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ad imperium Domini proficiscebantur et ad imperium illius figebant tabernaculum cunctis diebus quibus stabat nubes super tabernaculum manebant in eodem loco | Al comando del Signore marciarono, e al suo comando piantarono il tabernacolo. Per tutti i giorni che la nuvola rimase sul tabernacolo, rimasero nello stesso posto: |
cur me istius libelli, quaeso, exortem esse voluisti? | Per favore dimmi, perché hai scelto di negarmi una parte o un lotto di quel piccolo libro? |
namque sanctorum laus diffusa meritorum stringi spatiis non est contenta finalibus. | Poiché il riconoscimento della santità si estende lontano e non accetta limiti. |
vel si vis, licet obseres palatum, dum vestri sim particeps amoris. | Tuttavia, se preferisci, puoi tenere la bocca chiusa, purché mi permetta di prendere parte al tuo affetto. |
Syria aliaeque, quas occupaverat, provinciae ereptae, et aliae restitutae populo Romano, aliae tum primum in eius potestatem redactae, ut Syria, quae tum primum facta est stipendiaria. | La Siria e altri territori che Mitridate aveva catturato gli furono sottratti. Alcuni furono restituiti al popolo romano, e altri furono portati sotto il suo controllo per la prima volta. Ad esempio, in questo periodo, la Siria divenne per la prima volta una provincia tributaria. |
Cruenta illa quidem, sed his temporibus, quoniam eis quorum est non redditur, necessaria. | Di certo è macchiato di sangue, ma in queste condizioni è davvero necessario, dato che non viene restituito ai legittimi proprietari. |
Postquam enim rumor occisi regis, temere vulgatus, in Macedonian manavit, mater eius sororque Cleopatra tumultum moverant, et haec quidem paternum regnum, Olympias Epirum occupaverat. | Infatti, dopo che la fama della morte del re, falsamente diffusa, si era diffusa in Macedonia, sua madre e sua sorella Cleopatra avevano fomentato una rivolta e sua sorella aveva preso possesso del regno del padre e Olimpiade dell'Epiro. |
et quia abiit Lysias cum virtute forti in primis et fugatus est a facie Iudaeorum et invaluerunt armis et viribus et spoliis multis quas ceperunt | E che Lisia partì con un esercito molto grande e fu messo in fuga davanti ai Giudei, e che essi erano diventati forti grazie alle armi, alla potenza e al bottino che avevano ricavato dagli accampamenti che avevano distrutto: |
et facti sunt omnes dies Cainan nongenti decem anni et mortuus est | E l'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì. |
altera ex parte frater meus Domnicius, homo gratiae summae, summi leporis, tesseras ceperat quatiebatque, quo velut classico ad pyrgum vocabat aleatores. | Al contrario, il nostro amabilissimo e gradito fratello Domnicius aveva preso in mano i dadi e li agitava energicamente, come uno squillo di tromba che invita i giocatori a unirsi al gioco. |
Avfillena, bonae semper laudantur amicae: accipiunt pretium quae facere instituunt. | Aufillena, le donne generose sono sempre tenute in grande considerazione; si fanno pagare per i compiti che intendono svolgere. |
Amendatis procul Graiorum legatis, forsitan et necandis, rex ille longaevus non contentus Hellesponto, iunctis Grenici et Rhyndaci pontibus, Asiam cum numerosis populis pervasurus adveniet, suopte ingenio irritabilis et asperrimus, auctore et incensore Hadriani quondam Romani Principis successore; actum et conclamatum est, ni caverit Graecia. | Ora che gli inviati greci sono stati inviati in un luogo lontano e c'è la possibilità che vengano giustiziati, l'anziano re è spinto dalla sua ambizione ad attraversare i fiumi Granico e Rindaco con i suoi numerosi eserciti, dopo aver tentato di conquistare l'Ellesponto. Poiché è intrinsecamente un sovrano passionale ed estremamente spietato, e ha qualcuno che lo incita e lo sostiene - il successore dell'ex leader dell'Impero romano, Adriano - la Grecia giungerà alla sua rovina se non si prenderà alcuna cautela, e il suo requiem verrà cantato. |
emicat hic dextramque parat dextramque minatur Tyndarides; redit huc oculis et pondere Bebryx sic ratus, ille autem celeri rapit ora sinistra. | Allora il figlio di Tindaro balza in avanti e mostra la mano destra, minacciando; il Bebricio segue la direzione degli occhi e dell'affondo, valutando le sue opzioni, ma il figlio di Tindaro gli attacca rapidamente il volto con la mano sinistra. |
