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Henry Blodget è direttore e CEO (il ruolo equivalente al nostro amministratore delegato) di Business Insider, un popolare sito di news americano da 24 milioni di utenti al mese, che tratta principalmente di finanza e tecnologia ma anche di notizie più leggere. Blodget è una faccia familiare, negli Stati Uniti: oggi conduce un programma ospitato sul blog di finanza di Yahoo!, ma alla fine degli anni Novanta era spesso in televisione come esperto di web e new economy. Lavorava come analista finanziario per la banca d’investimento Merrill Lynch quando scoppiò la bolla speculativa delle dot-com (nel 2001) e fu accusato di aver raccomandato titoli azionari di società prossime al collasso. Ken Auletta, giornalista del New Yorker, ha scritto sul numero della settimana scorsa un accurato ritratto di Blodget e del suo sito. Tanto accurato che lo stesso Joe Weisenthal, redattore di Business Insider, ne ha tirato fuori un post dal titolo «5 cose che ho appena imparato sul mio capo».
Henry Blodget e la storia di Business Insider. Il New Yorker racconta il sito su cui ha appena investito Jeff Bezos, e la controversa biografia del suo creatore.
Cloquet è una cittadina del Minnesota, negli Stati Uniti, di circa 11.000 abitanti. Non ci sarebbero particolari motivi per conoscerla se non fosse che lì si trova la “R.W. Lindholm Service Station”, l’unica stazione di servizio progettata dall’architetto Frank Lloyd Wright. Negli anni Trenta Wright sviluppò il progetto di un nuovo modello di città ideale, chiamata Broadacre City (“Città Acrovasto”), progetto che avrebbe articolato successivamente per tutta la sua carriera. La nuova città sarebbe stata priva di un centro e costituita da unità abitative collegate tra loro da grandi strade percorribili in automobile, celebrando l’idea urbana dei “suburbs” decentrati: ogni famiglia americana avrebbe costruito la sua casa avendo a disposizione un acro di terra (un po’ meno di mezzo ettaro). Le stazioni di servizio sarebbero state un elemento fondamentale della nuova città e avrebbero svolto il ruolo di catalizzatori delle unità decentralizzate. Wright spiega che sarebbero state “la futura città in embrione” che “si sarebbero naturalmente trasformate in un centro di distribuzione del quartiere, in un luogo di incontro, in un ristorante o in qualsiasi altra cosa necessaria”.
Il benzinaio di Frank Lloyd Wright. La stazione di servizio costruita nel 1958 a Cloquet, in Minnesota, è tuttora in funzione.
Samantha Cristoforetti torna oggi sulla Terra dopo avere trascorso 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita a circa 250 chilometri di distanza dal nostro pianeta. Il suo rientro era stato inizialmente fissato per il 14 maggio, ma la missione è stata prolungata in seguito alla decisione dell’agenzia spaziale russa di fare alcune verifiche dopo l’incidente alla capsula di trasporto Progress, andata fuori controllo a fine aprile nel suo viaggio verso la ISS. Cristoforetti è la prima astronauta dell’Italia ed è inoltre la prima persona italiana ad avere trascorso così tanto tempo consecutivo in orbita nello Spazio. Nel corso della sua lunga missione ha realizzato esperimenti di diverso tipo, raccontato la sua esperienza da astronauta e scattato fotografie spettacolari della grande palla azzurra su cui viviamo. Gli astronauti trascorrono di solito poco meno di 6 mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale: un periodo volutamente lungo perché permette di valutare gli effetti della vita in parziale assenza di gravità sul loro organismo. In un certo senso gli astronauti a bordo sono parte di un grande esperimento, e a loro volta eseguono esperimenti di vario tipo. L’astronauta statunitense Scott Kelly sarà il primo a trascorrere un intero anno sulla ISS. L’obiettivo principale è ricreare le migliori condizioni di vita possibili nello Spazio in vista di viaggi di lunga durata, come quello ipotizzato da molto tempo verso Marte e a cui la NASA lavora da decenni.
Le foto più belle di 200 giorni in orbita. Scattate sulla Stazione Spaziale Internazionale da Samantha Cristoforetti, che oggi torna sulla Terra.
Questa notte, all’1.31, c’è stato un terremoto di magnitudo 3.8 tra Reggio Calabria e Vibo Valentia, in Calabria. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha individuato l’ipocentro del terremoto tre chilometri a sud di San Pietro di Caridà, a 10 km di profondità. La scossa è stata seguita due minuti dopo da una di minore intensità, di magnitudo 2.3. Al momento non sono stati registrati danni o feriti. [DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.8 ore 01:31 IT del 27-05-2019 a 3 km S San Pietro di Caridà (RC) Prof=10Km #INGV_22338321 https://t.co/B58B04P1rL
Nella notte c’è stato un terremoto di magnitudo 3.8 tra Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Uno degli appuntamenti fissi delle settimane che precedono gli Oscar, piene di eventi e premiazioni, è la Berlinale, cioè il festival del cinema di Berlino: quella iniziata il 7 febbraio e che finirà domenica prossima è la 69esima edizione. Nei giorni scorsi sono passati lì, alle proiezioni dei film in concorso e ai photocall, Juliette Binoche, Christian Bale, Andie MacDowell, Casey Affleck, Martin Freeman, Diane Kruger e Peter Sarsgaard, tra gli altri. Il festival è iniziato con la proiezione di The Kindness of Strangers della regista danese Lone Scherfig e il premio più importante, l’Orso d’oro, verrà assegnato sabato 16 febbraio. Tra i film in concorso c’è anche l’italiano La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, che sarà al cinema dal 13 febbraio. Si sa già invece che il premio alla carriera verrà consegnato all’attrice Charlotte Rampling.
Foto dai primi giorni della Berlinale. Dove si sono già visti Juliette Binoche, Christian Bale, Casey Affleck e Diane Kruger.
Dopo mesi di ipotesi e voci non confermate, martedì 28 gennaio Google ha confermato che i suoi Google Glass saranno disponibili anche per chi indossa occhiali da vista. Glass è l’ambizioso progetto della società per realizzare occhiali che mostrano notifiche dai social network e altre informazioni direttamente sulle lenti, senza la necessità di guardare lo schermo del proprio smartphone. Google ha pubblicato le foto di quattro diverse montature in titanio sulle quali possono essere montate lenti per correggere i principali difetti della vista. Tecnicamente non si tratta di una nuova versione dei Google Glass, perché il dispositivo vero e proprio (il prisma che mostra le immagini più il sensore e le antenne) è lo stesso delle altre versioni di Glass ed è applicato sulle nuove montature. Gli occhiali da vista Google Glass non potranno essere indossati senza il dispositivo perché la stanghetta destra è più lunga e fatta diversamente rispetto a quella sinistra.
I nuovi Google Glass da vista. Google ha realizzato quattro montature adatte per chi usa lenti per correggere difetti della vista.
Il cantante britannico Pete Burns, nome d’arte di Peter Jozzeppi Burns, è morto domenica 23 ottobre a 57 anni per un arresto cardiaco. La morte di Burns, che era diventato famosissimo negli anni Ottanta grazie alla canzone “You Spin Me Round (Like a Record)” della sua band Dead or Alive, è stata confermata con un comunicato diffuso lunedì da suo marito Michael Simpson, dalla sua ex moglie e dal suo manager. Il cantante e musicista inglese Marc Almond lo ha ricordato così su Twitter:
La morte di Pete Burns, il cantante dei Dead Or Alive. Aveva 57 anni ed era diventato famoso per una canzone che si balla ancora oggi, 30 anni dopo.
Il 2 ottobre uscirà per BAO Publishing il nuovo libro di Zerocalcare, L’elenco telefonico degli accolli, una nuova raccolta delle storie pubblicate negli ultimi due anni sul blog zerocalcare.it, tra cui le ormai classiche “Salva ogni cinque minuti”, “Quando muore uno famoso”, “I litigi su internet” e “Il demone della reperibilità”. Il libro, che è lungo circa 200 pagine, contiene 45 pagine inedite nelle quali il fumettista romano riflette sulle responsabilità che derivano dal successo e sui cambiamenti (“in meglio, in peggio, in boh”) negli ultimi due anni della sua vita. Il libro sarà disponibile in due versioni, una con copertina “regular” disegnata da Zerocalcare e una in versione “variant”, con la copertina realizzata da Leo Ortolani, l’autore di Rat-Man, e colorata da Lorenzo Ortolani. L’elenco telefonico degli accolli sarà presentato in anteprima da Zerocalcare il 1 ottobre alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano con ospite Leo Ortolani. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Un po’ di tavole del nuovo libro di Zerocalcare. Si intitola "L'elenco telefonico degli accolli", dentro ci sono le storie che avete già letto e 45 pagine inedite di riflessioni sul successo e i cambiamenti.
Neelie Kroes è olandese, ha 70 anni e dallo scorso anno è il Commissario per l’Agenda Digitale dell’Unione Europea. A lei spetta il compito di vigilare sui mezzi di comunicazione e dell’informazione, proponendo anche nuove soluzioni per la gestione del diritto d’autore e per facilitare la trasmissione e la diffusione delle informazioni e dei contenuti tra i cittadini europei. In un discorso tenuto sabato scorso ad Avignone (Francia), Kroes ha sostanzialmente attaccato l’attuale sistema del copyright, dicendo che non favorisce né gli artisti né chi acquista i contenuti e che andrebbe quindi ripensato. Abbiamo bisogno di tornare ai fondamentali e rimettere l’artista al centro, non solo della legge sul diritto d’autore, ma della nostra intera politica per la cultura e la crescita. In tempi di cambiamento, abbiamo bisogno della creatività, del pensare fuori dagli schemi: delle arti creative per superare questo periodo di difficoltà e di modelli di business creativi per rendere redditizia l’arte. E per fare questo abbiamo bisogno di un sistema più flessibile, non le costrizioni di un singolo modello. Le piattaforme, i canali e i modelli di business attraverso i quali vengono prodotti i contenuti, distribuiti e fruiti possono essere vari e innovativi almeno quanto gli stessi contenuti.
Il futuro del copyright in Europa. Il commissario europeo Neelie Kroes ha molto criticato l'attuale sistema di tutela del diritto di autore, aprendo alla sperimentazione di nuovi metodi.
Tra le cose più viste questa settimana sul Post c’è una bella spiegazione di che cos’è e come funziona la Stazione Spaziale Internazionale, l’oggetto più grande che abbiamo mai mandato in orbita. Poi alcune risposte per tenersi aggiornati su quello che sta succedendo con lo Stato Islamico, il gruppo armato di fondamentalisti musulmani che combatte in Siria e Iraq. Poi un cartone animato bellissimo, in cui un kiwi mostra i vari stadi della dipendenza da droghe. Per gli appassionati di storia, abbiamo raccolto i 20 momenti più importanti degli ultimi 80 anni tra quelli selezionati dal British Council, come la scoperta della penicillina, ma anche la diffusione degli smartphone (sempre per gli appassionati, abbiamo anche raccontato la storia del massacro del fiume Sand Creek). Sul fronte più leggero, ma in grado di scatenare discussioni pesantissime, c’è la classifica dei migliori film 2014, realizzata dal Washington Post, e un test per capire quanto siete esperti di Internet. – Che cos’è la Stazione Spaziale Internazionale E come si vive sulla cosa più grande mai costruita dall’uomo in orbita a 400 chilometri dalle nostre teste, da qualche giorno la casa dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti
Sunday Post. Le cose più lette sul Post di questa settimana, che magari ve ne siete persa una.
Oggi, domenica 31 maggio, si vota in sette regioni e in contemporanea in circa mille comuni di cui 18 capoluoghi di provincia, tra cui solo Venezia è anche capoluogo di regione. Si vota soltanto domenica, dalle 7 alle 23, tranne in Sicilia, dove si potrà votare anche il primo giugno. Per le elezioni comunali, l’eventuale ballottaggio si svolgerà il 14 giugno. Le sette regioni dove si voterà sono Campania, Puglia, Liguria, Veneto, Toscana, Umbria e Marche. Quali sono le novità? Negli ultimi giorni di campagna elettorale il tema principale è stato quello dei cosiddetti “impresentabili”, un termine giornalistico con cui vengono indicati i candidati che hanno avuto o hanno ancora in corso problemi con la giustizia. Venerdì 29 maggio la commissione parlamentare Antimafia ha pubblicato una lista di 17 (poi ridotti a 16) “impresentabili” che è stata molto contestata. La lista è il prodotto di un “codice etico” a cui i partiti hanno volontariamente aderito lo scorso settembre e che, in sostanza, li impegnava in maniera non vincolante a non presentare candidati rinviati a giudizio, indagati e sottoposti a misure cautelari o condannati anche non in via definitiva per una serie di reati. Il codice impegnava i partiti anche a non candidare sindaci o componenti di giunte o consigli comunali sciolti per mafia.
Guida alle elezioni regionali, si vota oggi. Si rinnovano i presidenti di sette regioni italiane e c'è da tenere d'occhio soprattutto Liguria e Campania: i seggi sono aperti dalle 7 alle 23.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha diffuso un messaggio alla nazione per parlare dell’epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2), riconoscendo la gravità della situazione, ma ricordando l’eccellenza del servizio sanitario nazionale e chiedendo di «evitare stati di ansia immotivati». Giovedì è stata registrata la crescita più significativa dei casi di contagio dall’inizio dell’epidemia: le persone risultate positive in Italia al test per il coronavirus sono 3.858, comprese quelle guarite e quelle morte. Nel suo discorso, Mattarella ha anche fatto riferimento alle misure straordinarie decise dal governo per limitare la diffusione del virus e per aiutare ospedale e personale medico a fronteggiare l’epidemia, chiedendo uno sforzo a tutti per rispettarle.
Il messaggio di Mattarella sul coronavirus. Il presidente della Repubblica ha riconosciuto la gravità della situazione, ma ha chiesto a tutti di fare la propria parte e di avere fiducia nelle capacità dell'Italia.
In questi giorni è in corso il South by Southwest, uno dei più famosi e apprezzati festival di musica, cinema, tecnologia e cultura, che si tiene ogni anno a Austin, la capitale del Texas: tra quelli passati di lì finora ci sono la deputata Alexandria Ocasio-Cortez e gli attori Seth Rogen, Charlize Theron e Henry Winkler (cioè Arthur “Fonzie” Fonzarelli di Happy Days). Agli iHeartRadio Music Awards – premi assegnati dall’omonima radio statunitense – c’erano Taylor Swift, Katy Perry e Alicia Keys. Giovedì sera, a Milano, il sindaco Beppe Sala ha intervistato il cantante e vincitore di Sanremo Mahmood. Poi un po’ di facce che valeva la pena fotografare da vicino: la portavoce della casa Bianca Sarah Sanders, la cancelliera Angela Merkel e l’attrice Elle Fanning. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. George e Amal Clooney, Katy Perry, Taylor Swift e Angelina Jolie e famiglia, tra quelli da fotografare in settimana.
