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Vastata Campania turbine ventorum, qui villas arbusta fruges passim disiecit pertulitque violentiam ad vicina urbi; in qua omne mortalium genus vis pestilentiae depopulabatur, nulla caeli intemperie, quae occurreret oculis. | La Campania fu devastata da una tromba d'aria che distrusse fattorie, alberi da frutto e raccolti in lungo e in largo. La furia della tromba d'aria raggiunse i sobborghi della capitale, dove un'epidemia mortale stava decimando tutte le classi di persone. Non c'erano segni visibili di aria contaminata. |
et vos hodie reliquistis Dominum et cras in universum Israhel eius ira desaeviet | E voi oggi avete abbandonato il Signore, e domani la sua ira si accenderà contro tutto Israele. |
Levis hic, non subsidium itineris, sed decus [et cum] subsequebatur, ut cuius tibi nullus usus, nisi cum die stativorum proximum campum alacritate discursus pulvere attolleres. | Il tuo destriero ti ha seguito, senza essere cavalcato, più per salvare le apparenze che per assisterti nel tuo viaggio. L'hai usato solo durante le soste, sollevando polvere mentre spendevi le tue energie galoppando attraverso la campagna. |
et idcirco percussit eum Dominus quod rem detestabilem faceret | E perciò il Signore lo fece morire, perché aveva fatto una cosa abominevole: |
Erant inter duas classis vada transitu angusto, quae pertinent ad regionem Africae'sic enim praedicant, partem esse Alexandreae dimidiam Africae'satisque diu inter ipsos est exspectatum ab utris transeundi fieret initium, propterea quod ei qui intrassent et ad explicandam classem et ad receptum, si durior accidisset casus, impeditiores fore videbantur. | Tra le due flotte si trova una regione dell'Africa, costituita da secche e da uno stretto canale intersecante. Metà di Alessandria appartiene a questa regione. I combattenti di entrambe le parti si fermarono a lungo, aspettando di vedere quale parte avrebbe iniziato il passaggio. Si resero conto che una volta entrati nel canale, sarebbero stati limitati sia nello schieramento della loro flotta che nel ritirarsi in caso di circostanze sfavorevoli. |
tu ipse Domine Deus qui elegisti Abram et eduxisti eum de igne Chaldeorum et posuisti nomen eius Abraham | Tu, Signore Dio, sei colui che hai scelto Abramo, lo hai fatto uscire dal fuoco dei Caldei e gli hai dato il nome di Abramo. |
subit intima corda, perlabens sensim, mitis deus; ille superbae fundamenta Capyn posuisse antiquitus urbi, non cuiquam visus, passim monet; ille refusis in spatium immensum campis habitanda relinqui utile tecta docet. | Una divinità gentile entrò gradualmente nel profondo dei loro cuori. Senza che nessuno se ne accorgesse, insegnò loro che Capys aveva gettato le fondamenta di quella magnifica città in tempi precedenti e aveva dimostrato la necessità di abbandonare le abitazioni umane per quella vasta distesa di pianura. |
Diffuderat Argos exspectata dies: laeto regalia coetu atria complentur, species est cernere avorum comminus et vivis certantia vultibus aera. | Il giorno atteso aveva fatto conoscere Argo in lungo e in largo. Le sale regali sono ora occupate da una folla allegra; che è in grado di osservare le sembianze dei loro antenati e sculture in bronzo che competono con veri volti viventi. |
Misit ergo legatarios in Galliam ad Agilberctum, summissa illum satisfactione deprecans ad episcopatum suae gentis redire. | Pertanto, inviò degli emissari ad Agilberto in Francia, proponendogli di fare ammenda e implorandolo di tornare e riprendere la carica vescovile del suo popolo. |
iam quas praeviderat urbes navita condebat, proraeque accesserat Imbros, et sol aetherias medius conscenderat arces. | Ora le città che avevano visto di fronte a loro scomparvero alla vista, e Imbros emerse davanti alla prua, e il sole, a metà corso, aveva scalato le torri del cielo. |
