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Il Toronto International Film Festival (TIFF) è iniziato l’8 settembre (poco prima che finisse il festival del cinema di Venezia vinto da The Woman Who Left) e terminerà il 18 settembre. Il festival è alla sua 41esima edizione: quando nacque nel 1976 si propose come il “festival dei festival” – un evento che metteva insieme le cose più interessante presentate agli altri festival – ma ora è diventato uno dei più importanti al mondo, dietro Cannes ma quasi alla pari con Venezia e secondo gli esperti davanti a quello di Berlino. Poi, ma quello va considerato a parte, c’è il Sundance, dedicato al cinema indipendente. Al TIFF di quest’anno saranno proiettati in tutto quasi 400 film. Tra i film più importanti di questa edizione del TIFF ci sono Arrival di Denis Villeneuve (un film di fantascienza già presentato a Venezia), Deepwater Horizon di Peter Berg (sul disastro ambientale del 2010, con Mark Wahlberg e Kate Hudson), Loving di Jeff Nichols (sul primo matrimonio tra un bianco e una nera negli Stati Uniti) e Snowden di Oliver Stone (qui avevamo raccontato la storia rocambolesca di come è stato girato). Tra quelli passati da Toronto a vedere o presentare film nei primi giorni ci sono Nicole Kidman, Leonardo DiCaprio, Oscar Isaac, Rooney Mara, Scarlett Johansson, Reese Witherspoon e Natalie Portman.
I primi giorni del Toronto Film Festival. Attori e attrici che sono passati da uno dei più importanti festival del mondo, che è iniziato l'8 settembre e finirà il 18 con un premio assegnato dal pubblico.
Oltre al genere superglamour dei tipi da settimana della moda – per esempio la coppia Cara Delevingne-Kate Moss – tra le persone che valeva la pena fotografare questa settimana c’è parecchia gente normale, o almeno persone speciali che casualmente stavolta hanno l’aria da persona normale: per esempio James Van Der Beek – il Dawson di Dawson’s Creek – mentre si sottopone a un vaccino contro l’influenza veicolato con uno spray nasale, pensato per chi ha paura degli aghi. Poi ci sono lo sguardo triste del primo ministro scozzese Alex Salmond dopo la vittoria dei No al referendum sull’indipendenza scozzese; una Kate Winslet con l’aria un po’ stanca, una Sophia Loren impacciata, e la consueta aria preoccupata e un po’ assente del segretario di stato americano John Kerry. Per la squadra dei fichi superglamour – la squadra Delevingne-Moss, per capirci – ci sono comunque Robert Downey Jr. con la tipica espressione da Robert Downey Jr., un’aggraziatissima Georgia Mae Jagger mentre sfila a Londra, Viggo Mortensen, Tina Fey e Robert Redford. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Celebripost. Tra quelli che valeva la pena fotografare questa settimana ci sono Kate Winslet, Sophia Loren e James Van Der Beek mentre si fa vaccinare (lo sapete chi è, lo sapete).
Il consiglio d’amministrazione della fondazione che amministra e gestisce il teatro alla Scala di Milano ha deciso a maggioranza che il nuovo sovrintendente sarà Dominique Meyer, manager francese di 63 anni, che oggi dirige l’Opera di Vienna. Meyer assumerà il suo incarico dal 2021, ma già nei prossimi mesi comincerà ad affiancare l’attuale gestione. L’attuale direttore artistico e amministratore della Scala, l’austriaco Alexander Pereira, è stato coinvolto in una serie di polemiche rispetto alla decisione di far investire nel teatro il regime dell’Arabia Saudita (il teatro ha poi restituito tre milioni di euro che il regime aveva versato a titolo di acconto). Meyer è molto apprezzato per come ha saputo far crescere i ricavi dell’Opera di Vienna da quando ha assunto il suo incarico, nel 2010; da qualche anno l’Opera di Vienna aveva deciso di rimpiazzarlo nel 2020 con un manager di una casa discografica senza nessuna esperienza nell’opera, scelta che in Austria ha creato qualche perplessità.
Il nuovo sovrintendente della Scala di Milano sarà il francese Dominique Meyer.
In occasione del MET Gala (il gala di beneficenza che inaugura la mostra annuale di moda del Metropolitan Museum di New York) l’edizione americana della rivista Vogue ha allestito un set in una specie di cabina con lampade al neon in cui far posare gli invitati per brevi video-ritratti, che sono poi stati pubblicati su Instagram. Quest’anno il tema del gala, che coincide con la mostra allestita nel museo, era Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, dedicata alla relazione tra tecnologia e artigianato, ed è stato ripreso anche nei video-ritratti diretti dal regista Gordon von Steiner. Hanno partecipato Madonna, Kim Kardashian e il marito Kanye West, Lily-Rose Depp, tra gli altri; e anche Anna Wintour, direttrice di Vogue e organizzatrice del MET Gala. The one and only @madonna in @givenchyofficial inside the #ManusxMachina Experience. Directed by @gvsgvs. #MetGala
Celebrities e lampade al neon. Gli originali videoritratti girati da Vogue al MET Gala e pubblicati su Instagram, da Madonna a Kanye West.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone di Nicole Kidman. Una cosa di volare via, che ha una storia con molti personaggi.
Esce domani Guardian, il nuovo singolo di Alanis Morissette. È il primo estratto dal nuovo disco, “Havoc And Bright Lights”, previsto per il 28 agosto. La canzone si può già ascoltare online, sul canale YouTube di Morissette, che domani sera la canterà in tv al programma Dancing With the Stars (il video non è ancora quello ufficiale).
Il nuovo singolo di Alanis Morissette. Si chiama Guardian ed esce domani su iTunes.
Dalla serie Still Air© Harsha VadlamaniUn camion che trasportava generi di prima necessità su una circonvallazione solitamente molto trafficata che circonda Hyderabad, in India. 30 aprile 2020. Da qualche giorno è online un nuovo sito realizzato dagli organizzatori di Cortona On The Move, l’importante festival di fotografia che si tiene ogni anno in Toscana (e che al momento è sospeso per l’edizione 2020). Il sito si chiama The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance ed è nato con lo scopo di mettere insieme foto, video, articoli e testimonianze sull’epidemia da coronavirus. Come spiegano gli organizzatori dell’iniziativa: «Il nostro obiettivo finale è quello di creare uno spazio stabile nel quale lasciar sedimentare tutto questo, un luogo nel quale possiamo raccogliere del materiale significativo e a cui tornare per cercare di capire cosa sia successo, come e perché; e per ricordare un periodo durante il quale l’umanità nel suo complesso è stata costretta a premere “pausa”, insieme».
Un archivio fotografico su questi giorni. Un posto dove raccogliere foto e video sui temi più ricorrenti, dall'emergenza sanitaria alle città vuote, fino a come sono cambiate le nostre vite (e viste).
L’agenzia spaziale indiana ISRO ha localizzato il robot automatico (lander) Vikram della missione Chandrayaan-2 che, nella notte tra venerdì e sabato, sarebbe dovuto arrivare sulla Luna ma che prima dell’allunaggio aveva smesso di comunicare la sua posizione. Il portavoce dell’ISRO Vivek Singh ha detto che la sonda di Chandrayaan-2 in orbita attorno alla Luna ha fotografato il lander e che l’agenzia sta cercando di ristabilire i contatti con il robot. Per ora non è chiaro quanto si sia danneggiato nella discesa sulla Luna. Vikram era una delle parti più importanti della missione Chandrayaan-2, il cui scopo scientifico era di esplorare alcune aree del polo sud della Luna, sul quale non abbiamo ancora molti dati. Grazie alle precedenti esplorazioni svolte da diversi paesi, si sono trovati indizi consistenti sul fatto che quella zona ospiti grandi quantità di ghiaccio, che potrebbe essere sfruttato in futuro nel caso di una colonizzazione del nostro unico satellite naturale. Una volta raggiunto il suolo lunare, Vikram avrebbe dovuto liberare il rover Pragyan, che si sarebbe dovuto muovere sulla superficie per fotografarla e analizzarla.
L’agenzia spaziale indiana ha scoperto dove è finito il lander lunare Vikram.
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Una canzone dei Divine Comedy. Che archi, per la cena di Natale.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera. Esce su Netflix un film di Aaron Sorkin, autore tra le altre cose di West wing, The newsroom, Moneyball, formidabile scrittore di dialoghi e geniale costruttore di encomiabili modelli morali nei film e nelle serie. Il film è dedicato al processo dei "Chicago 7" arrestati durante le proteste contro la convention Democratica a Chicago nel 1968. Una storia che alcuni di noi hanno imparato la prima volta seguendo il testo di Chicago, la canzone di Graham Nash cantata da Crosby, Stills, Nash & Young in Four way street. Won't you please come to Chicago for the help that we can bring We can change the world rearrange the world Oggi compie 50 anni Ani Di Franco, quella di questa canzone qui. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Dexys midnight runners. Rimuginare ricordi, e affondare un successo planetario appena ottenuto.
Giovedì 21 marzo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato la mappa più dettagliata mai realizzata delle “luci” più antiche che hanno illuminato il nostro Universo. L’immagine è stata realizzata sulla base delle informazioni raccolte in oltre 15 mesi di osservazioni da parte del telescopio spaziale Planck, lanciato nello spazio nel maggio del 2009. Si trova in un’orbita a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra in posizione opposta rispetto a quella del Sole, nel cosidetto “punto lagrangiano L2“, un punto di equilibrio dei campi gravitazionali del nostro pianeta e del Sole. In un certo senso, le strumentazioni di Planck vedono nel passato dell’Universo, rilevando le luci prodotte quando il cosmo aveva appena 380mila anni. Come spiegano i responsabili dell’ESA:
La mappa dell’Universo, appena nato. L'ha realizzata il telescopio spaziale Planck e mostra le tracce visibili oggi di quanto accadde miliardi di anni fa, quando la Terra ancora non c'era.
Sul suo profilo c’è un sondaggio. Hanno votato quarantuno persone. Di queste, ventisei hanno votato “brutto”. Otto hanno scelto “carino”. Quattro sono stati i “bono bono”. Due i “bello”. “Figo” ha preso un voto. In dettaglio matematico, il sessantatre virgola quattro per cento dei votanti ha scelto “brutto”. Solo un due virgola quattro per cento ha scelto “figo”. “Normale” non era voce in menu. Eppure, guardando le fotografie, se avessi dovuto scegliere io, se avessi votato io, avrei scelto “normale”. Forse, se fosse stata presente, la voce “normale”, avrebbe preso molti voti. Forse al posto di un sessantatre virgola quattro per cento di “brutto” avremmo avuto, chi lo sa, un quarantanove virgola sette di “normale”. Forse. Dico forse. Non posso saperlo. Ma forse adesso sarebbe stato meglio. Sarebbe stato meglio, adesso, alla fine della storia, avere una percentuale di “normale”, anche sotto il cinquanta per cento dei votanti. Sarebbe stato meglio, adesso. Meglio dell’avere una maggioranza di “brutto”. Lui non ha difetti fisici. Il viso è un ovale regolare, i capelli corti con gelatina in punte in cima è già visto, accettato, normale appunto. Niente di stravagante. Niente di “brutto”. Il fisico, è asciutto. La fotografia titolata “Here i am”, filtrata con un effetto old photo, seppia e finti granelli di polvere digitali, lo mostra a torso nudo, le braccia incrociate in posa da Corona. In questa posa i pettorali hanno forma sufficiente. C’è una cameretta sullo sfondo. La foto porta un commento. Il commento dice: “bella qst foto…”. La redattrice del commento, una ragazza, si presenta così: Hola gente (un sorriso). Sono la claire (occhi incrociati). Se ai + di 30 anni nn ti accetto (pollice verso). X il resto siete tutti i benvenuti…ma nn fatemi girare le palle se no vi faccio marcire in lista nera….. (un ringhio). Un bacio (un bacio).
Il profilo. «C'è una differenza tra "amicizia" e "amici con cui uscire" tale da giustificare la creazione di due differenti categorie?»Un racconto di Gipi per il Post.
In queste ore è in corso uno sciopero del trasporto pubblico a Roma. Lo sciopero, che riguarda i dipendenti delle società ATAC e Roma TPL, avrebbe dovuto durare ventiquattro ore ma, con un’ordinanza emanata nei giorni scorsi, la prefettura di Roma ha disposto la riduzione a quattro ore. Lo sciopero, quindi, è stato limitato alla fascia oraria che va dalle 8.30 alle 12.30. La prefettura ha spiegato in una nota che la riduzione «si è resa necessaria in considerazione della circostanza che una contemporanea astensione dal lavoro del personale di entrambe le aziende della durata di 24 ore per la data del 29 settembre, coinvolgendo la quasi totalità del sistema di trasporto della Capitale, potrebbe causare agli utenti rilevanti difficoltà, aggravate dal fatto che le astensioni si collocano nel giorno di venerdì, notoriamente caratterizzato da una considerevole presenza di viaggiatori e pendolari, e dall’incremento dei flussi turistici previsto nei giorni dal 28 settembre al 1 ottobre determinato dalle favorevoli condizioni climatiche».
Sciopero dei trasporti a Roma: le cose da sapere. Riguarda ATAC e Roma TPL e durerà fino alle 12.30: tutte le informazioni utili.
Un tratto dell’autostrada A1 tra Lodi e Milano è stato chiuso in entrambi i sensi obbligando l’uscita allo svincolo di Lodi e provocando, mercoledì mattina, diversi chilometri di auto in coda. Il tratto è stato chiuso a causa di un assalto a un furgone portavalori avvenuto martedì poco dopo le 23. I giornali scrivono che è stato organizzato all’altezza di San Zenone da un gruppo di dieci persone: hanno sparso a terra una distesa di chiodi e creato una barriera incendiando sette auto e un autoarticolato disposti lungo la strada. Gli assalitori, a bordo di sei auto, hanno speronato il furgone blindato spingendolo nel tratto di strada incendiato e cosparso di chiodi; il furgone è riuscito a trovare riparo in un’area di servizio e il colpo è fallito. I sei veicoli, scrive Repubblica, sono stati trovati in una stradina di campagna vicino a Salerano sul Lambro, in provincia di Lodi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lodi, Milano e Piacenza e la Croce Rossa; non ci sono notizie di persone ferite.
Ci sono code sulla A1 tra Lodi e Milano in seguito al fallito assalto a un mezzo blindato.