Ceterum quis tam stultus aut brutus est, ut audeat repugnare, hominem a deo, ut primum potuisse fingi ita posse denuo reformari? nihil esse post obitum, et ante ortum nihil fuisse? sicut de nihilo nasci licuit, ita de nihilo licere reparari? Porro difficilius est, id quod non sit incipere, quam id quod fuerit iterare. | Inoltre, chi è così sciocco o sconsiderato da sostenere che un uomo, che è stato creato da Dio in origine, non può essere reso nuovo da Lui? Che non c'è nulla dopo la morte, come non c'era nulla prima della nascita? Che proprio come poteva nascere dal nulla, così può essere ricostruito dal nulla? Inoltre, è più arduo creare qualcosa dal nulla che ripetere qualcosa che già esisteva. |
Iamque (ut solent extrema metuentibus etiam ficta placere), fama circumlata fines haud procul limitum esse nostrorum, exercitus vociferans immodeste, dari sibi copiam transeundi Tigridis flagitabat. | Ma oggigiorno, poiché anche i falsi resoconti sono comunemente benvenuti da coloro che temono il peggio, si diffuse la voce che i confini dei nostri territori non erano lontani. Di conseguenza, l'esercito, con sbruffoneria ribelle, chiese di poter attraversare il Tigri. |
decem viri eligantur e centum ex omnibus tribubus Israhel et centum de mille et mille de decem milibus ut conportent exercitui cibaria et possimus pugnantes contra Gabaa Beniamin reddere ei pro scelere quod meretur | Prenderemo dieci uomini su cento da tutte le tribù d'Israele, cento su mille e mille su diecimila, per portare vettovaglie all'esercito, per combattere contro Gabaa di Beniamino e rendergli ciò che merita per la sua malvagità. |
Et proelium atrox arsisset, ni duae praetoriae cohortes causam quartadecimanorum secutae his fiduciam et metum Batavis fecissent:. | In effetti, la battaglia sarebbe stata sanguinosa se due coorti pretoriane non si fossero schierate dalla parte dei soldati della Quattordicesima, infondendo loro coraggio e spaventando i Batavi. |
nec satis: extremas Corythi penetravit ad urbes Lydorumque manum, collectos armat agrestis. | E questo non basta: si è fatto strada fino alle città più lontane di Corito e sta radunando la gente di campagna della Lidia in bande armate. |
igitur per hunc primum, si quis quoquo modo in aulam gratiae aditus, exploro; cum hoc confero, quinam potissimum procerum spebus valeret nostris opitulari. | E così divenne il mio confidente iniziale nel determinare se esistesse una via praticabile per ingraziarmi la corte reale; con lui discutevo e deliberavo su quali individui influenti avrebbero potuto aiutarmi a realizzare le mie ambizioni. |
quam ob rem prohibitae sunt stillae pluviarum et serotinus imber non fuit frons mulieris meretricis facta est tibi noluisti erubescere | Perciò gli acquazzoni furono trattenuti e non ci fu pioggia tardiva: tu avevi la fronte di una prostituta, e non avresti voluto arrossire. |
fili in mansuetudine opera tua perfice et super hominum gloriam diligeris | Figlio mio, compi le tue opere con mitezza e sarai amato al di sopra della gloria degli uomini. |
inde aegra reponit membra toro; nec ferre rudis medicamina (quippe callebat bellis) nunc purgat vulnera lympha, nunc mulcet sucis: ligat inde ac vellera molli circumdat tactu et torpentes mitigat artus. | Poi adagiò l'ammalato sul letto e, avvalendosi dell'esperienza medica acquisita in battaglia, purificò le ferite con acqua e applicò rimedi medicinali, fasciandole abilmente e avvolgendole nella lana con un tocco delicato, il tutto mentre si prendeva cura con calore degli arti freddi e irrigiditi. |
Pithon Mediam, Lysimachus Thraciam appositasque Thraciae Ponticas gentes obtinere iussi. | Pitone ricevette l'ordine di mantenere il controllo sulla Media, sulla Tracia di Lisimaco e sui paesi del Ponto confinanti con la Tracia. |
Quo temporis spatio, antequam hi mitterentur, si exabusus princeps paulatim terris hostilibus excessisset, profecto venisset ad praesidia Corduenae, uberis regionis et nostrae, ex eo loco in quo haec agebantur, centesimo lapide disparatae. | Se l'imperatore, prima di lasciare andare questi inviati, avesse utilizzato questo spazio di tempo per ritirarsi gradualmente dai territori nemici, avrebbe sicuramente potuto raggiungere la protezione della Corduena, una ricca regione di nostra proprietà, distante solo cento miglia dal luogo dove tutto ciò accadde. |
