateli", "Li vogliamo vivi a casa" chiede la folla in marcia da piazza dell'Università a Bucarest - piazza simbolo della rivoluzione romena dell'89 - fino verso piazza Vittoria, la sede del governo. Il primo ministro, Calin Popescu Tariceanu, ha chiesto alla stampa di non infiammare ulteriormente gli spiriti ed ha ribadito che il popolo romeno dev'essere forte e non cedere ai ricatti dei terroristi.
Ma il senatore Vasile Ion, padre della giornalista rapita, Marie Jeanne, ha chiesto invece alla gente di scendere in strada e manifestare, fare pressione affinché le autorità ritirino le truppe dall'Iraq e così salvare la vita degli giornalisti innocenti. Disperato, ha affermato anche che "chi guarda impassibile ad un crimine è lui stesso un criminale". Secondo un sondaggio dell'istituto per l'opinione pubblica Curs, il 70% dei cittadini romeni desidera il disimpegno militare della Romania dall'Iraq, come hanno chiesto i rapitori, mentre soltanto il 18% è convinto che la Romania debba proseguire la missione militare.
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| Giornalisti rumeni rapiti in Iraq: un mese di passione | Romania-Iraq: spie o operai? | 0.85203 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Giornalisti-rumeni-rapiti-in-Iraq-un-mese-di-passione-29124 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-Iraq-spie-o-operai-35790 |
Il 17 maggio sono andate in onda la terza e quarta puntata della seconda stagione di Gomorra, la serie tv prodotta da Sky. **Se le dovete ancora vedere fermatevi qui, che ci sono diversi SPOILER** : se invece volete essere sicuri di non aver perso nulla (o cominciare senza sforzi dalla settimana prossima), questo è quello che è successo in queste due puntate. Il quinto e il sesto episodio di Gomorra saranno trasmessi sempre da Sky il prossimo 24 maggio.
**Dove eravamo rimasti?
**Che dei due protagonisti, Ciro aveva strangolato la sua fidanzata Debora e si era accordato con Don Salvatore Conte e con gli altri piccoli boss per gestire insieme il mercato della droga, mentre Genny era rientrato dal suo esilio centramericano per raggiungere suo padre, il boss Pietro Savastano, nel suo esilio tedesco. Tra i due c'è un rapporto complicato, Pietro ritiene che Genny non sia ancora pronto per sostituirlo, Genny ritiene che suo padre non sia più forte abbastanza da riprendere il potere.
**La terza puntata**
Come per Ciro e Genny nelle prime due, la terza puntata è tutta dedicata a Salvatore Conte, con la partecipazione di Ciro. Vediamo Conte nei suoi ruoli di boss di quartiere, fare da padrino a un battesimo, portare regali a famiglie riconoscenti, provvedere a restauri di chiese (e organizzare l'arrivo della droga dentro statuette della Vergine Maria, citazione [di Lost](<http://lostpedia.wikia.com/wiki/Virgin_Mary_statues>)). Conte ha una relazione con un giovane transessuale fratello di quella che presenta in giro come la sua fidanzata, e questo gli crea parecchie complicazioni. Alla sua festa di compleanno il ragazzo si presenta cantando e vestito da donna e viene volgarmente sfottuto da uno dei piccoli boss dell'alleanza per le risate dei presenti. Conte tollera con fatica e alla fine con grande freddezza gli pianta un coltello in una mano: episodio che serve a giustificare la progressiva perdita di fiducia in Conte da parte dei suoi subordinati, nel momento in cui Ciro decide di convincerli a ribellarsi. Per giunta, Conte ha preteso che nessuno reagisse a una piccola e sparuta protesta guidata da un parroco contro la vendita della droga di fronte a una chiesa, e questo ha creato grossi malumori tra i suoi alleati, che protestano - sobillati da Ciro - per l'iniquità del patto sulla vendita della droga di cui è maggiore beneficiario Conte ("Non c'è democrazia!", si dice un paio di volte, battuta niente male a volerci leggere una satira sull'abuso corrente del termine).
Questo crescendo di tensioni culmina in un piano di rivolta: Ciro chiede al muzioscevolato e a un altro di aiutarlo a far fuori Conte (qui citazione di Finardi: "Volete essere schiavi tutta la vita o volete essere liberi, ma liberi veramente?"), e loro sembrano convincersi: li vediamo in una scena telefonare a Ciro per informarlo dei movimenti di Conte, ma la scena si chiude con Conte che è lì con loro e capiamo che sia Ciro la vittima prevista di quel che accadrà. Intanto c'è una scena romantica in cui la fidanzata di Conte gli chiede di "cambiare tutto" - a nome suo e/o del fratello - e lui risponde abbattuto che non è possibile: lei gli dice allora di non farsi vedere più e lo lascia in mezzo alla strada. Il finale è nell'associazione liturgico-sanguinaria di [tanti allestimenti di mafia](<https://www.youtube.com/watch?v=zS4h7gi28Yo>): processione, chiesa, [canti sacri](<https://www.youtube.com/watch?v=G7PkmRpn4Ck>), e sangue (anche un po' [Baronessa di Carini](<https://it.wikipedia.org/wiki/L%27amaro_caso_della_baronessa_di_Carini>)). Dopo essersi flagellato durante una processione, Conte fa immobilizzare Ciro in una sagrestia e si appresta a fargli tagliare la gola, ma i suoi avevano fatto il triplo gioco e sgozzano lui, d'accordo con Ciro.
**Quarta puntata**
È la prima in cui non c'è un protagonista unico: si parla soprattutto di don Pietro Savastano, ma ci sono anche Ciro, Genny, e donna Annalisa, o _Scianèl_ , la più visibile finora dell'alleanza dei boss "scissionisti". La puntata comincia da lei, perché è da lei che don Pietro inizia il suo rientro nella storia a Napoli. Lo vediamo in una nuova conversazione con suo figlio Genny che cerca di dissuaderlo e di convincerlo a progettare un piano più paziente ed efficace: ma Pietro vuole approfittare della morte di Conte per riprendere il suo ruolo a Secondigliano sfidando Ciro e gli altri boss. Genny lo abbandona deluso accusandolo di aver perso lucidità per desiderio di rivalsa.
Savastano fa quindi due cose: si fa costruire un rifugetto dietro un tramezzo in un appartamento all'ultimo piano dove vivono due anziani istruiti a tacere, assistito da Patrizia, nipote di uno dei suoi uomini, che diventa una nuova protagonista della storia; e comincia a dire "sono tornato" facendo rapinare donna Annalisa e umiliandola sfacciatamente (sempre con l'aiuto di Patrizia, che ha ricevuto la promessa di mille euro a settimana con cui spera di far vivere meglio i suoi tre fratelli e sorelle, tutti orfani del padre ucciso). Annalisa diventa una furia (Ciro le dirà che è un "mastino napoletano" e che Pietro l'ha provocata per quello) e fa bruciare vivo uno degli esecutori della rapina, ma Ciro lo salva in tempo per fargli confessare che il mandante è Savastano, e rivelare che è tornato.
Intanto vediamo Annalisa andare a trovare in carcere il figlio insieme alla di lui giovane e magrissima fidanzata, che però lo tradisce (e Annalisa lo sa e la minaccia); e Savastano trattare da sguattera Patrizia che gli dà tra sé e sé dello stronzo, ma intanto si toglie col fuoco il tatuaggio che lui ha sfottuto: insomma, sta nascendo una storia di qualche genere, come minimo di Pigmalione.
Ciro spiega ad Annalisa che non bisogna cadere nella provocazione di don Pietro che vuole la guerra - che metterebbe a repentaglio gli affari - e propone invece "la pace", e fa così sapere a Pietro di volere trattare, con un messaggio riferito da Patrizia. La quale però aggiunge a Pietro che non è con lui che vogliono trattare, ma con Genny. Scena finale, Genny si è appena insediato in un appartamentino all'EUR con vista, e riceve una telefonata, e solo dalla sua faccia capiamo che - per altri percorsi - sarà il Michael Corleone delle prossime puntate.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Gomorra 2: cosa c'è da sapere della terza e quarta puntata | Gomorra 2, cosa è successo alla quinta e sesta puntata | 0.869587 | https://www.ilpost.it/2016/05/18/gomorra-2-riassunto-terza-e-quarta-puntata/ | https://www.ilpost.it/2016/05/25/gomorra-2-riassunto-trama/ |
Il parco divertimenti Disneyland di Anaheim, in California, ha pubblicato la settimana scorsa un avviso [chiedendo ai genitori di bambini non vaccinati per il morbillo](<http://www.theguardian.com/us-news/2015/jan/22/measles-outbreak-disneyland-unvaccinated-kids>) di non visitare il parco, che è stato individuato come il focolaio di un'epidemia di morbillo che si sta diffondendo in un pezzo degli Stati Uniti. Dei 70 casi noti fino a oggi nella zona, 62 sono stati diagnosticati in California e la maggior parte di questi sono stati messi in relazione con visite a Disneyland: le indagini hanno individuato l'origine dell'epidemia in una donna che aveva visitato il parco il 28 dicembre scorso mentre era ammalata di morbillo e contagiosa. Da allora 5 dipendenti di Disneyland si sono ammalati e la direzione del parco ha dovuto chiedere a tutti i dipendenti che erano entrati in contatto con i malati di vaccinarsi o produrre prove del loro buon stato di salute prima di tornare a lavorare. Nelle ultime settimane l'epidemia si è diffusa anche in altri stati: ci sono casi segnalati in Colorado, Oregon, Utah e Washington.
La nuova epidemia di morbillo è stata da molti messa in relazione con il movimento anti-vaccini diventato molto popolare negli ultimi anni, soprattutto in California. Negli ultimi anni si è molto diffusa la convinzione, priva di fondamento e antiscientifica, che ci sia [un legame tra i vaccini per il morbillo e l'autismo](<https://www.ilpost.it/2014/03/24/vaccini-autismo/>): questo ha spinto diversi genitori a non vaccinare i loro bambini. Un grafico del CDC, l'istituto statunitense che si occupa del controllo e della prevenzione delle malattie, [mostra quanto siano aumentati i casi di morbillo nell'ultimo anno](<http://stradeonline.it/scienza-e-razionalita/915-gli-effetti-della-propaganda-contro-i-vaccini-in-una-immagine>):
measles-cases-616px
Spiega il _Guardian_ che Orange County, la contea della California dove si trova il parco Disneyland, è un posto particolarmente a rischio di epidemie: è una zona molto ricca e benestante e spesso i genitori, pensando di vivere in un posto molto sicuro, rimandano le vaccinazioni dei loro figli temendo effetti collaterali per la loro salute. La scorsa settimana le autorità mediche di Orange County hanno sospeso da scuola circa 25 ragazzi e ragazze che non potevano dimostrare di essere stati vaccinati.
Non vaccinare i propri figli è considerata da molti una scelta legittima, ma gli effetti di questa scelta non riguardano solo i bambini che non vengono vaccinati ma, nel caso delle malattie infettive, tutti quanti. A parte gli adulti che per diversi motivi non si sono mai vaccinati, ci sono diverse categorie di persone che non possono vaccinarsi per allergie, limiti di età o altre malattie e sono quindi molto esposte al contagio: per esempio i bambini sotto i 12 mesi di età, i malati di HIV e le persone che si stanno sottoponendo a chemioterapia. La sicurezza di queste persone dipende dal fatto che [tutte le altre intorno a loro siano vaccinate](<https://www.ilpost.it/2014/05/03/benefici-vaccinazioni/>).
Commentando la nuova epidemia, la giornalista del _Guardian_ Sarah Miller ha definito la scelta di non vaccinarsi e non vaccinare i propri bambini "[fondamentalmente violenta](<http://www.theguardian.com/commentisfree/2015/jan/23/parent-protect-kids-measles-vaccines-not-disney>)" ed egoista: «Quello delle persone che non si vaccinano è un gruppo di persone che causa danno fisico a un altro gruppo di persone. Se sei così antisociale, così distante dalla realtà e così incapace di capire che ci sono altre persone nel mondo, dovresti stare a casa».
Il morbillo è una malattia infettiva del sistema respiratorio, è causata da un virus ed è altamente contagiosa. Si trasmette per via aerea e chi la contrae diventa contagioso circa tre giorni prima dei sintomi e fino a una settimana dopo la comparsa delle pustole rosse su buona parte del corpo (esantema). Il morbillo può essere la causa di molte complicazioni, dalla polmonite alla encefalite passando per otiti di media entità. Nel 2012 [secondo l’OMS](<http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs286/en/>) ci sono state 122mila morti riconducibili al morbillo: circa 330 ogni giorno.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| L'epidemia di morbillo a Disneyland | La legge per i vaccini obbligatori in California | 0.851223 | https://www.ilpost.it/2015/01/26/epidemia-morbillo-disneyland/ | https://www.ilpost.it/2015/07/02/la-legge-per-i-vaccini-obbligatori-in-california/ |
Umanità Nova - Archivio 1999 - art721
Da "Umanità Nova" n.29 del 26 settembre 1999
Figli di un dio minorenne
In Kansas, Dio ha creato il mondo. Per decreto legge
Vi sono scrittori che passano alla storia per frasi che non hanno mai scritto.
Macchiavelli, per esempio non ha mai scritto "Il fine giustifica i mezzi",
anche se con questa frase si riescono a riassumere in maniera concisa i
concetti da lui esposti ne "Il principe".
Darwin viene ricordato per aver detto "L'uomo discende dalla scimmia", quando
lui, nel suo libro più famoso "L'origine della specie" del 1859, non
fece che con un vago riferimento al problema degli antenati dell'uomo, che
furono invece oggetto di un suo successivo libro "L'origine dell'uomo" del 1871
ed in cui sosteneva che alcune scimmie antropomorfe avrebbero potuto
considerarsi cugine e non antenate dell'uomo.
Nel caso di Darwin però alcuni motivi si riescono a trovare. I suoi
libri infatti fecero scandalo all'epoca. Ci fu chi cercò di trovarci la
giustificazione naturale della sopraffazione dell'uomo sull'uomo, teorizzando
il cosiddetto "darwinismo sociale". Si sostenne che non era poi tanto negativo
se un povero moriva di fame, visto che la specie umana si sarebbe rafforzata
attraverso la sopravvivenza dei migliori (che poi erano, chissà come
mai, i più ricchi). A questi rispose il nostro Kropotkin, con un bel
libro, "L'etica", che ricordava come talune specie animali (ad esempio i topi)
sopravvivono, si evolvono e migliorano le loro condizioni collettive attraverso
la solidarietà tra tutti gli individui della specie.
Ci fu anche chi, in particolare la chiesa, condannava le sue teorie
perché contraddicevano quanto scritto ne "La genesi". Risultava un po'
strano, in effetti, alla cultura antropocentrica della chiesa, pensare che Dio
avesse creato un ominide e non l'uomo a sua immagine e somiglianza.
L'affermazione della discendenza dell'uomo dalla scimmia fu inventata proprio
dagli ambienti cattolici per mettere in ridicolo le sue teorie sull'evoluzione
della specie.
La fiducia cieca in quanto affermato dalla Bibbia era tale che c'è stato
persino un vescovo, tal certo James Ussher, che si era preso la briga di
calcolare quando fosse stato creato il mondo secondo le sacre scritture (il 23
ottobre del 4004 avanti Cristo).
Sia chiaro il problema non derivava solo dalla chiesa cattolica, alla Genesi
fanno riferimento tutte e tre le grandi religioni monoteiste, che per
difendersi hanno adottato alcuni accorgimenti.
Hanno esasperato i punti deboli esistenti nelle varie teorie, il che non gli
è però servito a molto, sarebbe infatti come sostenere che la
terra è piatta perché non è perfettamente sferica, visto
che è schiacciata ai poli ed ha asperità montuose e abissi
marini.
Poi, finché hanno potuto, hanno anticipato la data della creazione. Ma
poi, visto che la teoria del Big Bang esclude un atto creatore (a meno di non
farlo diventare una casuale fluttuazione dello spazio-tempo), si sono trovati
alle strette e, come sempre fanno in questi casi, hanno seguito due vie: nei
dibattiti seri e nelle posizioni ufficiali hanno cercato di "storicizzare" i
sacri testi affermando che non vanno presi alla lettera; nel proselitismo, o
nei paesi governati direttamente da teocrazie (islamiche o cattoliche), si sono
invece appellati al dogma: un dio avrebbe disseminato l'universo di false
tracce per mettere alla prova la fede dell'uomo.
Intendiamoci questi tentativi fanno un po' ridere: immaginatevi che fatica per
un dio, dopo aver creato tutto, inventarsi le ossa dei dinosauri, i fossili, o
una stella ormai spenta che noi dalla terra vediamo ancora luminosa. Avrebbe lo
stesso senso dire che il mondo è stato creato cinque minuti fa ed a
tutti noi sono stati forniti dei ricordi coerenti.
Quello che però stiamo raccontando sorridendo è diventato legge
di uno stato formalmente non teocratico, evoluto ed occidentale: nel Kansas,
negli Stati Uniti d'America, il locale ministero della pubblica istruzione ha
cancellato l'evoluzionismo dal programma di studi e dalle prove di esame delle
scuole di ogni ordine e grado. Ha anche raccomandato ai professori che si
trovassero costretti ad affrontare l'argomento a presentarlo al pari delle
altre teorie, come la creazione.
Non vi crediate che in Italia sia diverso: dando i soldi alle scuole private
(prevalentemente cattoliche) si finanzia chi insegna queste baggianate.
Comunque, fa sempre un certo effetto vedere che, in Kansas, Dio ha creato il
mondo. Per decreto legge.
Francesco Fricche
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fat@inrete.it
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uenne@ecn.org
| Figli di un dio minorenne | L’origine di Darwin | 0.81633 | archivio/archivio1999/un29/art721.html | https://www.iltascabile.com/scienze/darwin-downhouse/ |
Il 2015 sarà per la Spagna un anno molto intenso per la politica. Il prossimo 22 marzo si svolgeranno in Andalusia le elezioni regionali; a maggio ci saranno le amministrative e poi, molto probabilmente a novembre, si voterà invece per le elezioni politiche. A capo del governo c'è oggi Mariano Rajoy, conservatore, del Partito Popolare in carica dalla fine del 2011. Da diversi mesi i sondaggi e i dibattiti interni raccontano che, chiunque vincerà, alla fine dell'anno si avrà nel paese una situazione comunque ben diversa rispetto a quella del bipartitismo che ha dominato la politica spagnola negli ultimi anni. Nel suo editoriale di ieri, domenica 8 marzo, il quotidiano _El País_ [ha scritto](<http://elpais.com/elpais/2015/03/07/opinion/1425755206_399766.html>) che la Spagna si sta avviando «a entrare in uno scenario politico completamente inedito».
**Cosa dicono i sondaggi**
Secondo l’ultimo [sondaggio](<http://elpais.com/elpais/2015/03/07/media/1425753123_358981.html>) elettorale pubblicato da _El País_ lunedì 9 marzo e condotto tra il 3 e il 4 marzo dall’istituto Metroscopia, Podemos risulta il primo partito del paese superando il Partito socialista spagnolo e il Partito popolare. Podemos è un partito di sinistra, anche se la definizione di per sé è incompleta (ci arriviamo), non ha nessun parlamentare e non governa da nessuna parte: i dati mostrano però che è al 22,5 per cento, con i socialisti del PSOE al 20,2 e il PP di Rajoy al 18,6. Ciudadanos, formazione guidata da Albert Rivera, giovane catalano che si oppone all’indipendentismo regionale, è al 18,4. Seguono Izquierda Unida al 5,6 e il partito Unione, Progresso e Democrazia (UPyD, nato da una scissione dal PSOE) al 3,6.
spagna voto
Il quotidiano spagnolo scrive che ci sono quattro partiti (due tradizionali, il PP e il PSOE, e due emergenti, Podemos e Ciudadanos) che si contendono circa l'80 per cento dei voti: sono molto vicini tra loro e la distanza tra il quarto e il primo non supera gli otto punti percentuali. Se queste cifre dovessero essere confermate, nessuno raggiungerebbe la maggioranza assoluta e sarebbero necessarie delle alleanze. Questi dati confermano anche che Podemos e Ciudadanos entreranno presto nel panorama politico spagnolo, mettendo fine al bipartitismo di PSOE e PP verso i quali, sempre secondo i dati, c'è un forte scontento. Il 72 per cento degli intervistati ha detto infatti di non approvare la gestione del governo negli ultimi tre anni e l'82 per cento di non aver condiviso nemmeno l'azione del principale partito di opposizione.
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Per quanto riguarda le figure dei leader dei diversi partiti, la situazione è quella che segue. Alberto Garzón è segretario di Izquierda Unida e deputato; [Pedro Sánchez](<https://www.ilpost.it/2014/07/16/pedro-sanchez-psoe/>) è segretario del PSOE; Albert Rivera è il leader di Ciudadanos; Pablo Iglesias di Podemos; Rosa Diez è membro del Congresso dei Deputati e portavoce di UPyD; Mariano Rajoy è primo ministro e leader del PP.
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**Un 'analisi**
Bisogna tenere conto che le elezioni sono ancora lontane: le cose possono ancora cambiare. Questi ultimi dati sono un tentativo di tradurre le opinioni dei cittadini e delle cittadine spagnole, ed è un fatto dato per certo e condiviso dai principali giornali e analisti spagnoli che ci sia grande scontento verso i due partiti che hanno governato negli ultimi anni il paese, PSOE e PP.
Sono principalmente due gli elementi che hanno contribuito a questa disaffezione. Il primo è la crisi economica, con le misure di austerità e una diffusa riluttanza ad attribuire al governo stesso [i segnali di una ripresa economica](<https://www.ilpost.it/wp-admin/post.php?post=946153&action=edit&message=10>) presenti da tempo in Spagna. Una netta maggioranza – 58 per cento contro 34, sempre secondo i sondaggi – non crede che i miglioramenti dell'economia nazionale siano dovuti alle misure adottate dall'attuale governo: «La rabbia non è favorevole all'equanimità», [precisa](<http://politica.elpais.com/politica/2015/03/07/actualidad/1425743407_937277.html>) _El País_.
Dopo una grave crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 e nove trimestri di seguito in negativo, la Spagna è uscita dalla recessione nell’ottobre del 2013. Il deficit pubblico resta molto alto, così come il tasso di disoccupazione. Le diseguaglianze economiche sono inoltre cresciute a un ritmo più veloce rispetto a qualunque altro paese europeo, colpendo in particolare i giovani e quelli che erano già poveri all’inizio della crisi. Al miglioramento del tasso di occupazione hanno contribuito la diminuzione della forza lavoro complessiva del paese (il numero di lavoratori stranieri è sceso di 51 mila unità nel terzo trimestre dell’anno) e l'introduzione di una legge di riforma del mercato del lavoro che ha reso il mercato stesso più flessibile (sono stati ridotti della metà, per esempio, i costi dei licenziamenti per le imprese in difficoltà ed è stato reso più semplice ridurre i loro stipendi).
Il recupero economico in generale è stato causato soprattutto dall’aumento dei consumi privati, da una forte ripresa della fiducia da parte dei consumatori stessi, da una ripresa degli investimenti delle imprese e da un miglioramento delle esportazioni. Sono aumentate le tasse per rafforzare le entrate fiscali (come quelle universitarie); gli ammortizzatori sociali, gli investimenti pubblici e i costi della pubblica amministrazione sono stati tagliati, il settore finanziario è stato reso più solido (anche grazie al prestito da 41 miliardi di euro alle banche da parte dell’UE e della BCE); è stato rivisto il sistema pensionistico. Tutti interventi che – almeno sulla carta – hanno portato a dati e numeri positivi, ma che hanno causato nel paese [manifestazioni](<https://www.ilpost.it/2014/03/28/proteste-studenti-spagna/>) e proteste.
C'è poi una seconda questione che spiegherebbe la perdita di fiducia nei due tradizionali partiti del paese. Partito Socialista e Partito popolare – colpito nel 2013 [da una serie di scandali legati alla corruzione](<https://www.ilpost.it/2013/07/15/conti-mariano-rajoy-pp-spagna/>) – non hanno saputo affrontare al loro interno il rinnovamento di cui avrebbero avuto bisogno, finendo per essere identificati con un passato non troppo felice. La naturale conseguenza dell'attuale situazione è un grande e diffuso entusiasmo verso le nuove forze politiche che sono emerse negli ultimi tempi: PP e PSOE non scompariranno alle prossime elezioni, ma è probabile che ne usciranno ridimensionati.
**Podemos**
Podemos è stato fondato il 16 gennaio 2014 da Pablo Iglesias, che ne è tuttora il portavoce e membro più in vista. Iglesias, 35 anni, è uno scrittore, giornalista e accademico, ma è famoso in particolare per essere il presentatore di alcuni programmi di giornalismo televisivo e per essere stato spesso ospite di numerosi talk show politici spagnoli: è anche un ex membro del Partito Comunista Spagnolo. Iglesias è stato eletto al Parlamento europeo nelle ultime elezioni, le prime a cui ha partecipato il suo partito. Podemos ha ottenuto l’8 per cento dei voti, conquistando cinque seggi e diventando il terzo partito spagnolo appena quattro mesi dopo la sua fondazione.
Il programma politico di Podemos è centrato sull’ambientalismo, sulla lotta alle grandi imprese, alle banche e alla finanza. Prevede incentivi alla piccola impresa, alla produzione locale di cibo, al trasporto pubblico e la nazionalizzazione di gran parte dei servizi pubblici. Podemos non si oppone soltanto all’attuale classe politica spagnola, che chiama "casta", ma come Syriza di Alexis Tsipras in Grecia ha preso anche posizioni molto forti contro l’Unione Europea e la Germania, vista come la causa principale dell'attuale situazione economica del paese, facendo appello a tutte le forze che lottano contro il sistema, non soltanto a quelle che fanno riferimento all’area di sinistra. Moltissimi degli iscritti e degli elettori di Podemos sono giovani e [secondo](<http://www.nytimes.com/2014/05/29/world/europe/spanish-upstart-party-said-it-could-and-did-now-the-hard-part-begins.html?_r=1>) il _New York Times_ c’è un collegamento evidente tra i movimenti di piazza dei cosiddetti "Indignados", che occuparono le piazze di Madrid nel 2011, e il partito creato da Iglesias. Sabato 31 gennaio Podemos ha organizzato a Madrid una grande [manifestazione](<https://www.ilpost.it/2015/01/31/manifestazione-podemos-madrid-spagna/>) a cui hanno partecipato almeno 100 mila persone. Iglesias ha parlato del “vento del cambiamento” che ha iniziato a diffondersi in Europa, riferendosi alla vittoria alle elezioni greche di Syriza.
**Ciudadanos**
Ciudadanos è un partito nato in Catalogna nel 2006 con l'appoggio di alcuni intellettuali e importanti professionisti: non si dichiara né di destra né di sinistra, ma post-nazionalista e progressista. Pubblica online i suoi finanziamenti e bilanci e insiste molto sulla questione della trasparenza e della corruzione (ha da poco [annunciato](<http://politica.elpais.com/politica/2015/03/09/actualidad/1425896370_227724.html>) per esempio la creazione di un comitato per decidere l'eventuale formazione di accordi post-elettorali).
Il suo leader è Albert Rivera: nato nel 1979, è un ex campione di nuoto ed è laureato in Giurisprudenza. Dice di rivolgersi soprattutto a un elettorato moderato di centro (anche nel suo [programma economico](<http://www.elmundo.es/espana/2015/02/09/54d8e768268e3e62688b456c.html>)) e di essere a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso (sulle adozioni è un po' più cauto). Sui manifesti della sua prima campagna elettorale compariva nudo accanto alla scritta: «Ci importano solo le persone». Nel 2006 Ciudadanos si è presentato alle elezioni per il parlamento della Catalogna ottenendo 3 seggi. La popolarità del partito da allora è rapidamente cresciuta, così come quella del suo leader che si è fatto notare in diversi dibattiti televisivi su reti catalane rivolgendosi al presidente della Generalitat de Catalunya, Artur Mas, in spagnolo e non in catalano. Negli ultimi sondaggi Ciudadanos risulta il quarto partito del paese.
foto: Pablo Iglesias, leader di Podemos. (PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Che aria tira in Spagna | Il voto in Spagna | 0.924847 | https://www.ilpost.it/2015/03/09/spagna-elezioni-sondaggi-podemos/ | https://www.ilpost.it/2015/05/23/elezioni-amministrative-spagna/ |
>
> Una frase del deputato del Partito Democratico Gianni Cuperlo sul risultato delle elezioni europee in Sardegna e il basso livello di istruzione nella regione è stata ripresa con toni indignati da una serie di siti e giornali, anche se il suo significato originale – espresso peraltro piuttosto chiaramente – era molto diverso. La falsa dichiarazione di Cuperlo – riportata tra gli altri da [_Libero_](<https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13466724/gianni-cuperlo-lega-primo-partito-sardegna-33-non-termina-scuola-secondaria.html>), [_Repubblica_](<https://www.repubblica.it/politica/2019/05/28/news/cuperlo_in_sardegna_chi_ha_votato_lega_non_ha_finito_le_medie_critiche_sui_social-227398432/>), il [_Giornale_](<http://www.ilgiornale.it/news/politica/cuperlo-lega-primo-partito-sardegna-dove-33-dei-ragazzi-non-1702217.html>) e [_Affari Italiani_](<http://www.affaritaliani.it/coffee/video/politica/pd-cuperlo-chi-ha-votato-lega-in-sardegna-non-ha-finito-le-medie-607299.html>) – era più o meno “Chi ha votato la Lega non ha finito la scuola media”. Cuperlo però non aveva detto niente di simile, come ha cercato – un po' inutilmente – di chiarire dopo il diffondersi della bufala.
>
> La frase in questione arriva dalla puntata di lunedì _L 'Aria che tira_ _,_ il programma mattutino condotto da Myrta Melino. Commentando i risultati delle europee, Cuperlo ha detto:
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>> A me colpisce che oggi la Lega sia il primo partito in Sardegna. In Sardegna, il 33% dei ragazzi tra 14 e 18 anni che frequenta la secondaria, non completerà il corso di studi. E questo governo, cui la Lega è azionista di riferimento, non ha fatto alcunché sulle politiche del diritto allo studio. O noi riusciamo a ricollegare la nostra offerta, la nostra iniziativa politica, la nostra proposta alle condizioni materiali di vita di quelle persone oppure continueremo a fare dei ragionamenti molto vaghi.
>
> La riflessione di Cuperlo, quindi, era sull'ottimo risultato della Lega in una regione in cui, secondo lui, il partito di Matteo Salvini non ha fatto nulla per risolvere un problema molto grave e centrale, come quello dell'abbandono scolastico. Ascoltando il suo intervento, è piuttosto evidente che non volesse fare un collegamento tra il basso grado di istruzione e gli elettori che hanno votato la Lega.