È morto il filosofo e accademico Remo Bodei, professore di Filosofia all’Università della California. Aveva 81 anni, era nato a Cagliari e per molti anni aveva insegnato alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Era uno dei massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica. Il suo libro più recente, uscito a settembre, si intitola Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, intelligenza artificiale. Lo scorso settembre gli incontri a cui Bodei avrebbe dovuto partecipare al Festivalfilosofia di Modena – del cui comitato scientifico era presidente – erano stati cancellati a causa di un suo malore.
È morto il filosofo Remo Bodei, aveva 81 anni.
Quattro persone sono state arrestate su mandato della procura di Cremona in relazione alle inchieste su un presunto giro di scommesse clandestine sulle partite di calcio di Serie A e B. Gli arrestati si chiamano Salvatore Spadaro, Francesco Bazzani, Cosimo Ricci e Fabio Quadri. Secondo la procura, i primi due facevano da intermediari tra scommettitori e squadre di calcio; gli altri due sarebbero stati collaboratori e sodali di Spadaro. Le partite oggetto di indagine relative all’ultima stagione sportiva sono 53, ma gli inquirenti stanno indagando anche su alcune partite relative alle precedenti due stagioni: in totale le partite di Serie A coinvolte nell’indagine sono circa 30. Oltre ai quattro arrestati, sono stati messi sotto indagine alcuni calciatori e sono state perquisite le case di alcuni di questi. Due sono molto famosi e secondo i giornali sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva: Gennaro Gattuso, ex calciatore del Milan e della Nazionale, oggi allenatore; Christian Brocchi, ex giocatore di Verona, Milan e Lazio. Gli altri sono questi, secondo Repubblica:
I nuovi arresti per calcio e scommesse. Le cose da sapere sull'inchiesta di Cremona – da quanto va avanti? cosa ha scoperto fin qui? quanto durerà ancora? – e sui calciatori indagati oggi, compresi i due molto famosi.
Da qualche mese le notizie sull’economia spagnola sono piuttosto buone e nel secondo trimestre del 2015 i miglioramenti sono stati confermati. Dopo il crollo economico e finanziario iniziato nel 2008 e nove trimestri di seguito di decrescita, la Spagna è uscita dalla recessione nell’ottobre del 2013. Da allora sono cominciati ad arrivare dati positivi, lenti ma costanti, a cui non è seguito però un miglioramento della fiducia nel governo. Gli ultimi dati Secondo il rapporto preliminare dell’Istituto nazionale di statistica di Madrid (INE), la crescita su base annua del PIL è stata del 3,1 per cento, contro il 2,7 per cento annuo dei primi tre mesi dell’anno: si tratta della percentuale più alta dall’inizio della crisi. Il prodotto interno lordo è aumentato dell’1 per cento in tre mesi: un aumento molto alto, per gli attuali standard europei. Negli ultimi tre trimestri del 2014, l’economia spagnola aveva accelerato la sua crescita con un aumento dello 0,5 per cento; tra gennaio e marzo del 2015 aveva continuato a crescere raggiungendo lo 0,9 per cento e arrivando all’1 per cento negli ultimi tre mesi.
Buone notizie dalla Spagna. L'economia continua a crescere, ora anche velocemente: ma gli elettori non sembrano darne il merito al governo di Mariano Rajoy.
Secondo il nuovo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, l’aumento delle temperature medie globali previsto per i prossimi anni avrà pesanti conseguenze in tutto il mondo, ma diverse a seconda della regione. In Europa ci si dovrà aspettare una maggiore intensità e frequenza di eventi meteorologici estremi come alluvioni, incendi e ondate di grande caldo, con enormi danni sia per la popolazione che per l’agricoltura e l’ambiente. Per altre regioni, invece, le previsioni sono ancora più allarmanti. Il rapporto dell’IPCC spiega che i cambiamenti climatici che negli ultimi decenni hanno provocato con frequenza sempre maggiore fenomeni meteorologici disastrosi sono «senza precedenti» e «inequivocabilmente» dovuti alle attività umane, che hanno provocato un aumento medio delle temperature globali di 1,1°C rispetto al periodo precedente alla rivoluzione industriale. In Europa, in particolare, gli scienziati stimano che le temperature medie continueranno ad aumentare più velocemente rispetto alla media globale, e che per questo motivo aumenteranno anche la frequenza e l’intensità delle ondate di grande caldo, come peraltro è già stato osservato negli ultimi decenni.
Cosa dice sull’Europa il rapporto sul clima dell’ONU. Col progressivo aumento delle temperature cresceranno anche l'intensità e la frequenza di alluvioni e incendi, ma non solo.
Venerdì 25 gennaio sul Fatto Quotidiano è stato pubblicato un articolo molto critico scritto da Selvaggia Lucarelli su Doppia Difesa, un’associazione no profit a sostegno delle donne che hanno subito violenze e abusi fondata nel 2007 dalla conduttrice televisiva Michelle Hunziker e da Giulia Bongiorno, avvocata penalista di cui si è recentemente parlato perché alle prossime elezioni sarà candidata con la Lega Nord. Fondazione Doppia Difesa, si legge sul sito, «svolge la sua attività su un duplice binario, psicologico e giuridico, credendo anche nella necessità della sensibilizzazione, perché la violenza contro le donne è una conseguenza delle discriminazioni di cui sono vittime, in casa e sul posto di lavoro»· Si dice anche che per la fondazione lavora «uno staff di collaboratori: operatori, psicologi e avvocati che si occupano della prima accoglienza, della consulenza e dell’assistenza psicologica e/o legale, seguendo le vittime attraverso colloqui telefonici e incontri personali in sede, oltre alle prestazioni rese, in loro favore, presso le Autorità giudiziarie di volta in volta competenti. In casi particolarmente critici, la Fondazione procede al rimborso delle spese di viaggio sostenute dalle vittime sì da agevolarle nel raggiungimento della sede per incontrare gli avvocati e gli psicologi».
I dubbi su Doppia Difesa, la fondazione di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno. Esiste dal 2007 per aiutare donne vittime di abusi, ma un articolo di Selvaggia Lucarelli e diverse testimonianze sostengono che non sia mai stata davvero attiva.
È morto Gavin MacLeod, attore noto soprattutto per il suo ruolo nella serie tv Love Boat, in cui interpretava il capitano Merrill Stubing. Aveva 90 anni. MacLeod aveva avuto diversi ruoli minori per circa un decennio; era poi diventato popolare interpretando il personaggio di Murray Slaughter nel Mary Tyler Moore Show, una sitcom trasmessa negli Stati Uniti dal 1970 al 1977 (in Italia arrivò nel 1982). Il suo personaggio più famoso, però, fu quello del capitano Stubing nella serie Love Boat, trasmessa negli Stati Uniti tra il 1977 e il 1987, andata in onda anche in Italia negli anni ’80.
È morto Gavin MacLeod, noto per aver interpretato il capitano Stubing nella serie tv “Love Boat”.
Who deleted me on Facebook è un’applicazione per smartphone (oltre che un’estensione per il broswer Chrome) che permette di vedere chi ha deciso di cancellarvi dai vostri amici di Facebook. L’applicazione è gratuita e funziona: cosa non indifferente, perché negli anni decine di servizi simili sono serviti solo a ottenere furbescamente i dati degli utenti. Negli ultimi giorni l’app è stata scaricata e utilizzata da un grande numero di utenti: Buzzfeed scrive che solo nell’ultimo mese l’hanno usata 330mila persone. L’applicazione è stata scaricata da così tanti utenti che potrebbero esserci problemi nell’aprire il sito e nell’avviarla una volta scaricata, ma chi la gestisce dice che i problemi saranno presto risolti. Una volta fatto l’accesso, Who deleted me on Facebook si sincronizza con Facebook e da quel momento inizia a mandare notifiche ogni volta che un amico rimuove un utente dell’app dalla sua lista degli amici. L’applicazione non ha quindi accesso alle rimozioni passate, ma solo a quelle effettuate dall’attivazione in poi.
L’app per sapere chi vi ha cancellato da Facebook. Funziona anche per Chrome e permette di sapere chi ha rimosso chi da Facebook: in un mese l'hanno scaricata 330mila persone.
Come era stato anticipato la settimana scorsa, ieri la NASA ha diffuso un aggiornamento sulla missione di Curiosity, il robot automatico (rover) che si trova dalla scorsa estate su Marte. Le notizie ufficiali sull’operazione erano diventate molto attese in seguito a una intervista al ricercatore John Grotzinger, che alla radio pubblica statunitense NPR aveva spiegato di essere al lavoro su una scoperta da “libri di storia”. Nei giorni seguenti la NASA frenò gli entusiasmi, chiarendo che non ci sarebbero stati grandi annunci in tempi brevi, soprattutto sul possibile ritrovamento di indizi su qualche forma di vita ospitata un tempo su Marte. (La roccia scoperta su Marte)
C’è sabbia su Marte. Lo sapevamo già, ma non sapevamo ancora bene di che cosa è fatta: questa è la scoperta di Curiosity, dice la NASA, ma servirà ancora tempo.
Il cantante e musicista statunitense John Legend ha ottenuto un EGOT, l’acronimo con cui negli Stati Uniti si fa riferimento alla vittoria di un Oscar, un Grammy, un Emmy e un Tony Award, rispettivamente i più importanti premi del cinema, della musica, della televisione e del teatro: EGOT è l’acronimo dei nomi dei quattro premi. Legend aveva già vinto Oscar, Grammy e Tony; gli mancava un Emmy e l’ha vinto questa notte ai Primetime Creative Arts Emmy Awards, come produttore dello spettacolo Jesus Christ Superstar – Live in Concert, premiato come miglior speciale di varietà trasmesso in diretta tv. Legend è il primo uomo afroamericano e il più giovane di sempre (a pari merito con un altro vincitore) a completare l’EGOT. Insieme a lui hanno completato un EGOT anche Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, autori di testi e musiche del Jesus Christ Superstar originale. Andrew Lloyd Webber, John Legend e Tim Rice, il 9 settembre (Richard Shotwell/Invision/AP)
John Legend ha completato un “EGOT”. Cioè ha vinto Oscar, Grammy, Tony e ora anche un Emmy: è il più giovane a riuscirci, e il primo afroamericano.
Il 14 agosto il governo ha chiarito con delle FAQ pubblicate sul suo sito che il Green Pass è obbligatorio anche per accedere alle mense aziendali. La misura ha ricevuto forti critiche dai sindacati, che l’hanno considerata punitiva nei confronti dei lavoratori che non ne sono in possesso. Il chiarimento è arrivato dopo che nei giorni precedenti si era molto discusso se le mense aziendali fossero da considerare o meno al pari dei ristoranti, per i quali è previsto l’obbligo del Green Pass al chiuso. Alcune aziende avevano interpretato le norme come ha poi fatto il governo, ovvero imponendo l’obbligo del certificato per accedere alle mense aziendali. È il caso dell’azienda Hanon Systems di Campiglione Fenile (Torino), che la scorsa settimana aveva annunciato che solo i lavoratori con il Green Pass avrebbero potuto accedervi. A causa di questa decisione, la FIOM, la federazione dei metalmeccanici della CGIL, aveva proclamato uno sciopero per venerdì 13 agosto, che era stato revocato in seguito alla decisione dell’azienda di eliminare l’obbligo.
La questione del Green Pass nelle mense aziendali. Il governo ha detto che è obbligatorio per accedervi, ma i sindacati non sono d'accordo e si discute su chi debba fare i controlli.
Aggiornamento delle 22:30 Il lancio del Falcon Heavy è stato un successo. Nell’articolo che segue – scritto prima del volo – trovate tutte le cose da sapere sul razzo di SpaceX, qui il racconto e le immagini del lancio inaugurale del Falcon Heavy. Dopo le 21 italiane di questa sera (e tempo permettendo) SpaceX – la compagnia spaziale statunitense di Elon Musk – proverà a lanciare nello Spazio il suo primo Falcon Heavy, il razzo più grande e potente disponibile sulla Terra, con il quale invierà un’automobile verso Marte. Il test serve a dimostrare le capacità del nuovo razzo, che potrà essere usato per trasportare in orbita satelliti più pesanti, o spingere verso pianeti lontani sonde e robot. Il lancio del Falcon Heavy è atteso con grande interesse dall’industria spaziale ed è considerato ad alto rischio: come accade talvolta con i lanci inaugurali, molte cose potrebbero andare storte e i primi minuti di vita del razzo più potente di tutti potrebbero finire in una fragorosa esplosione sulla rampa di lancio o nel cielo della Florida.
È il giorno del Falcon Heavy. Questa sera SpaceX testerà il razzo più potente che esista, spedendo un'automobile verso Marte: sempre che non finisca tutto con un gran botto.
Moltissime volte in questi mesi osservatori e giornalisti hanno preconizzato l’imminente fine del sodalizio tra Berlusconi e Fini, la dissoluzione della maggioranza, la scissione nel PdL, il ricorso alle elezioni anticipate. Previsioni che avevano certamente qualche fondamento ma spesso si rivelavano delle azzardate fughe in avanti, quando non apertamente dei wishful thinking. Dalla lettura dei giornali di oggi, anche prendendoli con tutte le molle del mondo, si ottiene però un quadro che difficilmente potrebbe essere più esplicito. Non è detto che ci si arrivi, ovviamente, ma la fine dell’alleanza tra Fini e Berlusconi non è mai stata così vicina.
Stavolta forse ci siamo. Parole grosse tra berlusconiani e finiani, secondo i giornali di oggi il loro sodalizio è al capolinea.
Oggi pomeriggio, poco prima delle 17 in Italia, il lander Schiaparelli dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è atterrato su Marte nell’ambito della missione ExoMars, la più importante e ambiziosa organizzata dall’ESA dopo i successi ottenuti con la sonda Rosetta e Philae intorno alla cometa 67P. Schiaparelli ha viaggiato per sette mesi nello Spazio interplanetario in compagnia della sonda Trace Gas Orbiter (TGO), da cui si è separato il 16 ottobre per iniziare il suo avvicinamento a Marte. Il lander è sulla superficie del pianeta, ma l’ESA non è ancora riuscita a captare un suo segnale, quindi non sappiamo in quali condizioni si trova Schiaparelli e se il suo atterraggio controllato sia andato a buon fine. Atterrare su Marte non è per nulla semplice. L’ESA ha comunque registrato un primo importante successo per la sua missione ExoMars: la sonda TGO ha eseguito correttamente le sue manovre per rallentare la sua corsa ed entrare nella giusta orbita intorno a Marte. Nella sera di mercoledì, il centro di controllo dell’Agenzia ha confermato che TGO è attiva e regolarmente in funzione. Potrà quindi comunicare con la Terra e se possibile con Schiaparelli, sul cui stato non si hanno ancora molti dettagli e decine di tecnici lavoreranno tutta la notte per provare a scoprirne le condizioni.