La casa cinematografica New Line Cinema, del gruppo Warner Bros, ha annunciato di aver acquistato i diritti per realizzare un film con protagonista Hello Kitty, il popolare personaggio creato nel 1974 dell’azienda giapponese Sanrio. Hello Kitty, che ha le fattezze di una gattina bianca con un grosso fiocco rosso in testa, è stata protagonista nel corso degli anni di numerosi cartoni animati in Giappone ma mai di un film di Hollywood. Insieme a quelli di Hello Kitty, Sanrio ha ceduto anche i diritti di altri suoi personaggi: Gudetama, My Melody e Little Twin Stars. Il fondatore e presidente di Sanrio, Shintaro Tsuji, ha detto di essere molto felice che Hello Kitty e altri famosi personaggi di Sanrio faranno il loro debutto a Hollywood. «Hello Kitty – ha detto – è stata per molto tempo un simbolo di amicizia e speriamo che questo film serva a far crescere questo sentimento di amicizia in tutto il mondo».
Si farà un film di Hello Kitty.
Ieri sera a Palazzo Chigi c’è stato un incontro tra alcuni esponenti del governo per discutere la legge di bilancio, dopo che la Commissione Europea ha chiesto di aprire una procedura d’infrazione ritenendo che possa essere messa in pericolo la stabilità economica del paese, ed è cresciuta la sfiducia degli investitori sui mercati internazionali rendendo molto costoso per l’Italia ottenere denaro in prestito. L’incontro è durato circa un’ora e il risultato – annunciato con un comunicato ufficiale – è che il governo sembra per la prima volta essere disponibile a cambiare la manovra e diminuire il deficit previsto per il 2019, spostando sugli investimenti una parte delle risorse richieste dal cosiddetto “reddito di cittadinanza” e dalla riforma delle pensioni, o comunque ripensando tempi e modalità di applicazione di quelle due misure. Alla riunione erano presenti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri e vicepresidenti del Consiglio – e leader dei partiti di maggioranza – Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, i sottosegretari al ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministro per i Rapporti con il parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito del governo, ha detto che sulla manovra «non è una questione di decimali». E ancora:
Il governo potrebbe cambiare la manovra. Lo fa capire un comunicato ufficiale del governo: per trovare un accordo con la Commissione Europea si potrebbero destinare meno soldi alle promesse di Lega e M5S.
Dal 27 febbraio fino al 27 giugno il Palazzo Ducale di Genova ospiterà la mostra Genesi, che racconta il progetto durato otto anni del famoso fotografo brasiliano Sebastião Salgado, già esposto in diverse città del mondo. Salgado dal 2004 al 2012 ha viaggiato per il mondo alla ricerca di luoghi e popolazioni “originali” che raccontassero la diversità e la bellezza del pianeta. Le immagini di questo progetto hanno a che fare col rapporto tra uomo e ambiente, con la bellezza della natura e di cosa ne rimane oggi nonostante distruzioni e modificazioni. Salgado ha cercato luoghi-incontaminati e ha tentato di raccontare anche le persone che li abitano. Sebastião Salgado è uno dei più conosciuti fotografi al mondo, interessato principalmente ai reportage umanitari e sociali. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le fotografie di Salgado sono esposte a Genova. Da domani fino a giugno una mostra espone le immagini di "Genesi", il famoso progetto di uno dei più grandi fotografi contemporanei.
Il 12 ottobre di novanta anni fa a Detroit nasceva Arthur Clokey, uno dei più grandi autori di animazioni in claymation, quelle fatte con la plastilina in passo uno (stop motion). Google oggi ricorda Art Clokey con una versione animata del proprio doodle, ispirata ai personaggi dei suoi lavori cinematografici. Cliccando sulle palline di plastilina, il logo del motore di ricerca si anima e diventa interattivo. Il vero cognome di Arthur era Farrington, ma alla morte del padre assunse quello di Joseph W. Clokey, un compositore di musica classica che decise di adottarlo quando era dodicenne. Insieme al padre adottivo Arthur fece diversi viaggi in Canada e Messico, crescendo in un ambiente culturale in pieno fermento che stimolò la sua creatività. Ancora adolescente, imparò molte cose sul disegno, sulla pittura e sui modi di usare le cineprese.
Perché il logo di Google è di plastilina. E chi era Arthur Clokey, che oggi avrebbe compiuto novant'anni.
Per fare una foto di gruppo ben riuscita è necessario che ognuno si metta al suo posto e segua le istruzioni date da amici, fotografi o maestri di cerimonie, nelle occasioni più formali: quando va bene è un generico “guardate la fotocamera e sorridete”, quando va male – come oggi a Manila a un incontro dell’ASEAN (l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) – è fare in modo che 21 leader mondiali diano la mano al proprio vicino incrociando la destra sulla sinistra. Darsi tutti la mano. Incrociando. La mano destra. Sopra la sinistra.
Cose davvero difficili che deve saper fare un capo di stato. Racconto fotografico di 21 leader mondiali che provano a tenersi per mano tra mille impacci.
Negli ultimi anni la velocità con cui si stanno sciogliendo i ghiacciai dell’Himalaya è raddoppiata rispetto alla fine del Novecento, secondo i ricercatori soprattutto a causa del riscaldamento globale. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances, è stata resa possibile grazie ad alcune immagini satellitari scattate durante la Guerra Fredda dagli Stati Uniti, e rimaste segrete fino a poco tempo fa. Confrontandole con le immagini satellitari attuali, i ricercatori guidati da Joshua Maurer della Columbia University (Stati Uniti) hanno potuto misurare la perdita di ghiaccio di uno dei sistemi montuosi più famosi e che comprende l’Everest, la cima più elevata al mondo. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, gli Stati Uniti portarono avanti un progetto segreto chiamato Hexagon con una ventina di satelliti, progettati per fotografare la Terra. Le fotografie rimasero secretate fino al 2011, quando il governo statunitense decise di svelarle e di farle digitalizzare alla US Geological Survey, l’agenzia scientifica governativa che si occupa dello studio del territorio, delle risorse naturali e dello studio dei terremoti. Le immagini furono poi messe liberamente a disposizione dei ricercatori, per i loro studi sui cambiamenti nel medio periodo della Terra dovuti ad eventi naturali o alle attività umane.
I ghiacciai dell’Himalaya si stanno sciogliendo al doppio della velocità. Rispetto agli ultimi 25 anni del Novecento, con 8 miliardi di tonnellate di ghiaccio persi ogni anno, dice una ricerca basata su foto satellitari d'epoca rimaste segrete fino a poco tempo fa.
Tanto tempo fa, in un set cinematografico lontano lontano, due registi fecero una scommessa riguardo un – allora – piccolo film di fantascienza chiamato Guerre Stellari (“Star Wars”). Steven Spielberg – uno dei due registi – l’avrebbe poi vinta, e negli anni grazie alla scommessa ottenne milioni di dollari dall’altro partecipante, George Lucas. Ecco come si arrivò a quella scommessa pazzesca.
La scommessa fra George Lucas e Steven Spielberg su Guerre Stellari. Spielberg l'ha vinta e dal 1977 ne ha guadagnato una barca di soldi.
Mercoledì è iniziata la 78ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, o “festival di Venezia” come viene più spesso chiamata, che durerà fino all’11 settembre. Il film di apertura è stato Madres paralelas, diretto da Pedro Almodóvar e con Penélope Cruz, alla loro settima collaborazione, mentre il resto delle attenzioni sono andate a Roberto Benigni e ai ringraziamenti che ha fatto alla moglie Nicoletta Braschi durante il suo discorso nel ricevere il Leone d’oro alla carriera. Altre persone da fotografare sul red carpet o ai photocall della giornata: Isabelle Huppert, Cynthia Erivo con Bong Joon Ho, Bianca Balti, Sergio Mattarella e Helen Mirren, tra gli altri. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto del primo giorno al festival di Venezia. Con Penelope Cruz, Roberto Benigni e Sergio Mattarella, tra gli altri.
Questa settimana esce Chi è senza colpa, uno degli ultimi film interpretati da James Gandolfini, sulla storia di un ex criminale che cerca di condurre una vita normale con la fidanzata ma finisce coinvolto in un traffico illecito di denaro. Fino a qui tutto bene è invece il secondo film di Roan Johnson e racconta l’ultimo weekend insieme di cinque ragazzi che hanno vissuto e studiato nella stessa casa. Latin Lover è l’ultimo film di Cristina Comencini: racconta la storia delle quattro figlie e delle due ex mogli di Saverio Crispo, un grande attore del cinema italiano morto dieci anni fa, che si radunano nella grande casa del paesino pugliese dove l’attore è nato. The Divergent Series – Insurgent, diretto da Robert Schwentke, è il sequel di Divergent del 2014 ed è un adattamento del romanzo Insurgent del 2012, scritto da Veronica Roth, ambientato in un futuro distopico post apocalittico. François Ozon è il regista di Una nuova amica, ispirato ad una novella di Ruth Rendell, su una giovane donna che cade in depressione dopo la morte della sua migliore amica. Vergine giurata, diretto da Laura Bispuri, racconta la storia di Hana (interpretata da Alba Rohrwacher) una bambina che cresce sulle montagne albanesi in un ambiente chiuso e patriarcale, che per sfuggire al suo destino giura di rimanere vergine e prende il nome maschile di Mark. Escono infine La prima volta di mia figlia, diretto e interpretato da Riccardo Rossi, e La solita commedia – Inferno, il nuovo film di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, più noti come I Soliti idioti.
I film del weekend. Escono il nuovo Divergent, uno degli ultimi film con James Gandolfini e l'ultimo dei Soliti Idioti, tra gli altri: tutti i trailer.
Oggi al palazzo del Quirinale il presidente Sergio Mattarella incontra le delegazioni delle rappresentanze e dei gruppi parlamentari più piccoli, per avere indicazioni sui loro orientamenti circa la crisi di governo, che si è aperta dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi mercoledì scorso in seguito alla vittoria del No al referendum costituzionale. Le consultazioni sono formalmente iniziate nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 8 dicembre, con i presidenti di Camera e Senato – Laura Boldrini e Pietro Grasso – e con il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nessuno dei tre ha fatto dichiarazioni al termine dell’incontro con Mattarella, cosa piuttosto comune considerato che la loro partecipazione è per lo più tecnica e non politica, come è invece da oggi con le rappresentanze parlamentari. Il calendario delle consultazioni di oggi è piuttosto fitto per Mattarella, a causa della forte frammentazione in Parlamento che nel corso della legislatura ha portato alla scissione di vari gruppi, o di singoli parlamentari che hanno creato una loro componente politica. Il gruppo parlamentare Misto del Senato è il primo a essere sentito alle 10, poi si prosegue con il Misto della Camera e in seguito con gli altri partiti più piccoli, con incontri fino alle 18:30 di questa sera. La giornata di domani, 10 dicembre, è invece riservata ai partiti più grandi, che in diversi casi hanno già fatto sapere il loro orientamento, seppure alla stampa e non formalmente: il PD propone un governo che coinvolga tutte le forze politiche per cambiare almeno la legge elettorale, Forza Italia chiede un nuovo governo che duri più a lungo possibilmente fino a fine legislatura, Movimento 5 Stelle e Lega Nord chiedono di andare a votare il prima possibile. Spetterà a Mattarella trovare una mediazione e individuare la persona cui affidare l’incarico di formare il governo.
Le consultazioni di Sergio Mattarella oggi. Il presidente della Repubblica incontra al Quirinale i gruppi parlamentari più piccoli, per risolvere la crisi di governo dopo le dimissioni di Renzi.
Nel corso di un’intervista alla televisione irlandese RTE, il CEO di Apple, Tim Cook, ha definito «esasperante e deludente» la decisione della Commissione Europea, che vuole imporre all’Irlanda di recuperare circa 13 miliardi di euro di tasse che Apple non avrebbe pagato sfruttando regimi fiscali agevolati nel paese. Cook ha confermato che la sua azienda farà appello e di essere «fiducioso» sul risultato finale che potrà ottenere, in collaborazione con lo stesso governo irlandese che intende fare ricorso e non vuole esigere quei soldi, dato che pensa che Apple abbia pagato quanto dovuto. La decisione della Commissione, senza precedenti per la grandezza della somma in questione, sta facendo molto discutere e ha portato a numerose analisi soprattutto sui giornali statunitensi, con valutazioni sulle possibili ripercussioni dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea, già traballanti in seguito al probabile fallimento dei negoziati più importanti degli ultimi tempi, quelli per il TTIP. Il caso Apple – UE in breve Apple è presente da quasi 40 anni in Irlanda, a Cork, dove iniziò con una filiale in cui lavoravano 80 persone, diventate quasi 6mila negli ultimi anni. Sulla base dell’analisi delle attività fiscali di Apple dai primi anni Novanta in poi, la Commissione Europea ha concluso che l’azienda ha fatto confluire in Irlanda tutti i ricavi realizzati con le vendite negli altri paesi dell’Unione, sfruttando meccanismi previsti dal mercato unico europeo e dal regime fiscale irlandese per pagare pochissime tasse in rapporto agli utili prodotti. La Commissione dice che, nel dare consulenza ad Apple su come pagare le tasse, il governo dell’Irlanda di fatto ha dato condizioni di favore all’azienda nel 1991 e nel 2007, consentendole di pagare meno dell’1 per cento di tasse sui suoi utili in tutta Europa tra il 2003 e il 2014.
Cosa si dice del caso Apple. La decisione della Commissione europea sui 13 miliardi di tasse da pagare all'Irlanda non ha precedenti, e sta facendo discutere molto.
Dalle ore 18 di mercoledì 17 febbraio i comuni lombardi di Bollate, in provincia di Milano, Castrezzato, in provincia di Brescia, Mede, in provincia di Pavia, e Viggiù, in provincia di Varese, saranno “zone rosse locali”. Lo ha stabilito il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana con un’ordinanza firmata martedì. La misura varrà almeno fino al 24 febbraio: dopodiché potrà essere rinnovata o meno, a seconda dei dati sull’andamento dell’epidemia da coronavirus. I provvedimenti restrittivi previsti dalle zone rosse locali sono molto simili alle regole della zona rossa nazionale: divieto di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o necessità urgente, scuole chiuse, così come negozi, bar e ristoranti. Nei quattro comuni dunque tutte le attività scolastiche saranno a distanza dal 18 febbraio, anche per quanto riguarda le scuole primarie e le scuole dell’infanzia. Potranno continuare in presenza solo le attività educative rivolte agli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.
Da mercoledì i comuni lombardi di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù saranno zone rosse locali.
È morta a 50 anni Stella Tennant, modella britannica che divenne molto famosa negli anni Novanta, sfilando per alcuni tra i più importanti stilisti al mondo. La morte è stata annunciata dalla sua famiglia, che non ne ha specificato la causa. Tennant era sposata e aveva quattro figli. La sua carriera iniziò nei primi anni Novanta quando cominciò a posare in servizi fotografici realizzati per alcune importanti riviste internazionali, tra cui le edizioni francesi, inglesi e italiane di Vogue.
È morta a 50 anni la modella britannica Stella Tennant.