Nam coepto apud Fidenam amphitheatro Atilius quidam libertini generis, quo spectaculum gladiatorum celebraret, neque fundamenta per solidum subdidit, neque firmis nexibus ligneam compagem superstruxit, ut qui non abundantia pecuniae nec municipali ambitione, sed in sordidam mercedem id negotium quaesivisset. | Un certo Attilio, che apparteneva alla classe dei liberti e aveva avviato la costruzione di un anfiteatro a Fidena allo scopo di organizzare uno spettacolo di gladiatori, non riuscì a gettare solide fondamenta e a fissare i fissaggi della struttura in legno soprastante. Ciò accadde perché aveva deciso di intraprendere l'impresa, non perché possedesse un'abbondanza di ricchezze o volesse compiacere la gente della sua città, ma con l'intenzione di ottenere un profitto egoistico. |
Quod illi videntes, mox in iram conversi sunt, eumque notantes superbiae, cunctis quae dicebat contradicere laborabant. | il che, quando lo videro, subito si adirarono, lo accusarono di arroganza e cercarono di confutare tutto ciò che diceva. |
quid enim aliud es, quam ex omni bonarum artium ingenio collecta perfectio? | Perché cos'altro sei se non l'essenza concentrata di ogni grande mente nel regno delle arti liberali? |
Tunc moriens edidisse vocem hanc dicitur: O me infelicem, qui nunc demum intelligo, utilia mihi quam fuerint quae despexeram, et quae laudaram quantum luctus habuerint. | Si dice che le sue ultime parole siano state queste: "Quanto mi dispiace non aver realizzato fino ad ora quanto avessi bisogno delle persone che disprezzavo e il dolore che attendeva coloro che amavo!" |
Audire me memini ex senioribus visum saepius inter manus Pisonis libellum quem ipse non vulgaverit; sed amicos eius dictitavisse litteras Tiberii et mandata in Germanicum contineri, ac destinatum promere apud patres principemque arguere, ni elusus a Seiano per vana promissa foret; nec illum sponte exstinctum, verum immisso percussore. | Ricordo di aver sentito i miei anziani parlare di un documento visto più di una volta nelle mani di Pisone. Lui stesso non ne rivelò mai il contenuto, ma i suoi amici sostennero sempre che conteneva una lettera di Tiberio con le sue istruzioni in riferimento a Germanico; e che, se non fosse stato ingannato dalle vuote promesse di Seiano, era deciso a presentarla al senato e a mettere l'imperatore in sua difesa. La sua morte, credono, non fu autoinflitta: un assassino era stato lasciato libero di fare il lavoro. |
Ceterum vox cohibita silentio perpeti non magis usui erit quam nares gravedine oppletae, aures spurcitie obseratae, oculi albugine obducti. | Ma una voce imprigionata in un silenzio perpetuo non sarà più utile di narici piene di muco, orecchie tappate dallo sporco e occhi offuscati dalla cataratta. |
Cui Fundanius, Vide, inquit, ne, Agri, istuc sit ab hoc, cum in legibus etiam scribatur pecus quoddam. | «Stai attento, Agrio», lo interruppe Fundanio, «che la tua citazione non sia fuori luogo; perché nella legge è scritto anche "un certo tipo di gregge"». |
et pervenit ad regem nomen eius et de proeliis Iudae narrabant omnes gentes | E la sua fama giunse fino al re, e tutte le nazioni raccontarono le battaglie di Giuda. |
mox plenum Phoebo vatem et celerare iubentem, nunc humilis genua amplectens, nunc ora canentis, nequiquam reticere rogat; iam Fama sacratam vocem amplexa volat, clamantque oracula Thebae. | Allora implora invano il profeta, che è pieno dello spirito di Febo e gli ordina di affrettarsi, di tacere, ora strisciando ai suoi ginocchi, ora afferrandogli la bocca mentre canta. La Fama porta già il sacro messaggio tra le sue braccia e Tebe proclama ad alta voce la profezia. |
Certum est et quae facere et quae debeant audire si faciant. | Non c'è dubbio su come dovrebbero comportarsi o su come verrà percepito il loro comportamento. |
et praecepit rex Helciae pontifici et sacerdotibus secundi ordinis et ianitoribus ut proicerent de templo Domini omnia vasa quae facta fuerant Baal et in luco et universae militiae caeli et conbusit ea foris Hierusalem in convalle Cedron et tulit pulverem eorum in Bethel | E il re comandò a Helcia, sommo sacerdote, ai sacerdoti del secondo ordine e ai portinai, di gettare fuori dal tempio del Signore tutti gli utensili che erano stati fatti per Baal, per l'Astarte e per tutto l'esercito del cielo; e li bruciò fuori di Gerusalemme, nella valle di Cedron, e ne portò le ceneri a Betel. |
Item, de Temporibus librum unum maiorem. | Allo stesso modo, esiste un altro libro più grande di quell'epoca. |
C. haec ego, confiteor, dixi, Meliboee, sed olim: non eadem nobis sunt tempora, non deus idem. | Questo, Melibeo, lo ammetto, l'ho detto, ma è passato molto tempo; i nostri tempi sono cambiati e il nostro dio è diverso ora. |