>
> A generare la prima confusione è stato probabilmente lo stesso lancio del sito di La7, che ha titolato il video: «Cuperlo (PD): 'Lega primo partito in Sardegna dove il 33% non termina la scuola secondaria'». Poi la dichiarazione è stata ripresa da _Libero_ , che l'ha lanciata su Facebook [con il commento](<https://www.facebook.com/liberonews/posts/3127062494001219?__xts__\[0\]=68.ARCjCLgpPvW-s1k7fWb1MJryFkVsrornNGz8qHiaek-oLng_Lrqye4uvd6LIU62i4wLUwyerwqe5hXsAvw3uzosftx0kunR7xZO6Fxi4cRf54m1CKUeFQFHJ1-Q4KtgvGrHEVtZcIQU1JKM_5mQCNQJnKJtUtuFS6eyQxlMKSGdGKMr87y_-pzR_KuoCbt73DMSVuU46Xx-XJvWfSwGo77Uq9uDu9XV7ZUCDhtJr4mU4dEQ3JRWYm_1jb_xT5WDbzkSMVBO64U-daPLgoUDpQ0_whoxHSS5LqkGommjNEumG6MmozpS1RMMuP9IOW3sZSXxv__92zfaM8Aqe2Gw9CZcaBQ&__tn__=-R>) «Le parole di Cuperlo spiegano perché il Pd non vincerà mai: tutto il disprezzo della sinistra per il "popolino"» e da _Open_ , che in maniera simile [ha commentato](<https://www.facebook.com/Opengiornaleonline/posts/2416365191943695?__xts__\[0\]=68.ARBnuXSLyx5XEAWqTygnZV1f4Vo1X2NB4-tfQjhgbUSTssVsxa6EeA8h4Hb4dS4Zan5UG3jWiyosG7woG4mdl57_wDsd-BOAerSkqnt5e18w4N9O6LfOrbX23JUy86MgoPt_1nM8rc_pjYCJKAr3glbGWAy_KmDDFr0WlQtAUgfdPdarUeyDpBqdj9qboubu85tT1ivbUvwDpXNs07r8vAsrNgjwRKw6mMqueJu6Sfgqc_4CHv0lukHeXk5r0d0BDhN7IX0esi5wnwQU-xrELttIxd5BfdDXFsmRkzE9HKsqRMme1MRH6dADF1pkSq0dF0XjqfuKMb6_acHrZC-SQfZcKn0Z&__tn__=-R>): «Prendersela con gli elettori non è mai una buona idea. La sinistra non l'ha ancora capito». _Repubblica_ poi ha pubblicato un articolo nel cui titolo, molto visibile, era contenuta tra virgolette la citazione falsa di Cuperlo («In Sardegna chi ha votato Lega non ha finito le medie»): nello stesso pezzo però si dava conto di chi sui social aveva fatto notare che non aveva detto niente del genere, ed era contenuta anche una smentita dello stesso Cuperlo.
>
> Nonostante le smentite, la notizia era ormai circolata molto, raccogliendo i prevedibili commenti indignati e gli insulti nei confronti di Cuperlo per una cosa che non aveva mai detto. Nella sua smentita, ciononostante, il parlamentare del PD si è assunto in parte le responsabilità di quanto accaduto per non essersi spiegato sufficientemente bene. La lettera [è stata pubblicata](<https://www.open.online/2019/05/28/cuperlo-non-ho-mai-fatto-alcun-collegamento-tra-il-titolo-di-studio-e-di-chi-vota-lega/?utm_source=hootsuite&utm_medium&utm_term&utm_content&utm_campaign&fbclid=IwAR2V6a7M-FDSYKNhkWnS7J03xirafoClSAGYpqJDL9v0RBlzMIBQwDaC8Ig>) da _Open_ , che peraltro ha poi cambiato il titolo al pezzo originale per riportare più fedelmente le sue parole.
>
>> Il mio commento muoveva da una doppia considerazione. Da un lato il fatto che la Lega sia oggi il partito più votato in Sardegna. Dall’altro il fatto che in quella regione, per altro a me cara per motivi squisitamente personali e familiari, la percentuale di insuccesso scolastico nella secondaria è tra le massime punte a livello nazionale.
>>
>> Non ho fatto – lo sottolineo, non ho fatto perché non lo penso e anzi la considero una idiozia o una forma di razzismo – alcun collegamento tra il titolo di studio di chi va al seggio e il voto per la Lega. Semplicemente non era quello il tema che ponevo. Io ho sollevato una questione del tutto diversa. E cioè che di fronte a quella statistica che dovrebbe rappresentare la priorità di un’azione di governo, l’attuale maggioranza gialloverde di cui la Lega è azionista ha tagliato le risorse per il diritto allo studio.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Storia di una cosa che Gianni Cuperlo non ha mai detto | La "fuga dall'università" era una balla | 0.750672 | https://www.ilpost.it/2019/05/30/cuperlo-sardegna-istruzione-lega/ | https://www.ilpost.it/2013/02/11/calo-iscritti-universita/ |
>
> La circolazione sulla metropolitana M2 di Milano [è stata in parte sospesa](<https://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/InfoTraffico/Pagine/M2sospesatraCadornaeAbbiategrassoAssagoForum.aspx>) lunedì mattina per un tentato suicidio alla fermata Famagosta: attualmente è chiuso il tratto tra le fermate di Cadorna e i capolinea di Abbiategrasso/Assago: ATM, la società che gestisce i mezzi pubblici a Milano, dice che sta provvedendo a organizzare bus sostitutivi, mentre consiglia di prendere i tram 3 o 15 verso il centro per chi deve muoversi da Abbiategrasso. Tra Cadorna e i capolinea di Cologno Nord/Gessate la circolazione è ripresa, con dei rallentamenti.
>
> ***
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> _**Dove chiedere aiuto**_
> _Se sei in una situazione di emergenza, chiama il 118. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo **199 284 284** oppure via internet [da qui](<http://www.telefonoamico.it/page.php?content=8>), tutti i giorni dalle 10 alle 24._
>
> _Puoi anche chiamare i[Samaritans](<http://www.samaritansonlus.org/contatti/>) al numero verde gratuito **800 86 00 22** da telefono fisso o al **06 77208977** da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22._
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| La circolazione sulla metropolitana M2 di Milano è in parte sospesa per un tentato suicidio | Ci sono difficoltà e rallentamenti sulle linee M2 ed M3 della metropolitana di Milano a causa del ritrovamento di un bagaglio incustodito alla Stazione Centrale | 0.823376 | https://www.ilpost.it/2019/06/24/circolazione-m2-milano-sospesa-cadorna-assago/ | https://www.ilpost.it/2016/10/19/rallentamenti-metro-milano/ |
>>>
>>> Tweetdeck, il programma che consente di gestire e inviare i messaggi attraverso Twitter, ha da poco [annunciato](<http://thenextweb.com/twitter/2011/01/27/tweetdeck-unveils-deck-ly-for-tweets-longer-than-140-characters/>) che a breve metterà a disposizione degli utenti un nuovo sistema per superare il limite dei 140 caratteri imposto dal social network per ogni messaggio. Il nuovo sistema potrebbe trasformare Tweetdeck da un semplice strumento per utilizzare Twitter con funzionalità avanzate in una piattaforma maggiormente autonoma.
>>>
>>> Con il nuovo sistema si potranno inviare messaggi con oltre 500mila battute e in futuro il limite dovrebbe essere rimosso o ulteriormente innalzato. Chi utilizza le versioni di Tweedeck per computer, per il browser Chrome e per gli smartphone potrà leggere i messaggi direttamente, mentre chi utilizza Twitter attraverso il sito web del social network troverà una versione ridotta dei messaggi, con un link che rimanda al sito Deck.ly dove saranno pubblicati i messaggi che superano i 140 caratteri di lunghezza.
>>>
>>> L'aggiornamento per Tweetdeck sarà diffuso lunedì prossimo ed entro poche settimane al sito di [Deck.ly](<http://www.deck.ly>) saranno aggiunte alcune importanti opzioni, come la possibilità di effettuare le ricerche tra i messaggi già pubblicati dagli utenti. Deck.ly sembra essere quindi destinato a diventare un sito molto simile a quello di Twitter e secondo i responsabili di Tweetdeck potrebbe anche evolvere e diventare un sistema a sé stante, utile per chi desidera più spazio per i propri messaggi.
>>>
>>> Tweetdeck è uno dei programmi più utilizzati per gestire gli account di Twitter e comunicare attraverso il social network. Nel corso del tempo è il programma è stato scaricato 20 milioni di volte, con due milioni e mezzo di download per la sola applicazione per iPod Touch, iPhone e iPad.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Tweetdeck rompe il limite dei 140 caratteri di Twitter | Twitter ha semplificato l'uso dei "tweetstorm" | 0.906835 | https://www.ilpost.it/2011/01/28/tweetdeck-140-caratteri/ | https://www.ilpost.it/2017/12/13/twitter-tweetstorm/ |
I giornali di oggi tirano principalmente le somme sulla manifestazione di ieri della Lega Nord a Roma. A seconda di quale prima pagina si legga, è stato "un flop" o "un successo"; e un po' dappertutto vengono citati estratti o temi discussi da Matteo Salvini dal palco. Il _Corriere della Sera_ è l'unico fra i grossi giornali a non aprire con la Lega a Roma: dedica infatti il titolo principale a un virgolettato del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sulla [vicenda Rai Way](<https://www.ilpost.it/2015/02/26/mediaset-rai-way/>). I giornali sportivi si occupano dello "scialbo" pareggio del Milan col Chievo nell'anticipo del sabato di Serie A.
[ ](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/corriere-176/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/corriere-176/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/stampa-965/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/rep-48/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/messaggero-974/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/avvenire-736/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/manifesto-799/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/osservatore-romano-28/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/fatto-620/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/libero-1084/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/giornale-860/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/mattinonap/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/secoloxix-144/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/tempo-626/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/gazzmezz-19/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/gazzettino-833/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/tirreno-133/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/piccolo-106/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/centro-106/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/citta-34/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/giornale-di-brescia-90/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/mattino-padova-26/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/messven/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/nuova-ferrara-36/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/corsport-24/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/tuttosport-1179/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/gazzetta-sport-24/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Le prime pagine di domenica 1 marzo 2015 | Le prime pagine di domenica 9 novembre 2014 | 0.942432 | https://www.ilpost.it/2015/03/01/le-prime-pagine-oggi-445/ | https://www.ilpost.it/2014/11/09/le-prime-pagine-oggi-337/ |
Il primo ritratto ufficiale di re **Carlo III** dopo la sua incoronazione è stato svelato a **Buckingham Palace**. Un grande olio su tela (circa 244 x 200 cm) mostra il sovrano con l'uniforme delle guardie gallesi. L’opera, nella quale il colore predominante è il rosso, è a firma dell’artista Jonathan Yeo, che ha già ritratto Tony Blair, sir David Attenborough e Malala Yousafzai. Secondo la _**Bbc**_ , la **regina Camilla** è rimasta molto soddisfatta del dipinto, in cui il sovrano è raffigurato con la spada in mano e con una farfalla che vola vicino alla sua spalla. Ora, chi siamo noi per giudicare se il ritratto sia ben realizzato? Nessuno, e infatti non lo faremo. Ma sui social circola un video nel quale si vede la reazione di Re Carlo quando toglie il telo dal dipinto. **Voi come la descrivereste?**
| Re Carlo III scopre il suo primo ritratto ufficiale e reagisce così - VIDEO | Come vendere molti accappatoi | 0.646956 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/15/re-carlo-iii-scopre-il-suo-primo-ritratto-ufficiale-e-reagisce-cosi-video/7549356/ | https://www.ilpost.it/2016/04/27/principe-george-accappatoio/ |
Il 4 ottobre l' _International Herald Tribune_ , il più famoso (ma un caso più unico che raro) quotidiano internazionale in lingua inglese, compirà 125 anni. Al momento viene stampato in 38 luoghi diversi, è diffuso in più di cento paesi e conta una redazione a Parigi e una a Hong Kong. Oltre a contenuti originali, il quotidiano pubblica anche molti degli articoli pubblicati sul _New York Times_ , la cui società è proprietaria anche dello _Herald_ , tanto che da anni viene spesso definito semplicemente come la versione internazionale del _New York Times_ (il suo [sito Internet](<http://global.nytimes.com/?iht>), per esempio, è la versione "global" del sito del _New York Times_ ).
L' _International Herald Tribune_ venne fondato a Parigi il 4 ottobre 1887 con il nome di _Paris Herald_ da [James Gordon Bennett Jr.,](<http://rendezvous.blogs.nytimes.com/2012/10/03/james-gordon-bennett-jr-a-master-of-time-zones/>) figlio di Bennett Sr, che aveva fondato il _New York Herald_ nel 1835. Il _Paris Herald_ era l'edizione europea del _New York Herald_ ed era destinato agli americani che si erano trasferiti in Europa e che volevano tenersi aggiornati con quello che succedeva nel loro paese, dai prezzi delle merci ai risultati delle partite di baseball. Bennett favorì la crescita del quotidiano con continue innovazioni, come l'uso del telegrafo per comunicare quasi istantaneamente le notizie da una costa all'altra dell'Atlantico. Così se nel 1865 la notizia dell'assassinio del presidente americano Abraham Lincoln impiegò due settimane ad arrivare in Europa, due decenni dopo gli americani all'estero potevano leggere le notizie di casa loro il mattino dopo. Bennett investì anche per migliorare le modalità di consegna: inizialmente il giornale era portato negli hotel usando cavalli e carrozze, successivamente vennero utilizzate le macchine e nel 1928 fu il primo quotidiano a essere trasportato sugli aerei da Parigi a Londra per essere distribuito.
[ ](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1887_10_04_first_nyh-2/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1887_10_04_first_nyh-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1992_09_21_maastricht/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1989_11_11_berlin_wall/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1978_03_17_aldo_moro/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1961_08_14_east_berlin/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1954_05_08_dien_bien_phu-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1945_05_08_victory-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1936_12_11_abdication-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1927_05_22_lindberg-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1918_11_12_wwi_won-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1901_01_23_queen_victoria_dies-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/1899_09_10_dreyfus-2/>) [](<https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/2001_09_12_highjacked_jets/>)
Dopo la morte di Bennett, nel 1919, il quotidiano venne venduto: da allora cambiò più volte proprietà e venne fuso con altri giornali, fino a quando nel 1967 venne acquistato congiuntamente dal _New York Times_ e dal _Washington Post_. Nel frattempo il _New York Herald Tribune_ aveva chiuso e il _Paris Herald_ assunse il nome definitivo di _International Herald Tribune_. Dal 2003 è stato acquistato interamente dalla società che gestisce il _New York Times_.
Lo _Herald Tribune_ è considerato una sorta di avanguardia nella comunicazione globale, e nel tempo è diventato punto di riferimento per gli americani lontani da casa ma anche per molti stranieri in giro per il mondo. Bennett è considerato da molti un precursore che intuì che l'inglese poteva essere la lingua usata in tutto il mondo e che le stesse notizie legate al mondo degli affari, dell'attualità e della cultura potevano interessare a un vasto pubblico diffuso in tutto il mondo.
L'edizione online del _New York Times_ [ha inaugurato](<http://www.ihtinfo.com/>) una sezione per celebrare il quotidiano a 125 anni dalla fondazione: oltre a pubblicare vecchie foto, [prime pagine](<http://rendezvous.blogs.nytimes.com/2012/10/03/13-decades-of-front-pages/>) e aneddoti, ha invitato i lettori a raccontare le loro storie legate al giornale, che verranno selezionate e pubblicate dalla redazione durante tutto ottobre. Ogni giorno l'International Herald Tribune diffonde circa 230.000 copie, più o meno la metà di questa in Europa e il 41 per cento in Asia.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| I 125 anni dell' _International Herald Tribune_ | All the News That's Fit to Print" | 0.858775 | https://www.ilpost.it/2012/10/03/i-125-anni-dellinternational-herald-tribune/ | https://www.ilpost.it/2012/02/10/storia-motto-new-york-times/ |
>>
>> La diffusione mercoledì delle [registrazioni](<https://www.ilpost.it/2012/01/17/costa-concordia-registrazione-schettino-capitaneria/>) delle comunicazioni tra la Capitaneria di Porto di Livorno e il comandante della nave Costa Concordia Francesco Schettino ha aggiunto moltissimo in termini giornalistici e letterari al contenuto di quelle conversazioni che già era circolato in forma scritta. Il tono severo e responsabile con cui il comandante Gregorio De Falco ha preso in mano la situazione e ha richiamato Schettino alle sue responsabilità è diventato l'argomento di conversazioni ed entusiasmi per tutta la giornata, soprattutto in rete. E di analisi e [riflessioni](<http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/severgnini-normalita-eroica-defalco-schettino_9c487ef2-4126-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml>) sulle opposte figure di De Falco e Schettino. E in molti si sono dati da fare per raccontare meglio De Falco, per cui la spesso rituale definizione di "uomo del giorno" stavolta ha un solido fondamento.
>>
>> **([L'audio della conversazione tra il comandante Schettino e la Capitaneria](<https://www.ilpost.it/2012/01/17/costa-concordia-registrazione-schettino-capitaneria/>))**
>>
>> Il Tirreno lo aveva [intervistato](<http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/17/news/parla-de-falco-quot-dal-tono-nbsp-si-capiva-che-mentiva-quot-nbsp-1.3076755>), oggi.
>>
>>> Di origini napoletane, De Falco s'è arruolato in Marina nel settembre del 1993 ed è arrivato in città nel 2005. Venerdì sera era a capo della sala operativa della Capitaneria e coordinava un team di cinque persone, "il migliore che potessi avere - dice De Falco emozionato - ciononostante non siamo riusciti a portare a termine fino in fondo il nostro dovere, quello di salvare tutti. La mia vocazione è il soccorso e non sono soddisfatto se non porto tutti a casa. Purtroppo ci sono stati dei morti".
> Insieme a lui, in sala operativa, c'erano il capoturno, un operatore radio, l'operatore dell'apparecchiatura Port approach control (Pac), l'ufficiale di ispezione e l'ufficiale operativo, De Falco appunto. Una vera e propria catena di comando.
> **Cosa è successo quella sera?
> **"Nella nostra sala operativa abbiamo una complessa strumentazione che ci permette di monitorare le navi passo dopo passo. È quello che abbiamo fatto dopo che ci è arrivato l'allarme da una passeggera della Concordia, tramite i carabinieri. E così ci siamo accorti che la nave era molto vicina alla costa, che stava rallentando e già procedeva a velocità molto lenta. Inoltre, il fatto che il comandante parlasse di guasto elettrico non tornava con l'invito ai passeggeri di indossare i giubbotti di salvataggio. Un comandante serio non può far preoccupare inutilmente i suoi passeggeri facendo loro indossare i giubbotti se non è necessario".
>>
>> Panorama ha [aggiunto](<http://blog.panorama.it/italia/2012/01/17/costa-concordia-ecco-chi-e-de-falco-il-comandante-della-telefonata-a-schettino/>) altri dettagli alla biografia di De Falco.
>>
>>> Gregorio De Falco nasce da una famiglia napoletana ma vive e studia a Milano. Si laurea in Giurisprudenza e poi tenta il concorso per entrare nel Corpo delle Capitanerie di Porto. Lo vince e nel 1994 si trasferisce a Livorno per frequetare nove mesi di corso all’interno dell’Accademia Navale.
> Nel 1995 il primo incarico a Mazara del Vallo poi viene trasferito alla capitaneria di Genova. Promosso comandante viene mandato in Liguria, a Santa Margherita Ligure dove dal 2003 al 2005 comanda la Capitaneria di Porto locale.
> Solo dopo l’esperienza ligure ritorna a Livorno nella Sezione Operativa della Capitaneria.
> Dal 2005 svolge solamente incarichi di comando operativo e soccorso all’interno dell’area labronica.
> “Non pratica nessun hobby, è solo un uomo lavoro-casa-figlie”, ci precisa Paolillo “è’ sposato e ha due bambine di 5 e 11 anni che vivono e frequestano le scuole nella città di Livorno. E che lui adora”.
> Quando si è verificata nel 1991 la collisione tra il Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo nel porto di Livorno, dove morirono 140 persone carbonizzate, il comandante De Falco non era ancora entrato in Marina. Ma per tutti i militari e in particolare per quelli che prestano servizio nella Capitaneria di porto di Livorno il caso Moby è e rimarrà per sempre, una tragedia di grado di segnare la vita degli ufficiali di Marina.
> “La tragedia del Moby Prince aleggia come un fantasma nonostante siano trascorsi più di venti anni- ci confida il comandante Paolillo, anche lui non ancora arruolato- ma ha segnato per tutti noi l’”anno zero”, il momento che nessuno di noi deve mai dimenticare. Una tragedia che non si deve mai più ripetere”.
>>
>> (AP Photo/Giacomo Aprili)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Chi è Gregorio De Falco | Il comandante dei carabinieri ipotizza l'espulsione per i colpevoli nel caso di Stefano Cucchi | 0.831391 | https://www.ilpost.it/2012/01/18/gregorio-de-falco/ | https://www.ilpost.it/2018/10/27/comandante-carabinieri-stefano-cucchi/ |
Per quasi tutti i giornali di oggi la notizia di apertura sono gli incontri di ieri fra le delegazioni del Partito Democratico e degli altri partiti per trovare un accordo sul nuovo Presidente della Repubblica: le notizie sono l'assenza dalla delegazione di Forza Italia di Silvio Berlusconi, che incontrerà oggi Matteo Renzi, e la decisione di eleggere un politico e non un tecnico. A questo alcuni giornali associano l'approvazione della legge elettorale da parte del Senato, mentre il Manifesto e Avvenire aprono invece sulla presentazione del nuovo governo greco da parte di Tsipras e sulle trattative fra Grecia e Unione Europea sul debito greco. I quotidiani sportivi aprono sulla nuova sconfitta del Milan, battuto in casa dalla Lazio che si qualifica alle semifinali di Coppa Italia.
[ ](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/stampa-938/> "vai alla fotogallery") [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/stampa-938/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/corriere_della_sera-842/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/repubblica-1012/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/messaggero-945/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/giornale-831/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/manifesto-780/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/avvenire-712/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/fatto-595/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/libero-1058/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/osservatore_romano-653/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/secolo_xix-793/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/mattino-813/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/tempo-597/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/mf-441/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/italia_oggi-150/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/gazzetta_del_mezzogiorno-612/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/ilpiccolo_trieste-816/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/gazzettino-810/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/lanuovasardegna_sassari-808/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/messaggeroveneto_udine-815/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/giornale_di_brescia-467/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/ilcentro_pescara-817/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/iltirreno_livorno-816/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/lacittadisalerno_salerno-701/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/leggo-342/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/lanuovaferrara_ferrara-813/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/mattinopadova_padova-811/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/gazzetta_dello_sport-766/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/corriere_dello_sport-820/>) [](<https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/tuttosport-1155/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Le prime pagine di mercoledì 28 gennaio 2015 | Le prime pagine di martedì 3 febbraio 2015 | 0.976449 | https://www.ilpost.it/2015/01/28/le-prime-pagine-oggi-413/ | https://www.ilpost.it/2015/02/03/le-prime-pagine-oggi-419/ |
Martedì sera il presidente del Consiglio Enrico Letta ha tenuto una conferenza stampa in cui ha anticipato alcuni dei punti contenuti nella "legge di stabilità" per il 2014 - che contiene le regole per il bilancio annuale e pluriennale dello stato - approvata dal consiglio dei ministri e il cui testo dovrebbe essere diffuso per intero nelle prossime ore. Sul sito del governo sono state pubblicate per ora le [linee guida](<http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=73310>) della legge e alcune [infografiche](<http://www.flickr.com/photos/palazzochigi/sets/72157636599685563/>). Letta ha spiegato che il governo ha voluto rispettare la scadenza prevista del 15 ottobre per l'approvazione della legge di stabilità, nonostante le difficoltà provocate dalla [quasi-crisi di governo](<https://www.ilpost.it/2013/09/30/live-crisi-governo-letta/>) che ha rischiato di far cadere l'esecutivo il 30 settembre scorso. Letta ha detto: «Per la prima volta riusciamo a fare una legge di stabilità in cui i conti quadrano senza aumentare le tasse per i cittadini e per le imprese e senza fare tagli sul sociale e sulla sanità, come accadeva negli anni scorsi». Per entrare in vigore la legge di stabilità dovrà essere approvata dal Parlamento, che ha tempo di esaminarla ed emendarla fino al 31 dicembre.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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| Enrico Letta sulla legge di stabilità | Enrico Letta a Otto e Mezzo (video) | 0.905616 | https://www.ilpost.it/2013/10/15/enrico-letta-legge-stabilita/ | https://www.ilpost.it/2013/06/06/enrico-letta-a-otto-e-mezzo-video/ |
Il fiume Bosna - © Mirko Kuzmanovic/Shutterstock
La Bosnia Erzegovina e le iniziative dei suoi cittadini in difesa delle risorse naturali e dei suoi corsi d'acqua
01/03/2019 -
Marco Ranocchiari
Nei 244 corsi d'acqua della Bosnia Erzegovina sono in progetto o in costruzione oltre trecento impianti idroelettrici. Un trend comune a tutta la penisola balcanica, dove nei prossimi anni potrebbero essere operativi quasi tremila nuovi impianti. In Bosnia, paese che è stato teatro di importanti iniziative di protesta, gli ultimi mesi sono stati ricchi di eventi.
Le "donne coraggiose" di Kruščica
Si è conclusa negli ultimi giorni del 2018 la lotta che ha dato al boom dell'idroelettrico nei Balcani una visibilità internazionale: quella delle delle
hrabre žene
,
"le donne coraggiose" di Kruščica
. Le abitanti di questo villaggio di ottocento abitanti nella Bosnia centrale hanno presidiato per quasi diciotto mesi un ponte per impedire la costruzione di due impianti idroelettrici.
Video
Sono migliaia le dighe di cui si programma la costruzione lungo fiumi e torrenti del sud-est Europa. Con un impatto ambientale e sociale che rischia di essere devastante.
Un video del consorzio Edjnet
Il tribunale cantonale di Novi Travnik, il 14 dicembre, ha dato ragione alle
pasionarias
bosniache - fino a un anno e mezzo fa, per lo più, tranquille madri di famiglia - , capovolgendo il finale di una storia che sembrava scritta in partenza.
La vicenda era iniziata nell'estate 2017, quando la cittadinanza fu messa al corrente del progetto: i due impianti a piccola produzione avrebbero sfruttato le acque del torrente che porta lo stesso nome del villaggio, quasi prosciugandolo per un lungo tratto. Il Kruščica, infatti, dona già il 70% delle sue acque per dissetare le vicine città di Zenica e Vitez. I lavori potevano iniziare subito, nonostante non ci fosse stata alcuna discussione pubblica come previsto dalla legge.
Dopo una petizione di protesta caduta nel vuoto, i cittadini avevano organizzato una manifestazione sul ponte, via d'accesso obbligata al cantiere. Ma era intervenuta la polizia, con una violenza che aveva indignato gli abitanti, stringendoli ulteriormente intorno alla causa. In questo scenario di tensione, un gruppo di donne aveva deciso di mettersi in prima fila, pacificamente. Dopo gli scontri, la società la società idroelettrica aveva tentato più volte di aprire il cantiere con la forza, nonostante fosse nel frattempo stato aperto un procedimento giudiziario. Le donne organizzarono quindi un presidio permanente, articolato su turni: giorno e notte, estate e inverno, fino alla vittoria definitiva in tribunale.
Tutt'intorno, intanto, cresceva il sostegno di parte dell'opinione pubblica e delle organizzazioni ambientaliste. Ben otto tra le
hrabre žene
si sono presentate alle elezioni locali, conquistando la maggioranza: un risultato ancor più notevole vista la tradizionale prevalenza maschile in politica nel paese, e che ne fa, per alcuni, un punto di riferimento che va oltre le questioni ambientali.
La sentenza dello scorso dicembre impone lo stop ai lavori e riscontra numerose irregolarità del progetto in tutte le sue fasi. Il torrente Kruščica, per il momento, è salvo. Ma per gli ambientalisti rischia di rimanere un successo isolato.
Il torrente Doljanka
Azioni di protesta, anche se con minore rilevanza mediatica, sono in corso quasi ovunque nel paese le società idroelettriche ottengano una nuova concessione.
Dallo scorso 21 ottobre una frenetica serie di sit-in, campagne sui social e petizioni si svolge intorno al fiume Doljanka, nei pressi di Jablanica, dove la società privata Ekovat sta già costruendo due impianti idroelettrici. Sponsor dell'iniziativa, l'ex stella del basket Mirza Teletović. I cittadini, come a Kruščica, sostengono di non essere stati interpellati, e chiedono una nuova Valutazione di Impatto ambientale. Nonostante una petizione firmata dal 95% degli abitanti della zona e una causa in corso, però, i lavori vanno avanti. Entro la fine del 2019 le centrali potrebbero essere produttive, ma del torrente, finora l'unico affluente della Neretva ancora privo di dighe, e parte di un monumento naturale, non resterà traccia per un tratto di oltre tre chilometri, tanto quanto saranno lunghi i canali di derivazione delle acque necessari alle turbine.
Un paese fondato sui fiumi
Da sempre i fiumi sono la ricchezza della Bosnia Erzegovina oltre che il suo biglietto da visita: basti pensare al vecchio ponte sulla Neretva a Mostar, o al più celebre romanzo che racconta il paese,
Il Ponte sulla Drina
. Lo stesso nome, Bosna, è il nome del terzo fiume del paese.
Lo sanno bene le migliaia di appassionati di rafting che, da tutto il mondo, percorrono i canyon dell'Una, del Vrbas e della Neretva. Eppure nemmeno i siti più spettacolari sono al sicuro. Nel marzo 2018 sono state ultimate due centrali a poche centinaia di metri dalla sorgente carsica del fiume Sana (che prende il nome da proprietà curative attribuitegli fin dall'antichità). Per 5 MW di produzione, quanto tre piccole pale eoliche, è stata compromessa una delle meraviglie naturalistiche del paese.
Il complicato status giuridico della Bosnia Erzegovina, diviso in due entità rigidamente separate, la Federazione di Bosnia Erzegovina e la Republika Srpska, crea dei vuoti legislativi che colpiscono spesso la legislazione ambientale. L'entità a maggioranza serba non ha neppure mai stabilito il deflusso minimo vitale, cioè il livello minimo di cui un corso d'acqua ha bisogno per la sua integrità ecologica. La Federazione ha una legislazione più articolata, ma comunque datata e in ogni caso poco rispettata. La speculazione è spesso dietro l'angolo e a volte, come nel caso di Kruščica, i cantieri procedono senza aspettare valutazioni e sentenze. Lo status di energia "
green
" appare spesso un pretesto in un paese che continua ad affidarsi soprattutto al carbone, in assenza di un piano energetico per il prossimo futuro.
Se la politica nazionale si mostra piuttosto sorda alle questioni ambientali, va un po' meglio a livello locale, come a Banja Luka, seconda città del paese, che ha recentemente deciso di rinunciare a una diga di 20 metri sul fiume Vrbas. La società civile, a volte poco reattiva, ma altre capace di inaspettate resistenze, si è organizzata in una fitta rete di associazioni e organizzazioni non governative, molto attive sia sul piano della sensibilizzazione che su quello legale.