Il primo weekend del 69esimo Festival del cinema di Cannes è iniziato con Mademoiselle, un film coreano di Park Chan-wook, con La pazza gioia di Paolo Virzì e con Il GGG – Il Grande Gigante Gentile di Stephen Spielberg. I più fotografati del giorno sono stati Steven Spielberg – che si è anche messo a fare fotografie con il suo smartphone – e due degli attori del suo film: i britannici Rebecca Hall e Mark Rylance (lui con cappello d’ordinanza). Tra gli altri c’erano però anche Max von Sydow, grande attore svedese famoso per i più giovani per Star Wars e Game of Thrones, per tutti gli altri per i suoi film con Ingmar Bergman. L’attrice Berenice Bejo e il regista Michel Hazanavicius sono stati molto fotografati, ed è comparso anche uno strano pupazzo peloso (era l’attore Peter Simonischek, del film Toni Erdmann). Mademoiselle è un film in concorso – uno di quelli cioè che potrebbe vincere la Palma d’oro – ed è ambientato negli anni Trenta in Corea: la protagonista è una ragazza che viene assunta per fare la cameriera in un grande palazzo i cui inquilini sembrano avere qualcosa da nascondere.
Le foto di sabato a Cannes. I più fotografati sono stati Steven Spielberg, Rebecca Hall e Mark Rylance, con cappello d'ordinanza.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 1.071 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 258.136 dall’inizio della pandemia. I morti totali registrati sono 35.430, tre in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 64 (cinque in meno di ieri) e quelle in altri reparti 924 (cinque in più di ieri). Le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 46.633, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 4.692.505 e 7.940.266 tamponi effettuati. – Leggi anche: Perché bisogna fare attenzione a paragonare i contagi di oggi a quelli di maggio
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 22 agosto. Sono stati accertati più di mille nuovi contagi, di cui 215 nel Lazio, ma si sono ridotti i ricoveri in terapia intensiva.
L’acronimo ISEE sta per “Indicatore Situazione Economica Equivalente”, che è un parametro che serve a regolare l’accesso ad alcune prestazioni e a calcolare gli incentivi che sono rivolti solamente a famiglie che hanno un reddito inferiore a una certa soglia. Per esempio, in base all’ISEE sono calcolate le tasse universitarie, le riduzioni delle tariffe del trasporto pubblico, le mense scolastiche e universitarie, la quota di partecipazione all’assistenza sanitaria (il ticket regionale) e la retta degli asili nido. L’ISEE si richiede agli uffici del proprio Comune di residenza oppure ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF). Per poter accedere agli sgravi e ai servizi dedicati alla propria fascia di reddito, l’ISEE va aggiornato ogni anno: dal momento in cui si richiede ha validità fino alla fine dell’anno corrente, perciò quello del 2020 si può richiedere a partire da gennaio e avrà validità fino al 31 dicembre 2020.
Le cose da sapere sull’ISEE per il 2020. Dal primo gennaio si potrà richiedere online o tramite gli uffici del Comune e dei CAF, con la novità della dichiarazione precompilata.
Domenica sera si è tenuta a Los Angeles la cerimonia di consegna dell’86esima edizione degli Oscar. Gravity ha vinto ben sette premi, ma quello per il miglior film è andato a 12 anni schiavo, mentre La Grande bellezza è stato scelto come miglior film in lingua straniera. Trovate la lista completa dei vincitori qui, insieme ai momenti salienti – come Kevin Spacey che fa Frank Underwood e il selfie di Ellen DeGeneres, che è diventato il tweet più ritwittato di sempre. Di seguito invece trovate un raccoltone delle immagini più belle: Brad Pitt che mangia la pizza, Bill Murray con Amy Adams, Cate Blanchett che sale sul palco dopo aver vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista, e Margot Robbie in posa plastica. E poi molti abbracci: da quello di Lupita Nyong’o a Steve McQuenn dopo aver vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista a quello di Leonardo DiCaprio (che nonostante molte candidature non ha ancora vinto un Oscar) a Matthew McConaughey, miglior attore protagonista per Dallas Buyers Club, al quale viene piuttosto bene l’occhiolino. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto più belle degli Oscar 2014. Amy Adams con Bill Murray, Meryl Streep che balla con Pharrell Williams, Leonardo DiCaprio che abbraccia Matthew McConaughey, pizze, risate, occhiolini, eccetera.
Il collettivo culturale di ispirazione marxista Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg e la giornalista Francesca Mannocchi hanno annullato la loro partecipazione al Salone del libro di Torino, criticando la decisione degli organizzatori di ospitare l’editore Altaforte, considerato legato al partito neofascista di Casapound. La polemica era iniziata alcuni giorni fa, quando lo scrittore e giornalista Christian Raimo – collaboratore del direttore del festival Nicola Lagioia – aveva pubblicato un lungo post per criticare la decisione di ospitare Altaforte. Raimo aveva poi cancellato il post e annunciato le sue dimissioni. In un post pubblicato sul loro blog, i Wu Ming hanno dato la loro solidarietà a Raimo e scritto che «a Torino si è compiuto un passo ulteriore nell’accettazione delle nuove camicie nere sulla scena politico-culturale italiana». Ginzburg invece ha detto di avere annullato la sua partecipazione «per una scelta politica». In un lungo post su Facebook, Mannocchi ha spiegato la sua decisione parlando esplicitamente della presenza di Altaforte al Salone.
Il collettivo Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg e la giornalista Francesca Mannocchi hanno annullato la partecipazione al Salone del Libro di Torino.
Secondo un articolo del Guardian, Google cambierà significativamente la sua homepage, per la prima volta da quando esiste, cioè dal 1996: parlando con l’Independent, però, un portavoce di Google ha smentito la notizia, dicendo che per ora i piani riguardano soltanto l’app per i dispositivi da mobile, e che «in futuro» coinvolgeranno anche l’homepage da mobile, ma non quella da desktop. Il Guardian aveva detto che il vice presidente della divisione di ingegneria Shashi Thakur aveva confermato le modifiche, anche se in realtà da quanto si capisce si riferiva alle modifiche dell’app per dispositivi mobili di Google, che consisteranno nell’aggiunta di un feed e di altri riquadri che mostreranno contenuti personalizzati. Thakur ha spiegato che «vedrete riquadri con cose come highlight di sport, notizie importanti, video virali, nuova musica, storie da leggere e altro. E ora il feed non si baserà soltanto sulle vostre interazioni con Google, ma terrà in considerazione anche cosa è di tendenza nella vostra zona e nel mondo». Google ha detto che le modifiche all’app saranno introdotte subito negli Stati Uniti, e nelle prossime due settimane nel resto del mondo. L’unico tipo di homepage diversa da quella tradizionale offerta da Google per la sua versione desktop è stata quella di iGoogle, disponibile tra il 2005 e il 2013 e personalizzabile con contenuti a propria scelta.
Il Guardian dice che Google cambierà la sua homepage da desktop, ma Google dice di no.
Lo Shuttle Atlantis è rientrato oggi al NASA Kennedy Center in Florida intorno alle 11.56 ora italiana, dopo avere compiuto un ultimo giro intorno alla Terra. Il suo rientro è stato l’ultimo nella storia del programma Shuttle, conclusa dopo oltre 40 anni di attività e 135 voli nello Spazio. Per la NASA si aprirà una fase nuova, ancora molto incerta, sul fronte dei voli spaziali con esseri umani.
L’ultimo rientro dello Shuttle. Alle 11.56 è atterrato al NASA Kennedy Center in Florida, chiudendo un'epoca.
Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta della sindaca di Roma Virginia Raggi, di essere giudicata col rito immediato nel processo che subirà per falso al tribunale di Roma. Secondo l’accusa, Raggi mentì alla responsabile anticorruzione del comune di Roma in merito alla nomina a capo del dipartimento del Turismo di Renato Marra (fratello di Raffaele, l’ex capo del personale del comune poi arrestato con l’accusa di corruzione). Grazie alla richiesta, Raggi salterà la fase di udienza preliminare che era già stata fissata per il 9 gennaio, a meno di due mesi dalle elezioni politiche. Il processo “regolare” inizierà invece il 21 giugno.
Il processo a Virginia Raggi inizierà il 21 giugno.
Ok, lo si dice da una vita e poi per un motivo o per un altro non succede mai. Ma stavolta sembra che ci siamo, e l’appuntamento è fissato per il 2012 (sul serio!). Parliamo del raggiungimento del cosiddetto peak oil, il picco nella produzione del petrolio. Si tratta del momento in cui, sintetizzando brutalmente, la domanda di petrolio raggiungerà la sua offerta. Wikipedia descrive così gli effetti del peak oil: Dopo il picco, in ogni caso (o meglio dopo il picco “principale”), sebbene la variabile di prezzo e tecnologica possano quindi creare delle discontinuità e dei salti nella produzione petrolifera, la produzione non può che diminuire. Infatti, sebbene sotto l’ipotesi di una domanda crescente di petrolio non supportata dall’offerta i prezzi, salendo, possano portare (quando oltre un determinato valore critico), alla scoperta o allo sfruttamento di nuovi giacimenti, tali risorse sarebbero comunque meno convenienti, meno importanti o meno disponibili di quelle già sfruttate.
Il petrolio è finito (stavolta sul serio). Il famigerato picco del petrolio sarà raggiunto nel 2012 (!), dicono il Pentagono e l'IEA.
L’amministrazione statunitense di Donald Trump ha vietato ai cittadini statunitensi di vendere o comprare il petro, la criptovaluta inaugurata poche settimane fa dal Venezuela. La decisione è stata presa con un ordine esecutivo firmato oggi dal presidente statunitense Donald Trump, ed è quindi già in vigore. Il petro – che per alcuni suoi aspetti è simile alle criptovalute più famose, come i Bitcoin – era considerato da molti esperti uno stratagemma del Venezuela per aggirare le sanzioni internazionali che limitano molto gli investimenti esterni nel paese. Con un’altra decisione, oggi gli Stati Uniti hanno anche imposto nuove sanzioni contro quattro cittadini venezuelani accusati di corruzione.
Gli Stati Uniti hanno vietato l’uso del petro, la criptovaluta del Venezuela.
Domenica 29 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato il quarto decreto sugli aiuti economici per contrastare gli effetti della pandemia, il cosiddetto “Ristori quater”. Le nuove misure sono state finanziate grazie a uno scostamento di bilancio (cioè un’autorizzazione al governo a indebitarsi più del previsto nel triennio 2020-2022) di 8 miliardi di euro approvato dal Parlamento il 26 novembre, il quinto dall’inizio della pandemia. Questo ulteriore scostamento porterà a circa 197 miliardi di euro il debito totale assunto dallo Stato per fronteggiare le spese straordinarie dovute al coronavirus. La cifra è però tutt’altro che definitiva e molto probabilmente è destinata a salire: in un’intervista del 19 novembre a SkyTG24, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha già previsto un nuovo scostamento pari a 20 miliardi a inizio 2021.
Cosa faremo con tutto questo debito? quello italiano non era mai stato così alto e prima o poi dovremo farci i conti.
La procura di Agrigento ha trasmesso gli atti dell’indagine nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini ai magistrati di Palermo che ora hanno 15 giorni per inviarli al tribunale dei ministri presso la Corte d’appello di Palermo. Salvini è accusato dalla procura di Agrigento di cinque reati in relazione al blocco in porto della nave Diciotti della marina militare, a bordo della quale si trovavano 177 migranti a cui per una settimana è stato impedito di sbarcare. Salvini è accusato di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, omissione di atti d’ufficio, arresto illegale e abuso d’ufficio, reati che avrebbe commesso mentre svolgeva le funzioni di ministro dell’Interno. Per questo il procedimento seguirà un iter particolare. I magistrati di Palermo dovranno limitarsi a passare i documenti dell’indagine al tribunale dei ministri che avrà 90 giorni, prorogabili di altri 60, per svolgere le indagini e decidere se autorizzare la procura di Agrigento a richiedere l’autorizzazione a procedere al Senato, la camera di cui fa parte Salvini. Il Senato, in quel caso, potrà decidere se permettere o meno l’inizio di un processo contro il ministro dell’Interno con un voto a maggioranza.
La procura di Agrigento ha trasmesso gli atti dell’indagine su Matteo Salvini per il caso Diciotti ai magistrati di Palermo.
A gennaio esce un disco nuovo di Bill Fay, di cui avevamo parlato qui, che mi pare bello e notturno assai: c'è una canzone online. Una storia sulla mia canzone preferita di Joe Jackson: di nostalgie la canzone, di nostalgie la storia. C'è un temporaneo spinoff delle Canzoni in coda alla nuova newsletter di Natale del Post: ci allarghiamo. (invece su quella cosa che inoltrate ad amici questa newsletter che sarebbe per gli abbonati al Post: diciamo che ne siamo lusingati e ci piace fare nuove amicizie; poi se i nuovi amici vanno qui e collaborano a fare il Post e tutto questo, come fanno gli amici, siamo più contenti ancora) Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Nitin Sawhney. A gennaio esce un disco nuovo di Bill Fay, di cui avevamo parlato qui, che mi pare bello e notturno assai: c’è una canzone online. Una storia sulla mia canzone preferita di Joe Jackson: di nostalgie la canzone, di nostalgie la storia. C’è un temporaneo.
La compagnia aerea statunitense Delta Air Lines e la britannica easyJet sono interessate ad affiancare Ferrovie dello Stato nel salvataggio di Alitalia. Dopo che se ne era parlato nel pomeriggio, la conferma è arrivata da un comunicato di Ferrovie dello Stato, che dopo un incontro sul piano di salvataggio di Alitalia, da molti anni in gravi condizioni economiche, ha scritto: Alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Air Lines ed EasyJet a essere partner industriali di FS Italiane nell’operazione Alitalia, il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane si è riunito oggi e ha deliberato di avviare una trattativa con le citate Compagnie aeree, al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del Piano della nuova Alitalia.
Delta Air Lines e easyJet sono in trattativa per il salvataggio di Alitalia.
Questa mattina la Commissione di vigilanza sulla RAI ha bocciato la nomina del giornalista Marcello Foa a presidente del consiglio d’amministrazione della RAI. La candidatura di Foa, criticata per le sue posizioni sovraniste e per la sua abitudine a rilanciare bufale su Twitter, era stata indicata dalle forze di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, e votata anche da Fratelli d’Italia. È stata però respinta grazie all’astensione dei parlamentari di Partito Democratico, Forza Italia e Liberi e Uguali: Foa ha ricevuto solo 22 voti favorevoli, mancando il quorum di 27. Ora non è chiaro cosa succederà. Foa ha detto che prende atto della decisione della commissione e ha chiesto al governo di indicargli «quali siano i passi più opportuni da intraprendere nell’interesse della Rai», lasciando intendere che è disposto a dimettersi dal CdA se glielo chiedesse il ministro dell’Economia, per legge responsabile di indicare il presidente della RAI. Lega e M5S, però, per ora sembrano intenzionate ad andare avanti con la candidatura di Foa. Matteo Salvini, ministro dell’Interno e principale sponsor della candidatura di Foa, ha detto che «se c’è un problema di metodo lo supereremo. A me interessa il merito. Marcello Foa è una persona apprezzata e stimata in Italia e nel mondo. Una persona libera».
E ora cosa succede con il presidente della RAI? lega e M5S sembrano intenzionati a impuntarsi su Marcello Foa, nonostante la bocciatura in Commissione di Vigilanza, ma le opposizioni protestano.