dicens si non obaudieritis vocem meam ambitio haec magna et multa convertetur in minimo inter gentes quo ego dispergam illos | Dicendo: Se non ascolterete la mia voce, questa grande moltitudine sarà ridotta a un piccolo numero fra le nazioni, dove io la disperderò. |
Alii Tarquinium a Cicerone inmissum aiebant, ne Crassus more suo suscepto malorum patrocinio rem publicam conturbaret. | Altri sostenevano che Cicerone avesse spinto Tarquinio a impedire a Crasso di offrire protezione ai malfattori, come era sua consuetudine, e di conseguenza di provocare il caos tra il popolo. |
Bene nomini, bene negotio tuo congruit Mantuani illud: Turne, quod optanti divum promittere nemo auderet, volvenda dies en attulit ultro. | Il detto di Mantovano si adatta perfettamente sia al tuo nome che alla tua attività: "Guarda, Turno! Ciò che nessun dio, per quanto supplicato, osa prometterti, il corso del tempo lo ha portato senza che tu lo chiedessi". |
adipem vero adolebit supra sicut in victimis pacificorum fieri solet rogabitque pro eo et pro peccato eius ac dimittetur ei | Ma il grasso lo brucerà su di esso, come si usa fare con le vittime dei sacrifici di comunione. E il sacerdote pregherà per lui e per il suo peccato: e gli sarà perdonato. |
Quid delinquimus, oro vos, futura quoque credentes, qui iam didicimus illi per duos gradus credere?. | Dov'è il nostro errore, vi prego, se noi, che abbiamo già imparato attraverso due tappe a credere nel futuro, ci crediamo anche? |
Tum D. Iunius Silanus, primus sententiam rogatus quod eo tempore consul designatus erat, de eis qui in custodiis tenebantur et praeterea de L. Cassio, P. Furio, P. Umbreno, Q. Annio, si deprehensi forent, supplicium sumundum decreverat; isque postea permotus oratione C. Caesaris pedibus in sententiam Ti. Neronis iturum se dixerat, qui de ea re praesidiis additis referundum censuerat. | In quell'occasione, Decimo Giunio Silano, il primo a cui fu chiesto il suo parere in quanto console eletto, suggerì che venisse imposta una pena a coloro che venivano trattenuti, così come a Lucio Cassio, Publio Furio, Publio Umbreno e Quinto Annio se fossero stati catturati. In seguito, mosso dal discorso di Gaio Cesare, si impegnò a sostenere la proposta fatta da Tiberio Nerone, che aveva proposto che la questione venisse riesaminata in seguito all'aumento delle guardie. |
Sed maxime flagrabat libidinibus in mulieres, usque ad infamiam oris; | Ma era ampiamente noto per i suoi comportamenti moralmente sconsiderati nei confronti delle donne, che lui stesso considerava vergognosamente scorretti. |
non coeptae adsurgunt turres, non arma iuventus exercet portusve aut propugnacula bello tuta parant; pendent opera interrupta minaeque murorum ingentes aequataque machina caelo. | Non si ergono più le torri che erano state iniziate. I giovani non si esercitano più con le armi né si affaticano a costruire rifugi o baluardi per la sicurezza in guerra. Le opere sono ormai interrotte e inattive, con grandi mura minacciose e gru che toccano il cielo. |
Dicebat enim hanc esse consuetudinem eorum, a quibus normam disciplinae regularis didicerat, ut accepta nuper loca ad faciendum monasterium vel ecclesiam, prius orationibus ac ieiuniis Domino consecrent. | Come egli stesso affermava, la tradizione di coloro dai quali aveva appreso i metodi della vita monastica era che, quando si acquistava un terreno per costruire un monastero o una chiesa, il terreno dovesse prima essere consacrato al Signore attraverso la preghiera e il digiuno. |
In huius virtutum aestimatione iam pridem iudicia civitatis cum iudiciis principis certant; neque novus hic mos senatus populique Romani est putandi, quod optimum sit, esse nobilissimum. | Nella stima dell'intero Stato, la valutazione del carattere di quest'uomo ha a lungo gareggiato con quella dell'imperatore. Non è una tendenza recente per il senato e il popolo di Roma considerare il migliore come il più nobile. |
At oratio ac vis forensis perfectumque prosae eloquentiae decus, ut idem separetur Cato (pace P. Crassi Scipionisque et Laelii et Gracchorum et Fannii et Servii Galbae dixerim) ita universa sub principe operis sui erupit Tullio, ut delectari ante eum paucissimis, mirari vero neminem possis nisi aut ab illo visum aut qui illum viderit. | Prendete la migliore oratoria e l'arte della persuasione, lo splendore perfetto dell'eloquenza in prosa, escludendo Catone (e lo dico con rispetto a Publio Crasso, Scipione, Lelio, i Gracchi, Fannio e Servio Galba), e tutti gli aspetti dell'eloquenza fiorirono sotto Cicerone, il suo più importante sostenitore. Prima del suo tempo, c'erano pochi le cui opere si potevano apprezzare, e nessuno che si poteva ammirare, eccetto coloro che avevano visto Cicerone o erano stati visti da lui. |