La corsa all'oro blu nei Balcani
L'exploit dell'idroelettrico, oltre alla Bosnia, interessa tutti i paesi balcanici, dove in tutto sono in progetto o in costruzione ben 2796 nuovi impianti. In questa regione si concentrano gli ultimi corsi d'acqua del continente che scorrono allo stato naturale, e quindi quelli più appetibili alle società energetiche. Per la maggior, i nuovi impianti rientrano nella categoria del mini e micro idroelettrico: più piccoli delle classiche dighe, permettono di sfruttare anche i torrenti minori, finora risparmiati dalla produzione energetica. La loro realizzazione è in genere favorita da generosi incentivi per le energie rinnovabili, che talvolta ne compensano lo scarso rendimento economico.
Lo status di rinnovabile, però, non sempre basta a decretare la sostenibilità di una fonte energetica: gli ecosistemi fluviali sono tra i più sensibili in assoluto, e le crescenti pressioni antropiche hanno fatto sì che, in tutto il pianeta, negli ultimi 40 anni le acque dolci abbiano perso l’81% della loro fauna selvatica. Nonostante gli sforzi della comunità scientifica per un idroelettrico realmente sostenibile, gli accorgimenti suggeriti vengono raramente messi in pratica, soprattutto nel sud-est del continente europeo, che è anche la regione dove i corsi d'acqua sono più in salute.
Attivisti, accademici e società civile dei paesi balcanici hanno intrapreso una serie di iniziative tese a coordinare i loro sforzi. Nel settembre 2018, a Sarajevo si è tenuto il “
River meeting
”, una conferenza internazionale che ha visto la partecipazione di oltre 250 tra attivisti e studiosi da trenta paesi. Tra azioni dimostrative, petizioni, documentari, gli ambientalisti sono talvolta riusciti a interferire con i lavori, e spesso hanno ottenuto l'attenzione dell'opinione pubblica, come in Serbia, dove lo scorso 28 gennaio oltre 5000 persone sono scese in strada contro i nuovi impianti in progetto nel paese e in tutta la penisola.
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| Bosnia Erzegovina, i fiumi sotto assedio | Difendiamo i fiumi dei Balcani | 0.844193 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Bosnia-Erzegovina-i-fiumi-sotto-assedio-192679 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Balcani/Difendiamo-i-fiumi-dei-Balcani-190773 |
>
> Uno sciopero generale del settore pubblico e privato è stato programmato per mercoledì 8 marzo e potrebbe causare molti disagi a chi dovrà viaggiare. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc e Cgil in concomitanza con la "festa della donna" e avrà una durata di 24 ore. Lo sciopero non riguarderà solo l'Italia, infatti è stato promosso in tutto il mondo dal "Movimento Internazionale delle Donne" e rilanciato in Italia dal movimento ["Non una di meno](<https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/cartella-stampa/>)" per protestare contro la violenza di genere.
>
> **Sciopero dei trasporti**
>
> Lo sciopero dell'8 marzo riguarderà trasporto ferroviario, aereo e il trasporto locale di molte città. Per quanto riguarda i treni, Trenitalia ha comunicato che lo sciopero inizierà a mezzanotte di martedì 7 marzo e si concluderà alle 21 dell'8 marzo. Sul sito dell'azienda non è ancora stata pubblicata la lista dei treni garantiti, ma di solito in questi casi vengono garantiti diversi treni a lunga percorrenza. Anche per quanto riguarda i treni di Trenord e di Italo non si conoscono al momento con certezza quanti treni saranno interessati dallo sciopero.
>
> Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, invece, si sa che sia a Roma sia a Milano il servizio di metropolitana e bus potrebbe subire ritardi e cancellazioni a causa dello sciopero. Secondo ATM, l'azienda dei trasporti della città di Milano, sono previsti disagi dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio. A Roma lo sciopero riguarderà bus, tram, metropolitane gestite da ATAC, le ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo e Roma-Lido e le linee periferiche gestite dalla società Roma Tpl. Sono comunque previste delle fasce di garanzia fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Nella notte tra l'8 e il 9 marzo non è garantito il servizio dei bus notturni e della linea 913. ****
>
> Lo sciopero generale dell'8 marzo coinvolgerà anche i trasporti aerei dalla mezzanotte di martedì 7 marzo alle 23.59 di mercoledì. Anche in questo caso non si conoscono i voli che saranno cancellati con sicurezza ma saranno garantite delle fasce orarie in cui gli aerei viaggeranno sicuramente: dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Lo sciopero generale di mercoledì 8 marzo | Orari e informazioni sullo sciopero dell'8 marzo | 0.918952 | https://www.ilpost.it/2017/03/03/sciopero-8-marzo-treni-aerei-bus-metro/ | https://www.ilpost.it/2017/03/08/sciopero-8-marzo-trasporto-donne/ |
>>
>> I Mossos d'Esquadra – la polizia catalana – [hanno arrestato](<https://www.lastampa.it/esteri/2021/03/02/news/scontri-a-barcellona-per-sei-italiani-accusa-tentato-omicidio-1.39973634>) sei italiani legati a un gruppo anarchico e coinvolti negli scontri di sabato 27 febbraio a Barcellona durante le proteste contro l'[incarcerazione del rapper Pablo Hasél](<https://www.ilpost.it/2021/02/18/spagna-arresto-pablo-hasel-rapper/>). Assieme agli italiani, cinque uomini e una donna, sono state arrestate anche una francese e una spagnola legate allo stesso gruppo. Le persone fermate sono state accusate di tentato omicidio, disordini pubblici, incendio doloso, aggressione a pubblico ufficiale e appartenenza a un'organizzazione criminale. Secondo la polizia, il gruppo avrebbe dato fuoco a un furgone della Guardia urbana (la polizia municipale) mentre a bordo c'era un agente, che non è rimasto ferito. Il giudice del Tribunale di giustizia della Catalogna [ha stabilito](<https://www.eldiario.es/catalunya/juez-envia-prision-ocho-detenidos-quemar-furgon-guardia-urbana-barcelona-agente_1_7268861.html>) la carcerazione preventiva per le otto persone.
>>
>> Nelle ultime due settimane in diverse città della Spagna ci sono state [proteste](<https://www.ilpost.it/2021/02/21/proteste-barcellona-rapper-hasel/>) contro l’arresto di Hasél; a Barcellona, in particolare, ci sono stati diversi scontri e tra le altre cose i manifestanti hanno razziato alcuni negozi nel centro della città e attaccato due edifici. Hasél era stato condannato a nove mesi di carcere per aver insultato la Corona spagnola e aver incitato al terrorismo con la sua musica e i suoi tweet. La polizia lo aveva arrestato martedì 16 febbraio dopo aver fatto irruzione nell’Università di Lleida, in Catalogna, dove il rapper si era barricato il giorno prima, rifiutandosi di presentarsi spontaneamente di fronte alle autorità.
>>
>> **– Leggi anche:** [In Spagna si protesta per l'arresto di un rapper](<https://www.ilpost.it/2021/02/18/spagna-arresto-pablo-hasel-rapper/>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Sei italiani sono stati accusati di tentato omicidio in Catalogna per atti commessi durante le proteste contro l'arresto del rapper Pablo Hasél | In Spagna si protesta contro l'arresto di un rapper | 0.894469 | https://www.ilpost.it/2021/03/03/barcellona-italiani-arrestati-proteste-pablo-hasel/ | https://www.ilpost.it/2021/02/18/spagna-arresto-pablo-hasel-rapper/ |
Lunedì è morta Jayalalithaa Jayaram, una delle donne più importanti, conosciute e amate nella storia recente dell’India. Jayalalithaa è morta a 68 anni in un ospedale di Chennai, nello stato indiano meridionale di Tamil Nadu, a causa di un arresto cardiaco: era stata attrice, ma soprattutto aveva ricoperto per decenni importanti cariche politiche nel suo stato, Tamil Nadu. La sua biografa, la scrittrice Vaasanthi Sundaram, [ha detto al _Guardian_](<https://www.theguardian.com/world/2016/dec/05/jayaram-jayalalithaa-iron-lady-of-tamil-nadu-dies-at-68>) che Jayalalithaa era «la donna politica più vivace, dinamica e determinata che si sia mai vista. Ha sfidato incessantemente la politica sessista e dominata dagli uomini di Tamil Nadu, che a sua volta ha cercato in ogni modo di bloccare ogni suo passo». A Chennai più di 6mila agenti di sicurezza sono stati impiegati per mantenere l’ordine durante le manifestazioni di lutto per la morte di Jayalalithaa, verso la quale da anni si era sviluppato un forte culto della personalità.
Jayalalithaa cominciò a lavorare come attrice quando era solo adolescente, a metà degli anni Sessanta. Fu in questo periodo che conobbe Marudur Gopalan Ramachandran (noto anche con la sigla MGR), un attore trent’anni più vecchio di lei con il quale Jayalalithaa sviluppò un rapporto di amicizia e vicinanza. MGR [divenne il suo mentore](<http://qz.com/852969/tamil-nadus-most-shameful-political-moment-fueled-jayalalithaas-ultimate-rise/>) e grazie a lui Jayalalithaa entrò in politica, nel 1982. Poi successe tutto piuttosto velocemente: due anni dopo fu eletta al Raiya Sabha (il Consiglio di Stato), la camera alta del Parlamento indiano, dove rimase fino al 1989. Nel 1987, intanto, era morto MGR, il quale aveva lasciato il suo partito, l’All India Anna Dravida Munnetra Kazhagam (AIADMK), praticamente diviso in due. Jayalalithaa si mise a capo di una delle due fazioni e nel giro di poco tempo riuscì a riunire il partito sotto la sua leadership. A quel tempo Jayalalithaa era ancora all’opposizione e fare politica a quel livello per una donna non era facile. Durante una riunione dell’assemblea dello stato di Tamil Nadu, Jayalalithaa fu aggredita fisicamente da alcuni parlamentari di un partito rivale: uscì dallo scontro con i vestiti strappati e promise che non sarebbe più tornata fino a che non ci sarebbero state le condizioni per le quali una donna poteva partecipare alle attività dell’assemblea in maniera sicura.
Fu eletta primo ministro dello stato di Tamil Nadu nel 1991 e naturalmente fu la prima donna a ricoprire quell’incarico per un mandato intero. Non fu l’unico mandato da capo del governo del suo stato: ne seguirono altri tre, di cui uno concluso con la sua incarcerazione per corruzione nel 2014, che non le impedì però di tornare al potere un anno dopo. In generale la sua carriera politica non fu completamente trasparente: prima dell'arresto del 2014, Jayalalithaa aveva già subìto altri processi: nel 1996 era stata portata in tribunale dal leader di un partito di opposizione, che l’aveva accusata di essersi arricchita con mezzi irregolari durante il suo primo mandato da capo del governo; mesi dopo era andata in prigione con l’accusa di avere preso parte a un affare rischioso e illegale per l’acquisto di migliaia di televisori.
A parte le sue vicende giudiziarie, Jayalalithaa è ricordata per tutta una serie di politiche molto popolari grazie alle quali ottenne grande consenso tra la popolazione del suo stato. Per esempio avviò un ampio programma di welfare, che comprendeva tra le altre cose la distribuzione di gioielli di nozze a basso costo per i più poveri. Riuscì anche a ridurre l’infanticidio femminile, grazie alla creazione di centri appositi dove i genitori potevano portare e lasciare in maniera anonima le bambine appena nate.
IndiaSostenitori di Jayalalithaa Jayaram fuori dall'ospedale di Chennai, il 5 dicembre 2016 (ARUN SANKAR/AFP/Getty Images)
Il culto della personalità che si è diffuso negli anni per Jayalalithaa ha raggiunto livelli altissimi. In un [documento](<https://www.theguardian.com/world/2016/dec/05/jayaram-jayalalithaa-iron-lady-of-tamil-nadu-dies-at-68>) dell’ambasciata statunitense in India pubblicato da Wikileaks, Jayalalithaa veniva descritta come «un’autocrate perfetta» il cui «totale dominio» sul suo partito «era diventato ormai leggendario». «I leader anziani di AIADMK, specialmente gli uomini, si prostravano fisicamente a lei per dimostrarle la loro obbedienza». La sua biografa, Vaasanthi, ha detto al _Guardian_ che Jayalalithaa era «imperiosa, enigmatica e implacabile. La sua ossessione era diventata sconfiggere i suoi nemici e vincere le sue battaglie». Dopo la sua morte, il governo di Tamil Nadu ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| La vita intensa di Jayalalithaa Jayaram | È morta Sridevi, famosissima a Bollywood | 0.84504 | https://www.ilpost.it/2016/12/06/la-vita-intensa-di-jayalalithaa-jayaram/ | https://www.ilpost.it/2018/02/25/sridevi-morta/ |
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>> Il prossimo confronto televisivo tra i due principali candidati alla presidenza degli Stati Uniti, il presidente uscente Donald Trump e il suo sfidante Joe Biden, molto probabilmente non si terrà. Giovedì mattina la commissione indipendente che organizza i dibattiti aveva annunciato che il secondo confronto, previsto per il 15 ottobre, si sarebbe svolto "in modalità virtuale", con Trump e Biden in due posti diversi, "allo scopo di proteggere la salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte": ma Trump ha criticato la decisione e ha detto che non si presenterà.
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>> La commissione aveva deciso per un dibattito virtuale dato che Trump è ancora positivo al coronavirus: e ci sono sospetti che fosse positivo già durante il primo confronto con Biden, visto che l'amministrazione fin qui non ha voluto comunicare a quando risale l'ultimo tampone negativo del presidente. La commissione aveva preso la decisione senza consultare i comitati elettorali di Trump e Biden. Il capo del comitato elettorale di Donald Trump li ha accusati di voler fare «un favore a Joe Biden» e ha detto che Trump quella sera farà un comizio. Trump sostiene che «non sono affatto contagioso».
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>> Il capo del comitato elettorale di Joe Biden – che aveva preteso che Trump fosse negativo al coronavirus per organizzare un dibattito in presenza – [aveva inizialmente risposto](<https://edition.cnn.com/politics/live-news/trump-covid-19-updates-thursday/h_9e9c5d93576437eab6a40dff4d90654e?utm_term=link&utm_content=2020-10-08T12%3A30%3A07&utm_source=twCNNp&utm_medium=social>) alla decisione della commissione dicendo che Biden «non vede l'ora di poter parlare direttamente al popolo americano e confrontare i suoi piani» con quelli di Trump, senza fare un riferimento diretto all'intenzione del presidente statunitense di non partecipare al dibattito. Dopo alcune ore, però, ha diffuso [un altro comunicato](<https://twitter.com/ElizLanders/status/1314229869040066560>) in cui ha detto che Biden parlerà agli americani «in un'altra forma».
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>> Il secondo dibattito si sarebbe dovuto svolgere con la presenza di un pubblico che avrebbe dovuto porre alcune domande ai due candidati. Il comitato Biden ha detto che il loro candidato trascorrerà la sera inizialmente prevista per il secondo dibattito a parlare con gli americani, e ha detto di auspicare che il terzo confronto, in programma il 22 ottobre, si svolga con le modalità previste per il secondo confronto (cioè con le domande del pubblico). Biden ha detto che «gli elettori hanno il diritto di porre domande a entrambi i candidati» e che ogni candidato presidente dal 1992 ha sempre partecipato a queste forme di dibattiti.
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>> Il comitato Trump ha di nuovo cambiato linea, poco dopo, chiedendo di organizzare il secondo dibattito per il 22 ottobre (la data inizialmente prevista per il terzo dibattito) e spostare il terzo dibattito al 29 ottobre; il comitato Biden ha però rifiutato.
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>> **– Leggi anche:** [Harris e Pence hanno fatto zero a zero](<https://www.ilpost.it/2020/10/08/dibattito-harris-pence/>)
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| Il prossimo confronto tra Trump e Biden probabilmente non si farà | Il primo dibattito tra Joe Biden e Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali di novembre sarà il 27 giugno | 0.880652 | https://www.ilpost.it/2020/10/08/dibattito-trump-biden-remoto/ | https://www.ilpost.it/2024/05/15/dibattito-trump-biden-27-giugno/ |
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> «La manina è mia», [disse](<http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Delega-fiscale-salva-berlusconi-Renzi-Sul-3-per-cento-la-manina-e-la-mia-eeaa71a1-c458-4a3f-a125-7d28c360ce94.html>) nel gennaio del 2015 l'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi all'assemblea dei deputati del Partito Democratico. In quei giorni Renzi stava ricevendo molte critiche per una norma comparsa a sorpresa in un disegno di legge. La norma introduceva una soglia di non punibilità per i reati fiscali e molti sostenevano che avrebbe favorito Silvio Berlusconi, condannato proprio per un'evasione sotto quella soglia. Renzi se ne prese personalmente la responsabilità e, difendendosi dalle accuse, disse che aveva ricevuto assicurazioni che quella norma non avrebbe riguardato Berlusconi. Pochi giorni dopo, d'accordo con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, modificò la disposizione in modo che fosse sicuro che Berlusconi non ne avrebbe tratto alcun vantaggio.
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> Questa settimana, in un caso per certi versi simile, il capo del Movimento 5 Stelle ha di nuovo parlato di "[manine](<https://www.ilpost.it/2018/10/18/condono-di-maio/>)" che avrebbero modificato il decreto fiscale che contiene il condono, [allargandone le maglie](<https://www.ilpost.it/2018/10/19/condono-lega-movimento-5-stelle/>) ben oltre quanto Di Maio avrebbe concordato con i suoi alleati della Lega. "Manina", insomma, è una di quelle espressioni che sono oramai entrate nel gergo politico italiano. È un sinonimo di complotto: quando entra in azione una "manina" significa che qualcuno è intervenuto nell'ombra, per esempio per modificare segretamente un decreto o per passare informazioni riservate alla stampa.
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> Come molte di queste espressioni, "manina" è nata nel corso della Prima repubblica. Il suo primo utilizzo nel significato inteso oggi è attribuito a Bettino Craxi, allora segretario del Partito Socialista Italiano, che la utilizzò la prima volta quasi esattamente 28 anni fa, nell'ottobre del 1990, dopo che all'inizio del mese, durante alcuni lavori di ristrutturazione in un appartamento di via Monte Nevoso, a Milano, in un'intercapedine di un muro vennero ritrovati una serie di documenti che appartenevano alle Brigate Rosse, il gruppo di estremisti di sinistra che 12 anni prima aveva rapito e ucciso il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
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> I documenti ritrovati costituivano la parte più consistente di quello che è stato chiamato il "Memoriale di Aldo Moro", ossia l'insieme dei documenti scritti da Moro durante i 55 giorni della sua prigionia. Nell'intercapedine furono ritrovate 229 fotocopie dei manoscritti di Moro, più le lettere scritte da Moro durante la prigionia che le BR non vollero spedire ai destinatari e le brutte copie di quelle che furono spedite.
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> La coincidenza che portò molti a ipotizzare che dietro il ritrovamento ci fosse un complotto – oltre all'inveterata abitudine di politici e giornalisti di vedere complotti dietro ogni aspetto del rapimento di Aldo Moro – fu che il covo di via Monte Nevoso era già stato scoperto e perquisito nel 1978. All'epoca i carabinieri trovarono una prima serie di documenti appartenuti a Moro (oltre ad altro materiale delle BR) ma non l'intercapedine segreta.
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> Commentando il ritrovamento, Craxi fece il [primo uso dell'espressione](<https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/17/craxi-la-manina-misteriosa.html>) che si ricordi nella cronaca politica italiana: «Bisogna appurare in particolare se quelle lettere stavano lì da allora o se una manina ce le ha messe dopo». La manina, ipotizzarono molti, non poteva che essere quella dell'allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti. I due erano non soltanto avversari politici, ma all'epoca del sequestro Moro si erano trovati su fronti opposti. Andreotti fu uno dei principali esponenti del fronte della fermezza, secondo il quale non bisognava cedere alle richieste dei terroristi. Craxi invece era a favore della trattativa, arrivando al punto da entrare personalmente in comunicazione con alcuni dei sequestratori.
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> Negli anni Craxi e molti altri ipotizzarono che dietro la scelta della fermezza da parte di Andreotti e altri esponenti democristiani ci fossero inconfessabili segreti, complotti internazionali oppure rivalità personali. Il ritrovamento del memoriale con 12 anni di ritardo è stato a lungo uno degli elementi centrali in queste accuse, anche se nessuno dei documenti contenuti al suo interno è risultato particolarmente dirimente.
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> Per alcuni, come Craxi, non fu un caso. Numerosi esponenti della sinistra socialista e comunista e altri studiosi hanno sostenuto che il memoriale venne manipolato da "manine" che ne eliminarono le parti più compromettenti prima di farlo ritrovare (non è del tutto chiaro, però, perché in prima istanza decisero di farlo ritrovare). L'ultimo in ordine di tempo a sostenere la presenza di "manine" è stato lo storico e parlamentare Miguel Gotor, le cui conclusioni sono state criticate da un altro studioso, Vladimiro Satta. L'espressione "manina" da allora ha avuto quasi altrettanta fortuna delle teorie del complotto sul caso Moro, finendo sulla bocca di almeno uno dei componenti di tutti i successivi governi e delle successive legislature, fino ad arrivare a questa settimana e alle accuse di Luigi Di Maio.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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| Storia della "manina" | C'è una legge salva-Berlusconi? | 0.869291 | https://www.ilpost.it/2018/10/19/manina-craxi-moro/ | https://www.ilpost.it/2015/01/04/legge-salva-berlusconi/ |
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>> Le Canzoni _è la newsletter quotidiana che ricevono[gli abbonati del Post](<https://abbonati.ilpost.it/>)_ _, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per og_ _ni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani,[ci si iscrive qui](<https://abbonati.ilpost.it/mio-account/newsletter/>).
> _**Ieri c 'è stato **un concerto inventivo e speciale organizzato dalla Fondazione Prada a Milano: [Natalie Merchant ](<https://www.ilpost.it/2020/04/29/le-canzoni-29-aprile-2020/>)- concretizzando un progetto [a cui lavora ](<https://www.wittgenstein.it/2023/11/17/quattro-chiacchiere-con-natalie-merchant/>)da un pezzo e a cui ancora lavorerà - ha cantato le filastrocche di Lina Schwarz (l'autrice di _Stella stellina_ , per capirsi) davanti a un pubblico di bambini, genitori, e imbucati come me. [Insieme ](<https://www.ilcittadino.it/stories/premium/cultura/il-concerto-un-ponte-musica-poesia-cultura-domo-emigrantes-incontrano-o_112919_96/>)a un'originale band di Lodi che si chiama Domo Emigrantes. È venuta [una cosa ](<https://x.ilpost.it/imgproxy/img/780679458/IMG_B8A1618338AF-1.jpeg>)piuttosto inusuale e memorabile, proseguita in girotondi coi bambini nei corridoi del teatro della fondazione.
> **Il Washington Post[dice ](<https://www.washingtonpost.com/entertainment/interactive/2024/shorter-songs-again/>)**che la canzoni stanno diventando più brevi per colpa di Spotify. C'è una sorta di questione "clickbait" anche con le canzoni, per cui bisogna tenere agganciato chi ascolta da subito, eliminando intro, prologhi, preparazioni. E poi, semplicemente, una canzone più breve viene ascoltata più volte nello stesso arco di tempo. Ma c'entra anche Tiktok e l'opportunità che le canzoni diventino "meme", opportunità favorita da maggiori brevità e semplicità.
> (Su _Playlist_ ci eravamo [già preparati](<https://x.ilpost.it/imgproxy/img/780672105/Screenshot+2024-01-28+alle+14.19.00.jpg>), comunque).
> **Mi sono rimesso** da qualche giorno ad ascoltare i vinili: non durerà molto, [come l'ultima volta](<https://www.wittgenstein.it/2017/05/22/vinile-giradischi/>), perché è ogni volta incredibile come ci appaia dissennato oggi lo sforzo di alzarsi, tirare fuori un disco, estrarlo dalla copertina, poi dalla busta interna, appoggiare tutto da qualche parte, avviare il giradischi, sistemare il disco, appoggiare con delicatezza la puntina, tornare a sedersi, e dopo venti minuti dovere rifare tutto (venti minuti passano subito al giorno d'oggi!). E poi quella cosa che si rovinano e alcuni saltano: come potevamo sopportarlo senza sofferenze inaudite? E al tempo stesso, però, oggi ho messo su un disco che avevo messo su la prima volta quarantaquattro anni fa, in un'altra casa, in un'altra città, in un'altro secolo e in un'altra vita, e lui ha suonato esattamente la stessa canzone! Non è pazzesco?
> (ancora di più se pensate che lui non ha "suonato" un bel niente, ma solo mosso dell'aria che è entrata nelle mie orecchie, con lo stesso risultato di allora nel mio cervello; finché dura).
> **Nella breve serie** che [è diventata un caso politico ](<https://www.ilpost.it/2024/01/10/scandalo-horizon-poste-regno-unito/>)nel Regno Unito (storia davvero incredibile) e dove i buoni sono buoni buoni buoni e i cattivi cattivi cattivi cattivi, il più buono e speciale di tutti ascolta Phil Collins nell'autoradio.
> **Invece nel film nuovo** su Netflix che si chiama _The kitchen_ (affascinanti ambientazione e tema, storia un po' noiosa) hanno ripescato un vecchio pezzo dei Cameo, ma quello sbagliato: [_Candy_](<https://www.youtube.com/watch?v=sn8KYD1Vco0>)invece di [_Word up_](<https://www.youtube.com/watch?v=MZjAantupsA>). Il personaggio migliore, però, è il deejay: interpretato da Ian Wright, già centravanti del Crystal Palace e dell'Arsenal.
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>> **The secret life of plants**
> Stevie Wonder
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>> [**The secret life of plants**](<https://open.spotify.com/intl-it/track/1eH0IlIt3QwY9ECkYD4osO?si=9d6bac2744f24241>)su Spotify
> [**The secret life of plants**](<https://music.apple.com/it/album/the-secret-life-of-plants/1440857300?i=1440857469>)su Apple Music
> [**The secret life of plants**](<https://youtu.be/p1Jg8YZ6--Q?si=0lyCn1o2j9C2OgpV>)su YouTube
>>
>> Se vi fermate a pensarci, è uno strano ruolo quello di Stevie Wonder nella stima e nella considerazione pubblica. È uno con una carriera lunghissima cominciata prestissimo il cui ultimo disco è però di 19 anni fa (ha 73 anni, un'età in cui un sacco dei suoi colleghi ancora pubblicano come se niente fosse). È uno che ha pubblicato un po' di tutto, dal soul più tradizionale al pop più leggero alla disco. È uno che ha venduto milioni di dischi e guadagnato una montagna di soldi. È uno che viene spesso citato come tra i più creativi e ammirevoli nella storia della musica nera, e che ha sperimentato spesso con le più innovative tecnologie sonore. Ha quattro dischi suoi tra i 500 migliori di sempre per Rolling Stone ([lista ](<https://www.rollingstone.com/music/music-lists/best-albums-of-all-time-1062063/>)discutibile e discussa, certo), ovvero solo altri otto ne hanno più di lui. E al tempo stesso è come se fosse stato collocato in uno spazio laterale, di successi formidabili e gran rispetto ma non tra i grandi dei grandi, e senza che ascoltiamo le sue canzoni quasi mai, nemmeno tra i grandi recuperi del passato di questi periodi. Forse è solo una riflessione europea, questa. O forse paga l'avere sbracato con delle cose un po' mediocri, negli anni Ottanta e Novanta. O forse è un aspetto della discriminazione culturale che anche i musicisti neri hanno subito per decenni: anche su questo dice cose interessanti [il libro nuovo di Faber ](<https://amzn.to/48Op8RG>)che cito spesso in queste settimane (la stessa famosa discutibile lista di Rolling Stone venne aggiornata qualche anno fa per cercare di riequilibrare, e portò Marvin Gaye al primo posto invece dei Beatles). O è un'impressione mia?
>>
>> Comunque, del suo primo periodo più tradizionale parlammo con [questa canzonetta ](<https://www.ilpost.it/2023/02/09/una-canzone-di-stevie-wonder/>)allegra e lacrimevole insieme. Questa invece è una romantica ode alla vita segreta delle piante, composta appunto per un documentario un po' visionario sulle piante, che uscì nel 1979: siccome lui era Stevie Wonder, ovvero uno che sbancava, il disco ebbe grandi attese malgrado la sua anomala natura di colonna sonora di un documentario, con molti pezzi strumentali. L'anomalia fu interpretata da alcuni leggendo delle allusioni verso i calpestati diritti dei neri all'interno di versi che parlavano di calpestare le piante. Andò assai meno bene di quanto si sperasse e ricevette molte critiche deluse, e occasionali ammirazioni per l'anomalia stessa. Potrebbe essere una buona occasione per ripescarlo, in questi anni in cui le piante vanno forte, e i calpestati sono ancora tanti.
>>
>> _A species smaller than the eye can see
> Or larger than most living things
> And yet we take from it without consent
> Our shelter, food, habilment
> But who am I to doubt or question the inevitable being
> For these are but a few discoveries
> We find inside the Secret Life of Plants
> But far too many give them in return
> A stomp, cut, drown, or burn
> As is they're nothing
> But if you ask yourself where would you be
> Without them you will find you would not_
>>
>> (nel documentario su _We are the world_ che è ora su Netflix - poi ne parliamo - c'è una cosa divertente su Stevie Wonder che appare infine dopo due settimane che lo stanno cercando affannosamente per fargli scrivere la canzone e dice «mi avete cercato?»)
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> [**The secret life of plants**](<https://music.apple.com/it/album/the-secret-life-of-plants/1440857300?i=1440857469>)su Apple Music
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*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| Un'altra canzone di Stevie Wonder | Una canzone di Ella Fitzgerald | 0.889604 | https://www.ilpost.it/2024/01/30/unaltra-canzone-di-stevie-wonder/ | https://www.ilpost.it/2023/05/09/una-canzone-di-ella-fitzgerald/ |
Orlando Merenda aveva 18 anni. E aveva un grosso problema, quello che alcuni minimizzano dicendo che "non c'è niente di male", che "è solo uno scherzo", che "è sempre stato così": era bersagliato da bulli che lo attaccavano per la sua omosessualità. «Era preoccupato e non mi ha fatto i nomi di chi gli faceva del male. Diceva che queste persone mettevano in dubbio la sua omosessualità», racconta il fratello in un'[intervista](<https://www.lastampa.it/torino/2021/06/27/news/il-dolore-della-mamma-di-orlando-vittima-dell-omofobia-non-mi-daro-pace-voglio-la-verita-1.40436670>) a _La Stampa_.
Di sicuro c'è che tutti i giorni fosse bersagliato da frasi omofobe che avevano invaso i suoi spazi social oltre alla vita di tutti i giorni. Le vessazioni sono state raccontate anche dai suoi amici più stretti che raccontano come Orlando comunque abbia sempre mantenuto il riserbo, poco incline allo scontro e abbia deciso di non raccontare nulla ai suoi famigliari.