Tra l’1 e il 2 novembre a Tolosa, città del sud della Francia, sono comparsi un ragno e un minotauro giganti: sono enormi creature meccaniche create da François Delarozière, direttore artistico e principale forza creativa della compagnia teatrale francese La Machine, che lavora da anni con tecnici e designer per creare spettacoli pubblici attorno a progetti di questo tipo. Il minotauro e il ragno sono parte dello spettacolo “Il guardiano del tempio” e sono stati pensati per reinterpretare due figure della mitologia greca, Arianna (che diede a Teseo un gomitolo di lana per poter segnare la strada percorsa nel labirinto) e il Minotauro (creatura con il corpo di uomo e la testa di toro). Sono stati trasportati nella piazza del comune di Tolosa, passando tra le strade della città tra gli sguardi stupiti di abitanti e turisti. VIDEO: French street theater company "La Machine" sends a giant minotaur and spider down the streets of Toulouse to the delight of local residents and tourists pic.twitter.com/GGjaQJ7zmW
A Tolosa ci sono un ragno e un minotauro giganti. Foto delle due enormi – ma davvero enormi – creature meccaniche create dalla compagnia teatrale francese La Machine.
Joan Fontaine, grande attrice di Hollywood degli anni Quaranta, è morta domenica 15 dicembre a 96 anni nella sua casa di Carmel, in California. Nata in Giappone nel 1917 da genitori britannici, Joan Fontaine era la sorella minore di un’altra grande attrice, Olivia de Havilland, oggi 97enne. Esordì al cinema nel 1935 e dopo cinque anni Alfred Hitchcock le diede il ruolo di protagonista nel suo primo film americano, Rebecca la prima moglie, accanto a Laurence Olivier, per cui ricevette la prima nomination all’Oscar. L’Oscar lo vinse nel 1942 sempre con un film di Hitchcock, Il sospetto, battendo la sorella candidata per La porta d’oro di Mitchell Leisen. Tra i suoi film di maggiore successo ci sono anche La porta proibita (1944), La sfinge del male (1947) e Lettera da una sconosciuta (1948). Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
È morta Joan Fontaine. Le foto più belle di una grande attrice degli anni Quaranta, molto apprezzata da Hitchcock, premio Oscar nel 1942.
Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 febbraio una neonata è morta in Sicilia durante un complicato trasferimento in ambulanza tra Catania e Ragusa. La storia è su quasi tutte le prime pagine dei giornali di oggi. La neonata, che i genitori avevano chiamato Nicole, era nata in una clinica privata di Catania. Subito dopo il parto la bambina ha avuto una crisi respiratoria, ma tutte e tre le unità di terapia intensiva neonatale di Catania hanno detto ai medici della clinica di non avere posti disponibili per ricoverarla. La clinica ha messo così a disposizione della famiglia un’ambulanza per trasferire Nicole all’ospedale “Paternò-Arezzo” di Ragusa, ma la bambina è morta durante il viaggio. La storia è piuttosto complicata ed è il risultato di diversi disagi e meccanismi burocratici che hanno reso impossibile curare per tempo la neonata. È stata aperta un’inchiesta. Dall’inizio, cos’è successo nella clinica privata I genitori di Nicole si chiamano Andrea Di Pietro, 30 anni, barista a Gravina di Catania, e Tania Egitto, 30 anni, casalinga. Tania Egitto, ha raccontato il marito alla stampa, ha avuto una gravidanza tranquilla: pochi mesi prima del parto ha deciso di partorire alla clinica privata di Vincenzo Gibiino. La clinica Gibiino ha una buona reputazione a Catania, è considerata una delle migliori della città. Tania Egitto conosceva la famiglia proprietaria della clinica.
La morte di una neonata in Sicilia. La storia di cui parlano oggi tutti i giornali – il parto a Catania, un avventato trasferimento a Ragusa e le complicazioni burocratiche – messa in ordine.
Intorno alle 23:30 di mercoledì sera un treno e un autoarticolato che trasportava container si sono scontrati in corrispondenza di un passaggio a livello a Caluso, tra Torino e Ivrea. I giornali parlano di almeno due persone morte, tra cui il macchinista del treno e l’autista di un furgone che viaggiava insieme all’autoarticolato. Almeno 23 persone sono invece ferite; una, la capotreno, in modo grave. Il treno era partito dalla stazione di Torino Porta Nuova circa un’ora prima dello scontro, ed era diretto a Ivrea; a bordo viaggiavano circa 30 persone. L’autoarticolato – che trasportava un “carico eccezionale” ed era quindi accompagnato da un furgone di scorta – sembra invece provenisse dalla Repubblica Ceca. L’autista di un secondo veicolo che viaggiava seguendo quello coinvolto nello scontro ha raccontato che l’autotreno stava attraversando il passaggio a livello a velocità molto ridotta quando si sono abbassate le sbarre ed è rimasto bloccato sui binari. Il macchinista ha attivato il freno di emergenza ma non è riuscito a fermare il treno in tempo. I primi tre vagoni del treno – compresa la semipilota, il vagone su cui viaggia il macchinista e da cui si controlla la motrice in coda – sono deragliati.
L’incidente ferroviario tra Torino e Ivrea. Un treno e un autoarticolato si sono scontrati a un passaggio a livello a Caluso: ci sono almeno 2 morti e 23 feriti.
Johnny Marr è stato uno dei chitarristi più influenti degli anni Ottanta. Fra i 19 e i 24 anni ha formato e sciolto una delle rock band più popolari di sempre – gli Smiths – e nel mezzo ha venduto milioni di dischi. Negli anni successivi ha collaborato con un sacco di altre band famose, riuscendo a rimanere popolare e apprezzato nonostante gli Smiths non siano mai tornati insieme, neppure per un concerto. Qualche giorno fa è uscita la sua autobiografia, Set this boy free (tre anni fa era uscita quella dell’altro celebre membro degli Smiths, Morrissey): diversi giornali ne hanno parlato bene, anticipandone alcune parti e aneddoti per far capire che tipo di libro è. Abbiamo raccolto quelli più degni di nota, per i più pigri o curiosi: per tutti gli altri, il libro si può trovare qui. (Jason Kempin/Getty Images for Coachella)
7 cose dall’autobiografia di Johnny Marr. È stato il chitarrista degli Smiths, tra moltissime altre cose: i giornali ne hanno parlato bene e raccolto gli aneddoti migliori.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.385 casi positivi da coronavirus e 344 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 22.571 (489 in meno di ieri), di cui 2.711 nei reparti di terapia intensiva (37 in meno di ieri) e 19.860 negli altri reparti (452 in meno di ieri). Sono stati analizzati 193.646 tamponi molecolari e 142.690 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 6,5 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,5 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 10.401 e i morti 373. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (2.442), Campania (1.844), Puglia (1.282), Piemonte (1.187) e Lazio (1.078).
I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 28 aprile.
Roberto Speranza e Luigi Zanda sono stati eletti capigruppo del Partito Democratico alla Camera e al Senato. Zanda è stato votato da tutto il gruppo del PD al Senato per alzata di mano, con un solo astenuto. Speranza è stato eletto a scrutinio segreto e ha ottenuto 200 voti su 297. Luigi Zanda è nato a Cagliari nel 1942. Ha lavorato all’IRI, un grande ente che custodiva la partecipazioni dello stato in molte aziende. Dal 1976 è stato segretario e portavoce di Francesco Cossiga, mentre era ministro dell’Interno e poi presidente del Consiglio. È stato consigliere e vicepresidente del Gruppo Espresso. È entrato per la prima volta in parlamento con la Margherita nel 2003, subentrando a Severino Lavagnini che era deceduto. È stato rieletto nel 2006 con l’Ulivo, nel 2008 con il PD e nel 2013 di nuovo con il PD.
Chi sono i nuovi capigruppo del PD. Sono stati eletti il 71enne Luigi Zanda al Senato e il 34enne Roberto Speranza alla Camera.
Nella commedia teatrale “Il bugiardo”, Carlo Goldoni fa dire al suo protagonista, Lelio Bisognosi, che “le bugie son per natura così feconde, che una ne suole partorir cento”. Spesso per coprire un’innocente menzogna ne serve una più grossa, che a sua volta porta a dire altre bugie innescando un circolo vizioso dal quale è complicato uscire, come sanno bene quelli che ne raccontano molte. Il meccanismo della bugia è stato studiato nel tempo da psicologi, sociologi e altri ricercatori ottenendo risultati alterni e poco convincenti, ora una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience dà qualche indizio in più su quando raccontiamo una bugia: a quanto pare, dopo la prima, se ne raccontano altre non tanto per coprire le precedenti, ma perché scatta una sorta di meccanismo di assuefazione nel cervello. La ricerca è stata condotta presso lo University College of London nel Regno Unito e ha coinvolto un gruppo di volontari che sono stati incoraggiati a mentire, ma con un sistema subdolo e articolato a sufficienza da rendere il loro comportamento il più naturale possibile, per non condizionare l’esito delle osservazioni. A ogni partecipante è stato mostrato un barattolo con delle monetine al suo interno, in quantità variabili a seconda dei casi, e gli è stato richiesto di comunicare a una persona in un’altra stanza la sua stima sulla quantità di monetine nel recipiente. Il partecipante nell’altra stanza aveva a disposizione solo un’immagine a bassa risoluzione del barattolo, quindi poteva fare solo affidamento sulle dichiarazioni del volontario per indovinare la quantità di monete.
Perché dopo una piccola bugia non ti fermi. Un gruppo di ricercatori ha notato che dire menzogne porta a una sorta di assuefazione, che a sua volta porta a raccontarne altre.
Da qualche giorno la cronaca politica – cronaca politica è una parola grossa: diciamo i retroscena da Porto Rotondo e Ansedonia – racconta degli imminenti tentativi da parte di Silvio Berlusconi per spaccare Futuro e Libertà, portando dalla sua parte almeno alcuni tra i cosiddetti finiani moderati. Tra loro non figura certamente Fabio Granata, che si definisce lui stesso un falco ma prova sul suo sito a dare qualche consiglio semiserio a Berlusconi, partendo da un assunto effettivamente convincente: il presidente del consiglio è davvero sicuro di voler rincorrere i moderati? Berlusconi non ha una esattamente una tradizione di moderato, e anzi è sceso in politica definendosi in contrapposizione alla classe dirigente immobile della prima repubblica. Insomma, come scrive Granata, Berlusconi “non è mai stato moderato in niente”. Quindi pensi a recuperare i cosiddetti falchi, non i moderati. Il come lo spiega Granata.
“Recuperi anche me!”. Il finiano Granata suggerisce a Berlusconi cosa fare per recuperare i falchi di Futuro e Libertà, piuttosto che i moderati.
Per oggi, domenica 12 luglio, è stato indetto dall’organizzazione sindacale USB Lavoro Privato uno sciopero aziendale dei trasporti pubblici, che coinvolgerà i lavoratori di GTT. Durerà 24 ore, ma è garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie: • Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 • Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 • Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 • sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
Oggi a Torino c’è lo sciopero dei trasporti. Tutti gli orari e le fasce garantite dello sciopero GTT indetto per oggi.
La sera del 14 maggio 1998, Frank Sinatra morì a 82 anni in un ospedale di Los Angeles. Era stato, e sarebbe rimasto, il più celebre cantante di musica leggera della storia, quello a cui venne dato il soprannome di “The voice”, persino. Cantò centinaia di canzoni scritte per lui o scritte per altri che lui rese nuovamente meravigliose. Queste sono quelle che scelse nel suo libro Playlist il peraltro direttore del Post Luca Sofri. Frank Sinatra (1915, Hoboken, New Jersey – 1998, Los Angeles, California) Il più grande di tutti: non si diventa Franksinatra senza ragione. Ha inventato un modo di cantare e ha preso le migliori canzoni dei suoi tempi e le ha fatte diventare di Sinatra, e formidabili anche quando non lo erano. Quando faceva del jazz gigioneggiava, e quando gigioneggiava faceva del jazz. In vecchiaia si è fatto imbalsamare, ma ha continuato a cantare da Sinatra. Suo padre era un pompiere siciliano e sua madre una mammana ligure.
Le migliori canzoni di Frank Sinatra. Fu il più celebre cantante di musica leggera della storia, quello a cui venne dato il soprannome di "The voice", persino.
Stamattina l’ex capogruppo dell’Italia dei Valori al Consiglio regionale del Lazio, Vincenzo Salvatore Maruccio, è stato arrestato dagli agenti del nucleo della polizia valutaria della Guardia di Finanza. Il provvedimento è stato firmato dal gip Flavia Costantini su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci. Maruccio, che dopo aver appreso di essere indagato a ottobre si era dimesso dal partito e dal Consiglio regionale, è accusato di peculato per la presunta appropriazione illecita di fondi destinati al suo partito: in due anni avrebbe sottratto più di un milione di euro dalle casse dell’IdV, 300 mila in più di quanto ipotizzato all’inizio delle indagini. Il denaro sarebbe stato prelevato da due conti correnti dell’IdV e trasferito su dieci conti personali, sette a suo nome e tre in co-delega. Nel provvedimento il gip ha parlato di “sistematica spoliazione” e “attività predatoria di risorse pubbliche”. Secondo la Finanza sui conti IdV al consiglio regionale del Lazio, da maggio 2010 a giugno di quest’anno, sarebbero transitati circa 2 milioni e mezzo di euro. Di questa somma Maruccio avrebbe effettuato bonifici sui suoi conti per 500 mila euro e prelievi in contanti per 456 mila euro, motivando le operazioni con causali molto generiche. Nell’ordinanza si legge anche di una passione per i videopoker: in un anno Maruccio avrebbe speso tra i 100 e i 120 mila euro, perdendone 100 mila, nella sala giochi romana Las Vegas Slot Room, gestita da Andrea Palma, dirigente e tesoriere regionale dell’IdV. Palma, che è stato sentito come testimone, avrebbe descritto il collega come un giocatore accanito, raccontando che ci sono stati giorni in cui Maruccio avrebbe accumulato debiti verso la cassa anche di 5 mila euro. Nell’ordinanza Maruccio, che era stato assessore nella giunta Marrazzo e il consigliere più votato nel Lazio alle ultime elezioni regionali, è descritto come ”una persona perennemente pressata dalla necessità di reperire denaro”, tanto da cercarlo continuamente da svariate fonti: sembra che si facesse spedire da sua madre in Calabria i risparmi della nonna e di alcuni suoi amici calabresi.
Perché Maruccio è stato arrestato. L'ex capogruppo dell'IdV in Lazio è accusato di aver sottratto più di un milione di euro dalle casse del partito, spesi anche in videopoker.