montibus insidunt patriis tristique corona infecere diem et vinci sua crimina gaudent. | Siedono sulle colline dei loro antenati e, in un cerchio di dolore, profanano il giorno, trovando gioia nel fatto che i loro peccati sono stati superati. |
de manibus quaerentium animam meam et de portis tribulationis quae circumdederunt me | Dalle mani di coloro che cercavano la mia vita, e dalle porte delle afflizioni che mi circondavano: |
sine offensione estote Iudaeis et gentilibus et ecclesiae Dei | Siate senza scandalo né per i Giudei, né per i pagani, né per la chiesa di Dio; |
iam enim colligam te ad patres tuos et infereris in sepulchrum tuum in pace nec videbunt oculi tui omne malum quod ego inducturus sum super locum istum et super habitatores eius rettulerunt itaque regi cuncta quae dixerat | Poiché ora ti riunirò ai tuoi padri, e sarai condotto in pace al tuo sepolcro; e i tuoi occhi non vedranno tutto il male che farò venire su questo luogo e sui suoi abitanti». Perciò riferirono al re tutto quello che ella aveva detto. |
nam cum vice quadam civitas conflagrare coepisset, fides tua in illo ardore plus caluit; et cum in conspectu pavidae plebis obiectu solo corporis tui ignis recussus in tergum fugitivis flexibus sinuaretur, miraculo terribili novo invisitato affuit flammae cedere per reverentiam, cui sentire defuit per naturam. | In un'occasione, durante un inferno cittadino, la tua fede ardeva ancora più forte. Mentre i cittadini spaventati guardavano, la sola presenza del tuo corpo costrinse le fiamme a ritirarsi in onde curve. Questo evento miracoloso, mai visto o sperimentato prima, spaventò le fiamme altrimenti insensate fino alla sottomissione tramite il potere impressionante che detenevi. |
quae res maximum ei sociorum amorem conciliavit, qua quis eorum lingua apud tribunal illius postulaverat, eadem decreta reddenti. | Ciò gli procurò un immenso affetto dai suoi alleati. Non importava quale lingua usassero nella sua corte, pronunciava il suo verdetto in modo identico. |
putasne mortuus homo rursum vivet cunctis diebus quibus nunc milito expecto donec veniat inmutatio mea | Pensi che l'uomo morto possa tornare a vivere? Per tutti i giorni in cui sono in guerra, aspetto che arrivi il mio cambiamento. |
Nec desunt regi comites: sine moenia pulset irritus. | I cortigiani non deludono il re: «Lasciatelo abbattere le mura per niente». |
excidat illa dies aevo nec postera credant saecula. | Che quel giorno non arrivi mai e che le generazioni future non ci credano mai! |
nequaquam congruerit, cum alioquin et inter homines, qui fortunae munere opulenti elatus et usque ad regni nutabilem suggestum et pendulum tribunal evectus est, raro aditu sit, longe remotis arbitris in quibusdam dignitatis suae penetralibus degens: | In ogni caso, riguardo agli dei immortali, poiché anche sul piano umano, se un uomo è elevato dalla ricca generosità della fortuna e portato sul trono instabile e sulla precaria piattaforma della regalità, egli ha scarso accesso, bandisce gli osservatori lontano e vive come se fosse nel santuario interiore del suo rango. |
Et quamquam multi e domo principis equitesque ac senatores sustentasse opibus, iuvisse consiliis dicerentur, haud quaesitum. | E nonostante circolasse la voce che molti membri della famiglia imperiale, insieme a cavalieri e senatori, gli avessero fornito sostegno finanziario e consultivo, non venne condotta alcuna indagine. |
sed patere, obsecro, uno te praecurri exemplo, cui et ipse aliquantum honoris debes, quia beneficio illius effectum est ne tam praeclarum opus tuum Roma dilaberetur. | Ma ti prego di permettermi di presentarti un esempio, al quale tu stesso devi un debito d'onore, perché è stato grazie a questo esempio che Roma, la tua nobile opera, non è andata in pezzi. |
ut iam non simus parvuli fluctuantes et circumferamur omni vento doctrinae in nequitia hominum in astutia ad circumventionem erroris | Che non siamo più come bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, secondo la malvagità degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre in inganno. |
Fatebimur? | Devo allora confessare l'accusa? |
at, non obsaepto contentus limine Martem exercere, levis bello sed turbidus ausi, Virrius incauto fervore eruperat amens reclusa in campum porta miseramque furori vincentum obtulerat pubem. | Ma Virrio, sebbene fosse irascibile e non molto utile in battaglia, non si accontentò di combattere all'interno delle mura. A causa della sua natura impulsiva e sciocca, aprì una porta e si avventurò in campo aperto. Questa azione fece sì che i suoi sfortunati sostenitori fossero soggetti all'ira dei trionfanti Romani. |