Orlando Merenda a 18 anni ha deciso di buttarsi sotto un treno. «Il tuo ultimo saluto è stato un caffè con un Kinder Bueno – scrive il fratello di Orlando su Facebook -. Nel pomeriggio abbiamo fatto la tragica scoperta. Sei andato via a soli 18 anni lasciando in noi un grande vuoto. Speriamo che tu sia tranquillo ora e senza pensieri».
Poiché l'odio non si arresta nemmeno con l'eliminazione dell'avversario, visto che ha bisogno di nutrirsi in continuazione, sui profili social di Orlando oltre ai messaggi di cordoglio sono arrivati insulti. Ancora. C'è perfino un "morte ai gay" scritto sotto le foto di un gay morto.
Si indaga per omofobia. Ora qui c'è il punto fondamentale, non si tratta di discutere del Ddl Zan e non si tratta nemmeno di essere in continua propaganda: si tratta di rendersi conto di qualcosa che c'è, che è perfino naturale e che innesca un odio che ormai è evidente e continuo.
Non siamo nemmeno al punto di dover immaginare "un mondo che verrà", qui si tratta di prendersi la responsabilità di scorgere la realtà: è immorale fingere di non vederlo, il mondo.
Buon lunedì.
*[(1)]: Alberto Fenoglio, A caccia di tesori, Piemonte in Bancarella, Torino 1970, pp. 103-6.
*[(2)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(3)]: Vedi qui le ricostruzioni topografiche dei Vigili del Fuoco
*[(4)]: J.-B. B. d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, Desaint & Saillant, Parigi 1760, pp. 537-8.
*[ (5)]: Rama è citata lungo il percorso 29 da Mansio Ebrodunum (Embrun) a Mediolanum (Milano) in Charles Athanase Walckenaer, Géographie ancienne historique et comparée des Gaules cisalpine et transalpine, Vol. 3, P. Dufart, Parigi 1839, pp. 24-5 e lungo il percorso 55 da Brigantio (Briançon) a Vapincum (Gap) a p. 42.
*[(6)]: Matilde Dell’Oro Hermil, Roc Maol e Mompantero, Tabor Edizioni, Susa 2018 (I ed. 1897), p. 60.
*[(7)]: ASTo, Corte, Materie Economiche, Miniere, m. 2, n. 11, s.d. ma circa 1608 trascritto in appendice a Maurizio Gomez Serito, “Pietre e marmi per le architetture piemontesi: cantieri urbani affacciati sul territorio” in Mauro Volpiano (ed.), Il cantiere sabaudo tra capitale, provincia e residenze di corte, Torino 2013, p. 203.
*[(8)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(9)]: Vincenzo Barelli, Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna, Giuseppe Fodratti, Torino 1835, pp. 68-9.
*[(10)]: Hermil 2018, p. 6.
| È immorale fingere di non vederlo, il mondo | L’equilibrismo dei sovranisti baciapile | 0.917599 | https://left.it/2021/06/28/e-immorale-fingere-di-non-vederlo-il-mondo/ | https://left.it/2021/07/04/lequilibrismo-dei-sovranisti-baciapile/ |
>>
>> Il libro giusto è quello che ti sa aiutare nei momenti difficili; è un compagno fedele che sa porre domande e dare le risposte; è un luogo sicuro in cui rifugiarsi.
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>> Ma non è sempre facile trovare il titolo che fa per noi.
>>
>> In questa gallery, abbiamo chiesto a Chiara De Bartolomeis della libreria Linea d'Ombra di Milano ed esperta di letteratura per l'infanzia qualche suggerimento per chi frequenta la prima media.
>>
>> Un altro consiglio che vi possiamo dare è andare in libreria o in biblioteca a sfogliare direttamente i volumi e scegliere quello che più vi ispira.
>>
>> Buona lettura!
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
| 13 libri da leggere in prima media | Libri per bambini e ragazzi: 10 consigli di lettura per l'estate 2018 | 0.860586 | https://www.focusjunior.it/news/libri/13-libri-da-leggere-prima-media/ | https://www.focusjunior.it/news/libri/libri-per-bambini-e-ragazzi-10-consigli-di-lettura-per-lestate-2018/ |
[Ecco appariranno Giove \(sopra\) e Venere \(sotto\) domani 30 giugno se osservati con un telescopio amatoriale. Le lune di Giove da destra a sinistra sono Ganimede, Europa, Io e Callisto. Crediti: Stellarium](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2015/06/Venus-Jupiter_30June2015_telescope.jpg>)
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>>>> Ecco appariranno Giove (sopra) e Venere (sotto) domani 30 giugno se osservati con un telescopio amatoriale. Le lune di Giove da destra a sinistra sono Ganimede, Europa, Io e Callisto. Crediti: Stellarium
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>>>> La **congiunzione Venere-Giove** è uno spettacolo ogni anno atteso con trepidazione da astronomi e amatori perché regala una visione diversa dei due corpi celesti. Quest'anno, rispetto al nostro punto di vista, si avvicinano **fino ad una distanza inferiore al diametro della Luna.**. L'anno scorso il fenomeno si era verificato il 18 agosto prima dell'alba, domani invece l' "abbraccio" tra i due pianeti potrà essere osservato dopo il tramonto, anche se il massimo avvicinamento si verificherà alle 6 ora italiana del primo luglio. Venere e Giove saranno ben visibili dall'Italia domani sera alle 22, basterà puntare i vostri telescopi verso ovest.
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>>>> Si tratta dei due oggetti più brillanti nel nostro cielo dopo il Sole e la Luna e già da un mese il processo di congiunzione è sotto attenta osservazione. A inizio mese i due pianeti erano separati di 20° (circa il doppio della larghezza del vostro pugno tenuto a braccio teso verso il cielo) e in poche settimane si sono avvicinati sempre di più. **Tra la notte del 30 giugno e del primo luglio Venere e Giove saranno distanti solo 1/3 °** : se allungate un braccio verso il cielo, sarete in grado di coprire entrambi i pianeti con la sola punta del vostro mignolo. La mezzaluna di Venere apparirà molto più luminosa rispetto al più "opaco" Giove.
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>>>> Gli esperti affermano che i due insieme sembreranno formare una stella binaria, proprio perché appariranno.o tanto vicini, anche se solo per poche ore. Oltre alle lune di Giove, sarà visibile anche Regolo, la stella della costellazione del Leone
> [Immagine3-1000x600](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2015/06/Immagine3-1000x600.jpg>)
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>>>> Pensate che durante la famosa congiunzione del 17 maggio 2000, Giove e Venere si sono trovati alla distanza minima di soli 0,01°, ma erano entrambi troppo vicini al Sole per essere visti dalla Terra. L'anno prossimo, il 27 agosto 2016, torneranno a mostrarsi a braccetto durante una congiunzione serale, separandosi di soli 0,1°.
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>>>> Anche se i due pianeti sembreranno molto vicini alla Terra, in realtà li separerà comunque una grande distanza: Venere si trova a 77 milioni di chilometri e Giove a 909 milioni di chilometri. Visti da un telescopio amatoriale i due oggetti sembreranno della stessa dimensione, ma in realtà è un'illusione ottica, perché Giove, anche se molto più lontano, è decisamente più grande di Venere.
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>>>> Se siete appassionati di fotografia, o meglio di astrofotografia, prendete il vostro cavalletto, la vostra macchina fotografica e non perdetevi questo spettacolo. Uno speciale di Media INAF verrà dedicato proprio alla congiunzione Venere-Giove mercoledì 1 luglio.
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>>>> [Ecco come appariranno Venere e Giove alle 21:30, visti da Roma. Software utilizzato: Stellarium](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2015/06/cong-giove-venere-1.jpg>)
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>>>> Ecco come appariranno Venere e Giove alle 21:30, visti da Roma. Software utilizzato: Stellarium
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>>>> [Ecco come appariranno Venere e Giove alle 22:00, visti da Roma. Software utilizzato: Stellarium](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2015/06/cong-giove-venere-2.jpg>)
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>>>> Ecco come appariranno Venere e Giove alle 22:00, visti da Roma. Software utilizzato: Stellarium
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>>>> [Nell'illustrazione vedete il percorso apparente dei due pianeti rispetto all’orizzonte. Crediti: Coelum](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2015/06/22Giugno.png>)
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>>>> Nell'illustrazione vedete il percorso apparente dei due pianeti rispetto all’orizzonte. Crediti: Coelum
*[55 minuti fa]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.28
*[1 h]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.05
*[33 minuti fa]: 10.50
*[attr]: attribute
*[HTML]: HyperText Markup Language
*[P:]: Phone
| Incontro ravvicinato tra Giove e Venere | Lunedì lo spettacolare incontro di Giove e Saturno | 0.917549 | https://www.media.inaf.it/2015/06/29/incontro-ravvicinato-tra-giove-e-venere/ | https://www.media.inaf.it/2020/12/18/grande-congiunzione/ |
[](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2011/02/tempel1.jpg>)
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>>>> La cometa Tempel 1 nell'immagine ottenuta dalla sonda Stardust il 14 febbraio, da 2'462 km di distanza. Crediti: NASA/JPL-Caltech/Cornell
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>>>> Lo scorso **14 febbraio** la sonda Stardust, della NASA, si è presentata puntuale all'incontro con la cometa Tempel 1 e ha iniziato subito a inviare a Terra le prime immagini. Tutto si è svolto [come da programma](<https://www.media.inaf.it/2011/02/10/stardust-e-la-cometa-dal-cuore-infranto/>) nell'ambito della missione **StardustNEXT** i cui obiettivi consistono proprio nell'avvicinare la cometa Tempel 1, realizzare 72 immagini ad alta risoluzione della sua superficie (con particolare attenzione al cratere prodotto su di essa dal proiettile sparatole contro nel 2005 dalla sonda Deep Impact) e analizzarne le polveri.
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>>>> Le prime 6 immagini ottenute sono già disponibili [nel sito della missione](<http://www.nasa.gov/mission_pages/stardust/multimedia/version1/index.html>): la prima fra queste è stata realizzata il 14 febbraio ad una distanza di 2.462 chilometri dalla cometa. Le immagini successive, che mostreranno Tempel 1 più da vicino e più nel dettaglio, saranno disponibili a breve e potranno essere visionate in ordine cronologico.
>>>>
>>>> La Stardust ha iniziato così a inviare dati scientifici di notevole importanza, ma al tempo stesso ci spedisce cartoline che arrivano da molto lontano: l'incontro si svolge infatti a circa 336 milioni di chilometri dalla Terra, una distanza che anche i segnali radio impiegano parecchi minuti a coprire.
*[55 minuti fa]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.28
*[1 h]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.05
*[33 minuti fa]: 10.50
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| Cartoline dalla cometa | Rosetta è arrivata | 0.911332 | https://www.media.inaf.it/2011/02/15/cartoline-dalla-cometa/ | https://www.media.inaf.it/2014/08/06/rosetta-e-arrivata/ |
19 ottobre 2023 11:56
Ci sono opere che parlano molto bene del presente parlando del passato. Come il nuovo film di Martin Scorsese,
Killers of the flower moon
, con Robert De Niro e Leonardo DiCaprio, diretti emblematicamente per la prima volta insieme dal regista di
Gangs of New York
. Tratto dal libro di David Grann –
Gli assassini della terra rossa
(Corbaccio 2017), davvero da leggere – racconta l’incredibile vicenda dei nativi osage dell’Oklahoma, che dopo la scoperta nel 1894 di ricchi giacimenti nelle loro terre diventarono “la popolazione al mondo con la maggior ricchezza pro capite”, ma furono poi “assassinati a centinaia in circostanze misteriose, molti di loro avvelenati, affinché le loro concessioni terriere (comprese le quote dei diritti petroliferi)” potessero passare ad affaristi senza scrupoli, smascherati in seguito da un’inchiesta dell’Fbi.
Parlare del passato (rimosso) anche per parlare del presente. Per farlo al meglio, il film, ambientato sì nel passato, ma in un passato in cui comincia pienamente l’era moderna, usa un prologo in un tempo più o meno arcaico, dal sapore un po’ atemporale. Un rito, un canto, una nascita. In questo prologo i dialoghi principali esprimono e condensano la paura che nelle nuove generazioni – e in quelle future – non vi sia memoria delle tradizioni. Una memoria che, rispetto alle rivendicazioni dei nativi di oggi, equivale in modo consistente a un’identità culturale, spesso da intendersi come spirituale.
Il problema dell’identità culturale è centrale nel film, al pari della ricostruzione dei crimini davvero spietati, a tratti selvaggi, commessi nei confronti della comunità degli osage per rubargli a poco a poco tutta la loro ricchezza. Oltretutto fingendosi spesso loro grandi amici, imparando la loro lingua, sposandosi con loro.
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Ricostruendo questa cupa, ma nonostante tutto appassionante vicenda, Scorsese ci dà la piena misura di quanto fu davvero terrificante. E infatti la formula coniata da David Grann, poi ripresa dalla produzione del film, è proprio “Regno del terrore”, con un suo regnante, una corte e dei soldati. Grann, se si leggono le note e l’ampia appendice del libro, “ha esaminato una documentazione impressionante, a cominciare da migliaia di documenti dell’Fbi”, molti dei quali a lungo censurati dal governo federale. Ma anche altri documenti, provenienti dagli archivi statali, “testimonianze segrete al gran giurì, atti processuali, dichiarazioni degli informatori, diari dei detective, documenti per la libertà condizionale e la grazia, atti del consiglio federale degli osage, racconti orali, rapporti sul campo dell’ufficio per gli affari indiani, verbali del congresso, memorandum e telegrammi del dipartimento di giustizia”. Infine, ha anche usato “documenti privati forniti dai discendenti, tra cui i parenti delle vittime”, interviste fatte ai familiari, testi di varie università e lavori di alcuni storici autorevoli e autori osage.
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È bene precisare tutto questo perché nel film è fondamentale la ricostruzione storico-antropologica. E perché rimanda ai contenuti veicolati, intesi nel loro senso più ampio: alla stretta lettura degli eventi e della psicologia dei personaggi raccontati, così come alla storia e alla società statunitense, alla reale natura del suo capitalismo e infine alla fusione, rilettura e messa a nudo delle varie mitologie del cinema americano. Non a caso Scorsese, contento di dirigere il suo primo western – lui che li ha tanto amati – lo ha definito “un western noir”, ma potremmo anche definirlo western-gangstermovie-noir. L’incrocio dei generi, che rende l’opera per certi aspetti indefinibile, ha un suo senso, facilmente intuibile per lo spettatore. Incrocio di generi ma anche di epoche.
In questa vicenda siamo infatti a cavallo proprio tra le epoche: negli anni venti è praticamente tramontata quella ottocentesca della conquista del west ed è cominciata la modernità del novecento, dove i cattivi narrati nelle opere di finzione saranno soprattutto quei gangster poi portati al cinema anche da Scorsese. Eppure, anche in questo microuniverso ritroviamo in qualche modo le terribili stragi senza scrupoli e le disinvolte e sistematiche violazioni dei trattati attraverso la manipolazione, che hanno segnato la conquista prepotente del west. Le prove si trovano anche nei saggi più recenti sui nativi d’America, tra cui bisogna ricordare gli indispensabili
Mondi perduti. Una storia dei nativi nordamericani, 1700-1910
(Einaudi 2019) di Aram Mattioli – storico svizzero specializzato nell’olocausto –, e
Ce qui est arrivé à Wounded Knee
(Flammarion 2021), una nuova capillare indagine sul celebre e terribile massacro, condotta dallo storico e archeologo francese Laurent Olivier. Ma vanno citati anche i tanti libri di George E. Hyde, decano degli storici sulla storia dei nativi, in particolare dei sioux.
Leggi anche
Cavallo Pazzo racconta una storia
Uno dei mezzi criminali evidenziati da Mattioli in
Mondi perduti
è appunto la violazione dei trattati da parte del governo federale, oltre che delle autorità statali, dietro un’apparente solennità ingannevole e retorica, grazie alla quale estorcevano questi accordi, convocando delegazioni dei vari popoli nativi in luoghi come Forth Worth: i nativi, oltre che troppo deboli di fronte alla sterminata massa di bianchi, erano sprovveduti di fronte al pragmatismo spregiudicato, cinico e manipolatore dei coloni puritani. Mattioli cita una dichiarazione disperata e straziante di un nativo, che sembra quasi un urlo nella solitudine: ha accolto i bianchi come amici e fratelli, e vede il suo popolo sterminato dal vaiolo. I nativi delle grandi pianure ne furono decimati in una misura che va oltre ogni immaginazione. Accidentalmente, venendo a contatto con mercanti che avevano una forma leggera della malattia; ma anche volontariamente, attraverso le coperte appartenute ai malati di vaiolo e donategli dall’esercito o da emissari governativi.
Mattioli è tanto duro quanto netto: non si trova alcuna pianificazione di uno sterminio per poter parlare di genocidio. Ma mette in fila episodi grandi e piccoli, tutti rivelatori di una medesima mentalità.
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Il regno del terrore costruito in modo attento, lucido e freddo dal “dispotico mandriano di Fairfax” William K. Hale (Robert De Niro), fu quindi fondato sulla manipolazione: quella della cultura bianca, o quantomeno di una certa cultura bianca. Professando in pubblico e in privato la fede in dio, reiterata fino alla fine da Hale, al punto da assumere l’aspetto di una patologia.
La manipolazione coinvolge per prima i nativi, ma anche il nipote Ernest Burkhart (DiCaprio, qui il rovescio del personaggio interpretato in
Titanic
), un misto di dolcezza nascosta e mollezza vigliacca, perfetta per assorbire in modo silenzioso la manipolazione dello zio. Ma tocca pure l’opinione pubblica, condizionata quasi fino all’abbrutimento – pur di vivere in una realtà apparentemente rassicurante – da chi possiede i soldi, dal capitale: non solo Hale, ma anche i magnati del petrolio che partecipano alla grande riunione familiare nella parte finale del film.
Nel sudiciume emerge, vera gemma di purezza del tutto priva di retorica, il personaggio di Mollie, la nativa che Ernest ha sposato con amore, ricambiato. Tuttavia, sarà la sua vigliaccheria di piccolo uomo bianco, succube di un tiranno mostruoso, di un re Mida alla rovescia, pianificatore dello sterminio di una famiglia, che porterà via alla sua compagna la felicità, la salute, le sorelle, il cognato, il cugino e perfino la madre. Lily Gladstone, nativa appartenente al popolo piedi neri del Montana, con la sua interpretazione di Mollie, a cui conferisce un portamento da principessa, domina la scena, ed è una rivelazione.
Cinema
| Il nuovo film di Martin Scorsese scava nella storia oscura dell’America | The Hateful Eight e la fragile arte di essere umani | 0.823534 | https://www.internazionale.it/opinione/francesco-boille/2023/10/19/killers-of-the-flower-moon | https://www.doppiozero.com/hateful-eight-e-la-fragile-arte-di-essere-umani |
Salvini ha detto una cazzata. Un'altra. Un'altra volta. E ancora c'è chi dice che bisognerebbe fare finta di niente, che dovremmo ignorarlo perché altrimenti portiamo voti a Salvini (Gipi ne ha fatto un [video](<https://vimeo.com/364459000>) che è un capolavoro).
Però qualche considerazione sulla sua frase (che non riscrivo qui per non insozzare il buongiorno) secondo cui le donne (ovviamente _straniere_ oltre che donne, così sono una minoranza al quadrato) abortiscano al Pronto soccorso andrebbe fatta.
Innanzitutto al Pronto soccorso non abortisce nessuno: si tratta di contraccezione d'emergenza che non è una pratica abortiva (l'ha scritto benissimo la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone). Questa visione degli aborti che avvengono nelle corsie d'ospedale è qualcosa di fantascientifico. Anzi, a voler ben vedere è quasi fantascienza anche negli ospedali pubblici visto che sono pieni di medici obiettori che si rifiutano di praticare l'aborto per i rimorsi di quella stessa coscienza che poi non usano nei loro costosissimi studi privati. Tanto per cominciare.
Poi, volendo ben vedere, è curiosa questa pratica per cui uomini senza utero giudichino con tanta superficialità scelte molto dolorose delle donne. Ma non è un caso, no: sono gli stessi uomini che giudicano con molta superficialità i dolori degli altri, le povertà degli altri, le disperazioni degli altri e gli errori degli altri. Tutto nella norma.
Poi c'è quell'aggettivo, "incivili", usato a sproposito eppure che si applica perfettamente a un ex ministro che per farsi notare deve fare il razzista, il maschilista e l'arrogante. Un incivile, appunto.
Tra l'altro da quando l'aborto è diventato legale si è enormemente ridotto, come pratica. Se Salvini è contro l'aborto gli basta sostenere la contraccezione gratuita e i consultori. Ma ovviamente a lui il problema vero non gli interessa.
Infine stupisce che vi stupiate: ma davvero credete che il DDL Pillon e il congresso sulla famiglia di Verona non presupponessero un pensiero di questo tipo? Beh, ben svegliati.
Ha giocato la carta dell'aborto per recuperare un po' di visibilità. Rimarrà sepolto dalla vergogna, prima o poi.
Buon martedì.
*[(1)]: Alberto Fenoglio, A caccia di tesori, Piemonte in Bancarella, Torino 1970, pp. 103-6.
*[(2)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(3)]: Vedi qui le ricostruzioni topografiche dei Vigili del Fuoco
*[(4)]: J.-B. B. d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, Desaint & Saillant, Parigi 1760, pp. 537-8.
*[ (5)]: Rama è citata lungo il percorso 29 da Mansio Ebrodunum (Embrun) a Mediolanum (Milano) in Charles Athanase Walckenaer, Géographie ancienne historique et comparée des Gaules cisalpine et transalpine, Vol. 3, P. Dufart, Parigi 1839, pp. 24-5 e lungo il percorso 55 da Brigantio (Briançon) a Vapincum (Gap) a p. 42.
*[(6)]: Matilde Dell’Oro Hermil, Roc Maol e Mompantero, Tabor Edizioni, Susa 2018 (I ed. 1897), p. 60.
*[(7)]: ASTo, Corte, Materie Economiche, Miniere, m. 2, n. 11, s.d. ma circa 1608 trascritto in appendice a Maurizio Gomez Serito, “Pietre e marmi per le architetture piemontesi: cantieri urbani affacciati sul territorio” in Mauro Volpiano (ed.), Il cantiere sabaudo tra capitale, provincia e residenze di corte, Torino 2013, p. 203.
*[(8)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(9)]: Vincenzo Barelli, Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna, Giuseppe Fodratti, Torino 1835, pp. 68-9.
*[(10)]: Hermil 2018, p. 6.
| Quella sull'aborto non gli è uscita per caso | Ma chi l'ha eletto, il Papa? | 0.828655 | https://left.it/2020/02/18/quella-sullaborto-non-gli-e-uscita-per-caso/ | https://left.it/2018/10/11/ma-chi-lha-eletto-il-papa/ |
>>
>> Nella notte fra giovedì 7 e venerdì 8 gennaio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha diffuso [un nuovo video](<https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1347334804052844550>) sull'attacco al Congresso statunitense avvenuto due giorni fa da parte di centinaia di suoi sostenitori. Durante l'attacco, che lui stesso aveva istigato fuori dal Congresso, Trump aveva diffuso un video in cui chiedeva ai rivoltosi di tornare a casa ma al contempo li ringraziava per il loro impegno: «Siete speciali, vi vogliamo bene».
>>
>> Il tono del secondo video è molto diverso: Trump legge un comunicato in cui condanna fermamente le violenze, spiegando che le persone coinvolte nell'attacco «non rappresentano il nostro paese, e chi ha violato la legge dovrà risponderne». «Abbiamo appena superato un'elezione intensa che ha provocato emozioni forti: ma ora i toni si devono abbassare», ha aggiunto Trump. Il presidente ha proseguito sostenendo che la Casa Bianca stia lavorando per assicurare un'ordinata transizione dei poteri a una «nuova amministrazione»: è la prima volta che lascia intendere di avere perso le elezioni presidenziali (anche se nel video non nomina mai né Joe Biden né i Democratici).
>>
>> **– Leggi anche:** [Il liveblog del Post sulle reazioni e le conseguenze dell'attacco al Congresso](<https://www.ilpost.it/2021/01/08/trump-attacco-congresso/>)
>>
>>> [pic.twitter.com/csX07ZVWGe](<https://t.co/csX07ZVWGe>)
>>>
>>> -- Donald J. Trump (@realDonaldTrump) [January 8, 2021](<https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1347334804052844550?ref_src=twsrc%5Etfw>)
>>
>> Il video di Trump era stato preceduto da [una brevissima conferenza stampa](<https://twitter.com/atrupar/status/1347308556798853125?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1347308556798853125%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Flivecenter.norkon.net%2Fframe%2Filpost%2F11829%2Fdefault%3F1000>) della portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany, in cui ha usato più o meno gli stessi toni e argomenti.
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>>> "Those who violently besieged our capitol are the opposite of everything this administration stands for," claims Kayleigh McEnany of rioters who were incited by the president. She then abruptly walks off without taking questions.
>>>
>>> Here's the entire event. [pic.twitter.com/yl5f2tgYRY](<https://t.co/yl5f2tgYRY>)
>>>
>>> -- Aaron Rupar (@atrupar) [January 7, 2021](<https://twitter.com/atrupar/status/1347308556798853125?ref_src=twsrc%5Etfw>)
>>
>> Non è chiaro quanto la dichiarazione di Trump sia sincera. Più volte in questi quattro anni Trump è finito al centro di accuse e polemiche, una situazione che affronta sempre rilanciando e alzando la posta; ma quando queste accuse lo mettono in vera difficoltà – accadde dopo [i fatti di Charlottesville](<https://www.ilpost.it/2017/08/13/charlottesville-trump-non-ha-condannato-la-destra-razzista/>) e dopo [la conferenza stampa con Putin a Helsinki](<https://www.ilpost.it/2018/07/17/trump-putin-correzione/>) – è capitato che improvvisamente cambiasse tono, leggendo da un gobbo comunicati moderati e ragionevoli, destinati a essere superati da nuove istintive e aggressive dichiarazioni nel giro di poco tempo.
>>
>> Il _New York Times_ [ha scritto](<https://www.nytimes.com/2021/01/07/us/politics/trump-self-pardon.html>) che durante l'attacco Trump è sembrato compiaciuto di quello che stava succedendo, e che inizialmente [si era rifiutato](<https://www.nytimes.com/2021/01/07/us/politics/trump-leave-office-resignation.html>) di registrare il secondo video: «Ha accettato di farlo solo dopo la pressione dei suoi collaboratori, e dopo aver realizzato improvvisamente che potrebbe subire conseguenze legali per avere incoraggiato i rivoltosi».
>>
>> Nel frattempo moltissimi politici Democratici e anche qualche Repubblicano stanno discutendo della [possibilità di rimuovere Trump dalla presidenza](<https://www.ilpost.it/2021/01/08/impeachment-25esimo-emendamento-trump/>), o attraverso una nuova procedura di impeachment oppure attivando il 25esimo emendamento della Costituzione. Al momento però nessuna delle due opzioni sembra particolarmente probabile.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Il pacifico Trump | Trump è stato dimesso | 0.862018 | https://www.ilpost.it/2021/01/08/trump-video-condanna-attacco-congresso/ | https://www.ilpost.it/2020/10/06/trump-dimesso-coronavirus/ |
>>
>> Un piccolo viaggio alla scoperta delle **meraviglie di Palermo** , il capoluogo[ **siciliano**](<https://www.focusjunior.it/scuola/geografia/geografia-ditalia-la-sicilia/>) che ospita alcuni degli esempi più fulgidi dello stile artistico Barocco.
>>
>> Guarda il video!
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Città da scoprire: Palermo (VIDEO) | La magica Italia di Berlusconi | 0.832931 | https://www.focusjunior.it/video/citta-da-scoprire-palermo-video/ | https://www.ilpost.it/2010/07/07/la-magica-italia-di-berlusconi/ |
Mercoledì 9 ottobre [ha riaperto](<http://www.edentheatre.org/programmation/agenda/eden-theatre-3/>), dopo un grosso lavoro di ristrutturazione, il Teatro Eden di La Ciotat, in Francia, il più antico cinema esistente al mondo. Fu qui che il 21 marzo del 1899 i fratelli Lumière proiettarono davanti a 250 spettatori uno dei loro primi filmati, _L 'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat_, un documentario di 50 secondi che mostra l'arrivo di una locomotiva nella stazione della città, a pochi chilometri da Marsiglia.
[ Teatro Eden ](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage-3/> "vai alla fotogallery") [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage-3/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage-2/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/people-watch-one-of-the-very-first-projected-movies-larrivee-dun-train-en-gare-de-la-ciotat-arrival-of-a-train-at-la-ciotat-during-an-inauguration-of-the-leden-cinemas-reopening-in-la-ciotat/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage-4/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/attachment/1143035/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage-5/>) [Cinema Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/people-watch-a-movie-projected-on-the-front-wall-of-leden-cinema-the-worlds-first-and-oldest-cinema-during-an-inauguration-of-its-reopening-in-la-ciota/>) [](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/france-culture-cinema-heritage/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/people-watch-a-movie-at-leden-cinema-the-worlds-first-and-oldest-cinema-during-an-inauguration-of-its-reopening-in-la-ciotat/>) [Teatro Eden](<https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/the-front-facade-of-leden-cinema-the-worlds-first-and-oldest-cinema-is-illuminated-during-an-inauguration-of-its-reopening-in-la-ciotat/>)
L'Eden fu aperto nel 1889 e veniva usato come teatro, come sala da ballo e da concerto, e vi si tenevano anche incontri di lotta greco-romana. Dai primi del Novecento ospitò spettacoli teatrali – si esibirono tra gli altri Yves Montand ed Edith Piaf – e cinematografici. Nel 1982 chiuse dopo la morte del suo proprietario, ucciso da ladri che cercavano di rubare l'incasso, e il successivo crollo delle vendite dei biglietti. Da allora fu aperto solo una settimana all'anno per ospitare festival cinematografici, fino a quando nel 1995 fu chiuso definitivamente.
Dopo anni di richieste da parte di appassionati di cinema, le autorità locali [hanno deciso di riaprirlo](<http://www.france24.com/en/20131009-worlds-oldest-cinema-eden-theatre-reopen-ciotat-train-france-lumiere>) investendo circa 6 milioni di euro nella ristrutturazione, in occasione della nomina di Marsiglia a Capitale europea della cultura per il 2013. La cerimonia di inaugurazione si è tenuta mercoledì: nella sala è stato mostrato l' _L 'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat_, insieme ad altri film dei fratelli Lumière, e anche sulla facciata dell'edificio sono stati proiettati vecchi film e spettacoli di luci.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Il più antico cinema del mondo ha riaperto | La nuova sezione del Louvre a Lens | 0.876993 | https://www.ilpost.it/2013/10/10/foto-teatro-eden-laciotat/ | https://www.ilpost.it/2012/12/05/la-nuova-sezione-del-louvre-a-lens/ |
Emma Bonino continua a presentarsi come la saggia europeista del Parlamento italiano e colpisce (i più sprovveduti) il fatto che non abbia concesso la fiducia al Governo dopo un discorso del Presidente del Consiglio che definire supino a Bruxelles è davvero poco.