ingentes infelix terra tumultus lucis adhuc medio solaque in nocte per umbras exspirat, nigri cum vana in proelia surgunt terrigenae; fugit incepto tremibundus ab arvo agricola insanique domum rediere iuvenci. | Anche nel bel mezzo del giorno, o durante il silenzio della notte, la terra maledetta esala ancora un potente tumulto quando le creature oscure e ombrose della terra si svegliano per combattere le loro battaglie fantasma. Terrorizzato, il contadino fugge dal campo che aveva iniziato, mentre il bestiame torna di corsa alle proprie case in preda alla frenesia. |
Qua re concessa laeti, ut explorata victoria, sarmentis virgultisque collectis, quibus fossas Romanorum compleant, ad castra pergunt. | ciò, ottenuto, esultando come se la vittoria fosse del tutto certa, raccolsero legna e sterpaglie con cui riempire le trincee romane e si affrettarono verso l'accampamento. |
quod adstringens cingulo aptavit rationali in quo erat doctrina et veritas | E legandolo con la cintura, lo adattò al razionale, sul quale erano Dottrina e Verità. |
et ponam Samariam quasi acervum lapidum in agro cum plantatur vinea et detraham in vallem lapides eius et fundamenta eius revelabo | E farò di Samaria un mucchio di pietre nel campo, quando vi sarà piantata una vigna; ne farò scendere le pietre nella valle e ne scoprirò le fondamenta. |
et per sapientiam sanati sunt | Poiché per mezzo della sapienza furono guariti tutti coloro che ti sono piaciuti fin dal principio, o Signore. |
ducite ab urbe domum, mea carmina, ducite Daphnin. | Riportate Dafni a casa dalla città, portatelo, miei canti! |
quae mulier rabida iactat convicia lingua, haec Veneris magnae volvitur ante pedes. | Colei che pronuncia insulti feroci giace umilmente ai piedi della potente Venere. |
quippe etenim varii sensus animantibus insunt, quorum quisque suam proprie rem percipit in se; nam penetrare alio sonitus alioque saporem cernimus e sucis, alio nidoris odores. | Perché, in realtà, negli esseri viventi esistono sensi diversi, e ciascuno di essi percepisce l'oggetto che gli è appropriato dentro di sé. Per esempio, osserviamo che il suono è percepito attraverso un senso, il gusto attraverso un altro, e l'odore degli odori attraverso un altro ancora. |
Lesbia formosast, quae cum pulcherrima totast, tum omnibus una omnis surripuit Veneres. | Lesbia è bella: perché possiede tutte le bellezze, e ha rubato per sé sola tutte le grazie di tutte le donne. |
cumque transisset David ex adverso et stetisset in vertice montis de longe et esset grande intervallum inter eos | E quando Davide fu passato dall'altra parte, e si fermò sulla cima del monte, lontano, e c'era una buona distanza tra loro, |
hunc homines fontem nimis admirantur, et acri sole putant subter terras fervescere partim, nox ubi terribili terras caligine texit quod nimis a verast longe ratione remotum. | Questa primavera, gli uomini sono in soggezione per l'abbondanza di bellezza naturale. C'è chi crede che l'effetto bollente sia causato dal sole feroce che riposa sotto la terra rovente, mentre la notte avvolge il mondo in un'oscurità terrificante. Tuttavia, questa ipotesi è completamente infondata e non si basa su alcuna logica. |
omnis qui venit ad me et audit sermones meos et facit eos ostendam vobis cui similis est | Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile. |
Tectum augustum, ingens, centum sublime columnis urbe fuit summa, Laurentis regia Pici, horrendum silvis et religione parentum. | Maestosa e immensa, con cento colonne che torreggiavano, si ergeva la sua casa che adornava la città. Un tempo era il palazzo di Laurenziano Pico ed era adornata da un boschetto che ispirava timore reverenziale e riverenza per generazioni. |
Non enim pro meo reditu, ut pro P. Popilii, nobilissimi hominis, adolescentes filii et multi praeterea cognati atque adfines deprecati sunt: | La mia restaurazione non fu sostenuta, così come non lo fu quella dell'illustre Publio Popilio, nonostante avesse numerosi figli giovani, parenti e affini a perorare la sua causa. |
Qui illarum partium fautores essent conveniunt in domum quo erat delatus'qui arbitrati sunt clanculum venisse', ut ab eo quae vellet de bello requirerent. | I suoi sostenitori si radunarono presso la residenza in cui era stato portato, ognuno dando per scontato che si trattasse di una visita privata, per chiedere informazioni sui suoi piani per la guerra. |