Susan Dennis ha 61 anni, vive con i suoi due gatti in un appartamento nel centro di Seattle, cuce orsetti di peluche e racconta la sua vita online. La scorsa primavera, Susan ha trovato nella buca delle lettere una convocazione del tribunale per partecipare alla selezione di una giuria per un processo. Dopo aver partecipato ai primi incontri, che servono alla difesa e alla accusa per conoscere meglio i potenziali giurati, Susan si è messa a raccontare online la selezione della giuria lasciandosi scappare qualche commento di troppo. Uno dei legali dell’accusa, per esempio, è diventato «il noioso signor vestito economico», mentre l’avvocato della difesa un tipo «carino» da uscirci «a pranzo insieme». La cosa ha incuriosito un giornalista dell’agenzia di stampa Reuters, che ha deciso di interpellare Susan per una inchiesta sui giurati che utilizzano Internet per raccogliere informazioni sui processi, cosa che sarebbe tecnicamente vietata per evitare “contaminazioni” della giuria con dettagli non compresi nei dibattimenti processuali. Susan ha preferito non rispondere alle domande del giornalista, che si è così rivolto a un consulente esperto nella selezione delle giurie. Il caso della blogger è alla fine arrivato all’attenzione del tribunale di Seattle e il giudice che si occupava del processo ha deciso di eliminare Susan Dennis dalla lista dei potenziali giurati: raccontando online la selezione della giuria aveva violato una delle raccomandazioni del magistrato, che aveva imposto di non diffondere online alcun dettaglio sul processo e sulla selezione dei giurati.
Le giurie americane ai tempi di internet. Le informazioni online su casi e imputati e le discussioni dei processi sui social network cambiano le cose.
A Sarajevo, in Bosnia, un ostello offre la possibilità di fare esperienza di come sarebbe vivere in una zona di guerra, replicando la situazione vissuta da molti civili bosniaci durante l’assedio di Sarajevo da parte dell’esercito serbo, che durò per quattro anni, dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996, in seguito alla divisione della Jugoslavia. Gli ospiti del War Hostel di Sarajevo devono fare a meno dell’energia elettrica, dell’acqua corrente e del riscaldamento: le camere hanno una sola lampadina a batteria sul soffitto e di notte si usano candele per leggere o andare in giro, mentre vengono fatte sentire per tutto il tempo le registrazioni dei bombardamenti di allora. Alle finestre ci sono gli stessi teli di plastica che l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati distribuì per sostituire i vetri delle finestre rotte dalle bombe e si dorme sotto coperte militari. L’ostello è stato aperto da Arijan Kurbasic, che lo gestisce con la famiglia e accoglie gli ospiti con un casco e un giubbotto antiproiettile: ha 25 anni e ha vissuto con i suoi famigliari l’assedio di Sarajevo. Si fa chiamare 01, perché era il codice di guerra di suo padre, che al tempo faceva parte dell’esercito bosniaco. Dice che l’ostello non vuole essere una attrazione per i turisti, ma che attraverso l’accuratezza della ricostruzione storica spera di condividere la sua conoscenza, facendo cambiare prospettiva agli ospiti che dopo il soggiorno possono apprezzare di più gli agi di cui godono. Per questo vengono anche proiettati diversi documentari, si possono leggere giornali dell’epoca e vengono organizzate visite in città. L’ostello è composto da una stanza doppia privata e tre dormitori (due misti da quattro letti e uno misto con 5 letti). La doppia costa venti euro a notte, i dormitori 10 a persona a notte.
Un ostello di Sarajevo dove si vive come durante la guerra. Si chiama War Hostel e gli ospiti dormono sotto coperte militari in stanze senza acqua corrente e riscaldamento, mentre vengono trasmesse le registrazioni dei bombardamenti dell'assedio di Sarajevo.
Rotten Tomatoes è un popolare sito di informazioni e recensioni su film e serie tv: esiste dal 1998 ed è uno dei due siti su cui andare se si vogliono avere informazioni di ogni tipo su ogni tipo di film (l’altro è IMDb). Tra le tante cose che hanno a che fare con i film ci sono anche le locandine, che un tempo erano fondamentali per convincere le persone a diventare spettatori di quel film. Ora lo sono un po’ meno perché da qualche tempo per decidere se guardare o no un film usiamo altri metodi. Nonostante questo, le locandine continuano a essere prodotte, in certi casi con molta cura: soprattutto quando servono per promuovere film un po’ più piccoli e originali. Rotten Tomatoes ha quindi scelto le 24 migliori locandine dell’anno: ci sono anche locandine di film che ancora devono uscire, per esempio quella di Guardiani della Galassia Vol. 2. Ce ne sono anche alcune di film tutt’altro che piccoli (Suicide Squad e Star Trek Beyond) ma ce ne dovrebbero essere almeno una decina di film di cui probabilmente non eravate a conoscenza, a meno che non siate di quelli che ne guardano un mucchio e si fanno un giro su Rotten Tomatoes almeno una volta al giorno. E magari, per questa volta, la locandina può diventare un ottimo pretesto per guardarsi anche il film. Accanto a ogni immagine c’è un numero: è il “Tomatometer”, che indica la percentuale dei critici professionisti che ha fatto una recensione positiva del film: più è alto più è piaciuto il film. Si va da un massimo di 98 a un minimo di 10.
Le locandine di film più belle del 2016. Scelte da Rotten Tomatoes tra tutte quelle uscite quest'anno: alcune sono di film famosi, altre sono un ottimo pretesto per trovare il prossimo film da guardare.
Alcuni operatori telefonici del Regno Unito hanno iniziato a rivedere i propri piani per il roaming nell’Unione Europea in seguito a Brexit, nonostante avessero in precedenza annunciato di non avere intenzione di modificare le tariffe per i cittadini britannici in visita negli stati membri dell’Unione. La possibilità di accedere al sistema che consente di telefonare, inviare SMS e navigare online pagando le medesime tariffe nazionali anche all’estero – se all’interno dell’Unione Europa – era stata infatti esclusa dalle lunghe trattative sugli aspetti commerciali legati all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. La prima compagnia telefonica britannica ad annunciare la reintroduzione delle tariffe per il roaming è stata EE, società controllata da BT. Anche gli operatori Three e O2 hanno annunciato alcuni cambiamenti che influiranno sul costo delle telefonate e della navigazione da smartphone per i loro clienti, quando si trovano nell’Unione Europea. Vodafone non ha invece per ora piani per la modifica delle politiche legate al roaming. Come segnala Politico, tutte e quattro le compagnie telefoniche avevano detto a inizio anno di non avere intenzione di reintrodurre maggiorazioni in seguito a Brexit.
Il ritorno del roaming dopo Brexit. Alcuni operatori del Regno Unito imporranno nuove tariffe per i cittadini britannici che telefonano, inviano SMS e navigano mentre si trovano nell'Unione Europea.
Il premio Nobel per la Chimica 2018 è stato assegnato a Frances H. Arnold, George P. Smith e Gregory P. Winter per i loro studi sullo sfruttamento di enzimi e anticorpi per produrre nuovi materiali, farmaci e terapie. L’annuncio è stato effettuato oggi poco prima delle 12 dal palazzo dell’Accademia Reale delle Scienze della Svezia, a Stoccolma. Con le loro ricerche, i tre premiati di quest’anno hanno sfruttato i principi dell’evoluzione e della genetica riuscendo a produrre soluzioni che ci hanno migliorato la vita, dai biocarburanti a farmaci di nuova generazione contro malattie autoimmuni e tumori.
Frances H. Arnold, George P. Smith e Gregory P. Winter hanno vinto il premio Nobel per la Chimica. Per le loro ricerche su come controllare l'evoluzione e il sistema immunitario a nostro vantaggio.
Un caricabatterie portatile (o “powerbank”, o “battery pack”) è l’unica cosa che può dare un po’ di serenità a quelli che hanno l’ansia del telefono scarico e sanno già, uscendo la mattina, che il loro smartphone non ce la farà ad arrivare alla fine della giornata. Anche per i meno ansiosi può essere un acquisto molto utile, ora che è finalmente arrivata la stagione dei weekend fuori città, dei concerti, dei viaggi, dei festival musicali, delle vacanze e in generale delle giornate che si allungano. Esistono vari tipi di caricabatterie portatili, per capacità, caratteristiche, peso e dimensioni. Se avete bisogno di estendere la vita del vostro telefono per qualche ora prima di tornare a casa non vi serve lo stesso apparecchio che serve a chi fa trekking in Patagonia e sta lontano dalle prese elettriche per cinque giorni. Ne abbiamo selezionati quattro, quindi, che rispondono a esigenze diverse.
Tre buoni caricabatterie portatili. Uno piccolo, uno medio e uno grande, per diverse esigenze; più uno a energia solare, per chi si sente avventuroso.
Fino al 30 dicembre 1980 il Colosseo, probabilmente il più famoso monumento del mondo, era il centro di una gigantesca rotonda, con tanto di attraversamenti pedonali e strada ben asfaltata. Le auto potevano circolare e parcheggiare a pochissima distanza dalle arcate di travertino, mentre gli autobus trasportavano tranquillamente i turisti fino all’entrata, e sostavano emettendo gas di scarico che nel tempo avrebbero annerito buona parte della superficie del monumento, prima che venisse restaurato. Poi la giunta di Roma guidata da Luigi Petroselli, del Partito Comunista, decise di chiudere il traffico intorno al Colosseo e smantellare la strada che divideva i Fori Imperiali dal Campidoglio, la vecchia via della Consolazione. Era il 1980 e l’anno dopo divenne pedonale anche piazza di Spagna. A partire da quella decisione, di cui si parlò molto sui giornali romani, cominciarono a vedersi nuove isole pedonali anche in altre città italiane, dove le auto circolavano indisturbate quasi ovunque.
Una volta qui era tutto automobili. Poi il 30 dicembre del 1980 l’area del Colosseo divenne isola pedonale, la prima d’Italia secondo l’ACI, ed è iniziata un’altra storia.
Soltanto due settimane fa l’Economist aveva invitato Mario Monti a candidarsi alla presidenza del Consiglio dell’Italia, descrivendo una sua eventuale vittoria come uno scenario «potenzialmente molto buono» e concludendo che «se Monti tiene al suo paese, questo è il momento di venire allo scoperto, farsi sotto e invitare altri centristi a unirsi a lui. Questa è una rara opportunità per cambiare le cose». Con un nuovo articolo pubblicato ieri l’Economist è tornato sul tema per dire che oggi le possibilità di Mario Monti di tornare a capo del governo sembrano sempre più deboli, principalmente a causa della strategia con cui ha deciso di annunciare e gestire la sua candidatura. («Run, Mario, run», l’editoriale dell’Economist che invita Monti a candidarsi)
L’Economist scettico sulle liste Monti. Il giornale che due settimane fa aveva invitato Monti a candidarsi ora stronca la sua strategia elettorale, dando persino ragione - su un punto - a Berlusconi.
Sul numero di questa settimana, la rivista scientifica Nature pubblica un duro editoriale sull’Italia e su come viene trattata la scienza nel nostro paese dalle istituzioni. L’articolo inizia citando alcuni recenti casi giudiziari che hanno riguardato, più o meno direttamente, scienziati e ricercatori nel nostro paese. Viene fatto riferimento alla sentenza del Tribunale dell’Aquila, che ha condannato i componenti della commissione Grandi rischi per negligenza professionale (non di aver non previsto il terremoto, come si è spesso detto). L’editoriale cita anche la sentenza per la chiusura temporanea dell’allevamento per cani di Green Hill, utilizzati per l’esecuzione di test sulla tossicità di alcuni farmaci come previsto dalle leggi europee e statunitensi, e la sentenza del 12 ottobre scorso che ha imposto il pagamento di un risarcimento per un caso di tumore ritenuto riconducibile all’utilizzo dei telefoni cellulari. La scienza è soggetta a un sospetto irrazionale in molti paesi, ma in Italia c’è la percezione che la scienza non abbia alcun peso: una condizione dovuta a decenni di pochi finanziamenti e disprezzo da parte della classe politica. L’Italia investe appena l’1,26 per cento del suo prodotto interno lordo nella ricerca e nello sviluppo (R&D), rispetto alla Germania che investe il 2,82 per cento e alla media del 2 per cento dell’Unione Europea. Nel 2009, in Italia erano impiegate a tempo pieno solo 226mila persone nel settore R&D, mentre in Germania erano 535mila. Il sistema soffre da tempo della mancanza di soluzioni per favorire il merito, cosa che favorisce il clientelismo per ottenere incarichi e promozioni in ambito accademico. I responsabili delle istituzioni di ricerca sono diventati tali spesso per indicazione politica e non per le loro competenze.
La scienza in Italia secondo Nature. La rivista scientifica ha pubblicato un duro editoriale contro la scarsa considerazione della politica verso la ricerca.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Bentornati, intanto, e benvenuti ai nuovi arrivati. Un autunno che arriva non è un autunno senza le canzoni adeguate: e anzi, introduco subito un piccolo cambiamento, che ci è sembrato sensato: la canzone che ripeschiamo dall'archivio delle prime settimane di vita della newsletter - quando eravate ancora pochi - d'ora in poi la mettiamo a fine settimana, il giovedì, e spostiamo la serata di maggior vivacità al mercoledì. Ok? Sto finendo di vedere questa serie che si chiama White Lotus, non la fine del mondo ma neanche di quelle che decidi di smettere senza arrivare in fondo: c'è una colonna sonora originale particolare ed efficace alternata a canzoni tradizionali hawaiiane, una delle quali mi suonava familiare, e in effetti sembra L'arca di Noè, canzone di precoce ambientalismo di Sergio Endrigo del 1970 (precede pure Eppure soffia di Bertoli, sul tema, che è del 1976 ma molto più bella): e mi è sembrata una coincidenza notevole il fatto che, somigliando a una vecchia canzone hawaiiana, parli di barche e di natura. A proposito di travasi, ma in direzione opposta: alla fine dello scorso millennio Tanita Tikaram - cantautrice britannica di successo planetario con un disco del 1988, poi rapidamente ridimensionata malgrado una particolare popolarità in Germania - pubblicò una versione in inglese di E penso a te di Battisti. Riuscì a non peggiorarla troppo anche perché il coro è antiproiettile: e ieri lei ha pubblicato su Instagram un'improvvisazione divertente con un coro di distinti signori inglesi, professionisti, a margine di un festival. Il mese scorso è uscita la colonna sonora (qui su Spotify) di un film che si chiama Flag Day, in cui suonano e cantano Eddie Vedder dei Pearl Jam e Glen Hansard - che sono amiconi da un pezzo - e la figlia di Vedder, Olivia. Vedder fa anche una cover di Drive dei REM. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Big red machine. O anche due, per ricominciare.
Apple sta valutando l’acquisizione di McLaren Technology Group, la società britannica famosa soprattutto per essere proprietaria della scuderia di Formula 1 McLaren, una delle più vincenti del campionato di corse automobilistiche. Come avviene sempre in questi casi, la notizia non è ufficiale, ma è stata data da diverse testate internazionali, a partire dal Financial Times, che ha ottenuto informazioni confidenziali da tre persone a conoscenza dei negoziati. I primi contatti tra le due aziende sarebbero iniziati alcuni mesi fa e dimostrano il crescente interesse da parte di Apple nel settore delle automobili. Ormai da anni si dice che il suo CEO, Tim Cook, abbia deciso di differenziare l’offerta della sua azienda soprattutto nel campo dei trasporti e dei sistemi di guida automatici. Dopo la pubblicazione dell’articolo del Financial Times, un portavoce di McLaren ha diffuso un breve comunicato in cui si dice che la società “non è in trattative con Apple per qualsiasi tipo di potenziale investimento”. Il comunicato dice anche che McLaren, come molte altre aziende, è spesso coinvolta in riunioni e incontri confidenziali per trattare nuove opportunità di affari, cosa che non sembra escludere quindi che ci siano almeno stati contatti tra le due aziende.