A mio avviso, ma premetto che si tratta di una illazione, la ragione è riconducibile al fatto che non siano stati riconosciuti (a lei o a chi dice lei) incarichi governativi.
Detto questo, mi preme ricordare un fatto storico di grande importanza che è invece bene tenere a mente, soprattutto è bene che lo rammenti chi vede nella Bonino una figura di grande prestigio e autorevolezza politica.
Erano da poco concluse le elezioni europee del 1999 e la Bonino aveva portato a casa con la sua lista l’8.45%: un risultato straordinario, se paragonato ad esempio al 17.34% dei DS.
Inebriati dall’entusiasmo, i radicali promossero da soli un referendum che avrebbe dovuto rivoluzionare il Paese in chiave liberista e vale la pena ricostruire alcuni obiettivi fissati e alcune argomentazioni presentate.
Il referendum fu fallimentare, sia perché alcuni quesiti non vennero ammessi, ma anche perché nessuno dei restanti raggiunse il quorum.
Cosa proponeva Emma Bonino (con i suoi)?
Volevano l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori considerando la reintegra in caso di licenziamento illegittimo un «vincolo disincentivante alla creazione di nuovi posti di lavoro» e si intendeva dunque «aprire uno scontro su di una norma che irrigidisce oltre ogni misura il mercato del lavoro italiano» (questo quesito non solo mancò il quorum, ma – nonostante il supporto di Forza Italia e del Partito Repubblicano Italiano – vide la vittoria del NO con oltre il 66%). Anni dopo, a seguito di numerosi fallimenti da parte di alcuni governi precedenti, Monti e la Fornero riuscirono a destrutturare l’art. 18 ricorrendo alla stessa velenosa e mendace retorica della Bonino: sappiamo bene che il mondo del lavoro ci ha soltanto rimesso.
Volevano la totale liberalizzazione del collocamento privato. Come sapete, purtroppo, nel nostro ordinamento, a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea, è venuto meno il monopolio statale in materia di collocamento e col Pacchetto Treu è stato introdotto il tristemente noto lavoro interinale che prevede l’esistenza di agenzie che affittano il lavoratore prestandolo a destra e manca. Data la delicatezza del tema, le agenzie sono sottoposte ad un regime legale di controllo (nemmeno troppo severo). Ecco, per la Bonino persino questi limiti andavano rimossi, per giungere alla «completa liberalizzazione del collocamento privato, attraverso l’abolizione degli assurdi vincoli previsti dalla legislazione vigente». A mio avviso il lavoro interinale andrebbe invece abolito.
Volevano la totale liberalizzazione dei contratti a tempo determinato concedendo «agli imprenditori e ai lavoratori la libertà di concordare la durata del contratto di lavoro a seconda delle loro necessità». Purtroppo col tempo questo desiderio boniniano è divenuto realtà e, nonostante sostenesse ossessivamente che «i contratti di lavoro a tempo determinato sono uno strumento importante di flessibilità del mercato del lavoro, che aiuta le aziende e favorisce l’occupazione», gli effetti sono stati drammatici e sotto gli occhi di tutti: l’esplosione della precarietà è l’unico traguardo davvero evidente di questa impostazione.
Volevano la totale liberalizzazione dei contratti a tempo parziale superando i «principali ostacoli alla diffusione del lavoro part time in Italia, (…) osteggiato anche e soprattutto da parte del sindacato». Il sindacato ha l’obbligo di vigilare sul ricorso a tale forma di contratto e spesso le norme prevedono dei limiti percentuali al ricorso al lavoro a tempo parziale e anche sul rispetto di esse il sindacato è chiamato a vigilare. La ragione è semplicissima e nota in letteratura e alla cronaca: spesso il part time è involontario (ovvero imposto al lavoratore, più spesso alle lavoratrici) e nasconde ore e ore di lavoro non retribuito (o pagato in nero). Viene da domandarsi se lo scopo della Bonino fosse davvero quello di aiutare i lavoratori e di creare nuova occupazione. Fate voi.
Volevano «abolire l’obbligo di stipulare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro con l’INAIL, lasciando la possibilità di scegliere, in alternativa, un’assicurazione privata». A fronte infatti della grande rilevanza nazionale del tema degli infortuni sul lavoro, l’obiettivo del referendum era quello di indebolire l’INAIL, creando margini di profitto per le assicurazioni private anche in quest’ambito. Viene davvero difficile immaginare come una visione del genere possa essere pensata per aiutare i lavoratori e la collettività in generale, quando molto più probabile è che possa ingrossare le tasche di banche, assicurazioni e multinazionali.
Volevano di pari passo «lasciare ai cittadini la libertà di scegliere un’assicurazione privata in alternativa al Servizio Sanitario Nazionale». Nonostante l’inammissibilità del quesito, un indebolimento del SSN negli anni a seguire c’è comunque stato e gli effetti devastanti di tale deriva li abbiamo visti in questi tristi mesi di pandemia. Molti dei morti che abbiamo dovuto vedere sfilare in piena notte sono il risultato delle politiche di chi continua a credere nel ruolo del mercato e di chi continua ancora oggi ostinatamente a puntare sull’arretramento e l’indebolimento dello stato sociale.
Volevano inoltre deregolamentare completamente il lavoro a domicilio, privando il lavoratore di importanti presidi di diritto che la legge del 1973 nonostante le modifiche ancora prevedeva, abolire il finanziamento pubblico ai patronati sindacali e quello ai partiti politici (in politica avrebbero trionfato i ricchi e il principe di quegli anni si chiamava Silvio Berlusconi). Chiedevano inoltre di innalzare l’età minima e il numero minimo di anni per accedere alla pensione e di «abolire le trattenute alla fonte effettuate dall’INPS e dall’INAIL in favore delle associazioni sindacali e di categoria». Se non è estremismo liberista questo, intolleranza astiosa verso le rappresentanze dei lavoratori, allora non ci abbiamo capito proprio niente.
Ecco, questo è il sogno di Emma Bonino, un sogno parzialmente realizzatosi con la benedizione di Bruxelles e che con la nostra Costituzione non aveva, non ha e non avrà mai niente da spartire.
Appare come una persona dolce e compita l’Emma di +Europa, ma incarna la peggior rappresentazione di liberismo sfrenato che la politica italiana abbia mai visto.
Anche col senno del poi, direi +Italia e -Emma: tutta la vita.
FONTE (radicali):
https://www.radicalifvg.it/referendum.html | Vorrei una politica senza Emma Bonino! | Il "debole" riformismo della | 0.835421 | https://www.lafionda.org/2021/01/27/vorrei-una-politica-senza-emma-bonino/ | archivio/archivio2003/un19/art2736.html |
L'allenatore della nazionale italiana di calcio Antonio Conte ha diffuso stasera la lista dei giocatori convocati per la partita che la nazionale italiana di calcio giocherà domenica 16 novembre contro la Croazia, valida per le qualificazioni degli Europei del 2016. È la prima convocazione per Mario Balotelli ed Alessio Cerci con Antonio Conte ed è la prima in assoluto in Nazionale per Emiliano Moretti, 33enne difensore del Torino, Roberto Soriano, 23enne centrocampista della Sampdoria, e Andrea Bertolacci, 23enne centrocampista del Genoa.
**Portieri** : Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris Saint Germain).
Difensori: Chiellini (Juventus), Moretti (Torino), Ogbonna (Juventus), Ranocchia (Inter), Rugani (Empoli).
**Centrocampisti** : Bertolacci (Genoa), Bonaventura (Milan), Candreva (Lazio), Cerci (Atletico Madrid), Darmian (Torino), De Rossi (Roma), De Sciglio (Milan), El Shaarawy (Milan), Marchisio (Juventus), Parolo (Lazio), Pasqual (Fiorentina), Soriano (Sampdoria), Verratti (Paris Saint Germain).
**Attaccanti** : Balotelli (Liverpool), Giovinco (Juventus), Immobile (Borussia Dortmund), Pellè (Southampton), Zaza (Sassuolo).
foto: AFP PHOTO / EMMANUEL DUNAND
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| I convocati della nazionale di calcio per Italia-Croazia | I convocati dell'Italia per le partite contro Albania e Olanda | 0.944229 | https://www.ilpost.it/2014/11/09/convocazioni-italia-croazia/ | https://www.ilpost.it/2017/03/18/convocati-italia-albania-olanda/ |
>
> Poco prima delle 10 ora italiana [c'è stato un terremoto](<https://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eventpage/us60003sc0/executive>) di magnitudo 8.0 nel nord del Perù: l'epicentro è stato a 75 chilometri a sudest della città di Lagunas, con ipocentro a 109 chilometri di profondità. Al momento del terremoto, in Perù erano le 2.41 di notte. Non si hanno ancora informazioni di eventuali danni o vittime.
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| C'è stato un terremoto di magnitudo 8.0 nel nord del Perù | Il terremoto di magnitudo 8 che ha colpito il Perù questa notte ha provocato almeno un morto e 11 feriti | 0.860978 | https://www.ilpost.it/2019/05/26/terremoto-peru-magnitudo-8/ | https://www.ilpost.it/2019/05/26/terremoto-magnitudo-8-peru-morti/ |
Sta circolando (comprensibilmente) molto un [video](<https://www.youtube.com/watch?v=s0d9d-cdxhk>) promozionale della nuova consolle PlayStation 4, diffuso il 14 ottobre: nel video i due protagonisti si affrontano infatti in varie sfide che richiamano i giochi più famosi della consolle canticchiando Perfect Day di Lou Reed, morto [il 27 ottobre 2013](<https://www.ilpost.it/2013/10/27/morto-lou-reed/>) – cioè due settimane dopo l'inizio della campagna pubblicitaria. Il video è stato diretto dall'agenzia pubblicitaria [The Mill](<http://www.themill.com/work/playstation-perfect-day.aspx>).
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Lo spot di PlayStation 4 con "Perfect Day" | La nuova canzone dei Pixies, "Bagboy" | 0.860223 | https://www.ilpost.it/2013/11/11/spot-playstation-4-perfect-day/ | https://www.ilpost.it/2013/06/28/la-nuova-canzone-dei-pixies-bagboy/ |
È online il video di _New Alphabet_ , il secondo singolo estratto dal nuovo disco degli Eels, _Wonderful Glorious_ , dopo _[Peach Blossom](<https://www.ilpost.it/2012/11/06/peach-blossom-la-nuova-canzone-degli-eels/>)_. Il video attacca dove si interrompeva il [video di _Peach Blossom_](<https://www.youtube.com/watch?v=_vS_By_ZZ0g>), e racconta di adulti vittime di bullismo da parte bambini, secondo quanto ha detto scherzando Mark Oliver Everett, il frontman della band.
_Wonderful Glorious_ uscirà ufficialmente il 5 febbraio, ma si può già ascoltare per intero in streaming, su Soundcloud.
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| _Wonderful Glorious_ , il nuovo disco degli Eels, in streaming | Il nuovo video dei Coldplay | 0.896647 | https://www.ilpost.it/2013/01/28/wonderful-glorious-eels-streaming/ | https://www.ilpost.it/2011/06/29/il-nuovo-video-dei-coldplay/ |
“È una misura che impatta su un sistema giudiziario che è già molto sofferente. Quindi laddove si interviene con attività che complicano e inglobano l’attività giudiziaria si va contro l’efficienza”. A margine del Festival internazionale dell’antimafia “L’impegno di tutti” organizzato a Milano da **Wikimafia** , il presidente del Tribunale di Milano **Fabio Roia** commenta così il via libera del Senato alla stretta sul sequestro degli smartphone.
“È difficile coniugare garanzie ed efficienza, bisogna farlo, ma bisogna fare prima degli studi di impatto” avverte Roia che poi aggiunge: “Bisogna comprendere se ci sono state storture nell’utilizzo di dati personali, a me questo non pare. Sono stati fatti degli esempi dove è sempre stata rispettata la tutela della vita privata estranea alle indagini, se c’è uso strumentale questi devono essere perseguiti ma già oggi abbiamo gli strumenti per farlo” ha concluso Roia che ha partecipato a un incontro sulla figura di Giorgio Ambrosoli insieme al Procuratore Capo di Milano **Marcello Viola**. “Una disciplina ci voleva perché è un settore che andava disciplinato - ha aggiunto Viola commentando la stretta sul sequestro degli smartphone - ma io spero che non interferisca più di tanto con il nostro lavoro”.
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| Ddl smartphone, il presidente del tribunale di Milano Roia: "Misura che impatta su un sistema giudiziario molto sofferente. Gli strumenti ci sono già" | Il procuratore capo di Milano Viola: “Inchieste? La politica non aspetti la magistratura. Serve selezione al momento delle candidature" | 0.825821 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/11/ddl-smartphone-il-presidente-del-tribunale-di-milano-roia-misura-che-impatta-su-un-sistema-giudiziario-molto-sofferente-gli-strumenti-ci-sono-gia/7509482/ | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/11/il-procuratore-capo-di-milano-viola-inchieste-la-politica-non-aspetti-la-magistratura-serve-selezione-al-momento-delle-candidature/7509477/ |
Per questioni di assicurazioni e di alto numero di incidenti stradali, in Russia è molto comune tenere sul cruscotto una telecamera che riprende la strada e [quello che succede davanti all'automobile](<https://www.ilpost.it/2013/02/16/perche-i-russi-filmano-la-strada/>). L'utente di YouTube ArkadiYM93 ha raccolto in un video le cose migliori che vengono riprese accidentalmente: niente risse, esplosioni, [piogge di meteoriti](<https://www.ilpost.it/2013/02/15/video-meteorite-russia/>), incidenti o autisti rabbiosi, ma persone che scendono dall'auto per aiutare signore ad attraversare, per pulire dalla neve i fari degli altri, togliere dalla strada animali e bambini (davvero) e altri gesti un po' commoventi.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Le cose belle che vedono le telecamere da cruscotto in Russia | Un'app contro i "parcheggiatori imbecilli" | 0.803296 | https://www.ilpost.it/2013/05/06/telecamere-cruscotto-russia/ | https://www.ilpost.it/2012/05/22/unapp-contro-i-parcheggiatori-imbecilli/ |
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>> Giovedì il quadro di Banksy [che si era autodistrutto](<https://www.ilpost.it/2018/10/06/banksy-quadro-auto-distrutto/>) per metà subito dopo essere stato venduto per oltre un milione di sterline in un’asta di Sotheby’s a Londra è stato venduto all'asta per 16 milioni di sterline (quasi 19 milioni di euro). È la cifra più alta mai pagata per un'opera di Banksy (finora la più pagata [era stata](<https://www.bbc.com/news/uk-england-hampshire-56497104>) un disegno venduto per 14,4 milioni di sterline, circa 17 milioni di euro).
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>> L'opera è stata acquistata da un collezionista privato, che l'ha pagata molto di più del suo prezzo stimato (tra i 4 e i 5 milioni di sterline). Consiste in un disegno semidistrutto che rappresenta la bambina con un palloncino rosso originariamente dipinta da Banksy in un murale a Londra nel 2002.
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>> Nel 2018, pochi secondi dopo la vendita dell'opera a un'asta di Londra (per l'equivalente di 1,18 milioni di euro), si era azionato [un meccanismo interno](<https://www.ilpost.it/2018/10/10/banksy-quadro-autodistruzione/>) alla cornice, che aveva tagliato il disegno in decine di strisce per metà della sua lunghezza. Il meccanismo era stato inserito [da Banksy](<https://stream24.ilsole24ore.com/video/arteconomy/ecco-come-banksy-ha-introdotto-meccanismo-autodistruzione-opera-asta/AEMPMrIG>) come gesto dimostrativo di critica verso la commercializzazione della sua arte. Il gesto era diventato poi parte stessa dell'opera, diventata quindi un disegno per metà incorniciato e per metà, semidistrutto, esterno alla cornice. Banksy aveva rinominato l'opera _Love is in the Bin_ (l'amore è nel cestino), che aveva per questo acquisito ancora più valore.
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>> L'asta è partita da un'offerta di 2 milioni e mezzo di sterline, raggiungendo i 10 milioni in pochi minuti. Sono arrivati alla fine dell'asta in nove aspiranti acquirenti, che per gli ultimi dieci minuti hanno rilanciato con offerte sempre più alte.
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| Il quadro autodistrutto di Banksy è stato venduto per quasi 19 milioni di euro | Com'è andato il “referendum” di Damien Hirst sugli NFT e l'arte fisica | 0.784946 | https://www.ilpost.it/2021/10/15/banksy-quadro-autodistrutto-venduto/ | https://www.ilpost.it/2022/08/10/hirst-the-currency-nft-scelta/ |
>>
>> Nelle prime ore di domenica c'è stata [un'esplosione](<https://www.theguardian.com/world/2022/apr/03/huge-explosion-rips-though-nightclub-in-azerbaijan-capital-baku-killing-at-least-one>) in una discoteca di Baku, la capitale dell'Azerbaijan. La procura generale del paese ha detto che ci sono almeno un morto e 37 feriti, di cui quattro in gravi condizioni. La dinamica dell'esplosione non è ancora chiara: i media azeri parlano di una fuga di gas che avrebbe poi causato un incendio, ma non ci sono conferme ufficiali. Il portavoce del ministero dell'Interno, Ehsan Zahidov, ha detto all' _Associated Press_ che le indagini sono ancora in corso.
>>
>> La discoteca si chiama "Location", si trova nel centro della città e i vigili del fuoco hanno fatto sapere di essere stati chiamati per un incendio alle 3 del mattino. Sui social network circolano dei video in cui si vede l'edificio gravemente danneggiato dall'esplosione.
>>
>>> Several wounded people can be seen in this footage from the nightclub. It looks like a very large blast. [pic.twitter.com/52CDiZvU7G](<https://t.co/52CDiZvU7G>)
>>>
>>> -- Kyle Glen (@KyleJGlen) [April 2, 2022](<https://twitter.com/KyleJGlen/status/1510405471131389958?ref_src=twsrc%5Etfw>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
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| C'è stata un'esplosione in una discoteca di Baku, in Azerbaijan: ci sono almeno un morto e 37 feriti | Il Kazakistan ha ordinato l'evacuazione di una città di 44mila abitanti dopo un'esplosione in un deposito di munizioni | 0.870191 | https://www.ilpost.it/2022/04/03/esplosione-discoteca-baku-azerbaijan/ | https://www.ilpost.it/2019/06/24/kazakistan-citta-evacuata-deposito-munizioni/ |
>
> Capita, con l'estate, che la vita sociale, le vacanze e le attività all'aria aperta distolgano qualcuno da quella importante attività che è "decidere quale serie tv iniziare a guardare". Il rischio è quindi che qualcuno d'estate non si accorga delle serie tv che, intanto, continuano a uscire.
>
> Senza tenere conto delle nuove stagioni di serie vecchie, di cui è più facile tenere traccia, abbiamo quindi scelto alcune serie tv uscite negli ultimi 100 giorni di cui si sono dette buone cose. Nessuna è particolarmente _mainstream_ e non tutte sono già disponibili in Italia. _Chernobyl_ non l'abbiamo messa: perché sta proprio al limite dei 100 giorni e le-regole-sono-regole, ma soprattutto perché se ne è già [parlato tanto](<https://www.ilpost.it/tag/chernobyl/>).
>
> _**The Boys
> **Su Amazon Prime Video dal 26 luglio_
>
> È basata su un omonimo fumetto di una decina di anni fa e immagina una realtà in cui i supereroi esistono e lavorano tutti per una grande società, che li smista tra una città e l'altra e ne gestisce le uscite pubbliche e l'immagine, dai costumi alle interviste. Questa società sembra essere cattiva e i supereroi non sempre e non tutti buoni, anzi, ma le masse sembrano non averlo capito e continuano a venerarli. I "Boys" del titolo sono un gruppo piccolo e un po' sfigato che cerca di far uscire la verità.
>
> La serie è già diventata una delle serie Amazon più viste di sempre ed è stata rinnovata per una seconda stagione. È consigliata a chi trova intrigante l'idea di una sorta di dietro le quinte delle storie di supereroi, con un po' di citazioni e ammiccamenti a tutte le storie di supereroi che conosciamo. È sconsigliata a chi proprio non regge la violenza, come fa capire fin da subito il trailer. Tra gli aggettivi in cui ci si imbatte più spesso leggendo di _The Boys_ ci sono: irriverente, cinica, audace, divertente e spiazzante. Il _New York Times_ [ha scritto](<https://www.nytimes.com/2019/07/26/arts/television/review-the-boys-amazon-prime.html>) che «ricorda un po' _Watchmen_ , ma con qualche battuta».
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> _**Euphoria
> **__Su Sky Atlantic da settembre_
>
> È una serie il cui ottavo e ultimo episodio è andato in onda a inizio agosto su HBO. È ispirata a un'omonima serie israeliana e parla di un gruppo di liceali statunitensi e delle loro vite, in cui entrano l'amore, il sesso, le relazioni, la ricerca di un'identità e le droghe. I protagonisti sono quindi bene o male appartenenti alla cosiddetta [generazione Z](<https://www.dazeddigital.com/film-tv/article/45533/1/what-euphoria-gets-right-about-gen-z-teen-tv-drugs-queer-stories>), quella dei nati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila. Non è una di quelle serie in cui i ragazzi sono scritti e pensati da qualcuno che ha molti più anni di loro e che non sa più cosa voglia dire essere ragazzi in quel momento.
>
> _Euphoria_ è stata molto apprezzata per l'approccio coraggioso e il modo in cui racconta – senza necessariamente giudicare ogni volta, e spesso in modo empatico – storie forti e non consuete per la televisione. Si è parlato anche molto bene di certi suoi aspetti tecnici, come la fotografia, e dell'interpretazione di [Zendaya](<https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2019/aug/06/euphoria-review-zendaya-rue-sex-drugs-teen-drama-skins?utm_term=Autofeed&CMP=twt_gu&utm_medium=&utm_source=Twitter#Echobox=1565130535>): attrice, cantante e ballerina di 22 anni che di recente è stata anche protagonista di _Spider-Man - Far From Home_ (ma qui con un ruolo decisamente diverso e più complesso). Rebecca Nicholson del _Guardian_[ha scritto](<https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2019/aug/06/euphoria-review-zendaya-rue-sex-drugs-teen-drama-skins?utm_term=Autofeed&CMP=twt_gu&utm_medium=&utm_source=Twitter#Echobox=1565130535>) di lei: «L'ex star Disney si è reinventata nell'auto-distruttiva Rue, in quella che è davvero un'interpretazione stupefacente, che ipnotizza».
>
> _**Years and Years**_
>
> È una miniserie britannica in 6 episodi che è stata trasmessa nel Regno Unito da BBC e negli Stati Uniti da HBO e che ancora non si sa quando e dove arriverà in Italia. Racconta la storia dei membri di una famiglia di Manchester e di come la loro vita cambia con il cambiare dello stato in cui vivono, della tecnologia e dell'economia. Nella serie c'è anche Emma Thompson, che interpreta un'industriale che diventa famosa [quando risponde](<https://www.ilpost.it/matteobordone/2019/06/25/years-and-years-e-se-andasse-tutto-a-rotoli/>) “I don’t give a fuck” (“Non me ne frega una cazzo”) a un giornalista che le chiedeva un’opinione sul conflitto israelo-palestinese, e che poi entra in politica e fonda il Four Star Party, il Partito Quattro Stelle, e poi potete provare a immaginare il resto. Visto che la serie parte dal presente e va avanti nel futuro, si tratta di fantascienza. Visto che quel futuro non è particolarmente allegro, si può parlare di distopia.
>
> La serie è piaciuta sia al pubblico che ai critici: «Veloce, furiosa e spesso sconvolgente», [ha scritto](<https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2019/jun/18/years-and-years-finale-review-fast-furious-and-frequently-devastating>) Mangan sul _Guardian._ È consigliata a chi trova interessante vedere come qualcun altro si è immaginato un futuro a breve termine e per molti versi plausibile. È sconsigliata a chi pensa che potrebbe preoccuparsi guardandolo, visti i tempi che corrono. Daniel D'Addario [ha scritto](<https://variety.com/2019/tv/reviews/years-and-years-review-emma-thompson-hbo-1203243714/>) su _Variety_ , ovviamente esagerando un po': «Dedicate a _Years and Years_ sei ore della vostra vita, e vi dirà la storia del Ventunesimo secolo».
>
> _**Los Espookys**_
>
> È fatta da sei episodi di mezz'ora, è andata in onda su HBO ed è piuttosto strana. Parla di un gruppo di amici appassionati di horror che mettono in piedi una sorta di servizio di horror-su-richiesta per diversi clienti. "Spooky", in inglese, vuol dire "inquietante". È ambientata in un non meglio definito paese dell'America Latina.
>
> Nella serie si parla sia spagnolo che inglese e chi capisce entrambe le lingue noterà, leggendo i sottotitoli, che spesso sono traduzioni [fatte per far ridere](<https://www.vanityfair.com/hollywood/2019/06/los-espookys-review-hbo-fred-armisen-julio-torres>), magari perché sono volutamente testuali quando invece sarebbe meglio non lo fossero. Dave Itzkoff del _New York Times_ [ha scritto](<https://www.nytimes.com/2019/06/10/arts/television/los-espookys-fred-armisen-hbo.html>) che oltre a essere una serie che fa ridere, è anche una serie «pura, eccentrica e a volte surreale».
>
> **_Good Omens_
> **_Su Amazon Prime Video dal 31 maggio_
>
> Parla dell’Apocalisse, ma lo fa con umorismo. È tratta da un libro del 1990 di Terry Pratchett e Neil Gaiman, autore anche di _American Gods_. Il titolo italiano del libro è _Buona apocalisse a tutti!_ e parla di un angelo e un demone che si conoscono da migliaia di anni e provano insieme a evitare l’Apocalisse. Per farlo devono trovare l’anticristo, che è un ragazzo di 11 anni. I due protagonisti sono interpretati da Michael Sheen e David Tennant. Nella versione originale Dio ha la voce di Frances McDormand e Satana ha la voce di Benedict Cumberbatch. L’arcangelo Gabriele è Jon Hamm.
>
> Chi ne parla bene ha apprezzato soprattutto le scene con i due protagonisti (compresa quella che racconta la loro millenaria “amicizia“, secondo alcuni quasi una storia d’amore). Ma c'è anche chi ha fatto notare che la serie è troppo fedele al libro e il libro era considerato quasi impossibile da far diventare una serie tv: la trama è inutilmente complicata e piena di personaggi secondari che funzionano meno bene dei due protagonisti.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Cinque nuove serie tv che si sono fatte notare | 10 serie tv da una sola stagione | 0.887838 | https://www.ilpost.it/2019/08/11/serie-tv-nuove-interessanti/ | https://www.ilpost.it/2017/08/21/serie-tv-una-stagione/ |
>
> Nel terzo trimestre del 2018 il PIL italiano [ha avuto una crescita pari a zero](<https://www.istat.it/it/archivio/223056>) rispetto al trimestre precedente, ha detto oggi l'ISTAT. La crescita attesa era invece dello 0,2 per cento sul trimestre precedente. Rispetto allo stesso mese del 2017, l'economia italiana è cresciuta dello 0,8 per cento, mentre secondo le stime avrebbe dovuto essere dell'1 per cento. Il rallentamento dell'economia è comune a quasi tutta l'Europa, dove nel terzo trimestre l'economia è cresciuta in media di appena lo 0,2 per cento. Alcuni paesi come la Francia fanno eccezione, mostrando una crescita dello 0,4 per cento. Il rallentamento in corso in Italia e in Europa è una brutta notizia per il governo italiano i cui piani per il 2019 puntano su una crescita significativa e superiore alle aspettative.
>
>> +++ Euro zone GDP grew by a meagre 0.2% in Q3, with some notable cross-country differences: France expanded by 0.4%, Italy stagnated.
>>
>> -- Ferdinando Giugliano (@FerdiGiugliano) [October 30, 2018](<https://twitter.com/FerdiGiugliano/status/1057213782152413184?ref_src=twsrc%5Etfw>)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Nel terzo trimestre dell'anno il PIL italiano non è cresciuto | Nel primo trimestre del 2024 l'economia italiana è cresciuta più della media dell'Eurozona | 0.876673 | https://www.ilpost.it/2018/10/30/pil-italia-crescita-zero/ | https://www.ilpost.it/2024/04/30/pil-italiano-primo-trimestre-2024/ |
02 febbraio 2022 12:35
Nelle prime ore del 2 febbraio 1972 l’ambasciata britannica a Dublino, in Irlanda, fu incendiata. Non si trattò di un incidente. Per tutto il giorno precedente una folla enorme aveva protestato davanti alla bellissima terrazza georgiana in Marrion square. I manifestanti acclamavano i ragazzi che si arrampicavano sulle balconate, rompevano una finestra e, dopo aver versato della benzina, appiccavano il fuoco. Dalla folla era quindi partita una scarica di bombe incendiarie. La gente scandiva a gran voce lo slogan sentito durante i disordini di Watts a Los Angeles nel 1965:
burn, baby, burn
. La polizia non fece niente per fermare l’attacco.
All’epoca avevo 14 anni, perciò non ero lì. Alcuni dei miei amici più grandi però c’erano andati e io avrei voluto essere con loro. L’attacco era stato organizzato dai militanti dell’Irish republican army (Ira), ma la maggior parte dei comuni e pacifici cittadini irlandesi l’aveva approvato. Sembrava la cosa giusta da fare, una risposta ragionevole al massacro di 13 civili disarmati compiuto dal primo battaglione del reggimento paracadutisti dell’esercito britannico a Derry, nell’Irlanda del Nord, il 30 gennaio:
la domenica di sangue (
bloody sunday
)
. Una donna alla fermata di un autobus a Dublino dichiarò all’Irish Times: “Ero profondamente indignata all’idea che i britannici lo avessero fatto e sentivo che, giusto o sbagliato che fosse, se avessimo incendiato la loro ambasciata allora avrebbero capito come ci sentivamo”.
L’indignazione non nasceva solo dall’atrocità in sé dei fatti di Derry. Era dovuta anche al modo in cui i britannici avevano mentito su quella vicenda, sostenendo che i militari britannici erano stati attaccati e si stavano proteggendo dai terroristi. L’indagine ufficiale, che in sostanza aveva ribadito questa menzogna, aveva reso evidente come lo stato britannico non avesse alcun interesse a stabilire cosa fosse accaduto, e meno che mai a punire chiunque per quello che il medico legale di Derry, il maggiore Hubert O’Neill,
aveva definito
“un omicidio puro e semplice”. Di fronte a questa insensibilità, bruciare l’ambasciata sembrava in effetti l’unico modo per far capire alla classe dirigente britannica quello che provava la maggioranza degli irlandesi.