Schiaparelli è arrivato su Marte. Ma non sappiamo in che stato: l'Agenzia Spaziale Europea è in attesa dei primi segnali dal suo lander a 175 milioni di chilometri da noi, la sonda TGO è regolarmente in orbita.
Il 15 novembre a Milano i carabinieri e la polizia municipale hanno sgomberato il cosiddetto boschetto di Rogoredo, un’area incolta vicina alla stazione ferroviaria omonima che da anni è nota per essere uno dei principali luoghi di spaccio di eroina e cocaina, in città e non solo. A Milano si parla sempre di più del boschetto di Rogoredo soprattutto per via della compravendita di eroina, il cui consumo è molto cambiato negli ultimi anni. Il prezzo dell’eroina è molto calato e in posti come il boschetto di Rogoredo si possono comprare anche “microdosi” da 2 o 5 euro, facilmente accessibili da chi ha poche disponibilità economiche, ragazzini compresi. Nel 2013 l’età media a cui i ragazzi provano per la prima volta l’eroina si è abbassata da 15 a 14 anni; secondo lo studio ESPAD Italia realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), tra i quindicenni l’eroina è la droga più popolare dopo la cannabis. Gli esperti di tossicodipendenze sono concordi nel dire che non si può parlare di un ritorno dell’eroina, perché l’eroina non ha mai smesso di essere venduta e consumata in Italia. È vero però che negli ultimi 10-15 anni il tipo di consumo dell’eroina è cambiato, così come le caratteristiche di chi la usa ed è per questo che sempre più di frequente si riparla dell’eroina. Secondo chi si occupa dell’assistenza e della cura dei tossicodipendenti, bisognerebbe cambiare l’approccio nella lotta al consumo delle droghe, sia nelle campagne di informazione sugli effetti dell’eroina, sia nell’organizzazione dei Servizi per le Tossicodipendenze (SerT) e nel finanziamento delle attività di riduzione del danno, cioè quelle che avvicinano le persone tossicodipendenti fornendo loro, tra le altre cose, siringhe nuove per difendersi dalla trasmissione delle malattie in modo gratuito e informazioni su come prendersi cura di sé usando servizi come mense e dormitori.
Di nuovo l’eroina. Perché in Italia ne circola sempre di più, costa molto meno di prima e sono cambiate le persone che la usano, a partire dai 14 anni.
Nel pomeriggio di lunedì 25 marzo il presidente del Consiglio Mario Monti si è presentato nell’aula del Senato per fare una relazione sul Consiglio europeo che si è tenuto il 14 e il 15 marzo scorsi, per discutere delle nuove priorità del semestre europeo e dei progressi del piano di unificazione bancaria all’interno dell’Unione Europea. Monti ha spiegato che l’Italia nel prossimo aprile uscirà dalla procedura di deficit eccessivo avviata dalla UE, cosa che consentirà di realizzare nuovi investimenti, a patto di mantenere il rapporto tra deficit e PIL (Prodotto interno lordo) al di sotto del 3 per cento. Il governo vuole liquidare parte dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, anche se il piano di pagamento di 40 miliardi di euro nell’arco di due anni è ritenuto insufficiente ai fini del rilancio della crescita, come hanno spiegato diversi senatori nel corso del dibattito successivo alle dichiarazioni di Monti. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di lunedì in Senato. Tra senatori che confabulano, si annoiano o se la ridono, mentre Monti riferisce sull'ultimo Consiglio europeo.
Dal 29 marzo al 28 giugno 2015 all’Opera di Firenze c’è una mostra fotografica dedicata al grande direttore d’orchestra Claudio Abbado, morto il 20 gennaio 2014 a 80 anni. La mostra è stata organizzata dall’Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino e Contrasto, in collaborazione con la Fondazione Claudio Abbado, e consiste in una serie di fotografie di Abbado sistemate in ordine cronologico. Nei casi in cui è stato possibile, accanto alle foto è stato annotato anche il brano che l’orchestra diretta da Abbado stava eseguendo, recuperato con l’aiuto dei programmi di sala e del ricordo dei fotografi. L’ingresso alla mostra è gratuito ed è aperta durante gli spettacoli in programma, un’ora prima dell’inizio: le foto esposte sono più di 200, scattate da importanti fotografi internazionali. La mostra è intitolata “Fare musica insieme”, ed è accompagnata dall’omonimo volume fotografico, pubblicato da Contrasto. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Le foto di Claudio Abbado in mostra a Firenze. Più di 200 immagini del grande direttore d'orchestra italiano sono esposte all'Opera di Firenze, fino al 28 giugno.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.331 nuovi casi positivi da coronavirus e 488 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 23.789 (292 in meno di ieri), di cui 2.386 nei reparti di terapia intensiva (4 in meno di ieri) e 21.403 negli altri reparti (288 in meno di ieri). Sono stati analizzati 151.149 tamponi molecolari e 135.182 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,2 per cento, quella dei test antigenici dello 0,7 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 13.633 e i morti 472. Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.535), Emilia-Romagna (1.310), Lazio (1.297), Sicilia (1.158) e Campania (1.150).
I dati sul coronavirus in Italia di sabato 23 gennaio.
La procura militare del tribunale di Roma ha archiviato l’indagine che aveva aperto lo scorso novembre sul corretto utilizzo dell’appartamento di Roma che era stato assegnato all’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta per via del suo vecchio incarico e che aveva continuato a usare anche in seguito alla caduta del governo di cui faceva parte. Nell’indagine Trenta non era indagata e non c’erano ipotesi di reato. L’appartamento in questione si trova vicino a San Giovanni in Laterano, ed era stato assegnato a Trenta quando era al governo. Finito il suo mandato ad agosto avrebbe dovuto riconsegnarlo allo Stato, ma Trenta aveva ottenuto di rimanere nella casa chiedendo che fosse assegnata a suo marito Claudio Passarelli, maggiore dell’esercito: secondo Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, però, il grado di Passarelli non avrebbe giustificato un appartamento prestigioso come quello. In seguito alle polemiche suscitate dalla notizia, alla fine Trenta aveva annunciato che avrebbe lasciato l’appartamento, cosa che secondo il quotidiano La Verità sarebbe avvenuta il 7 gennaio.
È stata archiviata l’indagine sull’assegnazione di un appartamento all’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta.
Nella classifica delle cose che la fantascienza ci ha fatto venir voglia di usare ma che ancora non esistono, il jetpack sta di sicuro ai primi posti. A guardare quelli che lo usano nei film, nei cartoni animati e nei fumetti, il jetpack – uno “zaino-razzo” che grazie a una propulsione a getto permette di volare – sembra anche facile da usare. David Mayman, capo di Jetpack Aviation Corp, una delle società più avanti nella ricerca sui jetpack, ha detto al Wall Street Journal che «è come andare in bicicletta». Ma allora perché ci tocca ancora usare quelle noiose biciclette e quegli affollati tram? Perché la tecnologia c’è, ma è ancora in una fase preliminare, cara e pericolosa. Gli esperti del settore dicono che forse il momento dei jetpack sta per arrivare: non è vicino ma le premesse ci sono tutte. Restano solo da risolvere alcuni problemi. Se oggi abbiamo voglia di volare con uno zaino-razzo in spalla la colpa va divisa soprattutto tra: – Aleksandr Fyodorovich Andreyev, un inventore russo che nel 1919 teorizzò una specie di jetpack; – la fantascienza, soprattutto quella dagli anni Sessanta in poi; – le Olimpiadi di Los Angeles del 1984, in cui fu usato un jetpack; – il Dangerous World Tour di Michael Jackson del 1992, come sopra.
A che punto siamo con i jetpack? la tecnologia degli zaini per volare sta migliorando, ma restano da risolvere vari problemi prima di poterli usare per scorrazzare in giro.
La Festa della Repubblica italiana si festeggia, come ogni anno, il 2 giugno, e ricorda il referendum con cui gli italiani furono chiamati a votare nel 1946 per scegliere la forma di governo dell’Italia dopo la fine del fascismo: Repubblica o Monarchia. Oggi il 2 giugno viene celebrato come una festa nazionale, ma all’epoca il clima era tutt’altro che festoso. L’Italia era appena uscita dalla Seconda guerra mondiale e il voto si svolse tra le macerie dei bombardamenti alleati e quelle delle demolizioni dei nazisti in ritirata, con centinaia di migliaia di italiani ancora sparsi per i campi di prigionia in tutto il mondo, intere province sotto governo militare straniero e un clima che sembrava vicino a quello di una guerra civile. Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 della Monarchia. Ci sono state delle eccezioni in cui il 2 giugno non è stata celebrata la Festa della Repubblica, che esiste dal 1948. Per molti anni, e per ragioni economiche, fu resa una “festa mobile”, e fatta ricorrere la prima domenica di giugno: lo si decise nel 1977 a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo. Nell’anno precedente, il 1976, la parata militare era stata annullata a causa del terremoto del Friuli Venezia Giulia. Nel 2000 il secondo governo Amato, su iniziativa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni ufficiali.
Festa della Repubblica italiana: perché si celebra il 2 giugno. Si celebra oggi per ricordare il referendum con il quale gli italiani votarono per scegliere tra monarchia e repubblica, ma per molti anni è stata una "festa mobile".
Due persone sono morte e quattro sono state ferite da una violenta esplosione avvenuta in un appartamento a Crotone, nella notte tra lunedì e martedì. L’esplosione – le cui cause non sono ancora state identificate – ha fatto crollare le pareti interne dell’appartamento e una delle pareti perimetrali sulla facciata del palazzo, che invece non sembra aver subito danni gravi. Le due persone morte sono un uomo e una donna di 43 e 55 anni, conviventi, mentre le persone ferite sono tre bambine – di 4, 7 e 10 anni – e una donna. La più piccola delle bambine è la nipote delle due persone morte, le altre due sono sorelle, rimaste ferite insieme alla madre: non è chiaro dove si trovassero al momento dell’esplosione.
L’esplosione in un appartamento a Crotone. Non se ne conoscono ancora le cause: due persone sono morte e quattro – tra cui tre bambine – sono state ferite.
Aggiornamento 17:37 Durante le operazioni a bordo di questo pomeriggio, i sommozzatori hanno trovato tre corpi nella parte sommersa della Costa Concordia. Il commissario delegato all’emergenza presso l’Isola del Giglio, Franco Gabrielli, ha confermato la notizia. Sono ancora quattro i corpi non ritrovati. — —- —
Costa Concordia, trovati tre corpi. Sono stati identificati nella parte sommersa della nave dai sommozzatori, mancano ancora quattro dispersi.
Venerdì 15 maggio 2015 ci sarà uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale in diverse città italiane. Lo sciopero è stato indetto dall’USB Lavoro Privato per tutta la giornata di venerdì, ma avrà modalità e orari diversi a seconda della città. Lo sciopero a Roma coinvolgerà i dipendenti ATAC, Roma Tpl e Cotral e durerà dalle 8.30 alle 17.00 e poi dalle 20.00 fino a fine servizio. Oltre che per gli autobus (anche periferici ed extraurbani), le metro e i tram, non sarà garantito il servizio sulle ferrovie urbane Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Civitacastellana-Viterbo. A Milano l’orario previsto per lo sciopero dell’ATM – che gestisce metro, tram e autobus – è dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 alla fine del servizio. Il prefetto Francesco Paolo Tronca ha tuttavia precettato i lavoratori di ATM per salvaguardare i servizi essenziali per EXPO, i mezzi pubblici dovrebbero quindi funzionare regolarmente per tutta la giornata. A Napoli, l’ANM non garantirà il servizio di trasporto dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 a fine servizio. Per quanto riguarda la Circumvesuviana lo sciopero durerà dalle 8.30 alle 13 circa e dalle 17 a fine servizio. A Torino lo sciopero previsto per il 15 maggio del personale GTT è stato posticipato per Il Salone del Libro, che si tiene in città dal 14 al 18 maggio. Lo sciopero è stato rinviato al 24 maggio. A Bologna, il personale TPER sciopera dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio, stesso orario anche a Ferrara. Per quanto riguarda i servizi ferroviari TPER in Emilia-Romagna il servizio è garantito dalle 6 del mattino alle 9 e dalle 18 alle 21, per le tratte segnate qui. A Venezia, l’azienda per il trasporto pubblico locale, l’ACTV, aderirà allo sciopero nazionale: il servizio di navigazione non sarà garantito dalle 9.00 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio.
Gli orari dello sciopero dei mezzi di venerdì 15 maggio. Le notizie aggiornate per tutte le maggiori città d'Italia: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino e Venezia.
Venerdì 13 dicembre ci sarà uno sciopero aereo della durata di 24 ore: le compagnie coinvolte saranno AirItaly e Alitalia. Oltre al personale delle compagnie aeree, lo sciopero riguarderà anche il personale degli aeroporti di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino. Inizialmente erano coinvolti anche i dipendenti di EasyJet, ma l’azienda ha comunicato lo spostamento dello sciopero al prossimo 14 gennaio, dalle 10 alle 14. A causa dello sciopero, Alitalia ha comunicato la cancellazione di più di 300 voli (l’elenco si trova qui e qui), quasi tutti nella giornata di venerdì 13 e alcuni anche nella serata di giovedì 12 e nella mattinata di sabato 14. Gli aerei nelle fasce orarie che vanno dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 saranno garantiti. Come durante gli altri scioperi, la compagnia ha istituito un “piano straordinario” «che prevede l’impiego di aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali, con l’obiettivo di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata». Sul suo sito Alitalia consiglia di controllare sul sito ufficiale lo stato del proprio volo, o in alternativa chiamare il numero 800650055 per assistenza.
Lo sciopero aereo di venerdì 13 dicembre. Riguarderà soprattutto i dipendenti di Alitalia, che ha comunicato la cancellazione di più di 300 voli.