Apple vuole comprare McLaren? l'acquisizione confermerebbe i piani sulle auto di cui si parla da anni: secondo il Financial Times ci sono state trattative, ma McLaren ha smentito.
È morto sabato sera a Londra il famoso fotografo britannico Terry O’Neill, noto soprattutto per come raccontò l’ambiente culturale della Londra degli anni Sessanta e per i suoi ritratti di celebrità come Frank Sinatra, David Bowie ed Elizabeth Taylor. Aveva 81 anni e da tempo aveva un tumore alla prostata. La notizia è stata data dall’agenzia fotografica Iconic Images, che lo rappresentava. Era comparso in pubblico per l’ultima volta a ottobre per ricevere dal principe William del Regno Unito l’ordine dell’Impero britannico per i servizi resi alla fotografia. O’Neill era nato a Romford, a est di Londra, il 30 luglio del 1938. Fu tra i primi a fotografare i Beatles: «Avevo solo 20 anni ed ero il fotografo più giovane di Fleet Street», raccontò. Poi continuò con i Rolling Stones, Brigitte Bardot, Sean Connery, Nelson Mandela e la regina Elisabetta II, l’unica persona che si sentì agitato a ritrarre: «Cercai un po’ di battute sulle corse di cavalli per rompere il ghiaccio e grazie a dio rise», spiegò al giornale Observer nel 2018. Nel 1963 sposò la modella Vera Day, con cui ebbe due figli e dal 1983 al 1987 fu sposato con l’attrice Faye Dunaway con cui ebbe un figlio, Liam, nato nel 1980; si sposò una terza volta.
È morto il fotografo Terry O’Neill, famoso per i ritratti di celebrità e per le foto alla Londra degli anni Sessanta.
La prossima minacciosa chiazza di petrolio potrebbe aggirarsi al largo delle coste dell’Alaska nei mari di Chukchi o di Beaufort. Il motivo, secondo numerose associazioni ambientaliste, è semplice: Shell progetta da mesi di avviare le prime trivellazioni nella zona per valutare l’installazione di alcune nuove piattaforme petrolifere e se qualcosa andasse storto il disastro ecologico della Louisiana si potrebbe ripetere, qualche migliaia di chilometri più a nord. Royal Dutch Shell PLC è consapevole di essere una sorvegliata speciale in questo periodo, ma sembra non voglia proprio abbandonare l’idea di avviare le prime trivellazioni entro l’estate. Le autorità statunitensi hanno confermato l’intenzione di aumentare i controlli e rivedere i piani presentati da Shell per aumentare ulteriormente gli standard minimi di sicurezza.
La prossima chiazza? shell vuole trivellare davanti all'Alaska e prova a rassicurare: non faremo la fine della piattaforma BP.
Ipotizzare a inizio gennaio quali saranno i film dell’anno è sempre complicato. Lo è perché spesso tocca parlare di qualcosa che nessuno ha ancora visto e che magari nemmeno è stato montato, postprodotto e ultimato. E nel caso specifico del 2021 perché ancora restano evidenti ostacoli tecnici del 2020 (i cinema chiusi) e anche perché potrebbe verificarsi un certo ingorgo tra film che sarebbero dovuti uscire nel 2020 e sono stati spostati al 2021 e film già previsti per il 2021. Date queste premesse, e dopo aver letto i pareri e le liste di diversi altri siti, abbiamo però scelto i 50 film che possiamo definire i più attesi dell’anno. Perché potrebbero incassare molto (o far guadagnare molti abbonati alle piattaforme di streaming che li trasmetteranno), perché potrebbero farsi ricordare, apprezzare o premiare, perché potrebbero essere dei gran bei film o perché è certo che saranno dei grandi film, almeno per ambizione e costo.
50 film che arriveranno nel 2021*. *Che forse arriveranno nel 2021, che visti i tempi è una precisazione quantomai necessaria.
Esce questa settimana L’ultimo lupo, diretto dal regista Jean-Jacques Annaud e ambientato durante la Rivoluzione culturale cinese: L’ultimo lupo racconta la storia del salvataggio di un cucciolo di lupo da parte del protagonista Chen Zhen. Il film, dello stesso regista di Sette anni in Tibet, sarà distribuito in 2D e in 3D. Altro film ambientato negli anni della Rivoluzione culturale cinese in uscita questa settimana è Lettere di uno sconosciuto, diretto da Zhang Yimou. French Connection, con l’attore Jean Dujardin, è un thriller ambientato nella Marsiglia degli anni Settanta, sulla storia di un magistrato che combatte il traffico di eroina nella città. Altro film francese in uscita è La famiglia Bélier, diretto da Eric Lartigau, che racconta in chiave ironica la storia di Paula Bélier, ragazza sedicenne con una passione per il canto i cui due genitori sono sordi. Home – A Casa è un film d’animazione della Dreamworks con protagonisti Tip, una ragazza adolescente, e Oh, un alieno alla ricerca di una “casa”. Il principale film italiano in uscita questa settimana è Ho ucciso Napoleone, diretto da Giorgia Farina, con protagonista Micaela Ramazzotti che interpreta Anita, una donna in carriera che, poco prima di una promozione sul lavoro, scopre di essere incinta di un suo collega già sposato. Escono anche Onde Road, una docu-fiction sulla storia delle radio libere, e La terra dei santi, un thriller con Valeria Solarino basato sul romanzo di Monica Zapelli Il cielo a metà.
I film del weekend. Escono, tra gli altri, due film francesi, il nuovo film del regista di Sette anni in Tibet, e una commedia con Micaela Ramazzotti: tutti i trailer.
L’Argentina si trova di nuovo in una difficile crisi economica. La sua moneta ha perso il 20 per cento del suo valore in una settimana e la banca centrale è stata costretta ad adottare misure estreme per cercare di stabilizzare una situazione ancora molto grave. Giovedì il governo guidato dal presidente Mauricio Macri ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale di anticipare la consegna del prestito da 50 miliardi di dollari che era stato chiesto lo scorso maggio. La crisi di questi giorni si deve ai timori da parte degli investitori – cioè chi presta soldi all’Argentina comprando i suoi titoli di stato – che il paese non sia più in grado di ripagare i suoi debiti. «Siamo di fronte a una mancanza di fiducia nei mercati», ha detto il presidente Macri in un appello televisivo. Nel timore che di fronte alla crisi il governo cerchi di stampare denaro per ripagarlo, causando quindi inflazione e un ulteriore crollo nel valore del denaro, chi possiede il peso argentino o beni denominati in questa moneta sta cercando di liberarsene. Dall’inizio dell’anno le vendite hanno quasi dimezzato il valore della moneta argentina.
Cosa sta succedendo in Argentina. Il paese è di nuovo in crisi, la moneta ha perso il 20 per cento del suo valore in due giorni e il governo ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale di accelerare l'invio degli aiuti.
Negli ultimi anni si è sviluppato online un mercato molto fecondo legato alla vendita e allo scambio di meteoriti. Oltre ai siti specializzati, le offerte finiscono spesso su eBay dove le aste per la vendita di un frammento di rocce venute dallo spazio raggiungono diverse migliaia di euro. Nella maggior parte dei casi, spiegano sul New York Times, si tratta di vendite illegali perché i paesi da cui provengono i frammenti solitamente vietano la vendita di questi reperti, tutelandone l’interesse e il valore scientifico. Nonostante i divieti posti dalle leggi, su Internet il mercato nero continua a conquistare nuovi clienti e i venditori vengono sanzionati raramente, perché è difficile provare con certezza la provenienza dei frammenti che distribuiscono sui siti web. La scoperta di un cratere particolarmente ricco e significativo dal punto di vista storico causato da un meteorite in Egitto, a nord del confine con il Sudan, ha dimostrato l’ingordigia di chi è alla ricerca di nuovi frammenti. Quando sembrava ormai che gli scienziati fossero a un passo dallo scoprire le prove per risolvere un antico enigma, i saccheggiatori hanno depredato l’area, e il caos politico in Egitto sembra confermare che per un po’ gli scienziati non torneranno.
Il mercato nero dei meteoriti. Migliaia di frammenti vengono messi in vendita illegalmente online, privando i ricercatori di importanti reperti.
La 67esima edizione del Festival di Sanremo è stata vinta da Francesco Gabbani con la canzone “Occidentali’s Karma”. Al secondo posto è arrivata Fiorella Mannoia, al terzo Ermal Meta. Gabbani ha vinto ottenendo il 36,3% dei voti, mentre Fiorella Mannoia ed Ermal Meta hanno preso rispettivamente il 32,8% e il 30,9%. Oltre che per la canzone in sé, durante le serate del Festival Gabbani si è fatto notare per le sue esibizioni in cui era accompagnato da un ballerino con un costume da gorilla. Nella sua seconda esibizione, invece, era stato lui a indossare il costume da gorilla (c’entra un verso del ritornello di “Occidentali’s Karma”. Gabbani è nato a Carrara il 9 settembre del 1982 e ha lavorato per molti anni sia come musicista che come fonico e tecnico di palco. Il primo vero successo l’ha ottenuto lo scorso anno, quando ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria “concorso giovane”, vinto con la canzone “Amen”, e ha pubblicato il suo secondo disco, Eternamente ora. Lo scorso anno Gabbani aveva vinto anche il premio della critica Mia Martini per le nuove proposte.
Francesco Gabbani ha vinto Sanremo. Con la canzone "Occidentali's Karma", dopo che l'anno scorso aveva vinto la categoria Nuove proposte con "Amen".
Una mano robotica collegata al cervello ha permesso di far nuovamente percepire la sensazione del tatto sulle dita a un paziente paralizzato. Il risultato è stato ottenuto da uno dei gruppi di ricerca della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie soprattutto in ambito militare. La protesi è stata realizzata dall’Applied Physics Laboratory dell’Università Johns Hopkins (Baltimora, Maryland), che ha ricevuto in questi anni finanziamenti dalla DARPA per i suoi studi sui sistemi per utilizzare arti bionici sui pazienti che hanno subito paralisi di vario tipo. A un paziente di 28 anni, paralizzato da più di 10 a causa di un trauma al midollo spinale (nel quale viaggiano i messaggi del sistema nervoso centrale), sono stati applicati nel suo cervello alcuni elettrodi collegati alla mano robotica, nelle aree che si occupano del controllo dei movimenti e delle percezioni sensoriali. Dopo un po’ di esercizio, il paziente ha imparato a controllare i movimenti della protesi e a percepire alcune sensazioni tattili, grazie a una serie di sensori presenti sulle dita della mano robotica che rilevano il livello di pressione applicata sui polpastrelli.
Un uomo ha di nuovo il tatto grazie a una mano robotica. Riesce a muoverla e a percepire la pressione sulle dita grazie ad alcuni elettrodi impiantati nel suo cervello.
Secondo il Wall Street Journal, il gruppo del lusso francese LVMH ha fatto un’offerta di circa 13 miliardi di euro per comprare la famosa azienda di gioielli Tiffany. LVMH, dice il Wall Street Journal, ha offerto circa 120 dollari per ogni azione di Tiffany (circa 108 euro), circa il 30 per cento in più del valore di borsa delle azioni alla chiusura delle contrattazioni di venerdì. Per il momento le due società non hanno aperto una trattativa formale per la vendita ma ci si aspetta a breve una risposta di Tiffany ed è probabile che LVMH dovrà aumentare la sua offerta. LVMH ha un valore di mercato di circa 193 milioni di euro, mentre Tiffany, venerdì sera, aveva un valore di circa 12 milioni di euro. Se l’acquisizione dovesse essere completata, LVMH aumenterebbe molto i suoi investimenti nel settore dei gioielli, dove è già presente con Bulgari, uno dei principali concorrenti di Tiffany.
Il gruppo del lusso francese LVMH ha fatto un’offerta per comprare Tiffany, dice il Wall Street Journal.
A causa di un incendio vicino a Termoli, in Molise, nel primo pomeriggio di lunedì è stato evacuato uno stabilimento della FIAT e sono stati chiusi al traffico 20 chilometri della A14 tra Vasto Sud e Poggio Imperiale. Sembra che l’incendio sia iniziato in alcuni campi incolti nella zona industriale di Termoli e che non abbia provocato feriti o danni gravi. (24lug-17:00) Sotto controllo incendio sterpaglia in prossimità stabilimento Fiat a #Termoli(CB). Squadre al lavoro pic.twitter.com/W0RG14fSQe
A causa di un incendio vicino a Termoli la circolazione sulla A14 tra Vasto Sud e Poggio Imperiale non è ancora regolare.
Il sito ufficiale del Festival di Cannes ha pubblicato oggi la locandina della 67esima edizione del Festival, che si terrà dal 14 al 25 maggio. Il poster ufficiale è tradizionalmente la rielaborazione di un’immagine della storia del cinema: quest’anno il Festival ha scelto un fotogramma di Marcello Mastroianni tratto dal film di Federico Fellini 8½. Come si legge nella nota diffusa dal Festival, “con Marcello Mastroianni e Federico Fellini celebriamo un cinema libero e aperto al mondo, riconoscendo ancora una volta l’importanza artistica del cinema italiano ed europeo attraverso una delle sue figure più straordinarie. Il modo in cui (Mastroianni) ci guarda da sopra quegli occhiali scuri ci attira subito in una promessa di felicità cinematografica completa”.
Il poster del Festival di Cannes 2014. Con Marcello Mastroianni in una scena di 8½ di Fellini, che guardandoci "da sopra quegli occhiali scuri ci attira subito in una promessa di felicità cinematografica completa".
Oggi è passato un anno esatto dalla scomparsa dell’italiano Luca Tacchetto e della canadese Edith Blais in Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale per molto tempo considerato tra i più stabili della regione ma da qualche anno colpito da guerre tra bande rivali e attacchi terroristici per lo più non rivendicati. Tacchetto e Blais, che sono amici, erano partiti in auto il 20 novembre 2018 da Vigonza – provincia di Padova, dove vive la famiglia di Tacchetto – con l’obiettivo di arrivare in Togo per collaborare come volontari alla costruzione di un villaggio. Di loro oggi si sa poco: il governo italiano e quello canadese non hanno diffuso molte informazioni, anche se ormai l’ipotesi più accreditata è che siano stati rapiti. Non è chiaro se le autorità siano a conoscenza del luogo della loro detenzione e dei gruppi coinvolti nel presunto rapimento. Negli ultimi mesi sono emersi nuovi dettagli sulla vicenda, anche se non così rilevanti da fare chiarezza su tutto.
È passato un anno dal rapimento di Luca Tacchetto ed Edith Blais in Burkina Faso. E si continua a sapere molto poco sull'intera vicenda: a settembre il governo canadese ha detto di credere che Blais sia ancora viva.