Reciproca ostilità
Nel 1972, cinquant’anni dopo la creazione della repubblica d’Irlanda, i rapporti tra Regno Unito e Irlanda indipendente non potevano essere peggiori. C’erano stati altri momenti difficili, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, quando la neutralità dell’Irlanda era apparsa agli occhi di molti britannici uno scandaloso tradimento. Dopo la domenica di sangue, però, i rapporti sembravano ulteriormente peggiorati perché il massacro era stato solo un episodio, per quanto particolarmente disastroso, di un conflitto che continuava a inasprirsi nell’Irlanda del Nord (il 1972 sarebbe stato l’anno più sanguinoso di tutto il conflitto nordirlandese, quello dei
troubles
). In quei mesi era quasi come se i due stati su queste isole stessero scivolando in modo incontrollabile verso una reciproca e violenta ostilità.
Eppure solo otto giorni prima della domenica di sangue era accaduta una cosa completamente diversa. Il primo ministro britannico Edward Heath e il
taoiseach
(il capo del governo irlandese) Jack Lynch, si erano ritrovati
insieme
in una sala delle cerimonie a Bruxelles per firmare ciascuno per il proprio paese il trattato d’ingresso nella Comunità economica europea. Ci sono foto dei due uomini in piedi l’uno di fianco all’altro, entrambi con un’espressione di grande bonarietà. Dal 1 gennaio 1973, meno di un anno dopo l’incendio all’ambasciata britannica di Dublino, i due paesi sarebbero diventati partner molto stretti nel progetto europeo. Si potrebbe addirittura dire che l’Irlanda dovesse ai suoi profondi legami economici con il Regno Unito il suo posto in quello che all’epoca era un club esclusivo. Da sola l’Irlanda era troppo povera per giustificare un posto al tavolo più importante dell’Europa. Era stata ammessa di fatto solo sulla scia di Londra.
Gomito a gomito
Con il senno di poi è strano vedere come queste due storie siano andate avanti l’una di fianco all’altra: una fatta di animosità profonda e radicata e l’altra fatta di intensa cooperazione; una piena di fratture e divisioni, l’altra basata su un impegno congiunto per una “unione ancora più stretta” in Europa.
E in effetti, l’appartenenza all’Unione europea ha permesso all’Irlanda di svezzarsi dalla dipendenza dall’economia britannica e ottenere un’indipendenza ancora più sostanziale (uno dei tanti concetti che i sostenitori della Brexit non sono mai riusciti a comprendere è che l’Unione europea, ai loro occhi oppressiva, per i paesi più piccoli poteva rappresentare la possibilità di affrancarsi dal controllo esercitato da vicini più grandi). Tuttavia l’Ue è stata anche una scuola in cui i governi irlandese e britannico hanno imparato a lavorare gomito a gomito e insieme, nel rispetto reciproco.
Quell’esperienza ha reso a sua volta possibile la coreografia congiunta degli anni novanta, l’insieme di passi attentamente calibrati che hanno prodotto l’accordo di pace del 1998 (
accordo del venerdì santo
). Nel 2011, quando la regina è stata la prima monarca britannica a visitare l’Irlanda meridionale negli ultimi cento anni, sembrava davvero che questi rapporti di buon vicinato fossero diventati una condizione permanente e che l’arroganza britannica e la rabbia irlandese fossero reperti in un museo di cimeli storici.
Quell’illusione di permanenza è stata fatta a pezzi dalla Brexit, non solo perché è venuto meno il terreno comune dato dall’appartenenza all’Ue, ma anche per il rifiuto di pensare alle
conseguenze per l’Irlanda
. Ancora adesso molti sostenitori della Brexit non ritengono che quelle conseguenze siano gli esiti inevitabili delle loro scelte, ma una sorta di cospirazione irlandese per schiacciarli. In un angolo della loro mente sono ancora convinti che a questo punto la Brexit sarebbe stata un successo straordinario se solo quei dannati irlandesi non avessero rovinato tutto con le loro clausole di protezione e i loro protocolli. Il tentativo esplicito dell’amministrazione Johnson di rivedere l’accordo sulla Brexit proprio per la questione irlandese, ha riportato in vita il vecchio spettro dei sentimenti antibritannici.
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Eppure dovremmo ricordarci del 1972. Anche in una situazione così nera, la posta in gioco era troppo alta perché Regno Unito e Irlanda potessero permettere che la loro relazione si deteriorasse fino a diventare tossica. Due piccoli dettagli le costringevano a stare assieme: la storia e la geografia. Le due grandi isole nel nostro arcipelago non possono sottrarsi l’una al destino dell’altra più di quanto la Gran Bretagna non possa allontanarsi dall’Europa galleggiando nell’Atlantico.
Potremmo addirittura comprenderci meglio. I più lenti di comprendonio in Gran Bretagna hanno scoperto, dopo appena un secolo, che l’Irlanda è un paese indipendente con degli interessi nazionali e dei rapporti con l’Europa autonomi, e gli irlandesi hanno scoperto di non avere il monopolio sulle crisi di identità e sul tribalismo binario in queste isole. Per l’Irlanda è una sensazione nuova sentirsi il paese più stabile e fiducioso dell’arcipelago, e per il Regno Unito è una novità doversela vedere con i postumi complicati di una rivoluzione nazionalista. Tutti noi potremmo aver bisogno di tempo per abituarci a queste novità. Ma in circostanze molto peggiori di questa abbiamo trovato un modo per affrontare assieme delle nuove realtà.
(Traduzione di Giusy Muzzopappa)
Questo articolo è uscito sul quotidiano britannico
The Guardian
.
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Irlanda
| Il legame indissolubile tra Londra e Dublino | Le rivolte di Los Angeles, 25 anni fa | 0.737692 | https://www.internazionale.it/opinione/fintan-o-toole/2022/02/02/regno-unito-irlanda-bloody-sunday | https://www.ilpost.it/2017/04/29/rivolte-los-angeles-1992/ |
10 ottobre 2015 11:37
Gli africani moderni discendono in parte da popolazioni euroasiatiche, probabilmente dell’Anatolia o del Vicino Oriente. L’Africa è quindi il continente che è stata la culla dell’umanità, dal quale sono partite le popolazioni che hanno colonizzato il pianeta, ma è anche un continente che successivamente ha accolto una migrazione massiccia. L’indizio di questo flusso di ritorno è stato trovato sugli altopiani meridionali dell’Etiopia.
Nella grotta Mota, posta a 1.963 metri di altezza, è stata trovata la sepoltura di un individuo vissuto circa 4.500 anni fa. Grazie alle basse temperature del sito, molto insolite in Africa, è stato possibile estrarre il dna ancora integro da un osso del cranio. Analizzandolo, Marcos Gallego Llorente e colleghi hanno scoperto che questo dna è diverso da quello degli ari, una popolazione locale moderna. Nel dna di Mota mancano sequenze che sono presenti nel dna degli africani moderni e in quello degli antichi agricoltori del Vicino Oriente, che hanno poi colonizzato l’Europa.
L’idea di una grande migrazione verso l’Africa non è nuova,
scrive Science
. Il dato genetico infatti coincide con quello archeologico: risalgono a circa tremila anni fa gli indizi di coltivazione nel Corno d’Africa di grano, orzo e lenticchie, colture sviluppate da popoli del Vicino Oriente, dove è stata scoperta l’agricoltura. A sorpresa, il dna euroasiatico è presente anche in Africa occidentale e meridionale, dimostrando il successo delle popolazioni agricole.
Etiopia
Paleontologia
| La migrazione preistorica verso l’Africa | Le origini mediorientali dell’uomo dei ghiacci | 0.848656 | https://www.internazionale.it/scienza/2015/10/10/migrazione-preistoria-africa | https://www.internazionale.it/magazine/michael-marshall/2023/08/24/le-origini-mediorientali-dell-uomo-dei-ghiacci |
Carissimi/e,
in questi giorni ho deciso di aderire allo sciopero della fame. Il perche e semplice: e ben evidente che la crisi economica sta portando ad un progressivo impoverimento un grande numero di persone e di famiglie.
Dal mio osservatorio ho la consapevolezza che tale situazione sia destinata ad aggravarsi, soprattutto in relazione ai tagli previsti dalla manovra finanziaria nei trasferimenti agli Enti Locali.
A questi si aggiungono, drammaticamente, i tagli al settore delle politiche sociali e della non autosufficienza che sono attualemte in discussione in Parlamento.
Parliamo di tagli importanti:
| 2008 | 2011
---|---|---
Fondo Nazionale Poilitiche Sociali | 929 Milioni | 75 milioni
Fondo per le Politiche della Famiglia | 346 milioni | 52 milioni
Fondo per le Politiche Giovanili | 137 milioni | 32 milioni
Fondo per l'inclusione degli Immigrati | 100 milioni | zero
Fondo per la non Autosufficienza | 300 milioni | zero
Fondo Affitti | 205 milioni | 33 milioni
e cosi per altri fondi (infanzia, pari opportunita ecc)
Con questo quadro di riferimento e chiaro che non solo le persone e le famiglie si troveranno ad affrontare una situazione drammatica, ma vedo il rischio di implosione del sistema di protezione sociale che e stato messo in piedi. Quesl sistema integrato, pubblico-privato sociale, che pure con difficolta abbiamo cercato di avviare nel nostro territorio. Azione, questa, certamente non ancora compiuta ma che ha permesso di riconoscerci reciprocamente e di stare dentro ad un percorso che vede una serie di risposte date ai bisogni sociali locali.
Dentro a questa situazione sento tutta la responsabilita del ruolo che ricopro e penso che sia necessario non tacere.
Per questo ho aderito allo sciopero della fame, atto puramente simbolico per la portata della situazione, ma penso e spero che i gesti possano ancora avere un significato.
Con cordialita
Silvana Cesani
| Tagli ai Comuni: se un'assessore è costretta allo sciopero della fame | Una misura contro la povertà deve essere universale e continuativa nel tempo | 0.834121 | https://altreconomia.it/tagli-ai-comuni-se-unassessore-e-costretta-allo-sciopero-della-fame/ | https://www.agensir.it/italia/2023/07/31/una-misura-contro-la-poverta-deve-essere-universale-e-continuativa-nel-tempo/ |
15 luglio 2014 13:48
All’inizio degli anni sessanta nel sud degli Stati Uniti “le strutture private aperte al pubblico potevano escludere alcune categorie di persone sulla base della razza”, si legge sullo scorso numero di Internazionale (pagina 50). Sulla base di che? Le razze non esistono! Ma questo purtroppo non ha impedito il diffondersi di pregiudizi razziali.
Nel 1950, dopo che il mondo si era confrontato con gli orrori della guerra e dell’Olocausto, l’Unesco pubblicò un testo intitolato
“La questione della razza”
, in cui precisava che il concetto di razza non ha alcun fondamento scientifico e che apparteniamo tutti a una sola specie: l’
Homo sapiens
, l’umanità. E suggerì di sostituire la parola “razza” con l’espressione “gruppo etnico”, cioè un gruppo accomunato da caratteri culturali, non biologici.
A maggio del 2013 il parlamento francese ha approvato un provvedimento per eliminare la parola “razza” dalle leggi del paese. Durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2012 François Hollande si era impegnato a eliminarla dalla costituzione, ma non ci è ancora riuscito. Nei paesi anglosassoni invece parlare di razza è normale. A cominciare dagli Stati Uniti, dove i cittadini devono scegliere una razza con cui s’identificano quando compilano i moduli del censimento.
Stati Uniti
Opinioni
François Hollande
Razza
Razzismo
Unesco
Homo sapiens
| Una sola famiglia | La strumentale “difesa delle identità nazionali” è l’anticamera del razzismo | 0.783426 | https://www.internazionale.it/opinione/giulia-zoli/2014/07/15/una-sola-famiglia | https://altreconomia.it/la-strumentale-difesa-delle-identita-nazionali-e-lanticamera-del-razzismo/ |
28 agosto 2015 10:22
Avete presente come funziona con gli autobus? Ne aspetti uno per un sacco di tempo, molto più di quanto sarebbe logico, e poi ne arrivano tre tutti insieme. Le crisi finanziarie funzionano un po’ allo stesso modo.
La crisi finanziaria che tutti gli addetti ai lavori stavano davvero aspettando è il “brusco atterraggio” dell’economia cinese, ormai uno dei due motori dell’economia globale (l’altro sono ancora gli Stati Uniti). Che il suo arrivo fosse inevitabile, prima o poi, lo pensavano tutti, o perlomeno tutti quelli che non avevano investito in maniera massiccia sul mercato cinese. Adesso sembra che il momento sia arrivato, nonostante il governo cinese si ostini a negarlo.
La seconda crisi, meno prevedibile, è una stretta creditizia che sta minacciando la crescita economica di quasi tutti i paesi in via di sviluppo, esclusa l’India. In molti casi le valute nazionali hanno raggiunto i minimi storici nei confronti del dollaro, rendendo più difficile ripagare i dollari che questi paesi avevano preso a prestito. Inoltre diventa più difficile per essi guadagnare dollari con le esportazioni, perché i prezzi delle materie prime sono crollati.
Una terza crisi, inoltre, minaccia le economie sviluppate di Europa, Nordamerica e Giappone, che non si sono ancora riprese dagli effetti del crollo del 2007-2008. Ed è difficile uscire da una nuova recessione quando i tuoi tassi d’interesse sono ancora quasi a zero a causa della crisi precedente.
Il governo cinese è terrorizzato dalla disoccupazione di massa
Queste crisi stanno arrivando nello stesso momento perché sono tutte collegate. Quando i gravi misfatti ed errori delle banche europee e statunitensi hanno provocato la grande recessione del 2008, la Cina ha evitato la stagnazione e la disoccupazione che hanno colpito i paesi occidentali inondando la sua economia di credito a buon mercato. Ma così facendo ha solo ritardato il problema e, tra il 2007 e il 2014, il debito totale della Cina è aumentato di quattro volte.
Il governo cinese è terrorizzato soprattutto dalla disoccupazione di massa. Crede, probabilmente a ragione, che la sopravvivenza del regime comunista dipenda dalla capacità di garantire livelli di vita sempre più elevati. Per questo motivo l’economia cinese ha continuato il suo boom per altri sei anni, ma la “soluzione” era artificiale e ora non funziona più.
L’enorme quantità di credito a basso costo riversato sull’economia cinese è stata impiegata soprattutto nella costruzione di infrastrutture inutili, in particolare nel settore edilizio. Ciò ha permesso di proteggere i posti di lavoro, ma il valore delle proprietà è cresciuto generando un’enorme “bolla immobiliare”. Non c’era nessuno disposto a comprare tutte quelle case e appartamenti e oggi in tutta la Cina esistono “città fantasma” nuove di zecca, il che ha provocato il rapido calo del valore degli immobili.
La borsa di Wall street, New York, il 24 agosto 2015.
(Brendan McDermid, Reuters/Contrasto)
Fin da quando è cominciato, il mese scorso, il governo cinese ha fatto di tutto per arrestare il crollo delle borse. Ha abbassato più volte i tassi d’interesse, ha svalutato la moneta e ha ordinato alle istituzioni statali d’investire di più. Ma non è servito a niente.
Le esportazioni cinesi sono calate dell’otto per cento lo scorso anno, e il governo ammette che l’economia sta crescendo al ritmo più lento degli ultimi tre decenni. Nessuno al di fuori del Partito comunista lo sa con certezza, ma è possibile che l’economia stia a mala pena crescendo. Il “brusco atterraggio” è ormai quasi inevitabile.
Veniamo ora alla seconda crisi. Quando il boom artificiale della Cina era ancora in corso, il suo appetito per le materie prime di qualsiasi tipo era insaziabile, e per questo il loro prezzo è salito. Gli altri paesi emergenti sono cresciuti rapidamente vendendo alla Cina le materie prime di cui aveva bisogno, attraendo massicci investimenti dell’occidente grazie alla loro rapida crescita, e prendendo denaro a prestito con facilità, perché i tassi d’interesse occidentali erano ai minimi.
Il crollo della domanda cinese ha contribuito a porre fine a questa situazione. In Brasile, come in Turchia, Sudafrica e Indonesia, le esportazioni stanno crollando, il valore delle monete locali è in calo e gli investitori stranieri se ne stanno andando. La fuga di capitale nelle 19 principali economie di mercato emergenti ha raggiunto quasi mille miliardi di dollari negli ultimi tredici mesi, e sta ancora accelerando.
La prossima recessione sta comunque per arrivare
Quanto alla terza crisi, in occidente, i problemi che hanno provocato il crollo del 2007-2008 non sono mai stati risolti, ma solo tamponati. La crescita molto contenuta delle economie occidentali è dovuta quasi interamente ai tassi d’interesse assurdamente bassi e all’“alleggerimento quantitativo”, cioè all’emissione di nuova moneta.
L’intervallo medio tra una recessione e l’altra nel mondo occidentale è compreso tra i sette e i dieci anni. La prossima recessione, quindi, sta comunque per arrivare. L’elemento che più probabilmente la scatenerà è il crollo della domanda in Cina e nelle altre economie emergenti, che è ormai praticamente certo. E quando le sue conseguenze colpiranno l’occidente, nessuno degli strumenti tradizionali per uscire da una recessione sarà disponibile. I tassi d’interesse sono già vicini allo zero e la disponibilità monetaria è già stata ampiamente accresciuta.
Sarebbe avventato parlare di una nuova depressione globale di lunga durata, simile a quella degli anni trenta. Molte cose sono cambiate da allora. Ma è certamente ragionevole affermare che per l’economia globale si annuncia una tempesta perfetta.
(Traduzione di Federico Ferrone)
Economia
| L’effetto domino della crisi cinese arriverà fino a noi | Tre domande e risposte sul crollo delle borse | 0.894962 | https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/08/28/crisi-mercati-cina | https://www.ilpost.it/2015/08/25/tre-domande-e-risposte-sul-crollo-delle-borse/ |
**Modificare** i **confini marittimi** con la **Lituania** e la **Finlandia** nel **Mar Baltico** : è questo il progetto del **ministero della Difesa** russo che ha proposto unilateralmente - secondo quanto reso noto dall'agenzia _Tass_ - una variazione dei confini marittimi della Federazione Russa, a seguito di "un cambiamento dei limiti esterni delle acque territoriali". La diffusione della notizia aumenta la **tensione** con i Paesi confinanti: "Un’ **evidente escalation** contro la Nato e l’Ue", l'ha definita il ministro degli Esteri lituano, mentre il primo ministro finlandese ha affermato di "non vedere al momento motivi di maggiore preoccupazione".
**Il Cremlino non smentisce - **Il portavoce del Cremlino, **Dmitry Peskov** , non ha smentito la notizia, sottolineando che il livello delle tensioni, specie in questa regione, "richiede relativi passi per garantire la **sicurezza nazionale** ". Sul merito della questione Peskov, citato dall’agenzia _Interfax_ , ha invitato i giornalisti a rivolgersi al ministero della Difesa: "Anche se il quadro politico è gravemente cambiato, qui **non c 'è nulla di politico**. Vi rendete conto dell’escalation di tensioni, di quale sia il livello di confronto, in modo particolare nel Baltico. Questo richiede di certo che le nostre agenzie importanti facciano i passi appropriati per garantire la nostra sicurezza", ha affermato Peskov. In precedenza una "fonte politico-militare" citata dalle agenzie russe aveva detto che Mosca "non ha assolutamente alcuna intenzione" di modificare i confini.
**Il progetto di decreto -** La proposta di variazione dei confini russi, secondo la _Tass_ , prevede un cambiamento delle " **coordinate geografiche** " usate come base per definire " **l’ampiezza delle acque territoriali russe** nel Baltico". L'approvazione delle variazioni proposte, si legge sul documento, "istituirà un sistema base di **linee rette** ora assente sulla porzione meridionale delle isole russe nel Golfo di Finlandia orientale, vicino a **Baltiysk** e **Zelenogradsk** (che si trovano nell’exclave di **Kaliningrad** , _ndr_ ) e consentirà l’uso di queste acque come interne". Il progetto di decreto sostiene che le precedenti coordinate geografiche sarebbero state registrate sulla base di mappe di navigazione marina che si basavano su **ricerche del XX secolo** , "non corrispondono pienamente alla situazione geografica attuale" e "non consentono di determinare il confine esterno delle acque interne" della Russia.
**Le zone citate - **Secondo un allegato al decreto governativo, l’esecutivo russo prevede di modificare le coordinate nell’area delle isole di **Yagry** , **Sommers** , **Hogland** , **Rodsher, Maly Tyuters, Vigrund** e vicino al promontorio settentrionale del **fiume Narva** al confine con la Finlandia. Al confine con la Lituania, le aree sotto "revisione" russa comprendono la **Penisola dei Curi** nel Golfo di Danzica, l’area attorno a **Capo Taran** , il promontorio a sud di Capo Taran e la regione del **Baltic spit**. Il documento sulla revisione dei confini è stato reso noto quasi contemporaneamente [all’inizio delle esercitazioni sull'uso delle **armi nucleari tattiche**](<https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/21/la-russia-ha-iniziato-la-prima-fase-dellesercitazione-con-armi-nucleari-tattiche-al-confine-con-lucraina/7557059/>).
**La reazione di Lituania e Finlandia -** "È in corso un’altra **operazione ibrida russa** , questa volta nel tentativo di diffondere paura, incertezza e dubbi sulle loro intenzioni nel Mar Baltico. Si tratta di un’evidente **escalation** contro la **Nato** e l’ **Ue** che deve essere affrontata con una **risposta adeguatamente ferma** ", ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano **Gabrielius Landsbergis** su X. Vilnius - fa sapere una fonte del governo lituano - ha convocato "un rappresentante della Federazione Russa per ottenere una spiegazione completa". "Stiamo inoltre coordinando la nostra risposta con i partner", ha aggiunto. Di contro, il primo ministro finlandese **Petteri Orpo** ha affermato di "non vedere al momento motivi di maggiore preoccupazione in relazione alle possibili intenzioni della Russia di spostare i propri confini marittimi nel Mar Baltico", precisando che "una volta scoperto esattamente qual è il problema si trarranno le conclusioni". Secondo il premier le "autorità hanno sempre monitorato la situazione e dall’inizio sono state in contatto con la Russia attraverso i **canali diplomatici** ".
| La Russia vuole modificare i confini marittimi con la Lituania e la Finlandia nel Mar Baltico. Vilnius: "Operazione ibrida russa | Elezioni in Russia, per l'Osce sono già illegali: "Illegittimo il voto nei territori occupati ucraini". Allarme repressione del dissenso | 0.825241 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/22/russia-modifica-confini-marittimi-lituania-finlandia-mar-baltico/7558216/ | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/09/elezioni-in-russia-per-losce-sono-gia-illegali-illegittimo-il-voto-nei-territori-occupati-ucraini-allarme-repressione-del-dissenso/7473977/ |
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>> Il faraone Tutankhamon (Tut, per gli amici), **regn o circa 10 anni** e fece molte cose importanti per il suo Paese. Ma la sua morte in giovane eta lascio pensare che non si trattasse di **morte naturale**. E se fosse stato ucciso da un complotto? Il dubbio era legittimo, perche la carica di faraone **faceva gola a molti**. Oltretutto, come abbiamo detto nella **[prima parte dell'articolo dedicato alla storia del faraone](<http://www.focusjunior.it/scopro/storia/tutankhamon--il-faraone-dei-misteri>)**, Tut e i suoi consiglieri decisero di cambiare ancora una volta la religione dell'Egitto: **da monoteista** (che cioe adora un solo dio) **torn o politeista** (che adora molti dei). Forse, a qualcuno, questa scelta non andava bene.
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>> Un momento di una recente apertura del sarcofago di Tutankhamon. |
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>> Un sacerdote ambiguo
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>> Il piu stretto collaboratore di Tutankhamon, **il sacerdote Aye** , non sembrava molto fidato… che sia stato proprio lui, a complottare per ucciderlo? Chi credete che sia diventato **faraone dopo la morte di Tutankhamon** ? Si, proprio lui, Aye! In piu, Aye, obbligo **Ankhesenamon** , la giovane vedova di Tut, a sposarlo anche se lei **non voleva affatto**.
> A sostenere per la prima volta l'ipotesi di omicidio fu **un 'analisi ai raggi X** della mummia eseguita nel 1968: sul cranio del faraone, **i ricercatori trovarono una ferita** che sembrava proprio il **risultato di un 'aggressione** !
> Le ricerche successive, fatte con **tecnologie pi u moderne**, hanno pero dimostrato che il ragazzo si era **rotto una gamba** (forse cadendo) e dunque non era inverosimile che, nella caduta, avesse **anche battuto la testa**.
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>> Una ricostruzione ipotetica del volto del faraone Tutankhamon fatta a partire dalla forma del suo teschio. |
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>> Le medicine del re
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>> **Ad avvalorare queste prove scientifiche** ci sono anche i ritrovamenti nella sua tomba: a fianco del corpo, infatti, furono trovati **vasi contenenti erbe medicinali** che, nella medicina tradizionale egiziana, erano usati per **la cura dei dolori e la febbre**. Forse, quando mori, **Tut era malato**.
> Oggi infatti, gli scienziati pensano che il faraone **non sia stato ucciso** , ma che sia morto a causa dell' **infezione causata dalla rottura della gamba sinistra**. La tecnologia ha dimostrato che il faraone si ruppe la gamba quando era ancora in vita e che la ferita non ebbe il tempo di rimarginarsi prima della **morte per setticemia** (in pratica un'infezione devastante, all'epoca incurabile e molto pericolosa anche oggi).
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>> Gioielli appartenuti al faraone. Si noti il terzetto di scarabei in preziosi lapislazzuli. |
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>> Una vita di sofferenze
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>> **Gli ultimissimi studi** hanno scoperto che Tutankhamon aveva il **piede sinistro equino** , ossia deforme, e aveva una **malattia ossea** molto dolorosa che avrebbe facilitato la rottura della gamba. Gli scienziati pensano che questi problemi di salute gli siano stati causati dal fatto che anche il padre, **il faraone Akhenaton** , si sposo con una donna consanguinea, precisamente **la sorella** : i danni genetici causati ai figli dall'unione tra persone imparentate tra loro sono stati dimostrati dalla scienza solo pochi decenni fa. Inoltre, Tut era affetto da **una forma grave di malaria** , un'infezione causata dalla zanzara anofele e che, probabilmente, **lo indebol i al punto da portarlo alla morte** in seguito alla frattura della gamba. Tutankhamon e la moglie concepirono **due bambini** , che pero nacquero morti: probabilmente, anche in questo caso, per i problemi genetici trasmessi loro dai genitori consanguinei (che cioe avevano lo stesso sangue, ossia erano parenti).
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>> La maledizione di Tutankhamon
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>> **La leggenda dice che la tomba di Tut era protetta da una maledizione.** Questo non fermo **Howard Carter** , l'archeologo inglese che la scopri. Tuttavia, dopo l'apertura, **eventi inquetanti** cominciarono ad accadere: il giorno dell'apertura, per tutto il giorno **gli avvoltoi volarono** sulle teste degli archeologi impegnati nello scavo; un cobra entro nella tenda di Carter e **mangi o un canarino in gabbia** ; il mecenate (benefattore) britannico che finanzio la spedizione **si ammal o** e, in appena due settimane, mori. Nello stesso momento in cui passava ad altra vita, la leggenda dice che **in tutta la citt a del Cairo manco l'elettricita**. A smentire le teorie della maledizione penso pero lo stesso archeologo Howard Carter: **mor i a Londra di vecchiaia nel 1939, a 75 anni!**
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>> **Sei un vero archeologo? Te la senti di guardare[il vero volto della mummia di Tutankhamon?](<http://www.focusjunior.it/scuola/storia/il-vero-volto-di-tutankhamon>) Fatti coraggio e clicca sul link!**
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>> **Per tornare alla prima parte dell 'articolo [Tutankhamon | Il faraone dei misteri](<http://www.focusjunior.it/scuola/storia/tutankhamon-il-faraone-dei-misteri>), clicca il link**
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Tutankhamon | Il faraone dei misteri 2 | Tutankhamon, il faraone dei misteri | 0.874788 | https://www.focusjunior.it/scuola/storia/tutankhamon-il-faraone-dei-misteri-2/ | https://www.focusjunior.it/scuola/storia/tutankhamon-il-faraone-dei-misteri/ |
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>>>> [](<https://www.media.inaf.it/wp-content/uploads/2011/10/vex_ozone_hires.jpg>)Con una atmosfera così spessa e densa, intorno a Venere non poteva mancare l’ozono. Uno strato di questo gas, composto da tre atomi di ossigeno, avvolge il pianeta: la scoperta è stata annunciata nell’ambito del congresso [**EPSC**](<http://meetings.copernicus.org/epsc-dps2011/>)( **European Planetary Science Congress** ), in corso dal 2 al 7 ottobre a Nantes, in Francia.
>>>>
>>>> Individuare proprio il sottile strato di ozono all’interno del guscio gassoso che costituisce l’atmosfera venusiana è stato possibile grazie allo strumento **SPICAV** : si tratta di uno dei tre spettrometri (fra cui anche **[VIRTIS](<http://virtis-vex.iasf-roma.inaf.it/index.php>) **realizzato con un fortissimo coinvolgimento italiano di cui è CoPI **Giuseppe Piccioni dell 'INAF-IASF** di Roma) che si trovano a bordo della sonda [**Venus Express**](<http://www.esa.int/esaMI/Venus_Express/>), attualmente in orbita intorno al pianeta. Per scovare l’ozono, potremmo dire che SPICAV si è servito di un trucco: più che puntare direttamente all’involucro gassoso di Venere, ha guardato le stelle visibili dall’altra parte di esso. Prima di arrivare a SPICAV, quindi, la luce delle stelle osservate doveva passare attraverso l’atmosfera che si comporta come un filtro, lasciando passare la radiazione corrispondente a certe lunghezze d’onda e bloccando, ovvero assorbendo, quella tipica di certe altre.
>>>>
>>>> Poiché certi gas si possono riconoscere proprio dal tipo di radiazione che assorbono, **SPICAV ha potuto stabilire che se certe lunghezze d’onda mancavano all’appello era perché c’era l’ozono ad assorbirle**. Ora sappiamo che anche nell’atmosfera di Venere, come in quelle di Marte e della Terra, c’è uno strato di questo gas. Sul nostro pianeta la sua presenza è in larga parte dovuta alla vita e, allo stesso tempo, è fondamentale per la vita. L’ozono terreste, infatti, è stato e continua ad essere tutt’ora prevalentemente prodotto da processi biologici. La sua presenza è fondamentale perché assorbendo la radiazione ultravioletta funziona coma una sorta di scudo protettivo. L’ozono di Marte e Venere è distribuito lungo uno strato molto meno denso di quello terrestre ed è prodotto quando la radiazione solare “rompe” le molecole di anidride carbonica liberando atomi di ossigeno che poi si uniscono in coppie, formando molecole di ossigeno, o in gruppi di tre, formando appunto ozono.