et ceteros alios in tabulis ferebant quosdam super ea quae de navi essent et sic factum est ut omnes animae evaderent ad terram | E il resto, alcuni lo trasportarono su assi e altri su quelle cose che appartenevano alla nave. E così accadde che ogni anima arrivò sana e salva a terra. |
Ecce autem patres aderant Carthagine missi; causa viae non parva viris, nec laeta ferebant. | Ma ecco! I senatori arrivarono come messaggeri da Cartagine; avevano una solida giustificazione per il loro viaggio e portavano notizie importanti. |
dicit piger leo foris in medio platearum occidendus sum | L'uomo pigro dice: C'è un leone fuori, sarò ucciso in mezzo alla strada. |
vigilia honestatis tabefacit carnes et cogitatus illius auferet somnum | La vigilanza sulle ricchezze consuma la carne e il solo pensiero di esse scaccia il sonno. |
Igitur conclamant, duceret quo videretur. | Perciò tutti gridarono che egli poteva condurli dove voleva. |
dante eo vocem multiplicantur aquae in caelo qui levat nubes ab extremo terrae fulgura in pluviam fecit et produxit ventum de thesauris suis | Quando egli fa udire la sua voce, le acque si moltiplicano nel cielo, egli solleva le nubi dalle estremità della terra, cambia i lampi in pioggia e fa uscire il vento dai suoi tesori. |
his dictis curae emotae, Metus et Labor et Vis et Scelus et placitae fidei Fraus infitiatrix depulsae vertere solum. | A queste parole i loro problemi se ne andarono. Paura e sofferenza, violenza, crimine e frode che negano la fede accettata, furono scacciati e fuggirono dalla terra. |
talis in Euboico Baiarum litore quondam saxea pila cadit, magnis quam molibus ante constructam ponto iaciunt, sic illa ruinam prona trahit penitusque vadis inlisa recumbit; miscent se maria et nigrae attolluntur harenae, tum sonitu Prochyta alta tremit durumque cubile Inarime Iovis imperiis imposta Typhoeo. | Così, a volte sulla costa euboica di Baia, una massa rocciosa composta da massicci blocchi che gli uomini avevano precedentemente gettato in mare cade, causando distruzione mentre si schianta nelle acque e alla fine si deposita nelle profondità. I mari diventano turbolenti e si sollevano sabbie nere. Quindi, all'udire il suono, l'alta Prochyta trema e il letto ruvido di Inarime, che era stato posto lì per comando di Giove, si erge sopra Tifeo. |
Minucium libertis tradit excruciandum, item Calpurnium Salvianum, qui profitetur indicium coniuratorumque numerum auget, vere, ut quidam existimant, ut non nulli queruntur, coactus. | Minucio fu consegnato ai suoi liberti perché lo torturassero; lo stesso fece Calpurnio Salviano, il quale fornì una deposizione ufficiale in cui nominò con sincerità un gruppo più ampio di cospiratori, secondo la credenza di alcune persone e, secondo alcune lamentele, lo fece sotto costrizione. |
deditque ei filiam suam uxorem quae peperit ei Eththei | E gli diede sua figlia in moglie: e lei gli partorì Ethei. |
quis est hic et laudabimus eum fecit enim mirabilia in vita sua | Chi è costui e noi lo loderemo? Perché ha fatto cose meravigliose nella sua vita. |
sed induite Dominum Iesum Christum et carnis curam ne feceritis in desideriis | Ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne nei suoi desideri. |
ego enim sum Rafahel angelus unus ex septem qui adstamus ante Dominum | Perché io sono l'angelo Raffaele, uno dei sette che stanno davanti al Signore. |
Celebrent ergo missas per cuncta monasterii oratoria huius, sive pro gratiarum actione exauditae suae deprecationis, sive etiam in memoriam praefati regis Osualdi, qui quondam ipsorum genti praeerat. | Che celebrino messe in tutte le cappelle di questo monastero, sia per ringraziare che le loro preghiere sono state ascoltate, sia per ricordare il re Osvaldo che un tempo governò la loro nazione. |
hunc etiam, vastis qui nunc sese intulit oris, perpetiar, miseras quaerentem exurere belli reliquias? tum me scindat vagus Afer aratro, et Libys Ausoniis commendet semina sulcis, ni cuncta, exultant quae latis agmina campis, uno condiderim tumulo. | Devo anche sopportare Asdrubale, che ha invaso la mia terra devastata e cerca di consumare quel poco che la guerra ha lasciato con il fuoco? Se non seppellisco in una tomba tutti quegli eserciti che calpestano così orgogliosamente le mie ampie pianure, allora il nomade africano arerà i miei campi e il libico seminerà i semi nei solchi dell'Italia. |