C’è chi aspetta dicembre con trepidazione per potersi sbizzarrire nel fare i regali di Natale ai propri amici e parenti, e poi ci sono le persone normali che vivono con ansia e sconforto quel periodo dell’anno in cui bisogna sforzarsi di trovare una cosa simpatica e originale da regalare alle persone a cui si vuole bene, con la pressante preoccupazione di sbagliare. Qui al Post è tutto dicembre che ogni giorno vi diamo delle idee natalizie, ma come tutti i problemi delle relazioni sociali, anche il tema dei regali di Natale è stato affrontato da numerosi studi scientifici, che per la maggior parte concordano su una cosa: ci preoccupiamo troppo. Un recente articolo pubblicato sulla rivista Current Directions in Psychological Science ha isolato quella che forse è la questione principale: sprechiamo troppo tempo a pensare a un regalo che sorprenda e renda piacevole il momento dello scambio, e ne impieghiamo troppo poco a prevedere se il regalo servirà o meno a chi lo riceve. Questo può essere un atteggiamento naturale e istintivo, soprattutto nel caso in cui chi fa il regalo non sia una persona che passa molto tempo con chi lo riceve: sarà con lui nel momento dello scambio, per poi non vederlo a lungo. In quel caso, è comprensibile voler rendere speciale il momento del dono, e concentrarsi meno sui giorni successivi, in cui il ricevente dovrebbe fruire del regalo. Focalizzarsi troppo sulla reazione della persona a cui si fa il regalo, però, può essere alla fine dei conti un comportamento egoista secondo gli autori dello studio, i ricercatori della Indiana University Kelley School of Business e della Carnegie Mellon University Tepper School of Business. Anche perché una scoperta piuttosto sorprendente a cui sono arrivati questo e diversi altri studi sul tema è che ai riceventi, alla fine, non interessa più di tanto quanto tempo e quanti sforzi sono stati spesi per la scelta del regalo.
La scienza del regalo di Natale perfetto. Il segreto è non concentrarsi troppo sul momento dello spacchettamento, e pensare invece a quanto il regalo sia utile o desiderato.
Un sistema d’intelligenza artificiale (AI) ha superato un test di scienze di terza media, rispondendo correttamente al 90 per cento delle domande. Il risultato è stato ottenuto da Aristo, una AI realizzata dall’Allen Institute for Artificial Intelligence negli Stati Uniti, dimostrando ancora una volta i rapidi progressi nel settore delle intelligenze artificiali. In futuro, Aristo potrebbe essere adattato ad altri contesti, per esempio per produrre sistemi di risposta automatica e sostenere autonomamente conversazioni con gli esseri umani. Nel 2015 un concorso aveva messo in palio un premio di 80mila dollari per chi fosse riuscito a costruire un’AI in grado di passare un test di scienze di terza media (“8th grade” negli Stati Uniti). All’iniziativa avevano partecipato oltre 700 esperti informatici, ma nessuno di loro era riuscito a raggiungere l’obiettivo: le AI più promettenti si erano fermate al 60 per cento di risposte corrette. Ad appena quattro anni di distanza Aristo ha ottenuto risultati sorprendenti, a dimostrazione dell’accelerazione che ha avuto il settore delle AI negli ultimi tempi, con sistemi sempre più raffinati ed efficienti.
Un grande risultato per l’intelligenza artificiale. Applicando la logica, un sistema ha superato un test di scienze di terza media: scherzi a parte, è un nuovo importante progresso.
Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, si è dimesso e lo ha fatto «per amore della città», ha spiegato oggi davanti ai giornalisti. Cammarata era un esponente del PdL e si trovava al secondo mandato, che sarebbe scaduto a maggio. Quando venne rieletto nel 2007, con il 53,5 per cento dei voti, l’avversario Leoluca Orlando denunciò brogli elettorali e due presidenti di seggio furono arrestati perché sospettati di aver falsificato 580 schede a favore di una lista che lo appoggiava. L’anno dopo, quando Cammarata venne eletto presidente dell’ANCI Sicilia, il TAR siciliano bocciò il piano sulle Zone a Traffico Limitato di Palermo facendo anche partire un’indagine dell’Authority. Nel 2009 Cammarata venne coinvolto nella vicenda giudiziaria relativa al bilancio dell’AMIA, l’azienda per la raccolta dei rifiuti, e nel 2010 è stato indagato nell’ambito di un’inchiesta sulla discarica palermitana di Bellolampo con le accuse di truffa, abuso d’ufficio, disastro colposo, inquinamento delle acque e del sottosuolo, gestione abusiva di discarica, gestione non autorizzata di rifiuti speciali e traffico di rifiuti. La vicenda giudiziaria più recente riguarda l’abuso d’ufficio per aver impiegato un lavoratore socialmente utile pagato dal Comune come skipper sulla sua barca.
Si è dimesso Cammarata, il sindaco di Palermo. E se ne parlava da tempo, dopo mesi di scandali e pressioni politiche.
Tra le cose più viste sul Post questa settimana ci sono tante, tantissime fotografie. A partire da quelle del royal baby, o meglio di George Alexander Louis, primogenito dei duchi di Cambridge e terzo in linea di successione al trono britannico (e visto che ci siamo: quante monarchie ci sono nel mondo?). Ma c’è parecchio altro, oltre ai marmocchi celebri: come ad esempio quelle dei 49 patrimoni mondiali dell’umanità, secondo l’UNESCO, che si trovano in Italia, delle vedute insolite della Sicilia, di spiagge inquinate ma bellissime e della Terra, fotografata da milioni di chilometri di distanza. – Le foto del “Royal Baby“ I duchi di Cambridge hanno lasciato l’ospedale col pargolo infagottato, o meglio: George Alexander Louis infagottato.
Sunday Post. Le foto di George Alexander Louis (sì, lui, il royal baby) e moltissime fotografie di posti bellissimi in Italia, tra le cose più viste sul Post questa settimana.
All’inizio di luglio il leader del Partito Laburista britannico Jeremy Corbyn ha ricevuto un’accoglienza calorosa a L’Aia, nei Paesi Bassi, dove era stato invitato dal partito laburista locale (PVDA) per spiegare le sue idee per il ritorno al successo della sinistra. «Se la classe lavoratrice non sperimenta un miglioramento delle sue condizioni – ha detto Corbyn a una platea formata da un centinaio di dirigenti di partito – sarà l’estrema destra ad approfittarne con una politica di odio, divisione e razzismo». (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v3.1';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
Quelli che vogliono fare come Corbyn. Per molti la crisi della sinistra europea si può risolvere seguendo l'esempio del partito Laburista britannico: ma cosa significa in concreto e può funzionare fuori dal Regno Unito?.
In media nel mondo per ogni dieci donne ricoverate in terapia intensiva e malate di COVID-19 ci sono 18 uomini ricoverati per la stessa malattia. Ogni dieci decessi di donne ci sono 15 decessi di uomini. Nonostante la differenza tra gli effetti delle infezioni tra uomini e donne, finora poche ricerche scientifiche hanno evidenziato con accuratezza il diverso impatto della COVID-19 a seconda di sesso e genere. Questa circostanza riflette un problema piuttosto diffuso nella ricerca, segnalato da tempo da numerose analisi e che può avere implicazioni dirette soprattutto sulla salute delle donne. Nel caso della COVID-19 gli uomini hanno un maggior rischio di sviluppare sintomi più gravi, soprattutto a carico dei polmoni e del resto dell’apparato respiratorio. Secondo alcune analisi, le donne tendono ad avere sintomi più lievi, con maggiore incidenza di mal di testa e anosmia, la temporanea incapacità di percepire gli odori. Anche l’età è un fattore di rischio non trascurabile, che si somma alle altre differenze.
Le differenze di genere trascurate negli studi sul coronavirus. Donne e uomini si ammalano diversamente di COVID-19, eppure poche ricerche ne danno conto con dati accurati.
Il 16 dicembre è uscito nelle sale italiane il settimo film della saga di Star Wars, Star Wars: Il risveglio della Forza. Il film è stato proiettato in anteprima il 14 dicembre a Los Angeles e uscirà in quasi tutti gli altri paesi del mondo nei prossimi giorni (qui si può consultare un breve calendario). Star Wars: Il risveglio della Forza è il primo film della nuova trilogia di Star Wars: la prima – quella con Darth Vader per intenderci, la “vecchia” – è uscita tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, la seconda, con Anakin Skywalker, è uscita intorno a primi anni duemila. La nuova trilogia è prodotta da Disney, che nel 2012 ha comprato i diritti d’immagine di Star Wars da George Lucas, il creatore della saga. In molti si sono chiesti quando usciranno i prossimi due film della nuova trilogia: l’episodio VIII uscirà nel 2017, il IX nel 2019. In realtà i due sequel del Risveglio della Forza non sono gli unici due film annunciati: fra il 2016 e il 2017 usciranno due spin-off della saga centrale, cioè due film che racconteranno vicende laterali ma ambientate nello stesso mondo.
E i prossimi Star Wars quando escono? per cominciare, arrivano quattro film, non due: la risposta alla domanda che si sono fatti tutti uscendo dal cinema dopo "Il risveglio della Forza".
È iniziata oggi la 74ª edizione del Festival di Cannes, che si concluderà sabato 17 luglio con l’assegnazione della Palma d’oro. Il Festival, posticipato di un paio di mesi per via della pandemia, è tornato dopo un anno di assenza: a causa del coronavirus, nel 2020 la Palma d’oro non era stata assegnata, ma quell’edizione era stata comunque conteggiata come la 73ª, perché furono scelti e annunciati i film della cosiddetta “selezione ufficiale”. Nell’edizione che inizia oggi, oltre ai film del concorso ufficiale, cioè quelli in corsa per vincere la Palma d’oro, che sarà assegnata da una giuria presieduta da Spike Lee, ci sono anche quelli della sezione “Un Certain Regard” (dedicata, nelle parole del direttore del festival Thierry Frémaux, «al cinema degli esordienti, dei giovani, della ricerca») e quelli fuori concorso. Così come era già stato a fine 2020 per la Mostra del cinema di Venezia, anche il Festival del Cannes sarà in presenza, seppur con tutta una serie di regole e restrizioni. Ci sono quindi tappeti rossi e molte fotografie di persone famose che li calpestano.
È tornato il Festival di Cannes. Breve guida alla 74ª edizione iniziata oggi, dopo una Palma d'oro non assegnata e diversi problemi legati alla pandemia.
Nel pomeriggio del 17 luglio l’attore e regista Marco Paolini ha tamponato un’automobile tra i caselli Verona Sud e Verona Est dell’autostrada A4: una delle due donne che si trovavano a bordo dell’auto è morta giovedì mattina. La donna si chiamava Alessandra Lighezzolo, aveva 53 anni ed era residente ad Arzignano, in provincia di Vicenza. L’auto su cui si trovava, dopo il tamponamento, era finita capovolta nella tangenziale a fianco dell’autostrada. Inizialmente Paolini era stato accusato di lesioni stradali gravissime: con la morte di Lighezzolo l’accusa diventerà di omicidio stradale. L’attore non si è ferito nell’incidente ed è risultato negativo all’alcol test. Secondo i giornali che hanno parlato dell’incidente, si è dato la colpa di quanto successo.
È morta una delle donne che si trovavano sull’auto tamponata dall’attore Marco Paolini.
Il 4 ottobre del 2006 venne fondata WikiLeaks, il cui nome deriva da leak, “fuoriuscita” in inglese, e wiki, il nome con cui si indicano i siti, spesso di carattere enciclopedico, che possono essere integrati e arricchiti dagli utenti. Dire che cosa sia precisamente WikiLeaks non è semplice: un’organizzazione per la trasparenza dell’informazione? Un gruppo di hacker? Un collettivo di attivisti? Il sito in dieci anni di attività ha diffuso circa 10 milioni di documenti riservati, ottenuti da fonti anonime: spesso queste pubblicazioni hanno avuto moltissime conseguenze sulla politica internazionale. Quando si dice WikiLeaks, poi, si pensa subito al suo leader e fondatore Julian Assange: per alcuni è una specie di eroe, un difensore dei diritti civili e della libertà di stampa; per altri è invece un irresponsabile o un pericolo pubblico o un uomo con una precisa agenda politica. Julian Assange, intanto Assange è australiano, è nato nel 1971 a Townsville ed è un uomo piuttosto eccentrico. I suoi genitori lavoravano in una compagnia teatrale, così da ragazzino cambiò moltissime scuole e finì per frequentare l’università in sei atenei diversi. Quando aveva una ventina d’anni, Assange si appassionò all’informatica diventando uno degli hacker del gruppo International Subversives. Le attività illegali gli costarono alcune multe salate, diversi giorni di prigione e 24 diversi capi d’accusa. Fin da allora è un sostenitore dell’open source (i programmi realizzati con codice aperto, accessibile a tutti) e ha anche collaborato alla realizzazione di diverse soluzioni per il sistema operativo Linux. A partire dal 2006 i suoi interessi si spostarono poi verso i documenti riservati, cosa che gli consentì di entrare a far parte del direttivo di nove persone che amministrano WikiLeaks. Durante i primi anni del sito rimase un po’ nell’ombra, finché decise di presentarsi pubblicamente come “faccia” di WikiLeaks.
WikiLeaks c’è da dieci anni. E in questo tempo è stata osannata e criticata come poche altre organizzazioni nel mondo, come il suo capo, e continua a fare parlare di sé.
Sammy Wasem aveva 15 anni quando creò una pagina per appassionati di Ferrari su Facebook, che negli anni sarebbe diventata una delle più popolari per gli appassionati di automobili in generale. Sei anni dopo, è stato coinvolto dalla stessa Ferrari in una battaglia legale che potrebbe dirci qualcosa riguardo la libertà di espressione sui social network. Wasem – un pilota amatoriale di automobili – e suo padre Olivier hanno fatto causa alla Ferrari per violazione del diritto d’autore, dopo che gli era stato vietato di gestire la loro pagina: Ferrari, infatti, gli aveva fatto causa sostenendo che avevano utilizzato il marchio Ferrari per pubblicizzare materiali di altre marche e per comunicazioni personali come l’invito al diciottesimo compleanno di Wasem. Sammy Wasem, in un’intervista, ha accusato Ferrari di «non avere scrupoli» e di «avere osato portarmi via quello che era il mio sogno, da ragazzo».
La Ferrari ha un problema su Facebook. Ha prima assunto e poi rimosso i gestori della propria pagina ufficiale, che all'inizio era una cosa amatoriale: una situazione sempre più comune per i grandi marchi.
Il blog VintageZen ha pubblicato le illustrazioni di un catalogo che Matt Groening, creatore dei Simpson e Futurama, realizzò nel 1989 per Apple. La storia – e il catalogo – girano da molto tempo, tra gli appassionati. All’epoca Groening non aveva ancora creato i Simpson ma era già piuttosto conosciuto negli Stati Uniti per la striscia Life in Hell, un fumetto i cui protagonisti erano dei conigli antropomorfi e una coppia di amanti gay, che Groening fotocopiava e vendeva nel negozio di dischi di Los Angeles in cui lavorava, prima che venisse pubblicato sul Los Angeles Reader a partire dal 1980. Il catalogo Apple, intitolato “Who needs a computer anyway?“, pubblicizzava i computer Macintosh ed era rivolto agli studenti universitari americani: ci sono infatti una serie di illustrazioni (intervallate dalle spiegazioni tecniche del prodotto) che mostrano delle caricature di studenti e il motivo per cui ognuno di questi avrebbe fatto bene ad acquistare un computer Macintosh. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
I disegni di Matt Groening per Apple. Il creatore dei Simpson li realizzò nel 1989 per una campagna pubblicitaria dei Macintosh.