>>>>
>>>> La presenza di ozono atmosferico è, da ora, una caratteristica che accomuna tre pianeti rocciosi intorno al Sole. Nel momento in cui ne individuassimo uno in orbita intorno a un'altra stella e nella sua atmosfera rilevassimo la presenza di ozono, facendo gli opportuni confronti con i nostri tre “casi noti” potremmo trarre conclusioni molto interessanti sulle sue condizioni di abitabilità.
*[55 minuti fa]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.28
*[1 h]: Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 10.05
*[33 minuti fa]: 10.50
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*[HTML]: HyperText Markup Language
*[P:]: Phone
| C’è ozono intorno a Venere | Sarà l’aurora… marziana | 0.90399 | https://www.media.inaf.it/2011/10/06/c%e2%80%99e-ozono-intorno-a-venere/ | https://www.media.inaf.it/2020/06/19/sara-laurora-marziana/ |
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>> Da oggi Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise [tornano](<https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5506>) a essere in zona bianca, ovvero la fascia di rischio epidemiologico in cui sono previste le minori restrizioni per contenere la pandemia da coronavirus: sono le prime tre regioni in cui per tre settimane consecutive è stata registrata un’incidenza dei contagi da coronavirus inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti.
>>
>> Tutte le altre regioni italiane rimarranno per ora in zona gialla, ma se i buoni dati epidemiologici rilevati finora si manterranno tali anche nei prossimi giorni si prevede che il 7 giugno possano diventare bianche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre il 14 giugno potrebbe toccare a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
>>
>> **Cosa si può fare in zona bianca
> **La principale differenza tra le regioni in zona bianca e quelle in zona gialla è che nelle prime non vale la gran parte delle restrizioni in vigore per contrastare il coronavirus. Restano in vigore il divieto di assembramento, l'obbligo di distanziamento interpersonale e l'uso obbligatorio della mascherina all'aperto nel caso in cui non si possa mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici.
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>> Nelle regioni in zona bianca non è in vigore il coprifuoco (che nelle zone gialle il 7 giugno verrà spostato alle 24 e il 21 giugno verrà eliminato del tutto). Possono riaprire sale da gioco e piscine al chiuso (che in zona gialla riaprono dall'1 luglio); possono riaprire parchi tematici e di divertimento, e possono svolgersi fiere, matrimoni e altre cerimonie (che in zona gialla saranno consentiti dal 15 giugno).
>>
>> L'accesso alle feste relative a matrimoni e altre cerimonie può avvenire solo con il cosiddetto “certificato verde”, che dimostra una delle seguenti condizioni: il completamento del ciclo vaccinale nei nove mesi precedenti; la guarigione dal coronavirus nei sei mesi precedenti; o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico valido nelle 48 ore dall’esecuzione. ****
>>
>> **– Leggi anche:** [I dati della settimana su coronavirus e vaccinazioni in Italia](<https://www.ilpost.it/2021/05/28/coronavirus-vaccini-dati-settimana-27-maggio/>)
>>
>> **Le prossime riaperture
> **L’andamento incoraggiante della pandemia in Italia ha portato il governo a confermare il piano di riaperture [annunciato a metà di aprile](<https://www.ilpost.it/2021/04/16/draghi-riaperture-scuole-bar-ristoranti-26-aprile/>): il 24 maggio [hanno riaperto](<https://www.ilpost.it/2021/05/24/palestre-riapertura-linee-guida/>) le palestre e da domani, 1 giugno, si potrà assistere a eventi sportivi all’aperto entro alcuni limiti (non più del 25 per cento della capienza, e in tutto non più di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso). Dall'1 giugno in zona gialla, come già in zona bianca, potranno riaprire i ristoranti al chiuso e si potrà tornare a consumare al bancone dei bar.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Da oggi tornano le regioni in zona bianca | Altre quattro regioni in zona bianca | 0.940638 | https://www.ilpost.it/2021/05/31/regioni-zona-bianca-coronavirus/ | https://www.ilpost.it/2021/06/07/regioni-zona-bianca-coprifuoco/ |
**Fiorello** guarda avanti. Uomo di parola, dopo aver dato l'addio a " **Viva Rai2** ", [il varietà di successo del mattino](<https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/11/addio-vivarai2-la-musica-e-finita-gli-amici-se-ne-vanno-che-splendido-programma/7544436/>) che ha incollato davanti alla tv **1.300.000 spettatori e il 24,3% di share** , ha deciso di allontanarsi dalla tv. [Ed eccolo per caso in un ristorante mentre fa gli auguri a una prossima sposina, p](<https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/20/fiorello-fa-irruzione-a-un-addio-la-nubilato-ecco-cosa-lo-rende-unico-la-sua-semplicita-il-video/7554454/>)er poi andare all'Università di Urbino per incontrare i ragazzi e ritirare il Sigillo dell'Ateneo, ma [prima ancora ha registrato il nuovo video dei The Kolors "Karma" rispolverando dopo 30 anni il suo celebre "Karaoke"](<https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/14/fiorello-resuscita-dopo-30-anni-il-suo-karaoke-ed-e-festa-in-centro-a-roma-ecco-perche/7547298/>), in pieno centro a Roma. Ma per gli orfani dello show mattutino c'è una brutta notizia.
Come riferito da _Dagospia_ **i contenuti del programma sono in scadenza su RaiPlay e non sarà più possibile rivedere i momenti più divertenti e quelli musicali**. "Dove devo restare? - aveva dichiarato lo showman siciliano congedandosi dai telespettatori - È partita una telefonata, pare che sia partita una telefonata a Meloni. Sai quando si dice, è partita una telefonata? Cosa c'entro io? Eppure sono citato sui giornali, la cosa un pochino mi lusinga… Ma addirittura convincetelo, legatelo, coccolatelo? A me? Un bel massaggio all'ego certamente, però tutto questo non regge, chi mi conosce sa che purtroppo io ho un contratto con il mio divano: dal 10 maggio chi mi vuole sa dove trovarmi, mi riposo per un lungo periodo, devo fare solo riposo, un lungo letargo".
[L'addio di tutto il cast è stato però festoso con tre ospiti d'eccezione Ultimo, Amadeus e Jovanotti](<https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/10/viva-rai-2-fiorello-cala-il-sipario-e-festeggia-con-amadeus-jovanotti-e-ultimo-devo-cercare-una-bella-idea-da-stasera-spengo-il-telefono/7543135/>).
| Viva Rai2, l'addio di Fiorello anche in streaming: i contenuti del varietà in scadenza su RaiPlay. Non sarà più possibile vederli | Viva Rai 2, Fiorello cala il sipario e festeggia con Amadeus, Jovanotti e Ultimo: "Devo cercare una bella idea. Da stasera spengo il telefono” | 0.855176 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/22/viva-rai-2-laddio-di-fiorello-anche-in-streaming-i-contenuti-del-varieta-in-scadenza-su-raiplay-non-sara-piu-possibile-vederli/7557577/ | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/10/viva-rai-2-fiorello-cala-il-sipario-e-festeggia-con-amadeus-jovanotti-e-ultimo-devo-cercare-una-bella-idea-da-stasera-spengo-il-telefono/7543135/ |
N ell’Apocalisse di Giovanni si legge: “ho aperto davanti a voi una porta che nessuno può chiudere”. La fine del tempo, l’apocalisse, è proprio l’inizio di ogni discontinuità storica. Etimologicamente, infatti, apocalisse è qualcosa che stravolge l’orizzonte conosciuto, una rivelazione, che il nostro tempo sembra forse per la prima volta abbastanza maturo per non rifuggire.
Gli eroi dei disaster movies anni Novanta riuscivano sistematicamente a riunire lo spirito dell’umanità intera e a scongiurare l’armageddon. Uno dei film più discussi degli ultimi mesi, _Don’t Look Up,_ abbandona invece la redenzione dei celebri blockbuster per registrare la follia di un mondo condannato. Gli antieroi di questo film sono due astronomi (Di Caprio e Lawrence) che cercano invano di avvisare politici e popolazione dell’imminente impatto di una grande cometa che potrebbe colpire la Terra. Combattono invano l’anestesia di un mondo che rifiuta di alzare gli occhi al cielo. L’intelligenza e l’affettività umane sono imbrigliate dagli algoritmi del profitto e dello spettacolo; le deviazioni dalla regola sono derise, represse o silenziate con lo xanax. Paradossalmente proprio Netflix produce una sceneggiatura in cui l’umanità impotente e schiava di una plutocrazia digitale attraversa e vive tutto, fino alla morte. Nulla possono nemmeno le testate nucleari contro l’ombra dell’estinzione che si avvicina e la totale delegittimazione di ogni istituzione pubblica e scientifica. La società rimane indifferente davanti alla propria fine imminente.
Il successo di _Don’t Look Up_ ci racconta di un sentimento più diffuso. L’immagine apocalittica della fine del genere umano è ormai un costante leitmotiv nelle subculture e nei discorsi delle nuove generazioni del mondo occidentale. Tanti giovani e adolescenti sono ossessionati dall’estinzione, il più delle volte apatici rispetto alle sorti nefaste di un mondo che non ci sarà più, talvolta rassegnati, altrimenti arrabbiati o comunque pienamente consapevoli che “la nostra casa sta bruciando”, prendendo a prestito l’eloquente immagine di Greta Thunberg. Quel che è certo è che hanno un’idea a riguardo, la contemplano, la pensano, la vivono, la prendono sul serio, sono pronti. Nell’autunno 2021 decine di migliaia di adolescenti a Vienna, Praga e Varsavia si sdraiano a terra per simulare la fine del mondo. È lo stesso gesto delle giovani coscienze millenariste che durante le pestilenze trecentesche cantavano “giro, giro tondo” e “tutti giù per terra!”.
A Milano, a settembre, fuori dalla pre-COP6 sul clima, i presidianti di Extinction Rebellion hanno fatto suonare per tutta la giornata, ogni ora, una sirena per ricordare che “il tempo sta finendo”. E se è vero che l’estinzione probabile non mobilita tutti, è possibile che essa sia presente universalmente “nell’inconscio politico” come lo chiama Hillmann, soprattutto in quel 30% in più (rispetto al dato di 10 anni fa) di giovani dai 10 ai 17 anni che finiscono in pronto soccorso per urgenza psichiatrica, come denuncia la società torinese di neuropsichiatria infantile. Infatti, secondo un recente [studio](<https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3918955>) che ha intervistato gruppi di ragazzi in tutto il mondo, più della metà dei giovani intervistati ha dichiarato di temere per la sicurezza della loro famiglia e che l’ansia influenza la loro capacità di dormire, studiare, mangiare o giocare. Tre quarti di loro dichiarano di percepire il futuro come “terrificante”. Quattro su dieci hanno dichiarato che la crisi climatica li rende incerti sulla decisione di diventare genitori, e oltre la metà ritiene che l’umanità sia “spacciata”. Il dato si impenna a 9 su 10 in paesi particolarmente colpiti dai danni ambientali dell’Antropocene, come il Brasile deforestato e le Filippine colpite da cicloni sempre più gravi. Ma non è solo clima l’aria che si respira, e i ragazzi sembrano altrettanto preoccupati per le catastrofi sanitarie. Una recente [indagine](<https://www.savethechildren.it/press/scuola-e-covid-il-28-degli-adolescenti-un-compagno-di-classe-ha-smesso-di-frequentare-la>) Ipsos (2021) rivela che solo un giovane su quattro ritiene che la sua vita potrà tornare alla fase che ha preceduto la pandemia di COVID.
Detto ciò, l’ecopsicologia sembra diventata quasi una moda ormai. Ci sono esperti si rincorrono per definire nuove diagnosi – dall’“ansia climatica” alla “[solastalgia](<https://www.treccani.it/enciclopedia/solastalgia_%28altro%29/>)” fino alla “[ecofobia](<https://www.treccani.it/vocabolario/ecofobia/>)” – che descrivono il contatto con la minaccia di una catastrofe climatica e sociale. Ma al di là della natura dei contenuti ansiogeni, legati o meno al clima e all’ambiente, ciò che qui ci interessa è il tipo di soggettività che viene a crearsi nell’ombra di un futuro estremamente minaccioso a cui sembra inesorabilmente destinata, futuro che non dà più ossigeno ma che toglie il respiro. Non tanto la ricerca di una causalità forzata tra vissuti ansiogeni e crisi climatica, ma piuttosto il domandarsi cosa c’è sotto a entrambi i fenomeni. Quali difficoltà incontreranno le ultime generazioni, specie nell’incontro/scontro con altre che sono cresciute proiettandosi in futuri diversi? Come sfuggire all’impotenza e all’ansia del domani, sempre che sia possibile? Come vivere oggi senza la promessa che il domani sarà meglio? Ci vorrà il tempo giusto, forse decenni per capirlo.
> Tanti giovani e adolescenti sono ossessionati dall’estinzione.
_Doomer_ (dall’inglese doom: catastrofe) è un’appellativo ironico sempre più utilizzato per etichettare quella tipologia di ventenni preoccupati per le condizioni climatiche che credono in una probabile estinzione umana. Vengono definiti “sgonfiati”, privi di speranza. Se i giovani _doomer_ hanno un rapporto familiare con un futuro non lineare, incerto, per la generazione precedente di palloni gonfiati, i _[boomer](<https://www.treccani.it/vocabolario/boomer_%28Neologismi%29/>),_ invece è semplicemente impensabile che l’umanità possa scontrarsi con il suo fallimento finale. Lo spettro della fine rimane per le soggettività moderne (nati prima degli anni Novanta, per intenderci) ad un livello inconsapevole e preverbale. Infesta la mente più che informarla, e quest’ultima si difende sperando, cioè illudendosi di rincontrare la sicurezza smarrita, o disperandosi.
Una mente sociale in preda a queste convulsioni produce notevoli aberrazioni come le fantasie di Bezos e Musk per cui l’umanità sopravviverà alla fine del pianeta Terra per vivere su Marte, oppure l'ottimismo di Al Gore, miope rispetto alle difficoltà della conversione ecologica. "Tuttavia i fatti sono ostinati e la realtà resiste” come scrive Serge Latouche. Un dato rilevante che non possiamo ignorare se vogliamo comprendere la fenomenologia contemporanea è quindi che la nostra è la prima generazione per la quale il futuro della specie si approssima ad un vicolo cieco. Scrive ancora Latouche nel suo libro [_Limite_](<https://www.bollatiboringhieri.it/libri/serge-latouche-limite-9788833923635/>) :
> Le generazioni attuali sono le prime a veder sorgere lo spettro di limiti invalicabili. In questo senso “il tempo del mondo finito” ci si impone senza scampo […] La negazione dei limiti e lo spregio della misura oggi fanno si che limiti e misura risorgano nella forma di catastrofi.
Qualunque tendenza del mondo odierno (dallo scioglimento dei ghiacci all’antibiotico resistenza, dallo spillover al riscaldamento globale e passando per le catastrofi naturali che farciscono i giornali degli ultimi anni) sembra destinata a portare con sé una probabile estinzione di fronte alla quale siamo del tutto impotenti. Siamo in qualche modo anche noi prigionieri della Storia. La tecnica e i suoi automatismi finanziari, bio-medici e info-digitali, hanno preso il sopravvento. L’umano è antiquato, per dirla con Gunther Anders, non è più la misura di tutte le cose. L’uomo vitruviano si è seduto, invecchiato, su qualche vagone pilotato automaticamente su binari morti. Questo tunnel temporale dall’esito scontato è ben descritto dal[ Comitato Invisibile](<https://www.neroeditions.com/product/comitato-invisibile/>):
> Il vicolo cieco del presente, percepibile ovunque, è ovunque negato […] Da qualsiasi angolazione lo si prenda, il presente è senza uscita. Esso non ha più nemmeno la minore, tra le sue virtù. A coloro che vorrebbero assolutamente sperare, esso toglie ogni appiglio. Coloro che pretendono di avere delle soluzioni, sono smentiti nell’arco di un’ora. È cosa risaputa che tutto non può che andare che di male in peggio. “Il futuro non ha più un avvenire”.
La posizione da inerme passeggero della storia se non incorporata consapevolmente, se non elaborata e attraversata collettivamente, produce una forma di negazione del reale (come i _dontlookupper_ del film), umiliazione sistemica e strutturale depressione (disperazione), aggressività nazionalistica e identitaria (difesa di speranze antiquate, vedi slogan elettorali come "Make America Great Again"). E però bagnarci nelle acque dell’impotenza umana davanti alla natura (e alla tecnica) è forse un passaggio obbligato. Sgonfiarci un po’ – Franco Bifo Berardi la chiama psico-deflazione – per riprendere contatto con ciò che ci circonda, è un primo passo. A questo proprio proposito [Bifo](<https://www.dinamopress.it/news/lestinzione-orizzonte-intervista-franco-bifo-berardi/>) scrive che:
> Non abbiamo mai costruito le condizioni per l’elaborazione dell’umiliazione, per una sua evoluzione cosciente. La questione diventa importante nell’orizzonte dell’estinzione: tutt’a un tratto ci rendiamo conto del fatto che ci sono processi ingovernabili dalla volontà umana, e la volontà di potenza iscritta nella cultura della modernità reagisce in maniera panica, aggressiva, e alla fine suicidaria.
Al contrario, un orizzonte collettivo che fa perno sulla fine dell’umanità e sulla sua costitutiva impotenza può restituire senso all’esperienza umana contemporanea e addirittura trasformarla. Il cambiamento è paradossale, più l’umanità (e soprattutto parte di essa) cerca di diventare quel che non è e non sarà mai, padrona del mondo e di se stessa, più rimane ferma.
“La via d’uscita [anche per l’impotenza] è solo attraverso”, scriveva Fritz Perls. Come sostiene Jean-Pierre Dupuy in [_La Marque du sacre_](<https://editions.flammarion.com/la-marque-du-sacre/9782081231702>) : “Quando la finitezza della condizione umana è percepita come alienazione anziché come fonte di senso, si perde qualcosa di infinitamente prezioso in cambio del perseguimento di un sogno puerile”. Se l’ideale di potenza illuministico, trascinatosi fino al suo trionfo (e crollo) post-moderno, era la locomotiva, perennemente proiettata ad un altrove e ad un futuro redentivo, “la rivoluzione è un freno di emergenza”. Per Walter Benjamin l’idea di rivoluzione va intesa come un’interruzione della continuità storica del dominio in vista di un reincantamento del mondo in grado di dare voce e forza ai vinti della storia (tra i quali in questo momento figurano bambini e adolescenti): “Marx ha detto che le rivoluzioni sono la locomotiva della storia globale. Forse le cose sono diverse. Le Rivoluzioni possono essere l’atto con cui l’umanità che viaggia sul treno tira il freno di emergenza”.
La rivoluzione ferma il motore, reincanta il meccanismo. Questo è il pensiero della fine del ritmo (“tu-tum tu-tum” e poi più nulla): un freno di emergenza. Immaginare la fine del tunnel, per quanto macabra possa risultare, è il primo passo per escogitare una via di fuga, per risvegliarsi dal torpore del sogno moderno. L’estinzione come orizzonte di senso è quindi fertile se costituisce un’uscita dal falso dualismo speranza-disperazione. E sulla fecondità del pensiero della fine si era già espresso De Martino: “il pensiero della fine del mondo, per essere fecondo, deve includere un progetto di vita, deve mediare una lotta contro la morte”.
L’orizzonte dell’estinzione può essere medium trasformativo se ci fa rendere conto che la nostra libertà si esprime nel perimetro della potenza e non viceversa, citando ancora Berardi. Questa rivelazione fa sorgere la domanda “cosa posso fare?”, troppo a lungo soppiantata dal “cosa voglio fare”. È così che nasce la solidarietà e l’organizzazione, quando insieme si decide di concentrarsi sul perimetro più o meno espandibile della potenza collettiva. Il volontarismo magico, la brama cartesiana di dominio umano sulla natura esteso ai margini dell’irreale, si trasforma in senso del limite. Il punto di incontro tra l’organismo e l’ambiente torna ad essere sensibilizzato. L’incapacità di riprodurre il futuro che ci si aspettava permette nuove sensibilità, dolorose e non, nell’apertura agli imprevisti, rispetto ai quali non si può nulla.
> Il presagio della fine è un formidabile elemento di verità.
Il presagio della fine è un formidabile elemento di verità. Una verità troppo pesante e angosciosa da sorreggere da soli. Da qui la grande attrazione per le mobilitazioni per il clima: permettono di sognare il futuro insieme (dopotutto è forse vero che "non esiste gruppo senza futuro e futuro senza gruppo"). Il futuro-minaccia, come lo ha definito Miguel Benasayag, diventa condivisibile e restituisce senso alle esperienze soggettive. [Immaginare la fine è il modo in cui stiamo imparando ad avere a che fare con l’incertezza](<https://not.neroeditions.com/medusa-storie-dalla-fine-del-mondo/>) e la complessità del mondo e di noi stessi, affrancandoci dall’ansia che ne deriva e dall’illusione di un domani redentivo. È sempre stato complesso il mondo, oggi ce ne accorgiamo. Nella fine delle ideologie e nel crollo dei grandi orizzonti collettivi della modernità, l’orizzonte dell’estinzione diviene medium della scoperta di essere immersi nell’incertezza e nell’impotenza. La minaccia si rivela per quel che è ed è sempre stata): incertezza e limitatezza.
Si affrancheranno allora dalle vecchie illusioni di crescita infinita le nuove generazioni, non più guidate dai lumi della ragione individualista e della tecnica, ma dalla consapevolezza di essere un tutt’uno con il mondo, più complesso e incerto, ma forse, se condiviso, più intenso e interessante.
| Orizzonte estinzione | Cannes apre con gli zombie postmoderni di Jim Jarmusch | 0.848269 | https://www.iltascabile.com/societa/orizzonte-estinzione/ | https://www.internazionale.it/bloc-notes/francesco-boille/2019/05/16/cannes-zombie-jarmusch |
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>>> Da oggi la Somalia ha un nuovo [primo ministro](<http://www.nytimes.com/aponline/2010/10/31/world/africa/AP-AF-Somalia.html>). Si chiama Mohamed Abdullahi Mohamed e ha vissuto gran parte della sua vita negli Stati Uniti. Mohamed era già stato nominato dal Presidente somalo [Sharif Sheik Ahmed](<http://topics.nytimes.com/top/reference/timestopics/people/a/sharif_sheik_ahmed/index.html?inline=nyt-per> "More articles about Sharif Sheik Ahmed.") lo scorso quattordici ottobre, ma il voto ufficiale del Parlamento c'è stato soltanto oggi.
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>>> L'ex primo ministro della Somalia, Omar Abdirashid Ali Sharmarke, aveva dato le [dimissioni](<http://www.bbc.co.uk/news/world-africa-11380701>) lo scorso 21 settembre dopo mesi di crescente tensione con il Presidente somalo Sheikh Sharif Ahmed. Al nuovo premier ora spetterà il difficile compito di formare un nuovo Gabinetto nel tentativo di rafforzare il potere ufficiale del governo, sempre più pesantemente minacciato dai continui attacchi delle milizie di [al Shabaab](<https://www.ilpost.it/2010/07/23/al-shabab-e-il-nuovo-braccio-di-al-qaida/>).
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>>> La Somalia è uno dei paesi africani più devastati dalle guerre civili e dai “signori della guerra” che si sono succeduti a partire dal 1964, anno della prima guerra contro l’Etiopia. Negli ultimi anni il gruppo fondamentalista [al Shabaab](<https://www.ilpost.it/2010/07/23/al-shabab-e-il-nuovo-braccio-di-al-qaida/>) si è imposto tra le varie fazioni delle Corti Islamiche e ha preso il controllo quasi totale delle regioni centromeridionali del paese e di gran parte della capitale, Mogadiscio.
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>>> Negli ultimi mesi, approfittando dell’estrema debolezza del governo di transizione supportato dall’Onu, il gruppo ha sferrato [numerosi attacchi](<https://www.ilpost.it/2010/08/24/cosa-sta-succedendo-in-somalia/>) colpendo militari e civili. Venerdì alcuni miliziani islamisti appartenenti al gruppo di al-Shabaab [hanno ucciso](<https://www.ilpost.it/2010/10/29/al-shabaab-giustizia-due-ragazzine-in-somalia/>) brutalmente due adolescenti accusate di collaborare con il governo. I miliziani di al-Shabaab si rendono spesso protagonisti di esecuzioni pubbliche per seminare il terrore tra la popolazione. Le uccisioni servono a eliminare i dissidenti o chi decide di collaborare con il governo e, al tempo stesso, funzionano da deterrente per terrorizzare gli abitanti delle zone controllate dai miliziani e disincentivare le insurrezioni. L’obiettivo del gruppo è l’affermazione di uno stato islamico radicale contro il governo del più moderato Sharif Ahmed, ex-capo della Unione delle Corti Islamiche.
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>>> Il nuovo premier Mohamed ha lavorato nell'Ambasciata somala a Washington dal 1985 al 1988 e ha inesgnato Risoluzione del Conflitto e Leadership nello _Erie Community College_ , nello stato di New York. Ha un master in Scienze Politiche dalla _State University of New York_. L'ex governatore di una delle province somale meridionali, Qasim Mohamed Nur, ha detto al New York Times che Mohamed potrebbe riuscire laddove i suoi predecessori hanno sempre fallito proprio perché avendo vissuto quasi sempre all'estero non porta nessun peso politico sulle sue spalle. Secondo altri osservatori, invece, sarebbe proprio la sua mancanza di esperienza diretta nel territorio somalo a farne una scelta estremamente debole.
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>>> **- [Tutti gli articoli sulla Somalia](<https://www.ilpost.it/?s=al+shabaab&submit=>)**
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| La Somalia ha un nuovo primo ministro | Il primo ministro somalo dà le dimissioni | 0.90391 | https://www.ilpost.it/2010/10/31/la-somalia-ha-un-nuovo-primo-ministro/ | https://www.ilpost.it/2010/09/21/il-primo-ministro-somalo-da-le-dimissioni/ |
Centrale di Vado Ligure. Foto Luca Manes/Re:Common
[di Antonio Tricarico]
Lo scorso lunedì il consiglio di amministrazione della Tirreno Power – controllato al 50 per cento dalla multinazionale francese Engie e per l'altra metà dalla italiana Sorgenia – “ _ha stabilito che non ci sono le condizioni per prevedere la ripartenza dopo oltre due anni di sequestro giudiziario_ ”[[1]](<http://www.centralevadoligure.it/2016/06/07/tirreno-power-decisa-la-chiusura-dei-gruppi-carbone-vado-ligure/>) e sancito la chiusura definitiva dei gruppi a carbone di Vado Ligure.
Una vittoria storica per tutti quegli abitanti di Vado, Quiliano e Savona che da più di un decennio si sono battuti con dignità e determinazione per fermare il disastro ambientale e sanitario causato dalla combustione della polvere nera nella centrale sulla riviera di Ponente.
Nel 2014 il giudice di Savona Fiorenza Giorgi aveva, infatti, dato ragione alle richieste degli abitanti con la decisione senza precedenti di sequestrare cautelativamente i gruppi a carbone dell'impianto perché “il reato contestato prevede, come sua ipotesi sicuramente più grave, l’ingente danno alla salute provocato dal dimostrato aumento dei ricoveri ospedalieri e del numero dei decessi riconducibile direttamente alla presenza della centrale”[[2]](<http://www.penalecontemporaneo.it/upload/1399222800Trib.%20Savona%20-%20decreto%20sequestro%20Tirreno%20Power.pdf>).
Alla chiusura delle indagini penali sul caso, il pubblico ministero Francantonio Granero di Savona ha formulato l'accusa di disastro ambientale doloso e di omicidio colposo plurimo di più di 400 persone morte per malattie respiratorie e cardiovascolari – che sarebbero collegate all'inquinamento della centrale - a carico di ben 86 tra amministratori locali e manager di azienda a vario titolo[[3]](<http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/35/2015/07/N.-5917.13.21-DR.-PAOLUCCI-AVVISO-415-BIS-C.P.P..pdf>). Con la decisione di lunedì della Tirreno Power, cala definitivamente il sipario sulle due vecchie unità a carbone da 330 megawatt, impiegate, secondo la pubblica accusa, in violazione delle normative ambientali con la complicità degli amministratori locali.
Re:Common, che insieme a tanti gruppi in Italia ha sostenuto la battaglia della Rete Savonese Fermiamo il Carbone – collaborando a livello internazionale con Les Amis de la Terre in Francia per quel che riguarda le responsabilità dell'Engie – esprime la sua soddisfazione per questa decisione. Un provvedimento dovuto da molto tempo, ma che Re:Common considera solo il primo passo nella giusta direzione.
Rimane, infatti, da capire cosa intende fare la Tirreno Power per il risanamento dell'area industriale e la sua riconversione sostenibile, per dare un futuro dignitoso anche alla manodopera locale che, dopo aver rischiato silenziosamente per anni la propria salute, oggi potrebbe di essere lasciata per strada o nelle mani di un ipotetico intervento governativo. Alla ILVA, tanto per capirsi.
L'azienda dichiara genericamente che “ha avviato un progetto di re-industrializzazione del sito, volto a favorire l’insediamento di nuove aziende con l’obiettivo di contribuire alla ricerca di soluzioni che possano offrire un futuro occupazionale ai lavoratori e una prospettiva di sviluppo al territorio”[[4]](<http://www.centralevadoligure.it/2016/06/07/tirreno-power-decisa-la-chiusura-dei-gruppi-carbone-vado-ligure/>). Ad oggi tale progetto, così come il piano industriale della stessa Tirreno Power, però non sono stati resi pubblici.
In diversi dubitano che addirittura esistano. E' forte, invece, il rischio che la società, ancora in difficoltà finanziaria nonostante la generosa ristrutturazione del debito di cui ha beneficiato da dieci banche alla fine del 2015, alla fine si potrebbe trovare costretta a vendere non solo le aree industriali, ma anche l'autorizzazione ambientale integrata già ottenuta per la realizzazione di una nuova unità a carbone da 460 megawatt sempre a Vado Ligure.
La giustizia farà il suo corso – ed è attesa a giorni la richiesta di rinvio a giudizio per alcuni degli indagati – ma nel frattempo è cruciale che la società civile rimanga vigile per porre fine definitivamente a qualsiasi piano a carbone di chiunque potrebbe arrivare a Vado Ligure; nonché per sgombrare il campo da progetti fantasiosi quanto dannosi, quali un inceneritore per i rifiuti della vicina discarica oggi quasi piena o esagerate piattaforme per la logistica. Solo così si potrà finalmente creare un futuro diverso ed autenticamente sostenibile per un'area che già ha pagato un costo ambientale e sociale enorme negli ultimi quarant'anni. La battaglia di giustizia a Vado Ligure di sicuro non finisce oggi.