Laura Biagiotti, stilista italiana famosa e apprezzata in tutto il mondo, è morta: aveva 73 anni e mercoledì sera era stata ricoverata per un problema cardiaco in terapia intensiva all’ospedale Sant’Andrea di Roma, dopo aver avuto un malore mentre si trovava a casa sua. La sua omonima azienda di moda resta in mano alla figlia Lavinia, che la dirigeva insieme a lei dal 2005. pic.twitter.com/TeTBcf1Khi
È morta Laura Biagiotti. La famosa stilista aveva 73 anni e mercoledì era stata ricoverata in terapia intensiva dopo un malore.
Erano da poco passate le 13 quando iniziò il dirottamento della nave da crociera italiana Achille Lauro, il 7 ottobre 1985. La nave fu dirottata da quattro militanti dell’FLP, il Fronte per la Liberazione della Palestina, un gruppo radicale dell’OLP, l’organizzazione politica e paramilitare fondata nel 1964 e guidata per molti anni da Yasser Arafat. I quattro dirottatori dell’Achille Lauro – Bassām al-ʿAskar, Aḥmad Maʿrūf al-Asadī, Yūsuf Mājid al-Mulqī e ʿAbd al-Laṭīf Ibrāhīm Faṭāʾir – chiedevano la liberazione di circa 50 palestinesi detenuti in Israele. Il dirottamento durò molte ore, riguardò molti passeggeri e membri dell’equipaggio di diverse nazionalità e si capì molto presto che aveva un motivo politico, legato all’opposizione tra Palestina e Israele. Per queste ragioni in quei giorni si parlò del dirottamento in tutto il mondo, non solo in Italia. Una volta terminato, il dirottamento ebbe anche importanti conseguenze diplomatiche che riguardarono Stati Uniti e Italia. I quattro dirottatori dell’Achille Lauro (/AFP/Getty Images)
Storia del dirottamento dell’Achille Lauro. Era una nave da crociera italiana e fu dirottata al largo dell'Egitto il 7 ottobre 1985: le conseguenze del dirottamento portarono alla famosa "crisi di Sigonella", tra Italia e Stati Uniti.
Francesco Sacco, ricercatore di strategia aziendale presso l’Università dell’Insubria – Varese, questa sera (mercoledì) alle 20:50 spiega ai partecipanti del progetto Oilproject quali possibilità ha l’economia italiana per tornare a crescere, allontanando il rischio dell’insolvenza (default). Per partecipare e inviare le domande, basta inserire il vostro nome nel campo qui sotto e fare clic sul tasto “Entra”.
Come torniamo a crescere? la nuova lezione del progetto didattico Oilproject è dedicata alla crisi economia in Italia e alle possibili strade per uscirne.
Alla cerimonia dei Billboard Music Awards, che si è svolta domenica 22 maggio a Las Vegas, il rapper canadese Drake ha vinto 13 premi (tra cui miglior miglior artista, “Top Billboard 200 Album”, “Top Billboard 200 Artist”, “Top Hot 100 Artist”) battendo il precedente record di Adele, che nel 2012 ne aveva vinti 12. I Billboard Music Awards (BMA) sono i premi musicali organizzati dalla rivista Billboard e sono tra gli eventi più seguiti della musica pop americana: vengono assegnati sulla base delle vendite e delle classifiche compilate durante l’anno da Billboard e non in base ai voti di una giuria. Beyonce e Twenty One Pilots hanno vinto cinque premi e i Chainsmokers – che come Drake avevano 22 nomination – quattro, tra cui “Top Hot 100 song” per “Closer”, con Halsey. Qui trovate la lista completa dei vincitori. I presentatori della serata erano il rapper Ludacris e la cantante e attrice Vanessa Hudgens. Tra i momenti più apprezzati della serata ci sono state le esibizioni di Cher e quella di Celine Dion. Cher ha vinto il premio come Icona e ha cantato prima “Believe”, con una parrucca bionda e un abito di lustrini, e poi “If I Could Turn Back Time”, con una grande parrucca di riccioli neri e una giacca di pelle. Celine Dion invece ha cantato invece “My Heart Will Go On”, in occasione del 20esimo anniversario del film Titanic, di cui era la colonna sonora.
Le foto dei Billboard Music Awards. Drake ha vinto 13 premi, battendo il precedente record di Adele, e poi ci sono state le esibizioni di Cher, Celine Dion e Nicki Minaj, tra gli altri.
Oggi il Sunday Times ha rivelato un disegno di legge del governo britannico per controllare il numero e la frequenza delle chiamate, delle email e dei messaggi telefonici degli abitanti del Regno Unito. Il disegno di legge dovrebbe essere presentato il prossimo maggio al Parlamento e prevede la possibilità per il Government Communications Headquarters (GCHQ, ossia l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza nazionale nell’ambito delle comunicazioni) di avere dati su tutte le conversazioni vocali, le email, i profili dei social network, gli sms e la cronologia Internet dei cittadini britannici. Tuttavia, scrive il Sunday Times, la nuova legge non permetterebbe al GCHQ di ottenere i contenuti delle comunicazioni monitorate, ma solo la quantità e la frequenza dei contatti, come ha confermato anche lo stesso ministero degli Interni britannico. Per accedere al contenuto sarà necessario il mandato di un giudice.
Il progetto di legge britannico per il controllo delle comunicazioni. Il governo Cameron sta discutendo di consentire che un'agenzia governativa registri il numero e la frequenza di chiamate, messaggi e email.
Il procuratore generale di New York, Letitia James, ha annunciato l’apertura di un’indagine nei confronti di Facebook per avere raccolto gli indirizzi email dei contatti di almeno 1,5 milioni di suoi iscritti. Secondo James, negli ultimi tempi: “Facebook ha dimostrato ripetutamente una mancanza di rispetto nei confronti dei consumatori e delle loro informazioni, traendo al contempo profitti dal loro sfruttamento”. A partire dal maggio del 2016, Facebook aveva raccolto automaticamente gli indirizzi email dei contatti dei suoi utenti, informazioni poi utilizzate per perfezionare i suoi sistemi di pubblicità personalizzata. Una settimana fa, quando erano emersi dettagli su questa pratica, Facebook aveva detto di avere raccolto per errore quei dati, nell’ambito di un sistema di verifica dei suoi nuovi iscritti.
Il procuratore generale di New York ha aperto un’indagine nei confronti di Facebook.
L’agenzia tedesca che si occupa di fare da garante per le telecomunicazioni (il Bundesnetzagentur) ha vietato la vendita di una bambola interattiva e ha detto a chi già ne possiede una di toglierle le batterie, per disattivarla. Il Bundesnetzagentur ha classificato la bambola come «strumento illegale di spionaggio». La bambola si chiama Cayla, è alta 45 centimetri, è disponibile in diverse versioni ed è ancora in vendita in molti paesi (ma non in Italia). È interattiva perché parla, rispondendo a domande su di lei e, se collegata a internet, a domande di ogni tipo. Per farla funzionare, assegnarle un lingua e decidere di cosa si vuole e non si vuole che parli c’è un’apposita app, alla quale la bambola si collega via bluetooth. È prodotta dalla società statunitense Genesis Toys (che non ha ancora commentato la questione) e in Europa è distribuita dalla Vivid Toy Group. A seconda dei paesi è venduta a un prezzo tra i 50 e gli 80 euro. Il problema di Cayla è che ha un microfono, un dispositivo per ascoltare la voce di chi le parla e una connessione internet. Secondo l’agenzia tedesca che ne ha vietato la vendita permetterebbe a estranei in grado di hackerarla di mettersi ad ascoltare e parlare attraverso la bambola. Il Bundesnetzagentur ha spiegato che, per questo motivo, Cayla va contro la legge tedesca sulle telecomunicazioni. L’agenzia è arrivata a questa decisione facendo alcuni test, dopo che Stefan Hesse, uno studente tedesco dell’università di Saarbrücken, aveva posto la questione. Hessel ha detto al Saarbrücker Zeitung che non è nemmeno difficile hackerare la bambola: «L’accesso è completamente privo di sistemi di sicurezza. Non c’è nemmeno bisogno di una password per connettersi».
C’è una bambola che potrebbe essere usata per spiarne i proprietari. Si chiama Cayla e ascolta e risponde grazie a internet: in Germania ne è stata vietata la vendita, perché considerata facilmente hackerabile.
L’avviso di garanzia – il cui nome corretto è “informazione di garanzia” – è un istituto che serve a garantire il diritto alla difesa, durante le indagini, sia della persona nei confronti della quale sono in corso le indagini preliminari sia della persona offesa: si tratta dunque di un istituto per un’effettiva e anticipata tutela dei diritti. È regolato dall’articolo 369 del codice di procedura penale, che dice: «Solo quando deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere, il pubblico ministero invia per posta, in piego chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno, alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa una informazione di garanzia con indicazione delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto e con invito a esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia».
Che cos’è un “avviso di garanzia”. Il nome corretto, intanto, è "informazione di garanzia": serve a garantire il diritto alla difesa in determinati atti di indagine.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato in un video su Facebook che la Guardia Costiera prenderà in carico i 224 migranti a bordo della nave Lifeline, che li aveva soccorsi al largo delle coste libiche, dove si trova attualmente, e li porterà in Italia. La Lifeline è una nave operata da un’omonima ong tedesca, ma batte bandiera olandese: Toninelli dice però di aver avuto conferma dalla guardia costiera olandese che lo fa «illegalmente», e che per questo ha chiesto che sia aperta un’inchiesta per accertarne la reale appartenenza. Toninelli dice che la nave sarà quindi «sequestrata» e portata in un porto italiano in attesa degli accertamenti, nonostante lui non abbia l’autorità per dare un ordine del genere. La stessa cosa, dice Toninelli, sarà fatta con la Seefuchs, operata dalla ong tedesca Sea Eye, che non ha partecipato alle operazioni di soccorso della Lifeline: Toninelli dice che anche la Seefuchs non è stata riconosciuta dai Paesi Bassi, nonostante batta bandiera di quel paese.
Il governo vuole sequestrare la nave della ong Lifeline. In realtà non può farlo, ma secondo il ministro Toninelli è colpevole di battere “illegalmente” bandiera olandese: i 224 migranti a bordo saranno presi in carico dalla Guardia Costiera.
Giovedì 9 luglio il tribunale ordinario di Milano ha deciso che UberPop è illegale e dovrà essere sospeso in tutta Italia. La sentenza del tribunale di Milano ha stabilito che sono illegali anche altri servizi di Uber – e quindi non solo UberPop – a meno che non vengano rispettate determinate regole. La sentenza di appello contro Uber arriva dopo due anni di proteste e forti confronti tra i tassisti (e i sindacati che li rappresentano) e i rappresentanti di Uber (e i vertici italiani e internazionali della società). Negli anni le vicende giudiziarie attorno a Uber sono state discusse sia come un segno dell’inadeguatezza delle leggi in vigore rispetto a un mercato che è stato cambiato da Internet e dalla cosiddetta sharing economy, sia come un esempio di come le nuove società digitali possano sfruttare buchi legislativi per offrire servizi non adeguatamente regolati. La sentenza del 9 luglio conferma e rafforza una precedente decisione presa il 26 maggio, in cui era stato deciso che UberPop portava avanti una «concorrenza sleale» che violava «la disciplina amministrativa che regola il settore taxi». La sentenza – che riguarda sia Uber che UberPop – arriva dopo i numerosi ricorsi e pronunciamenti intermedi relativi a un caso di oltre due anni fa, che riguardava l’autista di un’auto del servizio Uber, e non UberPop. Quel caso ha aperto un dibattito giuridico che si è poi esteso a tutti i servizi offerti da Uber, soprattutto UberPop. L’illegalità di UberPop – già decisa il 26 maggio – è stata confermata il 9 luglio. La stessa sentenza del 9 luglio ha anche specificato in quali casi gli altri servizi di Uber possono ritenersi legali: i classici servizi Uber sono illegali – anche in presenza di licenze (dell’auto e dell’autista) – in tutti quei casi in cui sfruttando l’app diventano competitivi e alternativi al servizio taxi.
Uber è ancora legale in Italia? il servizio con le berline nere sì, ma solo a certe condizioni, dopo un'importante sentenza del tribunale di Milano; il contestato servizio UberPop invece è stato bloccato.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha tenuto oggi a Strasburgo, davanti alla seduta plenaria del Parlamento europeo, un discorso di presentazione del programma italiano per il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. Reuters ha fotografato il foglio che aveva davanti, con la scaletta del discorso. Il discorso si può rivedere qui. Sei capitoli e dieci tweet: ecco la scaletta del #discorso di #Renzi a #Strasburgo. Foto @Reuters (via @weuropa) pic.twitter.com/CgYxPaEigt
Gli appunti del discorso di Renzi. Reuters ha fotografato il foglio che il presidente del Consiglio aveva davanti mentre parlava a Strasburgo.
Il 29 giugno 2000 morì a 77 anni Vittorio Gassman, uno dei più grandi attori della storia italiana: sia al cinema che a teatro, sia comico che tragico, spesso entrambe le cose insieme. Gassman iniziò a recitare negli anni della Seconda guerra mondiale e continuò fino agli anni Novanta: iniziò da attore drammatico, facendosi molto apprezzare per Riso amaro, ma con I Soliti ignoti fece vedere che poteva fare anche ruoli di tutt’altro tipo, e continuò a farli, tra i tanti, in film come Il sorpasso e La grande guerra, in cui recitò con Alberto Sordi. Ma fece anche tanta televisione: prendendosi in giro e facendo vedere, comunque, quanto fosse bravo. Vittorio Gassman era nato il primo settembre 1922 vicino a Genova, dove il padre – l’ingegnere tedesco Heinrich Gassmann – si trovava per lavoro. Si chiamava Gassmann, con due “n”: fu poi Vittorio che scelse di togliersene una (mentre il figlio Alessandro, attore anche lui, l’ha aggiunta di nuovo). Insieme alla famiglia, Gassman si trasferì prima in Calabria e poi a Roma, dove studiò al liceo classico e all’Accademia nazionale d’arte drammatica. Tra uno e l’altra si era anche iscritto a Giurisprudenza, senza andare molto avanti.
Vittorio Gassman, tragico e comico. Uno dei più grandi attori italiani di sempre morì vent'anni fa, dopo aver fatto sia "Riso amaro" che "L'armata Brancaleone", e aver letto sia Dante che le etichette dei capi delicati.
Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 febbraio c’è stato un incendio alla discoteca Art di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia. L’incendio è iniziato intorno alle due di notte, quando nella discoteca c’erano circa 700 persone, che sono state evacuate: 17 di loro sono però state portate negli ospedali della zona per intossicazione e Ansa ha scritto che almeno altre 50 si sono presentate spontaneamente ai pronto soccorso dell’area. Nessuno è in pericolo di vita. I proprietari della discoteca hanno scritto su Facebook che «a causa di un guasto alla macchina dell’aria si è verificato un incendio esterno con immissione di fumo all’interno». (function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(d.getElementById(id))return;js=d.createElement(s);js.id=id;js.src='https://connect.facebook.net/en_US/sdk.js#xfbml=1&version=v2.12';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}(document,'script','facebook-jssdk'));
17 persone sono rimaste intossicate per un incendio nella discoteca Art di Desenzano del Garda.
Lo sciopero dei benzinai inizialmente previsto dalla sera di lunedì 14 al mattino di giovedì 17 dicembre terminerà nel pomeriggio di mercoledì 16. I sindacati che avevano indetto lo sciopero hanno accolto la richiesta della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che «attestata la regolarità dell’agitazione» aveva chiesto «senso di responsabilità a governo e gestori», invitando il primo ad «aprirsi al confronto» e i secondi a ridurre la durata dello sciopero. Lo sciopero degli impianti di rifornimento carburanti inizierà quindi lunedì 14 dicembre alle 19 sulla rete stradale, alle 22 sulle autostrade e terminerà mercoledì 16, rispettivamente alle 15 e alle 14. I sindacati di categoria (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio) avevano detto che la decisione di indire lo sciopero si era «resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti» all’interno delle categorie «che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi “Decreti Ristori”».
Lo sciopero dei benzinai della prossima settimana è stato ridotto.
Da oggi e fino a venerdì 15 marzo tutti i libri di Adelphi saranno scontati del 25 per cento sulle principali librerie online e in quelle fisiche che hanno scelto di aderire alla promozione. Li trovate qui su Amazon e qui su IBS, per esempio. Per gli impallinati di questa casa editrice (una di quelle che in Italia hanno un marchio più riconoscibile e apprezzato), specie se un po’ feticisti, è una buona occasione per acquistare le edizioni più costose o i romanzi di uno scrittore molto amato che ancora non si sono letti. Per chi vuole approfittarne ma ha bisogno di suggerimenti, abbiamo messo insieme una selezione di 15 libri di Adelphi, tra quelli più costosi e quindi più convenienti da comprare in questo periodo. Se non vi ispirano, potete sempre dare un’occhiata a quelli che la redazione del Post aveva suggerito in occasione di sconti passati: grandi classici qui, cose più particolari qui. Poi in questi stessi giorni sono scontati del 25 per cento anche i tascabili di Einaudi, fino al 16 marzo, e i libri Bompiani, fino al 17 marzo.
Tutti i libri di Adelphi sono scontati del 25 per cento. Fino al 15 marzo, nelle librerie fisiche e online: 15 suggerimenti per approfittarne.
È stato diffuso il primo trailer di Steve Jobs, l’atteso film scritto da Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle sulla vita del famoso imprenditore cofondatore di Apple. Il film è tratto dalla biografia ufficiale di Steve Jobs scritta da Walter Isacsson – quindi è in qualche modo il film “ufficiale”, al contrario di Jobs uscito nel 2013 – e uscirà il 9 ottobre 2015 negli Stati Uniti e nel 2016 in Italia. Steve Jobs sarà interpretato da Michael Fassbender, nel cast ci sono anche Kate Winslet, Jeff Daniels e Seth Rogen. Danny Boyle è il regista, tra le altre cose, del film The Millionaire, vincitore di otto premi Oscar; Aaron Sorkin è lo sceneggiatore premio Oscar di The Social Network e di serie tv molto famose e apprezzate come The Newsroom e The West Wing.
“Steve Jobs”, il primo trailer del nuovo film. Quello con Michael Fassbender, scritto da Aaron Sorkin e diretto da Danny Boyle: uscirà in Italia nel 2016.
Vinepair, un magazine che si occupa di vini, ha pubblicato alcune etichette immaginarie che contengono messaggi molto schietti diretti ai consumatori di vino: per esempio «non bermi prima di una telefonata: lo sai meglio di me», oppure «qualsiasi cosa succeda, non usarmi per fare la sangría». Altre ancora usano un tono piuttosto confidenziale – «sappiamo entrambi che piangerai, più tardi» – oppure sarcastici – «ti servirà un bicchiere più grande». La serie completa si può vedere qui. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Etichette del vino “oneste”. Sono quelle che ti invitano a non bere prima di una telefonata importante e che «sappiamo entrambi che piangerai, più tardi»: le ha create il magazine Vinepair.
Le 49 persone che si trovavano a bordo della nave Mare Jonio sono sbarcate martedì sera nel porto di Lampedusa, dove la nave è potuta entrare dopo diverse ore di attesa. La Guardia di Finanza ha però già sequestrato la nave, di proprietà della ong italiana Mediterranea, e la procura di Agrigento ha aperto un’indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al momento contro ignoti. La Mare Jonio, che batte quindi bandiera italiana, aveva salvato 49 migranti a largo delle coste della Libia lunedì sera, ma finora il governo italiano si era rifiutato di permettere alla nave di attraccare in un porto italiano. Inizia lo sbarco. I porti sono aperti, come prevede la legge. #MareJonio #SavingHumans @RescueMed pic.twitter.com/ST7hITZRae
I migranti sulla Mare Jonio sono sbarcati. La nave è stata fatta entrare nel porto di Lampedusa, ma è stata messa sotto sequestro ed è stata aperta un'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Era il 31 marzo 2008. L’Ufficio Internazionale delle Esposizioni assegnava alla città di Milano l’organizzazione dell’Expo 2015, preferendo la sua candidatura a quella della città turca Smirne. Ci furono smodati festeggiamenti televisivi e congratulazioni bipartisan. Due anni e tre mesi dopo, la sensazione dell’osservatore medio è che si sia passato molto tempo a discutere – specie di cose collaterali, tipo il doppio stipendio di Lucio Stanca – e poco a preparare un progetto che da grande opportunità rischia di trasformarsi in autogol. L’eventuale fallimento riguarda tutto il paese e tutta Milano, ma è un fatto che in questa fase gli imbarazzi ricadano tutti principalmente sul centrodestra, la cui classe dirigente – locale e nazionale – sta gestendo l’Expo. Ed è un fatto che le opposizioni politiche e giornalistiche abbiano deciso di non fargliela passare liscia. Oggi Curzio Maltese su Repubblica fa un punto della situazione, misurando la distanza tra i proclami di “efficientismo meneghino” e la “figura da cioccolatai” che Milano starebbe rimediando. Trenta mesi e un mare di soldi buttati via in guerre di poltrone. Tre amministratori delegati cambiati, prima l’inutile Paolo Glisenti messo dalla Moratti (il “Rasputin della Bovisa”, fu la memorabile definizione di Guido Rossi), poi il rovinoso Lucio Stanca voluto da Berlusconi e ora il city manager Giuseppe Sala, senza che Milano 2015 abbia realizzato e neppure cominciato una sola opera, non l’autostrada Pedemontana, non una delle due linee di metropolitana previste, non un albergo, un museo, una casetta del villaggio d’accoglienza, il centro stampa, la sede Rai. Non parliamo poi della moschea che la Lega insorge o delle leggendarie vie d’acqua o dei nuovi parchi nella città più inquinata d’Europa: miraggi. Nemmeno un accenno d’intervento pubblico si scorge a occhio nudo sull’area di un milione e passa di metri quadrati di Rho Pero destinata a ospitare i fantomatici, almeno oggi, “trenta milioni di visitatori”. Tranne i cartelli, ormai comici, con la scritta “Qui sorgerà Milano 2015”, che campeggiano sulla distesa di terreni agricoli intonsi.
Alla guerra dell’Expo. I fallimenti di gestione del centrodestra milanese sono diventati terreno di battaglia politica e Repubblica attacca.
Ci siamo tutti? Bene. Passate le ferie, concluso agosto, tornati in città, la giornata di oggi segnerà probabilmente la ripresa a tutti gli effetti dell’attività politica italiana. Eravamo rimasti alla fine di luglio, con i finiani che lasciano il PdL e fondano dei loro gruppi parlamentari. Oggi Gianfranco Fini interviene con un atteso discorso alla Festa del tricolore, a Mirabello, durante il quale dovrebbe descrivere le intenzioni sue e del movimento che vi fa riferimento per il prossimo futuro. Che fare con i cinque punti proposti da Berlusconi? Che rapporto avere con l’opposizione e col PD, il cui presidente ha esplicitamente invitato Fini a un’alleanza? Futuro e libertà rimarrà un gruppo parlamentare o diventerà un partito? Oggi Fini dà il calcio d’inizio al secondo tempo della partita, insomma: e da lunedì si ricomincia, prossima tappa la fiducia che chiederà in Parlamento il presidente del Consiglio. Noi ovviamente vi racconteremo passo passo il discorso di Fini, solo che da qui alle 18 la giornata è lunga. Qualora voleste impiegarne parte a leggere qualcosa, noi vi segnaliamo le cose migliori che abbiamo pubblicato sul Post questa settimana.
Sunday Post. Cose buone da leggere durante la giornata in attesa del discorso di Gianfranco Fini, alle 18.
Secondo il sistema di misurazione più usato negli Stati Uniti, un piede è un’unità di misura equivalente a poco più del lato lungo di un foglio di carta A4, oppure alla lunghezza di una scarpa da uomo di taglia 47. Circa 30 centimetri. Solo che negli Stati Uniti si usano due tipi diversi di piede: quello “internazionale” (international foot) e quello “statunitense” (U.S. survey foot), leggermente più lungo del primo. La differenza fra i due diventa rilevante solo su distanze molto elevate, dell’ordine delle migliaia di piedi (centinaia di metri). I settori in cui diventa più evidente la differenza sono la cartografia e la geodesia, le scienze che studiano la forma e le dimensioni della terra e la sua rappresentazione su una mappa. In questo settore si ottengono risultati diversi di qualche metro a seconda che si usi un piede o un altro, e può essere un problema: per esempio se si vuole indicare dove finisce la giurisdizione di uno stato.
Esistono due piedi statunitensi. Non parliamo di quelli alla fine delle gambe, ma dell'unità di misura: dato che già è astrusa di suo, si sta cercando di eliminarne almeno una versione.
La formazione del governo guidato da Carlo Cottarelli ha avuto un incidente imprevisto e non ancora chiarito martedì sera, quando la presentazione della lista dei ministri da parte del presidente del Consiglio incaricato è stata rimandata a sorpresa. Tutti si aspettavano che Cottarelli avrebbe sciolto la riserva e annunciato il suo governo dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, martedì pomeriggio: al suo termine, però, il Quirinale ha detto che i due si incontreranno di nuovo domani mattina. È stato uno sviluppo inatteso, e che ha fatto nascere dubbi sulla possibilità che il governo Cottarelli possa formarsi. Il presidente del Consiglio incaricato e fonti del Quirinale hanno fatto sapere che c’è semplicemente bisogno di un altro po’ di tempo per completare la lista dei ministri. Secondo molte ricostruzioni non confermate, però, le crescenti pressioni dei partiti per votare già a luglio hanno portato Mattarella a prendere ulteriore tempo per decidere se sciogliere le Camere prima ancora di formare un nuovo governo. Già nelle premesse, il governo Cottarelli sarebbe un governo che non otterrebbe la fiducia alle Camere, e che secondo tutte le previsioni si occuperebbe soltanto della gestione degli affari correnti fino alle elezioni anticipate, previste per settembre.
Per ora niente governo Cottarelli. Il presidente del Consiglio incaricato doveva presentare la lista dei ministri a Mattarella, ma è tutto sospeso e si parla di elezioni a luglio.
Tre alpinisti spagnoli sono bloccati da ieri sulla cima del Cervino, Valle d’Aosta. Gli alpinisti sono fermi sulla Scala Jordan, una scala che fa parte della via ferrata con cui dal versante italiano si raggiunge la vetta del Cervino, che si trova circa 50 metri più in alto. Gli alpinisti hanno chiesto aiuto ieri usando i loro cellulari, ma i soccorritori non hanno più contatti con loro da diverse ore e non riescono a raggiungerli per via del cattivo tempo.
Tre alpinisti sono bloccati da ieri sulla cima del Cervino.
Questo articolo è stato scritto il 4 settembre 2019. ***
Chi era Peter Lindbergh. Tra i più apprezzati del Novecento, soprattutto per i famosi ritratti in bianco e nero di top model come Naomi Campbell, Cindy Crawford e Kate Moss.
Nel pomeriggio di mercoledì c’è stata un’eruzione vulcanica a Stromboli, nelle isole Eolie, in Sicilia. Ci sono state diverse esplosioni e dal vulcano di Stromboli si è alzata un’altissima colonna di fumo e cenere, che è in parte ricaduta sull’isola. L’eruzione – che non ha messo in pericolo la maggior parte dei turisti che si trovavano a Stromboli – ha provocato la morte di un escursionista italiano che stava facendo una passeggiata con un amico, lungo un sentiero aperto al pubblico e considerato sicuro. I Vigili del Fuoco hanno confermato la notizia mercoledì sera. Le esplosioni più violente sono avvenute poco prima delle 17 di mercoledì pomeriggio. Dal cratere del vulcano si è alzata una colonna di fumo alta 2 chilometri, mentre diversi testimoni hanno raccontato di aver osservato una “pioggia” di lapilli. L’INGV, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che prima delle esplosioni più violente ci sono stati “alcuni trabocchi lavici scaturiti da tutte le bocche attive”. L’isola di Stromboli – che praticamente consiste in un unico vulcano alto più di 920 metri – è attualmente uno dei due centri vulcanici più attivi in Italia, oltre a quello dell’Etna.
L’eruzione di mercoledì a Stromboli. Ci sono state diverse esplosioni e dal vulcano si è alzata un'altissima colonna di fumo: un escursionista italiano è morto.
Nel 2014 il designer francese Gregory Buron ha iniziato un progetto grafico in cui illustra periodicamente una struttura architettonica che sia stata particolarmente innovativa nel campo dell’architettura moderna. Il progetto si chiama “Minimal Architecture” e questo è il sito dove potete trovare tutte le illustrazioni. Inizialmente l’idea era pubblicare un disegno alla settimana ma poi, stando al suo account Dribble, la frequenza è un po’ diminuita. L’idea di Buron è mostrare le strutture nel modo più semplice possibile – disegni bidimensionali e senza luci e ombre – per mostrare l’essenza della visione estetica degli architetti che le hanno progettate. Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
Architetture innovative in due dimensioni. Un designer francese disegna in modo semplice e minimale le costruzioni che hanno cambiato l'architettura contemporanea.