Tunc, in quibus locis videbuntur umores concrispantes et in aera surgentes, ibi fodiatur; non enim in sicco loco hoc potest signum fieri. | Dopodiché bisogna scavare nei punti in cui l'umidità sembra risalire e salire nell'aria; questo indizio, infatti, non può presentarsi su un terreno asciutto. |
quia sicut spinae se invicem conplectuntur sic convivium eorum pariter potantium consumentur quasi stipula ariditate plena | Poiché come le spine si abbracciano a vicenda, così mentre banchettano e bevono insieme, saranno consumati come stoppia completamente secca. |
tu quoque nunc, tumulo nequiquam condita inani, adnue diva maris numeroque accede tuorum. | Anche tu ora, o dea del mare, approva chi fu invano deposto in una tomba vuota e sostieni la causa dei tuoi parenti. |
quisque Deum Christum vult dicere, dicateundem esse hominem, ne maiestas sua fortia perdat. | Chi dice che Cristo è Dio, deve dire anche che è uomo, affinché la sua maestà non perda la sua forza. |
Ut, nostri equites in receptu dum ad castra redeunt, adversarii cupidius sunt insecuti, universi clamore facto impetum dederunt. | Mentre la nostra cavalleria si ritirava verso l'accampamento, il nemico la inseguì con troppa foga, al che le truppe leggere, una per una, lanciarono un grido di guerra e la caricarono. |
tunc ingrediebantur arioli magi Chaldei et aruspices et somnium narravi in conspectu eorum et solutionem eius non indicaverunt mihi | Allora vennero gli indovini, i sapienti, i Caldei e gli astrologi, e io raccontai loro il sogno, ma essi non me ne diedero l'interpretazione. |
at tu dum primi floret tibi temporis aetas utere: non tardo labitur illa pede. | Ma tu, mentre la tua vita è ancora nel pieno della sua fioritura primaverile, fai in modo di utilizzarla. |
ecce ego ad te habitatricem vallis solidae atque campestris ait Dominus qui dicitis quis percutiet nos et quis ingredietur domos nostras | Ecco, io vengo a te, che abiti in una valle, sopra una roccia, sopra una pianura, dice il Signore: e tu dici: Chi ci percuoterà e chi entrerà nelle nostre case? |
GIMEL conclusit vias meas lapidibus quadris semitas meas subvertit | Ghimel. Ha chiuso le mie vie con pietre quadrate, ha capovolto i miei sentieri. |
et congregatae sunt ad eum turbae multae ita ut in naviculam ascendens sederet et omnis turba stabat in litore | E si radunò attorno a lui una folla numerosa, tanto che egli salì su una barca e vi si pose a sedere, mentre tutta la folla stava sulla riva. |
sapientiam enim praetereuntes non tantum in hoc lapsi sunt ut ignorarent bona sed et insipientiae suae reliquerunt hominibus memoriam ut in his quae peccaverunt nec latere potuissent | Poiché non si curarono della sapienza, non solo scivolarono nel fatto di essere ignoranti riguardo al bene, ma lasciarono anche agli uomini un ricordo della loro stoltezza, così che non poterono neppure nascondersi nelle cose in cui avevano peccato. |
igitur Iosue de nocte consurgente tulerunt sacerdotes arcam Domini | E Giosuè si alzò prima che facesse giorno, e i sacerdoti presero l'arca del Signore, |
multi depugnant gemitusque doloribus edunt et, quasi pantherae morsu saevive leonis mandantur, magnis clamoribus omnia complent. | Molte persone soffrono molto e gridano forte, come se fossero attaccate da una pantera o da un leone crudele, producendo un rumore assordante. |
hunc tu mihi inproviso clarorum versuum dignitate Aegyptio Nilo maiorem, frigidiorem Scythico Tanai clarioremque hoc nostro populari Tiberi reddidisti. | E tuttavia i tuoi versi nobili e maestosi hanno sconvolto i miei preconcetti e hanno reso questo fiume per me più grande del Nilo d'Egitto, più fresco del Don della Scizia e più famoso di questo Tevere che tutti conosciamo così bene. |