* * *
[1] http://www.centralevadoligure.it/2016/06/07/tirreno-power-decisa-la-chiusura-dei-gruppi-carbone-vado-ligure/
[2] http://www.penalecontemporaneo.it/upload/1399222800Trib.%20Savona%20-%20decreto%20sequestro%20Tirreno%20Power.pdf
[3] http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/35/2015/07/N.-5917.13.21-DR.-PAOLUCCI-AVVISO-415-BIS-C.P.P..pdf
[4] http://www.centralevadoligure.it/2016/06/07/tirreno-power-decisa-la-chiusura-dei-gruppi-carbone-vado-ligure/
*[(1)]: Alberto Fenoglio, A caccia di tesori, Piemonte in Bancarella, Torino 1970, pp. 103-6.
*[(2)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(3)]: Vedi qui le ricostruzioni topografiche dei Vigili del Fuoco
*[(4)]: J.-B. B. d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, Desaint & Saillant, Parigi 1760, pp. 537-8.
*[ (5)]: Rama è citata lungo il percorso 29 da Mansio Ebrodunum (Embrun) a Mediolanum (Milano) in Charles Athanase Walckenaer, Géographie ancienne historique et comparée des Gaules cisalpine et transalpine, Vol. 3, P. Dufart, Parigi 1839, pp. 24-5 e lungo il percorso 55 da Brigantio (Briançon) a Vapincum (Gap) a p. 42.
*[(6)]: Matilde Dell’Oro Hermil, Roc Maol e Mompantero, Tabor Edizioni, Susa 2018 (I ed. 1897), p. 60.
*[(7)]: ASTo, Corte, Materie Economiche, Miniere, m. 2, n. 11, s.d. ma circa 1608 trascritto in appendice a Maurizio Gomez Serito, “Pietre e marmi per le architetture piemontesi: cantieri urbani affacciati sul territorio” in Mauro Volpiano (ed.), Il cantiere sabaudo tra capitale, provincia e residenze di corte, Torino 2013, p. 203.
*[(8)]: Calendario generale pe’ regii stati, Giuseppe Pomba, Torino 1826, p. 586.
*[(9)]: Vincenzo Barelli, Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna, Giuseppe Fodratti, Torino 1835, pp. 68-9.
*[(10)]: Hermil 2018, p. 6.
| La fine del carbone a Vado Ligure e la battaglia di giustizia che continua | Gli ex dirigenti dell'ILVA dovranno dare 12 milioni di risarcimento al comune di Taranto | 0.836506 | https://www.recommon.org/la-fine-del-carbone-a-vado-ligure-e-la-battaglia-di-giustizia-che-continua/ | https://www.ilpost.it/2022/07/09/ilva-risarcimento-taranto/ |
Giovedì lo sceneggiatore americano Aaron Sorkin ha anticipato in [un'intervista con la giornalista Tina Brown](<http://www.thedailybeast.com/articles/2012/11/15/aaron-sorkin-on-casting-david-petraeus-and-writing-steve-jobs.html>) alcuni dettagli del film che sta scrivendo sulla vita di Steve Jobs, il cofondatore di Apple. La sceneggiatura si basa sulla [biografia](<https://www.ilpost.it/2011/10/25/cosa-ce-nella-biografia-di-steve-jobs/>) di Jobs scritta da Walter Isaacson, i cui diritti sono stati acquistati da Sony Pictures Entertainment. L'intervista è avvenuta nell'ambito dello _[Hero Summit](<http://www.thedailybeast.com/articles/2012/10/26/hero-summit-2012-agenda.html>)_ , un evento organizzato a Washington dal sito di notizie online _Daily Beast_ e dal settimanale _Newsweek_ - entrambi diretti da Brown - in cui scrittori, giornalisti, storici e altre personalità hanno raccontato le storie e i comportamenti coraggiosi di soldati americani sul fronte.
**([Cosa c'è nella biografia di Steve Jobs](<https://www.ilpost.it/2011/10/25/cosa-ce-nella-biografia-di-steve-jobs/>))**
Sorkin - considerato tra gli sceneggiatori più brillanti degli ultimi vent'anni e vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di _[The Social Network](<https://www.ilpost.it/2010/11/24/cosa-ce-vero-falso-film-facebook-social-network/>)_ - [ha inizialmente parlato](<http://tech.fortune.cnn.com/2012/11/16/apple-sorkin-jobs-movie/>) del [caso Petraeus](<https://www.ilpost.it/2012/11/14/caso-petraeus/>), dicendo che gli sarebbe piaciuto trattarlo nella seconda stagione di _The Newsroom_ , la serie tv sul giornalismo che sta scrivendo per HBO, ma «sfortunatamente la stagione si chiude pochi giorni prima» lo scoppio dello scandalo. Dopo aver parlato del suo modo di scrivere e raccontato quali personaggi lo interessano, Sorkin ha rivelato alcuni particolari del film che sta scrivendo su Steve Jobs.
Per prima cosa ha ribadito - come aveva [già detto a giugno](<https://www.ilpost.it/2012/06/07/aaron-sorkin-film-steve-jobs/>) - di non voler raccontare la vita del fondatore di Apple in modo tradizionale, seguendo la struttura dalla-culla-alla-tomba tipica dei film biografici. Sorkin ha quindi spiegato che «l'intero film sarà costituito da tre scene, e tre scene soltanto, che si svolgeranno tutte in tempo reale», ovvero il tempo vissuto dai protagonisti del film avrà la stessa durata di quello vissuto dagli spettatori. Le scene presenteranno tre momenti cruciali della vita di Jobs e saranno ambientate nei backstage del lancio del primo Mac nel 1984, di NeXt - la società fondata da Jobs dopo aver lasciato Apple - e infine dell'iPod nel 2001.
**([Tutte le urla di Newsroom](<https://www.ilpost.it/2012/08/31/tutte-le-urla-di-the-newsroom/>))**
Sorkin ha raccontato di aver incontrato le persone che Jobs frequentava, tra cui il cofondatore di Apple Steve Wozniak, che svolge anche il ruolo di supervisore del film: «ho avuto la possibilità di parlare con queste persone che lo venerano nonostante le abbia fatte tutte piangere, prima o poi. Ma le ha rese anche tutte migliori in quello che stavano facendo», ha detto Sorkin. Secondo Sorkin il brutto carattere per cui Jobs è famoso - insieme alla sua genialità - hanno reso ancora più interessante scrivere un film su di lui: «non ha senso scrivere su qualcuno a meno che sia imperfetto. Le persone perfette - che probabilmente non esistono - non sono interessanti. Non esistono neanche le persone che appartengono a una data tipologia. Steve Jobs era atipico, era un genio, ed era estremamente difficile».
- **[Aaron Sorkin per principianti](<https://www.ilpost.it/2011/06/10/aaron-sorkin-per-principianti/>)**
Sorkin ha raccontato che pur non avendo mai incontrato Jobs di persona, gli aveva parlato diverse volte al telefono: Jobs lo aveva chiamato più volte per complimentarsi per il suo lavoro e gli aveva anche chiesto un consiglio sul [famoso discorso](<https://www.ilpost.it/2011/10/06/discorso-steve-jobs-stanford/>) che tenne all'università di Stanford nel 2005. L'ultima volta Jobs lo aveva chiamato per proporgli di scrivere un film per la Pixar. Sorkin ha terminato il suo intervento dicendo di voler concludere il film con un testo o una voce fuoricampo a leggere la frase _Here 's to the crazy ones_, tratta del famoso spot della Apple _Think Different_ del 1997. «Se mi posso guadagnare quel finale allora avrò scritto il film che volevo».
**- [La storia e le foto di Steve Jobs](<https://www.ilpost.it/2011/10/06/morte-steve-jobs/>)**
**- [L'incredibile caso Peatraeus, dall'inizio](<https://www.ilpost.it/2012/11/14/caso-petraeus/>)**
Foto: Aaron Sorkin (Valerie Macon/Getty Images)
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
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*[ NF]: Norfolk Island
*[22 minuti, 47 secondi fa]: 2016-07-30T20:21:38+00:00
| Aaron Sorkin e il film su Steve Jobs | Aaron Sorkin e il film su Steve Jobs | 0.889921 | https://www.ilpost.it/2012/11/16/aaron-sorkin-film-steve-jobs-2/ | https://www.ilpost.it/2012/06/07/aaron-sorkin-film-steve-jobs/ |
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>> Fabrice Leggeri, capo della controversa agenzia europea Frontex, ha presentato oggi le dimissioni dal suo incarico durante una riunione del board dell'agenzia. Leggeri ha 54 anni ed è alla guida di Frontex, detta anche Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, dal 2015. Le dimissioni di Leggeri sono arrivate piuttosto a sorpresa ma sono soltanto l'ultima di una serie di controversie in cui è stata coinvolta l'agenzia negli ultimi anni.
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>> In estrema sintesi, gli agenti di Frontex vengono accusati da anni di collaborare o di compiere di persona respingimenti di massa di richiedenti asilo, vietati dalle norme dell'Unione Europea e dal diritto internazionale. Leggeri ha sempre negato ogni accusa e lo ha fatto anche nella mail con cui ha annunciato le proprie dimissioni allo staff dell'agenzia, letta anche dal _Post_. «Ho affrontato personalmente queste accuse e ho potuto respingerle tutte», scrive Leggeri.
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>> La parte iniziale della mail mandata da Leggeri allo staff di Frontex sulle proprie dimissioni (il Post)
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>> Le sue dimissioni sono arrivate nello stesso giorno in cui il board di Frontex doveva discutere alcune azioni disciplinari per lo staff dell'agenzia in seguito a un rapporto compilato dall'OLAF, l'ufficio europeo per la lotta antifrode, che ha individuato comportamenti irregolari di vari dirigenti di Frontex nella gestione dei flussi migratori verso l'Europa.
>>
>> Il rapporto dell'OLAF era stato consegnato a Frontex a febbraio e non è ancora stato reso pubblico. Una fonte interna dell'agenzia, però, ha detto al _Post_ che il rapporto «individua precise responsabilità dell'agenzia e di Leggeri per alcuni respingimenti avvenuti in Grecia», e che «sembra esserci un legame diretto fra la riunione in cui si dovevano decidere i provvedimenti disciplinari e le dimissioni di Leggeri». Appena due giorni fa, fra l'altro, era uscita [una lunga inchiesta congiunta di vari giornali europei](<https://www.spiegel.de/international/europe/frontex-involved-in-illegal-pushbacks-of-hundreds-of-refugees-a-9fe90845-efb1-4d91-a231-48efcafa53a0>), fra cui lo _Spiegel_ e _Le Monde_ , che aveva fornito ulteriori prove del fatto che Frontex sia stata coinvolta in moltissimi respingimenti di richiedenti asilo in Grecia.
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>> Al momento però non sembra che Leggeri subirà alcuna conseguenza per quello di cui è accusato. In un documento [pubblicato](<https://frontex.europa.eu/media-centre/management-board-updates/management-board-conclusions-from-the-extraordinary-mb-meeting-of-28-29-april-2022-nr08YV>) dal board di Frontex sulla riunione di oggi si legge che «alla luce delle dimissioni del direttore di Frontex, il board ha deciso che avviare un procedimento disciplinare contro il direttore in relazione al rapporto dell'OLAF non è più necessario».
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>> Un'ipotesi è che Leggeri abbia barattato le proprie dimissioni da Frontex con la garanzia di non subire un lungo e potenzialmente imbarazzante processo per le irregolarità segnalate dal rapporto dell'OLAF.
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>> Frontex [è stata riformata](<https://frontex.europa.eu/language/it/>) nel 2016 e negli anni ha acquisito sempre più centralità mano a mano che diversi stati di frontiera, soprattutto nell'Europa orientale e meridionale, hanno deciso di militarizzare i propri confini per evitare l'ingresso di migranti e richiedenti asilo, principalmente per ragioni di consenso politico. L'attività di Frontex dovrebbe limitarsi ad aiutare i paesi di confine dell'Unione Europea a gestire la sicurezza delle proprie frontiere, ma diversi esperti di immigrazione e diritti umani hanno segnalato che negli anni è di fatto diventata un corpo di sicurezza che ha aiutato le guardie di frontiera nazionali a respingere decine di migliaia di migranti prima che facessero richiesta di asilo nei paesi europei, legittimando una pratica ritenuta molto controversa e probabilmente illegale per le norme europee.
>>
>> Gli stati membri dell'Unione, soprattutto quelli dell'Est, hanno molto apprezzato gli sforzi di Frontex e fatto pressioni per ingrandirla ed espandere il suo mandato. Entro il 2027 Frontex passerà dagli attuali 1.500 effettivi a 10mila – di cui 7.000 distaccati dalle forze dell’ordine nazionali – e nel bilancio 2021-2027 le è stato garantito un budget superiore alla maggior parte delle agenzie dell’Unione Europea, di [circa 5,6 miliardi di euro](<https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/QANDA_20_2088>).
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>> Eppure ormai da anni si sono moltiplicate le testimonianze di irregolarità compiute da agenti di Frontex, certificate da giornali internazionali o ong che si occupano di migranti e richiedenti asilo. Nell'inchiesta curata dallo _Spiegel_ e da _Le Monde_ uscita giovedì, per esempio, si dice che Frontex è stata direttamente coinvolta nel respingimento di circa un migliaio di richiedenti asilo nel tratto di mare fra Grecia e Turchia fra marzo 2020 e settembre 2021, anche se «il vero numero dei respingimenti compiuti con l'assistenza di Frontex è plausibilmente ancora più alto».
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>> In passato Frontex era stata accusata di essere coinvolta anche in migliaia di respingimenti compiuti sulla cosiddetta "rotta balcanica". _Deutsche Welle_ ha raccontato che membri di Frontex [sembrano attivi](<https://www.infomigrants.net/en/post/29524/is-frontex-involved-in-illegal-pushbacks-in-the-balkans>) sul confine fra Albania e Grecia per impedire ai richiedenti asilo di uscire dalla Grecia, così come sul confine fra Croazia e Bosnia ed Erzegovina per evitare che lascino la Bosnia ed entrino nel territorio dell'Unione Europea.
>>
>> Frontex e Leggeri hanno sempre respinto qualsiasi accusa, anche di fronte all'evidenza e a prove schiaccianti della propria responsabilità: come quando alla fine del 2020 una lunga inchiesta del sito di giornalismo investigativo _Bellingcat_ in collaborazione con altri giornali europei fra cui lo _Spiegel_ [documentò con grande quantità di dettagli](<https://www.bellingcat.com/news/2020/10/23/frontex-at-fault-european-border-force-complicit-in-illegal-pushbacks/>) che l'8 giugno una nave di Frontex aveva fisicamente impedito a un gommone pieno di richiedenti asilo di entrare nelle acque greche.
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>> Le smentite di Frontex sono sempre state povere di dettagli e l'intera dirigenza dell'agenzia è stata spesso accusata di scarsissima trasparenza – «È un’agenzia molto chiusa», [ha raccontato](<https://www.ft.com/content/32d464ad-1efb-4b6b-ad43-427d05e01852>) al _Financial Times_ l’europarlamentare olandese Tineke Strik, che si occupa di Frontex da anni – e più in generale di disinteresse verso il rispetto dei diritti umani.
>>
>> _Politico_ [ha ricostruito](<https://www.politico.eu/article/frontex-growing-pains-europe-migration-border-coast-guards-hiring-chaos/>) che entro il 5 dicembre 2020 Frontex avrebbe dovuto assumere 40 esperti di diritti umani per supervisionare le attività dell’agenzia. Frontex ha dato la colpa della mancata assunzione alla pandemia, ma una fonte di _Politico_ sostiene che in realtà i ritardi furono causati dal fatto che il capo di gabinetto dell’agenzia, Thibauld de La Haye Jousselin, non riteneva la loro assunzione una priorità.
>>
>> Un rapporto compilato nell'estate del 2021 dal Parlamento Europeo sul lavoro di Frontex ([PDF](<https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/238156/14072021%20Final%20Report%20FSWG_en.pdf>)) ha concluso che «nonostante diversi soggetti credibili abbiano sistematicamente raccontato di violazioni di diritti umani alle frontiere di diversi stati membri, Frontex ha generalmente ignorato queste segnalazioni».
>>
>> Diversi osservatori hanno attribuito questo approccio a Leggeri stesso, arrivato a capo di Frontex dopo una carriera nel ministero dell'Interno francese, quindi senza una vera competenza nella gestione dei flussi migratori o competenze specifiche sul rispetto dei diritti umani.
>>
>> Leggeri ha rivendicato questo approccio anche nella mail in cui ha comunicato allo staff di Frontex le sue dimissioni, spiegando che il mandato ottenuto era molto chiaro e prevedeva di «aiutare gli Stati membri a gestire e proteggere le proprie frontiere esterne», e non, come Leggeri scrive con un'accezione apparentemente dispregiativa, «diventare una specie di Agenzia dei Diritti Umani che controlli quello che fanno gli Stati membri ai propri confini». Leggeri attribuisce proprio la decisione di dimettersi a un clima politico che gli sembra diverso rispetto ai primi anni di lavoro all'agenzia.
>>
>> Al momento non è chiaro chi potrebbe prendere il suo posto, e se con un capo diverso Frontex potrebbe cambiare il suo approccio. Una fonte interna all'agenzia ha detto che Leggeri aveva avvisato alcuni dirigenti di Frontex delle sue imminenti dimissioni nei giorni scorsi, e che già dall'inizio della settimana all'interno dell'agenzia circolano voci e ipotesi su chi potrebbe prendere il suo posto.
*[MASAF]: Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
*[ICQRF]: Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
*[) ]: Rigore
*[Rig), 63′ ]: Rigore
*[ NF]: Norfolk Island
| Si è dimesso il direttore di Frontex | L'ex capo di Frontex Fabrice Leggeri si candiderà alle europee con il partito di estrema destra francese Rassemblement National | 0.857186 | https://www.ilpost.it/2022/04/29/direttore-frontex-leggeri-dimesso/ | https://www.ilpost.it/2024/02/18/fabrice-leggeri-rassemblement-national/ |
Janez Janša
Elezioni perse a causa dei "terroni" a cui è stata troppo facilmente concessa la cittadinanza. E' questa l'analisi che arriva dalle pagine del sito web del Partito Democratico di Janez Janša, grande sconfitto alle recenti politiche in Slovenia. Ma il Paese reagisce. Come? Vestendosi in tuta da ginnastica
16/12/2011 -
Stefano Lusa
Capodistria
E’ forse la prima volta che la Slovenia, o almeno una parte di essa, si fa beffe di Janez Janša e del suo partito. Su Facebook e su Twitter imperversano foto di persone in tuta da ginnastica. Molti non hanno mancato di postare la foto del carismatico leader della destra slovena in abbigliamento sportivo. L’attivista per i diritti della comunità LGTB Mitja Blažić, ha pensato bene di cambiare l’immagine sul suo profilo con una sua foto in canottiera, pantaloni della tuta da ginnastica, catena d’oro al collo e sigaretta in bocca, con il commento: “Oltre a essere frocio da oggi sono anche il terrone Blažić”.
Per un Paese che si prende molto sul serio una simile reazione è una vera e propria novità ed è stata molto più efficace delle molte ben argomentare condanne che sono giunte per l’ennesima uscita improvvida del partito Democratico.
La vicenda
Ma andiamo con ordine. Nel fine settimana sul sito internet dei Democratici è apparsa un’analisi della sconfitta elettorale a firma di un certo Tomaž Majer (probabilmente si tratta di uno pseudonimo). Nel testo si spiega che la Slovenia tra il 1991 ed il 1992 ha distribuito 200.000 cittadinanze agli immigrati provenienti dal resto della federazione jugoslava, e che a causa dell’alta natalità di questa popolazione oggi il loro numero sarebbe lievitato a 220.000. Durante le guerre balcaniche in Slovenia si sarebbero trasferite altre 40.000 persone, mentre 20.000 persone avrebbero ottenuto la residenza grazie alla ministro degli Interni Katarina Kresal e molti di essi avrebbero già acquisito la cittadinanza. Se a tutto ciò si aggiungono i matrimoni misti questo gruppo di potenziali elettori arriverebbe a 350.000.
Secondo l’autore poco meno di 200.000 di questi avrebbero votato per
Janković
, gli altri voti, 100.000, sarebbero arrivati dagli sloveni su ordine dell’ex Presidente della Repubblica Milan Kučan e dal presidente dell'Associazione dei reduci partigiani Janez Stanovnik.
L’autore mette in rilievo l’alta affluenza che si sarebbe registrata nei quartieri ad alto tasso di immigrati, la massiccia partecipazione al voto di elettori con “accento straniero”, il fatto che tanti sarebbero arrivati a votare in gruppo e che molti di essi sarebbero andati alle urne vestiti in tuta da ginnastica con scritto sulla mano il numero da cerchiare sulle schede. Paura e corruzione i motivi che secondo l'autore avrebbero spinto queste persone ad andare a votare per Janković.
Nel testo si parla infatti di un’offerta di 50 euro ad un elettore e poi si specifica che sarebbe stato fatto credere, a questa fetta di popolazione, che in caso di vittoria di Janša le loro cittadinanze sarebbero potute essere revocate.
L’analisi si conclude con la constatazione che, a causa della generosa distribuzione delle cittadinanze e della mancata decostruzione delle vecchie reti di potere del passato regime, la Slovenia nel ventesimo anniversario della sua indipendenza avrà come presidente del governo un “serbo”, che nel contempo è anche un tycoon socialista.
Delle intimidazioni che avrebbero subito questi “nuovi” cittadini aveva parlato qualche giorno prima anche direttamente il leader del partito Janez Janša; mentre
Demokracija
, il settimanale vicino al Partito democratico, ha commentato il voto mettendo in prima pagina una brutta foto di Janković e titolando: "La vittoria dei valori balcanici".
Questione etnica?
La questione etnica e le origini di Janković non erano state praticamente tirate in ballo durante la campagna elettorale. Lo stesso Janša aveva cercato, in parte riuscendoci, di essere meno aggressivo del solito e di dimostrarsi alquanto dialogante. Il suo partito del resto era dato in netto vantaggio dai sondaggi e nulla faceva presagire la disfatta.
L'idea di essere stato ferito nell'orgoglio, tradito dal suo stesso popolo, è emersa tutta sul volto di Janša la sera della sconfitta. Costretto a ballare durante la festa che era stata allestita per celebrare quella che avrebbe dovuto essere la vittoria sembrava un manichino trascinato dalla giovane moglie. Nei giorni successivi non sono mancati commenti a denti stretti che la sconfitta andava attribuita proprio a lui.
La constatazione di molti, anche nel centrodestra, è stata che se i Democratici si fossero presentati con un altro potenziale candidato premier avrebbero stravinto. Janša del resto ha sbagliato le ultime mosse in campagna elettorale, ma è soprattutto una figura ingombrante che lo fa amare alla follia da una fetta dell'elettorato, ma incute una reale paura in molti altri.
Del resto anche negli ultimi giorni di campagna elettorale i giornali avevano messo in rilievo i legami tra il suo partito ed alcuni esponenti legati ai gruppi di estrema destra. Sta di fatto che l'analisi pubblicata sul sito dell'SDS non fa che rinfocolare queste paure. Il messaggio eloquente è che le elezioni sono state perse a causa dei "terroni" a cui con troppa generosità la Slovenia ha concesso la cittadinanza. Una popolazione informe, non in grado di pensare con la propria testa, incapace persino di ricordarsi il numero da cerchiare sulla scheda tanto da doverselo scrivere sulla mano. Insomma senza troppa eleganza si è andati a ripescare tutta una serie di stereotipi sui "čefurji" che ovviamente non possono vestire che in tuta da ginnastica.
Tutti in tuta
Così proprio la tuta da ginnastica è diventata il modo per protestare contro le dichiarazioni intolleranti. Subito è partita in internet l'iniziativa di organizzare una manifestazione nel pieno centro di Lubiana, ovviamente in tuta. Domenica sera Jonas Žnidaršič, un noto conduttore televisivo, si è presentato in video sfoggiando tuta, occhiali da sole e catena d'oro, in pratica in pieno "look da terrone" e lo stesso ha fatto lunedì sera, nel programma serale di approfondimento, il rappresentante del tutore dei diritti umani e molti sloveni hanno scelto di mettere in segno di protesta la tuta da ginnastica.
Più che le reazioni ufficiali, le puntigliose prese di posizione dei politici e della denuncia inoltrata per "hate speech", molti sloveni hanno reagito ridendo, rispondendo a chi vorrebbe dividere la società tra sloveni "autoctoni" e "nuovi" cittadini seguendo la massima: "Una risata vi seppellirà".
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Commenti
(Bravo Mauricets......... vedo che capisti tutto.........)
patto di stabilita
Si
Per Gianluca Pasini.........
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| Slovenia: la politica in tuta da ginnastica | Il giorno della civetta | 0.835015 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Slovenia-la-politica-in-tuta-da-ginnastica-109368 | https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Il-giorno-della-civetta-37567 |
La discussione di queste settimane sulla sicurezza ed efficacia del vaccino anti-Covid-19, nella competizione delle percentuali che virano sopra il 90%, e la fideistica attesa del vaccino come unica soluzione in grado di debellare la malattia, rivelano l’assoluto dominio dell’Occidente nella narrazione medica e la riduzione della scienza in ambito sanitario a tecnologia farmaceutica sempre più avanzata, ma sempre più inarrivabile per i più. Se si vuole comprendere e affrontare Covid-19, però, questo approccio non basta. Serve un bagaglio di discipline e di geografie molto più ampio. Serve una lettura più antropologica di questa pandemia, e dunque della salute globale _tout court_. Serve rimuovere le incrostazioni del “paradigma quantitativo” che sempre di più avvolge la scienza e la politica in ambito sanitario, per ritrovare appunto la persona, accanto alle radici profonde di questo male globale che toglie il respiro, metonimia della vita. Covid-19 è una palestra ineguagliabile, una opportunità di ripensare la salute globale senza pari. Per decolonizzarla.
Se non ora, quando? Una delle scaturigini più utili di questa pandemia, e delle sue pedagogie, riguarda l’apparente paradosso di un Nord globale avanzato e tecnologico in sofferenza, più esposto alla morbilità e mortalità del nuovo coronavirus. A dispetto delle peggiori proiezioni epidemiologiche, invece, il Sud del mondo più povero di mezzi sembra in grado di rispondere con maggiore addestramento immunitario al contagio del virus, costretto semmai ad affrontare l’incubo logistico e la violenza di _lockdown_ annunciati con poche ore di anticipo (come in India), o la atroce morsa della fame per tutti coloro -e sono tanti- che vivono di quanto racimolano ogni giorno. C’è uno sfondo antropologico dietro la storia di ogni individuo. Lo sfondo antropologico occidentale, Covid-19 racconta, sembra mostrare la corda.
> 85%: l’85% delle 200 organizzazioni internazionali che si occupano di salute e politiche sanitarie, e lavorano nei Paesi a basso e medio reddito, hanno le loro sedi principali in Europa e Nord America, e due terzi degli uffici sono collocati in soli tre Paesi: Svizzera,Gran Bretagna e Stati Uniti (Fonte: Global Health 5050, 2020)
Da questa consapevolezza è scaturita nel 2020 una ricca produzione di letteratura accademica che, nella disamina retrospettiva di narrazioni retoriche fatte da occidentali sulla diffusione del virus HIV/Aids o sulla prevenzione e il controllo dell’Ebola in Africa occidentale, ha indotto alcune istituzioni universitarie -penso alla Duke University negli Stati Uniti e alla Università di Bristol in Gran Bretagna- a promuovere uno sguardo più antropologico ed etnografico sulla pandemia. Uno sguardo lungimirante quanto basta, insomma, per spacchettare le disuguaglianze razziali che alignano non solo all’interno dei sistemi sanitari nazionali, come abbiamo visto in un precedente racconto di questa rubrica, ma anche nell’impianto costitutivo e culturale di gran parte delle istituzioni multilaterali. Basta dotarsi degli strumenti per riconoscerle.
Covid-19 ha convinto anche _The Lancet_ a ospitare una rubrica speciale dedicata alla necessità di traghettare l’universalismo occidentale dominante, oggi considerato la norma ma tutt’altro che neutrale, verso i lidi di una pluridiversità globale che rinunci del tutto a categorizzare l’altro. Parole come “salute globale” o “salute pubblica” sembrano connotare una universalità di umanità e interessi, ma è sufficiente una rapida ricerca su Google a proposito di Ebola, per toccare con mano una forma vistosa di immaginario eurocentrico alle prese con la gerarchizzazione dell’umanità, eredità di una storia nella quale siamo ancora intrappolati. Genere e appartenenza razziale contano nel racconto sulla salute, le asimmetrie di potere continuano a piagare l’architettura sanitaria globale, e non c’è vaccino che tenga.
_Nicoletta Dentico è giornalista ed esperta di diritto alla salute. Già direttrice di Medici Senza Frontiere, dirige il programma di salute globale di Society for International Development_
_© riproduzione riservata_
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In **Nuova Zelanda** , un uomo di 5o anni si è tuffato in acqua, con l'intento di colpire con il suo corpo **un 'orca** che stava nuotando tranquilla. Il _**Dipartimento della fauna (DoC)**_ neozelandese ha espresso il proprio parere, criticando le azioni dell'uomo: "Il video ci ha lasciato davvero sbalorditi. Un comportamento stupido e pericoloso che dimostra uno scioccante disprezzo per il benessere dell'orca".
L'uomo è stato **multato di 600 dollari** a seguito delle sue azioni al largo di Devonport, ad **Auckland** , del febbraio scorso, che lo hanno visto maltrattare un'orca maschio adulta. Nel video si sentono in sottofondo le voci degli amici dell'uomo che lo incitano. A un certo punto, il 50enne urla: "L'ho toccata" chiedendo agli altri membri della barca, se fossero riusciti a filmare le sue azioni.
L'ufficiale investigativo principale del _DoC_ , **Hayden Loper** , ha criticato il comportamento irresponsabile dell'uomo, in quanto "le orche sono animali immensamente potenti e questa situazione sarebbe potuta finire in modo orribile". L'ufficiale ha poi aggiunto: " **È una chiara violazione della legge** sulla protezione dei mammiferi marini", spiegando anche che l'orca è classificata come balena dalla legislazione sulla conservazione ed è illegale nuotare con le balene, disturbare o molestare qualsiasi mammifero marino. Questa violazione ha portato il _DoC_ , insieme alle autorità, a scegliere una multa di 600 dollari per l'uomo.
Il filmato ha scatenato l'indignazione sui social media, con persone che hanno detto che il comportamento dell'uomo era "disgustoso", una "vergogna" e che una multa più salata era giustificata. Un utente di Instagram ha commentato: "spero che questo non causi alcun danno/paura all'orca in futuro". Un altro ha scritto: “Questo è un comportamento orribile e l'ignorante disprezzo per la natura è straziante”.
| Un comportamento stupido e pericoloso". Un uomo si tuffa in acqua per colpire un'orca e viene multato | In California c'è una lontra marina che ruba le tavole da surf | 0.720764 | https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/23/un-comportamento-stupido-e-pericoloso-un-uomo-si-tuffa-in-acqua-per-colpire-unorca-e-viene-multato/7559101/ | https://www.ilpost.it/2023/07/13/lontra-marina-california/ |