Lo United States Postal Service, l’agenzia del governo statunitense responsabile del servizio di posta nel paese, ha diffuso il disegno di un francobollo dedicato a Harvey Milk, importante attivista per i diritti dei gay la cui storia è stata raccontata anche dal film vincitore di due premi Oscar Milk (2008), interpretato da Sean Penn e diretto da Gus Van Sant. Harvey Milk è molto noto per essere stato il primo funzionario apertamente gay a ricoprire una carica pubblica nella storia degli Stati Uniti. L’immagine del francobollo è stata diffusa dal sito Linn’s Stamp News il 4 aprile: ha una foto in bianco e nero di Harvey Milk, con il suo nome e una bandiera arcobaleno, attualmente il simbolo più usato e noto del movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Verrà messo in vendita a partire dal 22 maggio, che è anche l’Harvey Milk Day, una giornata che si celebra in California in memoria di Milk e istituita dall’ex governatore dello stato Arnold Schwarzenegger nel 2009. La sua prima emissione sarà a San Francisco o a Washington DC.
Il francobollo commemorativo per Harvey Milk. Per ricordare il primo funzionario politico apertamente gay della storia degli Stati Uniti, la cui storia è stata raccontata dal film premio Oscar "Milk".
Venerdì sarà il Black Friday, una delle più grandi ricorrenze commerciali dell’anno, e molti si stanno preparando a cercare online prodotti scontati o lo stanno già facendo, dato che molte promozioni sono già cominciate. Come sempre quando si fanno acquisti presentati come molto convenienti, è bene ricordarsi che alcune offerte possono essere ingannevoli e che non tutti gli sconti sono veri sconti, anche se lo sembrano. Tra i prodotti in promozione, infatti, molti sono sul mercato già da molto tempo, anche da anni, e quindi la percentuale di sconto è alta solo in apparenza, cioè se calcolata a partire dal prezzo di listino iniziale e non da quello che lo stesso prodotto aveva un mese fa, per esempio. Inoltre spesso capita che l’oggetto in sconto sia già stato in offerta in passato, anche a prezzi minori. Per questo prima di dirsi «Accidenti, questo coso costa davvero poco oggi, serve sempre avere un coso, ne approfitto!», conviene cercare lo stesso coso su altri siti, confrontando i prezzi e andare sul sito del produttore per capire se il coso a cui siamo interessati esiste anche in versioni successive, più costose ma forse più utili. Per quanto riguarda i prodotti in vendita su Amazon, poi, c’è un trucco per verificare la bontà degli sconti, cioè usare uno di quei siti che monitorano l’andamento dei prezzi nel tempo, come Camel Camel Camel e Keepa. Permettono di scoprire qual è il prezzo massimo e il prezzo minimo a cui è arrivato in passato l’oggetto che vorreste comprare. Gli sconti di Amazon segnalati dal Post (qui quelli del 26 novembre) sono controllati in questo modo.
Come non abboccare agli sconti ingannevoli del Black Friday. Su Amazon e su altri siti di e-commerce: bisogna confrontare i prezzi con altri negozi e con quelli del passato, ed è più facile di quanto sembri.
Jackie – nei cinema da oggi, giovedì 23 febbraio – è il film di Pablo Larraín (il regista di No – I giorni dell’arcobaleno) in cui Natalie Portman interpreta Jacqueline Kennedy. Jackie racconta i quattro giorni di Jackie Kennedy dopo l’uccisione del marito, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, a Dallas nel 1963. Oltre a Portman – candidata all’Oscar come Miglior attrice protagonista – nel cast di Jackie ci sono anche Peter Sarsgaard, Greta Gerwig e John Hur, morto poche settimane fa. Agli Oscar Jackie è candidato anche per la Miglior colonna sonora e per i Migliori costumi (premio di cui è considerato il più probabile vincitore). Il film fu presentato nel 2016 al Festival di Venezia, dove vinse il premio per la Migliore sceneggiatura. La cosa di Jackie che è piaciuta di più è l’interpretazione di Portman, che tra l’altro ha detto di aver lavorato molto per ricreare la particolare voce di Jackie Kennedy: motivo per cui questo è uno di quei film che, davvero, se possibile andrebbe visto in inglese. Vox ha spiegato nel dettaglio “l’elegante e strano accento di Jackie Kennedy”, chiedendo aiuto a un linguista secondo il quale Portman ha fatto un ottimo lavoro nel ricrearlo, senza eccessive marcature (il fatto è che Jackie Kennedy aveva una voce proprio strana). Un video di The Solomon Society ha invece messo uno accanto all’altro un famoso video del 1962 in cui Jackie Kennedy mostrò la Casa Bianca in un lungo tour trasmesso in tv e quello stesso video, così come è mostrato nel film.
La storia vera di “Jackie”, cioè Jacqueline Kennedy. Le cose da sapere sul film con Natalie Portman e sulla storia del suo personaggio principale, che il film racconta solo in parte.
01 Distribution ha messo online il trailer in italiano del film Gods of Egypt, diretto da Alex Proyas, il regista australiano di Io, robot. 01 Distribution ha spiegato così la trama del film, nel cui cast ci sono Gerald Butler, Nikolaj Coster-Waldau, Abbey Lee, Courtney Eaton, Brenton Thwaites, e Geoffrey Rush: Lo spietato Dio delle Tenebre, Set, ha usurpato il trono facendo precipitare nel caos l’Impero, un tempo pacifico e prospero. La sopravvivenza del genere umano è in pericolo ma un giovane eroico chiederà aiuto al potente Dio Horus, e intraprenderà un viaggio emozionante per salvare il mondo e il suo grande amore. Un’epica battaglia contro Set e i suoi seguaci porterà dei e mortali fino all’oltretomba mettendo a dura prova il loro coraggio.
Il trailer in italiano di “Gods of Egypt”. È un film ispirato alla mitologia dell'antico Egitto, con Gerard Butler e un altro attore che conoscete per "Game of Thrones": esce in Italia il 25 febbraio.
C’è molta neve nelle foto di animali di questa settimana, e c’è chi la gradisce (l’orso polare dello zoo di Berlino, per esempio), chi invece è meno contento, come la tigre dello zoo di Buffalo, e chi si trova mediamente a suo agio, come i cammelli bielorussi. Quello che accomuna più immagini, però, è una certa insofferenza nei confronti del fotografo: lo scoiattolo kirghizo sembra terrorizzato, qualche struzzo è parecchio irritato, i pellicani se ne restano sdegnati in un angolo, l’alce preferisce la compagnia di un gatto e i macachi giapponesi lo mettono bene in chiaro che no, tra loro nessun intruso è benvenuto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Intrusi sgraditi. Macachi diffidenti verso i fotografi, struzzi, alci con gatti e cammelli bielorussi, tra le foto di animali più belle della settimana.
Oggi Google celebra l’equinozio di primavera con il solito doodle: quest’anno c’è un topo che si sveglia dal letargo, ed esce dalla sua tana. L’equinozio di primavera è uno dei quattro eventi astronomici che scandiscono il moto di rivoluzione annuale della Terra e segnano l’inizio delle stagioni, è ricordato oggi dal doodle di Google, che sostituisce nelle pagine del motore di ricerca il consueto logo colorato di Google. Nel doodle si vede un piccolo roditore svegliarsi dal letargo ed uscire dalla sua tana per cogliere un fiore appena sbocciato. Nell’emisfero australe il doodle, invece, rappresenta l’equinozio d’autunno e vede lo stesso roditore rientrare nella sua tana per riscaldarsi. L’equinozio di primavera, che è stato oggi alle 11.29, è uno dei due giorni dell’anno in cui notte e dì hanno la stessa durata più o meno in tutto il mondo. L’altro è l’equinozio di autunno. Anche se convenzionalmente si dice che le stagioni cominciano sempre il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19.
Google oggi ha un doodle per l’equinozio di primavera (e cos’è?). Oggi inizia ufficialmente la primavera e Google le dedica un'animazione a tema.
Alcuni ricercatori giapponesi hanno riscontrato segni di mutazioni in varie specie di farfalle nelle zone circostanti alla centrale nucleare di Fukushima Daichi. Arata Yamamoto racconta su NBC News che l’università delle Ryukyu, nella prefettura di Okinawa, ha esaminato 144 esemplari di farfalle di tipo comune due mesi dopo lo tsunami dell’11 marzo 2011 riscontrando anormalità nel 12 per cento degli esemplari: antenne sfigurate, ali più piccole del normale, colori anomali. Sei mesi dopo, un ulteriore esame su 238 esemplari ha portato a riscontrare le stesse anomalie nel 28 per cento degli esemplari. In seguito allo tsunami dell’11 marzo 2011, causato da un forte terremoto in mare, i sistemi di raffreddamento dei sei reattori della centrale andarono in avaria e per evitare la fusione fu anche utilizzata l’acqua di mare. Tra il 12 e il 15 marzo ci furono alcune esplosioni con il rilascio di nuvole di gas nella zona intorno all’impianto. Fu molto difficile contenere i danni e per tre reattori si verificò la fusione. Decine di migliaia di persone furono allontanate dalle loro abitazioni, perché vicine all’impianto e a rischio contaminazione. Da allora i responsabili di TEPCO, la società energetica responsabile della centrale, hanno lavorato per mettere in sicurezza i sistemi. A fine dicembre 2011, la condizione dei reattori di Fukushima è stata dichiarata “stabile”.
Le farfalle mutanti di Fukushima. Uno studio scientifico racconta delle anomalie registrate nelle farfalle vicino alla centrale nucleare: antenne sfigurate, ali più piccole del normale.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 16.308 nuovi casi positivi da coronavirus e 553 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus. I ricoverati attualmente sono 28.148 (440 in meno rispetto a ieri), di cui 2.784 nei reparti di terapia intensiva (35 in meno di ieri) e 25.364 negli altri reparti (405 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 176.185 tamponi. È risultato positivo il 9,3 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 17.992 e i morti 674.
I dati sul coronavirus di oggi, sabato 19 dicembre.
La Camera ha approvato la cosiddetta “proposta Richetti”, una riforma del trattamento pensionistico dei parlamentari e degli altri eletti, che prevede due modifiche principali: la riduzione dei vitalizi percepiti dagli ex parlamentari e l’innalzamento dell’età pensionabile per i parlamentari attuali e futuri. La proposta prende il nome dal suo autore, il deputato del PD Matteo Richetti; è stata approvata con 348 voti favorevoli e 17 contrari. Hanno votato a favore PD, Movimento 5 Stelle, Civici Innovatori, ALA-Scelta Civica, Fratelli d’Italia, Sinistra Italiana-Possibile e Lega Nord. Forza Italia, MDP e Alternativa Popolare si sono astenuti. La legge ora dovrà passare in Senato, dove il PD spera di riuscire ad approvarla definitivamente prima della pausa estiva dei lavori parlamentari. Attualmente circa 2.600 ex parlamentari ricevono in tutto 193 milioni di euro netti di vitalizio, ogni anno. La proposta Richetti prevede di ricalcolare con il metodo contributivo l’importo del loro assegno. Significa che gli ex parlamentari riceveranno un assegno proporzionato ai contributi che hanno versato e non calcolato sulla percentuale dei loro ultimi stipendi. Secondo i calcoli dell’INPS, ci sarà una riduzione del 40 per cento: annualmente gli ex parlamentari passeranno dal ricevere una media di 56.830 euro a una media di 33.568 euro (117 ex parlamentari che hanno avuto carriere particolarmente lunghe vedranno invece il proprio assegno aumentare). Lo Stato dovrebbe risparmiare circa 70 milioni di euro l’anno grazie a questa operazione.
La Camera ha approvato il “ricalcolo” dei vitalizi. La "proposta Richetti" produrrà un taglio medio del 40 per cento ai vitalizi degli ex parlamentari: ora dovrà passare al Senato.
Decine di milioni di persone potrebbero non accedere più ad alcuni dei siti più popolari e usati al mondo, come Facebook, a partire dall’inizio del 2016. Il problema è legato alla decisione di abbandonare l’algoritmo SHA1 (Secure Hash Algorithm), un sistema che serve per criptare la navigazione, in modo che altri non possano sapere su quali pagine ci si trova: il browser indica i siti che lo utilizzano mostrando di solito l’icona di un lucchetto nella barra degli indirizzi, dove compare https al posto di http. Nel corso degli anni il Secure Hash Algorithm ha subìto diverse evoluzioni e il SHA1 è ritenuto ormai datato e poco sicuro: per questo motivo il consorzio che si occupa di coordinare gli standard dei browser ha deciso di abbandonarlo, sostituendolo con versioni più aggiornate e sicure. Il problema, spiegano proprio Facebook e l’azienda di servizi online CloudFlare, è che non tutti i programmi per navigare online sono in grado di gestire certificati di sicurezza basati su algoritmi diversi da SHA1, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove è più alta la percentuale di vecchi computer, tablet e smartphone.
Una faccenda tecnica renderà milioni di persone meno sicure online. Se avete un vecchio computer o smartphone che usate su internet, rischiate di essere coinvolti dall'abbandono di un sistema per criptare i dati.
Tra gli otto italiani morti sul volo Addis Abeba-Nairobi precipitato in Etiopia domenica mattina c’era l’archeologo Sebastiano Tusa, che dallo scorso 11 aprile era assessore ai Beni Culturali per la Regione Sicilia dopo aver preso il posto di Vittorio Sgarbi. Tusa era uno studioso di fama internazionale e aveva insegnato all’Università di Palermo, all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e all’Università di Bologna; in particolare era un esperto di archeologia marina. Nel corso della sua carriera aveva lavorato in Pakistan, Iran e Iraq. Era diretto in Kenya per partecipare a una conferenza dell’Unesco.
L’archeologo e assessore regionale siciliano Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia.
Entro la fine della settimana, News Corp. potrebbe ufficializzare la vendita di MySpace. La società non ha fornito alcun dettaglio, ma una fonte consultata dalla Associated Press ha confermato che l’ipotesi di una vendita in tempi rapidi è ormai concreta e che porterà probabilmente al licenziamento di almeno metà dei 500 dipendenti che lavorano ancora al social network. Si parla di tre compratori in corsa: la società di pubblicità online Specific Media, il fondo di investimenti Golden Gate Capital e il fondo Austin Ventures che collabora con Chris DeWolfe, il cofondatore di MySpace. New Corp. sta scegliendo quale delle tre opzioni sia la più conveniente per la vendita del social network, che da tre anni ha portato a notevoli perdite sia economiche che di utenti, nonostante un recente rilancio per sopravvivere alla concorrenza di Facebook.
News Corp. sta per vendere MySpace. Associated Press lo dà per certo, e fa tre ipotesi sul compratore.