Et ut haec interim celarentur, feriarum die, quem celebrantes mense Ianuario Christiani Epiphania dictitant, progressus in eorum ecclesiam, sollemniter numine orato discessit. | E per nascondere temporaneamente ciò, nel giorno della festa che i cristiani celebrano nel mese di gennaio e chiamano Epifania, si recò alla loro chiesa e se ne andò dopo aver rivolto una preghiera alla loro divinità nel modo consueto. |
aestivos inpelle dies brumamque morantem noctibus adceleret promissus Caesaris annus. | Anelano alle giornate estive e lascia che l'anno promesso da Cesare acceleri l'inverno con le sue notti lente. |
Obiciebant etiam eloquentiae laudem uni sibi adsciscere et carmina crebrius factitare, postquam Neroni amor eorum venisset. | Il conte proseguì dicendo che rivendicava il diritto esclusivo agli onori dell'eloquenza e che si stava dedicando sempre di più alla scrittura di versi, considerando il nuovo interesse di Nerone per quest'arte. |
cytisos, crocos, amellos, casias, ligustra, calthas calathi ferant capaces, redolentibusque sertis abacum torosque pingant. | Si portino grandi ceste contenenti citiso, croco, erba stella, cassia, ligustro e tagete, e si mettano ghirlande profumate fatte con questi fiori sulla credenza e sui divani. |
Accepi per praefectum annonae litteras tuas, quibus eum tibi sodalem veterem mihi insinuas iudici novo. | Ho ricevuto la tua lettera dal Prefetto dell'Approvvigionamento Alimentare, nella quale lo raccomandi come tuo ex compagno e me lo affidi come recente valutatore. |
et dixit eis Zorobabel et Iosue et reliqui principes patrum Israhel non est vobis et nobis ut aedificemus domum Deo nostro sed nos ipsi soli aedificabimus Domino Deo nostro sicut praecepit nobis rex Cyrus rex Persarum | Ma Zorobabele, Giosuè e gli altri capifamiglia d'Israele dissero loro: «Voi non avete nulla a che fare con noi per costruire una casa al nostro Dio, ma noi stessi da soli la costruiremo al Signore nostro Dio, come ci ha comandato Ciro, re dei Persiani». |
Hocque comperto, apud Petulantium signa famosum quidam libellum humi proiecit occulte, inter alia multa etiam id continentem: Nos quidem ad orbis terrarum extrema ut noxii pellimur et damnati, caritates vero nostrae Alamannis denuo servient, quas captivitate prima post internecivas liberavimus pugnas. | Non appena se ne seppe nulla, qualcuno nell'accampamento dei Petulanti gettò di nascosto a terra una lettera diffamatoria, che tra le altre cose conteneva quanto segue: "Siamo certamente spinti ai confini della terra come criminali condannati, e i nostri cari, che abbiamo liberato dalla loro precedente prigionia dopo battaglie mortali, saranno di nuovo resi schiavi dagli Alemanni". |
et coluerunt inmunditias de quibus praecepit Dominus eis ne facerent verbum hoc | E adorarono abomini, riguardo ai quali il Signore aveva comandato loro di non fare questa cosa. |
factaque est fames magna in Samaria et tamdiu obsessa est donec venundaretur caput asini octoginta argenteis et quarta pars cabi stercoris columbarum quinque argenteis | E ci fu una grande carestia in Samaria; e l'assedio durò tanto a lungo che una testa d'asino si vendeva per ottanta sicli d'argento e un quarto di cabe di sterco di colombo per cinque sicli d'argento. |
speciem mulieris alienae multi admirati reprobi facti sunt conloquium enim illius quasi ignis exardescit | Molti, ammirando la bellezza della moglie di un altro, sono diventati riprovevoli, perché la sua conversazione arde come il fuoco. |
Pharaoni regi Aegypti et servis eius et principibus eius et omni populo eius | Il faraone, re d'Egitto, i suoi servi, i suoi principi e tutto il suo popolo, |
Quae cernens ductor, postquam immedicabile visa seditio, atque ultro bellum surgebat ab hoste, testatus divos Siculorum amnesque lacusque et fontes, Arethusa, tuos, ad bella vocari invitum; quae sponte diu non sumpserit, hostem induere arma sibi: telorum turbine vasto aggreditur muros atque armis intonat urbi. | Marcello fu testimone di tutto questo. E poiché la ribellione sembrava irreparabile e il nemico aveva inaspettatamente iniziato la guerra, invocò gli dei della Sicilia, insieme ai fiumi, ai laghi e alla fonte di Aretusa, per testimoniare che era stato costretto a entrare in guerra contro la sua volontà e solo perché il nemico lo aveva costretto a indossare l'armatura che da tempo si era rifiutato di indossare. Dopo di che, lanciò un attacco alle mura con una tempesta di proiettili e tuonò nella sua armatura contro la città. |