Oggi in Finlandia è stato organizzato un grande sciopero generale per protestare contro le nuove misure di austerità decise dal governo per provare a risollevare un’economia che sta andando piuttosto male. Il governo finlandese – guidato da Juha Sipilä, a capo di una coalizione di centrodestra – vorrebbe far passare misure che, tra le altre cose, riducano i giorni di ferie (eliminando due festività nazionali) e diminuiscano la retribuzione in caso di straordinario e in caso di lavoro la domenica. Le riforme sono state proposte per provare a rendere più produttiva l’economia finlandese, che è in recessione da mesi e in crisi da anni. Gli scioperi sono stati indetti da tutti i principali sindacati e stanno avendo importanti conseguenze sui trasporti, oltre che sulle imprese. Il Financial Times scrive che era dal 1992 che in Finlandia non c’era uno sciopero così grande e importante: in quell’occasione scioperarono circa 300mila lavoratori.
C’è un grande sciopero oggi in Finlandia. Il nuovo governo vuole tagliare ferie e stipendi per risollevare un'economia finita in grossa crisi (anche per colpa di iPhone e iPad) e i sindacati protestano.
Ieri sera la principale inchiesta di Report aveva come tema la gestione della Croce Rossa, ente pubblico pieno di debiti che riceve molti milioni di euro ma non mostra un bilancio alla Corte dei conti dal 2004. E le conseguenze si vedono: sprechi, clientele in campagna elettorale, dispersione del patrimonio immobiliare, confusione con le donazioni dei cittadini verso l’Abruzzo o Haiti. https://www.youtube.com/watch?v=PVLImfke0fg https://www.youtube.com/watch?v=Utf9FMTEjnI https://www.youtube.com/watch?v=ZKUVqRwQ_BU Questo articolo non è più commentabile. Abbonati al Post per commentare le altre notizie.
L’inchiesta di Report sulla Croce Rossa. Come un ente pubblico pieno di debiti ha perso il controllo del suo patrimonio immobiliare ed è stato usato in campagna elettorale.
È morto il documentarista statunitense Donn Alan Pennebaker, diventato famoso per il documentario del 1967 Dont Look Back, registrato in presa diretta durante una tournée di concerti che il cantautore statunitense Bob Dylan fece nel Regno Unito nel 1965, poco più che 21enne. Pennebaker, che aveva 94 anni, era considerato uno dei più importanti registi di documentari della sua generazione e uno dei più abili a raccontare la controcultura statunitense tra gli anni Sessanta e Ottanta. Nel 2012 aveva ricevuto il premio Oscar alla carriera. La sua morte è stata confermata da suo figlio Frazer Pennebaker.
È morto il regista statunitense D.A. Pennebaker, quello del famoso documentario su Bob Dylan “Dont Look Back”.
Il libro Groupies and Other Electric Ladies raccoglie il servizio realizzato dal celebre fotografo Baron Wolman dedicato alle groupies di allora – le ragazze che accompagnavano le rockstar in gran parte delle loro tournée e della loro vita quotidiana, divenendo parte della loro cerchia – per il numero del febbraio 1969 della rivista musicale Rolling Stone. Le foto divennero molto famose e mostrarono che le groupies erano un fenomeno nuovo e interessante, non solo per il loro modo di vivere disinvolto e disinibito ma anche per il loro abbigliamento, che le avrebbe rese vere e proprie icone di stile, con un ruolo importante nella cultura rock negli anni ’70. Baron Wolman fu il direttore della fotografia di Rolling Stone da quando venne fondata nel 1967 fino al 1970, quando il suo posto fu preso da Annie Leibovitz. In quegli anni Wolman fu a contatto con artisti come Jimi Hendrix, i Doors e i Rolling Stones, e di conseguenza anche con le loro groupies, che notò nei backstage per lo stile particolarmente ricercato. Wolman propose di dedicarci un servizio e il fondatore ed editore della rivista, Jann Wenner, decise di investire nel numero che l’avrebbe pubblicato e spese 7 mila dollari per comprare una pagina del New York Times per promuoverlo. Il numero “Le groupies e le altre ragazze” uscì nel febbraio del 1969 e ottenne il successo che Wenner si aspettava. Quarantasei anni dopo Groupies and Other Electric Ladies raccoglie quelle fotografie accompagnate dal testo originale degli articoli e da nuove interviste e commenti.
Le groupies degli anni ’60, fotografate. Dal celebre fotografo Baron Wolman per un numero di "Rolling Stone": il loro stile elaborato e innovativo continua a influenzare come ci vestiamo.
Lunedì sera è andata in onda anche nel Regno Unito l’attesa intervista data da Meghan Markle e dal principe Harry d’Inghilterra alla conduttrice Oprah Winfrey, che era già stata trasmessa domenica negli Stati Uniti e che aveva avuto 17,1 milioni di spettatori. Martedì le prime pagine dei quotidiani britannici sono state dedicate quasi tutte all’intervista e alle sue conseguenze: i giornali hanno descritto una casa reale scossa e in subbuglio, in particolare dalle accuse di razzismo, definite «drammatiche» dal Times e «devastanti» dal Guardian. Markle ha infatti raccontato che, quando era incinta del primo figlio della coppia, un membro della casa reale aveva mostrato preoccupazione per il colore della pelle che avrebbe avuto il bambino, essendo Markle figlia di un uomo bianco e di una donna nera. Il razzismo della casa reale e di un pezzo della stampa britannica – il pezzo fatto dai tabloid scandalistici – sono stati al centro dell’intervista e il principe Harry ha spiegato che sono stati uno dei motivi per cui la coppia ha deciso di non far più parte attivamente della monarchia e andarsene dal Regno Unito.
Cosa si dice dell’intervista di Meghan Markle e del principe Harry. I commenti sulle accuse di razzismo contro la famiglia reale e le similitudini con la storia di Lady Diana, tra le altre cose.
Equifax, una delle più grandi agenzie di valutazione del credito al mondo, ha detto ieri che tra maggio e luglio i suoi server sono stati violati e le informazioni personali di 143 milioni di clienti sono state rubate in uno dei più gravi attacchi hacker di sempre. Tra le informazioni a cui gli hacker hanno avuto accesso – secondo alcuni esperti anche per via di carenze nei sistemi di protezione di Equifax – ci sono nomi, date di nascita, indirizzi, numeri di patente e numeri di sicurezza sociale (qualcosa di simile ai nostri codici fiscali). Equifax, inoltre, ha detto che sono stati rubati i numeri di carta di credito di 209.000 persone. L’attacco hacker è stato scoperto lo scorso 29 luglio, ma era iniziato molto prima. Un’indagine interna della società ha stabilito che gli hacker avevano ottenuto accesso ai suoi server a metà maggio, riuscendo per diverse settimane a rubare dati. I dati rubati sono quasi tutti di clienti statunitensi della società, ma l’attacco riguarda anche alcuni cittadini canadesi e britannici, due paesi con i quali Equifax ha detto di stare lavorando per minimizzare l’impatto negativo del furto. Dopo l’attacco hacker ai server di Yahoo nel 2014, nel quale vennero compromessi i dati di circa un miliardo di persone, questo è uno dei peggiori della storia. Per i clienti Equifax che volessero controllare la situazione dei loro dati è stato creato un sito: www.equifaxsecurity2017.com.
I dati di 143 milioni di clienti di Equifax sono stati rubati in un attacco hacker. Lo ha detto ieri la società statunitense: è uno dei peggiori attacchi hacker di sempre.
Nella notte di martedì 12 agosto alcuni ladri hanno rubato la “Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo”, un dipinto di Giovanni Francesco Barbieri, soprannominanto il Guercino, un pittore emiliano dell’inizio del XVII secolo. La tela è stata rubata a Modena, nella chiesa di San Vincenzo, nel centro della città. Il dipinto è piuttosto grande, circa tre metri per due: secondo la polizia si è trattato di un furto ben organizzato, forse svolto su commissione. Il parrocco Giovanni Gherardi si è accorto del furto martedì, intorno alle 13. La chiesa è di solito chiusa al pubblico e viene aperta soltanto la domenica per la messa. Secondo una prima ricostruzione i ladri si sarebbero nascosti nella chiesa alla fine della messa per poi rubare il quadro. Le porte e le finestre dell’edificio non sono state danneggiate e il parroco ha scoperto il furto dopo aver notato che una delle porte era stata lasciata aperta.
Il furto della Madonna del Guercino. È un quadro dipinto nel 1639, molto grande e di grande valore: è stato rubato da una chiesa a Modena.
In italiano non esiste un modo accettato dall’Accademia della Crusca per descrivere cose come l’aspetto di un cucciolo di panda o di un disegno di Hello Kitty: sono carini, teneri, dolci, ma un po’ più di questo. Su internet molti usano il neologismo “puccioso” ma è diffuso anche l’aggettivo giapponese kawaii, che indica un concetto simile e arriva da un posto dove quel tipo di estetica è molto più presente che in Italia. Kawaii non indica solo ciò che è esteticamente carino e tenero – cuccioli e bambini piccoli – ma descrive anche un tipo di comportamenti e qualità caratteriali più ampi: in Giappone, per esempio, viene usato per le donne che si vestono da giovani studentesse o per le ragazze che si travestono da personaggi di fumetti manga. Il giornalista americano Neil Steinberg, in un lungo reportage per la rivista scientifica Mosaic, ha provato a mettere insieme quello che sappiamo sulle cose pucciose e sul perché ci piacciano così tanto, partendo dalla storia di una mascotte a forma di orso diventata incredibilmente popolare in Giappone. Kumamon è un orso nero con le guance rosse che fa da mascotte alla prefettura di Kumamoto, nel sud del Giappone. In tutto il paese è molto diffusa per le città, gli aeroporti e altre istituzioni l’usanza di avere uno “yuru-chara” o “yuru-kyara“, cioè un personaggio che appaia adorabile e tenero, per promuovere la propria immagine e attrarre turisti o clienti. Come Hello Kitty, Kumamon non parla e non ha una vita sentimentale o sessuale, ma ha un carattere preciso: è descritto come “molto birichino”.
Perché ci piacciono le cose pucciose. Cioè quelle carine, tenere e dolci, come i cuccioli di panda: dipende dalla nostra cultura, ma in generale è perché suscitano un senso di protezione.
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca è indagato dalla Procura di Napoli per falso e truffa, con l’accusa di aver favorito i suoi quattro autisti, promuovendoli indebitamente a ruoli istituzionali. Repubblica scrive che secondo le indagini della Procura, quando De Luca è diventato presidente della Regione, nel 2015, avrebbe portato nel suo staff quattro autisti che lavoravano per lui quando era sindaco di Salerno, affidando loro ruoli nelle relazioni istituzionali, senza che però ne avessero le competenze, col solo scopo di innalzare i loro stipendi: 4.600 euro in più all’anno. Secondo Repubblica, De Luca sarebbe stato già interrogato, mentre i quattro componenti dello staff di De Luca non risultano indagati.
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca è indagato per falso e truffa.
Dal 25 giugno al 18 ottobre sarà aperto al pubblico il Serpentine Pavilion 2015, un padiglione temporaneo che come ogni anno dal 2000 viene realizzato a Hyde Park, a Londra, su commissione delle Serpentine Galleries, due importanti gallerie d’arte della città, a un architetto contemporaneo. Quest’anno il progetto è stato affidato allo studio spagnolo SelgasCano, fondato nel 1998 a Madrid da José Selgas e Lucía Cano, conosciuto soprattutto in Spagna per l’utilizzo giocoso di materiali poveri. Si tratta di una struttura labirintica composta da due strati di plastica leggera e variopinta, che si avviluppa attorno ad archi metallici. È stata definita una sorta di bruco luccicante ma, come spiegano gli stessi architetti, ricorda anche i tunnel della metropolitana di Londra e il leggero senso di caos e straniamento che provocano ai viaggiatori.
Una cosa nuova a Hyde Park, a Londra. L'installazione temporanea realizzata ogni anno nel parco è una specie di colorato labirinto di plastica.
Alle 20.30 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, terrà dal Quirinale il tradizionale discorso di fine anno. Quello di quest’anno è particolarmente atteso perché, stando alle molte ricostruzioni circolate in questi giorni sulla stampa, ci si aspetta che Napolitano annunci le sue prossime dimissioni dalla presidenza della Repubblica. Giorgio Napolitano, che ha 89 anni, è presidente della Repubblica dal 2006: è stato storicamente rieletto nel 2013 per sbloccare la complicata situazione politica e parlamentare creata dalle elezioni politiche ma ha sempre detto di considerare il suo eccezionale secondo mandato “a tempo”. Nel discorso di fine anno del 2013, infatti, Napolitano disse che sarebbe rimasto presidente «fino a quando la situazione me lo farà ritenere necessario e possibile, fino a quando le forze me lo consentiranno, dunque di certo per un tempo non lungo». Lo scorso 18 dicembre Napolitano ha detto di considerare «imminente» la fine del suo secondo mandato.
Il discorso di Napolitano in streaming. Alle 20.30 in diretta dal Quirinale il discorso del presidente della Repubblica.
Questo venerdì escono solo quattro film, un po’ perché uno dei quattro è American Pie – Ancora insieme e in pochissimi hanno avuto il coraggio di programmare l’uscita lo stesso giorno, un po’ perché la vera uscita importante della settimana, Hunger Games, risale a martedì. Il resto sono film minori o cose di nicchia: una commedia francese a più mani sull’infedeltà maschile (con l’ormai onnipresente Jean Dujardin di The Artist), un documentario-fiction su un gruppo di ragazze che vivono in una casa famiglia, la Madama Butterfly in 3D, uscita ieri, e un documentario sulla vita a New York di John Lennon, di lunedì scorso. Per i bambini c’è Seafood, un episodio malese del consolidato binomio squali-cinema d’animazione. American Pie – Ancora insieme Regia: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg Attori: Jason Biggs, Alyson Hannigan,Tara Reid, Chris Klein, Mena Suvari, Eddie Kaye Thomas, Jennifer Coolidge, Seann William Scott, Chris Owen
I film del weekend. Il nuovo American Pie e poco altro, ma martedì è uscito Hunger Games.