Servet diligenter cellam et torcularium. Caveat quam minimum in torcularium et in cellam introeatur. | Il guardiano è tenuto a monitorare attentamente sia il magazzino che la sala pressatura e a garantire che il traffico in entrata e in uscita dai locali sia ridotto al minimo. |
sed dextram furiae flagrantis et ignea dirae tela lupae saxo ferit inperterrita virgo, excussasque sacro taedas depellit ab ore. | Ma la fanciulla, imperterrita, colpisce con una pietra la mano del demonio infiammato e l'arma ardente della prostituta maledetta, staccando il tizzone dal suo sacro volto. |
Itaque in tanta rerum iniquitate fortunae quoque eventus varii sequebantur. | Pertanto, in uno stato di cose così sfavorevole, si susseguirono vari eventi fortunati. |
Tum Adherbalem hoc modo locutum accepimus:. | Siamo informati che Adherbal in quell'occasione si espresse nel modo seguente: |
Eae maxime glomerantur ex ficis et farre mixto. | Solitamente vengono preparati unendo fichi e farro e impastando il composto. |
propterea ecce dies veniunt dicit Dominus et mittam ei ordinatores et stratores laguncularum et sternent eum et vasa eius exhaurient et lagoenas eorum conlident | Perciò ecco, i giorni vengono, dice il Signore, e io gli manderò degli uomini che ordineranno e rovesceranno i suoi otri, lo getteranno a terra, svuoteranno i suoi vasi e spezzeranno i loro otri l'uno contro l'altro. |
Fit quoque ut e mundi transversis partibus aer alternis certo fluere alter tempore possit, qui queat aestivis solem detrudere signis brumalis usque ad flexus gelidumque rigorem, et qui reiciat gelidis a frigoris umbris aestiferas usque in partis et fervida signa. | È anche possibile che da parti del mondo attraverso il percorso del sole, due arie possano fluire alternativamente, ciascuna al suo orario fisso. Una abbastanza forte da spingerlo lontano dai segni estivi fino al solstizio di metà inverno e al freddo rigido, una per respingerlo dalle gelide ombre del freddo fino alle regioni piene di calore e ai segni ardenti. |
mox tenuis multo quaesita pecunia nisu solamen fesso, non et opes tribuit. | Col tempo, una piccola somma di denaro accumulata con grande impegno gli diede un po' di sollievo alla sua stanca vecchiaia, ma non gli portò ricchezze. |
priusquam illi aut convenire aut profugere possent, magno pecoris atque hominum numero capto atque ea praeda militibus concessa vastatisque agris in deditionem venire atque obsides sibi dare coegit. | Prima che potessero riunirsi o fuggire, dopo aver preso prigionieri molti capi di bestiame e uomini e devastato le loro terre, e aver consegnato il bottino ai soldati, li costrinsero a sottomettersi e a fornire ostaggi. |
et dicentem fili hominis mitto ego te ad filios Israhel ad gentes apostatrices quae recesserunt a me patres eorum praevaricati sunt pactum meum usque ad diem hanc | E dicendo: Figlio dell'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a un popolo ribelle, che si è ribellato a me; essi e i loro padri hanno trasgredito il mio patto fino a questo giorno. |
Secutusque acclamationem rogantium, sanguine vindicari, eos qui inter Constantianos merebant, prisco more militibus dedidit occidendos, sagittariorum vero primoribus manus incidit, residuos supplicio capitali multavit, ad aemulationem Curionis, acerrimi illius ducis, qui Dardanorum ferociam, in modum Lernaeae serpentis aliquotiens renascentem, hoc genere poenarum extinxit. | E in accordo con i desideri di coloro che lo richiedevano, consegnò coloro che prestavano servizio tra i soldati di Costantino perché fossero uccisi dalle truppe, in cambio del loro sangue. Tuttavia, fece amputare le mani ai capi degli arcieri e punire gli altri con la morte, imitando le azioni del severissimo comandante Curione, che aveva controllato la ferocia dei Dardani con tale punizione, quando riemergevano costantemente come l'Idra di Lernea. |
est qui multa redimat modico pretio et restituens ea septuplum | C'è chi compra molto a poco prezzo e poi restituisce sette volte tanto. |
Una mora Aeneadae, postquam vox attigit aures, dum daret auspicium iusque in certamina ductor: praevetitum namque et capital, committere Martem sponte viris. | Il romano, udita la sfida, aspettò semplicemente che il generale gli concedesse il permesso di iniziare, poiché ai soldati era proibito combattere di propria iniziativa, pena la morte. |