a die qua eduxit patres nostros de terra Aegypti usque in hunc diem eramus incredibiles ad Dominum Deum nostrum et dissipati recessimus ne audiremus vocem ipsius | Dal giorno in cui egli fece uscire i nostri padri dal paese d'Egitto fino a oggi, siamo stati disubbidienti al Signore nostro Dio e ci siamo sviati senza ascoltare la sua voce. |
Exoritur pudibunda dies, caelumque retexens aversum Lemno iubar et declinia Titan opposita iuga nube refert. | L'Alba appare imbarazzata e Titano, che ha rivelato il cielo, dirige i suoi raggi lontano da Lemno, riportando il suo carro inclinato dietro una nuvola. |
fornicantes cum diis alienis et adorantes eos cito deseruerunt viam per quam ingressi fuerant patres eorum et audientes mandata Domini omnia fecere contraria | Commettendo fornicazione con dèi stranieri, e adorandoli. Abbandonarono rapidamente la via, nella quale avevano camminato i loro padri: e udendo i comandamenti del Signore, fecero tutte le cose contrarie. |
Exclusi fuerint; non solum efficient corporibus valentibus locum salubrem, sed etiam si qui morbi ex aliis vitiis forte nascentur, qui in ceteris salubribus locis habent curationes medicinae contrariae, in his propter exclusiones ventorum temperatura expeditius curabuntur. | Supponiamo che siano esclusi. Ciò non solo renderà un luogo sano per le persone sane, ma accelererà anche la guarigione di coloro che cercano la cura per malattie causate da altre infezioni usando medicine contrastanti in altri luoghi sani. In questi luoghi esclusi, a causa del clima moderato e della mancanza di venti, saranno curati ancora più rapidamente. |
in foribus letum Androgeo; tum pendere poenas Cecropidae iussi, miserum! septena quotannis corpora natorum; stat ductis sortibus urna. | Sulle porte è ancora raffigurata la morte di Androgeo; subito dopo, c'è un ordine ai figli di Cecrope di pagare, ahimè, sette figli viventi da offrire come offerta annuale; e infine c'è l'urna, che ora contiene le sorti scelte. |
Hinc versus ad legatos extollit laudibus alumnum urbis, spectatae ad id modestiae: ac tamen ferenda regum ingenia, neque usui crebras mutationes. | Poi, spostando lo sguardo sui deputati, lodò il figlio adottivo della città, "che aveva dimostrato finora una notevole moderazione. Tuttavia, la natura dei monarchi deve essere sopportata e le frequenti alterazioni non portano a nulla". |
ocius omnes in mensam laeti libant divosque precantur. | Tutti rapidamente versano una libagione lieta sulla tavola e innalzano preghiere agli dei. |
haec dicit Dominus Deus Israhel dicens scribe tibi omnia verba quae locutus sum ad te in libro | Così dice il Signore, Dio d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che ti ho detto. |
Sal enim facile ante inportatur, frumenta publice privatimque expeditius congeruntur, et si defit, holeribus, carne seu leguminibus defenditur, aquae fossuris puteorum et de caelo repentinis tempestatibus ex tegulis excipiuntur. | Il sale può essere facilmente acquistato in anticipo. La comunità e gli individui possono raccogliere rapidamente il mais. Se il mais fallisce, le persone possono contare su verdure verdi, carne o fagioli per il sostentamento. Si scavano pozzi per ottenere acqua e, durante le tempeste improvvise, l'acqua viene raccolta dal cielo dalle tegole del tetto. |
simplicitatem columbae in ecclesia servat, in foro serpentis astutiam; bonis prudens, malis cautus, neutris callidus iudicatur. | Nella chiesa conserva l'innocenza di una colomba, nelle corti l'intelligenza di un serpente. Appare prudente ai virtuosi, cauto ai malvagi e astuto a nessuno dei due. |
in tempore illo dicit Dominus ero Deus universis cognationibus Israhel et ipsi erunt mihi in populum | In quel tempo, dice il Signore, io sarò il Dio di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo. |