Due giorni fa è stato approvato dalla commissione Giustizia della Camera un disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, presentato dalla maggioranza composta da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Dovesse essere approvato dalla Camera e dal Senato, l’articolo principale della legge estenderà le protezioni attualmente in vigore per le etnie e l’orientamento religioso – previste dalla cosiddetta legge Mancino del 1993 – all’orientamento sessuale: punirà infatti col carcere chi commette violenza o incita a commettere violenza nei confronti di un’altra persona sulla base dell’orientamento sessuale. Ancora oggi l’Italia è uno dei pochi paesi europei a non avere una legge che protegga adeguatamente le persone della comunità LGBTQ+, una sigla che indica persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender e altri orientamenti. Sul tema non esistono studi o dati da fonti istituzionali, ma da tempo l’Arcigay – la principale associazione italiana per i diritti degli omosessuali – segnala un aumento delle segnalazioni dei casi di violenza.
Cosa prevede la legge contro l’omotransfobia. Sarà esaminata dalla Camera nei prossimi giorni e a meno di sorprese – dopo anni di tentativi – dovrebbe essere approvata.
A Milano un autista ha dirottato il suo autobus, e dopo un inseguimento dei carabinieri ha incendiato il mezzo su cui stava trasportando 51 ragazzini. L’autista è stato identificato come Ousseynou Sy, 47 anni, di origini senegalesi ma cittadino italiano da 17 anni. A parte Sy, nessuno ha riportato ferite, anche se una decina di passeggeri, tra ragazzini e accompagnatori, sono stati ricoverati in codice verde per una leggera intossicazione. Sy è stato arrestato ed è accusato di sequestro di persona e strage. Secondo quanto ricostruito da giornali e agenzie di stampa, Sy avrebbe voluto appiccare il fuoco all’autobus dopo aver raggiunto l’aeroporto di Linate per protestare contro le morti di migranti nel mar Mediterraneo per le quali incolpa Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il sequestro è durato in tutto circa 40 minuti e si è svolto sulla strada provinciale 415, la Paullese, nel tratto di strada che collega Crema (provincia di Cremona) a San Donato Milanese (provincia di Milano). Sy lavorava per le Autoguidovie di Crema dal 2002: secondo alcune ricostruzioni, avrebbe precedenti penali, ma non ci sono conferme al riguardo.
L’autobus incendiato a San Donato Milanese. Aveva 51 bambini a bordo, tutti illesi: sembra che l’autista – che gli ha dato fuoco – volesse arrivare a Linate e protestare contro le morti di migranti nel mar Mediterraneo.
La Camera ha negato l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. La votazione si è tenuta a scrutinio segreto, e al termine si sono contati 308 voti favorevoli alla relazione della Giunta delle Autorizzazioni (quindi contrari all’utilizzo della magistratura) e 285 voti contrari. Tra questi anche i finiani, che avevano annunciato poco prima la loro decisione di votare per dare l’autorizzazione alla magistratura. “Il nostro sì è dovuto a una ratio politica ed a una valutazione nel merito. E’ giusto utilizzare le intercettazioni che vedono coinvolto anche Cosentino nel suo stesso interesse e perché poi di fronte alla legge siamo tutti uguali”. Così Fabio Granata, deputato di Fli e vicepresidente della commissione Antimafia, conversando con i cronisti a Montecitorio, commenta il sì che il gruppo dei finiani dà all’uso delle intercettazioni dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. “Siamo tutti uniti – aggiunge – si vede che nei giorni scorsi non parlavo a titolo personale”. “Aumentato il solco con il Pdl? La differenza sui temi della giustizia c’é ed è uno dei motivi per il quale abbiamo creato un gruppo autonomo – spiega Granata – più che altro si conferma”. “Il voto del Parlamento non può essere motivato da ragioni di solidarietà o ostilità politica nei confronti di un collega. Non c’é alcun elemento che possa far pensare al fumus persecutionis”, ha spiegato Granata, “il nostro garantismo non è in discussione, come non lo è la tutela del diritto di indagini eque e rispettose di una difesa che, però, non è il Parlamento a dover esercitare”.
La Camera nega l’autorizzazione su Cosentino. La magistratura non potrà utilizzare le intercettazioni, ma i finiani avevano votato a favore.
Tobe Hooper, regista horror famoso per aver girato nel 1974 il film Non aprite quella porta, è morto ieri a 74 anni nella sua casa di Los Angeles. Non aprite quella porta – un horror girato come se fosse una specie di documentario – fu uno dei suoi primi film e nonostante il budget ridottissimo ottenne grandissimo successo diventando un film di culto tra gli appassionati del genere horror. Grazie al successo del film, Hooper ottenne incarichi più importanti tra cui quello di dirigere Poltergeist – Demoniache presenze, scritto e prodotto da Steven Spielberg nel 1982. Hooper ha scritto anche i cinque sequel di Non aprire quella porta e ha diretto il suo ultimo film, Djinn, nel 2013.
È morto a 74 anni Tobe Hooper, regista di “Non aprite quella porta”.
Se è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che avete visto Un tranquillo weekend di paura, ammesso che lo abbiate visto, è probabile che l’unica scena che vi ricordiate chiaramente sia quella in cui una coppia di redneck violenti sequestrano due dei protagonisti del film, legandone uno a un albero e violentando il secondo. C’è anche quella del banjo, certo, ma la scena dello stupro è probabilmente una delle più crude del cinema hollywoodiano degli anni Settanta, che all’epoca ricevette critiche contrastanti e che è considerata ancora oggi molto coraggiosa (era il 1972). L’attore legato all’albero era John Voight, ed è probabile che lo conosciate. Quello che viene stuprato, con una faccia che avrete già visto in decine dei 160 film che ha girato ma di cui non ricordate il nome era invece Ned Beatty, che nacque il 6 luglio 1937, ottant’anni fa. Beatty, che non è parente di Warren, crebbe in Kentucky, e si fece notare cantando nel coro della sua chiesa, attività per il quale ricevette anche una borsa di studio. Preferiva però recitare: non si laureò, e fece l’attore di teatro per diversi anni, fino al suo esordio al cinema, che arrivò proprio nel 1972 con Un tranquillo weekend di paura. La scena dello stupro gli rimase attaccata professionalmente e personalmente: una volta raccontò che la gente per strada gli urlava ancora la battuta «Strilla come un maiale» per strada.
Ned Beatty, quello di cui non ricordiamo il nome. Compie 80 anni un attore che è stato in seconda fila in tanti film da prima fila, e ha rischiato di vincere un Oscar.
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Il Big Bang di Renzi su Twitter. La discussione in rete intorno al convegno di Matteo Renzi, in diretta.
Una buona parte della riforma del lavoro – e dell’ASPI, l’Assicurazione Sociale Per l’Impiego – viene finanziata da tutti i lavoratori: chi ha un contratto a tempo indeterminato pagherà l’1,4 per cento di tasse in più, chi ha un contratto precario pagherà il 2,8 per cento (facendo così costare il lavoro precario più di quello stabile, ma rischiando di far pagare il costo in più al lavoratore e non all’impresa). La sovrattassa sui lavoratori precari sarà restituita alle aziende, fino a un massimo di sei mensilità, in caso di stabilizzazione del lavoratore. Ora che abbiamo per le mani il testo completo del disegno di legge, sappiamo anche le altre misure volte a dare copertura finanziaria alla manovra. ROMA – Non solo articolo 18. Ma anche nuovi tagli per gli enti previdenziali e una stangata per i proprietari degli immobili che non applicano la cedolare. C’è anche questo nella riforma che Monti vuole sia approvata “nel suo complesso” 1.
Come si paga la riforma del lavoro. Oltre all'aumento delle tasse sui lavoratori ci sono anche 2 euro per ogni biglietto aereo e una "stangata sugli affitti".
È morto Ennio Morricone, uno dei più grandi e famosi compositori di colonne sonore cinematografiche del Novecento. Aveva 91 anni. Qualche giorno fa Morricone era caduto in casa e si era rotto un femore; l’agenzia ANSA scrive che Morricone è morto durante il ricovero al Campus Biomedico di Roma per le conseguenze di quella caduta. La famiglia ha fatto sapere che i funerali si svolgeranno in forma privata. Nel cinema, il nome di Morricone è legato innanzitutto alla collaborazione con il regista Sergio Leone, per il quale compose negli anni Sessanta le colonne sonore dei film “spaghetti-western” Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa, e poi negli anni Ottanta di C’era una volta in America, l’ultimo film della carriera di Leone. Ma Morricone fece anche moltissimo altro, nel cinema e nella musica.
È morto Ennio Morricone. Aveva 91 anni ed era uno dei più grandi compositori di colonne sonore di sempre.
Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui. Mercoledì prossimo c'è su Instagram un concerto dei Weather Station di cui parlavamo ieri e il cui disco nuovo promette bene. C'è un documentario sulla triste e complicata storia di Britney Spears. Oggi sono finito su questo video del backstage del Live Aid. Questa pagina fa parte dei contenuti visibili agli abbonati del Post. Se lo sei puoi accedere, se non lo sei puoi esserlo.
Una canzone dei Pavlov’s Dog. Serve un po' anche a quello, questa newsletter, a scoprire che non si era soli al mondo.
Venerdì sera il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto “decreto agosto”, un decreto legge che contiene diverse misure collegate all’emergenza coronavirus, con un valore complessivo di 25 miliardi di euro. Il decreto è stato approvato «salvo intese tecniche»: significa che non tutti i provvedimenti sono stati messi a punto e che per alcuni di loro ci sono solo accordi di massima. Una delle cose di cui si era più parlato in vista dell’approvazione del decreto era il “blocco dei licenziamenti”, che era stato introdotto dal governo nelle settimane peggiori dell’emergenza coronavirus e che i sindacati chiedevano di prorogare ancora per diversi mesi. Intorno al blocco dei licenziamenti c’era stato un acceso dibattito, perché in molti ritengono che l’impossibilità di licenziare sia dannosa per l’economia, perché impedisce alle aziende di adattarsi alle nuove condizioni del mercato. Il decreto prevede che il blocco dei licenziamenti resti valido per le aziende che utilizzano la cassa integrazione speciale istituita per l’emergenza coronavirus (che è stata prorogata per altre 18 settimane) o altri sgravi contributivi introdotti in questi mesi.
Cosa c’è nel “decreto agosto”. Contiene nuove misure economiche legate all'emergenza coronavirus ma anche la cassa integrazione per Air Italy e un condono per gli stabilimenti balneari.
Domani Apple presenterà – allo Yerba Buena Center di San Francisco – la nuova versione del suo smartphone, iPhone 5. Apple ha inviato la scorsa settimana una serie di inviti, un poco più espliciti del solito, in cui il numero 12 (del giorno di settembre in cui si tiene l’evento) proietta un’ombra a forma di 5. L’illustrazione è accompagnata dalla scritta “È praticamente qui” (“It’s almost here”): in riferimento al telefono di cui si parla, come le cinque volte precedenti, da mesi e mesi. Apple presentò il suo ultimo iPhone, il 4S, il 4 ottobre del 2011 pochi giorni prima della morte del cofondatore ed ex amministratore delegato della società, Steve Jobs. Circolavano da giorni notizie sulla salute sempre più precaria di Jobs e di conseguenza anche la presentazione del nuovo prodotto fu più sobria del solito. Il nuovo telefono era esternamente simile al suo predecessore, mentre all’interno aveva un processore più potente, una fotocamera con più definizione e la novità di Siri, l’assistente automatico per impartire a voce i comandi allo smartphone, dall’invio degli SMS alla programmazione degli appuntamenti.
Arriva l’iPhone 5. Lo presenterà Apple nel corso di un evento a San Francisco e circolano molte informazioni su come sarà fatto, ma vatti a fidare.
Oggi, giovedì 19 novembre ci sono state tre interruzioni al servizio della metropolitana di Roma per interventi delle forze dell’ordine. Il primo è avvenuto alla stazione di Lepanto (Linea A) intorno a mezzogiorno, la linea è stata interrotta da Termini a Ottaviano (la stazione successiva a quella di Lepanto) e sono stati attivati dei bus sostitutivi, dopo circa mezz’ora il servizio è ripreso normalmente. Intorno alle 4 del pomeriggio anche una stazione della metro C, Torre Gaia, è stata chiusa e sono stati attivati dei bus sostitutivi per la tratta Torrenova-Grotte Celoni. Poco dopo alle 17.10 circa è stata chiusa anche la stazione di Cornelia, Linea A, sempre per un intervento delle forze dell’ordine. È stato attivato il servizio sostitutivo con gli autobus per la tratta Ottaviano-Battistini, in cui è compresa Cornelia. Alle 17.37 ATAC ha comunicato che il servizio è ripreso normalmente sia sulla Linea A che sulla C. #info #atac – METRO C: RIATTIVATA INTERA LINEA/BACK TO NORMAL SERVICE #Roma #Rome #MetroC
La metropolitana di Roma oggi è stata interrotta tre volte. Una a mezzogiorno e due nel pomeriggio: ogni volta per interventi delle forze dell'ordine dopo un presunto "allarme bomba".
Atlantia ha annunciato di essere entrata in una trattativa esclusiva per cedere il pacchetto di controllo di Autostrade per l’Italia a Cassa Depositi e Prestiti (CDP). La compagnia ha concesso a CDP un “periodo di esclusiva” fino a domenica 18 ottobre per valutare una possibile offerta per l’acquisto del pacchetto azionario dell’88,06 per cento di Autostrade per l’Italia, cioè la società che ha in concessione la gestione e la manutenzione delle tratte autostradali italiane. CDP è una società controllata dal ministero dell’Economia che agisce da veicolo di investimento per lo stato italiano, tra le altre cose. L’ipotesi è che CDP, assieme a una cordata di altre aziende, faccia un’offerta per il pacchetto azionario di Autostrade. Atlantia ha già convocato il proprio consiglio di amministrazione il 19 ottobre, il giorno dopo la scadenza del periodo di esclusiva, per valutare l’offerta che dovrebbe arrivare.
Atlantia ha concesso a Cassa Depositi e Prestiti l’esclusiva per l’acquisto di Autostrade per l’Italia.
Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta per avviare un’indagine antitrust nei confronti di Google, per quanto riguarda il suo motore di ricerca e la posizione dominante che ricopre in diversi altri settori. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata anticipata e raccontata prima dal Wall Street Journal e, in seguito, da diversi altri media statunitensi come il Washington Post, il New York Times e Bloomberg. Secondo il WSJ, la Federal Trade Commission, agenzia governativa che assolve anche ai compiti di antitrust, deferirà il caso al dipartimento di Giustizia, anche se non è ancora chiaro su quale parte delle attività commerciali si concentreranno le indagini.
Gli Stati Uniti stanno per aprire un’indagine antitrust nei confronti di Google, dice il Wall Street Journal.
Il sito del Daily Mail ha pubblicato ieri una foto inedita di Elizabeth Taylor che sta facendo il giro di tutti i giornali del mondo, un po’ in ragione della recente morte dell’attrice americana, un po’ perché Taylor non si era mai vista nuda in una foto. E infine, perché è una bella foto, che le fu scattata quando aveva 24 anni dall’amico attore e fotografo Roddy McDowall, per essere regalata al suo fidanzato da allora, il produttore Michael Todd (che sarebbe morto in un incidente aereo un anno dopo il loro matrimonio). Negli anni Ottanta fu acquistata da un collezionista che ora l’ha resa pubblica. Aggiornamento: dopo che un commentatore l’aveva segnalato sul sito del Daily Mail – completamente ignorato – il sito americano Capitol Hill Blue spiega che la foto sarebbe un falso, costruito a partire da una immagine del fotografo Peter Gowland. (vedi sotto)
La foto inedita di Liz Taylor è un falso. Nuda, molto bella, e taroccata: e oggi su tutti i giornali del mondo.
Venerdì 8 novembre il presidente della Toscana Enrico Rossi, 55 anni, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post molto duro contro le politiche di Trenitalia e del governo nel settore ferroviario e del trasporto regionale. Come spiega il Tirreno, Rossi commentava alcune dichiarazioni fatte il giorno precedente dall’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che aveva proposto tra le altre cose tariffe differenziate per “disincentivare” gli spostamenti nelle ore di punta. Rossi denuncia invece un trattamento di favore nei confronti della società privata NTV – quella dei treni Italo – e propone di investire gli utili dell’alta velocità ferroviaria nel trasporto regionale e (con formula piuttosto confusa) di “tassare progressivamente” le classi di viaggio più costose sui treni AV. Ora mi sono davvero rotto le palle con Trenitalia e con le politiche del governo per il trasporto regionale su ferro. Così, per usare le stesse parole usate dal primo ministro Enrico Letta. Ferrovie dello Stato ha realizzato nel 2012 utili per 380 milioni derivanti dall’ Alta Velocità. E il governo che fa? Anzichè chiedere a Moretti di spendere quegli utili sui treni regionali che fanno letteralmente schifo, decide di fare un favore a NTV, cioè a della Valle e a Montezemolo, e di ridurre di 80 milioni i costi dell’ uso della infrastruttura ferroviaria agli utilizzatori. Nessuno ne parla, nessuno contesta e ora sul Tirreno devo leggere che Moretti e il sottosegretario D’ Angelis parlano, addirittura attaccando le Regioni, dopo avere tagliato i treni e dopo che da anni il governo ha abbandonato il trasporto regionale su ferro. Io propongo che gli utili di Ferrovie dello Stato siano investiti sui treni regionali per migliorare le infrastrutture e il materiale rotabile e aumentare le corse. Anzi di più. Propongo che si metta una tassa progressiva sui treni dell’ Alta Velocità per coloro che viaggiano in prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e altro ancora con queste parole idiote e classiste. E i risultati di questa tassa, che i nostri super super vip, class, buiness e altro ancora ben incravattati e inamidati e profumati, sono certo pagherebbero ben volentieri, siano destinati a migliorare il trasporto regionale. Chi ha un pò di coscienza non può provare che imbarazzo vedendo in stazione i treni dell’ Alta Velocità, moderni puliti, efficienti, con quattro, dico quattro classi, e, accanto, sulla stessa piattaforma i treni regionali, in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti. Anche questo è il risultato delle politiche di destra e classiste che si sono fatte in questi anni. Ora si deve cambiare, se no sarà lotta dura. E io so da che parte devo stare.
Enrico Rossi contro Trenitalia. Il presidente della Toscana ha scritto che si è "davvero rotto le palle" per via delle politiche sui treni regionali.
Nelle ultime settimane il prezzo del petrolio ha subito diverse oscillazioni a causa dell’insicurezza dei mercati, dovuta ai nuovi segnali della crisi economica, e dei fermenti che interessano alcuni paesi grandi esportatori di combustibili fossili. La progressiva conquista di Tripoli e la prospettiva di riattivare le esportazioni di petrolio dalla Libia hanno fatto scendere in poche ore i prezzi al barile. Il Brent, uno dei riferimenti per stabilire il prezzo del petrolio, è diminuito sensibilmente per buona parte della giornata per poi recuperare qualcosa nelle ultime ore. È a 107,25 dollari al barile per gli ordinativi di ottobre, in flessione di 1,25 dollari. Libia Secondo gli analisti il regime di Gheddafi è ormai alla fine e questo avvicina la possibilità di inserire nuovamente la Libia nella lista dei paesi che forniscono con costanza il petrolio. Per tornare alla normalità, dicono, saranno necessari molti mesi e il livello di produzione sarà almeno fino alla fine dell’anno distante da quello che si aveva prima delle rivolte e della guerra contro il regime libico.
I prezzi del petrolio e la Libia. I progressi a Tripoli avvicinano la ripresa della produzione petrolifera, ma il Brent diminuisce di pochi dollari.
Al Trafford Centre di Manchester è stato presentato il primo abito contenente grafene, un nuovo materiale leggerissimo ed estremamente resistente scoperto, isolato e studiato per la prima volta nel 2004 nell’Università di Manchester dai fisici Andrej Gejm e Konstantin Novoselov, che per queste ricerche ricevettero nel 2010 il premio Nobel per la fisica. Il grafene è costituito da uno strato di singoli atomi di carbonio disposti in esagoni: è molto flessibile, è il miglior conduttore di elettricità conosciuto, è 200 volte più resistente dell’acciaio ma sei volte più leggero. Il vestito è stato realizzato dai ricercatori del National Graphene Institute dell’Università di Manchester in collaborazione con CuteCircuit, azienda guidata dalla direttrice creativa Francesca Rosella, che realizza abiti con materiali tecnologici e innovativi, indossati da popstar come Katy Perry e gli U2. Il grafene è stato utilizzato sul vestito, un little black dress, per alimentare le luci LED cucite sopra, attivate dai movimenti: in questo modo l’abito si illumina e cambia colore seguendo il respiro di chi lo indossa. Oltre al grafene, l’abito è realizzato con materiali più tradizionali come tessuti di nylon leggero.
Il primo abito in grafene al mondo. È un nuovo materiale leggerissimo e molto resistente – 200 volte più dell'acciaio – che i ricercatori stanno ancora studiando.
Omaggio a Gabriele Basilico è una grande mostra che verrà inaugurata martedì sera e resterà aperta fino a ottobre nelle sale del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. In totale si tratta di 110 opere, create dal 1969 al 1998, tutte appartenenti alle diverse collezioni del museo: le ha scelte Roberta Valtorta, direttrice scientifica del museo. La mostra raccoglie i progetti più interessanti di Basilico, «un omaggio sincero e affettuoso a uno dei riconosciuti maestri della fotografia contemporanea europea, e a un grande amico del Museo». La mostra fa vedere i diversi approcci e i diversi pensieri di Basilico nel raccontare le città del mondo: da una fotografia sociale, vicina ai temi caldi dell’epoca, che racconta i luoghi e le persone (“Glasgow”, 1969, “Milano. Quartieri popolari”, 1970-73, “Terni”, 1976, “Dancing in Emilia”, 1978, “Contact”, 1978, “In pieno sole”, 1978, “Milano. Ambiente urbano”, 1978-81) agli scatti della ricerca attenta e minuziosa sul paesaggio e sulla città con le sue forme (“Milano. Ritratti di fabbriche”, 1978-80; le immagini scattate per la “Mission Photographique de la DATAR”; “Beirut”, 1991; le fotografie per “Archivio dello spazio”, le fotografie sul quartiere Lorenteggio “Milano senza confini”, 1998).
10 fotografie di Gabriele Basilico. Dalla mostra che apre stasera a Cinisello Balsamo, dove ne saranno esposte 110.
Ieri il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha risposto al Senato alle molte interrogazioni e richieste di chiarimento che si sono ripetute nelle ultime settimane sul caso dei cosiddetti “esodati”, i lavoratori prepensionati negli anni scorsi le cui pensioni sono state sospese dagli interventi del governo Monti su quel fronte. Il testo dell’intervento di Fornero – pur con formule e linguaggi a cui spesso sfugge la priorità della chiarezza – è molto ricco di concretezza ed elementi e risponde punto su punto alle accuse e alle obiezioni: che lo faccia esaurientemente o no, vale la pena giudicarlo su questa concretezza e su questi elementi, piuttosto che in una dicussione piuttosto superficiale e confusa come è stata finora quella mediatica sulla questione. Signora Presidente, onorevoli senatrice e senatori, desidero anzitutto esprimere un sincero ringraziamento per l’occasione che mi è offerta di fornire chiarimenti a quest’Aula e, attraverso essa, al Paese su un tema che ha suscitato e suscita forte interesse e grande apprensione tra i lavoratori e le loro famiglie. Spero di riuscire finalmente a chiarire una situazione oggettivamente complessa, con elementi di incertezza già a partire dall’individuazione dei soggetti interessati, anzitutto in termini concettuali e conseguentemente in termini numerici.
Cosa ha detto Fornero sugli esodati. I dati, le spiegazioni e le risposte del ministro del Lavoro al Senato hanno messo un po' di concretezza - discutibile - in una discussione finora caotica e superficiale.
Pietro Ciucci ha annunciato le sue dimissioni da presidente dell’ANAS, la società per azioni di proprietà dello Stato che ha in carico la gestione di buona parte delle strade e delle autostrade italiane. Ciucci ha incontrato lunedì a Roma il nuovo ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e gli ha confermato che lascerà il suo incarico il prossimo maggio, come era stato anticipato negli ultimi giorni da alcune indiscrezioni di stampa. Ultimamente si erano dimessi due consiglieri di amministrazione di ANAS, anche in seguito alle polemiche su alcuni crolli di strade che si sono verificati negli ultimi mesi. L’ANAS ha pubblicato un breve comunicato per annunciare la decisione di Pietro Ciucci:
Le dimissioni del presidente di ANAS. Pietro Ciucci lascerà l'incarico a maggio, dopo le polemiche delle ultime settimane sui crolli e ufficialmente "in segno di rispetto" per il nuovo ministro delle Infrastrutture.
Twitter ha chiuso il suo secondo trimestre consecutivo in attivo, superando le aspettative degli analisti finanziari. La società ha prodotto ricavi per 665 milioni di dollari e un utile di 61 milioni di dollari; nel trimestre precedente gli utili erano stati pari a 91 milioni di dollari. La società ha inoltre diffuso dati più positivi sull’andamento del numero di utenti, dichiarando di averne guadagnati 6 milioni, un milione in più del previsto. Nel complesso, i ricavi sono stati del 21 per cento più alti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche se gli utili sono ancora contenuti, la fine dei trimestri in passivo è una buona notizia per Twitter e per il suo titolo in borsa. Per diversi anni la società ha faticato molto ad attrarre nuovi utenti e a produrre ricavi significativi con la pubblicità. La riduzione delle spese, con una conseguente riduzione del personale, e le nuove soluzioni per rendere più semplice l’utilizzo del social network hanno contribuito ai nuovi risultati positivi.
Twitter è in attivo per il secondo trimestre consecutivo.
Da qualche giorno sui giornali italiani si parla di Emanuele Dessì, candidato con il Movimento 5 Stelle al Senato nel listino proporzionale del collegio Lazio 3 e considerato vicino alla deputata del Movimento Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione Lazio alle prossime elezioni. Dessì ha 54 anni, risulta avere degli incarichi in due società ed è stato consigliere comunale a Frascati dal 2014 fino allo scioglimento del municipio deciso due anni dopo. Se il 4 marzo il Movimento Cinque Stelle otterrà almeno il 27 per cento, è praticamente certo che Dessì entrerà in Senato. I motivi per cui negli ultimi giorni si parla di lui sono sostanzialmente tre: un video in cui lo si vede insieme a un membro del clan di Ostia degli Spada, un post su Facebook in cui si vanta di aver «menato un ragazzo rumeno» e l’affitto irrisorio della casa popolare che gli è stata assegnata. Le polemiche sono iniziate martedì, quando il consigliere regionale del Lazio del PD Eugenio Patanè ha trovato e pubblicato su Facebook un video del 2014 per promuovere i candidati del Movimento 5 Stelle a Frascati, in cui si vede Dessì in palestra con Domenico Spada. L’uomo è soprannominato “Vulcano” ed è un esponente del clan di Ostia, arrestato nel novembre del 2014 e condannato nel 2016 a sette anni e mezzo di carcere per estorsione e usura.
Il controverso candidato del M5S a Roma. Si chiama Emanuele Dessì, è nel listino del proporzionale al Senato e da giorni è al centro di critiche e vicende poco chiare.
Google ha vietato le estensioni e le applicazioni che effettuano il “mining” delle criptovalute attraverso il suo browser Chrome. Finora i sistemi di questo tipo erano tollerati, a patto che avvisassero adeguatamente gli utenti sulle loro attività, che consumano risorse del computer portando a un suo rallentamento. Quelli di Google si sono però accorti che nel 90 per cento dei casi gli avvisi non erano chiari ed espliciti a sufficienza. Inoltre, sul Web Store di Chrome erano iniziate a circolare applicazioni ed estensioni che promettevano particolari servizi, ma che poi nei fatti si attivavano di nascosto per effettuare il mining. Per questo motivo Google ha deciso di non accettare più le applicazioni che fanno mining, mentre quelle già esistenti saranno escluse dal Web Store a partire dal prossimo luglio. Il mining è procedura che permette di convalidare le transazioni con le criptovalute e che porta, come sistema di ricompensa, all’attribuzione di una frazione di moneta virtuale. Richiedendo grandi capacità di calcolo, viene spesso eseguita in modo condiviso mettendo insieme reti di computer.
Google ha vietato le app che fanno mining per le criptovalute tramite Chrome.