veneruntque filii Beniamin in illo tempore et datae sunt eis uxores de filiabus Iabisgalaad alias autem non reppererunt quas simili modo traderent | In quel tempo giunsero i figli di Beniamino e furono date loro delle mogli di Iabes di Galaad; ma non ne trovarono altre da dare nello stesso modo. |
Ut Bonifatius papa Iusto successori eius pallium et epistolam miserit. | Come papa Bonifacio inviò a Giusto, successore di Mellito, un drappo funebre e una lettera. |
tum maesta phalanx Teucrique sequuntur Tyrrhenique omnes et versis Arcades armis. | Poi arriva un gruppo addolorato: i Troiani, insieme ai Tuscani e agli Arcadi, con le armi rivolte all'indietro. |
Accipite igitur, quaeso, placidis mentibus, viri fortissimi, desiderium nostrum, id reputantes, quod haec quae fieri caritatis sanciunt iura, non tantum transire voluimus per conscientiam vestram, verum etiam probata firmari, ut congrua vobis et profutura. | Perciò, miei valorosi uomini, vi prego di accogliere con animo amichevole la mia sentita richiesta, credendo fermamente che abbiamo desiderato non solo informarvi di questa iniziativa sostenuta dall'amore, ma anche che essa sia convalidata dal vostro consenso come qualcosa di gradito e utile per voi. |
Nam etsi rara est fortuitis manendi fides, ultimus tamen vitae dies mors quaedam fortunae est etiam manentis. | Anche se un uomo può, molto raramente, contare sul fatto che la fortuna lo accompagni, l'ultimo giorno della sua vita è anche la fine di ciò che resta della sua buona sorte. |
Iamque artuum et membrorum divulsa compage, superscandentes corpora mortuorum, ad ultimam truncata deformitatem, velut exsaturati mox abiecerunt in flumen. | E quando finalmente le loro giunture e i loro arti furono lacerati, e saltarono sui cadaveri, mutilandoli in modo orribile. Infine, come se fossero soddisfatti, gettarono i corpi nel fiume. |
nec ullum finem tam egregium certamen habuisset, nisi patriae voluntati auctoritas Pompeii adfuisset: filium enim et regem appellavit, et diadema sumere iussit, et in curuli sella considere coegit. | Una battaglia così grande non sarebbe mai finita se l'autorità di Pompeo non avesse sostenuto la volontà del padre. Pompeo si rivolse al figlio come a un re, gli ordinò di indossare il diadema reale e lo costrinse a sedere sulla sedia curule. |
obiciunt equites sese ad divortia nota hinc atque hinc, omnemque abitum custode coronant. | Da una parte e dall'altra i ciclisti bloccano gli incroci più noti e circondano ogni uscita con delle guardie. |
levate signum in terra clangite bucina in gentibus sanctificate super eam gentes adnuntiate contra illam regibus Ararat Menni et Aschenez numerate contra eam Thapsar adducite equum quasi bruchum aculeatum | Alzate uno stendardo sulla terra, suonate la tromba tra le nazioni, preparate le nazioni contro di lei, convocate contro di lei i re di Ararat, di Menni e di Ascenez, radunatevi contro di lei a Tafsar, fate venire il cavallo come la cavalletta che punge. |
Quo usque enim in regno exsulabo et per fines imperii mei fugiam externum et advenam regem, cum liceat, experto belli fortunam, aut reparare quae amisi aut honesta morte defungi? Nisi forte satius est expectare victoris arbitrium et Mazaei et Mithrenis exemplo precarium accipere regnum nationis unius, ut iam malit ille gloriae suae quam irae obsequi. | Per quanto tempo sarò costretto a stare lontano dal mio regno, a correre attraverso i confini del mio impero e a fuggire da un re straniero e sconosciuto? Ho due opzioni, o tentare la fortuna sul campo di battaglia e riprendermi ciò che è mio di diritto o affrontare una morte dignitosa. O forse sarebbe meglio aspettare e vedere cosa vuole il conquistatore e governare una singola provincia come Mazaeus o Mithrenes, pensando che sia possibile che Alessandro possa essere più interessato al suo orgoglio che alla sua furia. |
neque enim satis mihi aliud hoc tempore manu sermone consilio scribere loqui volvere libet. | Per ora non ho alcun desiderio, assolutamente nessun desiderio, di impiegare la mia mano, la mia voce o la mia mente per scrivere, articolare o contemplare qualsiasi altra cosa. |
quid est alid sinistra liberalitas? | Cos'altro è la liberalità perversa se non questa? |
intrantes autem in domum salutate eam | E quando entrate nella casa, salutatela dicendo: Pace a questa casa. |