namque efficacius citius ardentius natura mortalium culpat aliqua quam laudet. | Perché la natura umana è più potente, più pronta e più veemente nel condannare che nell'elogia. |
Aciem Pharsalicam et illum cruentissimum Romano nomini diem tantumque utriusque exercitus profusum sanguinis et conlisa inter se duo rei publicae capita effossumque alterum Romani imperii lumen et tot talesque Pompeianarum partium caesos viros non recipit enarranda hic scripturae modus. | I limiti imposti a un'opera di questo genere non mi permetteranno di descrivere nei dettagli la battaglia di Farsalo, quel giorno di carneficina così fatale per il nome di Roma, quando tanto sangue fu versato da entrambe le parti, lo scontro delle armi tra i due capi dello Stato, l'estinzione di uno dei due luminari del mondo romano e il massacro di tanti nobili uomini dalla parte di Pompeo. |
oblatum est autem ab his qui transierant ad numerum a viginti annis et supra de sescentis tribus milibus et quingentis quinquaginta armatorum | E fu offerto da coloro che andarono a farsi censire, dai vent'anni in su, di seicentotremilacinquecentocinquanta uomini abili alle armi. |
itaque quarum innocentium defensores fuissent, sontium mature vindices exstiterunt. | Si affrettarono quindi a punire i colpevoli, per la cui difesa avrebbero dovuto schierarsi se fossero stati innocenti. |
Plerique, cum aut aere alieno aut magnitudine tributorum aut iniuria potentiorum premuntur, sese in servitutem dicant nobilibus: in hos eadem omnia sunt iura, quae dominis in servos. | La maggior parte delle persone, quando si trovano di fronte a debiti, alti tributi o oppressione da parte dei più potenti, si sottomettono come vassalli ai nobili. I nobili hanno piena autorità su di loro, proprio come i padroni hanno sui loro schiavi. |
primumque canentur quae media obliquo praecingunt ordine mundum solemque alternis vicibus per tempora portant atque alia adverso luctantia sidera mundo, omnia quae possis caelo numerare sereno, e quibus et ratio fatorum ducitur omnis, ut sit idem mundi primum quod continet arcem. | E per prima cosa, il mio canto riguarderà coloro che circondano il cielo con la loro schiera obliqua. Trasportano il Sole e gli altri pianeti attraverso le stagioni, mentre lottano contro il movimento della sfera celeste. Puoi osservare tutti questi segni in un cielo limpido, e l'intero schema del destino deriva da loro. Quindi, quella parte del cielo con le volte che tengono insieme le stelle sarà descritta per prima. |
nunc igitur omnes prophetas Baal et universos servos eius et cunctos sacerdotes ipsius vocate ad me nullus sit qui non veniat sacrificium enim grande est mihi Baal quicumque defuerit non vivet porro Hieu faciebat hoc insidiose ut disperderet cultores Baal | Ora dunque chiamatemi tutti i profeti di Baal, e tutti i suoi servi, e tutti i suoi sacerdoti; nessuno ne manchi, perché ho un grande sacrificio da offrire a Baal; chiunque ne mancherà, non vivrà. Ora Jehu fece questo con astuzia, per distruggere gli adoratori di Baal. |
simul ite, sequimini Phrygiam ad domum Cybebes, Phrygia ad nemora deae, ubi cymbalum sonat vox, ubi tympana reboant, tibicen ubi canit Phryx curvo grave calamo, ubi capita Maenades vi iaciunt hederigerae, ubi sacra sancta acutis ululatibus agitant, ubi suevit illa divae volitare vaga cohors: quo nos decet citatis celerare tripudiis. | Andate insieme e seguiteci alla casa frigia di Cibele, alle foreste frigie della dea, dove risuona il rumore dei cembali, dove riecheggiano i tamburi, dove il suonatore di flauto frigio soffia una nota profonda sulla sua ancia curva, dove le Menadi ricoperte d'edera scuotono violentemente la testa, dove con urla acute scuotono i sacri emblemi, dove quella compagnia errante della dea è solita vagare, dove per noi è necessario affrettarci con rapide danze. |
Tum ego: En, inquam, difficiliore rursus ambiguitate confundor. | Allora dissi: «Ecco, sono di nuovo perplesso e ho un dubbio ancora più forte». |
et vocantes eum pater scilicet et filius tulerunt eum in partem et rogare coeperunt ut dignaretur dimidiam partem omnium quae adtulerant acceptam habere | Allora il padre e il figlio, chiamatolo, lo presero in disparte e cominciarono a pregarlo che si degnasse di accettare la metà di tutto ciò che avevano portato, |
non enim qui se ipsum commendat ille probatus est sed quem Dominus commendat | Poiché non colui che raccomanda se stesso è approvato, ma colui che è raccomandato da Dio. |
et dum seminat aliud cecidit circa viam et venerunt volucres et comederunt illud | Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli del cielo e la mangiarono. |
nullus illi ita inimicus, qui posset eius extorquere maledictum; et tamen nullus sic amicus, qui posset effugere convicium. | Nessun nemico era abbastanza ostile da costringerlo a imprecare, e nessun compagno era abbastanza caro da evitare di ricevere il suo rimprovero. |
Nisi moderationem animi tui notam haberem, non dicerem hoc esse tempus quo pacem non dare solum, sed etiam occupare deberes. | Non oserei dire che questo è il momento opportuno non solo per offrire la pace, ma anche per prenderla di tua iniziativa, se non conoscessi il tuo autocontrollo. |
involvere diem nimbi et nox umida caelum abstulit; ingeminant abruptis nubibus ignes. | Nubi temporalesche avvolgevano il giorno e una notte di pioggia oscurava il cielo: spesso dalle nubi squarciate uscivano fulmini scuri. |
praevenerunt me in die adflictionis meae et factus est Dominus firmamentum meum | praevenerunt me in die adflictionis meae et factus est Dominus protettore meus |
Respondebant omnes, placidissimam se mentem ad illum, et ab omni ira remotam habere: eumque vicissim rogabant, placidam erga ipsos mentem habere. | Risposero che erano davvero pacifici nei suoi confronti e non nutrivano alcuna cattiva volontà nei suoi confronti. Inoltre, gli chiesero di ricambiare le loro intenzioni pacifiche. |
huius Apollineae currum comitantur Amyclae, quos Pylos et dubiis Malea vitata carinis plaudentique habiles Caryae resonare Dianae, quos Pharis volucrumque parens Cythereia Messe, Taygetique phalanx et oloriferi Eurotae dura manus. | L'Amyclae di Apollo segue il suo carro, lo segue anche Pylos, e Malea è evitata da navi timorose. Caryae è nota per la sua abilità nel fare musica per compiacere Diana, e Pharis e Cytherean Messe, il luogo di nascita degli uccelli, sono anch'essi inclusi. Inoltre, la formazione del Taigeto e il tenace gruppo di cigni in Eurota li accompagnano. |
nobilis hoc ortu et dextra spectatus Hamilcar, ut fari primamque datum distinguere lingua Hannibali vocem, sollers nutrire furores, Romanum sevit puerili in pectore bellum. | Così, essendo di nobile nascita e guerriero provetto, Amilcare instillò nel cuore di Annibale il desiderio di guerra con Roma non appena il ragazzo fu in grado di parlare e pronunciare le sue prime parole distinte. E Amilcare sapeva molto bene come alimentare le passioni rabbiose di Annibale. |
adiuro teque tuumque caput, digna ferat quod siquis inaniter adiurarit: | Lo giuro su di te e sulla tua testa; chiunque giuri il falso, sia punito degnamente. |
his se Sobrietas et totus Sobrietatis abstinet exuviis miles damnataque castis scandala proculcat pedibus, nec fronte severos conivente oculos praedarum ad gaudia flectit. | Questi beni non sono maneggiati dai soldati della sobrietà, che se ne astengono. Schiacciano le malvagie cause di offesa sotto i loro piedi virtuosi e non chiudono un occhio verso i piaceri del saccheggio. |
qui deambulabat cotidie ante vestibulum domus in qua electae virgines servabantur curam agens salutis Hester et scire volens quid ei accideret | E ogni giorno passeggiava davanti al cortile della casa, dove erano custodite le vergini elette, preoccupandosi del benessere di Ester e desiderando sapere che cosa le sarebbe accaduto. |
Domine Deus tu coepisti ostendere servo tuo magnitudinem tuam manumque fortissimam neque enim est alius Deus vel in caelo vel in terra qui possit facere opera tua et conparari fortitudini tuae | Signore Dio, hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente, perché non c'è nessun altro Dio, né in cielo né in terra, che possa compiere le tue opere o essere paragonato alla tua forza. |