excipit Aesonides tuus ergo in montibus ignis ille? tuas acies medio de gurgite vidi? fatur, et ostentans prolem Iovis hic tibi Pollux en ait, inviso solvit cui pectore poenas; ille virum circa mirantia lumina volvit. | "Era il tuo fuoco di segnalazione sulle colline?" Esonide rispose: "Era il tuo esercito che ho visto dal centro del mare?" Parlò e, indicando il figlio di Giove, disse: "Guarda, ecco Polluce", aggiunse, "che ha pagato il prezzo di quel seno maledetto". L'altro rivolse il suo sguardo stupito all'eroe. |
et evellam lucos tuos de medio tui et conteram civitates tuas | E sradicherò i tuoi idoli di mezzo a te, e distruggerò le tue città. |
Sed nec cum eo ille qui ceteram Transhumbranae gentis partem ab aquilone, id est, Berniciorum provinciam regebat, habere pacem potuit; quin potius ingravescentibus causis dissensionum miserrima hunc caede peremit. | Ma Oswy, che governava la parte settentrionale del popolo della Northumbria, in particolare la provincia dei Berniciani, non poteva vivere in pace con lui. Invece, inventò e intensificò le cause di discussione, e lo assassinò brutalmente. |
non ego vos posthac viridi proiectus in antro dumosa pendere procul de rupe videbo; carmina nulla canam; non me pascente, capellae, florentem cytisum et salices carpetis amaras. | Non ti guarderò più in lontananza, appesa a una rupe cespugliosa in qualche grotta muschiosa; non canterò più canzoni; non coltiverete più erba medica in fiore e salici amari sotto la mia cura, capre mie! |
mense primo cuius vocabulum est nisan anno duodecimo regni Asueri missa est sors in urnam quae hebraice dicitur phur coram Aman quo die et quo mense gens Iudaeorum deberet interfici et exivit mensis duodecimus qui vocatur adar | Nel primo mese (chiamato Nisan), nel dodicesimo anno del regno di Assuero, si gettò la sorte in un'urna, chiamata in ebraico Phur, davanti ad Aman, per stabilire in quale giorno e in quale mese la nazione dei Giudei sarebbe stata distrutta: e uscì il dodicesimo mese, chiamato Adar. |
si mora praesentis leti tempusque caduco oratur iuveni meque hoc ita ponere sentis, tolle fuga Turnum atque instantibus eripe fatis: hactenus indulsisse vacat. | Se stai pregando per una breve pausa da morte certa e per un perdono per il giovane condannato, e se comprendi che il mio desiderio è questo, allora porta via Turno in fretta e salvalo dal destino imminente. C'è ancora un po' di spazio per la pietà fino a questo punto. |
Itaque dominum et in balneas et gymnasium sequitur. | Seguendo così il maestro nel bagno e nella palestra. |
sed elegit Dominus Deus Israhel me de universa domo patris mei ut essem rex super Israhel in sempiternum de Iuda enim elegit principes porro de domo Iuda domum patris mei et de filiis patris mei placuit ei ut me eligeret regem super cunctum Israhel | Ma il Signore, Dio d'Israele, mi scelse fra tutta la casa di mio padre, perché fossi re su Israele per sempre; perché da Giuda scelse i principi, e dalla casa di Giuda la casa di mio padre; e tra i figli di mio padre gli piacque di scegliermi re su tutto Israele. |
Maiores quoque non abhorruisse spectaculorum oblectamentis pro fortuna, quae tum erat, eoque a Tuscis accitos histriones, a Thuriis equorum certamina; et possessa Achaia Asiaque ludos curatius editos, nec quemquam Romae honesto loco ortum ad theatralis artes degeneravisse, ducentis iam annis a L. Mummii triumpho, qui primus id genus spectaculi in urbe praebuerit | Anche i nostri antenati godevano di divertimenti adatti alla loro ricchezza, come l'importazione di attori dall'Etruria e corse di cavalli da Thurii. Giochi più grandi e ambiziosi furono esibiti dopo l'annessione dell'Acaia e dell'Asia, eppure, a Roma, nessuno di estrazione rispettabile aveva intrapreso la professione di attore, anche se erano passati duecento anni da quando Lucio Mummio introdusse per la prima volta questo tipo di spettacolo nella capitale. |
Erat Cappadociae procurator Iulius Paelignus, ignavia animi et deridiculo corporis iuxta despiciendus, sed Claudio perquam familiaris, cum privatus olim conversatione scurrarum iners otium oblectaret. | Il procuratore della Cappadocia era Giulio Paelignus, un uomo che era sia mentalmente ottuso che fisicamente poco attraente. Tuttavia, era in stretta collaborazione con Claudio durante il periodo in cui Claudio cercava divertimento socializzando con i buffoni, il che lo rendeva doppiamente spregevole. |
sic thalami fugit omnis amor, dulcesque marito effluxere tori, et subiere oblivia taedae. | Quindi, c'è una fine per ogni amore coniugale. Il marito ha dimenticato le gioie del suo letto matrimoniale e non ricorda più la sua sposa. |